mercoledì 6 novembre 2024

“AMARO” IL SUPER ACCOGLIENTE LOBBY & LOUNGE BAR DEL “VILLA AGRIPPINA GRAN MELIÁ HOTEL ROME”.




L'espressione Latina “Caput Mundi” riferita alla Città di Roma, significa "Capitale del Mondo" e si riferisce alla grande estensione raggiunta dall'Impero Romano (oggi lo stesso territorio corrisponde a più di 50 Nazioni), talmente grande da fare, secondo il punto di vista degli storiografi imperiali, della Città Capitolina il crocevia di ogni attività politica, economica e culturale Mondiale del tempo.

La definizione “Caput Mundi” venne utilizzata dal Poeta Latino Marco Anneo Lucano (39 d.C. - 65 d.C.) nella sua Opera Monumentale di 10 Volumi intitolata “Pharsalia”. L’Opera conosciuta anche come “De Bello Civili” (Sulla Guerra Civile) è un Poema Epico la cui stesura iniziò attorno al 61 d.C. e venne interrotta dalla morte dell’autore costretto a suicidarsi, nel 65 d.C., dall’Imperatore Nerone Claudio Cesare Augusto Germanico (37 d.C. - 68 d.C.).

Roma, la Capitale dell’Italia, è una grande e magnifica Città che con poco meno di 3000 anni di storia politica, militare, artistica, architettonica e culturale ha profondamente influenzato tutto il Mondo. Tutte le straordinarie tracce della sua storia che ancora l’arricchiscono testimoniano la potenza dell’antico Impero Romano.

A partire dal I Secolo a.C. molti importanti personaggi della società di allora oltre alle lussuose residenze di Città iniziarono ad ambire anche a un “hortus”, ampi spazi verdi, con boschi, piccole strutture architettoniche, statue, terrazzi, tempietti, balaustre, fontane e laghetti, dando vita in tal modo a numerosi grandi e verdeggianti parchi in ambito cittadino.

Uno tra i più grandi di questi Parchi erano gli “Horti di Agrippina” citati da Filone Alessandrino (filosofo Ebreo con Cittadinanza Romana vissuto all’incirca tra il 20 a.C. e il 45 d.C.) e dal filosofo, drammaturgo e politico romano Lucio Anneo Seneca (4 a.C. - 65 d.C.). Gli “Horti di Agrippina” erano ubicati nella parte settentrionale delle pendici del Gianicolo, tra la piana del “Vaticanum” (oggi territorio della Città del Vaticano) e il Fiume Tevere, ed erano nelle proprietà della grande Villa costruita dalla Madre dell’Imperatore Caligola, Vipsania Agrippina, passata poi alla Figlia Giulia Agrippina Augusta (15 d.C. - 59 d.C.) che sposò lo Zio, l'Imperatore Romano Claudio.

Il “Gianicolo” è un Colle (alto solo 88 m.) prospiciente la riva destra del Tevere non rientrante nel novero dei Sette Colli Tradizionali”. La pendice orientale digrada verso il fiume e alla base si trova il Rione storico di Trastevere, mentre quella occidentale, meno ripida, costituisce la parte più vecchia del moderno Quartiere di Monteverde.

Ecco, proprio immerso in un magnifico giardino privato di oltre 10.000 mq. erede degli “Horti di Agrippina” (oggi il più importante giardino botanico di Roma), nell’Aprile 2012, dopo una completa ristrutturazione di un complesso immobiliare edificato nel 1839, in Via del Gianicolo al Civico 3, è stato inaugurato il nuovo Hotel 5 Stelle Lusso Villa Agrippina Gran Meliá Rome”.

L’Hotel appartiene alla Meliá Hotels International, S.A.” una Catena di Alberghi Spagnola fondata nel 1956 da Gabriel Escarrer Juliá a Palma di Maiorca. La Compagnia è il principale operatore mondiale di Resort e la “tredicesima catena alberghiera più grande del mondo” con più di 350 Alberghi in 35 Paesi in Quattro Continenti.

L’Hotel Villa Agrippina Gran Meliá Rome è un super lussuoso Resort, immerso nel verde, semplicemente magico che non ti aspetteresti di trovare al centro di una grande metropoli, è talmente bello e accogliente che tra i moltissimi riconoscimenti ricevuti nel 2015 è stato designato come il “Miglior City Hotel del Mondo”.

L’Hotel, che si sviluppa su 8 piani, ha 116 tra bellissime Camere, fascinose Suite, oltre alle Ville, un Centro Benessere (con luce naturale) all'avanguardia firmato “Spa Yhi Wellness”, una Piscina esterna ubicata in giardino e una Piscina Privata collegata a una particolare e speciale sistemazione, il Liquid Garden, il Gala Pool Bar & Restaurant (che con la buona stagione offre un Menu informale circondato dalla bellezza dei giardini dell'Hotel), l’Amaro Lobby & Lounge Bar, il Roof Garden, la Terrazza (che si affaccia sulle Mura Vaticane, sul Tevere e su Castel Sant’Angelo), i servizi dedicati ai Meeting e Congressi, Palestra, Boutique e l’esclusivo Red Level.

Fiore all’occhiello e gioiello culinario dell’Hotel è il Ristorante, inaugurato nel Mese di Settembre 2022, “fine diningFollie che dalla Primavera 2024 ha alla guida il bravissimo Chef Alfonso D’Auria (Campano, classe 1988).

Il RistoranteFollie” è un Locale assolutamente fascinoso e accogliente con il suo stile classico ed elegante dove gli ospiti sono sapientemente accolti da esperti professionisti.

Oggi voglio soffermarmi sulle grandi qualità e i pregi diAmaro il Lobby & Lounge Bar del Villa Agrippina Gran Meliá Rome”.

