sabato 30 agosto 2014

“FRANCO MARE BEACH CLUB & RESTAURANT”, IN VERSILIA, IL PIACERE DEL BUON GUSTO E DEL RELAX IN SPIAGGIA.




Pietrasanta è un antico Comune Toscano, di origine Medioevale, che risale alla metà del XIII Secolo (oggi di circa 25.000 abitanti), in Provincia di Lucca.

Oltre ad essere il Capoluogo della Versilia (la parte nord-occidentale della Provincia Lucchese adagiata sul mare e non) è una vera e propria Città d’arte
Ciò deriva non solo dal Centro Storico, ricco d’importanti, antichi e bellissimi monumenti, tra l’altro mantenuti nelle migliori condizioni, ma anche perché è diventato un polo d’attrazione per artisti provenienti da tutte le parti del mondo, essendo un centro famoso, da secoli, per la lavorazione del marmo e del bronzo.

Il Comune ha 15 Frazioni, la più conosciuta è Marina di Pietrasanta ubicata a circa 3,5 Km. dal Centro di Pietrasanta.

Marina di Pietrasanta si allunga con la sua spiaggia di sabbia finissima, per circa 5 Km., adagiata sull’accogliente costa versiliese e si divide tra i forti sentori di salsedine e gli inebrianti profumi e aromi mediterranei provenienti dal bosco che l’abbraccia vicinissimo all’arenile. 
E che dire dell’ulteriore fantastica cornice delle Alpi Apuane che, con le loro frastagliate vette, la dominano alle spalle?

Una Località, Marina di Pietrasanta, sorta come meta turistica nei primissimi anni del 1900.

Fino al 1880 tutta la Versilia era una distesa di terre paludose e selvagge (una parte di quella vasta area acquitrinosa che gli antichi Romani chiamavano “Fosse Papiriane”), praticamente disabitate, dove al massimo ci si poteva cacciare e pescare.  
Ma dopo le bonifiche queste terre fecero presto, grazie anche alla frequentazione di personaggi famosi come Gabriele D’Annunzio, ospitati in magnifiche strutture come “Villa La Versiliana”, a diventare una famosa zona turistica.

Marina di Pietrasanta, in seguito, divenne un’accogliente Località balneare, grazie anche al notevole impulso datole dalla mobilità agevolata creatasi con la romanticissima, comoda e, per quei tempi moderna, “tranvia litoranea” (elettrificata e a scartamento ordinario) che, dal 1914, collegava Forte dei Marmi, Marina di Pietrasanta, Pietrasanta con Viareggio.
Purtroppo la tranvia, dopo i danni subiti dai bombardamenti alleati e dal passaggio del fronte, nel 1944, non è stata più ripristinata.

Oggi Marina di Pietrasanta è turisticamente famosa nel Mondo grazie al suo clima gradevole, alle moltissime e confortevoli strutture di accoglienza (naturali, ristorative, alberghiere, ludiche e balneari,) che ne fanno una meta particolarmente ambita.

Proprio a Marina di Pietrasanta c’è uno Stabilimento Balneare che riesce a coniugare in maniera lodevole l’accoglienza, il comfort e la ristorazione: “Franco Mare”.

Franco Mare Beach Club & Restaurant” è, dal 2005, della Famiglia Stefanini, Andrea e sua moglie Doria Palagi Verona con i figli Davide (classe 1980) e Nicola (classe 1983).

Gli Stefanini, sono originari di Marina Pietrasanta, e la loro tradizione, nel mondo della ristorazione, è un’eredità che arriva dai nonni.

Andrea Stefanini ha sempre avuto un attaccamento e una passione straordinaria per il mare, una cosa molto seria che vive anche nella sua veste di pescatore. 
Infatti possiede un piccolo peschereccio di 8 metri, con una licenza di pesca entro le 3 miglia, con cui si procura anche una materia prima freschissima per la cucina del suo Ristorante.

Nel 2007 lo Stabilimento Franco Mare” è stato, con grandissimo impegno, completamente ristrutturato e lussuosamente ammodernato.

