sabato 24 febbraio 2018

“LA CUCINA FIORENTINA NEI GIORNI DELLA STORIA”: ESTREMAMENTE INTERESSANTE E AVVINCENTE IL LIBRO SCRITTO DA LUCA GIANNELLI E RUGGERO LARCO.




Capoluogo della Toscana è la “miticaCittà di Firenze che, per tutto il Mondo, non è solo una meravigliosa Città ma anche un faro splendente di arte e cultura e di moltissimo altro, grazie all’infinita serie di eccezionalità di cui è ricca in tutti i campi.

Tra questi settori possiamo annoverare anche la gustosissima “Tradizione Enogastronomica”.
Prendendo spunto proprio da tutto ciò, Luca Giannelli e Ruggero Larco, hanno scritto un bel Libro, uscito da pochissimi mesi (Novembre 2017), intitolato: “La Cucina Fiorentina nei Giorni della Storia”.

L’opera è stata pubblicata da “ScramasaxIdeazioni (Casa Editrice Fiorentina specializzata nel valorizzare il patrimonio culturale e territoriale della Toscana).

Luca Giannelli è nato nel cuore di Firenze, all’ombra del Ponte Vecchio, il 30 Ottobre 1960; è l’animatore, dal 1989, della "Società Scramasx" oltreché essere un bravo Pittore
Il suo spiccato amore per la città di Firenze e la Toscana lo ha portato a realizzare oltre ottanta qualificate pubblicazioni che attraversano storie, tradizioni, arte, cucina, sport, antichi mestieri e le memorie della vita giornaliera: Fiorentinità e Toscanità raccontate con amore.

Ruggero Larco, classe 1953, è nato “con il sapore del salmastro in bocca” a Lido di Camaiore, nella Versilia Lucchese
Per la maggior parte della sua vita è stato a Firenze dove si è anche laureato in Architettura
Dopo alcuni anni come assistente del Professore Giancarlo Cataldi, si è dedicato alla progettazione e all’imprenditoria nel campo dell’edilizia. 
Ha sempre avuto un grande amore per la gastronomia e, dal 2004, è membro dell’Accademia Italiana della Cucina dove attualmente ricopre l’incarico di Delegato del Valdarno Fiorentino.

Dal 2006, Ruggero Larco, desideroso di quiete e di un maggior contatto con la natura, vive in un casale sulle ultime propaggini del Chianti che guardano verso il Valdarno superiore
La sua passione per il buon cibo e la cucina tradizionale lo ha portato a scrivere dei Libri, molto belli, dedicati ad alcuni aspetti anche gastronomici territoriali Toscani, tradizionali e meno noti.
Tra il 2011 e il 2014 ha pubblicato: “Pievi e Ricette. Dal Cuore della Toscana per la Gioia degli Occhi e del Palato”, “La Maremma in Tavola - Luoghi, Storie e Ricette tra Terra e Mare”, La Via Francigena i Piatti Tipici - Storia, Architettura e Ricette del Tratto Toscano”.

Ma veniamo alla nuova pubblicazione.

Il Libro La Cucina Fiorentina nei Giorni della Storia” è in formato 17 x 24 cm. con copertina cartonata; nelle sue 184 pagine si trovano moltissime, affascinati e rare foto in bianco e nero.
Dopo una pagina dedicata all’introduzione, divisa equamente a metà tra i due autori, troviamo l’indice, per proseguire poi con il primo dei 22 Capitoli; l’ultima pagina del Libro è dedicata alle biografie degli Autori.

Ogni Capitolo si divide in una prefazione storica, che inquadra l’arco temporale esaminato, e una parte storico/gastronomica seguita da alcune ricette pertinenti all’epoca.
Il periodo storico preso in considerazione, dai vari Capitoli, parte con la fondazione di Firenze, come “CastrumMilitare Romano nel 59 a.C., fino al 4 Novembre 1966 giorno della catastrofica e disastrosa alluvione che inondò la Città Toscana.

Decisamente bello il LibroLa Cucina Fiorentina nei Giorni della Storia” di Luca Giannelli e Ruggero Larco, un volume, scritto con grande cultura e professionalità, scorrevole e appassionante che si legge molto volentieri. 
Un Libro che coinvolge totalmente il lettore in dettagliati e piacevoli “excursus” storici accompagnati da appetitose ricette.



Il Libro

Particolare della Copertina

Ruggero Larco e Giorgio Dracopulos

giovedì 15 febbraio 2018

“ALAMBIQUE”, A MADRID, NON SOLO SCUOLA DI CUCINA MA ANCHE LUOGO CULT DELLA GASTRONOMIA SPAGNOLA E INTERNAZIONALE.




