sabato 28 dicembre 2019

TRENTATREESIMA EDIZIONE DEL MITICO “PRANZO DELLA GALLINA” ALL’OSTERIA “IL VIGNACCIO” A SANTA LUCIA (LU).




L’Osteria con CucinaIl Vignaccio” è ubicata in un piccolissimo Borgo Medievale, su di un fascinoso e panoramico picco a 253 metri s.l.m., denominato Santa Lucia, una Frazione del Comune di Camaiore.

Santa Lucia  una volta era denominata “Vegghiatoia” per la posizione decisamente dominante da dove si poteva sorvegliare un vastissimo territorio sottostante che comprendeva anche la completa vista del mare. 

Il Borgo nacque nei primi decenni del 1200 intorno a un Castello, edificato per uso difensivo, ma andato completamente distrutto. 
In quegli anni venne edificata  anche la piccola Chiesa diSanta Luciaper accogliere il simulacro della Santa.
Oggi di quell’antica costruzione resta soltanto l’abside parzialmente inglobato nel Campanile della Chiesa restaurata, nella sua quasi totalità, nel 1825.

L’attuale Chiesa Parrocchiale di Santa Lucia in Vegghiatoia ha la facciata, completamente intonacata, che si compone di un frontone triangolare sorretto da due “paraste” (pilastri inseriti in una parete da cui sporgono solo leggermente) laterali con al centro il portale d’ingresso incorniciato da modanature in malta. 
L’edificio, con l’asse maggiore orientato a sud-est, si articola in un’aula unica suddivisa in tre campate da pilastri addossati alle pareti che vengono meglio definiti un apparato architettonico a stucco.

Per anni la Frazione ha fatto parte della Vicaria di Pietrasanta (circoscrizione Territoriale su cui aveva giurisdizione un Vicario, il rappresentante dell’autorità Imperiale), successivamente, dal XVI Secolo, venne inserita nella Vicaria di Camaiore.

Il Borgo di Santa Lucia si raggiunge con facilità grazie a una comoda strada che sale rapidamente.
L’Osteria con CucinaIl Vignaccio” si trova a pochi passi dalla Chiesa Parrocchiale di Santa Lucia e ha una storia molto interessante.

L’Osteria con Cucina è nata nel Maggio del 1987 grazie a Riccardo Santini, uno degli attori più importanti del nostro racconto. 
Il nome “Il Vignaccio” fu ideato da Fernando Becagli carissimo Amico di Riccardo
Santini in Sala e la Moglie Emiliana in Cucina
in pochissimo tempo esplose la vignacciomania”.

Riccardo Santini è nato a Capezzano Pianore, Frazione del Comune di Camaiore in Provincia di Lucca, il Giorno 1 del Mese di Settembre del 1957
Parafrasando un nota Locuzione Latina che dice “nomina sunt omina” (i nomi sono un presagio) potrei dire “in numeri sunt omina” (i numeri sono un presagio) infatti nella data di nascita c’era già una particolarità: 
sta tutta nelmillesimo1957 = 1-9-57.

Fin da piccolo Riccardo amava la cucina, anche quella un po’ diversa della Mamma che era originaria di Aulla in Provincia di Massa Carrara
Il Babbo Marcello, molto bravo e conosciuto,  disegnava abiti alla moda e aveva delle sarte che realizzavano i suoi bozzetti. 
Negli anni 60 e 70 aveva fatto gli abiti anche per personaggi molto famosi del mondo dello spettacolo e tra i tanti potrei citare il mitico Adriano Celentano.

Una delle sartine del Babbo abitava proprio a Santa Lucia e Marcello per molti anni era andato per lavoro spessissimo nell’antico Borgo portando quasi sempre con sé il Figlio Riccardo
Il bimbo, poi ragazzo, c’era praticamente cresciuto a Santa Lucia.

Dopo le scuole dell’obbligo Riccardo Santini ha frequentato il Liceo Scientifico, e, nei mesi delle vacanza estive, andava a lavorare in un noto Locale del tempo il Ristorante e Discoteca, ubicato a Ponte di Sasso, del grande Fernando Becagli, suo primo Maestro e poi Mentore per tutto il resto della vita.

Passarono gli anni e Riccardo continuò sempre a lavorare nella Ristorazione
Il 6 Marzo del 1982 Riccardo sposò Emiliana Antonelli e dalla loro unione sono nati i due Figli: Nancy e Stefano.

Nel 1985 Riccardo Santini a soli 28 anni era già il bravissimo Direttore di Sala di uno dei Ristoranti più premiati e famosi d’Italia
Ponte di Sasso” della Famiglia Becagli Garfagnini.

Poi nel 1987, come già accennato, ebbe inizio l’avventura delIl Vignaccio”.

