venerdì 24 settembre 2010

BIRRIFICIO ARTIGIANO TOSCANO LA VIDEO INTERVISTA A NICOLA PARRINI.

Ha aperto da pochi mesi il Birrificio Artigiano Toscano di Montescudaio (Pisa), ma è già al centro dell’attenzione per la particolare produzione di Birre, ad alta fermentazione metodo classico (rifermentazione in bottiglia), che sono già state definite, da autorevoli esperti: "Birre con uno Stile prettamente Italiano”. Nell’antico Borgo di Bolgheri, situato nel Comune di Castagneto Carducci (LI), territorio dei Conti della Gherardesca e una delle zone vitivinicole (D.O.C. Bolgheri) Italiane con un livello qualitativo di Vini molto alto e generalizzato, presso la conosciutissima Enoteca Tognoni, i Titolari del B.A.T. (Birrificio Artigiano Toscano), la cui storia particolareggiata potete trovarla su questo Blog, hanno organizzato un pranzo, accompagnato dalle loro Birre, per Esperti e Giornalisti del settore. Sono andato alla degustazione e ho intervistato Nicola Parrini, uno dei tre Soci del Birrificio (gli altri sono Luca Sabatino e Vittorio Cotronei). Nell’accogliente giardino di Piazza Alberto, di fronte alla casa dove da fanciullo soggiornò il sommo poeta e scrittore Giosuè Alessandro Giuseppe Carducci (1835-1907), premio Nobel per la Letteratura nel 1906, vicini alla statua di Nonna Lucia, Nicola ha spiegato la loro filosofia e i “segreti” della loro interessante produzione.
Per poter vedere la Video intervista su “La Tavolozza del Gusto in Video” cliccate sul Link indicato sotto:

B.A.T.
Birrificio Artigiano Toscano
Via Guerrini, 1/b
Montescudaio (Pisa)
www.birrabat.com

domenica 19 settembre 2010

AL PORTO TURISTICO DI CALA DE’ MEDICI UN’AFFERMATA E BELLA MANIFESTAZIONE CON BEN 26 CHEF.

