venerdì 30 settembre 2016

“LA ROTTA DEL VINO E DELL’OLIO 2016”: UNA STRAORDINARIA MANIFESTAZIONE SEMPRE PIU’ RICCA E DIVERTENTE.




Nei giorni di Venerdì 23, Sabato 24 e Domenica 25 Settembre 2016 si è svolta, a Rosignano Solvay,  in Provincia di Livorno, la grande “kermesse” della “Nona Edizione” de “La Rotta del Vino e dell’Olio”.

All’Evento non è mancato il patrocinio della Regione Toscana e del Comune di Rosignano Marittimo (LI).

Venerdì 23, l’apertura dell’Evento, è avvenuta alle ore 17:00.
Una tre giorni ricchissima di appuntamenti: Street-food Internazionale, esposizione di super-car, presentazioni di Libri, incontri di “Agorà - il Salotto del Porto”, degustazioni, spettacoli di Bike-Trial, spettacoli di ballo e molto altro ancora.

Straordinario il Panel del Dr. Gino Celletti, la massima autorità nel mondo dell’Olio Extra Vergine di Oliva, che ha fatto di continuo degustazioni guidate di grandissimo livello.
Tutto ciò unito alla grande e magnifica accoglienza delle strutture del Borgo del Porto e di tutte le attività commerciali in esso inserite.

Come nelle altre Edizioni il “cuore pulsante” della Rotta è stata la Regata Velica e le Manifestazioni Enogastronomiche a essa collegate.

Alla Regata erano iscritte 17 bellissime imbarcazioni a vela, divise in “Gruppo A” (barche entro i 14 metri di lunghezza) e “Gruppo B” (barche oltre i 14 metri). 
Un’ulteriore suddivisione, a seconda della stazza, le vedeva in Gara anche come “Gruppo ORC” (Offshore Rating Cuncil).

L’impegnativa e bella veleggiata ha visto sfidarsi, nel tratto di mare antistante il Porto, le 17 affascinanti barche da diporto, con grandi Chef, di altrettanti famosi Ristoranti Toscani, che cucinavano a bordo. 
Ogni Ristorante era anche abbinato a un’Azienda Vitivinicola e a un Frantoio.  

Per motivi tecnici e imprevisti dell’ultimo minuto, in una barca, lo Chef è stato sostituito dall’Armatore stesso (Chef per un giorno) e un altro Chef ha cucinato su di una imbarcazione ormeggiata, partecipando cosi solo alla Gara Gastronomica e non alla Combinata.

Sabato 24 Settembre, dalle ore 10:00 alle 13:30 la Prima Prova della Regata, l’uscita in mare prevedeva anche la preparazione di un piatto da parte degli equipaggi che è stato valutato, successivamente a terra, da una Giuria composta da associati del Rotary Club Rosignano Solvay e tecnici.
Vincitrice di questa prova è risultata la barca CLEOPATRA dell’Armatore Cesare Diddi con il loro piatto “Tulipano di spigola con lardo e verdure”.

La sera del Sabato si è svolta anche la Cena di Gala/Beneficenza.
La Cena, ideata dallo Yacht Club Cala de’ Medici, in collaborazione con il Rotary Club Rosignano Solvay, ha destinato la Beneficenza a favore si A.S.D. Efesto di Rosignano Marittimo (LI).
La parte organizzativa enogastronomica della Cena è stata realizzata, per 140 persone, sotto un magnifico tendone appositamente installato nel piazzale del Borgo del Porto, dal bravissimo Staff del RistoranteVolvèr” (del Porto), guidato dalla titolare Cecilia Lami

Lo Chef/Patron del Ristorante, Roberto De Franco, con tutta la sua grande esperienza e la sua ottima tecnica, ha preparato appositamente un buonissimo Menu
Passatina di fagioli cannellini, gamberi e pancetta di Cinta Senese; 
Risotto (con Riso Acquerello), all’acqua di pomodoro, stracciatella di bufala e basilico; 
Guancetta di manzo cotta a bassa temperatura, fonduta di sedano rapa, carote glassate; 
Crema leggera di fragole, frutti di bosco, cialda croccante di pistacchi e agrumi canditi.