La prima Sede dell’Osteria con CucinaIl Vignaccioera ubicata proprio accanto alla Chiesa di Santa Lucia e vi rimase fino al 1994 quando Riccardo rilevò e ristrutturò una Casa abbandonata a pochi passi dalla Chiesa stessa aprendoIl Vignaccionuovo.

Il Locale era ed è composto dalla grande Sala con bancone, completamente vetrata e super panoramica, su cui si affaccia anche la Cucina, poi ci sono altre tre accoglienti salette, una al piano rialzato e due al primo piano, una di queste ha anche un fascinoso caminetto.

L’idea vincente fu quella di fare un Locale atipico dove si servivano i piatti della tradizione ma anche le più preziose eccellenze gastronomiche: si poteva scegliere la “trippa” ma anche il delizioso “foie gras”. 
Inoltre c’era una straordinaria, magnifica ed eccezionale scelta di Vini
si stappava la migliore produzione Mondiale.

Riccardo Santini ha sempre detto: 
Ho fatto l’Università del Vino con gli insegnamenti di grandi personaggi e di grandissimi esperti come Beppe Pighini, in Arte Nebraska, e Giovanni Bonuccelli (della mitica Enoteca Nebraska ubicata nella Località di Nocchi, Comune di Camaiore) e Alberto Montalbano (detto il Mancini)”. 

Dopo una ventina d’anni di successi dal 2006/ 2009 Il Vignaccio” venne  trasferito al Cinquale nel Comune di Montignoso e prese il nuovo nome: “Il Vignaccio al Mare”.

Successivamente Riccardo Santini, chiusa quella lunga esperienza, si è dedicato ad aprire alcuni Locali come “L’Antonioa Pietrasanta (LU) e il RistoranteVilla Garzoni” nel bellissimo e magico Giardino Garzoni il “Parco di Pinocchio” a Collodi (PT). 
Tra il 2011 e il 2017 Riccardo ed Emiliana hanno lavorato al RistoranteL’Arcano del Mare” a Lido di Camaiore (LU).

Nel 2018 Umberto Olivieri (classe 1975) e sua Moglie, Elisa Meconi, bravi e appassionati ristoratori originari di Viareggio, già gestori del noto Ristorante LocandaBernardone” a Nocchi di Camaiore, hanno contattato Riccardo per chiedergli, se nel caso, sarebbe tornato a “Il Vignaccio” a Santa Lucia. Riccardo ha risposto positivamente e loro hanno rilevato “Il Vignaccio” che dal 2007 al 2018 è stato di Michele Bartoli (proprietario anche di un Bar a Pietrasanta).   

La grande riapertura, un vero evento perIl Vignaccio”, è avvenuta il 24 maggio 2018
Riccardo Santini, che lo fondò più di 30 anni fa, ne è diventato il Direttore e sua Moglie, la brava Emiliana Antonelli, è rientrata in Cucina.

Dal Gennaio 2019 aIl Vignaccioè giunto un giovane ed esperto Chef Marco Merciadri.

Marco è nato a Pietrasanta (LU) il 16 Giugno 1994, fin da piccolo ha avuto una passione per la Cucina tantoché, da più grande, ha frequentato l’Istituto AlberghieroGuglielmo Marconidi Viareggio (LU).
Molto interessanti e di altissimo livello sono state le esperienze che Marco Merciadri ha fatto come Capo Partita, prima di arrivare a “Il Vignaccio”,  presso straordinari Ristoranti Toscani e non come il “Decò”, “Il Merlo” e “Da Vittorio”.

Una delle più particolari e consolidate Tradizioni Versiliesi (la Versilia è la parte della Toscana nord-occidentale, adagiata sul mare, della Provincia di Lucca), che dal 1987 non è stata mai interrotta, porta il Marchio indelebile dell’Osteria con CucinaIl Vignaccio”: 
Il Pranzo della Gallina”.

Il “Pranzo della Gallina”, è nato da un’idea del leggendario Lorenzo Viani, del RistoranteLorenzo” di Forte dei Marmi (LU), ed Emiliana Lucchesi, notissima e bravissima Giornalista. Proprio Loro a fine anno del 1987 andarono per fare gli Auguri e a mangiare a “Il Vignaccio”. 
Da ciò presero spunto per suggerire a Riccardo
Perché non facciamo ogni anno il Pranzo della Gallina per scambiarci gli Auguri”.

Da allora in poi il “Pranzo” è diventato una ricorrenza annuale, per gli Auguri di Natale e di fine Anno, tra gli addetti del settore ristorativo, e non, della Versilia
Da 15 anni fa a oggi noti Artisti hanno dedicato una loro specifica opera alPranzo della Gallina”.

Per questa Edizione 2019 il bravo Pittore Piergiorgio Pistelli ha realizzato un delizioso Olio su Tavola dove ovviamente è rappresentata unagallina”.

