domenica 26 febbraio 2023

AL RISTORANTE “RÍASKRU”, A BARCELLONA IN SPAGNA, TUTTO IL MEGLIO DELLA CUCINA DI MARE ARRIVA IN TAVOLA.




Carlos Ruiz Zafón (1964 - 2020) è stato uno Scrittore e Sceneggiatore Spagnolo di successo Mondiale e riferendosi alla Città di Barcellona ci ha lasciato le seguenti parole che condivido pienamente: “Barcellona ti entra nel sangue e ti ruba l’anima”.

Per moltissimi anni a partire dal 1985 ho visitato regolarmente la Spagna, un meraviglioso Paese che amo moltissimo e che mi ha sempre fatto sentire come a Casa.  

Una delle Comunità Autonome più importanti della Spagna è la Catalogna”. È stata istituita nel 1978 ed è ubicata, rispetto alla Penisola Iberica, all’estremità nord-orientale in una regione racchiusa dalla Catena Montuosa dei Pirenei, confine naturale tra la Spagna e la Francia, e il Mare Mediterraneo. La bellissima Città di Barcellona è il Capoluogo della Catalogna oltre che dell’omonima Provincia.

Barcellona è la seconda Città della Spagna come numero di abitanti e come importanza industriale, oltre a essere uno dei più grandi Porti del Mediterraneo. Le sue origini sono molto antiche e, secondo la leggenda, si devono al generale Cartaginese Amilcare Barca (270 - 226 a.C.), certo è che successivamente gli antichi Romani qui costruirono in collina un accampamento militare (Castrum) dandogli il nome di “Colonia Iulia Augusta Faventia Paterna Barcino”. Da “Barcino” a Barcellonamolta acqua è passata sotto i ponti”.

Oggi Barcellona è una magnifica Città, preziosa meta turistica, dove, oltre a molti luoghi d’interesse dichiarati dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità, possiamo trovare storia, cultura, architettura, natura e un’infinità di attrazioni. Questa è una Città ricca di Università, Musei, Monumenti, Parchi, Teatri, Cinema, Locali, Spiagge e moltissimo altro.

Qui è vissuto e ha lavorato l’Architetto Tarragonese Antoni Gaudí i Cornet (1852-1926) massimo esponente di quello stile artistico che sviluppatosi in Catalogna a cavallo tra il XIX e XX Secolo ha preso il nome di Modernismo Catalano. Uno stile che ha particolarmente caratterizzato l’immagine architettonica della Barcellona odierna. Impossibile non nominare tra le opere di Gaudí il capolavoro della “Basilica Cattolica Minore” (consacrata anche se non finita) che in Catalano si chiama “Temple Expiatori de la Sagrada Familia”, un progetto mastodontico i cui lavori sono iniziati nel 1882 e si prevede che non terminino prima del 2026.

A Barcellona si può passeggiare, per un chilometro e trecento metri, nel Centro Commerciale Naturale e pedonale, “Les Rambles” in Catalano (Las Ramblas in Spagnolo), il bel Viale che dalla centrale Piazza della Città, Placa de Catalunya, porta al Porto Vecchio (Port Vell).

In un centro cosi vivo e vitale anche la Gastronomia è un vero e propriofiore all’occhiello”.

Agli inizi del 2022 ha aperto proprio a Barcellona un Locale molto interessante, una nuova apertura che in realtà ha anche una interessantissima storia antecedente: “RíasKru”.

Il Restaurante RíasKru” si trova ubicato in Carrer de Lleida al Civico 7, praticamente in angolo con l’inizio di Carrer de Tamarit: siamo in una Zona molto viva della Città di Barcellona. Carrer de Lleida è la prima traversa sulla destra che si trova percorrendo Avenida del Paral·lel da Plaça d'Espanya in direzione del mare.

Avenida del Paral·lel è una delle principali Vie di scorrimento di Barcellona ed è ricca di attività commerciali, ristorative e ludiche. Parte, come già accennato, dalla grande e storica Plaça d'Espanya e finisce in un’altra grande Piazza, praticamente in riva al Mare, Plaça de les Drassanes, di fronte al Molo 18 (attrezzatissimo, con grandi e modernissime strutture Commerciali) del Porto di Barcellona, il più importante Porto Passeggeri del Mediterraneo.

Anche Carrer de Lleida si dirige verso il mare ma finisce prima di arrivarci davanti al Museo Archeologico della Catalogna, in una delle belle e verdeggiante Zone deiJardins”, i Parchi Cittadini, e del Promontorio di Montjuïc” (173 m. di altezza), uno dei luoghi più belli e panoramici di Barcellona.

Il RestauranteRíasKru” nasce dopo il nefasto periodo della pandemia nei Primi Mesi del 2022 dalla fusione di due Locali che già avevano qui la loro Sede in due spazi diversi: “Rías de Galicia” ed Espai Kru.

Il “Rías de Galicia” era un Ristorante, aperto nel 1986, con una Cucina Tradizionale di Mare, un vero punto di riferimento per le Famiglie di Barcellona, mentre “Espai Kru” era specializzato in elaborate porzioni di frutti di mare crudi e marinati e in preparazioni di “Alta Cucina Moderna”. I Ristoranti appartenevano ai noti Fratelli Iglesias (Juan Carlos, Borja e Pedro) ma i due anni di pandemia con le innumerevoli conseguenti e insostenibili difficoltà avevano reso necessaria per la riapertura la costituzione di una nuova Società la RiasKru Group da parte della Famiglia Lao e in cui i Fratelli Iglesias sono entrati come Dirigenti.

Il RestauranteRíasKru” realizza "concept unico" a Barcellona che unisce in una prelibatissima Cucina di Mare le due tipologie di Cucina dei precedenti Locali: Tradizionale e Innovativa. Il “RíasKru”, con i suoi accoglienti 400 metri quadrati e diverse aree riservate, ha all’ingresso uno spettacolare “vivaio” (un acquario da 3.500 litri) e nel complesso può accogliere una Settantina di Clienti. In caso di necessità, al piano di sopra, c’è anche il “Loft di Kru” con un meraviglioso tavolo di quercia. Il Ristorante ha anche una delle Cantine più antiche e fornite di Barcellona: circa 1000 selezionatissime referenze tra tutte le tipologie di Vini e di Distillati, Nazionali e dal Mondo.

