venerdì 29 luglio 2011

LA TRATTORIA NONNA ISOLA ANCHE ALL’HOTEL BAGNI LIDO A VADA (LI).

Il termine “Lido” identifica un lembo di terra o spiaggia pianeggiante, parallelo alla costa, dove arrivano ad infrangersi le onde del mare. E’ ovvio che in una Penisola come la nostra bella Italia, di Lidi, se ne trovano una quantità a dir poco infinita.

La definizione “Lido” apre, nell’immaginario comune, scenari di luoghi accoglienti e vacanzieri, ricchi di ombrelloni e di ogni qualsivoglia piacevole intrattenimento.

Tanto è vero ciò che, sulle grandi e lussuose navi da crociera, il luogo all’aperto dove sono ubicate le piscine con le annesse attrezzature ludiche si chiama “Ponte Lido”.
Vada
, piccola e ospitale Località balneare, in Provincia di Livorno, Porto di origine Etrusca, più tardi conosciuta anche come “Rada del Saraceno”, si trova di fronte alle famose secche, paradiso per pescatori e subacquei, dove sorge anche il vecchio Faro costruito nel 1865.
Sul lungomare Vadese, sorge una lineare struttura, edificata dal Cavaliere del Lavoro Tito Neri nel 1952, l’Hotel Bagni Lido.
La Famiglia Neri ha, per tradizione, un grande amore per il mare e ha sempre fatto notevoli investimenti in attività ad esso legate, vedi la Società che gestisce i sevizi portuali livornesi e i famosi Bagni Fiume a Livorno.
Attraverso gli anni e impegnativi lavori di ristrutturazione, gli ultimi effettuati nel 2005, l’Hotel Bagni Lido si è adeguato alle più moderne e confortevoli esigenze turistiche, arrivando ad oggi nelle condizioni ottimali di accoglienza.
Lo Stabilimento Balneare ha la sabbia bianca e finissima, con le ordinate file di ombrelloni bianchi e blu, il mare è azzurro e trasparente, le cabine incorniciano la struttura con la grande terrazza panoramica.
L’Hotel dispone di 12 belle camere dai colori rilassanti, e gli ospiti sono perfettamente seguiti, curati e assistiti dal personale guidato dal giovane Piero Neri, che, come da tradizione di Famiglia, ha uno strettissimo legame con la sua spiaggia e il suo mare.
L’Hotel Bagni Lido ha anche il Ristorante; dopo varie gestioni, con la Stagione Balneare 2011, è arrivata la conduzione dello Chef Enrico Faccenda e di parte dello Staff della Trattoria Nonna Isola di Castiglioncello (LI).
Di Enrico Faccenda e della sua Trattoria a Portovecchio di Castiglioncello ho già scritto in più occasioni, potete trovare tutta la storia dettagliata nell’Archivio di questo Blog.
Voglio solo ricordarvi che Enrico, come da antica tradizione di Famiglia, ha la buona cucina “nel sangue”, ed è anche uno Chef autodidatta che ha preso i primi insegnamenti fondamentali in cucina con la sua mamma, Maria Luisa Bandini, e poi da grandi maestri come Angelo Paracucchi (uno dei padri storici della Cucina Moderna Italiana).

