domenica 30 maggio 2010

AL RISTORANTE GOLDEN DI CALA DE' MEDICI DI ROSIGNANO (LI), UNA STRAORDINARIA SERATA CON ZAZZERI E BRACALI.

Martedì 18 Maggio 2010, presso il prestigioso Ristorante Golden del Porto Turistico di Cala De' Medici di Rosignano Solvay in Provincia di Livorno, si è svolta una serata, dall'indubbio successo: "Mare e Terra sotto un cielo di Stelle Michelin". Due grandi Chef, Luciano Zazzeri, del Ristorante La Pineta di Marina di Bibbona (LI), e Francesco Bracali, del Ristorante Bracali di Massa Marittima (GR), hanno dato prova delle loro grandi capacità, dilettandosi, nella preparazione di piatti di mare e di terra, per una sala gremita da più di novanta persone. Una grande festa, ideata e condotta dal sottoscritto, Giorgio Dracopulos, durante la quale è stato presentato, tra l'altro, il bel Libro "La Baracca dello Zazzeri" di Patrizia Turini con foto di Bruno Bruchi, che sta riscuotendo un grande successo ed è già alla seconda ristampa. I piatti preparati dai due Chef sono stati accompagnati dai Vini dell'Azienda Cosimo Maria Masini di San Miniato (Pisa) e sui dolci, in anteprima, non ancora in commercio, il nuovo Muffato della Fattoria Terre Del Marchesato di Bolgheri (Livorno) di proprietà di Maurizio e Giovanna Fuselli.
Ma veniamo al superbo Menù servito :
- Burrata del Caseificio Busti di Fauglia (Pi) con alice;
- Panino alla trippa di rana pescatrice e Millefoglie di baccalà mantecato con salsa di porri;
- Straccetti di pasta fresca al sugo di triglia;
Queste prime portate, preparate dallo Chef Luciano Zazzeri, sono state accompagnate da Annick 2008 (Chardonnay 60% e Sauvignon Blanc 40%) Bianco Toscano I.G.T..
I successivi piatti sono stati realizzati dallo Chef Francesco Bracali; il piatto di carne è stato accompagnato da Cosimo 2006 (Sangiovese 90% e Buonamico 10%) Rosso Toscano I.G.T.; i dolci in abbinamento al Muffato Nobilis 2007 (100% Vermentino):
- Piccione in salsa di carote con Risotto ai funghi e Scaloppe di fegato grasso;
- Flan al cioccolato;
- Piccola pasticceria di Bracali.
Durante la cena sono stati consegnati gli "Attestati del Gusto 2010" alla Presidente di Cala de' Medici l'Avvocato Maria Paoletti, a Patrizia Turini e a Bruno Bruchi, a Maurizio e Giovanna Fuselli, a Luca Bracali.
Il servizio di sala, preciso e inappuntabile, diretto dalla Responsabile Cecilia Lami, è stato svolto da Arasc Ashdjazadem e Marco Salvadori insieme ai Sommelier Ilaria Bardi, Savina Mollica e Mauro Martelli. La super efficiente Brigata di Cucina, guidata dai due Chef "Stellati", era costituita da Andrea Puliti Sous Chef, Marco Violini e Gian Luca Buccianti Chef di Partita, da Andrea De Luca Commis e dal Plongeur Giuseppe Saad.
Per l'assistenza agli ospiti, la distribuzione del materiale cartaceo, le premiazioni, le brave e belle Hostess Silvia Simoni e Jana Samuelova.
Alla fine della straordinaria serata, tra gli applausi di tutti i presenti, sono stati consegnati a Luciano Zazzeri e a Francesco Bracali i "Premi della Tavolozza del Gusto 2010".
http://www.portodelgusto.net/
http://www.bracaliristorante.it/
http://www.cosimomariamasini.it/
http://www.fattoriaterredelmarchesato.it/
http://www.caseificiobusti.it/
Ristorante La Pineta
Via dei Cacalleggeri, 27
Marina di Bibbona (Livorno)
Tel. 0586 600016














domenica 23 maggio 2010

RISTORANTE IL TINO A OSTIA LIDO (RM): UNA CUCINA FATTA CON AMORE.