La Settima Edizione della Rotta del Vino, che si è tenuta a Rosignano Solvay, in Provincia di Livorno, dal 10 al 13 Settembre 2010, ha riscosso un grande successo di pubblico e una grande risonanza mediatica.
La Manifestazione, il cui Comitato Organizzatore è composto da Cala de’Medici Servizi, Confindustria Livorno, Comune di Rosignano Marittimo, Yacht Club Cala de’Medici, l’Associazione Grandi Cru della Costa Toscana, quest’anno, è stata sponsorizzata dalla Camera di Commercio di Livorno, dalla mcm&partners, dal Cantiere Cala de’ Medici, da Ubi Maior, da Azzurra International, da Re:Service, da Progress e da Cosimo Maria Masini.
Come ormai noto, la Rotta del Vino mette in competizione bellissime barche da Regata con a bordo uno Chef che prepara, obbligatoriamente in barca e durante la Gara, due piatti che vengono poi esaminati a terra, il Sabato e la Domenica, insieme ai Vini dell’Azienda Vitivinicola abbinata, da una super qualificata Giuria Enogastronomica. La Vittoria assoluta va al miglior punteggio della classifica Combinata, frutto della somma del risultato velico e del giudizio enogastronomico. Esiste, poi, anche una Competizione strettamente legata al Cibo e al Vino, che qualifica gli Chef e i relativi Ristoranti, sempre insieme alle Aziende Vitivinicole abbinate.
La Veleggiata si è svolta nella tarda mattinata di Sabato 11 e Domenica 12.
La Giuria Enogastronomica, composta da un famoso Chef insieme a Sommelier e Giornalisti, che rappresentavano importanti Testate e Guide del Settore, era divisa in due Commissioni Esaminatrici, la Uno e la Due, rispettivamente presiedute da Mayumi Nakagawara e da Ornella D’Alessio.
Prima dell’arrivo dei regatanti, con una nuova e simpaticissima iniziativa di questa edizione, hanno attraccato i “Pirati” del B.A.T. (Birrificio Artigiano Toscano) di Montescudaio (PI), di Nicola Parrini, Luca Sabatino e Vittorio Cotronei, che, fuori Gara, hanno servito alla Giuria, per due giorni, come aperitivo, degli assaggini, preparati dallo Chef Luca Tafi del Ristorante “La Cantina” di Riparbella (PI), accompagnati dalle loro particolari Birre ad alta fermentazione metodo classico (rifermentazione in bottiglia) e contraddistinte da uno “Stile Italiano”. Affascinante la Goletta “Don Quixote” che li ha portati al molo, un bel due alberi di legno pregiato, che sventolava la “Bandiera Nera col Teschio”, varata in California (U.S.A.) nel 1963, e costruita in soli due esemplari.
Ventuno Barche, ventuno Chef di importanti Ristoranti Toscani e ventuno Aziende produttrici dei Grandi Cru della Costa si sono impegnati in una “battaglia” fatta per gioco e per passione. La Combinata, data dalla somma dei punteggi delle tre realtà, è stata vinta dall’imbarcazione “Tazmania” con il Ristorante Enoteca “La Torre” di Montecarlo di Lucca, in abbinamento ai Vini dell’Azienda Badia di Morrona di Terricciola (PI). La Chef Chiara Gambacorti (vedi foto in alto) ha preparato, Sabato, “Raviolo alla carbonara con gota e pancetta della Garfagnana”, servito con il Felciaio 2009 Toscana I.G.T. (100% Vermentino), Domenica, “Coscio d’agnello razza garfagnina bianca ripieno con la sua carne , funghi porcini e mirto”, con il VignAalta 2006 Toscana I.G.T. (100% Sangiovese). A loro, come premio, anche una realizzazione dello Scultore Pisano Enrico Bacci. Secondo posto al trio “Breezy”, Ristorante “La Casina delle Ostriche” di Andrea e Silvia Volpe, Castelnuovo Misericordia (LI), con i Vini dell’Azienda “I Giusti & Zanza” di Fauglia (PI). Terzi classificati, “Nina”, Ristorante “Golden” del Porto Turistico di Cala de’ Medici di Rosignano Solvay (LI), con il Podere Grattamacco di Castagneto Carducci (LI).
Proprio quest’ultimo, il “Golden”, appunto, con lo Chef Marco Nardi ha vinto la Gara Gastronomica, preparando “Zuppa di porri con ostriche marinate al ginger” e “Epigramma di piccione”, e presentandosi insieme alla Sommelier A.I.S. Ilaria Bardi che ha ben descritto e servito i Vini Grattamacco Bianco 2008 Bolgheri D.O.C. (100% Vermentino) e Grattamacco 2007 Rosso Superiore Bolgheri D.O.C. (65% Cabernet Sauvignon, 20% Merlot e 15% Sangiovese). Dietro di loro un nuovo Locale che ha appena aperto a Nibbiaia (LI), la “Locanda Martinelli” del conosciuto Chef Michele Martinelli, con in abbinamento i Vini dell’Azienda di Pia Pagani De’ Marchi di Casale Marittimo (PI). Al terzo posto il Ristorante “La Perla del Mare” di San Vincenzo (LI), con la brava Chef Deborah Corsi ed i Vini della Tenuta Poggiorosso di Populonia Stazione, Piombino (LI). Grande l’entusiasmo di tutti i partecipanti ma anche quello del numeroso pubblico che ha seguito l’evento.
Ma molte e divertenti sono state anche le manifestazioni che hanno fatto da corollario all’Evento centrale, la Risotto Parade, la Cena di Gala, i vari appuntamenti gastronomici in Piazza e a conclusione la “Prova del Cuoco”. Andiamo per ordine.