Nella meravigliosa Città di Madrid, in Spagna, in uno dei punti più caratteristici del Centro Storico, Plaza de la Ecarnacion (a due passi dal Palazzo Reale e dal Teatro Real) in angolo, al numero civico 2, c’è un luogo estremamente fascinoso per gli appassionati di Gastronomia: “Alambique” (Alambicco).

Dalla parola Arabaall-ambiq” (distillare) e da quella Greca “ambix” (tazza) nasce la parola “Alambicco”, nome attribuito ad una “strano marchingegno”, composto da una caldaia collegata a una serpentina di raffreddamento, che serve ad attuare un’antichissima tecnica di separazione delle sostanze presenti in una miscela: la distillazione.

Nel Medioevo questa pratica veniva utilizzata soprattutto per la produzione di bevande alcoliche. Oggi la distillazione viene diffusamente applicata in molti processi chimici.

L’idea e l’apertura di Alambique si deve a Clara María Gonzalez de Amezua che la realizzò, nel 1973, insieme a tre amici.

La signora Clara, “First Lady” della Cucina Spagnola, è un’appassionata madrilena che ha fatto della sua vita un costante impegno per la diffusione della Cucina Spagnola nel Mondo.

Fin dalla giovanissima età di 15 anni, Clara ha cucinato, prima per la sua Famiglia, successivamente grazie alla sua bravura e straordinaria predisposizione è arrivata all’insegnamento e alle consulenze. Molteplici i suoi impegni, dai libri alle conferenze, alla lunga collaborazione con il Consejo Oleícola Internacional e con la Real Academia Española de Gastronomía.

La sua grande preparazione e il prestigio conseguito negli anni le hanno fatto avere, tra l’altro, il riconoscimento di Commanderie Des Cordons Bleus De France (la più alta onorificenza dei Cuochi di Francia). 

Inizialmente aperto come Negozio (in SpagnoloTienda”) di articoli per la cucina, nel 1978, “Alambique” è diventato  anche la “Scuola di Cucina” per definizione. 
Una Scuola a cui è stato dato il nome del Frate Francescano SpagnoloJuan De Altamiras” (cuoco provetto e scrittore di testi di cucina del XVIII Secolo). 

Alambique” è anche una fonte inesauribile di Ricette, e non solo, che tutti possono consultare gratuitamente nel “Blog”.   

Oggi “Alambique” è diretto con mano sicura dall’affascinante figlia di Clara, Maria Llamas che, a fronte del successo e delle richieste, ha aperto anche una succursale nella Spagna Nord-occidentale nel centro più popoloso della Comunità Autonoma della Galizia, la Città di Vigo (Alambique Vigo).

Sono andato da “Alambique” a Madrid, come spesso faccio, per salutare e per immergermi in quell’atmosfera ricca di amore per la Cucina.

Negozio, Scuola con prestigiosi insegnanti e Chef da tutto il Mondo, organizzazione di eventi enogastronomici, fucina di idee e di talenti, indicatore sapiente delle nuove tendenze e molto altro ancora, questo è “Alambique”, un luogo Cult della Gastronomia Spagnola e Internazionale.



L'Ingresso

Una Vasta Scelta

Gusto e Passione

La "Cucina" della Scuola

Giorgio Dracopulos da "Alambique"

venerdì 9 febbraio 2018

RISTORANTE CANAPONE A GROSSETO DAL 1949 OTTIMA CUCINA TRADIZIONALE PREPARATA CON MATERIE PRIME DI ALTISSIMA QUALITÀ.




La Toscana, per un'infinità di motivi, è una delle più belle Regioni non solo d’Italia ma anche del Mondo.

Una delle zone più caratteristiche e affascinanti della Toscana è la Maremma
Con questo termine si identifica un vasto territorio che Dante Alighieri aveva individuato tra il Comune di Cecina (LI) e quello di Tarquinia (VT). 
In realtà la Maremma, in senso stretto, va dal Golfo di Follonica alla foce del Fiume Chiarone, che si getta in mare a sud del promontorio dell’Argentario, comprendendo anche la bassa Valle dell’Ombrone.

Il Toponimo, per alcuni studiosi, deriva dalla parola LatinaMaritima”(Marittima), per altri dal Castigliano “Marisma” (Palude), come era in origine questo Territorio, bonificato poi da Leopoldo II di Toscana tra il 1829 e il 1830.

