martedì 25 giugno 2013

LAPO MAGNI GIOVANE ED EMERGENTE CHEF FIORENTINO E’ IL VINCITORE DELLA PRIMA EDIZIONE DEL PROGRAMMA SU RAI UNO “LA TERRA DEI CUOCHI”.




La Repubblica del Sudafrica (South Africa) è una Nazione indipendente con più di 50 milioni di abitanti, il cui territorio, di circa 1.200.000  chilometri quadrati, è ubicato nella punta meridionale del Continente Africano.

Il Sudafrica è l’unico Stato al mondo con tre capitali: Pretoria Capitale Amministrativa, che prende il nome da uno dei quartieri della Città stessa e dove ha sede il Governo, Bloemfontein (letteralmente “fontana dei fiori”) Capitale Giudiziaria, che è la sede del potere giudiziario, Cape Town (Città del Capo) Capitale Legislativa, sede del Parlamento.

Città del Capo è il terzo centro abitato del Paese per numero di abitanti, essa si estende in una depressione circondata da numerosi rilievi, il più famoso dei quali è il “Tafelberg” (Montagna-Tavolo), massiccio piatto che raggiunge i 1.086 m.s.l.m., pochi metri sopra la stazione della super panoramica cabinovia che unisce la Città alla montagna. 

Città del Capo a nord-est è bagnata dall’Oceano Atlantico e si affaccia anche sulla grande baia di “Table Bay” da cui si gode la bella vista dell’isola di “Robben Island”.

La punta estrema che racchiude, lato mare, la baia naturale di Table Bay è il mitico “Capo di Buona Speranza”, agognata meta dei navigatori di tutti i tempi.   

Città del Capo per il suo clima mite e per le moltissime belle e scenografiche attrazioni, naturali e non, è un’ambita meta turistica Internazionale.

Tra le spiagge della Città più interessanti, eleganti e alla moda, romanticamente adagiata tra due promontori, proprio sull'immenso Oceano, c’è Camps Bay.

Qui, sulla Litoranea che, con la sua lunga fila di palme e giardini, costeggia la spiaggia, si trova un grande e luminoso centro commerciale su due piani, il suo nome è “Promenade”.

Al primo piano si trova uno dei locali più versatili, accoglienti, panoramici e mondani di tutta Cape Town, il “Blues Restaurant & Bar”.

Al “Blues” lavora un giovane e promettente Junior Sous-chef Italiano: Lapo Magni.

Lapo è nato a Firenze il 6 giugno 1990, è “figlio d’arte”.

Il suo babbo, Duccio, e la sua mamma Elena, dal 1987 al 2001 hanno avuto uno dei Ristoranti più conosciuti di Firenze, “La Baraonda”.

Il grande Duccio Magni dal 2002 è il responsabile di uno dei Locali Fiorentini più prestigiosi, il Ristorante & Wine BarDei Frescobaldi”, in pieno centro storico, in un angolo di Piazza della Signoria.

La straordinaria Chef Elena Mattei, dopo il Locale di famiglia, non ha certo tirato i remi in barca, oggi, a Bagno a Ripoli (FI), ha un’importante Scuola di Cucina che si chiama “Cucina con Vista” e dove non solo tramanda ai suoi allievi tutti i suoi “segreti “, ma esplica anche molte attività didattiche sempre correlate all’Enogastronomia e alla tradizione Fiorentina.  

Lapo è cresciuto tra Firenze e Bagno a Ripoli in questa atmosfera ricca di cultura tradizionale, di aromi e sapori, di grande impegno e passione e, senza rendersene conto, ha appreso e imparato molto.

Diplomatosi al Liceo Scientifico, Lapo, decide d’imparare bene l’Inglese, per questo scopo la meta scelta, con l’aiuto del suo babbo, è alternativa, Città del Capo in Sudafrica
La decisione è stata anche supportata dal fatto che proprio là, il suo babbo, ha un cugino, Stefano Magni.

Lapo arrivato a Città del Capo, dopo le prime esperienze “turistiche” durate nove mesi, decide di rimanere e frequentare un corso di cucina di 6 mesi, è necessario per poter prendere i titoli, come la HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Points, il sistema per prevenire i pericoli di contaminazione alimentare), per iniziare l’attività in campo ristorativo.

Successivamente entra a lavorare al “Blues Restaurant & Bar” a Camps Bay.

Il “Blues” è un bel Ristorante Italiano di qualità, nato nel 1987, è stato recentemente ristrutturato e ammodernato, in un ambiente elegante e alla moda si mangia molto bene e si può godere, di giorno, della bellissima vista sull’Oceano e la sera anche dei magnifici tramonti.

Attualmente è gestito da Lorenzo Magni, figlio di Stefano, il cugino del babbo di Lapo, e da Nick Sheperd.