Enrico ha girato per diversi anni anche per il mondo, lavorando in Ristoranti molto famosi, studiando ed imparando la cultura culinaria di altre tradizioni, ma la sua solida base di cucina tradizionale di mare del nostro territorio, abbinata ad una sapiente cernita della qualità delle materie prime usate, rimane la sua speciale prerogativa.
La Famiglia Neri è un’assidua frequentatrice da anni della Trattoria Nonna Isola di Castiglioncello, ciò ha portato, appena si è presentata l’occasione, a dare a Enrico Faccenda anche la gestione del loro Ristorante al Lido.
Enrico ha assunto questo nuovo impegno con molta passione e responsabilità, sapendo le difficoltà che ci sono nel gestire contemporaneamente due Locali, ma con il valido aiuto della moglie Susanne Eschen tutto è sembrato più facile.
Sono andato a trovare l’amico Enrico Faccenda a Vada, nel suo nuovo Ristorante Nonna Isola al Lido.
Si entra passando davanti alla Reception dell’Hotel, si attraversa un accogliente e riposante salottino per poi entrare nella sala con al centro le colonne oltre la grande vetrata ad arco vista spiaggia e mare. I tavoli sono ben distanziati, alte piante verdi spezzano delicatamente l’ambiente, prevale il bianco sia negli arredi che nella bella apparecchiatura, la Cucina è nuova e a vista.
Fuori la grande tenda blu, anch’essa ad arco, sotto cui si può mangiare anche nelle ore più calde.
Ma veniamo alla degustazione fatta che è stata accompagnata da Tenuta Ripalte 2010, Vermentino di Toscana I.G.T., 95% Vermentino e 5% Uve complementari, 13% Vol., prodotto dalla Fattoria delle Ripalte di Capoliveri, Isola D’Elba (LI), la Fattoria è all’interno della magnifica Tenuta delle Ripalte, un promontorio bellissimo posto sull’estremità Sud-Est dell’Isola :
-Misto tiepido di mare;
-Millefoglie di San Pietro, patatine chips e pomodorino confit;
-Fantasia di spiedini di tonno, polpo, calamaro e gambero, con cucchiaini di pomodoro, peperoncino, pesto senz’aglio, il tutto accompagnato da una cremina di fagioli.
Il “mare in tavola”, presentazioni, profumi e sapori eccellenti.
La bravura di Enrico, abbinata alla ottima qualità della materia prima, si vede e si sente.
Mi sono divertito a veder cucinare Enrico Faccenda e vi assicuro che la sua maestria è fatta, oltre che di conoscenza e genuinità, anche di una particolarissima attenzione per le giuste cotture. Trattoria Nonna Isola al Lido, sulla spiaggia di Vada un’esperienza avvolgente di tutto mare.

Trattoria Nonna Isola al Lido
c/o Hotel Bagni Lido
Via Lungomare, 7 Vada (LI)
Tel. 0586 787530
www.nonnaisola.com
www.hotelbagnilido.com























venerdì 22 luglio 2011

PER LA FESTA DEL VINO 2011 ALFREDO SIBALDI IN DUE SPECIALI SERATE A ROSIGNANO MARITTIMO (LI).

Con la denominazione "Pro Loco" si intende un soggetto, ben identificato dalla legge, che valorizza le risorse di un Territorio, sia dal punto di vista naturalistico, sia da quello storico/culturale. Per raggiungere questo obbiettivo le Pro Loco possono adottare qualunque forma e attività, da quella ricreativa, alla sportiva fino a quelle culturali, con particolare attenzione all’enogastronomia, all’artigianato e alle tradizioni popolari. In altri termini tutto ciò che serve, anche ricercando e sperimentando nuove soluzioni, per incentivare e promuovere un maggiore flusso turistico.
La prima documentazione, che si riferisce a qualcosa di più simile ad una Pro Loco moderna, risale al 1881, quando, nel territorio di Pieve Tesino, allora sotto l’Impero Austro-Ungarico, oggi in Provincia di Trento, nasce un comitato, per il miglioramento della Località e per favorire l’arrivo dei forestieri, dal nome positivo: “Società d’Abbellimento”.
Attraverso gli anni a questi comitati furono dati anche altri nomi (Comitati di Cura, Associazione per il Movimento dei Forestieri, Società per il Concorso di Forestieri) fino ad arrivare a quello di “Pro”, preposizione Latina che significa “Per” in senso positivo.
Dal 1962 tutte le Pro Loco Italiane, più di 6000, sono riunite nell’UNPLI, grazie all’apporto e all’impegno di centinaia di migliaia di volontari svolgono un enorme lavoro di qualifica del Territorio, promuovendo tutto il nostro comparto Turistico.
Da molti anni l’Associazione Turistica Pro Loco di Rosignano Marittimo, in Provincia di Livorno, organizza nel mese di Luglio la “Festa del Vino”.