Situato in una chiesa riconvertita “Amaro” è un Cocktail e Lounge Bar con un ambiente ricco di charme e di storia dall'atmosfera vivace ed elegante, i colori leggeri richiamano riflessi Mediterranei: il salotto con divani in velluto blu di Prussia, le librerie in legno di ciliegio, la suggestiva bottiglieria in ottone sul bancone Bar.  

AmaroLobby & Lounge Bar ha un lungo orario di apertura (11:00 - 24:00) al fine di accontentare qualsiasi esigenza della Clientela: colazione, pasticceria, pranzo, aperitivo, cena e in notturna mixology e dj set.

Amaro offre una varietà di proposte gastronomiche che spaziano dai piatti mediterranei leggeri, alle tipiche “tapas” e alla “paella” preparazioni Ispaniche in omaggio all’identità della Compagnia Alberghiera Spagnola. Il tutto accompagnato da cocktail che attraversano culture e sapori internazionali esplorando ingredienti ricercati e tecniche moderne per raccontare storie uniche: dai classici Italiani, fino agli angoli più esotici del Mondo.

Molto ampia e selezionatissima anche la scelta di “spirits”: gin, vodka, tequila, mezcal, rum e altro.

Tra le novità di questo mese di Novembre 2024 il “Sunday Brunch” (solo la Domenica dalle 12:00 alle 16:00) che torna per celebrare il piacere della convivialità domenicale in un’atmosfera elegante e rilassata. Una formula variegata pensata per soddisfare ogni palato. Gli ospiti possono assaporare un ricco buffet di antipasti e dolci, con la possibilità di scegliere un primo o un secondo piatto dal menu dedicato oppure optare per un piatto unico come il “Burger” o il “Club Sandwich” Inclusi nel prezzo del Menù anche “una bollicina di benvenuto”, acqua e caffè.

Il “Sunday Brunch” propone oltre al “Kids Menu” anche un’animazione speciale per i piccoli ospiti dai 3 ai 12 anni. Le attività, gestite da un Team specializzato, si svolgono in specifici spazi dedicati all’interno della struttura, adattati di volta in volta per garantire ai bambini un’esperienza coinvolgente e divertente, lasciando ai genitori il piacere di godersi il pranzo in tutta tranquillità.

Immerso nello storico e magicoCuore di Roma”, all'interno di un'Oasi di straordinaria bellezza che domina la Città Eterna, il super accogliente Lobby & Lounge Bar Amaro” del “Villa Agrippina Gran Meliá Hotel Rome è certamente il luogo ideale dove godersi appieno la vita e celebrarne i piaceri, una cornice perfetta per un piacevole aperitivo, un gustoso pasto informale o un ricercato drink serale.

https://www.melia.com/it/hotels/italia/roma/villa-agrippina-gran-melia

https://www.youtube.com/watch?v=mgtq05kwk8k


"Villa Agrippina Gran Meliá Rome Hotel" (Foto VAGMR)

"Amaro": Lobby & Loung Bar (Foto VAGMR)

"Amaro": Cocktail dai Sapori Internazionali (Foto VAGMR)

"Amaro": Il Piacere della Convivialità (Foto VAGMR)

"Amaro": Atmosfera Fascinosa ed Elegante (Foto VAGMR)


venerdì 1 novembre 2024

“CORTE DEL DOME”: LA NUOVA LINEA DI PRODOTTI GASTRONOMICI DI DOMENICO MANGIARANO E DELLO CHEF MARCO STABILE.




L’Antico Stato preunitario Italiano delGranducato di Toscana” ha avuto vita tra il 1569 e il 1859. Venne costituito con la “Bolla Papale del 27 Agosto 1569” di Papa Pio V (225° Papa della Chiesa Cattolica dal Gennaio 1566 al Maggio 1572) dopo che la Repubblica di Firenze, retta dalla Dinastia della Famiglia dei Medici, conquistò la Repubblica di Siena. Il Cuore pulsante del “Granducato di Toscana” è sempre stata la mitica Città di Firenze.        

La Città di Firenze è magnifica ed è anche quello straordinario concentramento storico/culturale a cielo aperto che tutto il Mondo ammira. Per elencare tutte le meraviglie che si possono trovare a Firenze ci vorrebbe un’enciclopedia composta da innumerevoli tomi, ma posso lo stesso citarne due, vicine l’una all’altra, ubicate in pieno Centro: Piazza del Duomo e Piazza della Signoria.

Piazza del Duomo è il centro religioso della Città con la splendida Cattedrale Metropolitana di Santa Maria del Fiore, quando fu completata e consacrata nel 1436 era la più grande Chiesa del Mondo. Oggi è la terza in Europa dopo San Pietro a Roma e San Paolo a Londra. Il corpo della Basilica, a tre navate, è unito a un’enorme rotonda triconica che sorregge quell’immenso capolavoro ingegneristico che è la Cupola del Brunelleschi: la più grande Cupola in muratura mai costruita. E non basta perché la Cattedrale ha accanto il Campanile fantastico di Giotto e di fronte il magnifico Battistero di San Giovanni.

Piazza della Signoria, ubicata a pochissima distanza da Piazza del Duomo, è invece il centro della vita sociale e politica di Firenze con il maestoso e bellissimo Palazzo Vecchio, edificato nel XIII Secolo, da sempre Sede del Governo Cittadino.

Da Piazza della Signoria si raggiunge il Lungarno attraverso uno spazio estremamente suggestivo e scenografico denominato Piazzale degli Uffizi, dominato dall’enorme e splendido complesso degli Uffizi con il suo imponente loggiato che si sviluppa senza soluzione di continuità. Percorrendo Piazzale degli Uffizi in direzione Arno sulla destra inizia Via Lambertesca, imboccata la quale dopo pochi passi a sinistra si trova un breve Vicolo denominato Via dei Georgofili che a sua volta porta, attraverso un arco finale, sul Lungarno a pochi passi da Ponte Vecchio.

Proprio in Via dei Georgofili lo Chef Marco Stabile ha trasferito, nel 2010, il suo già noto RistoranteOra d’Aria”.