Lapo, da subito, tirato fuori tutto il suo bagaglio culturale e gli insegnamenti di sua madre, si appassiona alla Cucina diventando in pochissimo tempo Junior Sous-chef.

Ai primi del 2013 viene a sapere, da sua madre, che la RAI cerca candidati da selezionare per un nuovo programma televisivo dal nome “La Terra dei Cuochi”.

Lapo invia il suo curriculum e dopo un certo periodo di tempo viene chiamato a Roma per un primo colloquio. 
Accetta ….. tre giorni di permesso dal lavoro e a sue spese torna in Italia.

Tornato a Città del Capo la RAI lo richiama per la prova di cucina, altri tre giorni di viaggio, sempre a sue spese, per stare negli studi televisivi dalle 18 alle 24
La prova ai fornelli viene fatta sotto il controllo attento dello Chef di produzione Alberto Colacchio: preparare in 20 minuti tre antipasti. 
Lapo, nel tempo imposto, ha fatto: Flan di spinaci e acciughe; Paté di fegatini  di pollo; Polpette fritte con ricotta, parmigiano e pangrattato.

Tornato nuovamente in Sud Africa a Lapo giunge la notizia che è uno degli otto candidati scelti (4 donne e 4 uomini) del Talent Show CulinarioLa Terra dei Cuochi” che verrà trasmesso su RAI UNO da venerdì 26 Aprile 2013.

La trasmissione “La Terra dei Cuochi” condotta dalla brava e popolare Antonella Clerici, con la regia di Stefano Vicario, prevede che gli otto aspiranti al titolo formino una coppia con un personaggio famoso, come supporto, e si contendano la vittoria attraverso diverse prove ad eliminazione.

La giuria, formata da parenti dei concorrenti, con degustazione “al buio”, esprimerà i pareri, questi a loro volta saranno poi, se necessario, condizionati dal parere tecnico di un super Chef stellato.

Alla trasmissione hanno partecipato le coppie: Valentina Scarnecchia-Flavio Montrucchio, Viviana Dal Pozzo-Giorgio Mastrota, Imma Ferraro-Ugo Dighero, Livia Ramondelli-Walter Nudo, Lapo Magni-Paola Barale, Lorenzo Giacco-Rosita Celentano, Luca Vicentini-Tosca D’Aquino, Nicola Trois-Emanuela Aureli.

Il super Chef (due stelle Michelin) che ha supervisionato la trasmissione è stato Davide Scabin (classe 1965), titolare di uno dei Ristoranti migliori e più premiati del Mondo, il “Combal Zero”,  ubicato in quella fantastica cornice del Museo d’Arte Contemporanea del Castello di Rivoli (TO).

Alle puntate hanno partecipato, come ospiti, anche altri grandissimi e super stellati Chef che hanno preparato dei piatti per la “prova a specchio di alta Cucina”: Moreno Cedroni, Chicco Cerea, Heinz Beck, Mauro Uliassi, Marianna Vitale.

In cinque puntate, molto seguite, la dura selezione dei concorrenti.

Alla finale di Domenica 2 Giugno 2013 sono arrivate tre coppie: Viviana Del Pozzo-Giorgio Mastrota, Valentina Scarnecchia-Flavio Montrucchio, Lapo Magni-Paola Barale.

Alla prima prova, il “piatto cavallo di battaglia dei concorrenti”, finiscono alla pari tutte e tre le preparazioni. 
Lo Chef Scabin, chiamato a dirimere lo stallo, decreta vincitore, per la complessità della preparazione, Lapo Magni con il suo “Paté di fegatini di pollo (non in fricassea) su crostini Toscani rivisitati”.   

La seconda prova, il “piatto della Tradizione”, tutti e tre i concorrenti preparano i “Ravioli di magro (ricotta e spinaci) con pomodoro e basilico”. 
La prova finisce con la parità tra Valentina e Lapo
Di nuovo Davide Scabin interviene per decretare il piatto migliore: vince Valentina Scarnecchia e va direttamente all’ultima prova quella “dell’alta Cucina”.

Per Lapo e Viviana un nuovo scontro, la prova di “creatività”, per decretare chi si cimenterà con Valentina
La giuria dei rispettivi familiari decreta vincitore il piatto di Lapo Magni, “Cubetti di lingua salmistrata impanati nei grissini” sul piatto di Viviana gnocchi di verza con amore”.

Viviana Del Pozzo è terza classificata.

Lapo va in finalissima con Valentina per la prova di “alta Cucina” che, come già accennato, consiste nel vedere la preparazione di un grande Chef e ripeterla nel modo più simile possibile anche come sapore.

Davide Scabin, con solo “25 semplici passaggi”, prepara, davanti ai concorrenti, un piatto che ama definire di “semplicità incisiva ed eleganza intrigante”: doppio uovo al tegamino allaScabinsky” (uovo, spinaci, formaggio e patate) con sopra, tra l’altro, in via eccezionale, dei granelli di gorgonzola disidratato.
La giuria dei familiari, ormai composta solo dalla cugina di Valentina, Giorgia, e dalla mamma di Lapo, Elena, decreta, in un’atmosfera di struggente attesa, la parità.

