domenica 29 giugno 2025

NUOVO RISTORANTE “VOLVER” ALL’HOTEL UNIVERSAL DI LIVORNO: IL RITORNO VISTA MARE DEL BRAVISSIMO CHEF ROBERTO DE FRANCO.

 


Livorno è una bella e accogliente Città, non solo Portuale, adagiata sulla suggestiva Costa Toscana e bagnata dal Mar Ligure, con una lunga e ricca storia. Livorno è la terza Città della splendida Regione Toscana per numero di abitanti, circa 160.000.

Livorno ha un bellissimo e panoramico Lungomare, una Passeggiata che si snoda per diversi chilometri partendo dalla Zona Portuale e spingendosi fino alla fine dell’abitato della Frazione più a sud, Antignano. Anticamente la Costa Cittadina era caratterizzata da una serie di Torri di Avvistamento, alcune delle quali sono sopravvissute sino ai giorni nostri, spesso integrate in strutture più ampie.

Nel 1835 furono avviati i lavori per l'ampliamento della Strada Litoranea che correva, verso sud, fino alla Frazione di Ardenza. Parallelamente, lungo la nuova strada, furono edificati numerosi e maestosi Palazzi signorili soprattutto nel primo tratto tra Porta a Mare sino alla Chiesa di San Jacopo in Acquaviva. Il tratto successivo della Passeggiata, che finiva alla grande e verdeggiante Rotonda d'Ardenza, venne invece caratterizzato da numerose belle Ville dotate di ampi giardini. Oltre a ciò vennero edificate anche una serie di unità abitative di stampo neoclassico, cosiddetti “Casini d’Ardenza”, progettate dall’Architetto Livornese Giuseppe Cappellini (1812 - 1876) per essere affittate ai forestieri di passaggio a Livorno.

Allo sviluppo delle infrastrutture legate al Lungomare Livornese contribuirono in maniera determinante i vari Stabilimenti Balneari che vi sorsero a partire dal 1781, l’inaugurazione, il 6 Novembre 1881, della mitica Accademia Navale e dal 1925 la realizzazione del meraviglioso e monumentale belvedere che dopo la Seconda Guerra Mondiale assunse la denominazione di “Terrazza Mascagni”.

Sul finire dell'Ottocento fu favorito il prolungamento della Passeggiata verso Sud, dalla Rotonda d'Ardenza verso Antignano, e ciò portò alla realizzazione di numerose belle Ville e Villette come “Villa Barsanti” (o Menicanti), la “Palazzina Vichi” e “Villa Campari”.

Inizialmente “Villa Campari” era una grande Casa Colonica a uso agricolo edificata sui terreni lato mare da Fernando Bini a metà dell’800, successivamente nel 1888 l'immobile venne venduto alla Famiglia Campari che lo trasformò in una residenza di villeggiatura con il nuovo nome di “Hotel Savoia”. Proprio durante questa conversione l'immobile assunse l'aspetto con cui lo conosciamo oggi. Nel 1904 la struttura passò in proprietà a Giuseppe Carpena e a Eugenio Baldini, Figlio del noto Pittore Livornese Giuseppe Baldini.

Nel 1906 l’edificio divenne “Villa Chayes” (o Villa Carolina) a seguito dell’acquisto da parte dei Fratelli Chayes, Guido e Adolfo, importanti industriali della lavorazione del corallo, che apportarono notevoli modifiche e ne fecero una residenza privata. I lussuosi interni, come li vediamo oggi, caratterizzati da colonne, capitelli e stucchi in stile classicheggiante, vetrate colorate e pavimenti a mosaico, con molta probabilità furono realizzati proprio dai Chayes.

La Famiglia Guddemi, Giuseppe e la Moglie Antonina, di origini Siciliane (Agrigentine) di passaggio a Livorno alla fine degli anni ’70 s’innamorano di Villa Campari acquisendola. In seguito grazie al loro impegno, con una grandiosa ristrutturazione durata 6 anni, pur mantenendo inalterata l’atmosfera originale di “Villa Campari”, l’immobile venne arricchito di tutti i comfort più moderni di allora e nel 1978 fu inaugurato l’attualeHotel Universal”.

Nel 2011 l’Universal si è trasformato ancora con un nuovo intervento di manutenzione durato 3 anni, riaprendo nel Settembre 2014. Oggi, l’Albergo accoglie i suoi ospiti in un ambiente unico, super ricco di fascino, che unisce un design ricercato con la bellezza e l’eleganza dello stile Liberty originaria dell’edificio. La vista mare è semplicemente fantastica e la risacca arriva a pochissimi metri dal muro perimetrale dell’Hotel ubicato davanti all’“Arenile della Donzella”. Il Parcheggio, la grande Piscina, le Sale Interne e gli Spazi Esterni e moltissimo altro fanno da contorno alle 22 tra Camere e Suite tutte climatizzate e super accoglienti. Il Personale dell’Hotel è estremamente gentile e professionale, alla Reception tre splendide e premurose ragazze, Benedetta, Irene e Ilaria, si prendono cura di ogni ospite con la massima attenzione rendendo estremamente piacevole il soggiorno

L’attuale Titolare è il gentilissimo e super attivo Renzo Guddemi che ama definirsialberg-attore”.

Il Livornese Renzo Guddemi infatti, dopo una lunga e proficua carriera di Attore di Teatro e Cinema iniziata prestissimo a solo 12 anni, oltreché d’Insegnante di Recitazione e Presentatore, da giovanissimo (aveva solo 28 anni) nel 2014 ha preso il posto del Padre Giuseppe come Manager a tutto campo dell’Hotel Universal.

Ecco, proprio all’Hotel Universal di Livorno, ubicato in Viale D’Antignano al Civico 4, da pochissimi giorni, Venerdì 6 Giugno 2025, ha aperto il nuovo Ristorante e Lounge Bar Volverdel bravissimo Chef Roberto De Franco.

Roberto (classe 1972) è nato in una bellissima Regione Italiana la Calabria in una zona benedetta da Dio: il Parco del Pollino.

Il “Parco Nazionale del Pollino” è un vero paradiso dove la natura è semplicemente meravigliosa e scenografica tra paesaggi mozzafiato e vette maestose, per non parlare poi della ricchezza delle sue produzioni che esaltano la Cucina Tradizionale del Territorio.

In un contesto così magico Roberto è cresciuto tra profumi e sentori che lo hanno segnato e ispirato. Seguendo la sua passione per “il bello e il buono” ha iniziato prestissimo a fare esperienze lavorative: nel 1987 dopo alcuni mesi, in Piemonte nella Provincia di Novara, nelle Cucine dell’Hotel Atlantic (4 Stelle) nel centro di Arona splendidamente affacciato sul Lago Maggiore, poi si è impegnato per più di un anno in un altro importante Albergo di Arona, l’Hotel Giardino.