Per gli Auguri di questo fine 2019 ho partecipato anche quest’anno alPranzo della Gallinagiunto alla33esima Edizione”.

In un Locale affollatissimo di notissimi Ristoratori, Amici e Giornalisti sono state servite ai tavoli, le portate ormai definibili con un solo termine “classiche”: 
“Crostini di fegatini”, “Cotechino e patate mascè”, “ Tortellini ai tre brodi (vegetale, carne, gallina)”, “Polpettone”, “Gallina lessa e altre carni bollite con salse, giardiniera e mostarde”.

Tutti i piatti sono stati accompagnati da un vero e proprio “fiume” di buon “Lambrusco dell’Emilia”. 

Come sempre il vulcanico Riccardo Santini ha allietato tutti con la sua straordinaria esuberante simpatia.

Posso sicuramente dire che il “Pranzo della Gallina” dell’Osteria con CucinaIl Vignacciodi Santa Lucia (LU) per la sua lunghissima e particolare storia è un vero e proprio 
Evento mito della Ristorazione Versiliese”.



Una Vista del Magnifico Panorama

La Chiesa di Santa Lucia

L'Ingresso

Una Vista della Sala

Lo Chef Marco Merciadri

Il Pittore Piergiorgio Pistelli e Riccardo Santini

La Sala

I Tortellini in Brodo

Pronti per il Bollito

La "Tradizione" nel Piatto

Riccardo Santini e Giorgio Dracopulos



domenica 22 dicembre 2019

AL “FOUR SEASONS HOTEL FIRENZE” ANCHE I SOGNI DIVENTANO REALTÀ.




In Toscana, nella “miticaCittà di Firenze (che per tutto il Mondo è un faro splendente di arte e cultura) tra l’infinità di magnifici monumenti ed edifici storici vi è, al numero Civico 99 di Borgo Pinti, il Palazzo della Gherardesca oggi sede di uno degli alberghi più prestigiosi al Mondo, il “Four Seasons Hotel Firenze” (5 Stelle).

La Four Seasons Hotels & Resorts è una Società Canadese, fondata nel 1960 da Isadore Sharp (classe 1931), titolare di una Catena con più di 100 Alberghi/Resort super accoglienti ubicati in posti bellissimi e sparsi in 35 Paesi del Mondo
In Italia, per ora, ci sono due strutture di questa Catena, una a Milano e l’altra a Firenze.

Il complesso del Palazzo della Gherardesca, rientrante nel patrimonio artistico nazionale, è  composto da due grandi Edifici, il “Palazzo della Gherardesca” e il “Conventino”.

Il Primo è stato edificato tra il 1472 e il 1480, su progetto di Giuliano Giamberti da Sangallo (1445 - 1516) Architetto, Ingegnere e Scultore Fiorentino
Il Secondo risale al XVI secolo ed è stato in epoche passate sede di un Convento dell’Ordine Religioso delle “Serve di Maria Riparatrice”.

I due Edifici sono divisi dal fantastico Parco Botanico privato, il più grande di Firenze (4,5 ettari) denominato il “Giardino della Gherardesca” (già Giardino Pinti).

Il Palazzo della Gherardesca è uno dei più importanti esempi di quello stile abitativo denominato “Casini di delizie”: grandi e accoglienti case di città che in realtà sono bellissime Ville immerse nei colori dei loro parchi e giardini
Tutta la struttura, d’incredibile bellezza, si eleva intorno al grande cortile a forma quadra, studiato per sfruttare al massimo la luce naturale, con arcate a tutto sesto su pilastri quadrati, all’interno dei quali corre il loggiato con le volte a botte
Il tutto arricchito e decorato con una fine e preziosa serie di pitture e di bassorilievi.

Dal 1940 al 1942 il Palazzo è stato sistemato e il cortile, per meglio preservarlo dalle aggressioni atmosferiche, è stato coperto con un lucernario
tutto il lavoro è stato progettato e seguito dall’Architetto Riminese Piero Sanpaolesi (1904 - 1980) e dall’Architetto Montecatinese Raffaello Brizzi (1883 - 1946).

Il complesso, rilevato dalla “Four Seasons Hotels & Resorts” nel 2001, è stato in sette anni meticolosamente restaurato, sotto il controllo della Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico, del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e della Soprintendenza delle Belle Arti
In questo periodo è avvenuto anche l’accurato recupero dell’infinità di opere d’arte in esso contenute.  
Dal 15 Giugno del 2008 tutto il Complesso delPalazzo della Gherardesca” è una delle “perle” della Catena Alberghiera della “Four Seasons Hotels & Resorts”.