Il bravissimo Chef del RistoranteRíasKruè Rafael Erbs e la Sala e guidata da altri due grandi professionisti Paco Gómez e Rachid Adriouech

Rafael Erbs è nato a Rio de Janeiro il 12 Aprile del 1990 a soli 18 anni vista la sua grande predisposizione è già al lavoro come Secondo nella Cucina di una delle Chef più interessanti del Brasile nel Restaurante, proprio a Rio de Janeiro, che porta il suo nome “Roberta Sudbrack”, dove rimane fino all’Agosto 2014. Successivamente per quasi due anni ha lavorato come “Jefe de Cocina” in un altro lussuoso Ristorante di Rio il “Riso Bistrô”.

Nel 2016 Rafael ha deciso di trasferirsi in Spagna, più precisamente nei Paesi Baschi, a Donostia-San Sebastián dove ha lavorato per circa un anno come “Cocinero” in un mitico Locale della Città: “Atari Gastroteka”. Successivamente si è specializzato in due Ristoranti di altissimo livello come “Azurmendi” (Tre Stelle Michelin) per 5 Mesi, a Larrabetzu (piccolissimo Comune a pochi chilometri da Bilbao) nei Paesi Baschi, e al RestauranteEnigma” (Una Stella Michelin) per 7 Mesi, a Barcellona in Catalogna. Dopo un breve periodo come Capo Partita al noto Ristorante di Cucina Asiatica fusion creativaDos Palillos”, Rafael Erbs dagli inizi del 2018 e per poco più di un anno ha lavorato come Secondo Chef al RestaurantePakta” (Una Stella Michelin) e al già citato “Espai Kru” tutti Locali di Barcellona. Negli anni della pandemia Erbs ha prestato la sua opera per il “Mandarin Oriental Hotel Groupfino a giungere poi alla guida della Cucina delRíasKru”.      

Paco Gómez e nato, nel 1976, a Puigcerdà, un Piccolo Comune della Catalogna nella Provincia di Girona, fin da giovanissimo (16 anni) ha unito gli studi presso la “Scuola Alberghiera Joviat” di Manresa (Barcellona) con il lavoro presso l'HotelBoix” a Martinet de Cerdanya (Lleida), dove prima vi ha lavorava nei fine settimana e nei periodi di vacanza poi vi è rimasto per sei anni fino a quando si è trasferito a Barcellona nel 2000. La sua passione per la ristorazione è sempre stata legata al lavoro di Sala e al rapporto con la clientela e per lavorare dove l’eccellenza è di casa è entrato nel Gruppo dei Fratelli Iglesias e poi nella nuova Società RiasKru Group.

Rachid Adriouech è nato, nel 1974, a Tétouan una città del Marocco Settentrionale, ubicata sulle pendici del monte Jbel Dersa, si è formato professionalmente lavorando nelle Sale di noti Ristoranti di Barcellona. Nel 1997 è entrato al “Rías de Galicia” e da allora è sempre rimasto fedele alla Casa lavorando fianco a fianco con i Fratelli Iglesias e poi anche nella nuova Società.

Il “RíasKru” offre alla sua Clientela due diversi e prelibati Menu Degustazione, il “Mariscada” e il “RíasKru”, ma ogni commensale può anche creare il proprio percorso degustazione con portate di entrambi gli stili culinari: Tradizionale e Innovativo.

Al RestauranteRíasKru” la principale materia prima arriva quotidianamente con la freschezza e il profumo del mare offrendo un magnifico spettacolo degno di ogni grande amante del pesce. Tutte le materie prime, sempre di altissimo livello, al “RíasKru” diventano preparazioni di “Alta Cucina” e vengono servite con un Servizio di Sala impeccabile: mangiare di lusso e allo stesso tempo sentirsi a casa.

I Fratelli Iglesias, Rafael Erbs, Paco Gómez e Rachid Adriouech, insieme a tutti i Loro collaboratori, hanno un solo scopo, quello di rendere felice la Clientela.

Posso solo aggiungere che al RistoranteRíasKrudi Barcellona, in Spagna, tutto il meglio della Cucina di Mare arriva in tavola.  

https://riaskru.com/


Borja, Juan Carlos e Pedro Iglesias (Foto RK)

Ristorante "RíasKru" a Barcellona: Una Vista Interna (Foto RK) 

Lo Chef Rafael Erbs (Foto RK)

Il Meglio della Cucina di Mare (Foto RK)
 
Ostriche (Foto RK)

Percebes (Foto RK)

Ostrica con Tabasco di Granada (Foto RK)

Fascinosa e Speciale Accoglienza (Foto RK)

 Il Mare in Tavola (Foto RK)

Chef Rafael Erbs con una Magnifica Ventresca di Tonno (Foto RK)

sabato 18 febbraio 2023

ALLA “SCUOLA TESSIERI” DI PONSACCO (PI) LA CENA DIDATTICA DIVENTA UN’ESPERIENZA GASTRONOMICA DI ALTA CUCINA.




Si definisce “Scuola Alberghiera” una Scuola di formazione secondaria di secondo grado che prevede un percorso formativo della durata quinquennale. Alla fine del triennio si consegue un Diploma Professionale che consente già di affacciarsi sul mondo del lavoro. Inoltre è possibile proseguire il percorso di studi per altri due anni conseguendo così il Diploma di Maturità con la conseguente qualifica di “Tecnico dei Servizi Turistici” o di “Tecnico dei Servizi di Ristorazione”. La Scuola ha tre indirizzi specifici: Enogastronomia, Servizi di sala e di venditaAccoglienza Turistica.

Come negli altri Licei e Scuole Superiori, anche negli Istituti Alberghieri si studiano tutte le discipline tradizionali, ciò che caratterizza però il percorso Alberghiero è la presenza delle materie specialistiche: scienza degli alimenti, nutrizionistica, servizi di accoglienza, laboratori tecnici, gestione delle aziende di ristorazione, economia e tecnica dell’azienda turistica, diritto riguardante la materia del turismo e della ristorazione. Il percorso formativo prevede anche la partecipazione a Stage presso ristoranti, pasticcerie, alberghi, agenzie di viaggio o in altre strutture.

In Italia la Storia degli IstitutiAlberghieriè iniziata nel 1930 con l’apertura di Scuole riservate denominate “Istituti Tecnici per l’Industria Alberghiera”. Agli inizi i Corsi erano di un solo Anno, poi divennero Biennali e successivamente Triennali. Dal 1943 questo tipo di Scuola venne denominata: “Scuola Tecnica Commerciale Alberghiera”.