Successivamente, avendo dimostrato la sua bravura ed essendo diventato Capo Partita, ha lavorato dal Maggio del 1989 in poi in alcuni RistorantiStellati” di allora (Emiliano, Antica Posta e Pierangelo). Tra il Giugno del 1994 e il Gennaio del 2000 Roberto è stato prima Capo Partita e poi Sous-chef di un altro importante Ristorante: “Tonioa Prato in Toscana. Roberto De Franco nel Mese di Febbraio del 2000 volle aprire, sempre a Prato, il suo Primo Ristorantefine dining”, nacque così “Volver”, un’esperienza da subito molto positiva e di successo, con molti riconoscimenti e segnalazioni su tutte le principali Guide del settore, che durò poco meno di cinque anni.  

Tra il 2005 e il 2008 un’altra esperienza molto importante per Roberto De Franco come Executive Chef alla “Locanda Giustiniani” all’interno della bella “Tenuta Giustiniani” di Massimo Parodi, ubicata nel magnifico Territorio Toscano del Comune di Fauglia. Un’esperienza di successo oltreché lavorativa, con moltissimi riconoscimenti, ma anche familiare in quanto nel 2007 è arrivata alla Tenuta Giustiniani come Restaurant Manager e Marketing Manager Cecilia Lami, un incontro che, essendo sbocciato l’amore, ha portato alla creazione di una bella Famiglia. Cecilia Lami, di origini Pisane, grande esperta del settore, con importanti esperienze fatte in Italia e all’Estero, è diventata per Roberto De Franco un forte supporto in tutte le sue successive esperienze lavorative.

Tra il 2008 e il 2014 Roberto De Franco si è occupato con risultati molto positivi, sempre come Executive Chef, dell’avviamento di diversi Ristoranti: in Italia il “Golden” all’interno del Porto di Cala de Medici a Rosignano Solvay (LI), in Cina a Shanghai il RistoranteIsola” del Gruppo Gaia, a Singapore, Città-stato di un’isola a sud della Malesia, varie aperture del GruppoAsia Food Concepts” come il RistoranteZafferano” e il Ristorante dell’HotelJW Marriott Absheron” a Baku la Capitale dell'Azerbaijgian.

Dal Mese di Novembre 2014 al Dicembre 2021 lo Chef Roberto De Franco e sua Moglie Cecilia Lami sono tornati al Porto Turistico Marina Cala de’ Medici” di Rosignano Solvay (LI) aprendo con grande successo il loro RistoranteVolver”. Negli anni successivi, prima di inaugurare il 6 Giugno 2025 il “Volver” all’Hotel Universal di Livorno, lo Chef ha fatto numerose consulenze per varie aperture a Milano, a Montalcino (SI), a San Carlo Terme (MS) e a Sofia la Capitale della Bulgaria

Eccoci giunti alla mia recentissima visita al nuovo RistoranteVolverdell’Hotel Universal di Livorno dove sono stato accolto con moltissima premura e gentilezza sia da Renzo Guddemi che da Roberto De Franco. Il Ristorante, causa ad alcuni lavori che presto termineranno alla splendida e panoramicissima Terrazza (usufruibile poi per tutto l’anno), attualmente è ubicato negli stessi spazi all’aperto, vista mare, che accolgono anche il Lounge Bar che si trova accanto alla bella Piscina. In caso di meteo non favorevole vengono sfruttate le Sale interne dell’Hotel.

All’inizio del Menu è scritto: “Volver è la nostra storia, un viaggio che inizia in Toscana, si avventura in Oriente, Shangai, Singapore, Azerbaigian e poi arriva qua, dove lo sguardo si perde davanti all’orizzonte blu. Volver, la storia di un viaggio e di un ritorno. - Roberto e Cecilia”.

Il Menu, molto interessante, è alla Carta, ma ha anche due Percorsi Degustazione di 4 e 5 Portate. La Carta dei Vini è molto importante oltre 150 Etichette, Rossi, Rosati, Bianchi e Bollicine dalle Regioni più vocate Italiane ma anche dalla Francia con un’ottima scelta di Champagne, non manca un’ampia scelta di mezze bottiglie e di Vini da Dessert. Molto ampia anche la Carta dedicata al Lounge Bar (Vini al bicchiere, Cocktail e moltissimo altro). 

Da notare che tutto ciò che le varie Carte offrono ha un ottimo rapporto qualità/prezzo.

Su una tavola ben apparecchiata con un comodo runner è stato portato dell’ottimo e fresco pane della Casa (Grissini di polenta stirati a mano, Focaccia all’olio extravergine di oliva, Pane ai sette cereali, Cracker pomodoro e origano). Una buona bollicina Italiana (Contadi Castaldi Franciacorta Brut - 80% Chardonnay, 10% Pinot Nero e 10% Pinot Bianco) è stata stappata per accompagnare la degustazione. 

Sono state servite le seguenti portate: - “Entrée di Benvenuto”, Acciuga marinata, gel di arancia e cipolla marinata in agrodolce; - Tartare di gamberi rosa, avocado, emulsione di agrumi, ginger e soya; - Risotto Acquerello al nero di seppia, con seppie marinate, crudo di gamberi, limone e mandorle tostate; - Tagliatelle di grano arso, cicale di mare crude e cotte, briciole croccanti; - Rombo rosolato con erbe aromatiche, salsa allo zafferano, finocchi croccanti, pesto di olive e salsa di pomodoro; - “Caprino e Frutti di Bosco”, Mousse al caprino, sorbetto ai frutti di bosco, croccante di cereali.

Tutto assolutamente buono e ben presentato.

La Cucina esperta dello Chef Roberto De Franco è fatta di bellezza, leggerezza e di gusto, con un’accurata scelta delle materie prime, prevalentemente del Territorio, stagionali e di assoluta alta qualità. Le sue preparazioni trasmettanosemplicementesensazioni positive.  

Roberto de Franco è supportato da una giovane e validissima Brigata che vede in Cucina il Sous-chef Federico Santerini e i Capi Partita Emanuele Rossi e Daniele Campaccio, ragazzi che avevano già lavorato in altre occasioni con De Franco, in Sala Giorgia Garzella e Valentina Comitini assolutamente gentili e premurose e al Lounge Bar i bravi Barman Enrico Bendinelli e Alessandro Bleve.

Il nuovo RistoranteVolverdell’accogliente Hotel "Universal" di Livorno è un grande e super gustoso ritornovista mare del bravissimo Chef Roberto De Franco.

https://www.ristorantevolver.com/

https://hoteluniversal.eu/


Hotel "Universal" a Livorno: L'Ingresso

Hotel "Universal" a Livorno: La Piscina

 Renzo Guddemi e Roberto De Franco

Il Mare.....

Lo Chef Roberto De Franco con Parte della Brigata di Cucina

"Volver": Lo Spazio del Ristorante e del Longe Bar

Ottimo Pane della Casa.....

"Entrée di Benvenuto".....

Tartare di Gamberi Rosa.....

 Risotto Acquerello al Nero di Seppia.....