Venerdì 10 Settembre si è svolta davanti all’elegante Caffè Re Noir-Lounge Bar di Cala de’ Medici la Terza Edizione della Risotto Parade “Chef per caso VS Giornalisti Gourmet”, coinvolgente risottata che ha visto lottare sei Cuochi per passione, che pubblicamente, con a disposizione un tempo di soli venti minuti, hanno preparato un risotto secondo le severe disposizioni imposte dal Regolamento. I Dottori Sandra Gherardi e Giampaolo Francini , l’Architetto Roberta Cini, i Giornalisti Roberta Perna e Claudio Mollo con il Fotografo Bruno Bruchi, si sono fatti in quattro per portare a casa la vittoria con le loro preparazioni. Con 961 voti, espressi dalla Giuria Popolare, ha vinto la Giornalista Roberta Perna con il “Risotto di zucchine e guanciale affumicato di Paolo Parisi al profumo di menta e pepe rosa”. Sabato 11, presso la bella e panoramica struttura del Ristorante Golden del Porto, si è svolta la Cena di Gala preparata dall’Emiliano Chef Bruno Barbieri, un personaggio nel mondo culinario internazionale, che ha portato il Ristorante “Arquade” de l’Hotel Villa del Quar, membro della prestigiosa catena “Relais & Chateaux”, a San Pietro In Cariano (Verona), al raggiungimento di ben due “Stelle” della autorevole Guida Michelin e che oggi lavora come libero consulente. Recentemente ha pubblicato diversi Libri nella Collana “Cartolina della Cucina” editi dalla Bibliotheca Culinaria, per l’occasione ha presentato l’ultima sua opera, sempre della stessa Collana, non ancora in libreria, intitolata “Tajine senza frontiere” (particolare recipiente di cottura della tradizione Berbera).
Mentre si svolgeva la Cena di Gala, nella Piazza del Borgo di Cala de’ Medici, il Personal Chef Siciliano Marcello Valentino, maestro di Cucina Mediterranea, preparava 6 tipi di Couscous e distribuiva i 600 “Arancini Siciliani”(palle di riso farcite e fritte), anche questi con 6 tipi di ripieni, che per tre giorni aveva amorevolmente e personalmente preparato.
In piazza anche gli stand gastronomici come quello dell’ottimo “Lampredotto” (o abomaso, stomaco degli erbivori) del trippaio “Mamo”, quello degli straordinari prodotti di Paolo Parisi e lo stand dei Grandi Cru della Costa Toscana con i bravi Sommelier della F.I.S.A.R., e per non farsi mancare nulla, musica e spettacoli.
Domenica sera, subito dopo la premiazione dei vincitori della Rotta del Vino 2010, la piazza del Borgo si è di nuovo animata fino a tarda notte con gli stand presenti la sera prima e con un riuscitissimo “Laboratorio di Pasticceria Siciliana”, sempre a cura di Marcello Valentino, che ha deliziato i palati dei presenti con Dolcetti di Pasta di Mandorle, Parfait di Mandorle con glassa all’Arancia (semifreddo tipico della Cucina Palermitana), Cannoli, Bicchierini ai diversi sapori, Frutta secca caramellata, e per concludere una magnifica Cassata.
Lunedì 13 Settembre, ancora nei Locali del Ristorante Golden di Cala de’ Medici è andata in scena “La Prova del Cuoco”. Fabrizio Mantovani e Cristiano Tomei, due famosi Chef che hanno partecipato alla popolare, omonima trasmissione televisiva di RAI 1, si sono simpaticamente sfidati a “singolar tenzone” con le loro ottime, innovative e personalissime preparazioni, valutate da tutti gli ospiti presenti che per una sera si sono trasformati in Giudici. Fabrizio, nato a Lugo (RA) nel 1968, grazie al suo animo sensibile, già da Boy Scout, faceva il cuciniere e il musicista, un destino, oggi è conosciuto come lo Chef Cantautore. Ha lavorato in importanti Locali in Italia e all’estero, con grandi Chef come Davide Scabin, ha appena terminato di collaborare con l’Hotel Belvedere di Riccione (RN), e si sta dedicando, tra l’altro, ad una interessante iniziativa commerciale dal nome “Farin più”, farine istantanee di legumi e cereali, più naturali, più creative e più veloci. Cristiano è di Viareggio (LU), è lo Chef/Patron, nella sua Città, del famoso Ristorante “L’Imbuto”, la sua creatività e stata molte volte premiata, è uno dei pochi Chef Italiani a cui è stato riconosciuto il prestigioso Titolo di “Jeunes Restaurateurs d’Europe” (Giovani Ristoratori d’Europa). Questa Associazione, il cui motto è “Talento e Passione”, è nata in Francia, nel 1974, grazie all’Azienda Grand Marnier e si è diffusa a livello Europeo nel 1992, premiando in tutto solo 530 bravissimi Chef tra Soci effettivi ed onorari. La Prova del Cuoco ha visto prevalere per pochissimi voti Cristiano Tomei, lo “scontro” con Fabrizio Mantovani è stato così equilibrato che quasi si è sfiorata la parità. A chiusura della cena lo Chef del Golden, Marco Nardi, ha preparato un ottimo “Flan al cioccolato con salsa di fragole”.
Tutti gli Eventi della Settima Edizione della Rotta del Vino sono stati organizzati e realizzati grazie alla disponibilità della instancabile Presidente di Cala de’ Medici Avvocato Maria Paoletti, della Supervisione del Dott. Nicola Baldi, del fondamentale supporto pratico di Denis Zangrillo, del coordinamento di Cecilia Lami, del supporto di Maurizio Villani e della consulenza di Paolo Valdastri e del sottoscritto Giorgio Dracopulos, rispettivamente Vicedirettore e Gastronomo del Corriere del Vino. Paolo ed io abbiamo inoltre diretto e condotto tutte le varie manifestazioni enogastronomiche.
La Rotta del Vino 2010 è stata non solo un consolidato e affermato successo, ma anche un grande ed importante Evento Enogastronomico per il Territorio che ha visto all’opera tra Regata e Serate collaterali molte Aziende Vitivinicole e ben 26 bravi Chef.
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mercoledì 8 settembre 2010