Per la Trentaduesima Edizione, che si è svolta con grande successo nei giorni di Venerdì, Sabato e Domenica, 8-9-10 Luglio 2011, ha voluto dare un inizio particolare aggiungendo due serate di introduzione dedicate alla “Tradizione Gastronomica Livornese”.
Le serate si sono svolte nei giorni di Martedì 5 e Giovedì 7 Luglio 2011, ed hanno avuto come ospite d’onore uno tra i più grandi Ristoratori del mondo il Livornese Alfredo Sibaldi Bevilotti.
Di Alfredo ho scritto molte volte e potete trovare la sua storia dettagliata e quella dei suoi Famosi Locali nell’Archivio di questo Blog. Qui sottolineo che tra l’infinità dei premi, nazionali e internazionali, da lui ricevuti, è stato il primo e unico Livornese ad essere premiato, per ben due volte, nei suoi Ristoranti, con la prestigiosa “Stella” della Guida Michelin.
Le due manifestazioni si sono svolte nei bei Locali della Fattoria Pertusati di Rosignano Marittimo, recentemente ristrutturati dall’Amministrazione Provinciale. Una grande Sala Conferenze con sotto un altro spazioso Locale, dove è stata allestita una mostra di bellissimi costumi rinascimentali patrimonio del “Corteo Storico”.
Ma veniamo alle Serate.

Il Martedì improntato sulla Cucina Livornese di Mare e i Vini Bianchi.
Alfredo Sibaldi Bevilotti, Pierluigi Boroni l’Avvocato Gastronomo e decano dei Giornalisti Livornesi, David De Ranieri Direttore della Tenuta Badia di Morrona, insieme al Sommelier Sabino Caroti responsabile della Condotta F.I.S.A.R. “Due Valli” (Rosignano e Cecina), hanno piacevolmente intrattenuto il numeroso pubblico svolgendo il tema della serata.
Alla fine, nel grande piazzale della fattoria è stato servito il Buffet, preparato da Alfredo Sibaldi con l’assistenza delle brave Cuoche della Pro Loco (Franca Pisaneschi, Rina Rossi, Maria Luisa Pacciardi, Alda Bianchi) guidate da Angiolina Tonarini e dal responsabile di Cucina Ottorino Baldi.

- Salvia fritta;