Le portate sono state accompagnate dai buoni vini dell’Azienda Podere San Michele di San Vincenzo (LI).

Durante la Cena tre brave e belle ballerine, della Compagnia di FlamencoLas Soñadoras”, hanno allietato gli ospiti con balli e musiche di Spagna.

La Seconda Prova della Regata, quella con la preparazione dei piatti degli Chef, si è svolta Domenica 25 Settembre dalle 9:30 alle 12:20
Un tempo bellissimo ha favorito le due giornate della veleggiata, anche se il vento non era proprio l’ideale.

Per questa Edizione alla Giuria Enogastronomica, composta da importanti Giornalisti e Critici di note Guide e Testate specializzate del settore enogastronomico (Presidente Aldo Fiordelli, Paola Mencarelli, Ornella D’Alessio, Maria Meini, Divina Vitale, Claudio Mollo, Paolo Ciolli e il sottoscritto Giorgio Dracopulos) è stata aggiunta anche la Giuria Specifica e super tecnica per l’Olio (Gino Celletti e Riccardo Scarpellini). 
Le due Giurie valutavano la composizione e il valore, dei piatti (solo preparazioni salate) oltre gli abbinamenti, la Prima nel complesso, la Seconda prevalentemente dal punto di vista Cibo/Olio.

L’assistenza alle Giurie è stata fatta dal preparato personale del RistoranteVolvèr” e dai bravi Sommelier A.I.S. Delegazione di Livorno.

Hanno partecipato alla Gara le seguenti imbarcazioni con i loro rispettivi abbinamenti RistoranteAzienda Vitivinicola e Frantoio:










-TWILIGHTRistorante Villa Maya - Tenuta La MacchiaFrantoio Le Tre Colonne;                                







- FREEDOM - Imbarcazione senza Ristorante, ha cucinato l’Armatore Roberto Pucitta - Cantine Michele Satta - Frantoio di Santa Téa;

- Ristorante non abbinato a un’imbarcazione in Regata Locanda Martinelli - Agricola Sada - Olearia San Giorgio

Alla fine giornata di Domenica davanti a una folla di persone la brava giornalista Cinzia Gorla ha chiamato sul palco i vincitori della Regata (per ogni barca: armatori, chef dei ristoranti, titolari delle aziende del vino e dell’olio, gli equipaggi) che sono stati premiati dall’Ammiraglio Stefano Porciani, Presidente dello Yacht Club Cala de’ Medici, e da Matteo Italo Ratti, Amministratore Delegato e Direttore Portuale di Marina Cala de’ Medici
Prima Classificata, nella Combinata (gara velica + gara gastronomica) Libera Gruppo A, l’imbarcazione “MILES QUICK” dell’Armatore Riccardo Trivelli
Prima Classificata, nella Combinata Libera Gruppo B, l’imbarcazione “MR GREY” dell’Armatore Roberto Ciapparelli
Prima Classificata, nella Combinata Gruppo ORC, l’imbarcazione “FREEDOM” dell’Armatore Roberto Pucitta.

Poi la premiazione della Regata Libera, la velica in senso stretto: 
Prima nel Gruppo A l’imbarcazione “MILES QUICK” dell’Armatore Riccardo Trivelli
Prima nel Gruppo B la barca  "TWILIGHT" dell’Armatore Alex Cortopassi.

La premiazione è proseguita con i vincitori della “Gara Gastronomica”: 
Primo Classificato il Ristorante Casale del Mare di Castiglioncello (LI), con lo Chef Marco Parillo, in abbinamento al Vino delle Cantine Dei e all’Olio EVO Il Frantoio di Vicopisano, con il suo “Piccione con salsa di agrumi ed  emulsione di cavolfiore”; 
Secondo Classificato il Ristorante Borgo San Jacopo (Una Stella Michelin) di Firenze, con lo Chef Peter Brunel, abbinato al Vino di Terre del Marchesato e all’Olio EVO del Frantoio Cassini Paolo, con il piatto “Cinghiale in cinta”; 
Terzo Classificato l’Armatore (Chef per un giorno) Roberto Pucitta, abbinato al Vino delle Cantine Michele Satta e all’Olio Evo del Frantoio di Santa Téa, (l’abbinamento iniziale con l’olio era differente, ma per cause tecniche era stato cambiato in Regata) con il piatto “Riso Positano”.