Oggi per chi vuole intraprendere una carriera nel mondo Ristorativo/Alberghiero esistono su tutto il Territorio Nazionale numerosi Istituti Professionali Statali per i Servizi Alberghieri e la Ristorazione (I.P.S.S.A.R.). Ma per poter entrare “in punta di piedi” nel fantastico mondo dell’enogastronomia si deve studiare moltissimo, acculturandosi e aggiornandosi in continuazione.

Grazie alla grande pubblicità data dalla massiccia presenza mediatica, nel Mondo, di grandi Chef superStellati”, in questi ultimi decenni sono state aperte molte “Scuole di Cucina” private dietro l’ampia richiesta di tantissimi giovani che vogliono apprendere e perfezionarsi. Alcune di queste Scuole Formative garantiscono corsi specifici a Livelli molto alti, alla fine dei quali gli Studenti conseguono dei “Diplomi Professionaliriconosciuti sia dalle varie Regioni dove sono ubicate sia a carattere Nazionale.

Una delle migliori Scuole Superiori Italiane Accreditate e Certificate è laScuola Tessieri”.

La Scuola Tessieri” ha Sede nella magnifica Regione Toscana a Ponsacco, in Provincia di Pisa, nella Zona Artigianale/Industriale, precisamente in Via Milano al Civico 24. La sua ubicazione strategica le permette di essere raggiunta con facilità trovandosi a solo 2,5 Km. dall’uscita “Pontedera-Ponsacco” di una fondamentale arteria come la “Strada di Grande Comunicazione Fi-Pi-Li”. La Scuola è nata nel 2015 per la brillante iniziativa di un noto imprenditore della zona Alessio Tessieri (classe 1963). Alessio ha fondato e guidato nel tempo Aziende leader a livello Nazionale e Internazionale nel settore dolciario. “Casa Tessieri” l’Azienda madre del suo Gruppo imprenditoriale sceglie e distribuisce nel Mondo, da oltre 50 anni, prodotti di selezionatissime pasticcerie, panetterie e Aziende di trasformazione alimentare.

La “Scuola Tessieri è un grande open space di oltre 800 mq. che può essere suddiviso in ambienti separati mediante pareti trasparenti e insonorizzate. Le più moderne attrezzature arredano gli specifici Laboratori di Cucina, Pasticceria e Panetteria, Pizzeria, Bar e Sala, Gelateria, Cioccolateria. Telecamere e Schermi giganti permettono di proiettare ogni passaggio delle lezioni.

Grazie a importanti ed espertissimi Professori interni a cui si aggiungono, per specifici Corsi, anche noti e super premiati Professionisti esterni, non solo Italiani, gli Allievi della Scuola sono seguiti con grandissima attenzione e accompagnati nel portare all’eccellenza le specifiche attitudini professionali di ciascuno.

Le attività della “Scuola Tessieri” spaziano dai Corsi Base fino a raggiungere i Corsi di Alta Specializzazione: l’istruzione acquisita offre la possibilità di avere interessanti sbocchi occupazionali. La “Scuola Tessieri” inoltre, grazie al suo stretto legame con il Territorio e con le eccellenze Enogastronomiche Nazionali, organizza molte iniziative per aumentare la diffusione e la conoscenza della “cultura del cibo”.

Venerdì 10 Febbraio 2023 proprio alla Scuola Tessieri” ho avuto il grande piacere di partecipare a una delle Loro Cene Didattiche. La Cena, per oltre 100 Ospiti presenti, è stata progettata e preparata, con moltissimo impegno e passione, dai giovanissimi Allievi del Ventitreesimo Corso Professionale di Alta Cucina e Pasticceria” che hanno realizzato ogni piatto del magnifico Menù sotto l’attenta guida dei Professori della Scuola: il Coordinatore dei Corsi di Pasticceria Mario Ragona, il Coordinatore Didattico di Cucina lo Chef Stefano Cipollini e i Docenti Fabio Centoni e Christian Cecconi.

Nel grande Salone numerosi tavoli finemente apparecchiati e ben distanziati hanno messo comodi e a proprio agio i molti invitati. La degustazione è stata accompagnata da un’interessante selezione di Vini dell’Azienda Usiglian del Vescovo di Palaia (PI): “Il Bruvé” (Spumante Metodo Classico rosato), “Pink Panther 2021” (Vino Rosato I.G.T. Toscana) e “Il Barbiglione 2014” (Vino Rosso I.G.T. Toscana).

Con in Tavola il delizioso e fragrante Pane della Scuola, ai vari tipi e sapori, appena sfornato (Grissini stirati a mano, Lamelle croccanti all’Olio Evo, Panini alle olive, al Limone, alle Noci, Pane semintegrale e Pane con farina e crusca fermentata) sono state servite le seguenti portate:

- “Topinambur, Cicale, Calamari e Porro” - Crema di topinambur, topinambur in agrodolce, cicala cruda, calamari sbianchiti in dashi (leggero e limpido brodo di pesce) di miso scuro (condimento di colore scuro e di consistenza gelatinosa ottenuto dalla fermentazione dei fagioli di soia gialla), mele granny smith in osmosi, crostini al burro nocciola e clorofilla di porro;

- “Cappasanta, Mango, Bacon e Arachidi” - Cappasanta cotta nel burro di cacao Noalya, chutney (salsa agrodolce) di mango, mango saltato nel bacon, crumble al bacon, gelato al burro di arachidi e pasta sigaretta al corallo di cappasanta;

- “Carota, Mandarino, Mandorle e Cacao” - Carota cotta sottovuoto nella centrifuga di carote e mandarino, riduzione di carote e mandarino, panure alle erbe con mandorle e nibs di cacao (cuore e anima delle fave di cacao), salsa di mandorle, alga nori al miele, nasturzio;

- “Ravioli, Patate, Provola e Seppie” - Ravioli in due colori con inserto al nero di seppia farciti di patate e provola affumicata, ragù di seppie cotte nel suo nero e spuma al sifone di vichyssoise (crema fredda di porri e patate);

- “Coniglio in Dolceforte, Rapa Bianca, Zucca e Zenzero” - Rotolino di coniglio, farcito con frutta secca e albicocche, cotto sottovuoto a bassa temperatura, rapa bianca glassata, crema di Zucca Hokkaido (una particolare varietà di zucca piuttosto grande e a forma di pera), centrifugato di zenzero e salsa in dolceforte con cioccolato Venezuela Noalya;

- PRE-DESSERT - “Né Carne, Né Pesce” - Tris-cotto di riso, cremoso fondente Noalya 85% e Olio Evo di Santa Tea Reggello, composta ai frutti esotici, sedano semicandito in osmosi, sale maldon;

- DESSERT - “Pop” -  Morbido al lime, cremoso mascarpone e cioccolato al caramello salato Goldsand Intenso Noalya, confit di mandarino, gel di yuzu (un incrocio tra mandarino selvatico Cinese e un limone Asiatico), biscotto sapido, pop corn caramellato, gelato mango, mandarino e zenzero;

- “Cortesie Finali”: Fine biscotteria - Gelatine di frutta - Praline al “Cioccolato Noalya”.