-Bruschette all'Olio Extra Vergine di Oliva dell'Azienda Frantoio Bini Paola di Rosignano Marittimo;
- Crostini con vellutata di fagioli Cannellini alla salvia e aringa affumicata;
- Zuppina di fagioli Cannellini e pomodori freschi;
- Insalata di polpo di scoglio e patate di montagna.
Il tutto abbinato a:
Aperitivo - Granduca di Toscana, Vino Spumante Brut, della Fattoria Poggio Gagliardo, Località Poggio Gagliardo, Montescudaio (PI);
- Silente 2010, Bianco Toscana I.G.T., dell’Azienda Agricola Poggio Agli Scalzi, Località Le Badie, Castellina Marittima (PI);
- La Suvera 2010, Bianco Toscana I.G.T., della Tunuta Badia di Morrona, Terricciola (PI);
- Capannino Bianco, dell’Azienda Castello del Terriccio, Castellina Marittima (PI).
Il Giovedì la Cucina Livornese di Terra e i Vini Rossi.
Alfredo Sibaldi, Alberto Moscardini, titolare dell’Azienda Poggio Agli Scalzi, Sabino Caroti con un altro Sommelier F.I.S.A.R., Andrea Banchieri, e le antichissime Poesie Greche dedicate al Vino, lette ed interpretate dal Professore Elvezio Montesarchio, hanno interessato e appassionato una Sala gremita.
Il Buffet della serata, ancora più ricco, Alfredo Sibaldi e le Signore di Cucina hanno dato, in due serate, un eccezionale esempio di qualità nella semplicità:
- Salvia fritta;
- Bruschette all’Olio Extra Vergine di Oliva dell’Azienda Frantoio Mulino a Vento di Rosignano Marittimo;
- Crostini Toscani con paté di fegatini di animali da cortile;
- Zuppina di fagioli Cannellini e pomodori freschi;
- Filettino di aringa sott’olio, misticanza e cipolle;
- Insalata tiepida di Galletto Livornese in agrodolce arricchito con cipolle di Tropea fondenti, pinoli e Aceto Balsamico;
- Prosciutto di Cinta Senese della Macelleria di Rosignano Solvay di Mino Musto, servito al coltello da Franco Manfrè, titolare della Macelleria di Rosignano Marittimo e fornitore ufficiale di tutta la carne delle manifestazioni della Pro Loco.
L’abbinamento è stato fatto con:
Aperitivo – Sassi Rosa 2010, Rosato Toscano I.G.T., prodotto da Gian Annibale Rossi di Medelana, Castellina Marittima (PI);
- Adeo 2009, Bolgheri Rosso D.O.C., dell’Azienda Agricola Campo alla Sughera, Castagneto Carducci (LI);
- Capannino 2008, Rosso Toscana I.G.T., dell’Azienda Castello del Terriccio, Castellina Marittima (PI);
- Poggio Agli Scalzi 2008, Montescudaio Rosso D.O.C., dell’omonima Azienda di Castellina Marittima (PI);
- Pergolaia 2005, Rosso Toscana I.G.T., dell’Azienda Vitivinicola Caiarossa di Riparbella (PI).
Il servizio al Buffet è stato professionalmente eseguito da Silvio Fiorillo.
Due serate divertenti e di successo offerte dalla Pro Loco di Rosignano Marittimo, realizzate con grande impegno da tutti i volontari dell’Associazione, ben rappresentati dalla Presidente Silvia Giorgerini, insieme a Roberto Burgalassi, Gabriele D’Avino, Piero Tempesti e Vito Marrucci.

Dimenticavo, il sottoscritto, Giorgio Dracopulos, Enogastronomo del Corriere del Vino, ha introdotto, condotto e moderato le manifestazioni.

Appuntamento alla Festa Del Vino dell’anno prossimo.

http://www.prolocorosignanomarittimo.it/
http://www.poggiogagliardo.com/
http://www.poggioagliscalzi.it/
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sabato 16 luglio 2011

ALL’OSTERIA DE’ MESSERI DI BIBBONA (LI) UNA SOLIDA TRADIZIONE CULINARIA.