L’ardua decisione spetta ancora allo Chef Davide Scabin che, riassaggiando le preparazioni, deve premiare quella che più si avvicina alla sua.

Valentina Scarnecchia è la seconda classificata.

Vince la Prima Edizione del Talent Show CulinarioLa Terra dei Cuochi” e il super premio di 120.000 euro in gettoni d’oro: Lapo Magni.  

Lapo, prima di ripartire per Città del Capo, ha partecipato a molti incontri con la stampa e ha fatto diversi interventi in varie emittenti televisive, poi il 6 Giugno 2013, giorno del suo ventitreesimo compleanno, ha voluto incontrare, a pranzo, una ristretta cerchia di amici per festeggiare e fargli provare il suo modo di preparare l’uovo alla “Scabinsky”.

L’evento si è svolto in uno dei più accoglienti e storici Locali Fiorentini, in pieno centro storico, il Ristorante Il Barretto”.

Da più di un anno “Il Barretto” è nelle mani di una Famiglia di Ristoratori della Versilia, gli Stefanini.
La Famiglia Stefanini, Andrea e sua moglie Doria Palagi Verona con i figli Davide (classe 1980) e Nicola (classe 1983), sono di Marina Pietrasanta in Provincia di Lucca.

La Cucina è il regno dell’esperto e bravo Chef Comasco Alessandro Filomena (classe 1968) che si è gentilmente prestato ad ospitare Lapo ed ad aiutarlo preparando un veloce Menu da abbinare alle sue uova. 

La degustazione è stata accompagnata da:

- “Bortolomiol Senior”, Prosecco Superiore Valdobbiadene D.O.C.G., Extra Dry numero “II”, 100% Glera, 11,5% Vol., prodotto dalla storica Azienda Bortolomiol a Valdobbiadene (TV); 

- “Val delle Rose Vermentino Litorale 2012”, Bianco Toscana I.G.T.,  90% Vermentino e 10% Sauvignon Blanc, 12,5% Vol., prodotto nella Tenuta Maremmana di Val delle Rose, in Località Poggio la Mozza (GR), proprietà del Gruppo Cecchi.

Sono stati servite le seguenti portate:

- Pappa al pomodoro fredda con baccalà mantecato;

- Rivisitazione “estiva” di ribollita;

- Risotto con branzino selvatico e erba cipollina;

- Doppio uovo al tegamino alla “Scabinsky” secondo Lapo Magni.

Il servizio è stato professionalmente e correttamente eseguito dal bravo Maitre Paolo Micheli.

Lapo, che il suo babbo affettuosamente chiama “Lapis”, è un ragazzo sincero, molto appassionato e preparato. 

Con molta disponibilità si è intrattenuto con i presenti raccontando con estrema naturalezza e cordialità la sua bella “avventura”.

Il compleanno di Lapo Magni al Ristorante Il Barretto” di Firenze si è concluso con calorosi saluti e auguri per questo giovane Chef che, ritornando in Sud Africa, porta nel cuore l’entusiasmo di un eccezionale successo ottenuto nella sua patria, l’Italia.





La Pappa al Pomodoro con il Baccalà

La Ribollita "Estiva"

Il Risotto con Branzino

Il Doppio Uovo alla "Scabinsky" di Lapo Magni

Alessandro Filomena con Giorgio Dracopulos

Il Maitre Paolo Micheli

Lapo Magni e Giorgio Dracopulos

venerdì 21 giugno 2013

ALL’ANTICO RISTORO “ LE COLOMBAIE “ DI SAN MINIATO BASSO (PI) UNA BELLA SERATA PER LA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO “IO CUCINO IL TERRITORIO”.




San Miniato è un antico Comune che dal 1925 appartiene al territorio della Provincia Pisana, si trova a metà strada sul percorso che unisce le Città di Firenze e Pisa.

Il suo Centro Storico sorge arroccato su tre colli limitrofi alla piana dove scorre il Fiume Arno.

Le sue origini risalgono all’ VIII Secolo quando dei Longobardi (una tribù germanica orientale) vi si stabilirono costruendo prima una Chiesa e successivamente una Rocca
Per questo motivo per molti secoli San Miniato fu chiamata “San Miniato al Tedesco”.

Il Centro Storico oggi è un abitato ricco d’importanti e antichi Monumenti, Chiese, Oratori, Cappelle, Seminari, luoghi di Culto soppressi, Palazzi, Monasteri e Strutture militari.

Dal 1969 (con due sole soste nel ‘70 e nel ‘71), ogni anno, il secondo, terzo e quarto fine settimana del Mese di Novembre la Cittadina si anima per la Mostra Mercato Nazionale del Tartufo Bianco (Tuber) delle Colline Sanminiatesi.