Marco Stabile è nato il 21 Gennaio 1973 a Pontedera (PI); fin da piccolo, non potendo giocare fuori con gli altri ragazzi per motivi di salute, ha trascorso molto tempo in Casa con la Mamma e la Nonna. La Mamma, la signora Enrica Santini, originaria di Lari in Provincia di Pisa, è sempre stata un’ottima cuoca, come la Nonna, e per Marco questo fatto è stato sicuramente uno dei motivi che ha causato l’accendersi della sua passione per la Cucina. Dopo le scuole dell’obbligo Marco, seguendo la sua aspirazione, ha frequentato e si è diplomato all’Istituto Professionale di Stato per i Servizi Alberghieri e della RistorazioneBernardo Buontalenti” di Firenze. Proprio in questo periodo vivendo la Città s’innamorò del Capoluogo Toscano.

La sua prima esperienza professionale importante, dopo gli stage scolastici e i lavori stagionali, è stata quella, appena diciottenne, con il bravo Chef Guido Sabatini al “Club Bell’Arturo” di Firenze. Una stagione fatta al “Convivio” di San Miniato (PI) gli fece apprendere i segreti del pregiato tartufo. Poi, dopo aver lavorato anche al “Baghino” di Prato, è entrato in Cucina al RistoranteIl Salotto del Chianti” a Mercatale in Val di Pesa (FI). Altra esperienza che ha segnato profondamente Marco Stabile è stata quella fatta con lo Chef Marcello Crini, grande conoscitore e appassionato della cultura gastronomica Toscana, al RistoranteOsteria di Passignano” ubicato nell’antichissimo e spettacolare monastero fortificato, nel cuore del Chianti Classico, dell’Abbazia di San Michele Arcangelo a Passignano, Tavarnelle Val di Pesa (FI).

Fondamentale per Marco Stabile la successiva collaborazione, nel 2001, con il grande Chef Gaetano Trovato del RistoranteArnolfo” di Colle di Val d’Elsa, in Provincia di Siena. Il RistoranteArnolfo” con il suo straordinario maestro e Chef/Patron Gaetano, insieme al fratello Giovanni Sommelier e responsabile della Sala, è uno dei Locali più prestigiosi e super premiati, anche dalla Guida Michelin che gli ha riconosciuto ben “Due Stelle”. Successivamente Marco ha collaborato nel Ristorante di Radda in Chianti (SI) “Al Chiasso dei Portici” e a “Il Cavaliere” del Castello di Gabbiano a Mercatale Val Di Pesa (FI). 

Nel 2005 Marco Stabile ha inaugurato a Firenze in Via Ghibellina il suo RistoranteOra d’Aria”.

Il nome scelto per il suo nuovo Locale aveva un qualche legame anche con il vicino antico Monastero delle Murate, dal 1883 al 1985 Carcere Fiorentino maschile, ma, soprattutto, identificava la pausa, il tempo trascorso piacevolmente e in tranquillità, degustando le sue eccellenti preparazioni. Quello di Marco Stabile fin dall’inizio è stato, ed è, un Ristorante di successo con una cucina assolutamente piacevole.

Nel Giugno 2010, dopo aver trovato un fondo, ex rimessaggio di carretti, e aver affrontato impegnative opere per la ristrutturazione, Marco Stabile ha aperto la nuova Sede del suo Ristorante Ora d’Aria” in Via dei Georgofili al numero civico 11 R. Tra i moltissimi premi e riconoscimenti ricevuti negli anni da Marco Stabile ricordo nel 2009 l’inserimento nella prestigiosa “Associazione Jeunes Restaurateurs d'Europe” (Giovani Ristoratori d'Europa) e nel 2011 la prestigiosissima “Stella” della Guida Rossa Michelin.

La Cucina, nota internazionalmente, del bravissimo Chef Marco Stabile è molto personale, d’autore, intelligente e gustosa, senza forzature, molto “morbida” negli accostamenti, severa nella scelta delle materie prime, ricca di innamoramenti come quello per il prezioso Olio Extravergine d’Oliva.

Da pochi mesi Domenico Mangiarano ha stabilito una collaborazione con lo Chef Marco Stabile che ha fatto nascere la nuova Linea denominata Corte del Dome”: una pregiata e curatissima selezione di eccellenze gastronomiche 100% Italiane.

Domenico Mangiarano, Toscano di origini ma che vive a Milano, è un noto Imprenditore nel campo della comunicazione e del marketing. Dopo la Laurea in Economia all’Università di Siena, grazie al suo innato animo creativo, ha fatto una prima esperienza lavorativa da “Panini” a Modena, poi ha lavorato nella divisione Ipermercati diGS”, successivamente la sua carriera lo ha portato a Milano da “Promotions Italia”. A Milano ha avuto modo di lavorare, in ambito marketing, con alcune tra le più grandi aziende Italiane e Internazionali. Nel 2008 ha fondato “ 4 Concept” un’Agenzia di Marketing a tutto tondo che permette di mettere in contatto i brand con i consumatori.

Domenico Mangiarano ha spiegato così la sua nuova creatura: “Corte del Dome è innanzitutto un viaggio alla scoperta e riscoperta delle tradizioni culinarie italiane, a partire dalla mia regione, la Toscana. Si tratta di una Linea di prodotti gastronomici deccellenza frutto di uno studio sul Territorio e su quelle che sono le sue peculiarità. Per arrivare qui ho dovuto davvero viaggiare insieme ad amici, professionisti e artigiani che si sono dimostrati pronti a sposare il progetto che avevo in mente. Sono presenti già sul mercato molte proposte che promuovono il Made in Italy ma il mio intento è quello di distinguermi concretamente e con i fatti. Non voglio puntare su aggettivi o slogan ma voglio proporre alta qualità reale. La ricerca di materie prime genuine e autentiche di produzioni artigianali è importante ma per me non sono sufficienti per un prodotto che vuol distinguersi fino in fondo. Io parto ancora prima, dall’origine. Ed è per questo che ho pensato di affidare le ricette per la realizzazione di sughi e salse del mio marchio Corte del Dome a un grande Chef come Marco Stabile. A rendere ancora più esclusivo il tutto è stato studiato un packaging molto ricercato e fascinoso, di grande fattura, perché tutto è stato curato in ogni dettaglio, da grandi professionisti. È un percorso sicuramente non semplice ma che vuole portare questa visione di continua ricerca dell’eccellenza, della valorizzazione della nostra rinomata tradizione artigiana, nel mercato Italiano ed estero. Infine, stiamo già lavorando sull’ampliamento della linea, che vedrà questa volta protagonista un’altra regione Italiana straordinaria come la Liguria e le sue specialità, che presenteremo al pubblico in occasione di Tuttofood 2025”.