In Val di Cecina, in Provincia di Livorno, c’è un piccolo e antico Comune, Bibbona, arroccato su di una dolce collina, il suo territorio si estende fino al mare.
I ritrovamenti archeologici ci indicano i primi insediamenti su questo territorio addirittura all’Età della Pietra, attraverso i secoli si risale al periodo Etrusco, ai Romani, fino a giungere nel Medioevo, dove, a Bibbona, sorse uno dei Castelli strategicamente più contesi tra Volterra , Pisa e la lontana Firenze. Qui, a cavallo dell’Anno Mille, i territori passarono sotto il governo dei Conti Della Gherardesca, nobile casata di origine Longobarda, conquistato, poi, lo stato di Libero Comune fu soggiogato dai Fiorentini nel 1406.
Bibbona ebbe il suo periodo fiorente fino al 1549, il suo declino fatto di povertà, epidemie, incursioni dei pirati e un netto calo della popolazione iniziò quando i terreni di appartenenza della comunità vennero ceduti a Eleonora Alvarez de Toledo y Osorio, la prima ricca moglie spagnola di Cosimo I de’Medici. Gli abitanti di Bibbona (Bibbonesi) vennero costretti a pagare un affitto per i loro ex terreni, questa gabella si chiamava “Terratico”. Nel 2006, riprendendo questo antico nome è stata ufficializzata la “D.O.C. Terratico di Bibbona” per i Vini dei Comuni di Bibbona, Cecina, Rosignano e Collesalvetti.
Grazie alle bonifiche e alle riforme fatte da un sovrano illuminato come il Granduca di Toscana Pietro Leopoldo II d’Asburgo-Lorena (1747-1792) anche Bibbona migliorò il suo “status” e, nel 1789, il Comune riebbe anche le terre, che però furono date solo ai proprietari più ricchi.
Oggi Bibbona con il suo centro storico e con le Frazioni della California e di Marina di Bibbona è una interessante e piacevolissima meta turistica che produce nelle sue terre, tra l’altro, Olio Extra Vergine di Oliva e Vino.
Ai signori di alto lignaggio, nel Medioevo, veniva attribuito il titolo di “Messère”, più che appropriato che nel centro storico di Bibbona ci sia un Ristorante, molto caratteristico, che si chiami "Osteria De’ Messeri", i cui titolari sono Andrea Giusti e Katia Minuti Innocenti.
Andrea, nato a Livorno nel 1975, ha innata la passione per la ristorazione, su consiglio della sua professoressa d’Italiano, si iscrive all’Istituto Statale Alberghiero “E. Mattei” di Rosignano (LI), dove si diploma per i servizi di Sala. Dopo varie esperienze entra a lavorare al Ristorante Bagatelle di Marina di Cecina (LI), dove rimarrà fino al 2003 diventando prima Sommelier (F.I.S.A.R.) e poi Responsabile di Sala. Successivamente rileva a Bibbona un Locale che aveva aperto nel 1992, l’Osteria De’Messeri, nel 2007 acquista, sempre a Bibbona, l’Enoteca Savio e dopo tre anni di laboriose ristrutturazioni vi trasferisce la definitiva sede dell’Osteria De’ Messeri.
Katia è nata a Pisa nel 1975, la passione per la cucina è di Famiglia, la Mamma dal 1960 è la Cuoca del Ristorante La Bolognese di Marina di Bibbona, il Locale del fratello della Mamma. Katia è giovanissima quando incomincia a lavorare nella cucina del ristorante di Famiglia, e nello stesso tempo studia e si diploma Geometra all’Istituto Tecnico Statale “B. Buontalenti” di Livorno, continuando poi a lavorare il giorno in uno studio tecnico e la sera in vari Ristoranti. Nel 1997 conosce Andrea Giusti, dopo qualche anno di fidanzamento, nel 2003 rileva con Andrea l’Osteria De’ Messeri divenendo ufficialmente la Chef. Nel 2006 Katia e Andrea si sposano, e dalla loro unione nel 2007 nascono due bellissimi gemelli, Edoardo e Filippo. Oggi nella nuova ubicazione dell’Osteria De’ Messeri Katia è la Regina assoluta della cucina.
Il Ristorante Osteria De’ Messeri, inaugurato il 5 Agosto 2010 in occasione della bella Festa Comunale di “Convivia”, è situato nel fondo di un vecchio Frantoio del 1865, un grande portone ad arco, in ferro e vetro, ci introduce nell’unica sala accogliente e raccolta, con il pavimento in pietra, il soffitto con travi, travicelli e mezzane, anche le pareti sono di pietra grezza. Al centro la struttura della vecchia molazza a pietra, la vasca con la mole e uno dei due “macelli” (le grandi ruote di granito) a destra l’incavo della vecchia pressa con l’altra ruota su cui e stato ricavato il piano per il piccolo angolo ufficio. Pochi i tavoli, una trentina di coperti, qualcuno di questi è appoggiato su due grandi lastre di vetro che si aprono sul pavimento e permettono di vedere alcuni reperti della vita agricola dei tempi passati. L’ arredamento è semplicemente rurale ben curato. Con la bella stagione si può mangiare fuori, davanti all’Osteria. Atmosfera e apparecchiatura informale mettono il cliente a proprio agio.
La Carta dei Vini è importante, molte le Etichette del Territorio, vasta scelta di Vini Bianchi e Rossi, compreso un consistente assortimento di Vini pregiati.
Il Menu è fatto principalmente di piatti della Tradizione, soprattutto Terra, ma su prenotazione anche percorsi degustativi con Pesce freschissimo.