Il tutto presentato elegantemente e tutto decisamente molto buono: non solo una Cena Didattica ma anche un’esperienza gastronomica di Alta Cucina. Una Serata molto speciale, gustosa, bellissima e divertente questa della “Cena Didattica” che si è conclusa con gli applausi di tutti i presenti e i ringraziamenti di Alessio Tessieri.

Le parole più adatte per descrivere la sempre entusiasmante esperienza di una visita alla “Scuola Tessieridi Ponsacco (PI) sono sicuramente quelle del Fondatore Alessio Tessieri: “L’Atelier delle Arti Culinarie Scuola Tessieri è un Atelier contemporaneo, un luogo dove poter sviluppare solide basi culturali, tecniche e professionali all’avanguardia grazie a super qualificati Docenti riconosciuti a livello Nazionale e Internazionale. Un luogo ove si pratica in strutture moderne e all’avanguardia la cura e l’amore per il dettaglio. Un Laboratorio dalle mille sfaccettature in costante evoluzione, aperto a tutti coloro che vogliono apprendere e perfezionarsi nell’intento di fare nuove bellissime esperienze e creare nuove valide opportunità.”

https://www.scuolatessieri.it/

https://www.youtube.com/watch?v=FyXxmcB3V5A


Tutto Pronto (Foto Fabio Latini)

Cipollini, Dracopulos, Cecconi e la Brigata di Cucina (Foto Latini)

 Ragona, Dracopulos, Centoni e la Brigata di Pasticceria (Foto Latini)

La Brigata di Sala (Foto Fabio Latini)

"Cicale, Calamari e Porro".....

"Cappasanta"...... (Foto Fabio Latini)

"Carota"..... (Foto Fabio Latini)

"Ravioli".....

"Coniglio in Dolceforte".....

"Pre-Dessert"..... (Foto Fabio Latini)

"Dessert".....

"Cortesie Finali"..... (Foto Fabio Latini)
 
Applausi a Fine Serata (Foto Fabio Latini)

mercoledì 15 febbraio 2023

DA OLTRE 50 ANNI UNA GRANDE CHEF COME ANTONINA FOTI DELIZIA LA SUA CLIENTELA CON UNA CUCINA FATTA DI TANTISSIMO AMORE.



Lucca è una delle magnifiche Città di quella fantastica Regione Italiana denominata Toscana.

Lucca è una Città antichissima e splendida, la sua fondazione è vagamente attribuita a una popolazione Ligure ma molto più probabilmente ha origini Etrusche. Ci sono dubbi anche sulla derivazione del nome. Le certezze, come al solito, arrivano con i Romani quando, nel 180 a.C., diventò una loro Colonia. Nel 89 a.C. con la Lex Iulia MunicipalisLucca in Latino "Lucensis", fu elevata al rango di Municipium.

Proprio qui, nel 56 a.C.Gaio Giulio CesareMarco Licinio Crasso e Gneo Pompeo Magno, ebbero l'incontro per rinnovare l'accordo di governo, stipulato quattro anni prima, conosciuto dalla Storia come "Primo Triumvirato". Con la Caduta dell'Impero Romano, nel 476 d.C.Lucca passò sotto il dominio degli Ostrogoti, seguiti dai Bizantini e poi dai Longobardi. Quest'ultimi, concessero ai Lucchesi, una particolare condizione giuridica con una nuova organizzazione politica, nacque così il Ducato di Lucca, antesignano dell'attuale Toscana, che comprendeva, anche, l'allora piccola Cittadina di Firenze.

Nel 990 i Franchi e il loro Sacro Romano Impero misero fine al dominio Longobardo su Lucca; nacque il Marchesato di Toscana e la Città ne faceva parte. Negli anni tra il 1050 e il 1330, Lucca, diventò un importante centro, non solo perché era attraversata dalla Via Francigena, che ne faceva una tappa fondamentale per i pellegrini del Nord Europa verso Roma, e viceversa, ma anche per il grande sviluppo commerciale che la animava. Abbondavano mercanti e banchieri, era sede anche di una Zecca, fiorivano le Corporazioni dei cambiavalute, dei fornai, dei medici, dei notai, degli speziali, dei setaioli e moltissime altre.

Successivamente Lucca passò sotto Uguccione della Faggiola, a seguire sotto Castruccio Castracani, che sconfiggerà i Fiorentini nella Battaglia di Altopascio (1325). Il 6 Aprile del 1369 l'Imperatore Carlo IV concesse ai Lucchesi l'atto per ricostituire la Repubblica.

Seguirono alcuni Secoli di decadenza dovuti a lotte interne ed esterne. Il 23 Giugno del 1805 venne costituito il Principato di Lucca e Piombino, assegnato alla sorella di Napoleone BonaparteElisa Bonaparte.  Dopo il Congresso di Vienna, il Ducato di Lucca, andò a Maria Luisa di Borbone/Spagna e ai suoi eredi fino alla cessione al Granducato di Toscana. Poi nel 1860 la Città aderì al Regno d'Italia.

Lucca è magnifica, suggestiva, affascinante e la sua lunga Storia si può leggere in ogni sua pietra: dai Monumenti alle 130 Torri Medievali, dalle 99 Chiese agli antichi Palazzi, dalle Piazze alle alte e spesse Mura che la circondano completamente per quattro chilometri e duecento metri (dodici cortine a terrapieno congiungono tra loro undici baluardi), definite dal Sommo Poeta Gabriele D’Annunzio, in una sua Poesia su Lucca, “Arborato Cerchio”. Visitare Lucca è un obbligo.

In pieno Cento Storico, venendo da Piazza Napoleone e percorrendo Via Beccheria, prima di arrivare in Piazza San Michele, sulla destra, c’è Via Pescheria, e al numero Civico 21 si trova un Ristorante a cui sono particolarmente affezionato da moltissimi anni, l’Antica Locanda dell’Angelo della Famiglia Cipolla.