Tagliatelle di Grano Arso.....

 Rombo Rosolato.....

 "Caprino e Frutti di Bosco".....

Giorgio Dracopulos e lo Chef Roberto De Franco


sabato 21 giugno 2025

“ANNA BY BORGIA” A MILANO: IL NUOVISSIMO E ACCOGLIENTE BISTROT CHE CELEBRA L’AMORE E IL CALORE DELLA CUCINA DI FAMIGLIA.



 

Lassa pur ch'el mond el disa ma Milan l'è on gran Milan…..” questo è il famosissimo ritornello di una bella canzone popolare scritta nel 1939 dal bravo Musicista Giovanni D'Anzi (1906 - 1974) dopo il suo grandissimo successo di “Oh mia bela Madunina” del 1934. e dall’altrettanto bravo Paroliere, Regista, Commediografo e Sceneggiatore Alfredo Bracchi (1897 - 1976).

Milan l'è on gran Milan”: parole assolutamente veritiere perché Milano è veramente una “Grande e meravigliosa Città”.

Milano è il Capoluogo della Regione Lombardia, oggi anche Città Metropolitana, una delle aree più popolose d’Europa rientrando infatti tra le 20 Città Europee più grandi. Milano è il principale centro economico, industriale, finanziario Italiano oltre a essere ai vertici dell’editoria e anche del circuito musicale mondiale grazie alla stagione lirica del mitico “Teatro alla Scala” con la sua lunga tradizione operistica. Milano è tra i principali Poli Fieristici Europei ed è considerata una delle Capitali Mondiali della Moda.

Con così tanti pregi Milano è una delle mete del Turismo Internazionale, figura tra le 40 Città più visitate al Mondo attestandosi seconda in Italia dopo Roma e quinta nell'Unione Europea. Una tale Città non poteva non avere un’accoglienza dalle mille sfaccettature al fine di coprire qualsivoglia richiesta e ciò ha favorito l’apertura di Locali e Alberghi di ogni tipo e livello.

Uno dei Quartieri di Milano si chiama Washington” ed è noto per la coppia di imponenti edifici costruita nel 1923 in stile Art Déco denominata i "Grattacieli", che dominano Piazza Piemonte.

Washington” è un Quartiere elegante e residenziale, a pochi passi dal centro storico di Milano, considerato tra le aree più benestanti della Città con una qualità di vita molto alta e con diversi mix abitativi: bellissime residenze del ’900 convivono con case di ringhiera ed ex industrie che sono state riconvertite in atelier dedicati alla creatività. Una Zona ideale per le famiglie ma animata anche da grandi poli culturali, creativi e ludici, oltreché da piccoli negozi di vicinato e da grandi catene dello shopping. Gli ampi viali del Quartiere e i numerosi giardini sono fiancheggiati da negozi informali e non e da Locali di tutti i generi e livelli come sushi bar, ristoranti cinesi e pizzerie a conduzione familiare.

Il Quartiere prende il nome da una delle sue strade principali che è stata dedicata al Padre Fondatore degli Stati Uniti d’America: Giorgio Washington.

Via Giorgio Washington” è una lunga strada, dritta e alberata sui due lati, che da “Piazza Piemonte”, nel Quartiere Washington, arriva fino alla grande e verdeggiante “Piazza Napoli” nel Quartiere Giambellino.

In “Via Giorgio Washington”, nel tratto rientrate nell’Omonimo Quartiere, al Civico 56, proprio di fronte all’area verdeggiante del complesso sportivo “Open Beach”, c’è un “concentrato” di accoglienza e ristorazione davvero di eccellenza: il Ristorante fine diningBorgiae il nuovissimo BistrotAnna by Borgia”.

Il RistoranteBorgia”, inaugurato nei primi mesi del 2020, è l’espressione più sincera della migliore tradizione, dalle molte sfaccettature, della Famiglia Borgia, è un vero paradiso non solo per il palato. Il General Manager e Titolare è il Milanese Edoardo Borgia, grazie a lui il Locale ha una visione internazionale e innovativa oltre a fondere la ricca tradizione Italiana con le migliori tendenze globali del momento. Entrando da “Borgia” vieni avvolto da un super e accogliente ambiente di design, arricchito da elementi d'arte che circondano la vista, comodi e grandi divani delineano lo spazio creando suggestive nicchie private e riservate.

La proposta culinaria di “Borgia”, guidata dal bravissimo Chef Giacomo Lovato, è un'espressione di rispetto profondo per le materie prime e di una visione coraggiosa e fuori dagli schemi. Una cucina radicata nel Territorio, ma sempre pronta a guardare oltre, con l'ecosostenibilità come punto cardine, grazie anche a tecniche innovative e alla filosofia "no waste" (nessuno spreco): un'esperienza gastronomica che esalta la genuinità.

Giacomo Lovato è nato, Martedì 10 Aprile 1990, nella bellissima Città Lombarda di Varese detta anche la “Città Giardino” grazie agli innumerevoli Parchi e Giardini che vi si trovano. Fin da giovanissimo ha sempre avuto il desiderio di lavorare in cucina tantoché ha frequentato l’ottimo Istituto AlberghieroDe Filippidi Varese, tra il 2004 e il 2009, dove si è Diplomato, e dal 2009 al 2010 la prestigiosa Scuola Internazionale di Cucina ItalianaAlmaa Colorno in Provincia di Parma.

Semplicemente straordinarie le sue prime esperienze come Capo Partita, tra il 2010 e il 2012, fatte a Milano presso due straordinari Chef come Claudio Sadler e Carlo Cracco che nei loro omonimi Ristoranti avevano ben “Due Stelle Michelin”. Dal 2013 Lovato ha lavorato al Ristorante Snowflake” (Fiocco di Neve), come Sous Chef del grande Federico Zanasi, del lussuoso “Hotel Principe delle Nevi” (4 Stelle) di Cervinia, magica Località adagiata tra le Alpi nel cuore della Valle d'Aosta, diventandone Executive Chef nel 2016. Negli anni successivi, Giacomo, ha portato il Ristorante a entrare nelle più prestigiose Guide Italiane del settore. Nel 2018 il Maestro Sadler gli ha affidato l’incarico di Executive Chef del suo Ristorante a Porto Cervo, mitica Frazione Turistica del Comune di Arzachena, in Provincia di Sassari nella meravigliosa Isola della Sardegna. Nel 2019 e nel 2020 altre due stagioni all’“Hotel Principe delle Nevi” di Cervinia, sempre come Executive Chef.

Successivamente Giacomo Lovato ha diretto il Ristorante GourmetSt. George” di “Villa Carolina Resort(4 Stelle) in Piemonte, a Castelletto d’Orba in Provincia di Alessandria. Poi è arrivato a Milano alla guida del RistoranteEnoteca Regionale Lombarda” dove è rimasto fino al Maggio 2021.