Siamo in bassa Toscana, le onde cristalline del Mar Tirreno bagnano spiagge di sabbia finissima e piccole calette incontaminate. 
Qui la natura si esprime in mille modi, rigogliose pinete, boscose colline, la campagna dai colori pastello, poi ci sono gli antichi Borghi e i Castelli, tutto serve a formare un meraviglioso paesaggio da cartolina. 

Il clima favorevole, mediterraneo sulla costa, continentale nell’interno, fa di questa terra un paradiso per coltivazioni e allevamenti.

Qui sorge, nella piana a destra del Fiume Ombrone, la Città di Grosseto; oggi ha una popolazione che supera i settantamila abitanti, ed è centro commerciale, amministrativo e culturale di un vasto territorio, nella quasi totalità, agricolo.

La sua storia ha origini lontane e incerte, che risalgono a un antico insediamento Etrusco del V Secolo a.C., ma dobbiamo arrivare all’Anno 803 d.C. per avere notizie documentate da una pergamena che cita per la prima volta “In Loco Grossito”. 

Con la distruzione dell’antico e vicino insediamento Etrusco/Romano di Roselle, da parte dei Vandali e dei Saraceni nel 935Grosseto ebbe il primo importante sviluppo, che proseguì nei secoli successivi sotto vari domini, dagli Aldobrandeschi ai Senesi, dal Granducato di Toscana a Napoleone, fino ad arrivare al plebiscito del 11/12 Marzo del 1860 che stabilì l’annessione di tutta la Toscana al Regno d’Italia.

La Città è circondata da solide Mura Medicee, e tra i suoi monumenti assumono rilievo le Chiese di San Pietro e di San Francesco, il Palazzo Comunale, il Duomo e il Palazzo Aldobrandeschi, oggi conosciuto come Palazzo della Provincia
Proprio quest’ultimo si trova in Piazza Dante, e sotto i portici, che segnano due lati della stessa Piazza, ai numeri civici 3/6, c’è il Ristorante "Canapone" di Luciano Montefiori.

La loro storia ha inizio nel 1949, quando i genitori di LucianoLionello Montefiori (classe 1920) da poco tornato dalla guerra, e sua moglie Tina, rilevarono questo Locale che al tempo era una “mescita di vino con merende”. 
Mamma Tina in cucina è una gran cuoca, Lionello serve i suoi clienti bene e con passione. 

Dal 1955 inizia la trasformazione in vera e propria Trattoria fino all’ampliamento del Locale nel 1961, con l’acquisizione della definitiva tipologia di Ristorante Classico

Purtroppo, nel 1971Lionello prematuramente scompare e il figlio Luciano (classe 1950), che stava studiando all’Università di Firenze al Terzo Anno della Facoltà di Economia e Commercio abbandona gli studi preferendo assumere la responsabilità della conduzione del Locale di Famiglia

Luciano non è nuovo al lavoro, fin da ragazzo ha sempre dato una mano, ma l’improvvisa titolarità richiede molto impegno.
Anni di successi lo portano nel 1990 a una riqualificazione generale del Ristorante e della Cucina, sempre Tradizionale ma portata a un grande livello, che ha costantemente mantenuto poi fino ai nostri giorni.

Nel 1994 apre, proprio accanto, con la stessa cucina, l’Enoteca/Wine Bar “Canapino”, a pranzo piatti tradizionali e veloci, poi la sera, dalle 18 alla 21, Aperitivi e Stuzzichini (Happy Hour), solo con buoni Vini e Bollicine. 
Un ambiente giovanile e raccolto  con 7/8 tavolini.

Il Ristorante Canapone è un bel Locale elegantemente arredato, molto accogliente. 
Il pavimento è particolare, di “san pietrini” come la piazza antistante. 
Nella Sala, il grande “Girarrosto” in pietra e acciaio, costruito nel 1956 da un vecchio artigiano, che, tramite un ricercato marchingegno, permette di raggiungere delle perfette cotture.

Una dozzina di tavoli ben distanziati, ricercata l’apparecchiatura, comode le seggiole imbottite dallo schienale rilassante, molti fiori e alle pareti interessanti quadri.

Giulia, la Figlia è le brava Chef del Ristorante, aiutata ancora in alcuni casi dalla MammaAlessandra Cappelli Montefiori

Giulia è bravissima, tra l’altro, anche in pasticceria e nel preparare il pane della Casa, fatto con cura e amore usando lieviti naturali e nella maniera più tradizionale.