Il Premio della Giuria Specifica per l’Olio è andato al Ristorante Locanda Martinelli, con lo Chef Michele Martinelli, abbinato ai Vini dell’Agricola Sada e al Frantoio Olearia San Giorgio, con il piatto “Gazpacho di palamita”.

Un Premio Speciale è andato all’imbarcazione “FREEDOM”, dell’Armatore Roberto Pucitta, per la disponibilità, la sportività e la bravura con cui hanno fatto fronte agli imprevisti.

Sono saliti sul palco, e premiati, anche tutti i Giurati che hanno preso parte alla Manifestazione e coloro che hanno contribuito alla sua realizzazione.

Un particolare ringraziamento, da parte di Matteo Italo Ratti, è andato a tutto il super efficiente personale del Porto di  Marina Cala de’ Medici che, guidato da Lorenzo Porciani e Paola Ribeiro Franci, ha permesso che si svolgesse, nel modo migliore, questa “Nona Edizione”.

Anche per “La Rotta del Vino e dell’Olio 2016” un grandissimo successo di pubblico a conferma che questa straordinaria Manifestazione è sempre più ricca e divertente.

La Rotta del Vino e dell’Olio” unisce, all’amore per la vela e il mare, la passione per l’eccellenza in Cucina, i grandi Vini e l’ottimo Olio Extra Vergine di Oliva.



Una Vista del Porto

Cena di Gala: Mise En Place

Le Ballerine di Flamenco

Giuria Gastronomica Primo Tavolo

Giuria Gastronomica Secondo Tavolo

La Giuria dell'Abbinamento Cibo/Olio

I Sommelier A.I.S. della Delegazione di Livorno

Cinzia Gorla Apre le Premiazioni

Lo Chef Marco Parillo e Giorgio Dracopulos

Giorgio Dracopulos e lo Chef Peter Brunel

Giorgio Dracopulos e Roberto Pucitta

Porciani e Ratti Premiano i Giurati

Una Vista del Pubblico alla Premiazione

venerdì 23 settembre 2016

A UNA DONNA STRAORDINARIA, ANNIE FÉOLDE, LA MASSIMA ONORIFICENZA FRANCESE: LA LEGION D’ONEUR.




In Francia, alla fine dei turbolenti anni della “Rivoluzione” (1789 - 1799), tutti gli antichi Ordini Cavallereschi furono aboliti e i titolati persero ogni tipo di “benefit”.

Fu Napoleone Bonaparte (1769 - 1821), in qualità di Primo Console, della Prima Repubblica Francese, che, il 19 Maggio 1802, istituì l’Ordine Cavalleresco dellaLegion d’Onore” (Ordre National de la Légion d’Honneur) con il motto “Onore e Patria” (Honneur et Patrie).

Il nuovo Ordine, che rimpiazzò praticamente tutti i vecchi titoli similari, nasceva per essere conferito, a donne e uomini, Francesi e non, per meriti straordinari sia nel mondo Militare sia in quello Civile, che si erano particolarmente distinti.

All’inizio l’Ordine era organizzato come un’antica “Legione Romana”: Grand’ufficiale, Comandante, Ufficiale e Legionario.

Attualmente la “Legion d’Onore” è articolata in Cinque Classi e Un Titolo Onorifico: “Gran Maestro” (titolo Onorifico spettante al Presidente della Repubblica), “Gran Croce”, “Grand’Ufficiale”, “Commendatore”, “Ufficiale” e “Cavaliere”.

Anche ai nostri giorni è l’Onorificenza più alta attribuita dalla Repubblica Francese.

Vi voglio raccontare una storia meravigliosa.

Tra le incomparabili ricchezze architettoniche e artistiche, di quella magnifica Città Toscana che tutto il mondo ci invidia e che si chiama Firenze, in una delle strade più lunghe del centro storico, Via Ghibellina, al Numero Civico 87, c’è il Palazzo Jacometti-Ciofi.

Questo austero e sontuoso edificio, con all’ingresso delle grandi colonne di granito, è un interessante esempio di architettura privata Tardo-Barocca, fatto costruire dal Marchese Baldinucci, allora Tesoriere Papale, nel 1700, che prende il nome, però, dai successivi proprietari, la Famiglia Jacometti-Ciofi.