Il “Four Seasons Hotel Firenze” ha 116 straordinarie camere e suites, altre 37 sono al Conventino. Tutte sono diverse l’una dall’altra e ognuna ricca di dettagli unici (affreschi, fregi, bassorilievi, lucernari, soffitti istoriati, camini monumentali, ecc.). 
Poi c’è la piscina, il fitness centre, la libreria e la sala di lettura, i negozi, oltre a moltissimi altri servizi con i più alti standard di ospitalità e di lusso.

Un Hotel immerso in una fantastica atmosfera per sentirsia casa quando si è lontani da casa”.

Sotto le feste di Natale quest’atmosfera è ancor più sentita anche grazie ai sontuosi e coreografici addobbi, preparati ogni anno, con uno straordinario gusto e classe, sotto la guida del Direttore Artistico Vincenzo Dascanio, che rendono ogni ambiente davvero speciale.

Al “Four Seasons Hotel Firenze” una particolarissima attenzione e cura viene dedicata anche all’enogastronomia di qualità con una predilezione per i prodotti e le ricette del Territorio.
I Ristoranti sono: “Al Fresco”, aperto nella bella stagione al bordo piscina, “La Magnolia” area ristorativa all’interno del Conventino che da questa Estate è diventata “Asian Gastrobar”, lo spazio denominato “Atrium Bar” e, fiore all’occhiello della struttura, “Il Palagio”.

Il termine “palagio” vuol dire “palazzo”, deriva dal Latinopalatium” e nel Medioevo indicava gli edifici appena più grandi delle case-torri, oltre a quelli dove era ubicata la sede del podestà.

Ubicato nelle ex scuderie del Palazzo oggi trasformate in una lussuosa e “suggestivaSala dalle grandi colonne e il soffitto a volta “Il Palagio” è il Ristorante principale del “Four Seasons Hotel Firenze”. 
Una dozzina di comodi tavoli riccamente imbanditi per circa 55 coperti
con la buona stagione si cena all’aperto.

La grande Sala del Ristorante gira intorno alla struttura, fatta di eleganti vetrine-frigo (piene di favolose etichette), che forma l’Enoteca
Una bomboniera con bancone dove si possono degustare i selezionatissimi vini della Cantina, oltre 400 Etichette dall’Italia e dal Mondo, molti anche al bicchiere, una scelta favorita dalle macchine “enodispenser” ad azoto che migliorano la conservazione dei Vini aperti.

Il bravissimo e gentilissimo Vito Mollica (classe 1971) è l’Executive Chef del “Four Seasons Hotel Firenze” che con il RistoranteIl Palagio”, tra i tantissimi successi e riconoscimenti, ha avuto dalla Guida Rossa Michelin 2012 (pubblicata nel Novembre 2011) la prestigiosissimaStella”: 
sempre riconfermata

Al “Four Seasons Hotel FirenzeVito Mollica è coadiuvato da un grande Executive Pastry Chef come Domenico Di Clemente (classe 1975) e dalle Brigate di Cucina e di Sala particolarmente  efficienti e altamente professionali.

Ma veniamo alla visita fatta al “Four Seasons Hotel Firenze” in occasione del “Pranzo degli Auguri” (oramai una tradizione assodata arrivata alla Undicesima Edizione) di Fine Anno 2019.

Prima del pranzo un ricco aperitivo con alcuni deliziosi nuovi Cocktail accompagnati da molti appetitosi stuzzichini.

Proprio l’aperitivo è stato l’occasione per presentare il Nuovo super interessateCocktail Book 2020”, giunto alla Seconda Edizione e denominatoAnimal Kingdom”.

Nella “Nuova Cocktail List” si è voluto mettere in evidenza che dal 1970 ad oggi l’umanità ha perso circa il 60% delle specie animali e vegetali nel nostro Mondo.

A sostegno di alcuni magnifici esemplari della fauna a rischio di estinzione Gabriele Fedeli (Food and Beverage Outlets Manager) con il Bar Manager Tommaso e i Barman Edoardo, Claudio, Simone, Karem, Daniele, Antonello e Dimitri hanno creato 15 straordinari Cocktail a loro ispirati.

Ogni Cocktail ha anche un suo specifico bicchiere appositamente studiato e realizzato dall’Agenzia FiorentinaTuorlo Design Studio” .

Le immagini che riproducono gli animali abbinati ai Cocktail non sono altro che i bellissimi quadri, realizzati con la tecnica dell’olio e della spatola su tela, di una brava e bella Pittrice Argentina Carolina Correa (nata a Buenos Aires nel 1983) che dal 2016 vive a Firenze.
Il ricavato della vendita dei quadri, le cui immagini sono presenti nel “Cocktail Book 2020”, andrà interamente devoluto all’Acquario di Genova a favore del progetto di ricerca cetacei nel santuario per mammiferi marini “Pelagos”.