Il Menù alla Carta è ricco, sia nel percorso di Mare che in quello di Terra, ci sono anche quattro percorsi consigliati
Considerando la qualità e il livello delle preparazioni offerte i prezzi sono molto contenuti.

La Carta dei Vini è molto importante e professionale, ampia la scelta degli Champagne e Spumanti, moltissimi i Vini Bianchi Italiani, Francesi e da altri Paesi del Mondo, particolarmente curata la scelta dei Rossi del Territorio e della Toscana in genere, molti i Rossi Francesi con qualche Etichetta anche dal Cile, vasta scelta anche nel formato da 375 cc., tra cui le introvabili ½ bottiglie di Sassicaia.

Sono andato a Pranzo al Ristorante Canapone perché sarebbe stato un “delitto” passare da Grosseto senza gustare le loro prelibatezze.

Ma veniamo alla degustazione fatta.

Su consiglio di Luciano, i piatti sono stati accompagnati da un ottimo rosso del Territorio, “Terenzi 2016”, Morellino di Scansano D.O.C. G., 100% Sangiovese, 14% Vol., prodotto dell’Azienda Agricola Terenzi
Un vino dal colore rosso rubino intenso, al naso un buon bouquet composito di frutta rossa e note speziate, in bocca ben bilanciato, morbido, avvolgente e persistente, il retrogusto elegante, la sua complessiva freschezza lo rende molto piacevole.

In tavola il fragrante e buon pane della casa (focaccine con le olive e con la cipolla, panini con la ricotta, con il rosmarino, con il guanciale di maiale e grissini classici).

Sono state servite le seguenti portate:

- Soufflé di ricotta, basilico e capocollo fatto in Casa;

- Ravioli di piccione con salsa di patate e cipollotto fresco;

- Agnello (autoctono) laccato al Vin Santo e cavolfiore con patate arrosto;

- Zuccotto classico Fiorentino con sorbetto di arancio.

Tutto molto buono, l’altissima qualità delle materie prima era evidente e la “mano” in Cucina estremamente delicata e sapiente.

In Sala sarete gentilmente e premurosamente serviti dall’altra Figlia di Luciano, Beatrice.

Con Luciano ho parlato a lungo, la filosofia della Famiglia Montefiori è da sempre sicuramente vincente, i loro clienti apprezzano certamente questo loro impegno nell’offrire il massimo della qualità e dell’accoglienza con una particolare attenzione a non far lievitare i prezzi.

Parlando è stato simpatico tornare con la memoria indietro nel tempo, siamo praticamente coetanei con Luciano, ci sono venuti alla mente molti episodi di quando eravamo giovani. 
Io sono loro affezionato cliente fin dai primi anni settanta.

Dopo aver abbracciato con moltissimo affetto Luciano, Giulia e Beatrice sono uscito dal RistoranteCanapone” di Grosseto, con la convinzione di sempre che qui, dal 1949, l’ottima Cucina Tradizionale sposa l’altissima qualità delle materie prime.



Soufflé di Ricotta......


L'Ingresso

Elegante e Accogliente

Una Vista della Sala


Ravioli di Piccione......

Agnello Laccato al Vin Santo......

Giulia e Beatrice Montefiori con Giorgio Dracopulos

sabato 3 febbraio 2018

MADRID FUSIÓN 2018, IL CONGRESSO INTERNAZIONALE DI GASTRONOMIA: “CUARTA GENERACIÓN – LOS DUEÑOS DEL FUTURO”.




La bellissima città di Madrid può essere definita “la Capitale Mondiale della Gastronomia”?
Direi di si.
Infatti molti sono i Congressi dedicati a questo settore nel Mondo, ma quello che si svolge in Spagna, alla fine di Gennaio, oltre a essere il primo del nuovo anno è anche il più importante.

La XVI Edizione del Congresso Internazionale di GastronomiaMadrid Fusión” si è svolta a Madrid,  nei giorni Lunedì 22, Martedì 23 e Mercoledì 24 Gennaio 2018.

Si definisce “Cucina Fusion” l’armonico incontro di varie e specifiche tradizioni culinarie provenienti anche da Paesi molto lontani tra di loro.

Quest’anno, il principale apporto Patrocinatore alla Manifestazione è stato quello di “Reale Seguros”, una tra le più importanti Compagnia Assicurative Spagnole.

Madrid Fusión 2018” s’intitolava: “Cuarta Generación: Los Dueños del Futuro” (Quarta Generazione: i Detentori del Futuro), intendendo l’ultima “generazione” di giovani Chef emergenti.
L’intenzione, non solo nel titolo, è stata quella d’individuare, nel Mondo, i nuovi percorsi della Gastronomia.