Nel Mese di Giugno 2021 l’Executive Chef Giacomo Lovato ha iniziato l’entusiasmante esperienza al Ristorante GastronomicoBorgia” di MilanoIl RistoranteBorgia” e il suo Executive Chef Giacomo Lovato, in questi anni, hanno ricevuto innumerevoli e importanti premi, oltre a ottime segnalazioni, da parte di tutte le Guide specializzate del settore.

Da pochissime settimane, Venerdì 2 Maggio 2025, è stato inaugurato accanto al RistoranteBorgia”, sempre in Via Washington 56, il nuovo BistrotAnna by Borgia Milano”. 

Anna by Borgia Milano” nasce dalla volontà di Edoardo Borgia che con questa apertura ha voluto ulteriormente raccontare e rafforzare la “Storia della sua Famiglia”, infatti il nuovo Locale è dedicato alla sua Mamma Anna vera ispiratrice della passione di Famiglia per l’ospitalità.

In quello stesso spazio dove ora si trova “Anna by Borgia Milano”, agli inizi degli Anni Duemila, la Signora Anna aprì l’“Emporio Isola Café”, all’interno dello storico outlet di abbigliamento fondato dal Marito Ennio Borgia. Un luogo che ha lasciato un ottimo ricordo e il segno nel Quartiere, infatti era diventato parte del tessuto urbano e affettivo di tutta la zona. Oggi “Anna by Borgia Milano” segna un ritorno alle origini con lo sguardo rivolto al presente: un Bistrot contemporaneo, moderno, intimo, super accogliente e conviviale, dove gusto e semplicità si incontrano in un’atmosfera assolutamente genuina.

Anche qui l’ottima Cucina ha la firma dello Chef Giacomo Lovato che con il suo stile inconfondibile e una sensibilità spiccata per il gusto e la materia prima, propone un Menu che si articola in due percorsi principali, ricchi di personalità, pensati per offrire un’esperienza decisamente piacevole e completa.

Il Primo Percorso denominato “I Primi Passi nel Gusto” è dedicato alla pasta fresca fatta in casa. Un viaggio nei sapori che inizia con piatti raffinati e sorprendenti, come: - i “Tagliolini al ragù di faraona e limone", - i “Ravioli ripieni di fave, pecorino e menta, burro al limone e zafferano, crumble aromatico”, - le “Tagliatelle con ragù di salsicce della premiata Ditta artigianale Marco D’Oggiono”, - “Gnocchi di patate con ragù genovese di moscardini, limone e olio al basilico”, - il “Risotto allo zafferano con burro al tartufo, fondo di vitello e tartufo nero” (un piatto proposto nel fine dining Borgia Milano e disponibile da Anna solo per la cena, pensato per valorizzare al meglio la materia prima e il momento serale).

Il Secondo Percorso, “Condividi il Piacere”, nasce dall’idea che il cibo sia soprattutto condivisione e quindi propone una serie di antipasti e secondi piatti da gustare insieme, pensati per essere portati al centro tavola, in un clima decisamente conviviale e gradevolmente rilassato, come: - il “Magatello di vitello (un taglio pregiato proveniente dalla parte alta ed esterna della coscia) al punto rosa, salsa tonnata, fondo di vitello e polvere di capperi”, - i “Mondeghili (polpette tipiche della Cucina Milanese) fritti con crema di peperone rosso agrodolce e valeriana (serviti solo a cena)”, - la “Tartare di Fassona Piemontese con maionese alla nocciola e bignè di parmigiano”, - “Fiori di zucchine fritti ripieni di mozzarella, alici del Cantabrico e maionese agrodolce al pomodoro (solo a cena)”, - “Hummus di ceci con quinoa soffiata, rucola e olio alla santoreggia” - lo “Scamone di vitello alla Milanese con maionese allo scalogno”, - il “Petto di galletto con salsa albese, cipollotto agrodolce, olive taggiasche e parmigiano”. 

Nel Menu ci sono anche alcuni “Piatti del Giorno” come club sandwich, Caesar salad, carpaccio di carne celtica e tonnarelli cacio e pepe. Completano l’ampia offerta i contorni (patate al forno, agretti spadellati, insalatina mista) e la Carta dei Dolci, golosa e rassicurante, dove si può ordinare anche il “Tiramisù di Anna”, la “Panna cotta alla fava tonka con frutti rossi e crumble al cacao”, la “Cheesecake cotta con chutney all’albicocca e crumble salato al cacao”.

L’offerta gastronomica di “Anna by Borgia Milano” è essenziale, ricca di personalità, ispirata alla migliore tradizione Lombarda con una visione contemporanea, un approccio moderno capace di sorprendere senza perdere mai di vista la sostanza. Un’offerta informale ma attenta alla qualità, all’ospitalità e alla bellezza del mangiare bene.

Aperto dal Lunedì al Sabato, “Anna by Borgia Milano” accoglie dalla colazione alla cena, offrendo un luogo in cui incontrarsi, fermarsi e ritrovare il piacere delle cose buone e semplici.

Il nuovissimo e accogliente Bistrot Anna by Borgia Milano celebra con buon gusto il sincero amore e l’affettuoso calore della Cucina di Famiglia.

http://annabistrot.com/


Bistrot "Anna by Borgia Milano": Una Vista Interna  (Foto AbBM)

Lo Chef Giacomo Lovato  (Foto AbBM)

"Tagliatelle con Ragù di Salsicce"...  (Foto AbBM)

"Gnocchi di Patate con Ragù Genovese di Moscardini"...   (Foto AbBM)

"Tartare di Fassona Piemontese"...  (Foto AbBM)

"Mondeghili Fritti"...  (Foto AbBM)

"Hummus di Ceci"...  (Foto AbBM)

"Petto di Galletto con Salsa Albese"...  (Foto AbBM)

"Scamone di Vitello alla Milanese"...  (Foto AbBM)


domenica 15 giugno 2025

AL RESTAURANTE “COQUE” (DUE STELLE ROSSE E UNA VERDE MICHELIN) DI MADRID OGNI NUOVO MENU DEGUSTAZIONE È PURA POESIA GASTRONOMICA.




In tutti i miei scritti riguardanti la Spagna ho sempre ampiamente sostenuto che per me è una Nazione speciale, un Mondo straordinariamente accogliente dove mi trovo assolutamente a mio agio. Adoro anche la bellissima Capitale Spagnola, Madrid, una Città magnifica, speciale e piena di vita sotto tutti gli aspetti.

L’Ayuntamiento de Madrid (la Municipalità) è gestito in maniera centralizzata, ma il Territorio è diviso amministrativamente in 21 Distretti, ognuno dei quali non ha personalità giuridica né poteri di governo, ma solo una funzione consultiva. Ogni Distretto si divide, a sua volta, inBarrios” (Quartieri) solo a scopo statistico.