Qui, tra corridoi, sale e saloni decorati da meravigliosi affreschi e arredati da preziosi mobili antichi, coabitano due realtà semplicemente straordinarie: il “Relais Santa Croce”, Hotel 5 Stelle Lusso e l’Enoteca Pinchiorri, di Giorgio Pinchiorri e sua moglie Annie Françoise Féolde: un Ristorante che, a livello mondiale, fa onore all’Enogastronomia Italiana e non solo. 

Giorgio è nato, il 6 Ottobre 1943, nella Frazione di Monzone, Comune di Pavullo del Frignano, in Provincia di Modena, da una Famiglia di agricoltori, a Firenze si trasferisce nel 1955, quando sua madre entra a lavorare, come cuoca, in casa di un medico. 

Dopo aver frequentato l’Istituto Alberghiero con indirizzo di Sala, Giorgio muove i primi passi nel mondo della ristorazione e si appassiona a quell’affascinante universo che ruota intorno ai grandi vini.

Nel 1966, dopo la devastante alluvione che colpì la Città di Firenze, compra una copia, sopravvissuta, della Guida Bolaffi dei Vini del Mondo di Luigi Veronelli, e, forte di questo manuale, si avventura, nel suo primo viaggio, nelle zone vitivinicole più importanti della Francia.
Da questo momento in poi sarà un crescendo, sia per la sua passione che per la sua collezione privata.

Nel 1970 Giorgio fa l’incontro della sua vita: conosce Annie Féolde.

Nel 1971 Pinchiorri è un esperto Sommelier Professionista e l’anno successivo diventa Direttore dell’Enoteca Nazionale in Via Ghibellina, un Locale, appena aperto, che intende favorire la degustazione dei Vini Italiani accompagnandoli con piccole prelibatezze.

La signora Féolde è nata a Nizza in Francia, il 15 Giugno 1945.
La sua è una Famiglia d’importanti Albergatori, che successivamente perderanno le loro proprietà per cause belliche. 
A diciotto anni si trasferisce a Parigi, dove, per un breve periodo, lavorerà alle Poste, ma questa vita non è per lei, una veloce visita in Inghilterra (dove si manteneva, mentre studiava l’Inglese, facendo la “dog sitter”, lavoro praticamente sconosciuto allora in Italia) e finalmente arriva a Firenze, nel 1969.

Entra subito a lavorare in Sala in un Ristorante tradizionale della Città: è subito amore per la Cucina Toscana

Giorgio PinchiorriAnnie Féolde si incontrano, per caso, nella Tenuta Lamole di LamoleLoc. VistarenniGaiole in Chianti (SI), discutendo animatamente di Formaggi e Vini Francesi, nasce cosi il loro rapporto: è un destino.

Nel 1974 la signora Annie entra all’Enoteca, ha innata la passione per la buona cucina, inizia cosi la sua straordinaria carriera di Chef.

Nel 1979 liquidati gli altri soci, Giorgio e Annie, diventando gli unici proprietari dell’Enoteca, in contemporanea arriva il primo importante riconoscimento al loro Locale, il “Sole” di Luigi Veronelli. Poi nel 1982 la “Prima Stella” della prestigiosissima Guida Rossa Michelin, e l’anno successivo la “Seconda”.

Nel 1984 la conosciutissima Rivista specializzata Americana Wine Spectator riconosce loro il “Grand Award” e la super prestigiosa Associazione Relais & Chateaux lo annovera come “Relais Gourmands”. 

Nel 1993 arriva la “Terza Stella Michelin.
Annie Féolde è la prima donna Chef a ricevere le “Tre Stelle”, quest’ultima verrà perduta nel 1995, in concomitanza con l’incendio doloso che rischierà di distruggere la loro fantastica Cantina, ma nel 2004, unico caso in Italia, verrà riconquistata.

Tra gli altri infiniti premi, attestati e riconoscimenti ottenuti anche, nel 1994, il Premio InternazionaleCaterina de’ Medici”. 