Finalissima del Derby Biodinamico 2010 al Porto Turistico di Cala de’ Medici, i Vini Pisani battono i Lucchesi.

Lunedì 6 Settembre 2010, presso l’accogliente e panoramico Ristorante Golden, del Porto Turistico di Cala de’Medici a Rosignano Solvay in Provincia di Livorno, si è svolta, nell’ambito delle numerosissime manifestazioni che fanno da corollario alla Settima Edizione della Rotta del Vino 2010, la Finalissima del Derby Biodinamico 2010.
A Paolo Valdastri, Vicedirettore, e al sottoscritto Giorgio Dracopulos, Gastronomo, del Corriere del Vino, è stata affidata la conduzione e l’intrattenimento della manifestazione, oltre che la Presidenza della Giuria popolare.
Tre Vini Rossi Pisani contro tre Vini Rossi Lucchesi, tutti di note ed importanti Aziende Vitivinicole che seguono i severi e naturali metodi di coltivazione e produzione Biodinamica. L’Agricoltura Biodinamica è una concezione che si basa sul pensiero di Rudolf Steiner, Filosofo e Esoterista Austriaco (1861-1925), sostenitore di un metodo basato su una visione spirituale e cosmica della Natura, una visione Antropomorfica (da Antroposofia, che deriva dal Greco antico “ànthropos” = uomo e “sophia” = conoscenza).
Le aziende, con i rispettivi Vini, che si contendevano il Primo Posto erano:
Per Pisa
- Caiarossa di Riparbella con Caiarossa 2006 I.G.T. Toscana Rosso (22% Cabernet Franc, 21% Merlot, 23% Sangiovese, 12% Cabernet Sauvignon, 6% Petit Verdot, 6% Syrah, 8% Alicante, 2% Mourvedre);
- Cosimo Maria Masini di San Miniato con Nicolò 2007 I.G.T. Toscana Rosso (90% Cabernet Sauvignon, 10% Cabernet Franc);
- Duemani di Riparbella con Duemani 2007 I.G.T Toscana Rosso (100% Cabernet Franc);
Per Lucca:
-Podere Concori di Gallicano con Melograno 2008 I.G.T. Toscana Rosso (80% Syrah, 5% Ciliegiolo, 5% Carrarese, 10% Altri Vitigni Autoctoni);
- Tenuta di Valgiano Località Valgiano, Capannori, con Tenuta di Valgiano 2007 D.O.C. Colline Lucchesi Rosso (65% Sangiovese, 20% Syrah, 15% Merlot);
- Fabbrica di San Martino in Vignale, Località S. Martino in Vignale Lucca, con Fabbrica di San Martino 2007 D.O.C. Colline Lucchesi Rosso (65% Sangiovese, 35% tra Canaiolo, Colorino, Ciliegiolo e Uve di una Vigna vecchia di 50 anni) .
La serata perfettamente organizzata dallo Staff guidato da Cecilia Lami del Porto Turistico di Cala de’ Medici (con me e Paolo Valdastri nella prima foto sotto), notoriamente conosciuto come il “Porto del Gusto”, ha dato la possibilità a tutti i presenti di diventare, in questa occasione, Giudici e “Sommelier”. Sui tavoli ben apparecchiati erano state predisposte le “tovagliette numerate” da degustazione, dove erano posizionati i calici dei Vini sui numeri da uno a sei. La degustazione, completamente alla cieca (non si conoscevano i vini nei bicchieri), è stata, praticamente, l’aperitivo, a cui, una quarantina di presenti, si sono impegnati dando dei voti, su schede predisposte, da 5 a 10, su tre momenti fondamentali per una seria valutazione di un Vino: Occhio, Naso, Bocca. Alla fine, raccolti tutti gli stampati, la Presidenza ha sommato i punteggi espressi. Sono stati proclamati Vincitori i Tre Vini Pisani con 2335 punti contro i 2159 dei Lucchesi.
La Serata è proseguita con la cena preparata dal bravo Chef del Ristorante Golden, Marco Nardi, che ha cucinato una serie di portate da abbinare ai sei Vini della gara.
Sono stati serviti:
- Passatina di ceci con trippa di baccalà;
- Stoccafisso alla Livornese;
- Cacciucchino;
- Straccetti di granturco con sugo di fegatini;
- Petto d’anatra con salsa al miele e scalogno glassato;
- Brasato al Vino Rosso con concia di acciughe;
- Crostatina all’uva.
Durante tutta la Cena, si sono susseguiti interventi della Presidente del Porto Avvocato Maria Paoletti sulla Rotta del Vino 2010 e dei produttori presenti, quest’ultimi hanno spiegato i loro sistemi di Vinificazione e i loro Vini. Si è anche acceso un simpatico dibattito sulla Biodinamica, a dimostrazione del grande interesse suscitato nei presenti da questo particolare e genuino metodo di Agricoltura.
Alla fine, dopo i ringraziamenti allo Chef Marco Nardi (terza foto sotto) per l’ottima cena servita, la responsabile dell’importante Agenzia di Comunicazione “mcm&partners” di Pisa, Sponsor della Rotta del Vino, Maria Camilla Masini (ultima foto sotto), ha premiato i Vincitori, non facendo mancare anche ai Vinti un premio consolatorio. Per le Aziende Pisane hanno ritirato i Premi, Dominique Genot, di Caiarossa, e Claudia Marinelli, di Cosimo Maria Masini, per le Lucchesi Giuseppe Ferrua, di Fabbrica di San Martino, e Saverio Petrilli, della Tenuta di Valgiano (vedi foto in alto).
Grazie all’impegno di Antonella D’Alessio, Responsabile Web Marketing della “mcm&partners”, e di diversi altri loro collaboratori, tutta la serata è stata trasmessa in diretta in Internet su: www.facebook.com/portodelgusto .
Il servizio Vini è stato effettuato dai Sommelier F.I.S.A.R.
Una gran bella serata che apre, con successo, la settimana intensa di appuntamenti per la Rotta del Vino 2010.