Nel popoloso Distretto Centrale e Residenziale diChamberí”, la zona dove risiedeva buona parte dell’aristocrazia durante i Secoli XIX e XX, che conta circa 150.000 abitanti, ci sono 6 Barrios, uno di loro è denominato “Almagro”. Proprio in questo Quartiere in Calle del Marqués del Riscal al Civico 11 c’è uno dei Locali al Mondo che amo di più: il Restaurante Coque”.

Calle del Marqués del Riscal è una Traversa del “Paseo de la Castellana” (nel XIX SecoloPaseo Nuevo de las Delicias de la Princesa”) uno dei principali Viali di Madrid

Il RistoranteCoque”, dei Fratelli Sandoval, ha aperto la sua nuova fantastica Sede in Calle del Marqués del Riscal il 22 Agosto 2017 ma ha alle sue spalle una lunga e interessantissima storia.

Nel 1949 Isidra Martín e Álvaro Huertas (noto allevatore e cacciatore “detto Coque”) Nonni degli attuali 4 Fratelli Sandoval (Mario, Juan Diego, Rafael e José), aprirono il loro primo, piccolo Locale a Humanes de Madrid, in Calle de Francisco Encinas, battezzandolo “Bar Las Olas” (Bar Le Onde). Nel 1956 divenne un vero e proprio Ristorante, ristrutturato poi nuovamente nel 1972. Successivamente nel 1976 la Figlia di Isidra e Álvaro, Teresa Huertas, sposatasi con Rafael Sandoval decise insieme al Marito di ampliare il Locale, ormai battezzatoCoque”, e la loro Cucina si specializzò in quella della buona Tradizione Madrilena e del Territorio.

Humanes de Madrid” è un Centro antichissimo ubicato a circa 30 Km. dalla Capitale Spagnola verso sud, negli anni Settanta non superava i 1.200 abitanti che erano quasi tutti dediti all’agricoltura. 

La straordinaria qualità dei prodotti usati in Cucina da Teresa Huertas e la grande capacità di trasformarli nei meravigliosi sapori che si ritrovavano nelle sue preparazioni è la solida base e l’esperienza a cui ha attinto, negli anni successivi, il Figlio Mario Sandoval che ha seguito le orme della Madre.

Mario Sandoval è nato a Madrid nel 1977, già da piccolo (10 anni) si divertiva in cucina a fare molto bene delle piccole cose. Con una tale premessa non poteva da grande che frequentare con successo la Escuela Superior de Hostelería y Turismo di Madrid. Per affinare la sua arte culinaria Mario dal 1999, anno in cui tre dei quattro Fratelli Sandoval hanno preso in mano il loro Ristorante (José Ramón ha intrapreso la carriera di Allenatore di squadre di calcio), ha fatto stage in Spagna e Francia, ha lavorato nelle cucine di Ristoranti super famosi come Jockey, Zalacaín, Akelaŕe, el Bulli, el Racó de Can Fabes, con Chef più che straordinari e pluripremiati come Salvator Gallego, Pedro Subijana, Martin Berasategui, Juan Mari Arzak, Ferran Adrià. Rientrato nel suo Ristorante, Mario Sandoval, ha riversato tutto il suo impegno per far crescere la sua impresa. Già nel 2003 iniziarono ad arrivare molti riconoscimenti e premi importantissimi come quello di Mejor Establecimiento de Restauración ubicado en Territorio Nacional”.

Tra gli ottimi punteggi raggiunti su tutte le principali Guide specializzate Nazionali e Internazionali nel 2004 la prestigiosa Guida Rossa Michelin, allora “España y Portugal”, gli ha conferito l’ambitissima “Prima Stella” e con l’Edizione 2016, è arrivata anche la meritatissima “Seconda Stella”. Nel 2012 il RistoranteCoque” è stato completamente rinnovato, con la collaborazione dell’Architetto Ignacio García de Vinuesa. Ricordo benissimo come era essendoci stato: al Piano Inferiore la bellissima Cantina, al Piano Terra il comodo ingresso, il Salottino con divani per la degustazione dei super alcolici e la Sala con il grande caminetto datato 1999, al Primo Piano l’ampia Cucina e la Sala principale.

Ma i tempi cambiano e le necessità imprenditoriali anche. Con grande volontà e sofferenza per il distacco da tanti ricordi di Famiglia, i Fratelli Sandoval hanno iniziato in anni più recenti a cercare una nuova possibile Sede del loro Ristorante nel Centro di Madrid. Dopo aver valutato varie possibilità la scelta è caduta su un grande spazio in Calle del Marqués del Riscal al Civico 11 di circa 1.100 mq., diviso tra piano interrato e piano terra rialzato, che ospitava fino al 1990 (nel 2004 ha riaperto ma poco dopo ha chiuso definitivamente), una famosissima Discoteca alla moda: “Archy”.

La struttura doveva essere adeguata alle nuove esigenze e ognuno dei tre Fratelli Sandoval ha curato personalmente, con i tecnici, la realizzazione delle proprie aree di competenza: Mario il grande Chef, Rafael (classe 1964) l’esperto Capo Sommelier e il Responsabile della fornitissima Cantina, Juan Diego (classe 1972) il bravo Maître Direttore e Responsabile di Sala. Il 22 Agosto 2017, come già accennato, è avvenuta l’apertura del nuovoCoquea Madrid dopo sei mesi d’impegnativi lavori il risultato è stato assolutamente fantastico.

Nello stesso tempo la vecchia Sede, a Humanes de Madrid, è stata trasformata in un’importanteScuola di Cucina”.

In questi anni i Fratelli Sandoval hanno creato nella Tenuta diEl Jaral de la Mira”, ubicata sul Monte Abantos nelle Catena Montuosa di Madrid, l’“Agrolab” un progetto globale di agricoltura biodinamica legata alla sostenibilità e alla tutela dell'ambiente che fornisce al RistoranteCoque” le eccezionali materie prime che sono alla base dei loro Menu.

I Fratelli Sandoval sono all'avanguardia nel campo della sostenibilità e hanno una forte volontà nell’evitare sprechi e ridurre l’uso di materiali non riciclabili dalla loro filiera, per questo la “Guía Michelin España 2025ha riconosciuto al RistoranteCoque” anche “Una Stella Verde”.

Al Restaurante Coquedi Madrid ogni più piccolo particolare è lussuoso, raffinato ed elegante grazie anche al supporto del prestigioso Interior Designer Jean Porsche. Dopo alcuni scalini, attraverso la grande porta in metallo e vetro e una successiva porta automatica dorata si accede al Locale. A destra la Reception a sinistra la prima Sala in continuo con la seconda, per un totale di 50 coperti, di fronte un breve corridoio, su cui si trova l’ascensore che porta al piano seminterrato, e in fondo la grande Cucina a vista. Al piano inferiore il Cocktail/Bar, la Sala Proiezione, una Saletta Riservata e la magnifica Cantina.

La “Bodega” (Cantina) a forma dicolosseo” è uno spettacolo sia per come è stata realizzata, sia per la quantità e la qualità dei Vini raccolti. Per non parlare della “Cappella” (Sacristía) dedicata ai Vini più preziosi. Una Cantina con diverse decine di migliaia di bottiglie provenienti dalle zone più vocate del Mondo.