Dove è possibile si predilige la filiera corta, qui il “KM. 0” è di casa. Le materie prime usate sono solo di ottima qualità e sono scelte accuratamente, la spesa è giornaliera, la pasta è fatta in Casa, l’Olio Extra Vergine di Oliva proviene da piante curate personalmente.
Ma veniamo alla ampia degustazione fatta:
- Carpaccio di Chianina con tartufo e scaglie di Parmigiano Reggiano (la carne proveniva da un Manzo allevato nell’Azienda Agricola Ferrone Alessandro, di Bibbona);
- Petto d’oca affumicato con mele fritte su misticanza di verdure e Aceto Balsamico.
Questi primi due piatti sono stati accompagnati da Castello D’Albola Chardonnay 2009, Bianco Toscana I.G.T., 100% Chardonnay, 12,5% Vol., prodotto nella bella Tenuta di Castello D’Albola, adagiata in cima alla splendide colline chiantigiane a Radda in Chianti (SI).
- Tagliatelle al sugo di cervo;
- Ravioli d’anatra e foie gras con tartufo;
- Cinghiale al cacao e pinoli.
In abbinamento a Poggio alle Querce 2005, Bolgheri Superiore Rosso D.O.C., prodotto con Uve Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc, 13,5% Vol., dall’Azienda Agricola Poggio alle Querce di proprietà della Famiglia Pavoletti, di Castagneto Carducci (LI), una della dieci Aziende a conduzione familiare che fanno parte del Consorzio Vignaioli della Costa Etrusca.

- Tortino al cioccolato con panna fresca.
Con il dolce è stato servito Caparzo Moscadello di Montalcino 2002 D.O.C. Vendemmia Tardiva, 100% Moscato Bianco, 15% Vol., prodotto, con uve vendemmiate non prima del 1 di Ottobre, dopo un periodo di appassimento sulla pianta di 45 giorni, dalla Tenuta Caparzo di Montalcino (SI).
Una degustazione molto interessante, belle le presentazioni, ottimi profumi e sapori, validi gli accostamenti, abbondanti le dosi (il che non guasta), certamente una cucina casalinga di ottimo livello.
All’ "Osteria De’ Messeri" Andrea Giusti e Katia Minuti Innocenti oltre che ad accogliervi con premura e cordialità in un ambiente caratteristico vi faranno provare i piaceri della solida tradizione culinaria di questo Territorio.

Ristorante Osteria De’ Messeri
Via Mazzini, 3/4 Bibbona (Livorno)
Tel. 0586 670327
www.osteriademesseri.it




















martedì 5 luglio 2011

MEDITERRANEA BELFIORE: OTTIMI PRODOTTI BIOLOGICI FATTI CON ARTIGIANALITA’ E AMORE.