La fondazione di Roma risale alla metà dell’ottavo secolo a.C., è stata fissata, dagli storici, al 21 Aprile del 753 a.C. (Natale di Roma), sicuramente la nascita della Città fu frutto di una volontà “Gentilizia”, basata su motivi economici, politici, sociali e militari. Il sostantivo “gentilizio” deriva dal latino “gentilicus = che riguarda la gens”, e la parola”gens” deriva sempre dal latino “gentilis = della stessa stirpe”. La “Gens” , plurale “Gentes”, quindi non era altro che una comunità, una tribù, un clan di persone, unite, anche da legami di non consanguineità, di cui non sappiamo molto, in verità, e le origini di questo tipo di organizzazione sociale si perdono nei meandri del tempo. La Gens Romana la conosciamo meglio, sappiamo che le persone condividevano lo stesso “nomen” gentilizio, anche se le diverse parti di una “gens”, le famiglie (familiae), si personalizzavano con il proprio “cognomen” (o soprannome). Per esempio: la Gens Cornelia comprendeva sia i Cornelii Scipiones, sia i Cornelii Balbi che i Cornelii Lentuli, ma tutti erano sempre e soltanto Cornelii. La Gens Romana si divideva in “Gentes Maiores”, le principali famiglie e le più vecchie, e “Gentes Minores”, le più recenti o di origini plebee, che erano state poi elevate, per qualche merito, al rango del patriziato. Tra le più antiche c’era la “Gens Lucilia” o più semplicemente i “Lucilii”, erano di rango senatorio, di loro si ricordano personaggi come Gaio Lucilio (circa 180 a.C. – 102 a.C.), definito da Orazio una dei progenitori della satira ( al tempo una opera poetica che constava di componimenti vari), o Sesto Lucilio Basso, generale e senatore dell’Impero Romano, che combatté la Prima Guerra Giudaica, partecipando al famoso assedio, di due anni, alla Fortezza di Masada (in ebraico Metzada), nella Giudea sud-orientale, vicino all’odierna Palestina. Nel 1887, a Roma, durante dei lavori, per la costruzione di un muro di cinta, venne alla luce il Mausoleo di Lucilio Peto, che nella Milizia Equestre aveva ricoperto le cariche di “Tribunus Militum”,Praefectus Fabrum” e "Praefectus Equitum”; questo monumento è conosciuto anche come “Il Sepolcro dei Lucilii”. In onore di così antica casata, ad Ostia Lido (Roma), è stata dedicata una strada, proprio in centro, a pochi passi dal lungomare : Via dei Lucilii.
Proprio in Via dei Lucilii, ai numeri civici 17 e 19, c’è un Ristorante che per i suoi molti meriti è d’obbligo visitare : Il Tino.
Questo Locale nasce nel 1965 come Vineria, gestito da due giovani signore, che pur servendo agli avventori solo vino, non disdegnavano il fatto che i loro clienti si portassero da casa il mangiare. Attraverso gli anni, nel 1985, con una successiva gestione, il Locale si affinò, sviluppando anche una cucina propria. Poi tra il 1994 e il 2004 Massimo Salvatori, il titolare di allora, lo trasformò, cambiandogli nome, “Le Bizze del Tino”, e soprattutto i contenuti, vi fu un netto miglioramento della cucina. Di seguito due brevi e non fortunate gestioni, di un anno ciascuna. La svolta arriva nel 2006, e precisamente il 16 Giugno, quando Claudio Bronzi e Daniele Usai rilevano il Locale.
Claudio Bronzi è nato a Roma, il 14 gennaio del 1979, da piccolo ha sempre sognato di fare il pilota, e infatti alle superiori si diploma all’Istituto Tecnico Aeronautico, ma il caso vuole che un cugino, di secondo grado, lo convinca ad andare a lavorare in un Locale ai Parioli (uno dei Quartieri chic di Roma) che ha appena aperto (1998), il Duke’s California Bar & Restaurant. Il Locale è un ambiente giovane e raffinato, una grossa novità nella capitale, ha subito successo. Claudio scopre qui il suo amore per il Vino e la Ristorazione di qualità. La passione lo porta nel 2000 a diplomarsi Sommelier A.I.S. , è molto bravo e lo promuovono Responsabile di Sala, carica che manterrà fino al 2006, quando rileverà Il Tino a Lido di Ostia.
Daniele Usai, nato ad Ostia, classe 1977, anche se si diploma, nel 1996 all’I.T.C. Paolo Toscanelli di Roma, Perito Commerciale, ha nel sangue la Cucina, già mentre studia lavora nelle cucine di alcuni Locali di Ostia, nel 1998 entra come Sous Chef al Duke’s di Roma e vi rimane fino al 2001. Successivamente lavora, un anno per ciascuno, con grandissimi e mitici Chef, pluripremiati, anche con le “ambite” Stelle Michelin, Enrico Derflingher, al Ristorante La Terrazza dell’Eden di Roma, e Gualtiero Marchesi, del Ristorante, che porta il suo nome, presso l’Albereta Relais & Chateaux a Erbusco in Provincia di Brescia. Dal 2003 al 2004 è al Ristorante Moma di Roma, poi si trasferisce a Londra, per due anni, lavora come Chef de Cuisine al Detroit Bar & Restaurant al Covent Garden (distretto di Londra). Torna a Roma nel 2005 per lavorare al Ristorante Tribeca Cafe, e nel Giugno 2006, con Claudio rileva il loro attuale Locale.