Il Tartufo è una dell’eccellenze di questo particolare Territorio, della magnifica campagna Toscana, che ha un habitat ideale e unico.  
Il Tartufo Bianco, pregiato “oro” che non si coltiva e non si semina ma che madre natura, ogni anno, ci dona da secoli tra i mesi di settembre e gennaio, ha reso famosa San Miniato nel mondo.

Una delle Frazioni di San Miniato è San Miniato Basso, intuitivamente il suo nome deriva dal fatto che si trova in pianura ai piedi delle colline.

Proprio qui, nella campagna, in Località Catena c’è l’Antico Ristoro Le Colombaie” dell’intraprendente Chef Daniele Fagiolini

Daniele è nato a Rosignano Marittimo (LI), il 20 Marzo 1965. 
La sua Famiglia aveva un Ristorante a Marina di Castagneto Carducci (LI). 
Pur essendo cresciuto in un tale ambiente non aveva mai pensato di lavorare in cucina, tanto è vero che, da ragazzo, durante i periodi di vacanze scolastiche, faceva delle stagioni presso dei ristoranti della Costa Livornese, sempre nelle Brigata di Sala.

Successivamente il suo lavoro si è orientato al di fuori del settore ristorativo.

Nel 2006 gli capita l’occasione di rilevare un podere, con una struttura rurale, dal nome Le Colombaie
Si tratta di una particella della grande Fattoria La Badia a San Miniato Basso.

Dopo impegnative opere di ristrutturazione e adeguamento della struttura, apre, sempre nel 2006, l’Antico Ristoro Le Colombaie”.

Daniele Fagiolini, all’inizio, svolge il suo lavoro di padrone di Casa accogliendo gli ospiti e lavorando in Sala, i fornelli sono affidati a un Cuoco
Ma già dopo un anno, non soddisfatto, prende in mano personalmente la Cucina, volendo dare al suo Locale un’impronta ben precisa, identitaria, tradizionale, di qualità, strettamente legata al Territorio e alle abitudini alimentari, seguendo i ricordi di quelle straordinarie ricette che faceva sua madre.

Seguono anni di grande impegno per arrivare al più presto agli alti livelli desiderati.

Per “amor di terraDaniele ha ideato e messo in opera (registrandone anche il marchio alla Camera di Commercio di Pisa), con la  collaborazione del conosciutissimo e bravo giornalista, scrittore, e critico enogastronomico Claudio Mollo, un meritevole progetto dal nome estremamente semplice e chiaro nei fini: “Io Cucino il Territorio”.

Nel progetto di Daniele ci si vincola all’uso di materie prime stagionali di grande qualità, preferendo quelle a “Km. 0”, come alcuni dei buonissimi prodotti di San Miniato: “sua maestà” il tartufo, il pomodoro grinzoso, i fagioli con l’occhio, le uova biologiche, la finocchiona, i ceci.

Se ne prediligono anche altri, sempre Toscani, come il farro della Garfagnana I.G.P., il cavolo nero di Perignano (PI), la cipolla di Certaldo (FI), il fagiolo di Sorana I.G.P., il pecorino D.O.P., la carne chianina I.G.P., il miele della Lunigiana D.O.P. e i Vini.

A partire dalla pasta “tutto il possibile viene fatto in Casa”. 
Dall’offerta Nazionale si scelgono i Presidi Slow Food e i prodotti biologici.

Per allargare l’iniziativa sono stati coinvolti, per ora, altri 10 selezionatissimi Ristoranti, rigorosamente della Regione Toscana, ognuno con le sue peculiari caratteristiche territoriali.

Giovedì 23 Maggio 2013, all’Antico RistoroLe Colombaie” si è tenuta una ricca e bella serata per la presentazione dell’iniziativa agli operatori, alla stampa e agli ospiti. 

L’Antico RistoroLe Colombaie” è una classica struttura rurale, quadrangolare, di colore rosso mattone, con annessa la grande tettoia e l’ampliamento dove è stata ricavato lo spazio per la Cucina.
 Intorno il grande giardino dove con la bella stagione si può mangiare fuori.

Appena entrati si nota che il piano terra è praticamente occupato dal massiccio bancone  rettangolare di servizio che lascia spazio a pochi tavolini laterali. 
Su questo piano si affaccia anche la Cucina. 
Un comodo scalone porta al soppalco a ballatoio. 
Praticamente una struttura in ferro e legno perimetrale con al centro un tetto vetrato e finestrato da cui si vede il piano sottostante.

L’arredamento è semplice, “casareccio”, molto caldo e accogliente. 
Anche l’apparecchiatura segue questo stile.

Per la speciale serata anche il Menu e stato molto ricco e abbondante, quasi tutte le portate erano doppie, infatti gli Chef in Cucina era due, il bravo Daniele Fagiolini e il vulcanico Luca Cai dell’Osteria TripperiaIl Magazzino” di Firenze.