Parafrasando un celebre “incipit” Manzoniano potrei dire: “Il Pomodoro chi è costui ?”
E’ una Pianta, della Famiglia delle Solanaceae, circa 2000 specie di piante da fiori, originarie soprattutto del Continente Americano, molte delle quali sono per uso alimentare, come le patate, il peperoncino, la melanzana e il peperone. I frutti che produce il Pomodoro, pianta classificata nel 1753 dal Medico e Naturalista Svedese Carl Nilsson Linnaeus (1707-1778), come Solanum Lycopersicum, sono delle grandi bacche di colore giallo/rosso.
La pianta del Pomodoro è originaria del Sud America, in particolare ai piedi della zona montuosa della Cordigliera delle Ande, nei climi tropicali tende a svilupparsi più volte l’anno, mentre da noi quella coltivata all’aperto, è annuale, non sopravvivendo al nostro clima invernale.
Dopo la scoperta del Continente Americano (1492), il vegetale fu importato dagli Spagnoli in Europa come pianta ornamentale, non la si riteneva commestibile causa la tossicità delle sue parti verdi che contengono “solanina”.
Il Pomodoro è arrivato in Italia nel 1596, ma si è diffuso nella nostra Penisola più tardi, in particolare al Sud .
Sul nome non c è certezza, tra le possibili origini quella del “battesimo” come “Mala Aureo”, fatto da Pietro Andrea Mattioli (1501-1578), grande Umanista, Medico e Botanico Senese, nel trattato Medici Senensis Commentarii pubblicato nel 1554. Infatti “Mala” che in Latino significa “ Pomo” nel senso riferito alla frutta, in particolare alla mela, come facilmente intuibile, e “Aureo = D’oro” da cui la traduzione letterale “Pomo D’Oro”.
Oggi il Pomodoro domina la gastronomia mondiale, e l’Italia è al vertice della sua produzione di qualità, oltre ad essere, in assoluto, il primo esportatore al mondo di prodotti a base di pomodoro: pelati, passata, polpa, concentrato, sughi.
Quella che Vi voglio raccontare è una storia di forti legami con la terra, con la tradizione alimentare Italica, dove il Pomodoro è “Re”, dove il lavoro trasuda anche amore e passione: è la Storia della Famiglia Ciarlo.
I Ciarlo sono Agricoltori e piccoli proprietari da sempre, la loro origine è Campana, più precisamente provengono dal Comune di Morcone, in Provincia di Benevento.

Il Territorio Beneventano è posto nell’entroterra Appenninico, nella parte meridionale della zona storicamente definita come Sannio, ed è ubicato in una particolare posizione centrale che è quasi equidistante dal Mare Tirreno e dall’Adriatico.
Domenico Ciarlo, classe 1903, grande lavoratore e agricoltore appassionato, con il grande desiderio nel cuore di trovare terreni sempre più avocati, cambiandoli anche con altri di zone lontane, pur di migliorare la sua produzione. Questo suo scopo lo porta a trasferirsi, dopo il matrimonio con Giocondina Fortunato, a Santa Croce di Magliano, in Provincia di Campobasso, una terra dagli ecosistemi molto particolari e differenziati. Qui, nel 1939, nasce il loro unico figlio, Donato Ciarlo. Segue un altro periodo di trasferimenti, con tutta la famiglia, prima a Termoli e poi a Siena. Intanto scoppia anche la Seconda Guerra Mondiale e Domenico Ciarlo compie il suo dovere di servire la patria, svolge il servizio nell’Arma dei Carabinieri Reali, corpo fondato nel 1814.

Nel 1952 la Famiglia Ciarlo viene in Toscana, nel Comune di Cecina in Provincia di Livorno, dove altri due fratelli di Domenico, Salvatore e Vittorio si sono già sistemati in Località Mazzanta.
Anche Domenico si innamora della Zona e acquista, in Località Cinquantina a poche centinaia di metri dal mare, un terreno che porta un nome di buon auspicio: Belfiore. Passano anni di duro lavoro, l’Azienda di Famiglia è ora nelle mani di un’altra generazione.
Donato Ciarlo, nel 1963 si sposa con un ragazza del posto, di Colle Mezzano, Frazione di Cecina, Renza Masi, dalla loro felice unione nascono tre figlie: Simonetta, Antonella e Emiliana.
Donato, nel 1974, inizia anche una nuova attività di trasformazione e conservazione della sua produzione, nasce il Conservificio di Ciarlo. Sono anni difficili per l’Agricoltura e Donato, per differenziare, fa un ulteriore investimento, acquistando la piccola distilleria “Cavallini”. Questo importante passaggio commerciale servirà anche per accrescere esperienza da poter riversare sul Conservificio che intanto aveva preso il nome di “Mediterranea Belfiore”.
Dopo tanti sforzi la qualità viene premiata e l’Azienda cresce rapidamente, purtroppo nel 1997 Donato Ciarlo si ammala gravemente e il 27 Giugno del 2001 viene a mancare.