Successivamente ci siamo trasferiti per ilPranzo degli Augurinella Sala del RistoranteIl Palagio”.

Il Menu è stato abbinato ai seguenti Vini

In tavola il fragrante Pane Integrale, la Carta da Musica e i Grissini, della Casa.

Sono state elegantemente servite le seguenti portate:

- Gamberi rossi marinati con burrata e condimento alle cime di rapa;

- Risotto alla verza e ragout di lepre;

- Chateaubriand (particolare taglio di carne bovina dallo spessore variabile) con crema di castagne e radicchio tardivo;

- Bianco mangiare alla mandorle tostate e gelato al fior di latte;

- Piccola Pasticceria della Casa.

Tutto veramente molto ben presentato ma soprattutto buonissimo.

La Cucina del grande Chef Vito Mollica è molto curata, attenta ed esperta, trasmette sensazioni positive ed esalta le buone materie prime usate trasformandole in deliziosi sapori. 

Il “Four Seasons Hotel Firenze” con i suoi trecento addetti è una “grande impresa” che necessita di una solida e sapiente guida. 
Dopo la scomparsa agli inizi del 2019 del Direttore e carissimo Amico Patrizio Cipollini, che fin dall’apertura ha diretto l’Hotel Fiorentino, è giunto il nuovo General Manager Massimiliano Musto.

Massimiliano Musto (Max per gli Amici) ha continuato nello svolgere le molte iniziative a favore della Città, anche benefiche, che ilFour Seasons Hotel Firenzeorganizza durante tutto l’anno. Quella che sicuramente coinvolge una vera moltitudine di persone è l’Open Day, giunto alla Dodicesima Edizione.

Quest’anno il ricavato è stato devoluto alla neonata “Patrizio Cipollini Foundation”. 
La Fondazione è sorta con lo scopo di portare avanti idee e progetti benefici cari al Direttore Cipollini ideatore dell’Open Day stesso e di molte altre iniziative.
Il ricavato servirà a finanziare alcune Borse di Studio per ragazzi meritevoli dell’ Istituto Alberghiero F.lli Pieroni di Barga (LU). 
Cipollini aveva frequentato da giovane questo Istituto e il legame non si era mai interrotto.

Domenica 15 Dicembre 2019, è stato aperto il “Giardino della Gherardesca” e più di 9.000  visitatori si sono riversati, dalle ore 10:00 alle 16:00, nel bellissimo Parco, tra giardini, alberi secolari e banchi del mercatino (shopping Natalizio solidale), ristorandosi con moltissime delizie.

Per tutta la giornata la musica di Radio Toscana ha allietato l’evento e ha effettuato in diretta molti collegamenti con la Manifestazione.

Maghi e Giocolieri, insieme alla “Compagnia di Babbo Natale”, hanno divertito i più piccoli.
Tra le altre attrazioni come non citare i coreografici e bravissimi “Bandierai degli Uffizi”, gli sbandieratori ufficiali di Firenze, il “Corteo Storico della Repubblica Fiorentina”, il “Coro Africano di Firenze”, il “Coro di Voci Bianche di Firenze e Scandicci” e “B-Original” con i suoi Laboratori.

Nell’Area Ristoranti, erano presenti super famosi Locali, con i loro rispettivi Chef, come: Enoteca Pinchiorri, Borgo San Jacopo, Four D’Acqua, The Cooking Touch, Trattoria Mario,  Trattoria Da Burde, Buca Lapi, Il Pirata del Polpo di Piombino, Macelleria Fracassi, All’Antico Vinaio, e lo stesso Il Palagio del Four Seasons
Tutti hanno preparato, con grandissimo successo e gioia dei presenti, le loro specialità Toscane più appetitose.

Poi non poteva mancare la Pizza, infatti c’erano anche le “Pizze d’Autore” di Romualdo Rizzuti.
Erano presenti attivamente alla Giornata anche altre Aziende come Savini Tartufi e Giachi Giovanni.

Le migliaia di persone accorse con grandissimo entusiasmo hanno potuto ammirare anche i due bellissimi Presepi, uno meccanico e l’altro a grandezza naturale, interamente realizzati a mano dal mitico artigiano Tommaso Nesi della “Bottega dei Grassi Nesi”.

Impossibile venire via senza qualcuno degli stupendi gifts del “Four Seasons Hotel Firenze” come il magnificoPanettone da 1 Kg. in Confezione Regalo” del Pastry Chef Domenico Di Clemente.

Il buon cuore di tutti i partecipanti e la loro straordinaria solidarietà hanno portato, a fineOpen Day 2019”, al raggiungimento di donazioni per ben 73.000 euro.

