La Calabria
è quella Regione Italiana che rappresenta geograficamente la “punta dello
stivale Italico”.
La
bellissima Regione Calabria confina a Nord con la Basilicata e a Sud-ovest
lo Stretto di Messina la separa dalla Sicilia; le sue Coste,
lunghe ben 788,92 km., sono bagnate a Est dal Mar Ionio e a Ovest
dal Mar Tirreno. Il Territorio Calabrese in buona parte è formato da
rilievi montuosi (Pollino, Sila, Catena
Costiera, Serre e Aspromonte) e solo una piccola parte è
occupata da Pianure: le principali sono la Piana di Sibari, la Piana
di Sant'Eufemia e la Piana di Gioia Tauro. Alla Calabria appartengono
anche due piccole Isole “Dino” (di dimensioni maggiori)
e “Cirella”, bagnate dal Mar Tirreno, entrambe ricadenti
amministrativamente in Provincia di Cosenza.
Si tratta di una Regione ricchissima di Storia tantoché la sua Popolazione ha identità diverse che si manifestano anche nel linguaggio che va oltre al “Dialetto Calabrese”. Per esempio nel Nord della Regione si parla un Dialetto derivante dalla “Lingua Napoletana”, mentre nel Sud si riscontrano numerose somiglianze del Dialetto locale con la “Lingua Siciliana”e poi ci sono alcune minoranze della Popolazione riconosciute e tutelate dallo Stato Italiano che parlano il Guardiolo, il Greco-calabro e l'Albanese. In Calabria l'agricoltura è sviluppata soprattutto nella coltivazione di Ulivi (è la seconda Regione in Italia per la produzione di Olio dopo la Puglia), di Viti e di Agrumi.
Una delle
Zone più interessanti della Calabria è sicuramente l’Aspromonte nota, oltre che
per le sue specifiche bellezze naturali, anche per la “Giornata
dell'Aspromonte”. Una brevissima Battaglia (circa 10 minuti) tra
l'Esercito Regolare Italiano (i Piemontesi) e i Volontari Garibaldini
che ebbe luogo nel pomeriggio di Venerdì 29 Agosto 1862, quando le
truppe regolari fermarono, aprendo il fuoco, il tentativo di Giuseppe
Garibaldi e dei suoi di completare la marcia
dalla Sicilia verso Roma per scacciare Papa Pio IX
allo scopo di riunificare tutta l’Italia. Garibaldi, in piedi allo scoperto fra
le due linee fu ferito, ricevette due palle di carabina (all'anca sinistra
e al malleolo destro) e venne appoggiato a un pino, ancor oggi
esistente, con in bocca un mezzo sigaro Toscano mentre in soccorso arrivarono
tre medici dei volontari.
L'Aspromonte
è un fascinoso e antichissimo Massiccio Montuoso nel Sud della Calabria, oggi rientrante
nella Provincia di Reggio Calabria, la sua morfologia è piuttosto
frastagliata, fatta eccezione per la sommità, il cui profilo è addolcito dalla
natura scistosa. Il complesso ha una forma conico-piramidale, con un rilievo
centrale, il Montalto (1956 m.) da cui si diramano più creste
intervallate da valli profonde.
Il
versante Tirrenico è interessato da un sistema di faglie, in
direzione nordest-sudovest, che interrompe i crinali determinando la formazione
di quattro terrazze sviluppate a differenti altezze. Il versante Ionico è
invece caratterizzato da pendenze uniformi fino alla Costa. L'Idrografia è
caratterizzata dalle “fiumare” brevi corsi d'acqua, a regime torrentizio,
che scorrono su greti sassosi fino a valle. Dato il regime pluviometrico,
con piogge concentrate nel periodo invernale, questi torrenti
scorrono impetuosi nel periodo invernale, formando ad alta quota suggestive
cascate. Con la diminuzione delle precipitazioni, in primavera, la portata si
riduce progressivamente fino ad esaurirsi del tutto, cosicché, nel periodo
estivo e autunnale, le fiumare sono completamente in secca. Un Territorio
semplicemente bellissimo e talmente ricco di flora e fauna che è diventato, nel
1989, “Parco Nazionale dell’Aspromonte” e dal 2021 fa parte della “Rete
Mondiale dei Geoparchi” curata dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per
l'Educazione, la Scienza e la Cultura (UNESCO).