Oggi “Franco Mare” ci accoglie con l’ampio e verde parcheggio, le sue 44 comode cabine e le 46 ampie tende sulla spiaggia, tutto super accessoriato e tecnologizzato; poi c’è la grande piscina vista mare, il Beach Bar e il Ristorante.
Il Ristorante super accogliente, anch’esso vista mare, con la bella stagione permette romantiche cene a bordo piscina.

Dal 2005 la Cucina di “Franco Mare” è il regno dell’ Executive Chef Alessandro Filomena.

Alessandro nato a Como, nel 1968, è cresciuto con i preziosi insegnamenti del babbo Cuoco che lavorava nelle cucine di un grande complesso Ospedaliero. 
Finite le scuole dell’obbligo il giovane Filomena frequenta e si diploma nel corso di Cucina, presso il Centro di Formazione Professionale Alberghiero di Casargo in Provincia di Lecco.

I primi impegni di Alessandro sono quelli sulle imponenti Navi turistiche della Costa Crociere che fanno rotta nel Mediterraneo e nei Caraibi
Dopo un’interruzione, dovuta al servizio militare, al suo curriculum si aggiungono altre importanti esperienze nei Ristoranti di famosi Hotel della Versilia (Palace, Principe di Piemonte) o di Cortina d’Ampezzo (BL) come lo storico “Hotel de la Poste”. 

Dal 2003 al 2004 è nelle Cucine di rinomati ristoranti a Forte dei Marmi (Bistrot e Fratellini’s), e poi sempre al Forte, con il ruolo di Chef Executive, ai Ristoranti del prestigioso Hotel Principe

Dall’inizio della gestione Stefanini, Alessandro è al RistoranteFranco Mare”.

La Carta dei Vini, curatissima e selezionata dall’esperto Sommelier A.I.S. Cristiano Pellegrinetti, ha un’ampia scelta di Champagne, Bollicine Italiane, Vini Bianchi e Rossi sia Italiani che Francesi.  

Il Menu è vario, offre, in prevalenza, quanto di meglio, in quel momento, si possa trovare in mare.

Ma veniamo alla degustazione fatta che è stata accompagnata da:

- “Il Follo”, Prosecco Treviso D.O.C., Spumante Extra Dry, 11,5% Vol., 100% Glera, spumantizzazione Metodo Charmat, prodotto dall’Azienda Agricola Il Follo di Fallador Vittorio ubicata a S. Stefano Valdobbiadene (TV);

- “Ceppaiano 2011”, Bianco Toscana I.G.P., 13% Vol., prodotto, con 70% di uve Traminer e 30% di Trebbiano Toscano, dalla Tenuta di Ceppaiano, Crespina (PI);

- “Cordero di Montezemolo Barolo Chinato”, Vino Aromatizzato, 100% Nebbiolo, dell’Azienda Agricola Monfalletto, La Mora (CN);

- “Elisir di China Calisaia”, rara preparazione officinale fatta con estratti alcolici di corteccia di  “Cinchona Calisaya” (pianta arborea originaria delle Ande, catena montuosa dell’America Meridionale), e prodotta, a Lucca dall’antica Farmacia Massagli, secondo la formula del Dr. Pasquale Massagli del 1855.

Dopo un ricco buffet di deliziosi antipastini (finger food) sono state servite al tavolo le seguenti portata:

- Risotto con Gambero Reale e burrata di Andria;

- Fritto misto di calamaretti, gamberi biondi e verdure assortite;

- Sfera di cioccolato ripiena di mousse gianduia e nocciola, servita, versando sopra, una salsa calda al frutto della passione che ha offerto un piacevolissimo e divertente “effetto scioglimento” con l’ apertura della sfera stessa.

Tutto molto buono.
Le portate, oltre ad essere fatte con una materia prima di assoluta eccellenza, erano ben preparate e ben presentate dal bravo Chef Alessandro Filomena.

La Famiglia Stefanini cura attentamente la qualità. 
Il pesce, come già accennato, proviene anche dalla pesca della barca di babbo Andrea e i prodotti della terra sono, in gran parte, di un appezzamento (l’orto) di loro proprietà in Versilia.

La signora Doria Palagi Verona, suo marito Andrea Stefanini con i loro figli Davide e Nicola, sono stati molto accoglienti, estremamente gentili e disponibili.