Oggi, la signora Annie, pur mantenendo la responsabilità creativa e di progettazione, ha in Cucina, a Firenze, dei collaboratori bravissimi tra cui spiccano l’Executive Chef Riccardo Moncolo Chef di Cucina Alessandro della Tommasina e lo Chef Pasticciere Luca Lacalamita.

Il Presidente della Repubblica Francese, François Hollande, con Decreto n. PREX1618394D del 13 Luglio 2016, ha concesso, su segnalazione del “Ministère des Affaires Étrangères et du Développement International”, alla grandissima Chef Francese (e Italiana), Annie Françoise Féolde, per i suoi straordinari “44 anni di carriera all’Enoteca Pinchiorri” di Firenze, “Au Grade de Chevalier de la Légion d’Honneur” (Il Grado di Cavaliere della Legion d’Onore).

Un riconoscimento eccezionale e meritato, per una persona meravigliosa sia come Chef sia come Donna: la mia amica Annie Féolde.




Giorgio Pinchiorri e Giorgio Dracopulos

Enoteca Pinchiorri

Enoteca Pinchiorri: La Sala con il Caminetto

  Giorgio Dracopulos e Annie Féolde

 Annie Féolde

mercoledì 14 settembre 2016

AL RESTAURANTE “LÚA”, UNA STELLA MICHELIN, DI MADRID, LA STRAORDINARIA CUCINA, DEL BRAVISSIMO CHEF MANUEL DOMÍNGUEZ, COINVOLGE TUTTI I SENSI.




La bellissima Capitale della Spagna, Madrid, è una Città super accogliente e piena di vita sotto tutti gli aspetti.

L’Ayuntamiento de Madrid (la Municipalità) è gestito in maniera centralizzata, ma il Territorio è diviso amministrativamente in 21 Distretti, ognuno dei quali non ha personalità giuridica né poteri di governo, ma solo una funzione consultiva. 
Ogni Distretto si divide, a sua volta, in “Barrios” (quartieri) solo a scopo statistico.

Nel popoloso Distretto Centrale e Residenziale di “Chamberí”, che conta circa 150.000 abitanti, ci sono 6 Barrios, uno di loro è denominato “Almagro”.

Proprio in questo Quartiere, in “Paseo Eduardo Dato” al numero civico 5 (a poche decine di passi dall’alberata e verdeggiante  Plaza de Chamberí) c’è un Locale molto accogliente e imperdibile per tutti gli appassionati di “Buona Cucina”, il RestauranteLúa”.

Il Restaurante Lúa è dello Chef Manuel Domínguez Carrete  e, dalla fine di Novembre 2015, con l’uscita dell’Edizione 2016 della “Guia Michelin España & Portugal”, è stato premiato con la prestigiosa “Stella”.

Manuel Domínguez Carrete  è nato, l’11 Novembre 1975, nel Sud della Galizia, nel Comune di O Carballiño, nella Provincia di Ourense

Pur distando, in linea d’area, circa una cinquantina di chilometri dall’Oceano Atlantico, O Carballiño è famosa per la “Festa del Polpo”.

La “Festa del Polpo” si tiene ogni anno la Seconda Domenica del Mese di Agosto, la Prima Edizione fu quella del 1964, oggi la Festa è talmente famosa, non solo in Spagna, che in un solo giorno accoglie più di 90.000 presenze.

La nonna di Manuel Domínguez Carrete, la signora Amparo, era una “polperos”, venditrice ambulante di polpi, girava in tutte le manifestazioni del Territorio, oltre che a O Carballiño
La nonna lavorava aiutata da suo figlio il padre di Manuel.

Da ragazzo Manuel è cresciuto in una Famiglia dove tutto ciò che si mangiava veniva praticamente fatto in Casa e cucinato con una magnifica e fascinosa cucina a legna
Fin da molto giovane Manuel aiutava i suoi familiari quando preparavano e vendevano i polpi. 
Ha continuato anche quando, da più grande, frequentava l’Università di Vigo alla Facoltà di Scienze Economiche.

Rimasto colpito dai grandi elogi e dai ringraziamenti della clientela, per la straordinaria bontà dei polpi, preparati e offerti manualmente, Manuel iniziò ad apprezzare quel lavoro che comportava  si grande sacrificio, ma, se fatto bene, anche molta soddisfazione e grande felicità.