http://www.portodelgusto.net/
http://www.larottadelvino.it/
http://www.mcmpartners.it/
http://www.caiarossa.com/
http://www.cosimomariamasini.it/
http://www.duemani.eu/
http://www.podereconcori.com/
http://www.valgiano.it/
http://www.fabbricadisanmartino.it/










domenica 5 settembre 2010

OSTERIA “LA VIA DI MEZZO” A BUONCONVENTO (SI): BUONA CUCINA DEL TERRITORIO PREPARATA DA UNO CHEF DAGLI OCCHI A MANDORLA.

Basta dire Provincia di Siena e la mente corre subito attraverso ogni genere di meraviglie, culturali, paesaggistiche e gastronomiche. Questo magnifico Territorio è attraversato dalla Via Cassia, una delle più importanti Vie Consolari Romane, che congiunge Roma a Firenze. In Epoca Medievale, a causa dell’impantanamento della Valdichiana (valle di origine alluvionale, che si estende tra le Provincie di Arezzo e Siena per poi proseguire in Umbria), il percorso originale fu modificato, e dopo il 774, quando i Franchi sconfissero i Longobardi, la strada divenne il percorso preferito dei numerosi pellegrini che si recavano a Roma. Un lungo tratto della Cassia coincise con la famosa Via Francigena, anticamente detta Via Francesca o Romea. In realtà la Via Francigena era un insieme di strade che conducevano alle principali mete religiose Cattoliche del Medioevo, Santiago di Compostela, Roma e Gerusalemme. A partire dal 1994 la Via Francigena è stata dichiarata “ Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa”. All’altezza del chilometro 200 della Via Cassia, nel tratto che combacia con la Via Francigena, nel pieno delle Crete Senesi, dove il Fiume Arbia sfocia nell’Ombrone, sorge un piccolo (poco più di 3000 abitanti), antico comune dal grande fascino: Buonconvento. Il suo nome deriva dal Latino “bonus conventus”, ed identificava una comunità felice e fortunata, ubicata in una ottima posizione geografica. E’ uno dei borghi più belli d’Italia. La robusta e alta cinta muraria, edificata tra il 1371 e il 1383, con solo due grandi Porte, la Senese, sul lato nord, e la Romana a sud, quest’ultima purtroppo è andata distrutta sul finire della Seconda Guerra Mondiale, come si evince dal bel Libro “1943 – 1944 Buonconvento Ricorda …“ di N. Carli, G. Civitelli e B. Pellegrini, pubblicato dalla Cartografica A. Pelosi per il Circolo Culturale “Amici di Buonconvento”. All’interno delle mura, tra la vecchie case, il Teatro dei Risorti, l’imponente Palazzo Del Taja, il Palazzo Borghesi e quello del Glorione con l’Oratorio di S. Sebastiano, la Chiesa dei SS. Pietro e Paolo dove fu avvelenato, il 24 Agosto del 1313, da un frate del luogo, durante la comunione, l’Imperatore del Sacro Romano Impero, Arrigo VII di Lussemburgo, che aveva appena espugnato Buonconvento. Poi c’è il Palazzo Ricci-Socini, quello Comunale e il Podestarile con la Torre Civica, Palazzo Farnetani, Musei, sovrappassi, vicoli e archi, che creano suggestivi e imperdibili scorci. Oltre alla via centrale che univa le due Porte, il Borgo ha altre due vie principali, una dalla parte di Levante chiamata Via del Sole, e l’altra sul lato di Ponente detta Via Oscura, la centrale Via Soccini ,un tempo, era denominata “la Via di Mezzo”, e, proprio qui, potete trovare l’Osteria Enoteca La Via Di Mezzo.
Il Locale è accogliente, confortevole e rustico, è frutto di una lunga e accurata ristrutturazione, durata ben due anni, operata dall’attuale proprietario, Luigi Bello, titolare anche di una conosciuta impresa edile. Ha due ingressi, uno sulla via principale, l’altro dalla strada di dietro, dalla parte di Via Soccini, con la bella stagione si può mangiare fuori. Entrando, dalla Via di Mezzo, nella prima stanza si trova a destra il bancone con la ricca vetrina dei dolci, a sinistra un paio di tavoli, sul soffitto, uguale in tutto il Locale, a travi e travicelli, sono appesi trecce d’aglio e peperoncini. Attraverso una porta si passa nella grande sala con gli archi a mattoni, i tavoli di legno, l’apparecchiatura, i quadri, il pavimento in cotto e la particolare cura usata in ogni particolare rendono l’ambiente molto gradevole. L’Osteria è stata aperta nel 2007, ma dal Gennaio 2010 la proprietà si è affidata ad uno Staff giovane e tutto nuovo.