Il Ristorante Il Tino, già da fuori, è un locale raccolto e accogliente, si entra in una piccola saletta con due tavoli sulla sinistra, dove spiccano le alte imbottiture rosse dei divanetti lato muro, di fronte il piccolo bancone del bar. Piegando a destra si entra nella seconda saletta, con cinque tavoli, si scende una caratteristica scaletta che ci porta nell’ultima saletta, un poco più grande, rettangolare, con sei tavoli, sulla destra un passaggio che porta alla Cantinetta e alla Cucina. Le luci sono soffuse, alle pareti gli opulenti personaggi delle opere di Fernando Botero (pittore e scultore colombiano), l’arredamento è semplice ma elegante. Bella l’apparecchiatura, spiccano le bianche tovaglie in lino. Per dare il meglio in comfort e qualità, alla clientela, non si superano i ventotto coperti. Il Menù, Antipasti, Paste, Secondi e Dolci sono divisi in “Stagionali”, chiaramente riferiti alle scelte legate al periodo dell’anno, e “Da i nostri ricordi”, piatti scelti tra quelli che hanno avuto maggior riscontro nella storia della loro cucina. In prevalenza Mare, ma i piatti che si possono ordinare sono ben differenziati e coprono una vasta scelta di sapori accuratamente selezionati. Il Menù Degustazione ha sei portate, ma si può creare anche su misura pescando sei scelte dal Menù, ciò che si preferisce. La Carta dei Vini Italiani è straordinaria, una delle più belle che abbia mai visto, non solo per la prestigiosa selezione dei Vini Bianchi e Rossi da tutte le Regioni, degustabili in diversi casi anche al bicchiere, ma per come è fatta. Una piccola enciclopedia sul vino, 150 Pagine, suddivise in Regioni, ognuna delle quali ha le schede illustrative della sua “Ampelografia” (dal Greco ampèlon = vigna e da àmpelos = vite, tralcio), la scienza che individua, denomina e classifica le varietà dei vitigni, con in fondo le informative sulle tipologie di “Vitigni Autoctoni” e “Vitigni Nazionali”. Seguono le pagine con la descrizione di ogni specifico Vitigno, sotto, l’Etichetta del Vino citato, l’anno, il prezzo, la scheda tecnica, la scheda produttore. Che dire, anche il più profano può scegliere tranquillamente un Vino secondo le proprie esigenze, nella consapevolezza di fare la scelta più giusta. La Carta dei Vini Francesi è in preparazione, se queste sono le premesse, sarà sicuramente un altro piccolo capolavoro.
Una cosa mi ha piacevolmente colpito, nella sua semplice comunicatività, sia nella prima pagina del Menù, che in quella della Carta dei Vini, c’è scritto: “Con amore” - Claudio e Daniele.
Eccoci alla degustazione, in tavola il vassoio con l’ottimo pane della Casa :
Focaccia al cipollotto di Tropea,
Grissini ai chiodi di garofano,
Schiacciatina croccante alla paprika,
Panini al latte e semi di sesamo,
Spighette di semola rimacinata,
Panini al latte ai semi di papavero.
Come aperitivo e in accompagnamento all’entrée e al primo antipasto è stata stappata una bottiglia Cabochon Brut 2004 Franciacorta D.O.C.G. (70% Chardonnay, 30% Pinot Nero) dell’Azienda Monte Rossa di Bornato (BS):
- Tartare di tonno con pomodorino confit e melissa;
- Filetto di spatola farcito con pomodoro confit e burrata in salsa al basilico.
In abbinamento, ai piatti successivi, una bottiglia di Latour a Civitella 2007, (100% Grechetto) Civitella D’Agliano I.G.T. dell’Azienda Sergio Mottura di Civitella D’Agliano (VT):
- Medaglione di polpo croccante in crosta di bottarga e aneto, con crema di piselli lievemente aromatizzati al wasabi;
- Capesante ai ferri con cous cous al nero di seppia con coulisse di salsa al coriandolo;
- Agnolotti farciti di peperoni gialli arrosto, bisque di mazzancolle con emulsione di burro della Normandia, menta al bergamotto e panure (pralinato sopra) all’arancio;
- Filetto di ricciola croccante cotta nel sake con emulsione agli asparagi bianchi e melissa;
- Trancettino di tonno in crosta di sale al timo con maionese ai capperi di Pantelleria e cipollotto rosso di Tropea.
Petit Patisserie della Casa: Alchechengi con glassa al cioccolato e mandorle, Meringhe alla vaniglia, Salame al cioccolato con pistacchi, Cantuccini con nocciole.
Molto belle le presentazioni, ottimi i sapori, anche nei molteplici accostamenti. Non ce la faccio più, sono più che sazio, rinuncio al dolce, anche se la degustazione di Rum super invecchiati e pregiati Cioccolati è terribilmente invitante. Per chi arriva più leggero, ci si può sbizzarrire con le Carte dei Dolci, Vini da Dessert, Distillati e Caffè.
La Cucina di Claudio e Daniele si basa su regole e principi chiari, fare il massimo che si può in Casa, usare prodotti del territorio, stagionali e di qualità, innovazione si, “ma con i piedi ben piantati per terra”, e anche, soprattutto, su una Cucina fatta “con amore”.
Ristorante Il Tino
Via dei Lucilii, 17/19 Lido di Ostia (Roma)
Tel. – Fax. 06 5622778
Aperto sempre, giorno di riposo il Lunedì
info@ristoranteiltino.com
http://www.ristoranteiltino.com/
