Grazie a tutti i suoi infiniti, meravigliosi pregi e alla straordinaria e lussuosa accoglienza, il “Four Seasons Hotel Firenze” è un posto dove tutto è straordinariamente bello, elegante e magico: qui anche i sogni diventano realtà.

Assolutamente il posto migliore da cui fare a tutti Voi i più sinceri “AUGURI DI BUON NATALE 2019”.




Tutto Semplicemente Magico

Addobbi Ovunque

"Atrium Bar"

Ristorante "Il Palagio": l'Ingresso

Ristorante "Il Palagio": una Vista della Sala

Ristorante "Il Palagio": l'Enotaca

I Barman con lo Chef Vito Mollica

"Cocktail Book 2020"

Foto di Gruppo

La Pittrice Carolina Correa

Gamberi Rossi......

Risotto......

Chateaubriand......

Bianco Mangiare......

Piccola Pasticceria

Vito Mollica, Max Musto e Giorgio Dracopulos


domenica 15 dicembre 2019

AL “ZEFFIRELLI’S TEA ROOM - BAR & RESTAURANT” DI FIRENZE UNA PIACEVOLISSIMA DEGUSTAZIONE CON L’AZIENDA “COLLE DI BORDOCHEO”.




Il Fiorentino, Dottore in Scenografia, Franco Zeffirelli (all’Anagrafe era Gian Franco Corsi, 19232019) è stato uno dei più grandi Registi, Sceneggiatori e Scenografi del Mondo
Sia nel Cinema sia nel Teatro Zeffirelli ci ha estasiato con le sue spettacolari, affascinanti e commoventi realizzazioni

Negli anni ha vinto una serie infinita di premi Nazionali e Internazionali ed è stato insignito di varie Onorificenze Italiane e Straniere
Un grande personaggio che ha dato lustro al nostro Paese

Franco Zeffirelli, uomo di grande cuore, ha adotta due Figli: Pippo e Luciano.

Tre le infinite e fantastiche opere che il Maestro ci ha lasciato c’è il “Centro Internazionale per le Arti dello Spettacolo Franco Zeffirelli” (Fondazione Zeffirelli Onlus) che mette a disposizione della sua Città e del Mondo l’intero patrimonio artistico e culturale prodotto nella sua lunga carriera (quasi 70 anni). 

Una Fondazione, dichiaratadi particolare interesse storico” dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, che comprende non solo i documenti, i bozzetti, gli studi per gli allestimenti cinematografici e teatrali, le note di regia, le sceneggiature, le foto di scena, le rassegne stampa, ma anche moltissimo altro.

Il Centro con il suo Archivio, la Biblioteca e il Museo è promotore di numerose iniziative espositive e didattiche, sia per la divulgazione della Cultura legata all’Arte dello Spettacolo, sia per la formazione di studenti nell’ambito delle discipline Teatrali, Operistiche e Cinematografiche.  

Il “Centro Internazionale per le Arti dello Spettacolo Franco Zeffirelliha Sede, dal Mese di Luglio 2017, a Firenze, in pieno Centro storico a due passi sia dal Duomo di Firenze sia da Palazzo Vecchio, in Piazza San Firenze al Civico 5 nel maestoso e suggestivo Complesso di San Firenze.

Il monumentale e barocco Complesso di San Firenze, composto della Chiesa di San Filippo Neri, dal Convento e dall’Oratorio con una superfice totale di oltre 12.000 metri quadri, è sorto nel 1640, sull’antica Chiesa di San Fiorenzo da cui ne deriva il nome, per volontà dei Padri Filippini (Confederazione dell’Oratorio di San Filippo Neri nata ufficialmente nel 1612). 

Per moltissimi anni il Complesso, esclusa la Chiesa, è stato occupato dal Tribunale di Firenze e dagli Uffici Giudiziari ad esso collegati.

All’interno del Complesso San Firenze, al piano terreno, a supporto e ristoro non solo dei visitatori del “Centro Internazionale per le Arti dello Spettacolo Franco Zeffirelli” c’è l’accogliente “Zeffirelli’s Tea Room – Bar & Restaurantgestito da tre giovanissime, bravissime e bellissime ragazze
le Titolari Ludovica e Ginevra Santedicola con il sostegno della loro Cugina Aurora Rossi.

Ludovica e Ginevra Santedicola sono Figlie di una mia carissima Amica l’affascinante e bravissima Giornalista e Conduttrice Televisiva Annamaria Tossani.

Ludovica Santedicola ha, dal 2017, anche un conosciuto e validissimo Catering denominato “Per non dormire” (antico motto dei Marchesi Bartolini Salimbeni da cui discende Annamaria Tossani).