Il Vertice si è tenuto, come in quasi tutti gli anni precedenti, nell’accogliente sede del “Palazzo Municipale dei Congressi” della Capitale Spagnola.

Il “Palacio Municipal de Congresos” (progettato dall’Architetto Urbanista Spagnolo Ricardo Bofill Levi, e inaugurato nel 1993), in Avenida de la Capital De España 21, è ubicato nella nuova e avveniristica zona fieristica di Madrid, “Campo de las  Naciones”, vicinissima all’Aeroporto Internazionale Madrileno di “Adolfo Suárez Madrid-Barajas”. 

Il Comitato d’Onore di “Madrid Fusión” è presieduto da Sua Maestà il Re Felipe VI, e da molti personaggi, anche delle Istituzioni Nazionali e Locali, come il Presidente della Comunità Autonoma di Madrid, la Signora Cristina Cifuentes Cuencas, il Sindaco di Madrid, la Signora Manuela Carmena, il Presidente del Gruppo EditorialeVocento”, il Signor Santiago Bergareche, il Presidente del Comitato Esecutivo di “IFEMA”, Signor Clemente Gonzáles Soler, il Presidente della Reale Accademia Spagnola di Gastronomia, il Signor Rafael Ansón Oliarte.

Ne fanno parte anche alcuni straordinari Chef Spagnoli, famosi in tutto il Mondo
Ferran Adrià, Juan Mari Arzak, Martín Berasategui, Joan Roca, Pedro Subijana, Paco Torreblanca.

Da ricordare che, dopo 15 anni, il 26 Luglio 2017, il Gruppo EditorialeVocento”, ha acquisito, per 6,5 milioni di euro, il 100% dalla SocietàForo Debate” e il Congresso Internazionale di GastronomiaMadrid Fusion”, ideato e condotto dal 2003 dalla Debate stessa.

Tra i Patrocinatori Istituzionali dell’Evento anche l’Instituto De Comercio Exterior (ICEX) e  Turespaña.

Il Vertice Internazionale di Enogastronomia si è svolto, coinvolgendo contemporaneamente tutti gli ampi spazi ai vari piani del grande edificio, su diversi fronti.

Nel grandissimo Auditorium si susseguivano gli “Show Cooking”, presentazioni culinarie di famosi  Chef provenienti da moltissime parti del Mondo e interessanti dibattiti con personaggi illustri della gastronomia internazionale, oltre ad affascinanti filmati che presentavano mondi e metodi lontani. 

Poi si alternavano le premiazioni e i concorsi tra i quali quello del “Premio Cocinero del Año en Europa”, il “XIV Concurso Nacional de Tapas” e il “Premio Pastelero Revelación”.

Nelle varie sale, ai diversi piani, del Palazzo Municipale dei Congressi, si poteva assistere a conferenze stampa e a incontri gastronomici con altri Paesi
Quest’anno, la Nazione invitata (messa in vetrina) è stata il Giappone, con la sua “Affascinante Cucina”.  

Hanno portato il loro contributo al Congresso, e hanno dato il meglio della loro arte culinaria, moltissimi super prestigiosi e super acclamati Chefstellati”, provenienti da buona parte del Mondo, come Joan Roca, Elena Arzak, Sergio Bastard, Rodrigo De La Calle, Ángel León, Paco Morales, Mario Sandoval, Zaiyu Hasegawa, Diego Guerrero, Quique Dacosta, Alexandre Silva, Alexandre Couillon, Andreas Rieger, Sebastian Frank, Ricard Camarena, Moti Titman, Yossi Shitrit, Eneko Atxa, Dmitry Blinov, Tomoya Kawada, Andoni Luis Aduriz, solo per citarne una minima parte.

Oltre a tutto ciò, in contemporanea, si svolgevano anche altre importanti e numerose iniziative intraprese dai moltissimi (circa 200) espositori presenti. 
In ampie zone del Palazzo, erano stati allestiti, infatti, numerosi Stands Enogastronomici Internazionali, in rappresentanza di tutto ciò che si può collegare al settore in questione.

Un particolare e ampio spazio, al piano terra, era dedicato, con molte zone assaggio ed eventi, a “Saborea España”, per conoscere il meglio delle tradizioni gastronomiche Spagnole
Il responsabile di questa particolare sezione era lo Chef, “Due Stelle Michelin”, Mario Sandoval e la “Federacion de Cocineros y Reposteros de España” (FACYRE) di cui Mario è Presidente.