Al “Franco Mare Beach Club & Restaurant” di Marina di Pietrasanta il buon gusto della tavola unito al piacevole relax della spiaggia ha fatto trascorrere in “un baleno” tutto il pomeriggio cosicché ho potuto godere anche della vista di un magnifico tramonto.



Vista Esterna

L'Ingresso

Vista della Sala

Finger Food

Altri Finger Food

Il Risotto

Il Fritto Misto

La Sfera di Cioccolato

Alessandro Filomena, Doria Palagi e Dracopulos

Il Tramonto

venerdì 22 agosto 2014

IL RISTORANTE “COQUE”, A HUMANES DE MADRID, IN SPAGNA, UN LUOGO STRAORDINARIAMENTE MAGICO REGNO DEL GRANDE CHEF MARIO SANDOVAL E DELLA SUA FAMIGLIA.




La Spagna (in Spagnolo España) è una bellissima e accogliente Nazione ricca di storia e di fantastiche tradizioni in tutti i campi.

La Spagna è amministrativamente suddivisa in 17 Comunità Autonome, che a loro volta sono divise in Province (50 in tutta la Spagna), più due Città Autonome, Ceuta e Melilla in Nord Africa.
Al centro della Spagna c’è la Comunità Autonoma di Madrid con la Provincia di Madrid.

A circa 30 Km. dalla Capitale Spagnola, verso sud, si trova il Comune di Humanes de Madrid.
Fino al 1833 ricadeva sotto la Provincia di Toledo.
Si tratta di un centro antichissimo, molto più antico del 1141, data in cui, per la prima volta, veniva citato in un documento reale.

Il Comune di Humanes de Madrid oggi ha circa 20.000 abitanti, soprattutto impegnati nell’industria e nei servizi, ma fino agli anni Settanta non superava i 1.200 abitanti che erano quasi tutti dediti all’agricoltura.

Su questi terreni, particolarmente adatti per alcune particolari produzioni, si coltiva ancora, ad esempio, della lattuga e del cavolfiore di grandissima qualità.

Proprio a Humanes de Madrid, in una traversa, Calle de Francisco Encinas, della principale arteria che attraversa il centro abitato, Calle de Madrid, c’è uno dei Ristoranti più importanti di tutta la Spagna: Coque.

Il Ristorante Coque oggi è dello straordinario Chef Mario Sandoval e di due dei suoi tre fratelli, Diego e Rafael, ma ha, alle spalle, una lunga (più di 60 anni) e appassionata tradizione di Famiglia.

Il terzo fratello, José Ramón, non è rimasto nell’impresa di Famiglia, ma ha intrapreso la carriera di allenatore di squadre di calcio.

Nel 1949 i nonni dei 4 fratelli Sandoval, Isidra Martín e Álvaro Huertas “Coque”, aprirono il loro primo, piccolo, locale, a Humanes de Madrid, battezzandolo “Bar Las Olas” (Le Onde).
Nel 1956 diventerà un vero e proprio Ristorante ristrutturato poi nuovamente nel 1972.

Successivamente nel 1976, i genitori dei fratelli, Rafael Sandoval e Teresa Huertas, ampliarono il Locale, ormai battezzato “Coque”, e si specializzarono nella tradizionale e tipica cucina Madrilena e del Territorio.
La straordinaria qualità dei prodotti usati da sua madre, e la grande capacità di trasformarli nei meravigliosi sapori, che si ritrovavano nelle varie preparazioni, è la solida base e l’esperienza a cui ha attinto, negli anni successivi, Mario Sandoval per realizzare la sua attuale cucina.

Mario Sandoval è nato a Madrid nel 1977, già da piccolo (10 anni) si divertiva in cucina a fare delle piccole cose, e le faceva anche molto bene. 
Con una tale premessa, da grande, non poteva che frequentare con successo la Escuela Superior de Hostelería y Turismo di Madrid.