Il Direttore Generale è Gianluca Caputo, in cucina uno Chef Giapponese con la passione per l’Italia, Hiro Shikata, con il Sous Chef Mirion Senese (classe 1986, nato a Durazzo, la Città più antica dell’Albania, diplomato all’Istituto Professionale Alberghiero “Aurelio Saffi” di Firenze, ha lavorato in importanti Locali di Aosta e Siena), in sala Giovanni Lapini. (Vedi foto in alto, alla mia sinistra Gianluca e Hiro, a destra Giovanni).
Gianluca, nato nel 1973 a San Giovanni Rotondo (FG), si trasferisce con la Famiglia a Mantova dove, dopo gli studi, ha la sua prima esperienza nella ristorazione, lavorando in sala al Ristorante Grifone Bianco, in pieno centro storico di Mantova, successivamente la sua grande passione lo porta in Toscana, entra a lavorare, sempre in sala, al Ristorante della Fattoria Pieve a Salti di Buonconvento, non lascerà più la Toscana e, dopo tanti anni di esperienze, gli viene affidata la direzione dell’Osteria La Via Di Mezzo.
Hiro Shikata, è nato a Kyoto, bellissima Città, per più di mille anni Capitale del Giappone (794-1868), nota come “la Città dei mille Templi”, classe 1969, forse la cicogna si è sbagliata visto il grande amore che ha per il nostro paese, ha la Cucina Italiana nel sangue. La sua prima esperienza la fa in un Locale Italiano a Singapore (un’isola Città Stato sulla punta meridionale della Penisola Malese) dal nome musicale, “Luna Luna Trattoria Cantando Insieme” a Boat Quay, ma il suo unico sogno è l’Italia, dove arriva nel 1995. Per un anno è a Palermo, più precisamente a Porticello, in uno dei Ristoranti più prestigiosi della Sicilia, "La Muciara" di Nello Cardilio detto “el Greco”, poi per una quindicina d’anni, perfeziona la sua tecnica e apprende ogni nostro segreto, nella cucina del famoso Ristorante di Poggio Antico a Montalcino (SI), a Gennaio di quest’anno anche lui arriva a Buonconvento.
Giovanni Lapini, per gli amici “Lapo”, classe 1980, è sempre stato innamorato del mondo del Vino, ha frequentato grandi Sommelier da cui ha imparato moltissimo, la sua esperienza si è affinata in importanti Locali di Montalcino come il Caffè Wine Bar “Alle Logge Di Piazza”. L’Osteria La Via Di Mezzo propone, a ragione, visto che siamo in una delle zone più ricche di prelibatezze, un Menù estremamente legato al Territorio e alle Stagioni, ma non mancano le serate innovative dove la tipologia di Cucina spazia in altre zone d’Italia o in altre culture. Questa è la terra del Tartufo Bianco delle Crete Senesi, del Marzolo, della carne di Razza Chianina, dei salumi di Cinta Senese, dei Pici, della Caccia, dei Vini D.O.C. Orcia e D.O.C. VaL d’Arbia, degli straordinari prodotti che offre la terra, è il trionfo della Toscanità a Tavola.
La Carta dei Vini è molto selezionata, i Vini Bianchi dal Friuli Venezia Giulia, dal Trentino Alto Adige, dalla Lombardia e dalla Toscana, ma la parte più importante sono i Rossi, Montalcino, Montecucco, Chianti Classico, Montepulciano, Scansano, Orcia, Supertuscans, la Regione è ben rappresentata, qualcosa anche da altre parti d’Italia, poi ci sono gli Champagne, i Prosecchi, i Vini da Dessert e le Birre Artigianali. Fascinosa la piccola Cantina scavata sotto la sala, a cui si accede tramite una ripida scaletta. Eccoci arrivati alla degustazione, accompagnati da una buona bottiglia di Brunello di Montalcino 2003, D.O.C.G., dell’Azienda La Fiorita Castelnuovo Abate Montalcino , Siena, sono stati serviti:
- Sformatini di melanzane;
- Pappardelle al ragù di anatra;
- Agnello in umido;
- Fagioli all’uccelletto;
- Verdure miste al forno.
Una Cucina sincera, dai sapori naturali. Anche se i dolci erano molto invitanti ho dovuto rinunciare, non ce la facevo più.
Il servizio è personalizzato e molto disponibile, Gianluca Caputo e “Lapo” vi assisteranno con grande professionalità sia nella scelta dei piatti che in quella dei Vini.
Buonconvento è un Borgo che merita sicuramente una visita, quando vorrete rifocillarvi ricordatevi dell’ Osteria Enoteca La Via Di Mezzo, dove la Buona Cucina del Territorio ha un ottimo rapporto qualità/prezzo ed è preparata da uno Chef dagli “occhi a mandorla”.
Osteria Enoteca La Via Di Mezzo
Via Soccini, 53 Buonconvento (SI)
Tel. 0577 806320
Aperto sempre, riposo il Lunedì.
http://www.osterialaviadimezzo.com/