Ma eccoci al nuovo e magnifico Menu Degustazione inizio Estate 2025, del RistoranteCoque”, che prende il nome dalla bella Capitale Spagnola: “Madrid”. Un Menu estremamente gustoso, ricco, eclettico e adattabile con cui lo Chef Mario Sandoval affascina facendo assaporare attraverso le sue preparazioni alcuni diversi momenti storici della Città. Infatti il Menu è nato grazie a uno studio approfondito della storia culinaria cittadina. Il risultato: specialissimi “morsi della memoria” che rompono gli schemi esplorando le origini di ogni ingrediente e reinventandoli con un approccio avanguardistico che sorprende e provoca.

Il Menu, assolutamente spettacolare, viene servito come è d’uso coinvolgendo diverse postazioni del Locale.

Nella “Cocktaileria”, dove si accolgono gli ospiti, viene servito il “Gelato di mandorle tenere e aceto di pino insieme a cristalli di mais e sesamo nero con miso di ceci, avocado e scaglie di foie gras”, per stimolare l'appetito e le papille gustative. Si prosegue il percorso in una Sala adiacente con due Antipasti: “Gelée di canna (la parte del prosciutto più vicina alla zampa del maiale) di Jamón Ibérico de Bellota Azienda 5 Jotas” e “Midollo di Jamón Ibérico stagionato con Caviale Osetra e ricci di mare”. Successivamente, spostandosi nella fantastica Cantina, vengono serviti due Bocconi su blini ispirati al XVI SecoloChanfaina de Duelos (una ricetta a base di carne di agnello) e Quebrantos (particolare e buonissima preparazione fatta con uova strapazzate e salumi)”, accompagnati da “Uva Pedro Ximénez, croccante, liquida e acidula”.

Successivamente dentro la “Sacrestia”, dove sono custodite le gioie enologiche di “Coque”, si degustano due Assaggi preparati con ricette originali del XIII Secolo con carne di toro bravo (proveniente dall'allevamento dei Fratelli Sandoval a El Jaral de la Mira): “Salpicón (insalata) di manzo della Sierra de Guadarrama con aceto antico” e “Foglia di Psyllium con steak tartare di toro bravo alla mostarda antica”.

Dopo essere saliti in “Cucina”, mentre si può vedere lo straordinario Team di cucina al lavoro, si gustano altre tre Portate: “Baccello croccante con piselli lacrimosi e purè di piselli caramellati”, “Crostatina di fagiano in fricassea con mandorle tostate” e “Gazpacho traslucido di pomodoro rosa con schiuma di menta e bombolone aerato e tartufato con essenza di formaggio manchego (un pecorino sorprendente, ottenuto da latte pastorizzato di pecora di pura Razza Manchega, dal sapore intenso, morbido e persistente)”.

Successivamente nelle “eleganti Sale”, al piano strada rialzato, vengono serviti ai tavoli: - "Dadolata di carabiniere dell'Atlantico alla senape con uova di bottarga e sottaceti, mole verde poblano (salsa Messicana a base di ingredienti verdi come i pomodori verdi, peperoncini, e spezie) e uovo condito con aceto di Jerez", un piatto realizzato in omaggio a quando Madrid è diventata la Capitale del Paese; - la "Zuppa Sefardita (del XV Secolo) con Garbanzos Pedrosillanos (ceci originari della Provincia Spagnola di Salamanca, tra i migliori al mondo) e Adafina (stufato) di agnello con lattuga romana"; - “Selezione di madame (un salto al XVI Secolo) con verdure ecologiche della Casa”; - “Quisquilla di Motril (una specie di gambero di fiume tipica della zona di Motril, nella Provincia di Granada) affumicata, zuppa di mais tostato con peperoncino, uova di trota, shots di curry verde e granita di zuppa di granchio” un salto nel XVII Secolo; - “Branzino selvaggio stagionato (Loro Piana), con salsa di calamaro piccante, velluto di yucca e cumino, croccante di mais e uova di pesce volante”; - "Scapece antica di baccalà condita in stile Madrid, origano, semi di cumino e coriandolo. Stufato di anatra al Porto e foie gras con Caviale Osetra"; - “Galantina di uccelli del Pardo, (quaglia, pernice rossa, piccione e gallina) demi glace con purè di noci e aglio di Chinchón, con salsa di mandorle e zafferano”, un'altra ricetta recuperata dal XVI Secolo; - “Maialino da latte glassato in stile Medievale e la sua pelle croccante, con pepe di Sichuan e salsa di melassa. Saam (una foglia di lattuga rivolta all'interno di tradizione Coreana) di zampa con lemon grass e frutta acida”.

Successivamente arrivano le quattro portate che compongono la proposta dolce: - "Fragole di Aranjuez marinate e flambé con gelato allo Champagne, crema di formaggio di capra di Guadarrama e schiuma di ciambelle all'anice"; - “Ginestada (salsa dolce) di frutta secca: riso dolce con latte”, una ricetta risalente al XVI Secolo; - "Croccante di riso soffiato e caramellato al limone"; - "Crema di cioccolato della fabbrica di San Lorenzo de El Escorial", un tributo all’Azienda Chocolates y Dulces Matías López, fondata nel 1851, e dal 1876 ubicata a San Lorenzo de El Escorial, Comune della Comunità di Madrid.

Per chiudere: il “Manjar blanco de los Reyes Católicos”, una piacevole pietanza cremosa, la preferita, nel Medioevo, dalle Regine e dai Re, e la selezione di “Petit Foursdella Casa.

Affinché l'esperienza del nuovo Menu Degustazione sia ancor più globale, piacevole e fascinosa, il bravissimo Juan Diego Sandoval, gran Maestro di Sala, ha adottato un nuovo e preziosissimo servizio, che include le porcellane Russe, le stoviglie di La Cartuja de Sevilla e di Limoges, le posate d'argento, nonché piatti e vassoi sempre in argento. Le ceramiche, vassoi e posate sono sempre diverse e seguono il servizio, come variano anche i bicchieri a secondo del contenuto o la tipologia del vino scelto; tovaglioli e posate sono serviti a temperature ideali. Lo Staff del Ristorante è gentilissimo, disponibile e di grande professionalità.

Un'esperienza culinaria estremamente raffinata che combina fantastici sapori a un’estetica straordinaria, il tutto in perfetta armonia.

In abbinamento a così tante gustose meraviglie non poteva mancare la super selezione di Vini, fatta da un grandissimo esperto come Rafael Sandoval, che completa questa esperienza gastronomica eccezionale rendendola superlativa.

La Cucina del grande Chef Mario Sandoval è fatta innanzitutto di materie prime straordinarie che rispettano le stagionalità. La semplice e delicata naturalezza proveniente dalla “tradizione familiare” unita alla sapiente capacità di combinare con maestria e creatività i vari sapori ne fanno una “cucina identitaria” con uno stile che suscita immediatamente nell’ospite un’approvazione incondizionata.