domenica 16 maggio 2010

Meregalli Vini e Sassicaia: la Sesta Tappa del Luxury Lounge On Tour 2010 alla Tenuta San Guido di Bolgheri (LI).

Lunedì 10 Maggio 2010 si è tenuta la Sesta Tappa del Luxury Lounge On Tour 2010 di Meregalli Vini, nella splendida cornice della nuova Cantina (vedi prime due foto sotto) della Tenuta San Guido di Bolgheri (Livorno), di proprietà del Marchese Nicolò Incisa della Rocchetta. Tenuta famosa in tutto il mondo per la produzione dei suoi Vini, in particolar modo per il Sassicaia, un Vino eccezionale, che è stato il precursore di tutti gli altri grandi Vini Italiani, infatti la prima annata imbottigliata risale al lontano 1968. Il Luxury Tour è manifestazione itinerante che promuove tutti i prodotti del Gruppo Meregalli, Azienda che dal 1856 si occupa di distribuzione di Vini pregiati e di qualità. Ben cinque generazioni della famiglia si sono impegnate per fare del Gruppo quella straordinaria realtà che è oggi. L’Azienda Meregalli è ubicata nella storica sede in centro a Monza, nella nuova Provincia “Monza e Brianza”, qui si trovano gli uffici, il Museo Pinacoteca VinoèArte, una delle più grandi collezioni private, e le suggestive Cantine, alloggiate in una struttura del XV secolo. L’antico palazzo, che ospita la sede, poggia in parte sui resti delle fondamenta del famoso Convento di Santa Margherita, dove Marianna De Leyva (1575/1650), visse come Suor Maria Virginia, conosciuta come la Monaca di Monza, che fu al centro della nota vicenda, citata anche da Alessandro Manzoni nei “I Promessi Sposi”. Poi c’è il grande deposito/cantina (circa 7000 mq) di Lissone, a 4 chilometri dal centro di Monza, mentre per gli Spirits e la Liquoristica c’è quello di Biassono, altri 5000 metri quadri.
Ma l’Azienda non è solo Distribuzione, ma, anche:
- Vendita diretta con la storica Enoteca/Boutique in Via Italia,
la strada più elegante di Monza;
- Ristorazione con il Wine Bar Mulino A Vino e il Noble Restaurant, sempre a Monza;
- Produzione Vinicola con l’Azienda Fertuna di Gavorrano (GR);
- Meregalli Web TV (la televisione in rete a canali tematici);
- Ideavino, un simil franchising che offre professionali pacchetti di servizi a negozi e locali;
- Consociate Estere di Distribuzione, sempre con il nome Meregalli, in Svizzera, Francia e Spagna;
- Aznom, con sede a Monza, che “progetta, produce e commercializza oggetti esclusivi con il proprio brand e per marchi di eccellenza”.
E’ certo: una straordinaria Azienda vanto per Italia.
Ma torniamo a Bolgheri (LI) nella Tenuta San Guido.
Il poderoso Motorhome (casa mobile) di Meregalli, perfettamente attrezzato per offrire agli ospiti una raffinata accoglienza, unico esempio al mondo di showroom viaggiante per la degustazione dei vini, era parcheggiato nell’ampio giardino, il suo colore bianco e blu spiccava tra il verde delle aiuole. La manifestazione, su invito, ha visto una larga, qualificata e interessata partecipazione. Gli ospiti hanno potuto degustare una settantina di prodotti distribuiti dal Gruppo Meregalli, oltre ai tre grandi Vini Rossi della Tenuta San Guido, di cui Meregalli è unico distributore:
- “Sassicaia” Bolgheri Sassicaia D.O.C., 85% Cabernet Sauvignon, 15% Cabernet Franc;
- “Guidalberto” Toscana I.G.T., 60% Cabernet Sauvignon, 40% Merlot;
- “Le Difese” Toscana I.G.T., 70% Cabernet Sauvignon, 30% Sangiovese.
Si potevano degustare anche i due Vini Rossi prodotti nella Zona sud-occidentale della Sardegna, un territorio conosciuto anche come Sulcis Meridionale, dall’Azienda Agricola Punica. Quest’ultima è una joint-venture a cui partecipa anche la Tenuta San Guido e produce:
- “Barrua” I.G.T. Isola dei Nuraghi, 85% Carignano, 10% Cabernet Sauvignon, 5% Merlot;
- “Montessu” I.G.T. Isola dei Nuraghi, 60% Carignano, 10% Syrah, 10% Cabernet Sauvignon, 10% Cabernet Franc, 10% Merlot.
I Vini in degustazione non sono stati lasciati soli e un ricco Buffet, alloggiato nell’atrio della tecnologica e moderna cantina, all’interno tutta a vetri e acciaio, ha rifocillato i partecipanti.
Ad accogliere gli invitati, il padrone di casa, Marchese Nicolò Incisa della Rocchetta e Giuseppe Meregalli (con me nella foto in alto), con i rispettivi Staff dirigenziali.
Qualche anno fa Meregalli personalizzò una Mini Cooper in versione Sassicaia,
oggi davanti all’ingresso della nuova Cantina di San Guido, faceva bella mostra di se la Fiat 500 Sassicaia by Azonm, una limitatissima produzione, fornita esclusivamente su richiesta. Anche questa fatta in onore del Sassicaia, uno dei Vini Italiani più apprezzati, premiati e conosciuti nel mondo, unico Vino, una bottiglia dell’annata 2000, che ha avuto l’onore di essere inviato nello spazio, il 31 Maggio 2005, con il satellite Foton M2, lanciato con un razzo vettore Sojuz, dal Cosmodromo di Bajkonur in Kazakistan. La vettura Fiat 500 in questione ha una verniciatura bicolore, con capote, inserti in legno, interni di pelle e tessuti Jacquard, bellissimo il Logo del Sassicaia sui sedili anteriori, sotto il cofano un motore 1400 cc da 100 cavalli, nel bagagliaio il lussuoso Set di borse della collezione Gran Tour Sassicaia.
La manifestazione di Meregalli Vini alla Tenuta San Guido di Bolgheri (LI) è stata un successo, che si ripeterà, sicuramente, tra pochi giorni, per il prossimo appuntamento in Toscana, il 25 Maggio, Martedì, con l'Ottava Tappa del Luxury Lounge On Tour 2010 al famoso Locale Twiga Beach Club di Marina di Pietrasanta (LU).
Meregalli Giuseppe s.r.l.
Via Azzone Visconti, 43 Monza (MB)
Tel. 039 2301980 Fax. 800823186
http://www.meregalli.it/
http://www.sassicaia.com/
http://www.agripunica.it/







mercoledì 12 maggio 2010

NOBILIS IL MUFFATO DI BOLGHERI (LI): LA VIDEO INTERVISTA A MAURIZIO FUSELLI DI TERRE DEL MARCHESATO.