venerdì 3 settembre 2010

CACCIUCCO LIVORNESE CONTRO CACCIUCCO ALLA VIAREGGINA: UN TITANICO SCONTRO FINITO IN PARITA’.

La storia del Cacciucco, tipica zuppa di pesce della Cucina Livornese, viene da molto lontano, ma purtroppo non vi sono certezze sulle sue origini, addirittura, ancora oggi, ci si accapiglia anche sulle possibili derivazioni del nome. Molte sono le versioni e i differenti modi di preparazione del Piatto in questione, ciò grazie all’intersecarsi di popolazioni di civiltà e religioni diverse che si sono incontrate, a partire dalla sua fondazione, intorno all'Anno Mille, nella Città portuale di Livorno, adagiata sulla bellissima costa Toscana. La cosa più certa è che, quando si parla di Cacciucco, ci si riferisce ad una preparazione povera, fatta con varie tipologie di pesce con spine, non importa che siano 13 o 6/7, ma ci deve essere il soffritto, l’aglio sul pane abbrustolito, il pomodoro, il prezzemolo, il peperoncino e anche un goccio di vino rosso, il fondo tirato e non brodoso, un piatto dal sapore forte ma armonico. Gli ingredienti, naturalmente, trattandosi di pesce fresco, devono seguire le stagioni del pescato, anzi, più precisamente, la disponibilità giornaliera di ciò che offre il mercato ittico di riferimento. Tutto questo insieme di difficoltà ha impedito, ad oggi, che ci fosse una regola, un disciplinare che potesse dare una ricetta esatta ed univoca di questa meravigliosa zuppa, la più famosa di tutto il Mediterraneo.
Ogni Livornese ha però ben stampato nella mente ciò che identifica “Il Cacciucco”, e a difesa della tradizione si erge il Comitato di Valorizzazione del Cacciucco, fondato, dall’amico, giornalista enogastronomo, Claudio Mollo (nella foto in alto, da sinistra Claudio e Amelio).
Orbene a Viareggio, altra splendida Cittadina della costa, il cui edificio più antico, la Torre Matilde, risale al 1541, è sorta, quest’anno, una Confraternita del Cacciucco Viareggino, con lo scopo di appurare quale sia il vero Cacciucco e di smascherare tutti quei piatti che non sono degni di tale appellativo. Ideatori di questa nobile iniziativa gli Chef, Amelio Fantoni, in collaborazione con Maurizio Marsili, ambedue appartenenti alla Cooperativa Viareggina “Peschintavola” (un vero e proprio laboratorio tecnico multimediale per salvaguardare e trasmettere il patrimonio alimentare ittico), hanno, addirittura, stabilito un serio Disciplinare che impone, per la preparazione del Cacciucco, un 30% di cefalopodi (molluschi esclusivamente marini), un 70% di pesci con le lische, l’astenersi dall’uso di vino e di soffritti, l’olio solo a crudo e solo quando serve, usare gli scarti del pesce come insaporitore naturale in modo da evitare gli additivi artificiali o “glutammati”, adoperare del pane non salato e l’uso dell’aglio è a discrezione. Scesi coraggiosamente in campo, i Viareggini, come primo atto, hanno sfidato a “singolar tenzone” gli amici Livornesi, invitando Claudio Mollo, in rappresentanza del Comitato di Valorizzazione del Cacciucco, ad una simpatica Manifestazione, studiata ad hoc, e realizzata grazie anche all’apporto dei commercianti locali, nei giorni di Sabato 28 e Domenica 29 Agosto 2010. La via principale del Quartiere Marco Polo, chiusa al traffico automobilistico, è diventata, per due sere, l’area dove sono stati allestiti gli stand ed i tavoli per il numeroso pubblico che ha pazientemente fatto la fila per degustare le due preparazioni, di Amelio Fantoni e Claudio Mollo, a confronto. Sono state distribuite centinaia di porzioni insieme, anche, alle schede/questionari, dove gli astanti potevano esprimere la valutazione sui due piatti in gara.
Ha fatto da cornice alla manifestazione gastronomica, il sabato pomeriggio, anche un interessante dibattito “La salubrità alimentare in cucina e la buona alimentazione”, con una particolare attenzione ai prodotti ittici, tenuto da Claudio Mollo, Amelio Fantoni e Maurizio Marsili.