Le tre figlie, improvvisamente, si ritrovano, a fare le imprenditrici, ma non sono prive di forza di volontà, sono energiche, intelligenti e cresciute con un padre come Donato che ha loro insegnato la strada da seguire. Hanno nel sangue la passione, l’amore per i campi, per i loro prodotti e per i “barattoli di conserve”.
Oggi l’Azienda Mediterranea Belfiore ha dieci ettari, coltiva una varietà di pomodori, selezionata attraverso gli anni, particolarmente adatta ai loro terreni argillosi, che permette di ottenere un frutto di media pezzatura ma dalla polpa soda, non acquosa, con una buona pelabilità e dal sapore particolare, molto gradevole e dolce.
Da 25 anni i loro terreni sono gestiti esclusivamente seguendo metodi tradizionali e naturali, da 16 anni la loro produzione è Biologica. I loro Prodotti si basano sulla migliore qualità, sull’artigianalità e su attente procedure (come la trasformazione entro le 24 ore dal raccolto e cotture brevi a basse temperature), per poter mantenere la freschezza, la fragranza e inalterati i profumi originari.
Quattro le linee fondamentali dei preparati:
- Le Salse Del Cuore - Sono le preparazioni fatte con i Pomodori, partendo dai curati filetti alle salse ai vari sapori e nei differenti abbinamenti;
- I Sapori del Cuore - Dalle insalatine Primavera ai Sott’olio, dalle Verdure Grigliate alle Olive fino alla Creme;
- Il Pesto del Cuore - Nelle diverse confezioni e formati con il fresco e profumato basilico di loro produzione;
- I Carciofi del Cuore - I migliori “Morelli Toscani” preparati in modi diversi nei bei vasi trasparenti grandi e piccoli.
La Mediterranea Belfiore si è specializzata, negli anni, con successo, anche in pregevoli confezioni Natalizie, che, oltre ad essere spedite, venivano vendute, insieme a tutta la loro produzione, nello spaccio dell’Azienda. Sull’onda di questa ed anche di altre iniziative si è giunti alla trasformazione dello spaccio in un vero e proprio Negozio di alta qualità. Anche nella scelta della nuova struttura si è seguito l’impostazione ecologica (Bioarchitettura), affidando la realizzazione del nuovo punto vendita alla Ditta Rubner Haus di Chienes (BZ), altamente specializzata nella lavorazione del legno e altri materiali naturali.
Sabato 18 Giugno 2011 sono andato all’inaugurazione del nuovo Negozio alla Mediterranea Belfiore. Tra moltissimi intervenuti ho potuto costatare il grande risultato ottenuto, sia nella elegante semplice bellezza della struttura su tre livelli (piano terra per la vendita, cantina e piano rialzato con il grande tavolo per le degustazioni), sia nella grande qualità della merce esposta in confezioni molto belle (la loro e quella di altre selezionatissime Ditte).
Da notare:
- “Le Salse dello Chef” una linea fatta da loro in collaborazione con due bravissimi Chef come Deborah Corsi del Ristorante La Perla del Mare di San Vincenzo (LI) e Giorgio Scarpa del Ristorante il Frantoio di Montescudaio (PI);
- I ricchissimi Cestini da Picnic perfettamente organizzati con tutto l’occorrente per la diverse occasioni;
- I prezzi contenuti sui Vini, anche i più famosi e rari, e sulle ottime birre.
L’Azienda Mediterranea Belfiore vende in Italia e in molti Paesi del mondo, ed è un fiore all’occhiello della nostra produzione conserviera.

Un’Azienda al femminile, tre sorelle e mamma Renza, ma un “Cuore” solo, pieno di passione e d’amore per la genuinità.

Mediterranea Belfiore
Via Guerrazzi, Loc. Cinquantina, Cecina (LI)
Tel. 0586 620555
www.mediterraneabelfiore.it