Per festeggiare la commercializzazione di una novità assoluta, come il nuovo Muffato della Fattoria Terre del Marchesato di Bolgheri (LI), ho voluto intervistare il viticoltore Maurizio Fuselli, che, con grande passione, ha investito ben tre anni per arrivare a imbottigliare, la sua prima e limitatissima produzione (solo 2000 bottiglie) di questo nettare. Il nuovo nato è stato battezzato con il nome “Nobilis”, l’annata è il 2007. Il Muffato viene fatto con Uve di Vermentino classico della costa, impreziosite, grazie al particolare microclima, da muffe nobili e da una vendemmia tardiva. Altri particolari li racconta Maurizio in persona nel video.
Per poter vedere la video intervista su "La Tavolozza del Gusto in Video" cliccate il Link qui sotto:

Fattoria Terre del Marchesato
Loc. S. Uberto 164, Bolgheri (Livorno)
Tel. 0565 749752 Fax. 0565 749619
info@fattoriaterredelmarchesato.it
http://www.fattoriaterredelmarchesato.it/

giovedì 6 maggio 2010

Ristorante Osteria Villa Roma 2 a Tirrenia (Pisa), due giovani fratelli Chef per una Cucina di alto livello.

Nei primi Secoli dopo l'Anno Mille, le popolazioni Italiche, per meglio difendersi da innumerevoli invasioni barbariche, dalle incursioni dei pirati, che martorizzavano le coste, e anche dalla malaria che le decimava, si erano ritirate nelle zone collinari più alte e sui monti. Le campagne e le coste, abbandonate per secoli, si erano trasformate in un malsano deserto paludoso, specialmente nel centro/sud dello Stivale. Bisogna arrivare agli anni tra il 1920 e il 1940, quando tutta l'Italia fu pervasa da uno spirito di rilancio Nazionale in ogni settore, per vedere, la messa in campo di un mega progetto, che coinvolse tutto il Paese: bonifiche e nuove fondazioni di centri abitati. Nacquero così decine di Borghi, Cittadine e Città, che furono frutto dell'opera di migliaia di lavoratori guidati da grandi Ingegneri ed Architetti del tempo, che realizzarono opere, con una forte impronta razionalista, tutt'oggi considerate all'avanguardia e ammirate in tutto il mondo. Tra i tecnici più famosi si possono annoverare talenti come l'Ingegnere Pier Luigi Nervi e gli Architetti Marcello Piacentini e Giuseppe Terragni, ma il loro numero fu elevato e ciò permise di portare a termine una infinità di splendide realizzazioni sparse in ogni angolo della nostra penisola.
Nel tratto di Costa tra Marina di Pisa e Livorno sorse, nel 1932, per la volontà congiunta delle autorità politiche di allora, pisane e livornesi, Tirrenia. Vennero incaricati Architetti come Antonio Valente, Adolfo Coppedè e Federico Severini, che in breve tempo, come era in uso, edificarono l'abitato intorno alla centrale Piazza dei Fiori e alla strada litoranea, Viale del Tirreno, che da nord a sud l'attraversava. Come già fatto anche in altre località, vedi a Viareggio il Principe di Piemonte, venne costruito, nel prolungamento verso il mare della piazza centrale, lo Stabilimento Imperiale, dove tra marmi, alti soffitti, larghe vetrate e saloni si poteva usufruire dei servizi del Caffè, l'Albergo e lo Stabilimento Balneare. Tirrenia fu progettata anche come Città del Cinema con i suoi attrezzati Studi Cinematografici, i primi in Italia, sull'esempio di quelli statunitensi, e con la nascita della casa di produzione cinematografica "Tirrenia Film Studios". Nella parte più meridionale dell'abitato, nella frazione del Calambrone, vennero edificate anche le belle e grandi Colonie Balneari estive per la gioventù. Per agevolare le comunicazioni, il 26 Agosto 1935, fu completata la linea ferroviaria Pisa, Marina di Pisa, Tirrenia, Calambrone, Livorno, che, partendo dal centro pisano, arrivava a Livorno, alla Stazione di Barriera Margherita, proprio davanti all’Accademia Navale.
Mi ricordo benissimo il cosiddetto “Trammino” per i Pisani e “Trenino” per i Livornesi, comodo e divertente, purtroppo, il servizio fu interrotto il 15 Settembre del 1960.