Con i prodotti a marchio “Corte del Dome” si realizza un vero e proprio viaggio, attento e scrupoloso, che parte dalla valorizzazione delle Tradizioni Culinarie Toscane ma, che vuole celebrare tutta l’Italia, proponendo: Una linea di pasta realizzata artigianalmente con acqua di sorgente delle montagne pistoiesi e grano delle campagne maremmane - Un assortimento di biscotti fatti seguendo un metodo tradizionale e utilizzando solo poche materie prime eccellenti, tempi lunghi di lavorazione, senza conservanti e coloranti, dove i cantuccini alle mandorle sono protagonisti assoluti - L'olio extravergine di oliva, da sempre vanto della Toscana. Infine la grande ricchezza di questo progetto: la ricca proposta di “sughi e salse già pronti” preparati con soli ingredienti Toscani realizzati e messi a punto dallo Chef Marco Stabile.

Un progetto “Corte del Dome” pensato a 360 gradi, a partire dagli abbinamenti pensati e studiati dallo Chef Marco Stabile tra pasta e sughi che esaltano la qualità dei prodotti della Linea e che vengono dettagliatamente presentati anche con dei video realizzati ad hoc. Eccellenze, come la “Pappa al pomodoro”, la “Ribollita”, i “Pici Toscani con sugo all’aglione” e al “Ragù Toscano”, o le “Mezze maniche al ragù di verdure”, sono un chiaro messaggio per far vivere al consumatore un’esperienza pari a quella della cucina di un grande Chef, evocando i sapori più autentici dei piatti gastronomici Toscani.

I prodotti Corte del Dome sono reali e sincere espressioni delle nostre idee e della visione di Domenico ma, soprattutto, di un lavoro minuzioso seguito da noi, passo dopo passo” - ha affermato Marco Stabile - “Io e Domenico, insieme agli artigiani e alle aziende che con noi collaborano, abbiamo preparato in prima persona le ricette racchiuse nei barattoli e all’interno delle eleganti confezioni della linea. Si tratta di prodotti dai sapori decisi e schietti come sono quelli della nostra Toscana e coerenti con il mio concetto di cucina e con i messaggi del brand. Non ci fermeremo qui ma proseguiremo con il nostro viaggio intorno al Paese per esaltarne le eccellenze gastronomiche.”

Con la linea di prodotti “Corte del Dome” l’intento è quello di promuovere l’eccezionale valore del Made in Italy; una vera missione che ha lo scopo di far scoprire un patrimonio di valori unici al mondo, di sapori inimitabili e di una cultura gastronomica che rappresenta un vero e proprio emblema di qualità e di autenticità. Un brand che non nasce solo come gastronomico ma come icona di un progetto più ampio, quello di un viaggio culinario unico dove la tradizione incontra l’eccellenza.

Aldilà di una etichetta o di uno slogan, l’intento di “Corte del Dome” è quello di dare peso alla sostanza, al contenuto che in questo caso non è altro che l’insieme di ingredienti genuini, tecniche di produzione artigianali, ricette tipiche di un luogo.

L’Italia è un paese straordinario, unico al mondo per il suo patrimonio culturale e le sue bellezze naturali, ma è anche un mosaico di tradizioni e culture popolari che variano da regione a regione.

Corte del Dome è la nuova interessantissima linea di prodotti gastronomici realizzata da un appassionato imprenditore come Domenico Mangiarano e da un grande Chef come Marco Stabile del RistoranteOra d’Ariadi Firenze.

https://cortedeldome.com/

https://www.oradariaristorante.com/ 


"Corte del Dome": Marco Stabile e Domenico Mangiarano (Foto CDD)

"Vari Tipi di Pasta"  (Foto CDD)

 "Sughi e Salse"  (Foto CDD)

"Biscotti"  (Foto CDD)

 "Olio Extra Vergine di Oliva Toscano"  (Foto CDD)

Nuova Linea di Prodotti "Corte del Dome" (Foto CDD)

Domenico Mangiarano e Marco Stabile (Foto CDD)


domenica 27 ottobre 2024

“FLAMENCO DE LEONES” A MADRID: IL GRAN CAFÉ CANTANTE DOVE LA MAGIA DEL FLAMENCO SI ACCOMPAGNA AI MIGLIORI SAPORI DELLA CUCINA SPAGNOLA.




Ho sempre sottolineato quanto amore ho per la Spagna e in particolare per la sua Capitale la magnifica Città di Madrid a cui sono legato da moltissimi piacevoli ricordi di anni e di lunghi soggiorni. Madrid è sicuramente la Grande Città che amo di più al Mondo: è stato un amore immediato, sbocciato più di 40 anni fa, quando la visitai per la prima volta.

Madrid è super affascinante e accogliente, ricca di bellezze naturali, architettoniche e culturali, ed è anche sede di un’importantissima Università. La sua lunga storia le ha dato una grande signorilità e fascino in abbondanza. A Madrid convivono parchi e giardini, musei e gallerie, edifici carichi di storia e palazzi super moderni, monumenti bellissimi, piazze e luoghi caratteristici, zone commerciali estremamente tradizionali e altre super tecnologiche e attrezzate.

