Non sappiamo
chi ha detto per primo le parole “Se si fa in quattro per renderti felice, è
una Pizza”, ma ciò che esprimono è certamente una verità.
La Seconda
Edizione del “Vada Pizza Festival 2019” si è svolta a Vada, nel Comune di
Rosignano Marittimo in Provincia di Livorno, nei giorni 25, 26, 27 e 28 Luglio
2019.
La Storia
conosciuta di Vada in Provincia di Livorno, oggi accogliente meta
turistico/balneare, parte in Epoca Tardo Etrusco-Romana come Porto della Citta
di Volterra (oggi in Provincia di Pisa), situata nell’interno su un panoramico
colle.
Infatti il nome “Vada” deriva dal termine Latino “vadum = approdo”.
Qui, in
secoli lontani, la particolare conformazione del Terreno, piuttosto basso
rispetto al livello del Mare, favorì la creazione di canalizzazioni che
portavano l’acqua di Mare verso l’interno, dove poi la forza del sole
provvedeva al prosciugamento: nacquero così le “saline di Vada”.
Ancora intorno
al 754 d.C., sotto la dominazione Longobarda, documenti attestano la produzione
di sale in zona.
Circa a cavallo
dell’Anno Mille risulta che Vada avesse un piccolo Castello, una Chiesa
dedicata a S.S. Giovanni e Paolo e la Badia Benedettina di S. Felice che in
epoche successive passò alla Monache Domenicane.
Dal 1079 in poi Vada subì
ripetuti attacchi da parte della Flotta Genovese, ma riuscì a resistere fino al
1126 quando fu conquistata.
Quarant’anni dopo Vada passò sotto il dominio di
Pisa che fortificò le opere difensive;
sono infatti di questo periodo le
fondamenta e la parte più antica della bella Torre Medicea di avvistamento che
ancora si erge maestosa nel centro della Cittadina.
All’epoca le
Terre “paludose” del Vadese erano infestate dalla malaria e pertanto poco
popolate;
si arrivò a un punto che per incentivare il ripopolamento chi ci
veniva ad abitare era esonerato dal pagamento delle tasse.
Successivamente
ai Pisani, Vada passò sotto il dominio dei Fiorentini, a parte un breve periodo
(1432-1433) di occupazione effettuata dalle truppe del Duca di Milano.
Nel 1452
Vada fu praticamente distrutta dalle truppe sbarcate dalla Flotta del Re di
Napoli.
Poi tornarono anche i Genovesi, fino al 1495 quando vennero scacciati
dai Fiorentini.
Bisogna
arrivare alla dominazione dei Lorena (1737-1801 e poi dal 1814 al 1860) perché
Vada nasca a nuova vita con il suo inserimento nel complesso delle opere per la
Bonifica della Maremma. Sorsero le Pinete e la Linea Ferroviaria per Collesalvetti,
la Stazione, la Fonderia e Piccole Industrie per la lavorazione dei prodotti
della campagna insieme ad altre attività soprattutto lungo la Via Aurelia verso
Cecina.
Attraverso
l’unificazione dell’Italia e i decenni successivi Vada è giunta fino ai nostri
giorni.
I Fiorentini
ci sono sempre ma ora vengono a Vada per passare principalmente le vacanze
estive, la speciale accoglienza e il limpido Mare fanno dimenticare loro le
calure della loro bella Città.
Tra le
caratteristiche più particolari e positive del Luogo c’è la grande Tradizione
Gastronomica di qualità sia di Mare che di Terra.
Per esempio
di fronte a Vada, in Mare, c’è il Faro delle Secche di Vada;
le “Secche” sono
famose per essere state, attraverso i Secoli, la causa di arenamento e
affondamento di moltissime navi, ma in
compenso sono un vero e proprio paradiso per la pesca.
I più famosi Ristoranti
Toscani e non solo, fanno a gara per riuscire ad avere i magnifici e rari Lupicanti
(Astici) e le straordinarie Aragoste (che si riconoscono per la puntinatura chiara
sul dorso detta “mandorlatura”) qui pescate.
Proprio
nella Piazza Centrale di Vada, nei giorni di, Venerdì 26, Sabato 27
e Domenica 28 Luglio 2019 si è svolta la Seconda Edizione del “Vada Pizza
Festival”.
L’Evento organizzato dalla Pro Loco Vada ha avuto il patrocinio del Comune di Rosignano Marittimo
(LI) e di Vetrina Toscana.