Nel 1996 Manuel, seguendo la sua passione, ha frequentato la Escuela de Cocina I.E.S. Vilamarín, nel Comune di Vilamarín, sempre nella Provincia di Ourense, con lo Chef gallego Marcelo Tejedor.

La prima esperienza importante è stata al fantastico Parador de Verín, ubicato nell’imponente Fortezza Medievale (XII Secolo) nel piccolo Comune di Monterrei, nella Provincia di Ourense.

Nel 1998, ormai “preda della passione culinaria”, si trasferisce a Madrid per specializzarsi e perfezionarsi, per un anno, come Capo-partita, nella cucina del famoso Ristorante: “Goizeko Kabi” (Una Stella Michelin) con il bravissimo Chef Jesus Santos.

Dopo questa valida esperienza, Manuel, ha trascorso altri dodici mesi con lo Chef Carlos Nuñez per apprendere tutti i segreti della “cottura a bassa temperatura sottovuoto”.

Successivamente, Manuel Domínguez, ha affinato e approfondito, in vari importanti Ristoranti di Madrid, le tecniche e i diversi tipi di Cucina provenienti sia dalle diverse aree geografiche della Spagna sia da altri Paesi del Mondo.

Ma la passione e la voglia di fare non gli mancano, dopo una lunga ricerca e i lavori  (2003 - 2004) per l’adeguamento del fondo trovato, nel Dicembre 2004 apre il suo primo Ristorante Lúa” (il nome Lúa in Galiziano significa Luna).

Il nuovo Locale ubicato, al piano terra di un palazzo a mattoni rossi, al numero civico 85 di Calle Zurbano, è piccolissimo, solo 20 coperti
I mezzi economici scarseggiavano e Manuel è costretto praticamente a fare tutto, faceva la spesa, cucinava, lavava i piatti, puliva, era “titolare” e “operaio” allo stesso tempo. 
Ci sono stati momenti molto difficili, per esempio tre dei suoi sei fornelli non funzionavano, lui non aveva i soldi per farli sistemare.

Ma in tutto questo “trambusto” una cosa era certa: chi andava a mangiare al “Lúa” rimaneva molto soddisfatto.

Le cose e le situazioni miglioravano, dopo 5 anni di durissimo lavoro, Manuel Domínguez Carrete ha iniziato a guardarsi intorno per cercare una nuova ubicazione per il suo Ristorante, aveva molte buone idee e le voleva sviluppare.

Dopo altri due anni tra ricerca e poi i lavori, nel Gennaio 2012, apre il Restaurante Lúa la sua attuale sede in Paseo Eduardo Dato 5.

Anno dopo anno, Manuel ha continuato a migliorare il suo Locale (4 anni, 4 parziali ristrutturazioni) per adeguarlo a quello che per lui è il livello migliore di accoglienza per la sua clientela.
Un crescendo di consensi e apprezzamenti estremamente positivi del pubblico, dei critici e delle Guide specializzate, lo hanno portato, come già accennato, al prestigioso riconoscimento della “Stella Michelin”.

Il RestauranteLúa” è caldo e accogliente, salendo una breva scaletta (è un piano terra rialzato), si entra da un bel portone in legno lavorato e, subito, davanti si presenta la saletta con il grande bancone bar (Barra). 
Sulla destra, un’altra scaletta porta al piano inferiore (seminterrato) con sette  tavoli. 
Ma se si prosegue, senza scendere c’è ancora uno spazio con quattro tavoli su cui si affaccia la porta della Cucina e, in angolo a sinistra, la Cantina a vista climatizzata.
Attraversando la cucina, poi, si arriva a una Saletta Privata, molto carina e particolare, con un solo tavolone per una dozzina di ospiti.

Come si evince dalla descrizione, Manuel Domínguez ha fatto un Locale per accogliere tutti i vari tipi di clientela: Restaurante Gourmet, Pranzi veloci, Tapas, Aperitivi, Degustazione di Vini…………..

Ovviamente tutto l’arredamento è in funzione delle varie tipologie degli ospiti.

Da sottolineare che, qualunque tipo di servizio venga offerto, il rapporto qualità/prezzo è semplicemente straordinario, compreso il costo dei Vini nella fornita e selezionata Carta.