Questo splendido Locale ha una tradizione secolare alle sue spalle. Le prime notizie risalgono addirittura al Primo Gennaio del 1414, quando all’Hostaria dell’Angelo operava l’Oste Giuliano di Nicolao. Successivamente l’Hostaria si trasformò inLocanda dell’Angelo”. Il nome “Angelico” nasceva dal fatto che nella struttura c’era il Convento dedicato a San Michele Arcangelo.

La Locanda divenne da subito un rifugio sicuro per i viaggiatori del tempo. La “Locanda dell’Angelo” aveva le Camere al primo piano, il Ristorante al piano terra e sotto le Cantine, ben fornite, piene di botti ricolme dei vini prodotti sulle colline vicino alla Città; nella Corte interna lo stallaggio per i cavalli.

Attraverso i secoli i proprietari, ricche famiglie del luogo come i Guinigi, hanno sempre garantito un servizio di altissimo riguardo per tutti i loro ospiti, fino a giungere, in tempi molto più vicini a noi, alla gestione della Famiglia Cipolla.

Giuseppe Cipolla (1931 - 2019), Siciliano, nato a Roccamena in Provincia di Palermo, arrivò a Lucca con i Genitori nel 1947, successivamente il suo grande impegno nel lavoro, effettuato nei Ristoranti della Città e di Viareggio (Lu), gli dette la possibilità di costruirsi una piccola casa a Tassignano (LU).

Durante un breve viaggio al suo Paese di origine, incontrò Antonina Foti, anche lei di Roccamena, si innamorarono, Lei lo seguì a Lucca, e il 25 Novembre del 1961, convolarono a nozze. Dalla loro unione nacquero due FigliVito nel 1962 e Sabrina nel 1970.

I Coniugi Cipolla accrebbero il loro bagaglio di esperienze lavorative nella ristorazione mettendosi in proprio nel RistoranteVigna Ilaria” di Sant’Alessio (Lu) e poi lavorando al Ristorante AlbergoUniverso” in Piazza del Giglio a Lucca. Passione, abilità e perfetta conoscenza delle materie prime fecero diventare Antonina Foti una Chef così importante e brava da essere chiamata anche all’estero a tenere Corsi di Cucina.

Nel 1984 la Famiglia Cipolla rilevò il Ristorante Antica Locanda dell’Angelo e da subito si sono distinti per la gentile e premurosa accoglienza, la grande professionalità e una Cucina di eccellenza.

Proprio in quel lontano primo anno di attività sono diventato loro cliente, iniziando ad apprezzare il loro ottimo cibo e ad amare la loro straordinaria ospitalità.

Oggi il Locale, come sempre e più di sempre, è un grande Ristorante, anche grazie alla spinta della seconda generazione dei Cipolla: il Figlio Vito che si è appassionato al lavoro di Famiglia e da molti anni porta avanti l’attività. Vito Cipolla, tra l’altro, ha anche un grande amore per il buon Vino, per tale motivo nel 1991 si è diplomato Sommelier A.I.S. e cura con grande perizia la sua Cantina e la ricchissima Carta dei Vini.  

Già da fuori, nella cornice dell’Antico Palazzo, il Locale dell’Antica Locanda dell’Angelo è molto fascinoso: si entra, da Via Pescheria 21, nell’accogliente Ingresso/salotto, di fronte la porta che dà sulla romantica Corte esterna del XII/XIII Secolo (fruibile nella bella stagione). Nell’ Ingresso/salotto c’è anche la “Reception”, il Bancone Bar e la scala che scende negli spazi sottostanti dove sono ubicate una Sala e una Saletta, ambedue molto suggestive. Qui ci sono anche alcuni interessantissimi “reperti murari dell’Alto Medioevo”.

Dall’Ingresso, già citato, si passa a due accoglienti Salette, la prima con 4 tavolini, la seconda con 5, su quest’ultima si affaccia la porta della Cucina e c’è un’altra scala che porta direttamente alla fornitissima Cantina.

Gli ambienti sono particolarmente ricchi di storia: pavimento in cotto, archi, soffitti a travi e travicelli di legno. Tutto l’arredamento in stile fine ottocento Lucchese. Molto curata ed elegante l’apparecchiatura.

Il Menu è validamente assortito tra piatti di Mare e Terra, la “Tradizionale Cucina Lucchese” viene arricchita da influenze Siciliane dovute alle origini della grande Chef Antonina Foti Cipolla. Tutto ciò che è possibile si predilige farlo in Casa.

L’Antica Locanda dell’Angelo, a Lucca, dal 1414 è stata sempre identificata come un prestigioso luogo di straordinaria accoglienza e dal 1984 con la Famiglia Cipolla lo è stato ancora di più.

Da oltre 50 anni, considerando anche le sue precedenti attività, la grande Chef Antonina Foti delizia la sua Clientela con la sua buonissima Cucina fatta di straordinaria esperienza, assoluta passione, ottime materie prime e tantissimo amore.

https://www.anticalocandadellangelo.com/

https://www.youtube.com/watch?v=E_GW9tGC_rs


"Antica Locanda dell'Angelo" Lucca: L'Ingresso 

"Antica Locanda dell'Angelo": Una Vista Interna 

Vito Cipolla e Giorgio Dracopulos

"Antica Locanda dell'Angelo": Fascino e Tradizione (Foto Vannucchi) 

Vito Cipolla e Antonina Foti (Foto Lido Vannuchi)

La Chef Antonina Foti Cipolla (Foto Lido Vannucchi)

mercoledì 8 febbraio 2023

FELICE “SAN VALENTINO 2023” CON LE SPECIALISSIME E DELIZIOSE REALIZZAZIONI DEL MITICO “PECK” DI MILANO.




La ricorrenza di “San Valentino”, il 14 Febbraio di ogni anno, è festeggiata in gran parte del Mondo come la “Festa degli Innamorati”.

La “Festività” prende il nome dal Santo e Martire Cristiano “Valentino di Terni “ e fu istituita nel 496 dal Vescovo di Roma e Papa della Chiesa Cattolica Gelasio I con la volontà di sostituire una precedente festa pagana denominata “Lupercàlia”.