Il “Zeffirelli’s Tea Room – Bar & Restaurant” è romanticamente disposto tra affascinanti angoli del palazzo con i suoi salottini e comprende principalmente il Bar, la Saletta Ristorante ricca di charme e l’altrettanto incantevole Dehors nel cortile dello stabile. 
In caso di eventi più numerosi  sono disponibili altre Sale più grandi
Gli arredi, con tutto il loro fascino, sono quelli originali del periodo in cui il Complesso ospitava il Tribunale.

Ludovica è responsabile anche della Cucina dove prepara buoni e gustosi piatti, anche vegani, di Cucina Tradizionale Toscana e casalinga
Tra questi si trovano anche le rare preparazioni realizzate seguendo l’originale Ricettario della Vige (Edvige Lazarotti) che da giovanissima (16 anni) è entrata in Casa Zeffirelli ed è stata la Tata del Maestro per tutta la vita.

Sono andato proprio al “Zeffirelli’s Tea Room – Bar & Restaurant” in occasione di una degustazione speciale dove le portate di Ludovica Santedicola erano abbinate all’Olio Nuovo e ai Vini di un’altra cara amica
Barbara Chelini Titolare dell’AziendaColle di Bordocheo”.

Nel Comune di Capannori (LU), nella Frazione di Segromigno in Monte, alle pendici delle Pizzorne, in un bellissimo e panoramico punto c’è l’Azienda Agricola e AgriturismoColle di Bordocheo”.

L’Azienda è ubicata nelle vicinanze di alcune delle più belle e storiche Ville Lucchesi

Colle di Bordocheoè di proprietà della Famiglia Chelini e nasce, agli inizi degli anni Sessanta, grazie alla loro grande passione per questa Terra
In principio, Aldo Chelini, noto industriale calzaturiero, volle una semplice Fattoria, con pochi ettari di terreno, dove gli animali scorrazzavano liberi tra gli olivi e le vigne. 
A partire dagli anni Ottanta, c’è stato un progressivo ampliamento, con l’acquisizione di alcuni edifici rurali e di altri appezzamenti di terra confinanti, fino a giungere agli attuali 30 Ettari.

Nel frattempo l’Azienda ha iniziato anche a produrre Vino e Olio Extra Vergine di grande qualità.
All’inizio degli anni Novanta, con la completa ristrutturazione di un vecchio Casale, sempre all’interno dell’Azienda, è nato anche l’Agriturismo con quattro accoglienti e panoramici appartamenti.

Oggi “Colle di Bordocheo” è condotto con mano ferma ed esperta dalla brava e affascinante Barbara Chelini, una dei quattro figli di Aldo
Recentemente è arrivato in suo aiuto, a seguire l’Amministrazione e l’Organizzazione, il Nipote di Barbara, il Figlio della Sorella Claudia, il giovanissimo (è nato il 18/09/1996) Pietro Massone.  

A “Colle di Bordocheol’Agricoltura è integrata e Biologica Certificata
dei Trenta Ettari dieci sono di Vigne e poi ci sono ben 1650 piante di olivo.

Nei 10 Ettari a Vigne, vi troviamo principalmente Uve di Sangiovese, Ciliegiolo, Chardonnay, Sauvignon Blanc, Merlot e Vermentino
Qualche filare anche di Syrah, Moscato d’Amburgo e Moscato Bianco.

Qui si producono: il “Bordocheo Rosso”, il “Bordocheo Bianco”, il “Bianco dell’Oca”, il “Sestilia”, il “Picchio Rosso” e “Quinto” un Vino da Dessert con una produzione molto limitata
Nel complesso vengono confezionate circa 40.000 Bottiglie
L’Enologo è il bravo Filippo D’Arrigo.

Colle di Bordocheo” partecipa anche a “Il progetto del Vino a più mani” che nasce soprattutto per poter presentare, a un pubblico più ampio di quello Lucchese, un’idea  innovativa, in cui più Aziende, con grande amore e affiatata collaborazione, mettono insieme un piccolo quantitativo del proprio “Vino Cru” più pregiato, per creare un prodotto Top che esprime, al meglio, tutte le potenzialità del Territorio.

Protagoniste dell’ammirevole iniziativa, oltre all’Azienda Agricola Colle di Bordocheo, della Famiglia Chelini, la Fattoria Maionchi della Famiglia  Palagi e la Fattoria Sardi Giustiniani di Mina e Matteo Giustiniani.

Le tre Aziende Vitivinicole, nel 2016, hanno creato, con la vendemmia 2013, un nuovo Vino Rosso, molto buono, denominatoMille968”. 
La scelta del nome è un riferimento all’anno 1968, in cui i Vini delleColline Lucchesiottennero il marchio D.O.C. con il relativo disciplinare, che permise alla Zona di esprimere in bottiglia tutto il proprio potenziale di Vini di qualità
L’interessantissimo Progetto, attraverso gli anni, si sta sviluppando e ampliando.