In parallelo, e a integrazione di “Madrid Fusión 2018”, anche molte altre sezioni, vedi “The Drinks Show”, o gli incontri e le straordinarie degustazioni (come quella de “Los Millenial Wines de la Ribera del Duero”) per “Enofusión 2018”, tutto sul Mondo del Vino Spagnolo.

Come sempre, per me, è stato un grande piacere rivedere moltissimi amici, provenienti da molti Paesi, tra cui molti grandi Chef e bravi Giornalisti Internazionali, presenti in qualità di conduttori e giurati nei vari eventi, o ospiti.

Il Congresso vero e proprio è finito, nella serata di Mercoledì 24 Gennaio, con una grande festa.

L’Evento Gastronomico di Madrid non coinvolgeva soltanto il “Palacio Municipal de Congresos” ma era diffuso, grazie all’attenta organizzazione del Comune, anche in tutta l’accogliente Capitale Spagnola con il “Gastro Festival Madrid – Para Comérselo”. 
Infatti, dal 20 Gennaio al 4 Febbraio 2018, in più di 400 tra locali di ristorazione, musei, galleria d’arte, scuole di cucina, teatri, cinema si potevano approfondire tutti i vari e straordinari aspetti della “Gastronomia Spagnola”.

Per “Madrid Fusión 2018” le serate per la Stampa Internazionale sono state dedicate, la prima, la sera di Domenica 21 Gennaio, al cocktail-party svoltosi al “Canalla Bistro” dello ChefStellatoRicard Camarena al primo piano del bellissimo contesto di “Platea” (il Centro Gastronomico che con i suoi 6.000 mq. è il più Grande d’Europa).

La seconda serata, Lunedì 22, presso il “Centro Comercial ABC Serrano”, nei grandi spazi di “El  Buffet ABC Serrano” del Gruppo del premiatissimo Chef Pedro Larumbe, per la serata dedicata alla “Cantabria”, Regione Autonoma ubicata sulla Costa Nord della Spagna.

La terza serata, Martedì 23, è stata tutta dedicata alla presentazione con un cocktail-party presso il “Restaurante Tatel” della Quarta Edizione di “Madrid Fusión Manila” che si svolgerà, nella Capitale della Repubblica delle Filippine, dal 19 al 21 Aprile 2018.

Nella quarta sera, Mercoledì 24, un classico, il sempre super divertente e interessante giro per alcuni dei migliori Ristoranti e Locali di Tapas della Capitale
l’accogliente RistoranteAtrapallada” dove si gusta la buona e sincera Cucina Galiziana, il Ristorante/BistrotHuerta de Carabaña” un Locale molto accogliente, affermatosi per l’ottima cucina e la qualità delle sue materie prime, alla super caratteristica e tipica “Taberna Pedraza” e al già citato “Canalla Bistro”.  

Una Manifestazione così imponente, vasta e ricca è stata, anche quest’anno, perfettamente gestita dall’Organizzazione di “Madrid Fusión” con il suo Presidente José Carlos Capel, il Vicepresidente Benjamín Lana, la Direttrice Lourdes Plana, la Coordinatrice Ana Capel, la Responsabile della Stampa Internazionale Esmeralda Capel, con tutto il loro preparato, efficiente e gentile Staff.  

Anche l’Edizione 2018 di “Madrid Fusión” è stata un grande successo, confermato sia dalla partecipazione centinaia di Chef (con 55 Stelle Michelin), di 2.000 congressisti e dall’affluenza di circa 13.000 visitatori, sia dal coinvolgimento di centinaia di giornalisti provenienti da gran parte del Mondo
Tutti, per tre giorni, hanno potuto effettuare uno straordinario e gustosissimo viaggio attraverso il meglio della “Cultura Gastronomica Spagnola e Internazionale”.





 José Carlos Capel Apre Madrid Fusión 2018

Una Vista del Palco dell'Auditorium

Il Pubblico dell'Auditorium

L'Auditorium

La Chef Elena Arzak

La Preparazione della Chef Elena Arzak

Lo Chef Mario Sandoval

Il Piatto dello Chef Mario Sandoval

Lo Chef Zaiyu Hasegawa

Le Preparazioni dello Chef Zaiyu Hasegawa

Una delle Giurie al Lavoro

Uno degli Spazi Espositivi

55 "Stelle Michelin"

Giorgio Dracopulos a Madrid Fusión 2018