I “Lupercàli” (in Latino “Lupercàlia”) erano una “festività degli Antichi Romani” che si celebrava nei giorni nefasti di Febbraio, mese purificatorio (dal 13 fino al 15), in onore del dio Fauno (divinità, con una  forma umana ma con piedi e corna di capra) nella sua accezione di “Luperco” (in Latino “Lupercus”) il protettore del bestiame ovino e caprino. La festività si svolgeva a metà Febbraio, con il suo culmine il giorno 15, una festa legata al ciclo di morte e di rinascita della natura. Febbraio era anche il periodo invernale più freddo nel quale i lupi affamati si avvicinavano agli ovili minacciando le greggi.

Questi giorni di festa erano accompagnati da vari e particolari rituali come mascherate, cortei, burle in cui i servi prendevano il posto dei padroni e viceversa, l'intento era quello di innescare un processo di rinnovamento. Parte di queste manifestazioni ritualistiche è sopravvissuta fino ai nostri tempi e con la mediazione della morale Cristiana ne troviamo tracce nelle tradizioni del Carnevale. Tutto si svolgeva quasi alla fine dell'Anno considerando che i Romani festeggiavano il nuovo anno il Primo Giorno di Marzo.

San Valentino di Terni”, detto anche “San Valentino da Terni” o “San Valentino da Interamna”, è nato (non si conosce la data esatta) a Interamna Nahars, l’antico nome della Città di Terni, oggi collocata nella Regione Umbria. Valentino dopo essersi convertito al Cristianesimo venne ordinato Vescovo di Terni. Recatosi a Roma nel 270 per la predicazione del Vangelo e il tentativo di convertire i pagani fu fermato dai Legionari dell’Imperatore Claudio II (detto il Gotico) che decise di non condannarlo a morte ma di affidarlo a una famiglia nobile, praticamente oggi si direbbe ai domiciliari. Successivamente, visto che la fama del Vescovo continuava a crescere, l’Imperatore Aureliano lo fece arrestare e fu condotto fuori Roma dove subì il martirio e la decapitazione per opera del soldato Furius Placidus il 14 Febbraio 273. Il corpo di San Valentino venne seppellito a Terni grazie a tre discepoli (Procolo, Efebo e Apollonio) nel luogo dove nel corso del IV Secolo fu poi costruita la Basilica a lui dedicata e dove attualmente sono custodite le sue reliquie.

San Valentino è venerato come Santo dalla Chiesa Cattolica, da quella Ortodossa e anche dalla Chiesa Anglicana, oggi è considerato Patrono degli innamorati e Protettore degli epilettici.

Sebbene la figura di San Valentino sia nota anche per il suo messaggio d'amore non si ha nessuna certezza sul come e sul quando “San Valentino” sia diventato specificatamente il Patrono degli innamorati.  

Se pur incerta l'evoluzione storica ci sono alcuni riferimenti i quali fanno ritenere che la giornata di “San Valentino” fosse già dedicata agli innamorati fin dai Primi Secoli del Secondo Millennio. Fra questi, c'è la fondazione in Francia a Parigi, il 14 Febbraio 1400, di un “Alto Tribunale dell'Amore", un'istituzione ispirata ai princìpi dell'amor cortese. Il Tribunale aveva la funzione di decidere sulle controversie legate ai contratti d'amore, ai tradimenti e alla violenza contro le donne. I Giudici venivano selezionati tra i Letterati specializzati in poesie d'amore.

Oltre a ciò c’è da considerare che alla metà di Febbraio iniziano i primi segni di risveglio della natura e nel Medioevo, soprattutto in Francia e Inghilterra, si riteneva che in tale periodo cominciasse l'accoppiamento degli uccelli e quindi l'evento si prestava a essere considerato la festa degli innamorati.

Nei Paesi di cultura anglosassone e per imitazione anche altrove uno dei tratti principali della “Festa di San Valentino” è diventato lo scambio di “Valentine” i bigliettini d'amore spesso sagomati a forma di cuore o secondo altri temi tipici della rappresentazione popolare dell'amore romantico (per esempio la colomba o l'immagine di Cupido con arco e frecce). A partire dal XIX Secolo, questa tradizione ha alimentato la produzione industriale e la commercializzazione su vasta scala di biglietti d'auguri dedicati a questa ricorrenza. La “Greeting Card Association” ha valutato in circa un miliardo di biglietti d'auguri quelli che ogni anno vengono spediti il 14 Febbraio.

Nella seconda metà del XX Secolo il processo di commercializzazione della “Festa di San Valentino” si è diffusa sempre di più e i biglietti amorosi hanno iniziato a essere accompagnati quasi sempre da regali, come mazzi di fiori, gioielli o scatole di cioccolatini.

Ecco che per questoSan Valentino 2023Vi racconto proprio delle gustosissime novità di cioccolato preparate appositamente dal super famoso negozio Peckdi Via Spadari 9 a Milano.

Peck nasce nel lontano 1883 in Via Orefici 2 (vicinissimo alla Sede attuale) grazie all’impegno di Francesco Peck. In quell’Anno Francesco Peck esperto salumiere proveniente dalla Città di Praga, oggi Capitale della Repubblica Ceca ma allora facente parte dell’Impero Austro-Ungarico (1867 - 1919), decise di aprire un Laboratorio per la produzione, e la conseguente vendita al dettaglio, di carni affumicate e salumi di Tradizione Tedesca.

Con alle spalle una lunghissima storia ricchissima di successi e vari passaggi di Proprietà il GruppoPeckoggi è guidato dal bravo Pier Leone Marzotto il più giovane dei Figli del Conte Pietro Marzotto che nel Mese di Aprile 2013 ha rilevato l’Azienda. “Peckin 140 anni ha dato vita a straordinari Negozi e Ristoranti (in Italia e all’Estero) diventando meta di una Clientela Internazionale e la sua fama non conosce confini.

DaPeck per questaFesta di San Valentino 2023”, grazie al bravissimo Pastry Chef Milanese Galileo Reposo (classe 1978) e la sua squadra di Maestri Pasticceri, vengono proposte alcune deliziose creazioni per la gioia degli innamorati.

Esperienza, amore, passione e creatività sono alla base delle magnifiche realizzazioni di Pasticceria diPeck” che, grazie anche all’eccellenza delle materie prime, rendono da sempre uniche le proposte del Brand Milanese.

Per questo 14 Febbraio 2023Peck” ha scelto di interpretare il tema del gioco dell’amore ispirandosi all’idea dell’antico gioco delTris” dove vince il giocatore che riesce a disporre tre dei propri simboli in linea retta orizzontale, verticale o diagonale: così è stata creata “Love Always Wins”.    