A Madrid le feste sono di casa, abbondano divertimenti diurni e notturni, non ci si può certo annoiare. Qui l’eccellente Ristorazione e l’ottima Gastronomia sono solide basi culturali che danno vita a moltissimi suggestivieventi”. In questa magnifica Città ci sono alcuni Ristoranti tra i più famosi al Mondo con relativi Chef ancheSuper Stellati” e molti di loro sono miei amici.

Ma soprattutto, a Madrid, quello che mette a proprio agio è la straordinaria simpatia, gentilezza e gioia di vivere della popolazione

Ecco, un Locale che riunisce proprio queste due qualità, ottima cucina e gioia di vivere e divertirsi si chiamaFlamenco de Leones” ed è ubicato al Civico 4 diPlaza de la Independencia”, una delle Piazze più belle e ricche di fascino di Madrid. La bellissima e grande “Plaza de la Independencia” ha al centro un monumento che è il simbolo della Città stessaPuerta de Alcalá”, e ha anche uno stretto legame con l’Italia visto che la "Puerta" è stata edificata su progetto dell’Architetto Italiano Francesco Sabatini (1722 - 1797).

Puerta de Alcalá” è una maestosa struttura in granito a 5 campate adornate da colonne, capitelli, fregi e statue. L’armonica costruzione venne inaugurata nel 1778 per volontà del Re di Spagna Carlos Sebastián de Borbón y Farnesio (Carlo III, 1716 - 1788).

Flamenco de Leones” è un santuario dove l'Arte del Flamenco (riconosciuta dall’UNESCO come “Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità”) rivive, nel suo massimo splendore, sotto la Direzione Artistica del grande Maestro Jonatan Miró e con un cast di grandi artisti nazionali, cantanti e ballerini famosi, come Jesús Carmona, Patricia Guerrero, Manuel Liñán, Carmen Amaya, María Moreno o l'incomparabile Chelo Pantoja.

Jonatan Miró è originario di Barcellona, si è formato e specializzato nella Danza Spagnola e nel Flamenco tra Barcellona, ​​Madrid e Siviglia. Nel 1999 ha debuttato con la Compagnia di Antonio Canales e nel 2001 è entrato a far parte del Balletto Nazionale di Spagna, palcoscenico in cui ha lavorato direttamente con delle eccellenze come Pilar López, Antonio Gades e Jose Antonio. Successivamente ha collaborato con famose compagnie di ballo ricevendo, nel 2007, grazie alle sue eccezionali qualità il “Premio come Miglior Ballerino di Danza Spagnola e Flamenco” al Concorso Coreografico di Madrid. Nel 2011 ha assunto la Direzione Artistica dell'emblematicoTablao Villa Rosa” a Madrid dove è rimasto fino alla sua chiusura nel 2021.

Tablao in Spagnolo è ilPalcoscenico per le esibizioni di Flamenco”.

Jonatan Miró ha insegnato presso i conservatori di danza professionale più importanti di Spagna e tiene corsi di altissimo livello in tutto il Mondo. Nel 2022 ha iniziato a seguire inizialmente la nascita del Café CantanteFlamenco de Leonesdiventandone poi Direttore e figura principale.

Flamenco de Leones” è un Locale molto bello, estremamente accogliente, suggestivo e multifunzionale con i suoi vari spazi che rendono omaggio alla cultura e all'essenza Spagnola dei Cafè Cantanti del XIX Secolo. Progettato dal prestigioso e famoso “Studio di Interior Design Jouin Manku” è stato decorato con dipinti a olio di Iván Floro e con piastrelle dipinte a mano di Sergio Mora. Varcando la soglia del maestoso “Paso de Carruajes” (Passo delle Carrozze), i visitatori vengono condotti alle “Scale veneziane in marmo” (una spettacolare e maestosa scalinata con le pareti decorate da 15 grandi tele di Iván Floro con scene di costumi Spagnoli), che fungono da preludio a un percorso che conduce a spazi che evocano l'essenza più autentica del flamenco: “La Sala Grande”, adornata con le piastrelle dipinte a mano, risuona con l'anima del passato, mentre il “Flamenco Principal” è il cuore pulsante del Locale dove l’arte del flamenco si svolge nella sua forma più pura. Inoltre, la Location offre spazi versatili per eventi, adattabili a qualsiasi esigenza, creando un'atmosfera perfetta per ogni occasione.

In una Città come Madrid in cui le radici del flamenco sono fortissime, il “Flamenco de Leones” sorge come un santuario dove quest'arte millenaria rinasce in tutto il suo splendore. Il flamenco, con il suo “duende”, la sua passione e la sua profonda connessione con l'anima, trova in questo spazio una casa che respira storie ed emozioni, in cui ogni visitatore vive esperienze indimenticabili che vanno oltre ciò che si può vedere e sentire: è qualcosa che si sente nel profondo dell'essere.

Duende” è un termine, un’espressione intraducibile che Federico Garcìa Lorca (mitico poeta, drammaturgo e regista teatrale Spagnolo, 1898 - 1936) ha definito come quella forza dionisiaca che agguanta l’artista di Flamenco, o il Torero: il punto massimo di tensione che si crea tra l’artista e lo spettatore, quel momento dove i due si parlano e comunicano senza dirsi niente.

Flamenco de Leonesè un Locale di flamenco di nuova generazione, un laboratorio in cui emergono giorno dopo giorno nuovi contributi, dove si mantiene viva l'essenza di quest'arte Andalusa, contribuendo alla sua crescita e conservazione: un'esperienza immersiva che appassiona chiunque. “Flamenco de Leones” è un progetto che non solo intrattiene, ma educa e preserva la Cultura Spagnola, avvolgendo il pubblico in un abbraccio di tradizione e modernità.