Oggi Tirrenia conserva in buona parte l'impronta datale alla nascita, ma grazie al grande sviluppo urbanistico degli anni cinquanta e sessanta, è diventata un centro balneare dal forte richiamo turistico, sia nazionale che internazionale. I cinque attrezzati chilometri di spiaggia, gli alberghi, i diversificati locali, il maneggio, la possibilità di usufruire di molte aree attrezzate per i diversi sport, tra cui anche il golf, il Centro Coni, fanno di questa Località, in estate, un centro vitale sia di giorno che di notte. Oggi, moderne strutture, in molti casi, hanno sostituito le originali, proprio in cima a Largo Belvedere, verso il mare, sulla destra, in angolo, ho scoperto un Ristorante/Osteria molto interessante: Villa Roma 2 dei fratelli Giacomin (con me nella foto in alto).
Alessio Giacomin, classe 1981, nasce a Castelfranco di Sotto (PI), ma la sua famiglia ha origini venete, fin da piccolo, circa sei anni, ha una passione, aiutare nonna Gina, bravissima cuoca, in tutto ciò, che con arte e amore, prepara per la famiglia. Fare sughi, conserve, arrosti, fritti e tutto quanto era possibile realizzare in casa, era per Alessio, il gioco più bello e divertente. Tornato a casa, dal primo giorno di scuola alle medie, corse dalla sua mamma a dirle: “ma questa non è la scuola per fare il cuoco, allora che scuola devo fare ?”. Giustappunto, appena fu in grado, si iscrisse all’Istituto Professionale di Stato per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione “F. Martini” di Montecatini Terme (PT). Le sue prime esperienze, dopo gli stages scolastici, le ha fatte, come aiuto Cuoco, in alcuni locali del pisano; nel 1998 diventa Chef de Partie ai Primi al Ristorante Il Calandrino dell’Hotel Calamidoro nel Centro Torretta White di Calcinaia (PI). Nel Giugno del 2002 entra a far parte della Brigata di Cucina del nuovo Green Park Resort al Calambrone (PI); all’ora l’unico Ristorante della bella struttura era le Ginestre, successivamente con l’ampliamento del servizio ristorazione del Resort e l’apertura del raffinato Lunasia e l’estivo Barbecue Restaurant, Alessio viene coinvolto sempre in un maggior impegno dall’Executive Chef Luca Landi. Da quest’ultimo ha appreso molto, infatti è un qualificato giovane Chef che ha lavorato, in Europa, in diversi posti importanti, dove ha affinato la sua esperienza, tra l’altro, con innovativi nomi della ristorazione spagnola e francese, e in grandi locali come L’Enoteca Pinchiorri a Firenze e a La Closerie Des Lilas a Parigi. Alessio Giacomin nel 2006 rileva, per una gestione di 2 anni, a Bientina (PI), Alimonia, un locale che da subito raggiungerà un alto livello di qualità nell’arte preparatoria della Cucina Giapponese. Il 21 Giugno 2008, su segnalazione del fratello Andrea, che ci lavora già, rileva a Tirrenia una Enoteca/Osteria dal nome Villa Roma. Il fratello più piccolo, Andrea Giacomin, nasce anche lui a Castelfranco di Sotto nel 1985, fin da bambino segue, passo passo, suo nonno Cesare mentre coltiva l’orto e alleva galline, anatre e conigli, con le sue piccole manine aiuta a raccogliere le verdure e a portare in casa le uova. Da amare la natura e le cose buone, a seguire le orme del fratello più grande, che aiutava la nonna in cucina, il percorso è breve. Ecco così l’iscrizione all’Alberghiero I.P.S.S.A.R. di Pisa “G. Matteotti”, da cui esce diplomato nel 2004. Entra subito a lavorare al Green Park Resort del Calambrone , alle Ginestre, come Commis de Cuisine agli antipasti e ai secondi, poi, vista la sua abilità, in meno di un anno è già Chef de Partie (Capo Partita), prima agli antipasti, successivamente ai secondi. Nel 2007 entra come Chef Executive all’Enoteca/Osteria Villa Roma a Tirrenia, venuto a conoscenza che i vecchi proprietari vogliono cedere l’attività, avvisa il fratello Alessio, e con lui nel giugno 2008 rileva il Locale, per sottolineare il cambio di proprietà, al vecchio nome Villa Roma, aggiungono il numero 2.