Love Always Wins” (l’Amore Vince Sempre) è un golosissimo gioco di cioccolato, una creazione perfetta da condividere con la propria dolce metà. “Love Always Wins” è un’elegante “Scatola da Gioco” realizzata interamente in cioccolato fondente che custodisce al suo interno delle praline a forma di cuore e di picche, il tutto poi confezionato in una elegante box regalo, ideale per sorprendere e stupire la persona amata. Un dolce giocoso e goloso che gli innamorati potranno utilizzare per giocare al “tris dell’amore”. Un’occasione per gli innamorati di divertirsi scoprendo che l’amore vince sempre e contemporaneamente lasciarsi abbandonare al piacere dei sensi, con eleganza e buon gusto in perfetto stile “Peck”.

Oltre al “gioco” con il cioccolato ci sono anche altre interessantissime proposte, sempre realizzate a mano negli storici Laboratori di Via Spadari con materie prime d’eccellenza tra cui un blend delle migliori fave di cacao da tutto il mondo:

- “Love Cookies” - Due biscottini di friabile pasta frolla a forma di cuore che contengono tra di loro una deliziosa crema ganache di cioccolato bianco e lampone;

- “Tavoletta Red Heart” - Un'irresistibile tavoletta di cioccolato equatoriale fondente 55% che ospita al suo interno 5 cuori ripieni di lampone e frutto della passione croccante;

- “Tavoletta I Love You” - Una tavoletta di cioccolato bianco puro non zuccherato “ivoire” al 35% (c’è anche l’alternativa fondente al 55%) che diventa una tela incorniciata di cioccolato e che si fa portavoce di un messaggio d'amore scritto a mano, sempre unico, come unico è l’amore.

Posso solo aggiungere che auguro a tutti Voi un felicissimo San Valentino 2023con le specialissime e deliziose realizzazioni del miticoPeckdi Milano.

https://www.peck.it/

https://www.youtube.com/watch?v=7YXaJH0srMU


"Love Always Wins": L'Amore Vince Sempre. (Foto Peck)

"Love Cookies" (Foto Peck)
 
"Tavoletta Red Heart" (Foto Peck) 

"Tavoletta I Love You" (Foto Peck)

venerdì 3 febbraio 2023

NUOVO RISTORANTE “NANNINI” AD ANTIGNANO (LI): UNA CUCINA SINCERA, CURATA E PIACEVOLISSIMA.




Livorno è il Capoluogo dell’omonima Provincia e si posiziona al terzo posto (dopo Firenze e Prato) per popolazione (circa 155.000 abitanti, più della metà vivono in Città) nella bellissima e super accogliente Regione Toscana

La Città è dolcemente adagiata lungo la costa del Mar Ligure che bagna la Toscana ed è uno dei più importanti Porti Italiani, sia come Scalo Commerciale sia come Scalo Turistico. Tra tutte le Città Toscane è solitamente ritenuta la più moderna, sebbene nel suo territorio siano presenti diverse testimonianze storiche, artistiche e architettoniche sopravvissute ai massicci e drammatici bombardamenti degli "alleati" nella Seconda Guerra Mondiale (1939 - 1945).

Livorno, notevolmente cresciuta dalla seconda metà del XVI Secolo per volontà della Casata dei Medici prima e dei Lorena in seguito, è stata un importantissimo Porto Franco frequentato da numerosi mercanti stranieri, sede di consolati e compagnie di navigazione. Tutto ciò contribuì ad affermare, sin dalla fine del Cinquecento, i caratteri di Città multietnica e multiculturale per eccellenza, dei quali sopravvivono importanti vestigia, quali ChieseCimiteriOpere di Pubblica Utilità, Palazzi e Ville.

A partire dal XVIII Secolo, parallelamente all'introduzione di un regime fiscale che favoriva i possedimenti in campagna a discapito di quelli in Città, il circondario di Livorno divenne una rinomata meta di villeggiatura.

Uno dei Quartieri di Livorno più apprezzati dal punto di vista Turistico/Balneare oggi è “Antignano” che a partire dall'Anno 2007, per la qualità dei servizi e delle acque di balneazione, ha ricevuto la “Bandiera Blu”.

Antignano” costituisce l'estremità meridionale del perimetro Urbano Livornese, si trova a sud del Quartiere di Ardenza”, a soli 7 km. dalla Frazione di “Quercianella” e ai piedi di “Montenero” (un Quartiere collinare e panoramicissimo di Livorno) celebre per la presenza del Santuario della Madonna delle Grazie di Montenero (Secolo XVII) tenuto dai Monaci Vallombrosiani. Il 15 Maggio 1947 Papa Pio XII ha dichiarato la Madonna di Montenero "Mater Etruriae" ovvero Patrona della Toscana.

Il tratto che separa “Antignano” da “Quercianella” è uno splendido, panoramico e suggestivo “Tratto di Costa a Strapiombo” sul Mar Ligure che si percorre sulla mitica e antica Via Aurelia e che raggiunge il suo apice (91 m. s.l.m.) in LocalitàRomito” dove è ubicato anche il fascinoso “Castello Sonnino” (Secolo XIX).

Antignano” è storicamente incluso nei limiti amministrativi della Città anche se per lungo tempo ha mantenuto caratteristiche di un Borgo Rurale. Con lo sviluppo della lunghissima “passeggiata a mareCittadina e delle infrastrutture, tra cui molti Stabilimenti Balneari, a partire dalla fine dell'Ottocento, l'abitato è stato progressivamente inglobato dalla Città. Anche l'entrata in servizio nel 1899 di una nuova “Linea Tramviaria Elettrificata” ne favorì lo sviluppo portando molte nuove costruzioni tra cui numerose ed eleganti Ville, vedi per esempio quella del bravissimo Compositore e Direttore d'Orchestra Livornese Pietro Antonio Stefano Mascagni (1863 - 1945).

Antignano” è dotato anche di una propria Stazione Ferroviaria, inaugurata a seguito dell'apertura della nuova “Linea Ferroviaria Tirrenica” nel 1910. Inoltre, davanti all'Antico Castello di Antignano (o Forte di Antignano, un Fortilizio conosciuto anche come Castello San Cosimo in onore del Granduca Cosimo I de' Medici che lo fece erigere nel XVI Secolo) c’è il piccolo “Porto di Antignano” comunemente chiamato “Moletto di Antignano”. L'approdo è costituito da due moli banchinati e può ospitare un certo numero di natanti in relazione alle loro dimensioni (6 metri di lunghezza al massimo).