Il Menu Gourmet è fisso, ma cambia molto spesso, Manuel viene incontro adattandolo alle esigenze di ogni cliente. 
Il Menu della “Barra” è ricco di deliziosi piatti unici e di fantastiche “tapas”.

Ma veniamo alla degustazione che è stata accompagnata da una serie di ottimi Vini Spagnoli, scelti e consigliati dalla brava e attenta Sommelier Maria Morales:

 - “Jerez Amontillado Tradición”, Vors 30 Years, 100% Palomino Fino, 19,5% Vol., Bottiglia n. 629 su una produzione di 2.200 Bottiglie, prodotta dalla Bodegas Tradicion, una super storica Cantina fondata nel 1650;

- “A Tiro Fijo 2012”, Vino Blanco, un Blend di Treixadura, Godello, Albariño, Loureira e Lado, 14% Vol., imbottigliato appositamente per il Restaurante “Lúa” dalla Bodegas Coto de Gomariz;

- “Botani 2014”, Vino Blanco, 100% Moscatel Seco, 13,5% Vol., prodotto dalla Bodega Jorge Ordoñez & C.;

- “A Tiro Fijo 2011”, Vino Tinto (rosso), un Blend di Sousón, Brancellao, Ferrol, Caiño Longo e Mencía, 14,5% Vol., imbottigliato per Alicia Miguez e prodotto dalla Bodegas Coto de Gomariz.

In tavola l’ottimo e fragrante pane della Casa ai vari sapori.

Sono state servite le seguenti portate:

- “Aperitivos”:

- Torríja de tomate, foie, arenque marinado y corujas;

- Sopa de ají de gallina, zamburiña y torrezno de bacalao;

- Cococha de merluza en tempura con pil-pil de lima, sopa de cebolla quemada y alcachofafa frita;

- “Entrantes”:

- Tartar de corvina, huevas de pez voldar, polvo de nachos y berenjena escabechada;

- Arroz meloso de apio con cigalitas;

- “Platos Principales”:

- Raya en caldeirada con crema di ibéricos;

- Paletilla de cordero a baja temperatura con reducción de salsa hoisin, mollejas empanadas sobre crema de puerro y judías verdes;

- “Postres”:

- Sorbete de mandarína y espuma de coco;

- Cremoso de Queso San Simón da Costa con sopa de violetes;

- Petit Four.

Tutto molto buono e ben presentato.

La Cucina del bravissimo Chef Manuel Domínguez Carrete  può essere definita “Tradizionale del 21° Secolo” (una Cucina di Avanguardia costruita sulla base di ricette classiche della nonna e della mamma): non solo materia prima di eccellenza, super selezionata con esperienza e stagionalità, ma anche grande arte culinaria, belle presentazioni e un’infinita umanità trasmessa a tutte le sue preparazioni.

In Cucina, Manuel, ha una efficiente Brigata tra cui spicca la giovanissima, ma già molto brava, Sous-chef Paula Villanueva.

Ho parlato a lungo con Manuel che mi ha raccontato la sua storia e ho sentito, in ogni sua parola, il  grandissimo amore che ha per la sua attività. 
Alla fine della nostra conversazione mi ha detto con un gran sorriso: “Giorgio, ad oggi sono molto soddisfatto del grande lavoro fatto, sono l’unico Galiziano (Gallego) fuori dalla Galizia con una Stella Michelin”.

Al Restaurante Lúa di Madid, in Spagna, ho trovato lo Chef Manuel Domínguez Carrete  che con la sua eccellente cucina, e non solo, coinvolge positivamente tutti i sensi.



L'Ingresso e la Sala.

La "Barra" (il Bancone Bar).

La Saletta nel Seminterrato

Una Vista della Cantina Climatizzata

La Saletta Privata

Torríja de tomate......

Sopa de ají de gallina......

Cococha de merluza en tempura......

Tartar de corvina, huevas de pez voldar......

Arroz meloso de apio con cigalitas

Raya en caldeirada con crema di ibéricos

Paletilla de cordero a baja temperatura......

Sorbete de mandarína y espuma de coco

Cremoso de Queso San Simón de Costa......

Petit Four

Maria Morales e Paula Villanueva

 Manuel Domínguez Carrete e Giorgio Dracopulos