Per affinare la sua arte culinaria Mario, dal 1999 (anno in cui i fratelli Sandoval hanno preso in mano il loro Ristorante), ha fatto stage in Spagna e Francia, ha lavorato nelle cucine di Ristoranti super famosi come Jockey, Zalacaín, Akelaŕe, el Bulli, el Racó de Can Fabes, con Chef più che straordinari che si chiamano Salvator Gallego, Pedro Subijana, Martin Berasategui, Juan Mari Arzak, Ferran Adrià.

Rientrato nel suo Ristorante, Mario Sandoval, ha riversato tutto il suo impegno per far crescere la sua impresa.
Già nel 2003 iniziarono ad arrivare molti riconoscimenti e premi importantissimi come quello di “Mejor Establecimiento de Restauración ubicado en Territorio Nacional”.

Nel 2004, tra gli ottimi punteggi raggiunti su tutte le principali Guide specializzate, la prestigiosa Guida Rossa MichelinEspaña y Portugal” gli ha conferito l’ambitissima “Stella”.
La Stella è stata riconfermata di anno in anno fino ad oggi.

Nel 2012 il Ristorante “Coque” è stato completamente rinnovato, con la collaborazione dell’Architetto Ignacio García de Vinuesa.
Al piano inferiore la bellissima cantina, al piano terra il comodo ingresso, il salottino con divani per la degustazione dei super alcolici e la sala con il grande caminetto datato 1999, al primo piano l’ampia cucina e la sala principale.

Nei suoi accoglientissimi e lussuosi nuovi spazi, il Ristorante, offre ai suoi ospiti un’esperienza gastronomica difficilmente eguagliabile.

Al RistoranteCoqueMario Sandoval è supportato, come già accennato, dai suoi fratelli, lui è il più giovane.
Rafael è l’esperto Capo Sommelier e il Responsabile della fornitissima Cantina
Diego è il bravo Maître Direttore di Sala.

La “Bodega” (Cantina) è uno spettacolo sia per come è stata ristrutturata sia per la quantità e la qualità dei Vini raccolti.
Ricca negli arredi e nelle vetrine, con i vini esposti anche sotto il pavimento trasparente, vi si trovano più di 1.500 preziose etichette per un numero di bottiglie molto importante. 
Rafael le ha raccolte e selezionate  negli anni ottenendo anche rare verticali di vini famosi e di piccoli ma straordinari produttori. 
I Vini in gran parte, ottimi e buoni, di produzione Spagnola sono integrati da grandi vini provenienti dalle zone più avocate del mondo.

La Carta dei Vini è “digitale” e permette di soddisfare ogni più particolare richiesta della clientela.

Ho avuto il piacere di andare a trovare Mario Sandoval nel suo Ristorante dove mi ha fatto vivere un’esperienza enogastronomica magnifica.

Dopo la calorosa e professionale accoglienza di un sorridente Mario Sandoval e dei suoi fratelli, che mette subito a proprio agio, è stato servito, nella Cantina/Enoteca, l’Aperitivo, con saporiti stuzzichini dalle suggestive presentazioni.
“Cóctel Coque Club”, “Vini Bianchi” e “Bollicine” hanno accompagnato: Corteza de cereal salada, Merengue de cítrico acidoTulipa de caramelo dulce, Almendra tierna amarga, Soufflé de queso de Campo Real, Jamón Ibérico de Bellota (tagliato obbligatoriamente a mano) “Arturo Sánchez”.
Il tutto è stato accompagnato da una delicata e dolce musica suonata da una gentile e brava violinista.

Dalla Cantina con il piccolissimo ascensore sono salito, accompagnato da Rafael, al primo piano direttamente nella Cucina animata da una numerosa Brigata di servizio.
Oltre alle spiegazioni (tra l’altro mi ha detto che ha 200 varietà di oli) e ai racconti (in particolare sul vecchio e affascinante forno di Famiglia tutt’oggi usato) di Mario Sandoval, ho degustato: Corteza de tapenade de manzanilla, Pan al vapor con Aceite Hojiblanca, Aceituna de Arbequina con Té Matcha, Tortilla de leche de oveja ahumada con nueces (quest’ultima servita proprio davanti al vecchio forno).
 