Fondamentale
anche la collaborazione delle numerose Pizzerie di Vada:
Cuore di Pizza, Da
Marco, La Cambusa, La Conchiglia, La Meridiana, La Ventola, Il Cavalluccio
Marino, Il Matterello 22, Il Vecchio e il Mare, Il Pescatore.
La “Pizza”
oggi è un successo planetario che nasce però, lontano nel tempo, da una
preparazione in origine “molto povera”.
L’impasto
con cui si produce il pane o altre forme di lievitati è uno dei cibi più
antichi dell’umanità. Attraverso i millenni al pane, e agli altri derivati,
sono stati aggiunti diversi ingredienti per conferirgli diversi e particolari
sapori.
Alcuni Archeologi Italiani e Francesi hanno trovato in Sardegna tracce
di un tipo di pane risalente a circa 3000 anni fa.
Da tale ritrovamento si
evince che le popolazioni locali avevano già la conoscenza dell’uso del
“lievito”.
Ovviamente anche in tutte le altri parti del Mondo, dove si sono
sviluppate Civiltà Antiche, sono stati ritrovati resti che indicano le loro
capacità di specifiche preparazioni.
Ma la
“Pizza” come la conosciamo noi, è assolutamente una invenzione Italiana, anzi,
più precisamente, è frutto di quella straordinaria e particolare capacità
inventiva che può nascere solo nella magnifica Città di Napoli.
Circa nella
prima metà del 1700 il “Re degli ortaggi”, il Pomodoro (Solanum Lycopersicum),
importato dalle Americhe in Europa nel 1540, dal navigatore e condottiero
Spagnolo Hernan Cortés Monroy Pizarro Altamirano (1485-1547), che fino a poco
tempo prima era considerato velenoso e pertanto usato solo come pianta
ornamentale, venne usato per arricchire la “Pizza” fino allora bianca.
Certa invece
è la data di nascita, a Napoli, di quella che è considerata la prima e più
antica Pizzeria del Mondo.
Infatti nel 1738 aprì i battenti, nel centro della
Città, un Forno denominato “Port’Alba”.
Il Forno produceva pizze e altro, in
forni (rivestiti con pietra lavica del Vesuvio) a legna, solo per la vendita
ambulante, anche con un particolarissimo metodo a credito denominato “Pizza a
Otto” che permetteva agli acquirenti, i più poveri, di ritardare il pagamento
fino a otto giorni dal consumo.
Solo nel
1830, dopo decenni in cui la sua produzione aveva raggiunto la fama non solo a
Napoli, “Port’Alba” si
trasformò in una vera e propria Pizzeria con i tavoli e il servizio diretto al
pubblico.
Nei decenni
successivi la “Pizza” si è diffusa in Italia e nel Mondo diventando una forma
di cibo comunitario simbolo della condivisione con un linguaggio potente,
universale e senza età.
Ma non tutte
le “Pizze” sono uguali e non tutte sono prodotte nel modo giusto con prodotti
di qualità. A conferma del “vero metodo di produzione” di questo straordinario
manufatto alimentare, il 7 Dicembre 2017, l’Organizzazione delle Nazioni Unite
per l’Educazione, la Scienza e la Cultura (Unesco) ha riconosciuto “l’Arte del
Pizzaiolo Napoletano” come “Bene Immateriale dell’Unesco e Patrimonio Culturale
dell’Umanità”.
Ma torniamo
al “Vada Pizza Festival 2019”.
Giovedì 25
Luglio, in Anteprima, a partire dalle ore 14:30 presso il Giardino della Pizzeria La Ventola si è svolto un Corso (Master Class), a numero chiuso e riservato ai
professionisti, denominato “Tendenze e innovazione nella produzione della
Pizza”.
Nei
successivi tre giorni è stata la Centrale e accogliente Piazza Garibaldi, specificatamente
ben attrezzata per l’Evento, il fulcro del Festival.
Oltre ai moltissimi stand
con specialità alimentari e non, c’erano tre grandi Forni “Neapolis” da Pizza prodotti e forniti dalla
Ditta Moretti Forni.
Ospite d’onore
in questa Edizione 2019 due grandissimi Maestri Pizzaioli Napoletani:
Giuseppe Pignalosa e suo Padre Leopoldo.
Giuseppe
Pignalosa è titolare di una famosissima Pizzeria “Le Parùle” a Ercolano (NA) e di un’altra altrettanto famosa Pizzeria denominata “Pignalosa” a Salerno,
oltre ad altre attività ristorative.