Il “Flamenco de Leones” oltre ai magnifici spettacoli di flamenco ha anche una ricca e gustosa proposta gastronomica che trasporta il commensale in un viaggio attraverso i sapori più genuini della Spagna con Menù, realizzati con ottime materie prime, che celebrano in particolare la ricchezza della Cucina Andalusa.

La selezione di “tapas” con cui si accolgono gli ospiti comprende alcuni degli antipasti più rappresentativi della gastronomia Spagnola, successivamente, i tre Menù preparati con estrema cura trasportano in un viaggio culinario pieno di sorprese e saporite delizie. Il "Menù Lunares", per esempio, comprende prelibatezze come la “coda di bue stufata nel vino rosso” accompagnata da un cremoso purè di patate che evoca i sapori più autentici della cucina spagnola. Il "Menu Duende" offre delizie come “l'alboronía”, una tradizionale ratatouille Andalusa arricchita con un uovo a bassa temperatura, che celebra la ricchezza e la diversità della regione. Il "Menu Castanets" si distingue per la “sogliola a bassa temperatura con salsa al limone”, coronata da asparagi e “Formaggio Payoyo” (Formaggio Spagnolo prodotto con il latte intero diCapre Payoyae Pecore Merina Grazalemeñaa Villaluenga del Rosario e in altre zone della Sierra de Grazalema, realizzato per la prima volta nel 1997 è diventato un punto fermo della Gastronomia Nazionale). Ogni Menù offre la possibilità di scegliere tra un piatto principale di carne, pesce o vegetariano. I dessert sono il tocco finale perfetto per un'esperienza gastronomica unica, con prelibatezze che rievocano i sapori più tradizionali e amati.

La Carta dei Vini offre un'ampia selezione che comprende grandi referenze provenienti da tutta la Spagna, oltre a una varietà di importanti etichette Internazionali. Particolarmente degni di nota sono i “Vini Sherry”, vero e proprio simbolo della tradizione Andalusa, che, con le loro ricche sfumature, non solo esaltano i sapori dei piatti, ma evocano anche lo spirito del Sud della Spagna, completando la serata con una nota di sofisticata perfezione.

Al “Flamenco de Leones” ci sono, dal Martedì al Sabato, “due turni ogni sera”, i visitatori infatti possono scegliere tra due esperienze decisamente uniche: il “Primo Spettacolo” inizia alle 20:15, con un “Menù di Tapas” disponibile dalle 19:00. il “Secondo Spettacolo” inizia alle 22:00 ma gli ospiti possono arrivare anche alle 20:15 per godersi una serata piena e immergersi completamente nella suggestiva atmosfera del flamenco e della gastronomia.

Al “Flamenco de Leones” di Madrid, ogni sera è una celebrazione dell'arte e della vita, un luogo in cui la tradizione incontra l'innovazione in un abbraccio che cattura l'essenza del flamenco nella sua forma più autentica. Questo non è solo un luogo per vedere e ascoltare, ma uno spazio per sentire, per lasciarsi trasportare dalle emozioni che il flamenco suscita e per vivere un'esperienza gastronomica che eleva i sensi: un viaggio in Andalusia senza lasciare Madrid, dove arte e gastronomia si fondono in perfetta armonia.

Al Gran Café CantanteFlamenco de Leonesa Madrid la magia del Flamenco si accompagna ai migliori sapori della Cucina Spagnola.

https://www.flamencodeleones.es/en

https://www.youtube.com/watch?v=fmqyh3i0tOk 


"Flamenco de Leones" a Madrid: Il Passo delle Carrozze e l'Ingresso 

"Flamenco de Leones": Le Scale Veneziane in Marmo (Foto FDL)  

Estremamente Accogliente, Suggestivo e Multifunzionale (Foto FDL)

L'Arte del Flamenco Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità

Uno Spazio per Lasciarsi Trasportare dalle Emozioni (Foto FDL)

La Magia del Flamenco e i Migliori Sapori della Cucina Spagnola


giovedì 24 ottobre 2024

AD ASTI IN PIEMONTE IL “BAGNA CÀUDA DAY 2024”: UNA STRAORDINARIA MANIFESTAZIONE DIFFUSA ASSOLUTAMENTE IMPERDIBILE.

 


La “Bagna Càuda” è una definizione Piemontese che significa “Salsa Calda” ed è una tipicissima gustosa e interessante specialità gastronomica della Cucina di questo Territorio in particolare del Basso Piemonte.

Grazie alla pregevole iniziativa della Rivista Astigiani, organo dell’Omonima Associazione Culturale che si prefigge di promuovere il Territorio Astigiano, dal 2013 si svolge con cadenza annuale il “Bagna Càuda Day”, una grande Festa che dura per alcuni fine settimana invernali durante la quale si può degustare la “Bagna Càuda” in  Cantine, Osterie, Ristoranti e Vinerie, in particolare ad Asti, nelle Langhe, nel Roero, nel Monferrato e in altre Zone non solo Piemontesi.

Il 7 Febbraio 2005 la Delegazione di Asti dell’Accademia Italiana della Cucina (fondata nel 1953 dal Giornalista Orio Vergani) ha depositato presso il Notaio Marzia Krieg a Castigliole d’Asti il Testo di una “Ricetta Canonica” (da ritenersi la più affidabile e tramandabile) della “Bagna Càuda”. In occasione del “Bagna Càuda Day 2015” è stata presentata la proposta di candidare la “Bagna Càuda” all'UNESCO come “Patrimonio Immateriale dell'Umanità”.

La “Bagna Càuda” si prepara mettendo a cuocere nel latte dell’aglio (pulito e privato della sua anima) fino a quando raggiunge una consistenza molto morbida, successivamente si scola e si unisce ad acciughe (deliscate e dissalate in acqua fredda) cuocendo poi il tutto in olio extravergine di oliva, che non deve assolutamente friggere, fino a totale scioglimento degli ingredienti che diventano Salsa. Buona norma è l’uso della stessa quantità di aglio e di acciughe. La “Bagna Càuda” si consuma intingendovi vari tipi di verdure, solitamente invernali, crude o cotte. 