Successivamente nella Sala principale al primo piano, comodamente seduto, in poltroncina, ad un tavolo tondo di marmo super elegantemente apparecchiato, sono state servite le seguenti portate: Lechuga, Apio, Coral marino, Escabeche blanco de lenguado, Remolacha asada acida y terrosa, Tendón de ternera con vegetales de otoño, Huevo castellana con niscalos guisados, Cococha de atún con tamarillo y semillas, Liebre con setas y consomé.

Di seguito ho degustato i “postres” (dolci): Espuma cítrica con crema de limón hidrolizada con matices de enebro, Lingote de chocolate y avellana con licor de almendra amarga.

Infine la piccola pasticceria  “Caja de minerales” (scatola di minerali): Roquita blanca ácida, Bombón de praliné, Trufa de pasión, Gominola de lima, Bombón de yuzu, Macarrón de vainilla.

Tutte le portate (buonissimo anche il pane, ai vari sapori, della casa) sono state abbinate a ottimi Vini Spagnoli e a Champagne.

Che dire di questo vasto Menu intitolato ”Arqueología de los sabores”: una piacevole tempesta di belle presentazioni assolutamente colorate, ma quello che più conta una festa per il palato.

La Cucina del grande Chef Mario Sandoval è fatta innanzitutto di materie prime straordinarie, che rispettano le stagionalità, e, se possibile, vengono prese in gran parte dal territorio. 
Poi è la semplice e delicata naturalezza proveniente dalla tradizione familiare, unita alla sapiente capacità di combinare con maestria e creatività i vari sapori che ne fanno una cucina con uno stile unico e straordinario. 

Ma Mario Sandoval è un vulcano d’idee e d’iniziative che non si fermano al solo Ristorante.
Dal 2004 ha anche “La Romanée” un’incantevole struttura immersa nel verde, con Bistrò, in Località Griñon, poco lontano da Humanes de Madrid, dove si possono organizzare matrimoni e qualsiasi altro tipo di manifestazione.
Poi c’è “Dulcemania”, produzione artigianale di dolciumi di alta qualità per Ristoranti e Alberghi, una società di cui fa parte anche Mario Sandoval.

Mario Sandoval ha anche “Dream Food” una Società di Catering, e altri servizi, basata sull’alta gastronomia di qualità.

Dal 2007 a oggi, Mario, ha pubblicato anche dei libri di successo: “Comer en España, beber en España”, edito da RBA, “Cocina para cualquier ocasión” pubblicato da Planeta e “El gran libro del Huevo” edito in collaborazione con il Consejo Asesor del Instituto de Estudios del Huevo.

Mario Sandoval è anche il Presidente della “Federación Cultural de Asociaciones de Cocineros y  Reposteros de España” (Facyre).

Recentemente, pubblicato dalla Casa Editrice Everest, è uscito il bel Libro (312 pagine in formato 25x29 cm.) dedicato a Mario Sandoval, alla sua Famiglia e al suo Ristorante, dal TitoloCoque - Una Historia Que Contar” (Coque - Una Storia Da Raccontare).

A Humanes de Madrid, in Spagna , c’è un luogo straordinariamente magico: è il RistoranteCoquedel grande Chef Mario Sandoval, andare a trovarlo e un’esperienza gastronomica assolutamente imperdibile.





La Cantina - Enoteca

Musica e Jamón Ibérico de Bellota 

La Sala al Piano Terra

Vista della Cucina

Vista della Sala al Primo Piano

L'Apparecchiatura

Una delle Bellissime Presentazioni

Lingote de Chocolate y Avellana

Giorgio Dracopulos e Mario Sandoval

La Copertina del Libro


domenica 17 agosto 2014

COLAZIONE DA TIFFANY? UNA STORIA DA ANNI CINQUANTA! OGGI C’E’ “INSALATA DA TIFFANY” IL SECONDO PIACEVOLISSIMO LIBRO DELL’MT CHALLENGE.




Lo Statunitense Truman Capote, pseudonimo di Truman Streckfus Persons (1924 - 1984), fu un giornalista, drammaturgo, dialoghista (adattatore dei dialoghi nel doppiaggio), attore, sceneggiatore ma soprattutto scrittore di fama.