Assaporare il nuovo Menu Degustazione “Madridal Restaurante Coque” (Due Stelle Rosse e Una Verde Michelin) a Madrid, in Spagna, uno dei migliori Ristoranti del Mondo e uno dei miei preferiti, del grande Chef Mario Sandoval e dei suoi bravissimi Fratelli Rafael e Juan Diego, è un’esperienza assolutamente imperdibile: in una atmosfera assolutamente magica ed elegante potrete godere di pura poesia gastronomica.

https://restaurantecoque.com/

https://www.youtube.com/watch?v=NYKWiPptE7E


Restaurante "Coque" a Madrid: Una delle Sale  (Foto Coque) 

Una Vista della Magnifica Cantina  (Foto Coque)
 
Lo Chef Mario Sandoval Insieme a Giorgio Dracopulos

Chanfaina e Quebrantos.....  (Foto Coque)

Crostatina di Fagiano.....  (Foto Coque)

Baccello Croccante con Piselli Lacrimosi.....  (Foto Coque)

Zuppa Sefardita con Garbanzos Pedrosillanos e Adafina (Foto Coque) 

Scapece Antica di Baccalà.....  (Foto Coque)

Maialino da Latte.....  (Foto Coque)

Ginestada di Frutta Secca.....  (Foto Coque)

Juan Diego, Rafael e Mario Sandoval  (Foto Coque)


sabato 7 giugno 2025

“VIGNA MICHELANGELO” LA VIGNA URBANA A FIRENZE: UNA MAGNIFICA REALTÀ DELL’AZIENDA VITIVINICOLA “DONNE FITTIPALDI”.




Nello straordinario mondo della Viticoltura (l'insieme delle tecniche agronomiche che regolano la coltivazione delle viti e la conseguente produzione di uva sia da tavola sia da vino) esiste una particolarissima tipologia di Vigne denominata Vigne Urbane”.

Le “Vigne Urbane” sono dei curatissimi piccoli polmoni, delle preziose micro oasi verdi ubicate all’interno delle aree metropolitane, lodevoli esempi di rigenerazione urbana a beneficio dei territori dove sono ubicate. Sono, quasi sempre, piccole riserve naturali e protette che danno vita a speciali biodiversità, proteggendo, e in alcuni casi rigenerando, un prezioso patrimonio agricolo di inestimabile valore storico e socio/culturale. Queste vigne Cittadine sono l’ambiente naturale per far sviluppare anche rare e particolari tipologie tra le varietà di “vitis vinifera” (vite comune o euroasiatica) come i cosiddetti “vitigni reliquia” (circa quindici varietà di uva Siciliana con qualità diverse e uniche) o biotipi quasi scomparsi nel panorama “ampelografico” di un determinato territorio.

Il termine “ampelografia” deriva dal Greco antico (ampelosvite e grafia = descrizione) è la disciplina che studia, identifica e classifica le varietà dei vitigni, basandosi sul riconoscimento delle caratteristiche morfologiche delle diverse varietà di vite, mettendole in relazione alla zona di provenienza quando ciò è possibile.

Nel Mondo il fenomeno delleVigne Urbane” è in crescita, se ne contano oltre 150 ubicate all’interno dei confini municipali di grandi Città e Capitali sparse in ben 35 Nazioni, con una dimensione totale che supera i 600 ettari. Le “Vigne Urbane” in Europa sono 108 di cui ben 32 sono in Italia divise in 15 Città.

Tra le Vigne più particolari del Mondo posso citare tra le tante e solo a titolo di esempio: - la Francese, a Parigi, “Vigne du Clos Montmartre”, nata all’inizio dell’XI Secolo quando c’erano solo alcune piccole casette e mulini, dove da sempre la vendemmia (Fête des Vendanges) è aperta al pubblico ed è una grande e bella festa, con artisti di strada e degustazioni; - l’AmericanaRooftop Reds” a New York situata sul tetto del “Brooklyn Navy Yard”, un complesso di edifici ex cantieri navali oggi trasformati in luoghi per attività commerciali, dove le viti sono state disposte in 42 grandi vasi tecnici che coprono una superficie di circa 1.380 metri quadrati; - l’Italiana Etna Urban Winery” dolcemente adagiata sulle pittoresche pendici meridionali del maestoso Vulcano Etna e immersa nel tessuto Urbano di Catania, nata nel 2018 grazie a sette cugini che hanno deciso di riportare in vita l’Azienda Vitivinicola di Famiglia dismessa negli anni ‘60 dopo quasi 300 anni di attività; - la “Vigna del Gallo” all’Orto Botanico di Palermo, testimonianza tangibile della biodiversità della Sicilia, un’area di circa 200 metri quadri che custodisce vitigni autoctoni e vitigni reliquia, ben 95 biotipi; - la “Vigna di San Martino” nel Centro Storico di Napoli con accesso diretto da Corso Vittorio Emanuele, con i suoi sette ettari è il secondo vigneto urbano più grande d’Europa e oltre alla vigna, ha anche un uliveto, un agrumeto, un orto, una fattoria didattica (con asini, cavalli, anatre, galline e pulcini). 

Il 30 Maggio 2019 è nata, grazie a un gruppo grandi appassionati, la “Urban Vineyards Association” che oggi ha come Presidente Nicola Purrello, (Direttore e Co-fondatore di Etna Urban Winery”).

L’Internazionale Urban Vineyards Association (UVA) ha l’intento di tutelare il patrimonio rurale, storico e paesaggistico rappresentato dalle vigne urbane e di valorizzarlo sotto il profilo culturale e turistico, rendendolo produttivo per la collettività e per il futuro nel rispetto dell’ambiente, attraverso politiche vitivinicole e sociali di integrazione e sostenibilità. Le Vigne non sono solo un dolce paesaggio collinare ma possono essere anche in Città il verde inaspettato che ti sorprende nella giungla di cemento, un verde con un forte legame con la tradizione e la terra, un verde che trasforma i confini della città in colorati orizzonti nella città stessa. Le “Vigne Urbane” sono coltivazioni uniche all’interno di un’area metropolitana.

Una tra le più panoramiche e prestigioseVigne Urbane si trova a Firenze.

Firenze oltre a essere il Capoluogo di quella fantastica Regione denominata Toscana, è anche uno straordinario concentramento storico/culturale a cielo aperto che tutto il Mondo ammira. Impossibile elencare tutte le meraviglie che si possono trovare a Firenze cito solo uno dei Luoghi più incantevoli della Città: “Piazzale Michelangelo”.