A “Colle di Bordocheo” si produce, come già accennato, anche l’ottimo Olio Extravergine di Oliva. Le varietà di Olivo coltivate sono le Tradizionali Toscane
Frantoio, Moraiolo, Leccino, Pendolino.

Ma torniamo alla degustazione fatta alZeffirelli’s Tea Room – Bar & Restaurantche comprendeva, in abbinamento alle portate, i Vini:

- “Bordocheo Bianco 2018”, Bianco Biologico Colline Luchesi D.O.C., 12,5% Vol, una Miscela tipica del Territorio, Trebbiano, Vermentino, Malvasia Toscana e Grechetto;

- “Bianco dell’Oca 2018”, Bianco Biologico Toscana I.G.T., 13% Vol, un Blend di Chardonnay, Vermentino e Traminer;

- “Sestilia 2018”, una novità, Rosato Biologico Toscana I.G.T, 13% Vol., un Blend di Sangiovese (60%) e Canaiolo (40%);

- “Bordocheo Rosso 2018”, Rosso Biologico Colline Luchesi D.O.C., 13% Vol., una Miscela di Sangiovese, Canaiolo, Ciliegiolo e Merlot;  

- “Picchio Rosso 2016”, Rosso Biologico Colline Luchesi D.O.C., 13,5% Vol., un assemblaggio di Sangiovese e Merlot;

- “Quinto”, una piccolissima produzione di circa 600 Bottiglie, un Vino da Uve Stramature, 13% Vol, prodotto con Uve, delle Vigne più vecchie, di Trebbiano e Moscato Bianco.  

In primisun ricco Buffet dove sono stati serviti i seguentiFinger Food:

- Bicchierini con crema di cecini rosa di Reggello con crumble di pane e Olio Nuovo Extra Vergine di Oliva Colle di Bordocheo; - Patate al cartoccio con Olio Nuovo Extra Vergine di Oliva Colle di Bordocheo; - Cannoli salati con mousse di ricotta al limone; - Sfoglie di pasta fillo, zucca, taleggio e castagne; - Polpettine secondo la ricetta della “Vige”; - Paté di fegatini al Vin Santo con cialde di pane croccante.

Successivamente, al tavolo, le seguenti portate:

- “Gnudi di Casa Zeffirelli”, gnocchi di borragine, mousse di ricotta, pinoli tostati e salvia; - Roast beef al pepe rosa con cavolo nero scottato; - Torta di mele secondo la ricetta della “Vige”; - Fichi d’India.

Tutto buonissimo e preparato con moltasemplicità”: una vera Cucina Casalinga.

Ludovica Santedicola in Cucina è molto brava, ma riesce anche a non far mancare la sua presenza in Sala dove affianca sua Sorella Ginevra e sua Cugina Aurora Rossi
Ginevra ha tra i molti pregi anche una vena artistica e disegna a mano i Menu
piacciono talmente tanto ai clienti che “casualmente” spariscono. 
Aurora è estremamente gentile e premurosa.

Tre giovanissime ed efficienti Imprenditrici che riescono decisamente fare delZeffirelli’s Tea Room – Bar & Restaurantun Locale curatissimo dove la cortesia, le attenzioni e la qualità fanno la differenza.

Alla Degustazione ha partecipato affettuosamente anche Annamaria Tossani e ha portato il suo simpatico e apprezzatissimo saluto Pippo Zeffirelli che con grande amore segue passo passo tutte la attività della Fondazione.

Al “Zeffirelli’s Tea Room – Bar & Restaurantdi Firenze con il loro cibo abbinato all’Olio Nuovo Extra Vergine di Oliva e ai Vini dell’Azienda Agricola Colle di Bordocheo ho fatto una piacevolissima degustazione.







"Fondazione Zeffirelli": L'Ingresso

"Zeffirelli's Tea Room": Il Bancone Bar

"Zeffirelli's Tea Room": La Saletta Ristorante

"Zeffirelli's Tea Room": Il Dehors

Colle di Bordocheo. Foto CdB

Colle di Bordocheo: Oliveti e Vigne. Foto CdB

Colle di Bordocheo: I Vini. Foto CdB

"Sestilia 2018". Foto CdB

Barbara Chelini e il suo Olio Extra 
Vergine di Oliva. Foto CdB

Bicchierini con Crema di Cecini......

Cannoli Salati......

Sfoglie di Pasta Fillo......

Polpettine......

Paté di Fegatini......

"Gnudi di Casa Zeffirelli"

Roast Beef......

Torta di Mele......

Fichi d'India

Annamaria Tossani e Pippo Zaffirelli

Pippo Zeffirelli, Barbara Chelini e Pietro Massone

Ginevra Santedicola, Giorgio Dracopulos, 
Ludovica Santedicola e Aurora Rossi