In abbinamento alle portate sono stati serviti i seguenti Vini:

- “Montagner Valdobbiadene”, Prosecco Superiore Valdobbiadene D.O.C.G. Millesimato, Spumante Extra Dry, 100% Glera, 11% Vol., prodotto dall’Azienda Montagner Vini e Spumanti ubicata a Motta di Livenza (TV);

- “Annick 2011”, Bianco Toscano I.G.T., 60% Chardonnay e 40% Sauvignon Blanc, 13,5% Vol., dell’Azienda Cosimo Maria Masini di San Miniato (PI);

- “Nicole 2010”, Rosso Toscano I.G.T., 100% Sangiovese, 13% Vol., dell’Azienda Cosimo Maria Masini di San Miniato (PI);

- “Antiche Vie 2011”, Chianti D.O.C.G., in gran parte Sangiovese con percentuali variabili, secondo le annate, di Canaiolo, Colorino, Ciliegiolo e Malvasia Nera, 13% Vol., dell’Azienda Agricola Pietro Beconcini di San Miniato (PI);

- “IXE 2009”, Rosso Toscana I.G.T., 100% Tempranillo, 14% Vol., dell’Azienda Agricola Pietro Beconcini di San Miniato (PI);

- “La Gatta 2012”, Moscato d’Asti D.O.C.G., 100% Moscato Bianco, 5% Vol., dell’Azienda Terredavino a Barolo (CN).   

Sono state servite le seguenti portate:

- Crema di asparagi con cubetti di pane aromatizzato;

- Cubetti di lingua con verdure, farro monococco (farro piccolo originario) e fegatini Rocher;

- Panzanella croccante con acciuga di Piombino (LI);

- Mezzi ravioli di grano saraceno con ricotta e carciofi, al ragù di Chianina;

- Umido di coniglio leprino Viterbese (razza media) con agretti;

- Peposo “estivo” (al vino bianco) di guancia con fagioli;

- Crema Chantilly con briciole di biscotto di Meliga (frollino tipico della Provincia di Cuneo in Piemonte);

- Macarons (dolcetti Francesi a base di meringa) con ricotta, miele e sambuca;

- Delizie della cioccolateria artigianale De Bondt di Pisa, super premiata e classificate tra le prime 10 del mondo.

Il servizio ai tavoli è stato attento e premuroso sotto la guida della giovanissima responsabile di Sala Arianna Basco.

I Vini sono stati professionalmente serviti dai Sommelier della F.I.S.A.R., Delegazione Pontedera-Valdera, Giusti Nicola, Cappelli Stefano e Ciompi Alessandro.

La serata è stata simpaticamente condotta, tra molti applausi, dal mio carissimo amico Claudio Mollo che oltre ad illustrare il progetto “Io Cucino il Territorio” ha presentato e introdotto gli interventi e i saluti dei vari importanti personaggi presenti.

Hanno dato il loro apporto: Mario Del Debbio e Claudia Marinelli, rispettivamente Presidente Nazionale e Segretaria Nazionale della F.I.S.A.R., l’Avvocato Tiziana Stefanelli vincitrice della Seconda Edizione di “Master Chef Italia”, Raffaele Mannelli responsabile Regionale del progetto  “Vetrina Toscana” e responsabile per la qualificazione del sistema distributivo, turistico e del Territorio della Toscana, Alessandro Cavaleri Area Comunicazione del Sito “Turismo in Toscana”, Flavia Cori che si occupa del Blog, in Inglese, “Tuscanycious”, la Dottoressa nutrizionista Luisa De Risi, Paul e Cecilia De Bondt artigiani del cioccolato e Sergio Falaschi carni e salumi di alta qualità.

In rappresentanza delle Aziende che hanno messo i loro Vini in degustazione sono intervenuti Leonardo Beconcini  per l’Azienda Agricola Pietro Beconcini e Francesco De Filippis per Cosimo Maria Masini.

La bella serata all’Antico RistoroLe Colombaie” dedicata al progetto “Io Cucino il Territorio” si è conclusa con una meritata ovazione agli Chef Daniele Fagiolini e Luca Cai.

Antico Ristoro Le Colombaie

Via Montanelli, Loc. Catena

San Miniato Basso (Pisa)

Tel. 0571 484220


Antico Ristoro "Le Colombaie"

Il Bancone

Il Soppalco

Claudio Mollo

Daniele Fagiolini e Tiziana Stefanelli

Paul De Bondt

Daniele Fagiolini, Giorgio Dracopulos, Luca Cai

Mario Del Debbio e Claudia Marinelli con i Sommelier

Daniele Fagiolini, Luca Cai, Claudio Mollo

domenica 16 giugno 2013

“ LA MAGNOLIA “ IL RISTORANTE STELLATO DEL LUSSUOSO HOTEL BYRON DI FORTE DEI MARMI (LU).