Piazzale Michelangelo”, il più suggestivo punto di osservazione del bellissimo panorama della Città di Firenze. Il Piazzale, realizzato dal 1869 su disegno dell'Architetto Fiorentino Giuseppe Poggi (1811 - 1901), è adagiato a 104 metri sul livello del mare su una dolce collina appena a sud del Centro Storico Cittadino, si raggiunge in auto percorrendo il verdeggiante Viale Michelangelo o a piedi salendo le scalinate monumentali dette “Rampe del Poggi” che partono da Piazza Poggi nel Quartiere di San Niccolò.

Proprio a pochi passi da Piazzale Michelangelo scendendo verso il Centro per l’omonimo Viale alberato, a sinistra, al Civico 74, c’è una magnifica Villa, dotata di un meraviglioso giardino con vista mozzafiato su Firenze. La Villa era del Commendatore e Cavaliere del Lavoro Mario Fittipaldi Menarini oggi è della Figlia la straordinaria Maria Fittipaldi Menarini.

Maria Fittipaldi Menarini e le sue quattro bellissime figlie, Carlotta, Giulia, Serena e Valentina sono, tra tante altre cose, le Titolari dell’Azienda Vitivinicola Donne Fittipaldi.

La Storia dell’Azienda Donne Fittipaldi ha inizio nel 2004, quando la Famiglia Fittipaldi Menarini decise di acquistare dei Terreni sulla Costa Toscana in Provincia di Livorno nel Comune di Castagneto Carducci, più precisamente nella Frazione di Bolgheri.

Bolgheri, adagiata al centro della Maremma Livornese e sulle ultime propaggini delle Colline Metallifere, è un caratteristico e antichissimo Borgo edificato su una modesta altura attorno al Castello Medievale; si raggiunge percorrendo un famoso, suggestivo, lungo e diritto Viale dei Cipressi. La fama dei Vini prodotti a Bolgheri è da anni ormai consolidata nel Mondo ma non è il motivo principale della scelta di questo Territorio da parte della Famiglia Fittipaldi Menarini per impiantare vigne e olivi. “Bolgheri è soprattutto uno stato d’animo, un modo di vivere”, si legge così nella presentazione del Consorzio per la Tutela dei Vini DOC Bolgheri e DOC Bolgheri Sassicaia e Maria Fittipaldi Menarini con le sue quattro Figlie se ne sono rese immediatamente conto fin dalla loro prima visita e sono restate affascinate dal luogo, dal clima, dall’atmosfera, dalla luce del mare che si riflette sulle vigne, dai panorami struggenti, dai profumi, dai borghi medievali e dalla gentilezza degli abitanti.

L’AziendaDonne Fittipadi” ha Sede nella “Tenuta la Pineta” sulla Via Bolgherese e si estende su 46 Ettari nel cuore dellaDenominazione Bolgheri”. Circa 10 Ettari sono di Vigne, ma ci sono già progetti di ulteriore espansione, poi c’è l’Oliveta con oltre 1.200 piante da cui viene prodotto il loro ottimo Olio Extra Vergine di Oliva. Nella Tenuta si producono, con basse rese per pianta e selezione maniacale delle uve, Vini di assoluta levatura con quei “vitigni bordolesi” che hanno dimostrato di offrire risultati qualitativi altissimi nei terreni Bolgheresi.

Ma torniamo nella stupenda Villa di Viale Michelangelo a Firenze dove Maria Fittipaldi Menarini insieme alle Figlie, con il supporto del mitico Gianni Mercatali, maestro eccelso di comunicazione, dell’Enologo  Emiliano Falsini e del Tecnico Agronomo Stefano Bartolomei, hanno voluto far nascere una prestigiosa “Vigna di Città”, una "Vigna Urbana" (Vigna Michelangelo), il primo progetto di Vigneto Urbano a Firenze, mettendo a dimora nel mese di Marzo 2024 settecento selezionatissime barbatelle di vitigni classici Toscani: 300 viti di Sangiovese, 100 di Foglia Tonda, 150 di Canaiolo, 100 di Pugnitello e 50 di Colorino del Valdarno.

Dall’analisi del terreno della nuova Vigna è risultato che è del tutto equiparabile alle migliori zone delChianti Classico”. Le barbatelle crescono con il metodo ad alberello in un vigneto realizzato ad anfiteatro che costituisce un accogliente e panoramicogiardino”. La prima vendemmia ci sarà nel 2027, si riempirà una botte che verrà vinificata nel 2028, ma le 700 bottiglie che si otterranno non saranno messe in commercio, bensì vendute tramite aste internazionali e il ricavato verrà destinato a finalità benefiche di sostegno sociale.

Da sottolineare il fatto che numerose barbatelle sono stata specificatamente denominate con i nomi di alcuni dei Giornalisti più noti e rappresentativi del mondo del Vino Italiano e Internazionale e di alcuni personaggi illustri. Anche il sottoscritto ha avuto il grande onore di averne una con il nome.

Questa nuova iniziativa è un impegno estremamente intelligente e importante per "Donne Fittipaldi" volta al recupero dell’antica viticoltura cittadina da sempre presente nella Città di Firenze, straordinaria culla del Rinascimento, dove il vino ha sempre rappresentato nel corso della storia un importante segno distintivo.

Recentemente, a metà Maggio 2025, Maria Fittipaldi Menarini e le Figlie, hanno voluto festeggiare il “Primo Anno di Vigna Michelangelo”, con un piacevolissimo e ricco ricevimento, accogliendo Giornalisti e Amici presso la Villa di Viale Michelangelo. Una bellissima giornata di sole ha permesso di ammirare ancor di più il panorama mozzafiato. Tutti i presenti hanno avuto il piacere di fotografarsi, in vigna, con le barbatelle che portano i rispettivi nomi.

Un’operazione decisamente prestigiosa sotto tutti i punti di vista “Vigna Michelangelo”, la “Vigna Urbana” di "Donne Fittipaldi" a Firenze, che si aggiunge a quelle di altre Città Italiane come Milano, Napoli, Torino, Venezia, Siena, Catania e Palermo, o estere come Berlino, Praga, Parigi, Lione, Avignone, Londra, Barcellona, Stoccarda, Salonicco, Shangai, Cleveland e New York, tutte riunite nel già citato circuito della Urban Vineyards Association (UVA). 

Vigna Michelangeloa Firenze, di Maria Fittipaldi Menarini e delle Figlie Carlotta, Giulia, Serena e Valentina, rispecchia esattamente Loro essendo assolutamente magnifica ed estremamente fascinosa.

https://donnefittipaldi.net/

https://www.youtube.com/watch?v=b5Ae0eIqEwo


Firenze "Vigna Michelangelo" (Foto DF)

La Villa Padronale

Il Bellissimo Giardino della Villa 

Giulia Bighini Menarini con Giorgio Dracopulos

"Vigna Michelangelo": Una Vista della Vigna

"Vigna Michelangelo": Giorgio Dracopulos in Vigna

"Vigna Michelangelo": La Barbatella con il Mio Nome (Foto DF)
 
Firenze "Vigna Michelangelo": Il Panorama Mozzafiato

Maria Fittipaldi Menarini con le Figlie  (Foto DF)