Nella parte
più interna della Costa Settentrionale
dell'Aspromonte (versante Tirrenico), in una zona
Collinare della Piana di Gioia Tauro a 514 m s.l.m.,
sorge l’antico Borgo di Santa Cristina d'Aspromonte un piccolo Comune (circa
800 Abitanti) della Città Metropolitana di Reggio Calabria, un tratto del suo Territorio
rientra nel “Parco Nazionale dell'Aspromonte”.
L'origine
del nome di “Santa Cristina d'Aspromonte” molto probabilmente è di derivazione
Greca ma le origini del Borgo si perdono nella notte dei tempi. La prima fonte
scritta che documenta l'esistenza del Centro abitato e fortificato risale al X
Secolo d.C., in un brano della “Vita di Sant'Elia il Giovane”, nel
quale viene riportato che il Santo visse per un periodo, tra l'880 ed il 902,
nel Castello di Santa Cristina predicando la fede Cristiana e
profetizzando l'invasione dei Saraceni.
A soli 12
minuti (circa 8 km) dal Borgo di Santa Cristina d'Aspromonte, percorrendo la
Strada Provinciale 2 immersa nella verdeggiante natura e successivamente
transitando in Corso San Fantino, con l’attraversamento della panoramica
Frazione di Lubrichi, ci si congiunge con la Strada Provinciale 2 Bis e dopo poco
sulla destra, in Località Calabretto al Civico 1, si trova un Ristorante
estremamente fascinoso e molto interessante sotto tutti punti di vista: “Qafiz”.
Il Locale, facendo
riferimento alla Storia passata del Territorio, prende il nome di
“Qafiz” (in Arabo: قفيز) un termine che indica una misura tradizionale di volume,
corrispondente all’incirca a 7 litri, ancora usata, per esempio in Libia, per
quantificare l’Olio di Oliva.
Titolare del
Ristorante “Qafiz” è il bravissimo Chef Nino Rossi.
Nino è nato
a Gioia Tauro, il 12 Maggio 1981, ma è cresciuto a Roma in una Famiglia
attaccatissima alle tradizioni dove la convivialità lo vedeva partecipe di
tavolate con i Genitori, i Nonni, i Bisnonni toscani e la Prozia. Mangiare
tutti insieme era sempre un piacevolissimo e gustoso evento dove la
protagonista era la tata, Maria, punto di riferimento della Famiglia non solo
per le sue doti culinarie. Maria per moltissimi anni ha realizzato in Casa
deliziose ricette e preparazioni classiche provenienti dalla Tradizionale
Cucina Italiana e in particolare da quella povera ma ricca di gusto e sapori
del Sud, se non bastasse anche la Nonna Paterna in Cucina era bravissima.
Grazie a una tale atmosfera fatta di amore e delizie per Nino Rossi è scattata
la passione e ha fatto della Cucina lo scopo della sua vita.
Nino sia
mentre frequentava il Liceo Classico Goffredo Mameli a Roma, pattinando a
rotelle a livello agonistico e approfondendo la conoscenza della musica
elettronica che amava, sia successivamente all’Academic Intensive English
Program (AIEP) - UNCLA Exstension di Los Angeles negli Stati Uniti (dove si è
Laureato nel 1999) grazie a suo Padre, amante dei viaggi e grande appassionato
di ristoranti e di vini, ha avuto la possibilità di confrontarsi e conoscere i
sapori internazionali delle più svariate culture gastronomiche. Inizialmente
Nino ha iniziato a seguire gli Eventi, soprattutto banchetti e matrimoni, che
venivano realizzati in quella proprietà di Famiglia “Villa Rossi” ubicata
sull’Aspromonte in Località Calabretto.