Tra le diverse belle e famose Località turistico balneari della Toscana la più elegante e signorile è certamente Forte dei Marmi
Essa è ubicata nella costa settentrionale della Versilia in Provincia di Lucca.

Qui il mare e la storia si intrecciano con l’eleganza e la raffinatezza.
L’ampio arenile di sabbia finissima è contornato dalla lunga fila degli accoglienti e attrezzati Stabilimenti Balneari, le verdi e riposanti aiuole ricche di palme, su cui si affacciano Ristoranti e Discoteche, non manca il panoramico pontile che si allunga in mare per 300 metri.

Benché questa regione fosse abitata già dalle antiche popolazioni Liguri e dal successivo arrivo dei Romani, nel secondo secolo a.C., i primi insediamenti in questa zona risalgono al diciassettesimo secolo.

Successivamente, nel 1788, Leopoldo II d’Asburgo-Lorena (1747-1792), Gran Duca di Toscana dal 1765 al 1790 con il nome di Pietro Leopoldo I, fece costruire un piccolo avamposto militare costiero per avvistamento e difesa, denominato “Forte Lorenese”. 
L’edificio, a pianta quadrangolare è costituito da uno stabile addossato ad un bastione, era desinato alla protezione dell’imbarco del prezioso marmo, di cui sono ricche la montagne vicine, e a proteggere il nascente centro abitato che da quel momento prese il nome di Forte dei Marmi.   

Tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento Forte dei Marmi iniziò ad essere meta di un turismo estivo di famiglie nobili, aristocratiche e personaggi famosi come i Reali del Belgio, gli Agnelli e i Siemens famosi imprenditori, il filosofo e pedagogista Siciliano Giovanni Gentile, il poeta e scrittore Grossetano Renato Fucini, lo scrittore e giornalista Pratese Curzio Malaparte, i Bolognesi Marchese Guglielmo Giovanni Maria Marconi e Riccardo Bacchelli, il primo, fisico, inventore, parlamentare e senatore, il secondo, scrittore e drammaturgo.

L’elenco dei personaggi illustri è lunghissimo, potrei citare ancora il Ferrarese Italo Balbo, politico, generale, trasvolatore e ministro, il Milanese Luchino Visconti, regista e sceneggiatore. 
Oltre agli Italiani folta anche la rappresentanza straniera che veniva a trascorre le vacanze al Forte, tra tutti ricorderei il Tedesco Thomas Mann, scrittore, saggista e premio nobel.

Con trascorsi e ospiti di questo livello, anche nel boom del turismo degli anni che partono dal 1950 ai giorni nostri, Forte dei Marmi si è sviluppata, sia nelle sue strutture ricettive che abitative di qualità, grazie ad un turismo ricco e d’elite. 

Nell’ambito delle frequentazioni illustri della fine dell’ottocento, tra il 1899 e il 1902, vennero edificate, sul Viale a Mare, non molto distanti dal Centro di Forte dei Marmi, due belle Ville per volontà di un personaggio internazionale e dallo spirito libero ed anticonvenzionale, José (detto “Pepito”) Caferino Canevaro Duca di Zoagli.

Le Ville su desiderio del Duca furono costruite in quello stile “floreale” che nuovo e prorompente invase l’Europa, e non solo, tra il XIX e XX Secolo, l’Art Nouveau, meglio conosciuta in Italia come   “Stile Liberty”.

Le Ville diventarono ben presto il luogo di ritrovo del bel mondo di allora e in particolare della nobiltà legata a Casa Savoia.

Dopo la Seconda Guerra Mondiale tutto il complesso venne trasformato in albergo.

Dal 1990 dopo una lunga e importante ristrutturazione le due Ville e la Dependance sul retro sono diventate un prestigioso, raffinatissimo e lussuoso ambiente (29 camere e suite, l’accogliente giardino e la grande piscina) l’Hotel Byron (5 Stelle L).

L’Hotel Byron recentemente è stato premiato, a Londra, come “Most Excellent Charming Hotel”.

L’Hotel prende il nome da il Barone George Gordon Noel Byron (1788-1824), poeta e politico Inglese, che soggiornò sulla costa del Gran Ducato di Toscana, in particolare a Pisa e Livorno, tra il 1821 e il 1822

L’Hotel è il “fiore all’occhiello” del Gruppo Soft Living Places della Famiglia Madonna.
Il Gruppo è guidato dal bravo e super attivo Amministratore Delegato Salvatore Madonna.

Appartengono alla Soft Living Places altri due lussuosi Alberghi, l’Hotel Plaza e de Russie4 Stelle”di Viareggio (LU) e il Green Park Resort, “4 Stelle S” al Calambrone, Tirrenia, Pisa.

Nella Dependance dell’Hotel Byron si trova il RistoranteLa Magnolia”.