Il suo settimo libro, “Colazione da Tiffany” (Breakfast at Tiffany’s), fu pubblicato nel 1958.
Si tratta di un Romanzo che narra la vita intricata e particolarmente sregolata di una ragazza, Holly Golightly, molto dolce e sognatrice ma estremamente caparbia e decisamente cinica che vive di espedienti, “alla ricerca  di un posto dove si possa sentire sicura”. 
Un posto da sogno, straordinariamente lussuoso e ricco come la Gioielleria Tiffany.
Tutto questo viene narrato da un personaggio, uno scrittore spiantato, dalle molteplici tendenze, che sopravvive grazie al mantenimento da parte di una donna sposata.

La storia della GioielleriaTiffany & Co” (nota a tutti come Tiffany’s) inizia, il 18 Settembre 1837, quando Charles Lewis Tiffany apre, al numero civico 259 di Broadway (letteralmente “via larga”), uno dei viali più antichi della Città di New York, un negozio di ricercata oggettistica. 
Successivamente, anche con l’aiuto del suo nuovo socio, John B. Young, Tiffany trasformerà la sua azienda in una delle più importanti ed esclusive gioiellerie del mondo e nel 1848 sarà incoronato, dalla stampa Statunitense, con l’appellativo  “The King of diamonds” (il re dei diamanti).

Nel 21 Ottobre 1940 il negozio “Tiffany & Co” si è trasferito (sempre a New York, nel Distretto di Manhattan) all’angolo tra la 57th Street e la Fifth Avenue (quinta strada), in un imponente e austero edificio di granito e pietra calcarea dotato di porte in acciaio. 
Sopra l’architrave dell’ingresso principale spicca, come ornamento, una bronzea figura di Atlante (il Titano che nella mitologia Greca porta sulle spalle l’intera volta celeste), alta circa 3 metri e che qui porta un grande orologio.

Il LibroColazione da Tiffany” ebbe un tale consenso di pubblico che già nel 1960, il famoso Regista di Hollywood Blake Edwards (1922 - 2010) ne diresse una versione cinematografica di enorme successo. 
Il film, ampiamente modificato rispetto al testo del romanzo, arrivò nelle sale Americane nel 1961.
La pellicola straordinariamente interpretata, da attori del livello di Audrey Hepburn (1929 - 1993) e George Peppard (1928 - 1994), si avvalse delle musiche interamente composte dal celeberrimo maestro, Henry Mancini (1924 - 1994). 
Il film fu premiato, nel 1962, con ben due Oscar, uno per la magnifica colonna sonora, l’altro per la migliore canzone “Moon River”.

Proprio “Tiffany & Co” di New York, la mattina del 2 Ottobre del 1960, aprì il negozio, la prima volta di Domenica nella sua storia fino ad allora, per permettere le riprese di alcune scene del film.

Tutto bello e interessante”, ma questa, che vi ho raccontato, è una storia anni cinquanta e sessanta.

Oggi, parafrasando il titolo originale si deve parlare di  “Insalata da Tiffany” il secondo piacevolissimo Libro della CollanaI Libri dell’MtChallenge”.  

Negli Stati Uniti d’America, nel novembre 2006, due grandi appassionate di cucina, soprattutto Italiana, titolari di due Blog specializzati, LisaLa Mia Cucina” e IvonneCream Puffs in Venice”, decisero di mettersi in gioco e di fare una gara, tra di loro, su dei salatini fatti con la medesima ricetta.

Rimaste entusiaste da questa esperienza la replicarono il mese successivo, invitando altri due Food Blogger, e sfidandosi con i biscotti.

Nei mesi seguenti la gara vide aggiungersi, grazie alla potenza del Web (www = world wide web = ragnatela che gira intorno al mondo), sempre nuovi appassionati e questo iniziale Gruppo venne battezzato “The Daring Bakers” (Gli Audaci Fornai).
La parola Inglese “daring”, come al solito, ha molti significati in Italiano (audace, ardimentoso, ardito, baldo, coraggioso, colui che osa) in questo caso mi è piaciuto tradurla con “audace”.

Passarono alcuni anni e da molte parti del mondo si sono avvicinati a questo divertente gioco moltissimi altri/altre amanti della cucina, tanto che, nel 2009, queste centinaia di appassionati sono stati battezzati con il nome “The Daring Cooks” (Gli Audaci Cuochi).