La Tenuta
originariamente dimora estiva della Famiglia Ruffo Conti di Sinopoli e Principi
di Scilla è dal 1900 di proprietà della Famiglia Rossi, fino agli anni ‘70 è
stata il fulcro della loro attività agricola. A partire dagli anni ’90 i Rossi
hanno deciso di ristrutturare e impreziosire tutti gli aspetti della Tenuta
stessa. La proprietà oggi comprende una dimora storica del 1700 con annessi,
adagiata su una panoramica collinetta, 4 ettari di aranceti, 10 di ulivi
secolari, il grande e curato giardino, la bella piscina e il piccolo orto.
Dagli anni duemila Nino Rossi, con il fondamentale aiuto della sorella
Antonella, ha voluto intraprendere in un contesto di tale bellezza la via
dell’alta ospitalità.
Nel 2007
Nino ha iniziato a muovere i primi passi da autodidatta in Cucina e un paio di
anni dopo è arrivato nella mitica Cucina del Ristorante “St. Hubertus” (Tre
Stelle Michelin) dello Chef Norbert Niederkofler nell'Hotel “Rosa Alpina” a San
Cassiano (Bolzano). Una grande esperienza dove Nino ha fatto tesoro di tutto
ciò che ha appreso. Negli anni successivi ha continuato a seguire i banchetti e
a fare stage invernali, sempre da Norbert Niederkofler e da un altro grande
Chef come Giancarlo Perbellini.
Nel Maggio
del 2016 Nino Rossi ha inaugurato il suo Ristorante “Qafiz” nel cuore
dell’Aspromonte, realizzando un progetto estremamente ambizioso e di spessore
che ha attirato da subito le attenzioni della “Guida Rossa Michelin” che lo ha
prima inserito (2018) nella Guida stessa e nel 2019 lo ha premiato con la
“Stella Michelin”. Sono arrivati anche molti altri riconoscimenti come i “Tre
Cappelli” della “Guida Ristoranti de L’Espresso”. La voglia di continua
crescita ed evoluzione lo ha portato poi ad aprire nel 2020, sempre nella
stessa struttura, “Aspro Cocktail Bar”, un particolare approccio al mondo della
“mixology” che esalta preparazioni di cucina, territorio e sapidità nei
cocktail.
Al
Ristorante “Qafiz” sotto le storiche volte a botte con i mattoni faccia vista
della Sala, che danno estremo fascino a tutto l’ambiente, inizialmente solo
“Quattro Tavoli” per 16 posti. Arredamento e apparecchiatura elegantemente
minimali. La Cucina di Nino Rossi è Calabrese e allo stesso tempo è anche magica
visti i risultati che riesce a ottenere con l’uso delle materie prime del
Territorio.
L’attaccamento
alla Tradizione si manifesta ai commensali già con il primo gesto quando in
tavola viene posato un morbido canovaccio bianco che racchiude il fragrante e
profumato pane della Casa e l’olio extra vergine dell’Azienda di Famiglia. Per
non sbagliare anche l'acqua è quella della sorgente vicina che alimenta un
corso d'acqua, un Torrente balneabile che si arricchisce di romantiche
cascatelle. “Qafiz” è totalmente immerso nella natura e nella biodiversità, dai
boschi e dalle montagne di Santa Cristina d’Aspromonte è possibile vedere anche
il mare, un panorama assolutamente splendido che ha pochi eguali al Mondo.
Dal 2 di
Aprile 2023, per la nuova stagione al “Qafiz”, è avvenuta una vera e propria
rivoluzione con tantissime novità tra cui uno “chef’s table” da 8 posti, il
restyling del Ristorante e, all’interno della dimora storica, “Casa Qafiz”, due
(per ora) eleganti e accoglienti camere da letto (Acacia e Sorbara) dotate di
ogni comfort e con una vista indimenticabile, dove poter rimanere a godere di
tutte le positive prerogative del posto.