L’amico
Giornalista Vincenzo Pagano, Direttore ed Editore di “Scatti di Gusto”,
uno dei principali “Web Magazine” Italiani sul cibo e molto altro, ha validamente
perorato e sostenuto la Manifestazione.
Significativa
anche la partecipazione di Aziende prestigiose (fornitrici delle materie prime)
come la “Latteria Sorrentina” e “Mulino Caputo”.
Nei tre
giorni dedicati alla “Pizza” molti sono stati anche gli incontri didattici e
gli Spettacoli.
Il
Sottoscritto, Giorgio Dracopulos, in qualità di Critico
Enogastronomico ha avuto l’onore e il grande piacere di presentare gli Eventi
Gastronomici del Festival.
Illustri Pizzaioli,
Chef, Sommelier e Giornalisti specializzati del Settore hanno portato il loro
contributo all’Evento:
dai bravissimi e famosi Pizzaioli del Territorio come
Antonio Polzella (Ristorante/Pizzeria La Ventola), Fabio Malenotti (Il Cavalluccio Marino), Andrea Currao (La Meridiana), allo Chef Ilan Catola (che ha preparato una buonissima Pizza Gourmet), al Cuoco
Scrittore Paolo Ciolli, al Professore Sommelier della F.I.S.A.R. Marzio Berrugi fino al Maestro
Pizzaiolo Domenico (detto Nico) Iuliano, Napoletano ma da moltissimi anni
trasferitosi a Rosignano Solvay (LI) dove opera con le sue Pizzerie (Ricomincio da Tre e Accussì) e non solo.
L’Agenzia
specializzata “Superior ADV” di
Livorno, con Andrea Leonardi, Marco Provinciali e Valentina Anguillesi, è stata
come sempre di supporto per l’organizzazione e la comunicazione del “Vada Pizza Festival 2019”.
Un folto pubblico
ha “invaso” Piazza Garibaldi nei tre giorni dell’Evento e sono state sfornate
per loro migliaia di Pizze (nei tipi Margherita, Marinara e Mediterranea).
Solo Sabato sera un fortissimo temporale ha impedito il regolare svolgimento.
Bravissima, super
esperta e simpatica la Squadra dei giovanissimi Pizzaioli Napoletani della
Pizzeria “Le Parùle” di Ercolano (NA), capitanata da
Alessandro Esposito e composta da Domenico Di Donna, Fabio Fiola, Filippo Pio
Montella e Francesco Gentile, che hanno materialmente e infaticabilmente per
tre giorni preparato le ottime Pizze.
Ovviamente le
Pizze sono state accompagnate da un fiume di Birra:
i vari tipi di buona Birra Artigianale Gilac distribuiti dalla Pizzeria Il Cavaluccio Marino, di Fabio Malenotti e suo Figlio Davide, in qualità di Partner
del Festival.
La Domenica
in tarda serata, sul grande palco, le Premiazioni e i Ringraziamenti.
Roberto
Creatini, Presidente della Pro Loco di Vada, ha ringraziato oltre a tutti gli
Ospiti, gli Sponsor, tutti i partecipanti e anche i molti volontari Vadesi che
si sono prestati per l’organizzazione del Festival stesso.
In particolare la
brava Fotografa Ufficiale della Manifestazione Sara Nelli che pur in “felice
attesa” non si è risparmiata nel fare moltissime belle foto.
Per il
Comune di Rosignano Marittimo, il Vicesindaco, con le Deleghe alle Politiche
Culturali, Turismo, Eventi e Promozioni del Territorio, Licia Montagnani, anche
a nome del Sindaco Daniele Donati, oltre ai ringraziamenti ha espresso anche
tutta la sua soddisfazione per il grande successo di questa Seconda Edizione
del “Vada Pizza Festival 2019” che conferma senza alcun dubbio “Vada Città della Pizza”.
La Locandina
Giuseppe Pignalosa, Dracopulos, Leopoldo Pignalosa
Tutto pronto...... Iniziamo
Si Consegnano le Pizze
"Se si fa in quattro per renderti felice, è una Pizza"
D. Iuliano, I. Catola, P. Ciolli, Io, G. Pignalosa,
L. Montagnani, V. Pagano, A. Polzella
Il Pubblico
Alessandro Esposito e Giorgio Dracopulos
Una Vista della Piazza
Andrea Leonardi, Marco Provinciali e G. Dracopulos
Buonissime Pizze Napoletane (Foto Sara Nelli)
G. Dracopulos e i Bravissimi Pizzaioli Napoletani
Io, Malenotti, Currao, Montagnani, Polzella, Creatini
Premiazioni e Ringraziamenti
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