La Piazza Centrale di Antignano è Piazza Giampaolo Bartolommei (Patriota Livornese della Prima Guerra d’Indipendenza del 1848), proprio in uno degli angoli della Piazza, al Civico 1, è ubicato il nuovo RistoranteNannini”.

Il RistoranteNanniniè stato inaugurato da pochissimi giorni, il 12 Gennaio 2023, dai Fratelli Nannini, Matteo e Giacomo.

Matteo e Giacomo sono cresciuti in una Famiglia con un forte legame con la Cucina e la Ristorazione Tradizionale: la Nonna Simonetta Sozzi dal 1945 a Firenze aveva una storica Trattoria e successivamente, dal 1958, il RistoranteDa Piero” a Livorno e anche i loro Genitori, Paolo Nannini e Antonella Natalini, pur avendo fatto per anni il lavoro di “Spedizionieri” trasportati dalla loro grande passione per la Cucina nel 2009 decisero di aprire a Livorno, all’Ardenza, la TrattoriaLa Curva di Paolone”.

Matteo è nato a Livorno il 24 Aprile 1992 dopo le Scuole dell’obbligo ha frequentato, tra il 2008 e il 2011, l’Istituto Tecnico Industriale StataleLeonardo Da Vinci” e successivamente per un periodo anche l’Università di Pisa al “Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali”. Dopo aver giocato per diversi anni nella Società Sportiva Amatori Parma Rugby” e fatto altre esperienze nel mondo della Musica e delle Discoteche, Matteo ha voluto mettere in atto gli insegnamenti di Cucina del suo Babbo e ha iniziato a lavorare nel 2014 in un noto Locale di Bolgheri (LI), l’Enoteca Tognoni, e successivamente, nel 2018, da “Lola Mangiaebevi”. Nel frattempo Matteo ha fatto dei periodi di specializzazione in cucina come a Milano dallo Chef di origine Giapponese Yoji Tokuyoshi (nel 2016 Una Stella Michelin).

Giacomo è nato a Livorno il 19 Maggio 1998, dopo le Scuole dell’obbligo ha frequentato e si è diplomato Tecnico Commerciale (era più bella la definizione Ragioniere) all’ IstitutoAmerigo Vespucci” di Livorno. Anche Giacomo si è appassionato piano, piano alla Ristorazione in particolare al Mondo del Vino.

La prima occasione importante per i Fratelli Nannini è arrivata nel 2019 quando hanno creato una Società che ha rilevato la Ristorazione all’interno del noto “Circolo Tennis Banditella” di Livorno.  

Eccoci giunti nel Gennaio 2023 con la nuova apertura del Ristorante Nannini” di Matteo (Chef) e Giacomo (Direttore e Responsabile Sala) ad Antignano.

Il Locale è ampio e luminoso, dal Salottino all’Ingresso si passa davanti al Bancone Bar e alla Reception fino alle due Sale (circa una cinquantina di coperti in totale), dalla Sala più grande si accede anche al dehors sfruttabile con la bella stagione. Arredamenti e apparecchiatura sono curati, si nota anche la grazia del “tocco femminile” della bella Fidanzata di Matteo, Giulia Rombolini, che oltre a essere Giornalista Pubblicista e scrivere per la Rivista Mensile del Litorale ToscanoLe Ghiaie” è anche un validissimo e partecipe supporto del Ristorante.   

La “Carta dei Vini”, circa un centinaio di Etichette, grazie a Giacomo è selezionata e ben assortita: Vini Bianchi e Rossi dalle Regioni più vocate d’Italia con un occhio di riguardo alla Toscana, ma anche Vini dalla Germania, Austria, Cile, California (Stati Uniti), Cina e Francia, non mancano Bollicine Nazionali e Champagne. Ampia anche la scelta dei Distillati.  

Il Menu realizzato da Matteo offre un’interessante selezione di portate sia di Terra sia di Mare dai simpatici nomi personalizzati.

In abbinamento a un ottima Bottiglia di Vino Bianco (“Nova Domus Riserva 2020” Alto Adige D.O.C., 14% Vol., un blend 60% di Pinot Bianco, 30% di Chardonnay e 10% di Sauvignon Blanc prodotto dalla Cantina Terlano) ho degustato le seguenti portate:

- “Il Pasticcio” - Tortino di baccalà, spuma di patate e polvere di cipolla;

- “Son Cavoli” - Polpette di cavolo viola su fonduta di Misto Cuneese (formaggio di pasta friabile di latte lavorato a crudo,  50% di capra e 50% vaccino, dell’Azienda Fattoria Gallina Golosa) allo zafferano e chips di cavolo nero;

- “Il Maiale va nell’Orto” - Cappellacci (Pastificio La Castellana) di cinta senese, crema di porro, spuma di pecorino e porro croccante;

- “Area 51” - Dischi volanti (Pastificio Fabbri), crostacei misti con la sua bisque e burrata liquida;

- “Pinco Panko” - Tonno in crosta di panko (particolare tipo di pangrattato), cavolo pak-choi stufato all’orientale, riduzione di soia e maionese, miele e paprika;

- “Il Grigio” - Cilindro di scamerita di maiale grigio (Macelleria Falaschi), lenticchie e hummus (crema insaporita) di ceci;

- Cheesecake freddo con purea di mele.

Tutto buono e ben presentato.

La Cucina dello ChefautodidattaMatteo Nannini è fatta di ottime materie prime lavorate con esperienza e saggezza, “senza forzare” ma puntando sulla totale soddisfazione della Clientela. Lo Chef in cucina è supportato da due bravi aiutanti Davide Di Martino (Sous Chef) e Ivana Lukani (Chef de Partie).

Il Servizio di Sala è stato svolto con attenzione e gentilezza da Giacomo Nannini con il supporto di Rua Ugolini.

Al nuovo RistoranteNannini ad Antignano (Livorno) ho trovato una buona accoglienza insieme a una cucina sincera, curata e piacevolissima.

https://www.facebook.com/profile.php?id=100087769395126


Nuovo Ristorante "Nannini" ad Antignano: L'Ingresso

Salottino e Bancone Bar

Una Vista Interna

Una Vista della Sala Grande

Giorgio Dracopulos e Matteo Nannini

Tortino di Baccalà.....

Polpette di Cavolo Viola.....
 
Cappellaci di Cinta Senese.....

Dischi Volanti ai Crostacei.....


Tonno in Crosta di Panko.....

Scamerita di Maiale Grigio.....

Cheesecake Freddo.....

Giacomo e Matteo Nannini