Dal mese di Marzo del 2007 il responsabile del Ristorante e della Banchettistica all’Hotel Byron è il giovane e bravo Executive Chef Andrea Mattei

Andrea è nato nella vicina e antica Cittadina di Pietrasanta (LU) il 27 Settembre 1979
Fin da piccolo ha dimostrato molto interesse per la cucina, però la passione arriva intorno ai 12/13 anni. 
La conseguenza naturale è stata quella di iscriversi ad una delle migliori Scuole del settore, l’Istituto Professionale di Stato Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera Giuseppe Minuto” di Marina di Massa (MS).

Già durante il periodo scolastico, con i primi stage estivi, Andrea, entra a lavorare nella Cucina del RistoranteLa Magnolia” con lo Chef Rolando Paganini: l’incontro con questo eccellente cuoco e questo Ristorante ricco di charme saranno il suo “primo amore”.

Dopo essersi diplomato Andrea Mattei da subito ha seguito un percorso di specializzazione a livelli altissimi, presso grandi maestri Chef e in super famosi Ristoranti pluristellati.

In Italia è stato al 5 stelle “Relais & Chateaux Hotel Hermitage” di Breuil-Cervinia (AO), alla “Enoteca Pinchiorri” di Firenze e al “San Domenico” di Imola. 

In Francia, al Ristorante “Il Carpaccio” aperto nel 1983 dal Maestro Angelo Paracucchi, a Parigi, presso l’Hotel “Le Royal Monceau“, allo storico Ristorante “Taillevent” fondato a Parigi nel 1946 da André Vrinat, e con Alain Ducasse al Ristorante “Alain Ducasse Au Plaza Athénée” sempre a Parigi.

Recentemente Andrea Mattei ha fatto anche uno stage di alcuni mesi, durante il periodo di chiusura invernale del Ristorante a Forte dei Farmi, al Ristorante “Noma” di Copenaghen, in Danimarca, con lo Chef René Redzepi
Il “Noma”, per tre anni di seguito (2010, 2011, 2012), è  stato  il miglior Ristorante del Mondo secondo la Classifica annuale “The World’s 50 Best Restaurants” della Rivista Inglese “Restaurant”.

Ma torniamo al RistoranteLa Magnolia” che, come già accennato, occupa tutta la palazzina della Dependance sul bordo piscina, nel giardino sul retro dell’Hotel.

Al pian terreno una saletta e un piccolo disimpegno da cui parte la scala per il piano superiore dove si trovano le altre due salette più piccole, la Cucina è ubicata nel piano interrato.  

L’ambiente è elegante e raffinato, di gusto, molto accogliente, mette immediatamente a proprio agio. 
Durante la bella stagione è possibile cenare nella romantica atmosfera del dehors  a bordo piscina.

Molto curato l’arredamento, bella l’apparecchiatura.

La Carta dei Vini è importante, molte le Etichette, sapientemente selezionate, sia dall’Italia, dalla Francia che da altri Paesi del Mondo. 
Ampia la scelta di Bollicine Italiane e Champagne.

Seguono le altre Carte, delle Acque, dei Grandi Caffè del Mondo, dei Te e Infusi, dei Distillati.  

Il Menu offre un’interessante e ampia scelta di Mare e di Terra, oltre che suggerire tre percorsi degustazione: Classico, Tradizionale, La Magnolia.

Lo Chef Andrea Mattei ha voluto farmi sentire alcune delle sue ultime preparazioni, tra cui diverse  portate completamente nuove insieme ad altre “classiche” rivisitate.

La degustazione è stata accompagnata da:

- ChampagneCollard-Picard” Cuvèe Sèlection Brut, Assemblage 50% Meunier e 50% Pinot Noir 12,5% Vol., prodotto dalla Maison Collard-Picard di Olivier Collard e Carolina Picard ubicata a Villers-sous-Chatillon (micro Comune di circa 200 abitanti), Dipartimento della Marna, Regione Champagne-Ardenne, Francia;

-  “Val delle Rose Vermentino Litorale 2012”, Bianco Toscana I.G.T.,  90% Vermentino e 10% Sauvignon Blanc, 12,5% Vol., prodotto nella Tenuta Maremmana di Val delle Rose, in Località Poggio la Mozza (GR), proprietà del Gruppo Cecchi;

- “Val delle Rose Morellino di Scansano 2011”, Morellino di Scansano D.O.C.G., 90% Sangiovese e 10% altre varietà complementari, 13% Vol., sempre della Tenuta Val delle Rose;

- “La Spinetta Moscato Passito Oro 2006”, Piemonte Moscato Passito D.O.C., 100% Moscato, 12,5% Vol., prodotto in sole 3.800 bottiglie da 0,75 e 1.000 da 0,375 dall’Azienda Agricola La Spinetta della Famiglia Rivetti a Castagnole delle Lanze (AT).