La Casa Qafiz che
ospita le camere è ricca di fascino grazie anche ai materiali e alle
architetture di rilevanza storica come gli antichi mattoni, i pavimenti in
graniglia, la pietra verde del Borgo Delianuova (una speciale roccia estratta
da un'antica cava in contrada "Cotripa", utilizzata sin dal XVIII
Secolo per realizzare portali, balconi e fontane in diversi Paesi e Città della
Calabria), le volte a crociera e le volte a botte. Un contesto ideale anche per
l’Aspro Cocktail Bar e per la zona polifunzionale definita “Tinello” dove
gli ospiti possono trovare il proprio ristoro durante tutta la giornata.
Lo “chef’s
table” non è semplicemente un nuovo arredo ma è proprio una nuova espressione
filosofica di servizio, infatti in sala sono stati tolti i tavoli (meno uno) e
si è realizzato un bancone tutt'intorno alla “front kitchen” in cui 8 ospiti
possono godere di un’esperienza assolutamente piacevole e personalizzata.
Inoltre è stato introdotto elegantemente e professionalmente il doppio turno.
Al bancone vengono servite dieci portate in circa due ore e dopo si prosegue
con i dolci e il dopo cena nel salottino davanti al bancone di “Aspro” in modo
da liberare lo “chef’s table” per il secondo turno con un orario attorno alle
21.30. In più per i fine settimana il servizio viene fatto non solo a cena ma
anche a pranzo.
Lo Chef Nino
Rossi ha voluto rinnovare anche la tipologia delle portate e i piatti del Menu che inizialmente erano una
rappresentazione della Tradizione portata al livello gourmet, oggi diventano un racconto inedito,
dove passato e futuro della Calabria si fondono in un unicum: - Cipolla
sottaceto, ostrica, pistacchio; - Animella, salsa ponzu Calabrese, mandorle e
origano fresco; - Linguine carapaci affumicati e salmoriglio (salsa tipica
Calabrese) al pino laricio; - Riso Carnaroli, aringa affumicata, frutto della
passione, caffè, cardamomo verde; - Trota, acqua di pappaluni (fagioli
Aspromontani) ristretta, scorza di arancio candito, artemisia; - Piccione al
barbecue, fico candito, curcuma, cicoria selvatica, nocciola; - Namelaka (crema
dolce e soffice) al finocchietto marino, gelato al riccio di mare; - “Nuova vita
dopo l’incendio”, un piatto dedicato ai devastanti incendi che hanno colpito
l’Aspromonte nel 2021. Solo per citarne alcuni.
Dal 2016 in
supporto allo Chef Nino Rossi c’è una grande professionista la Direttrice
Rossella Audino. Rossella è la forza motrice che fa dell’accoglienza una
pregevole arte: raffinata Maître, esperta Sommelier (Responsabile di una Carta
dei Vini super selezionata), sensibile e dotata di un grande gusto (segue e
cura anche tutto il design), bella, intelligente, carismatica e con un
irresistibile fascino mediterraneo. Una grande “padrona di Casa” che tra i
tanti riconoscimenti ricevuti, nel 2021 è stata premiata dalla “Guida
Ristoranti d’Italia del Gambero Rosso” come “Migliore Responsabile di Sala”.
Recentemente,
a Marzo 2023, un altro bravissimo Maître/Sommelier si è aggiunto alla Brigata:
Andrea Gionchetti.
Significative
le parole dello Chef Nino Rossi: “ Il mio progetto ha senso solo ed
esclusivamente qui, l’Aspromonte è diventato un assist e non un ostacolo, mi
suggerisce attraverso la sua magnifica e straordinaria natura come fare
evolvere il Territorio e la mia Cucina.”
Ristorante “Qafiz” la “Stella Michelin” che brilla luminosa nel mitico e meraviglioso Territorio dell’Aspromonte.
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