La sera di Domenica 29 Agosto, poi, presso il Ristorante “Buonumore” di Amelio Fantoni e sua figlia Simona, ubicato sull’angolo del viale Gino Capponi con via Marco Polo, nella pineta di ponente di Viareggio, a due passi dalla manifestazione, una Giuria di esperti, giornalisti e gastronomi, composta da dieci elementi (Pierluigi Boroni, Paolo Valdastri, il sottoscritto Giorgio Dracopulos, Roberta Cini, Francesco Bani, Gianluca Domenici, Simona Poli, Alessandro Capocchi, Aldo Rosati, Alessandro Mancini), vedi dalla quarta alla settima foto sotto, equamente divisi tra Livorno e Viareggio, ha affrontato la difficile questione. Presente, a titolo di osservatrice, la giovane e simpatica giornalista del Tirreno, Martina Ambrogi (nel mezzo nell'ottava foto). Amelio Fantoni, garfagnino di origine, è un bravo Chef “filosofo”, è stato uno dei primi, già molti anni fa quando aveva, sempre in zona, il famoso Ristorante Rugantino, ad imporre ai suoi ospiti il menù del giorno come unica scelta, per poter meglio servire prodotti freschissimi. Amelio oltre che cucinare bene, sa anche descrivere, con passione e arte, la sua visione naturale della Cucina e delle preparazioni, senza che si perdano gli aromi e i sapori degli ingredienti usati. Pertanto, prima di passare ai due piatti da valutare, ci ha offerto un percorso della sua arte:
- Crostini con mousse di pesce e verdure.
Accompagnati da un Pinot Grigio Ramato Frizzante, Bertino Bechi 2009, D.O.C. Colli Piacentini, dell’Azienda Vitivinicola ICRF-PC/3030 di Ziano Piacentino (PC).
Successivamente sono stati serviti altri tre Vini in abbinamento delle altre portate:
1) Trebbiano dei Colli della Toscana Centrale 2009, I.G.T. dei Viticoltori Giglioli e Rinaldi dell’Azienda Agricola Casale di Certaldo, Firenze, prodotto da uve di Agricoltura Biologica;
2) Vino Bianco di Toscana Colline dei Marmi 2009, I.G.T. prodotto in sole 653 bottiglie dall’Azienda Giardini Ripadiversilia di Renza Maria Gilda Iacopi, Ripa di Seravezza (LU);
3) Giglio Rosa 2009, I.G.T. Sangiovese dei Colli della Toscana Centrale, dei Viticoltori Giglioli e Rinaldi dell’Azienda Agricola Casale di Certaldo, Firenze, prodotto da uve di Agricoltura Biologica.
Proseguiamo con il Menù:
- Passatina di verdure con Pesce Serra;
- Filetti crudi di Muggine e Pesce Fico con insalatina di riso e verdure.
Poi Siamo arrivati al clou della serata:
- Cacciucco alla Viareggina;
- Cacciucco Livornese.
Nell’abbinamento dei Vini presentati con i due tipi di Cacciucco, quello che si accostava meglio ai piatti è stato il Trebbiano 2009 dell’Azienda Agricola Casale.
Per addolcire la bocca prima del dibattito conclusivo sulla votazione:
- Bavarese allo Yogurt con composta di albicocche e torta di semolino.
Successivamente i due contendenti hanno perorato, davanti alla giuria, il loro operato e le loro scelte, per quello che ambedue hanno definito ”il vero Cacciucco”.
La Giuria ha molto discusso e dibattuto, anche con molta vivacità e partecipazione, analizzando nel modo più severo quanto presentatoci. Visto che qualche "piccolo" difetto si presentava sia nel Cacciucco alla Viareggina dello Chef Amelio Fantoni, più delicato, giovane e senza lische, sia in quello Livornese del Giornalista Claudio Mollo, più tradizionale, il responso della votazione dei Giurati è stato di cinque voti contro cinque. La sostanziale “Parità” è stata confermata anche dallo scrutinio delle schede popolari che praticamente esprimevano le stesse critiche della Giuria Ufficiale, non dando una grossa prevalenza a nessuno dei due piatti di Cacciucco.
Una bella e sincera manifestazione che ha avuto un grande successo di pubblico e un vasta risonanza sulla stampa. Speriamo che la “Sfida” si possa ripetere l’anno prossimo con un numero maggiore di Chef delle due fazioni in campo.
Ristorante Buonumore
Viale Gino Capponi 1
Angolo via Marco Polo
Viareggio, (Lucca)
Tel. 339 6920936
http://www.cacciuccolivornese.it/
http://www.casalebio.com/
http://www.giardiniripadiversilia.it/