In tavola il buon pane della Casa: Toscano senza sale, Focaccia con pomodoro, Pane Marocco di Montignoso (farina di mais e rosmarino), Pane croccante Sardo “Carasau” (carta musica). 
Con il pane si poteva degustare l’Olio extravergine di oliva della Tenuta Il Casone 1729” di Piano di Mommio (LU), olio delle Colline Lucchesi prodotto con olive di cultivar Frantoio, Leccino, Maurino e Quercetano.

Sono state servite le seguenti portate:

- “Hors d’oeuvre” - Polentina croccante con salsa dolce forte, Crema di piselli grigliati al profumo di pino, Croccante di porro speziato, Ricciola marinata, Chips di capesante;

- Sempre come “appetizer” (stuzzichini) sono stati serviti pregiati e saporiti affettati delle Macellerie Masoni di Viareggio e di Lido di Camaiore in Lucchesia oltreché a Pisa;

- Insalata di Mare caldo, scampi, mazzancolle, calamaretti, biscotto croccante e verdure, olio extravergine di oliva;

- Risotto agli asparagi, mantecato al formaggio “Bruschino di Vado” semi stagionato (cremoso formaggio di pecora affinato in cera d’api naturale, prodotto con un antico metodo nella Frazione di Vado del Comune di Camaiore, Lucca), tuorlo d’uovo e liquirizia;

- “D’aprés Redzepi” (dalla mia esperienza al Noma) - Porro arrostito, con olio extravergine di oliva, cuore di porro al vino rosso, caprino della Lunigiana, crema di grano arso, erbucci;

- Medaglioni di astice e coniglio su base di polentina croccante di ceci, schiuma di ceci e salsa di vino rosso;

- Agnello delle Valli di Zeri affumicato al pino, purea di piselli grigliati, fiori di aglio e paté di coratella;

- “Intermezzo tra salato e dolce” - Tisana di alloro e limone;

- Mela con foglie di carciofo sciroppate e candite, mousse di cioccolato bianco e mela, meringa con verbena, gambo marinato con la China del Farmacista Dott. Giuseppe Clementi (“antico elixir” prodotto dal 1884 a Fivizzano, Massa), sorbetto alla mela verde;

- “Piccola Pasticceria della Casa” - Caramelle allo zucchero e frutta, Gelatine di Frutta, Marzapane di Pietrasanta, Yogurt di capra con fragola e citronella, Centrifuga di sedano e mela verde, Cioccolato Amedei (super premiata Azienda di Pontedera, Pisa, della Maitre Chocolatier Cecilia Tessieri) al profumo di anice e fiori di finocchio selvatico.

Il servizio è stato perfettamente e professionalmente eseguito dalla Brigata di Sala guidata dal Maitre Luca Giusti e composta dai secondi Maitre Daniele Chiodi e Maurizio Morelli, quest’ultimo è anche il Sommelier, oltreché dagli Chef de rang  Nadia Veglia e Claudio Bolognino e dai Commis de rang Davide Bresciani e Matteo Bonugli.

Molto belle le presentazioni, estremamente interessanti gli accostamenti, con molta naturalezza e equilibrio si è riusciti a coniugare la Cucina tradizionale con quella creativa.

Il bravo Chef Andrea Mattei è al comando di una Brigata di Cucina molto valida con il Sous-chef David De Lucia, i Capi partita Emiliano Stagi, Andrea Ferrari, Alberto Edifizi, insieme ai Commis Matteo Marchetti e Gianluca Brio.

Andrea Mattei sceglie con molta cura tutte le materie prime, esse devono essere freschissime e di alta qualità, dove è possibile si prediligono le produzioni del territorio. 
Tutta la spesa proviene da fornitori specializzati e super selezionati, conosciuti per la loro affidabilità.

Il lavoro ben fatto, in questi anni, da Andrea Mattei al Ristorante “La Magnolia” ha portato al raggiungimento di molti obbiettivi e riconoscimenti, tra i più significativi, nel 2012, la prestigiosa “Stella” della Guida Michelin.

Al RistoranteLa Magnolia” dell’Hotel Byron di Forte dei Marmi (LU) ho degustato le preparazioni del talentuoso Chef Andrea Mattei, un giovane appassionato del suo lavoro che si prefigge “in primis” di dare il massimo della soddisfazione e del benessere alla sua clientela.

Ristorante La Magnolia

c/o Hotel Byron

Viale A. Morin, 46

Forte dei Marmi, Lucca

Tel. 0584  787052


Hotel Byron

La Dependance e la Piscina

La Prima Saletta al Piano Superiore

Appetizer

Insalata di Mare

Risotto agli Asparagi

Porro Arrostito

Medaglioni di Astice e Coniglio

Agnello delle Valli di Zeri

Mela con Foglie di Carciofo

La Piccola Pasticceria

Andrea Mattei e Giorgio Dracopulos