La “Bagna Càuda” è un rito conviviale, un vero e proprio “sistema gastronomico”, che in origine prevedeva la condivisione del cibo in forma collettiva da parte dei commensali che lo attingevano tutti da un unico recipiente somministratore il “Dian”, o “Tian”, un tegame di cottura in terracotta mantenuto caldo grazie a uno scaldino di coccio riempito di braci vive denominato “S-cionfetta”. La scomodità d'intingere in un unico recipiente e il fattore igienico hanno portato in anni più recenti all'adozione di speciali contenitori individuali in terracotta denominati “Fojot”.

Il “Fojot” è una ciotola a due piani, al primo piano (la ciotola vera e propria) viene versata la Salsa mentre sotto si trova lo spazio per mettere un fornellino ad alcol (o metaldeide in versione combustibile solido), in alternativa si può usare un lumino di cera, permettendo così di mantenere calda la Salsa durante tutta la degustazione.

La “Bagna Càuda” venne per moltissimo tempo snobbata dalle classi più abbienti che la consideravano un cibo Contadino e inadatto a un'alimentazione raffinata, principalmente per la presenza dell'aglio e degli effetti della sua assunzione sull'alito.

Un primo accenno storico di una Salsa tipoBagna Càuda” lo si ritrova alla fine del XIV Secolo nel Trattato del Medico-Dietista Antonio Guainerio (esercitò in Piemonte fra Torino e Chieri) dove si cita la passione dei Contadini Piemontesi per l’aglio, ingrediente fondamentale per il “Sapor Rusticorumuna tipica e amatissima pietanza calda Medievale cremosa e densa. Nel 1766 una descrizione più accurata venne fatta da un “Cuoco Piemontese” di una certa “Salsa detta del poveruomo” che più si avvicina alla nostra “Bagna Càuda”. 

La prima descrizione della Bagna Càuda nella sua versione attuale si deve al Giornalista e Scrittore Torinese Roberto Sacchetti (1847 - 1881).

Le “acciughe salate” erano un prodotto molto conosciuto e di facile reperimento in Piemonte già dal XII Secolo; arrivavano attraverso le rotte del sale marino ma non dalla Liguria, la cui Costa è prevalentemente scogliosa e ricca di dirupi e dove non c’è spazio per le Saline, ma dalla vicina Provenza (nel Sud della Francia) e dalle Foci del Rodano che invece ne erano ricche.

Carovane di Mercanti Astigiani percorrevano l’unica strada documentata che allora era denominata “Strata Salis” e che univa le Miniere di Salon-de-Provence, Comune Francese nel Dipartimento delle Bocche del Rodano oggi nella Regione della Provenza-Alpi-Costa Azzurra, ad Asti dove il sale veniva smistato per tutta l’Italia del Nord. Il percorso attraversava le Valli Maira, Stura, Gesso, Vermenagna e la Val di Susa.

Questo commercio era finanziato dai ricchi Banchieri di Asti che consideravano il “sale” alla pari di una moneta corrente. Molto probabilmente parte di questo traffico era anche praticato di contrabbando per evitare il pagamento delle gabelle ai vari passaggi di confine. Il commercio del sale favoriva anche l’approvvigionamento delle “acciughe salate” prodotte in grandi quantità nel Golfo del Leone, lungo la costa da Barcellona a Tolone.

La diffusione della “Bagna Càuda” è dovuta proprio alle “acciughe sotto sale” che grazie alla capillare azione degli “Acciugai” (o Anciuè), i Rivenditori al dettaglio delle acciughe, provenienti per la maggior parte dalla Valle Maira e dalle altre Vallate di collegamento tra il Sud Piemonte e la Provenza, che fino a tempi non lontani battevano sistematicamente le campagne per la venditaporta a porta”. Le acciughe venivano trasportate originariamente in barili e successivamente nelle grandi e variopinte latte da 10 e più chili.

Devo ricordare anche un altro particolare. Nel Cinquecento e nel Seicento in Piemonte si consumava soprattutto olio di noci e nocciole ed era questa tipologia di olio che veniva usata in prevalenza per le ricette più antiche di “Bagna Càuda”. Infatti in Piemonte gli oliveti si coltivavano in zone ridotte come sulle colline delle Valli Belbo e Tiglione. Nel 1709 una terribile gelata invernale causò la distruzione di molti oliveti con la conseguenza di un graduale abbandono della loro coltivazione, ripresa poi in anni molto più recenti. Una conseguenza fu che la “Bagna Càuda” nell’Ottocento, ormai dominatrice sulle tavole Contadine Piemontesi, in particolare dell’Astigiano e del Monferrino, prevedeva l’uso parsimonioso di olio d’oliva Ligure (la dicitura “olio d’oliva extra vergine” è più moderna).

LaBagna Càuda non è soltanto una gustosissima pietanza ma è anche, in soli tre semplici ingredienti base presi dalla Dieta Mediterranea, uno straordinario concentrato di proprietà positive per il nostro organismo:

- L’Aglio è una fonte di antiossidanti e dei precursori di una molecola denominata “allicina” che è dotata di attività antibatterica, antivirale e antimicotica. L’allicina è anche un’alleata della salute cardiovascolare riducendo la rigidità dei vasi sanguigni e agevolando l’abbassamento della pressione del sangue;

- Le Acciughe (Pesce Azzurro) sono ricche di “Acidi Grassi Omega 3” (ma anche di Proteine e Vitamine) che favoriscono la riduzione del livello di trigliceridi nel sangue aiutando a prevenire attacchi di cuore e ictus proprio grazie all'alto contenuto di “colesterolo buono”, oltre ad abbassare il rischio di trombi e coaguli grazie al mantenimento del sangue più fluido;

- L'Olio Extra Vergine d’Oliva è un'ottima fonte di molecole dall'attività antiossidante naturale, i composti fenolici, in particolare, sono stati associati a diversi effetti benefici per la salute, in particolare per il sistema cardiovascolare.