Oggi “The Daring Bakers” e “The Daring Cooks” fanno tutti parte del grande gioco internazionale gastronomico (challenge = sfida), che fa capo all’omonimo sito, “The Daring Kitchen” (L’Audace Cucina).

Prendendo spunto da quando finora detto una Food Blogger Italiana, Alessandra Gennaro, esperta e super acculturata, non solo in campo gastronomico, ha ricreato tra le pagine del suo BlogMenu Turistico” (tenuto con l’amica Daniela), una sfida simile a quella d’oltre Oceano, la “MTChallenge” . 

Tutto è iniziato, nel Maggio 2010, con il “numero zero - la ricetta dell’uovo fritto”.

Diversamente dalla versione Americana, che da spazio solo al vincitore della gara, quella Italica riconosce a tutti i partecipanti la soddisfazione di pubblicare le loro realizzazioni tramite i vari collegamenti con i Blog o con i più diversi link.

La sfida “MTChallenge” si gioca ogni mese dell’anno, escluso Agosto e Dicembre, ed è regolamentata in maniera severa, accurata e dettagliata: sembra quasi che il regolamento lo abbia scritto un magistrato.......    

Questa “Gara Gastronomica” è piaciuta moltissimo e ha avuto un immediato riscontro, oggi è il gioco più frequentato e famoso dei Food Blogger e degli appassionati di Cucina sul Web in Italia.

Dal gran numero di ricette inedite archiviate, oltre 5.000, nasce la collana “I Libri dell’MtChallenge”.

Il primo Volume della Collana, pubblicata dalla nota Casa Editrice GenoveseSAGEP Editori”, è stato “L’Ora del Paté” ed ha avuto un clamoroso, immediato, successo.

Il secondo Volume della CollanaInsalata da Tiffany”, non è da meno, appena pubblicato, nelle prime 12 ore è già nella “top ten” delle vendite.

Il Libro di 144 pagine, nel formato 17x24 cm., ha un’accattivante brossura con bandelle, ed è uscito da pochissimo.

Il volume contiene 107 ricette tra insalate e altri tipi di preparazioni collegate (salse, oli e aceti aromatici), il tutto “condito” con numerosi e poco conosciuti aneddoti storici oltre a molti suggerimenti tecnici e simpatiche curiosità.

Lo stile di stampa “ricalca” quello del primo volume, restando comunque molto gradevole e innovativo, sia nella grafica che nelle moltissime illustrazioni e composizioni fotografiche.

Anche il volume “Insalata da Tiffany” è stato curato dall’ideatrice Alessandra Gennaro, coadiuvata da Mai Esteve per le illustrazioni e da Paolo Picciotto per le fotografie.

Il Libro ripercorre con piacevolezza le ricette tramandate da grandissimi Chef, di quel periodo storico, culturale e artistico Europeo che va dalla fine dell’Ottocento fino allo scoppio della Prima Guerra Mondiale, notoriamente conosciuto come “Belle Époque”, riproponendole con una rivisitazione più contemporanea che coniuga le ultime tendenze gastronomiche con quanto ci ha insegnato la tradizione.

Un bel Libro che diverte gli appassionati e anche i semplici lettori.

Niente può descrivere meglio Insalata da Tiffany” se non l’inizio della frase scritta all’interno della copertina, sulla bandella del Libro stesso: “Non è soltanto verde - Non è soltanto mista - Non è soltanto per la prova costume - In altre parole l’insalata come non l’avete mai vista …… omissis …………..”

Acquistando questo volume, a conferma del “grande cuore” dei partecipanti della MTChallenge”, si sostiene la FondazionePiazza dei Mestieri” che ha finalità educative rivolte ai più giovani che vivono situazioni di disagio.

Un particolare ringraziamento va alla mia cara amica Cristina Galliti (Blogger), membro attivissimo della “MTChallenge”,  e al gentilissimo Fabrizio Fazzari responsabile della progettazione, editing e promozione dei libri per la “SAGEP Editori”.               



http://www.youtube.com/watch?v=tLsaosTCaYw                  


La Copertina

La Quarta di Copertina