Il Ristorante Osteria Villa Roma 2, dei fratelli Giacomin, è un locale fresco ed accogliente, pochi fronzoli, si guarda alla sostanza. Una decina di tavoli semplicemente apparecchiati, ma gradevoli, comode poltroncine in vimini, prevale il colore bianco come sulle colonne e gli architravi che abbelliscono la sala, l’ambiente poi è arricchito dai tromp-l’oeil (letteralmente “inganna l’occhio” antichissima tecnica pittorica che nasconde alla vista le pareti), il grande bancone che gira, la scala che porta al piano di sotto alla cucina, poi fuori c’è la nuova comoda veranda, dove nella bella stagione si può mangiare. Responsabile di Sala e della Cantina Alessio Campigli (nel mezzo ai fratelli Giacomin, nella quinta foto sotto), nato a Pisa nel 1980, diplomatosi all’Istituto Alberghiero di Pisa nel 2000, anche lui e passato dall’esperienza del Green Park Resort del Calambrone dove era Chef de Rang, appassionatissimo di vino è diventato Sommelier A.I.S. nel 2004, ha seguito i Fratelli Giacomin, a Villa Roma 2, dall’inizio.
La Carta dei Vini è sintetica, ma fatta con cura, Champagne e Spumanti, Vini Bianchi , Rossi e Rosati dalle migliori Regioni vitivinicole Italiane, i prezzi sono molto interessanti. Non manca la Carta dei Distillati con un’ampia scelta di Grappe, Cognac, Armagnac, Rum e Whisky.
Il Menù è prevalentemente di Mare, ma c’e anche qualche piatto per un percorso di Terra.
Eccoci alla degustazione.
Sul tavolo un bel cestino, ricolmo del profumato e caldo Pane fatto in Casa, usando tecniche strettamente tradizionali e artigianali: Pizzette al latte, Focaccine al miele, panna e uova, Panini alla semola, Panini al latte, Schiacciatina salata, Pane Toscano e Grissini aromatizzati al parmigiano:
- Spiedino di sogliola e zucchino grigliato, con champignon, misticanza e una salsa fresca allo yogurt naturale;
- Insalata della Salute (rivisitazione del piatto di Paracucchi): Scampi Siciliani, triglie di scoglio nostrane, filetto di branzino, cozze e vongole, misticanza e frutta fresca di stagione, il tutto condito con una riduzione di Aceto Balsamico e Olio Extra Vergine di Oliva;
- Carbonara di mare.
Questi piatti sono stati accompagnati da Vermentino Toscano I.G.T., Rugiada Marina 2009, dell’Azienda Agricola Podere Giovanni di Castagneto Carducci (Li).
– Composizione di quaglia arrostita aromatizzata con olio di tartufo (fatto in casa col tartufo vero), gratin di broccoli saltati con la riduzione del fondo di cottura.
In accompagnamento uno Chardonnay Toscana I.G.T., Spante 2007, dell’Azienda Terre del Sillabo di Lucca.
– Rivisitazione di Cheesecake al cioccolato bianco con coulisse di lamponi, mirtilli e more.
Molto belle le preparazioni, aromi piacevolissimi, ottimi i sapori. Molte le finezze riscontrate, ad esempio: nella "Carbonara di mare" il sugo era ricco e fatto bene (polpo, seppia e totano, con cozze e vongole cotte a temperature diversificate), l’aroma di affumicato era stato dato da un fumetto fatto con della pancetta, ovviamente affumicata, il rosso d’uovo cotto sotto sale per 24 ore, poi grattugiato sopra la pasta è stato il tocco perfetto, una delle poche “Carbonare di mare” che hanno superato il mio esame.
La filosofia di questi bravi giovani Chef è basata su l’uso di prodotti freschi e di qualità, con una particolare attenzione a quelli del territorio, su piatti della tradizione rivisitati e presentati, molto bene, in chiave più moderna e in alcuni casi sul crudo con dei piccoli riferimenti alla Cucina Giapponese. Tutto ciò con la massima attenzione ai prezzi, che sono contenuti rispetto a quanto offerto.
Sono rimasto molto soddisfatto di aver trovato a Tirrenia (Pi) il Ristorante Osteria Villa Roma 2, dove due giovani fratelli Chef fanno una cucina di alto livello.
Ristorante Osteria Villa Roma 2
Da Giugno a Settembre sempre Aperto
Nel resto dell’anno il giorno di riposo è il Martedì
Largo Belvedere, 26 bis Tirrenia (Pisa)
Tel. 050 30066