A tutto ciò si aggiungono gli indiscussi e infiniti benefici che il consumo di verdure crude e cotte apportano alla nostra alimentazione.

La “Bagna Càuda nei Secoli si è Internazionalizzata diventando una Ricetta famosa in molti Paesi del Mondo. In Argentina, dove è giunta negli ultimi anni del 1800 grazie all’elevato numero di Emigrati Piemontesi, è conosciuta come “Bañacauda” e in ben due Cittadine dove la percentuale di Popolazione di Origine Italiana è altissima, Calchin Oeste in Provincia di Córdoba e a Humberto Primo (fino al 1935 il nome ufficiale era “Nueva Roma”) in Provincia di Santa Fe, se ne celebra ogni anno la “Fiesta”. In Giappone a metà degli anni 90’ grazie ad alcune trasmissioni televisive di un Gastronomo di Origini Piemontesi la “Bagna Càuda” si è rapidamente diffusa fino a diventare popolarissima in tutto il Paese. La “Bagna Càuda”, grazie sempre agli Emigrati, è conosciutissima anche in molte zone degli Stati Uniti.

Quest’anno la più grande Manifestazione collettiva al Mondo ilBagna Càuda Day” si svolgerà negli gli ultimi due fine settimana di Novembre (22-23-24 e 29-30 Novembre e 1° Dicembre) con una novità assoluta: il prolungamento dell’Evento anche dal 29 Gennaio al 2 Febbraio 2025 con la “Bagna della Merla”. La Manifestazione coinvolgerà più di 150 locali tra Ristoranti, Cantine Storiche, Agriturismi, con una disponibilità di oltre 20.000 posti a tavola. L’iniziativa è promossa per il dodicesimo anno dall’Associazione Culturale Astigiani che ne destina gli utili a favore di concrete azioni di solidarietà.

La Manifestazione sarà diffusa non solo in Piemonte, ma anche in Valle d’Aosta e in Liguria con persino significative presenze all’estero. In Cina celebreranno il “Bagna Càuda Day” i Piemontesi che lavorano a Shanghai, si festeggerà anche in Giappone a New York e in altre capitali Europee.

Anche per questa Edizione 2024 tutti i partecipanti alle degustazioni (i bagnacàudisti) nei Locali aderenti riceveranno in omaggio ilBavagliolone in Stoffa” che quest’anno è disegnato dalla giovane e brava artista Giorgia Sanlorenzo che ha interpretato il motto “Esageruma nen il mondo è di tutti”. Un forte richiamo a difendere il Pianeta Terra, la nostra casa comune così bistrattata. “Esageruma nen” è un’espressione Piemontese che significa “Non esageriamo”.

Per sapere quali sono i Locali che aderiscono all’originale formula 2024 del Bagna Càuda Daysarà sufficiente andare sul sito https://bagnacaudaday.it/ e scorrere gli elenchi, suddivisi per aree geografiche: Astigiano, Monferrato, Langhe, Torinese, Alto Piemonte e non solo.

Per ogni Locale è pubblicata una scheda con il numero di posti messi a disposizione, telefono e mail per prenotare.

Simpaticissima l’idea di Seguire i Semafori” che indicano il tipo di Bagna Càuda proposta dai vari Locali partecipanti: “Rosso” per la versione classica “Come Dio Comanda”, “Giallo” per quella “Eretica” con l’aglio stemperato e “Verde” per la bagna “Atea” senz’aglio.

Ci sarà anche la possibilità di avere la Bagna Càuda con consegna a domicilio (già pronta con tutte le verdure giuste) grazie ai Locali che propongono la versioneSporta a ca’”.

I “bagnacàudisti” potranno esprimere un indice di gradimento sull’accoglienza e la convivialità ricevuta.

Tra le novità di quest’anno c’è anche una simbolica e fascinosa carovana, composta da auto storiche del “Camea Club di Asti”, che partirà Sabato 23 Novembre dalla Liguria, più precisamente dall’Oleificio Roi di Badalucco in Provincia di Imperia percorrendo la Strada del Col di Nava e passando per Nizza Monferrato e Costigliole, portando ad Asti l’olio nuovo di olive taggiasche, le acciughe, l’aglio di Vessalico, i cardi e i peperoni. La Carovana arriverà ad Asti in Piazza Catena verso le ore 17 e proprio in Piazza sarà allestito oltre alMercatino della Bagna Càudaanche un grande Fujotche verràacceso a mo’ di braciere olimpicoper dare il via alBagna Càuda Day 2024”.

Il “Bagna Càuda Day” ha anche le sue simpaticissime mascotte: sono le “Acciù in Stoffa” (pezzi unici portafortuna anche in versione portachiavi) e per i più golosi le “Acciculate” (di finissimo Cioccolato prodotto dalla Ditta Davide Barbero nella originale forma a pesce).

Ogni anno nel Bagna Càuda Daynon si festeggia soltanto una magnifica, gustosissima, colorata, storica e tipica ricetta della Cucina Piemontese, ma anche un forte simbolo culturale di socializzazione e convivialità.

Bagna Càuda Day 2024”: una gioiosa e straordinaria Manifestazione diffusa assolutamente imperdibile.

https://bagnacaudaday.it/

https://www.youtube.com/watch?v=lxAGwVdy-l4


 "Bagna Càuda": Un Vero Sistema Gastronomico (Foto F. Bello)

 "Bagna Càuda": Una Gustosissima Pietanza (Foto Franco Bello)

 "Bagna Càuda: 3 Ingredienti della Dieta Mediterranea (Foto F. Bello)

"Bagna Càuda": Socializzazione e Convivialità (Foto Franco Bello)

Gioiosa e Straordinaria Manifestazione (Foto BCD)

"Bagna Càuda Day 2024": Il Bavaglione (Foto F. Bello)