domenica 27 maggio 2012

IL CACCIUCCO DEL RISTORANTE SCACCIAPENSIERI DI CECINA (LI) NELLA VIDEO INTERVISTA ALLA CHEF ROSSELLA DI NARDO.

Parafrasando la famosa frase Manzoniana, “ruminata” dal personaggio di Don Abbondio, “Carneade ! Chi era Costui ?”, che fa da incipit (dal verbo Latino “incipere” = incominciare) all’Ottavo Capitolo di quella straordinaria opera d’arte letteraria che è “I Promessi Sposi”, potrei dire “Il Cacciucco ! Chi è costui ?”.

La risposta definitiva e certa, a questa domanda, per quanto riguarda l’origine di quel magnifico piatto a base di pesce che si chiama Cacciucco, non l’abbiamo. Molte sono le storie, per lo più favolette, che si narrano intorno alla sua nascita, la stessa incertezza esiste sulla derivazione del nome.

Che questa “Zuppa di Pesce” sia nata dall’incontro delle numerose genti di diverse nazionalità, ognuna con la propria cultura alimentare, che nell’antica e portuale Città di Livorno trovarono accoglienza, è molto probabile. E che, pertanto, anche il suo nome derivi da parole foneticamente quasi uguali provenienti da Paesi molto lontani ( Spagna, Turchia, Vietnam), è possibile. Unica certezza inconfutabile è che si tratta di un piatto povero, che nasce dagli avanzi della pesca giornaliera, come tutte le zuppe di pesce Italiane e del Bacino del Mediterraneo.

La Ricetta del Cacciucco non ha dei vincoli stretti sulle tipologie dei pesci con lisca da usare (la scelta ricade sulla disponibilità del pescato del giorno), ma piuttosto è legata al come, dove e con cosa si cuociono i vari ingredienti. E’ fondamentale che abbia un sapore robusto, saporito e piccante. Il Cacciucco, nel piatto, è accompagnato da fette di pane Toscano abbrustolito e strusciato con l’aglio.

Altra certezza sta nel termine stesso, si dice “Cacciucco” e basta, aggiungere “alla Livornese” è un grave errore. Il Cacciucco è sinonimo di Livorno, della sua storia, delle sue tradizioni e della sua cultura gastronomica. Preparazione inconfondibile tra le varie zuppe, zuppette e brodetti del nostro Paese che necessitano dell’aggiunta della Località di provenienza per essere identificate, vedi la “Zuppetta di pesce alla Viareggina”.

A tale conferma il Cacciucco è stato inserito nello speciale elenco dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali (P.A.T.), predisposto a difesa della nostra cultura agroalimentare dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali.

Per parlare del Cacciucco sono andato ad intervistare la brava Chef Rossella Di Nardo del famoso Ristorante “Scacciapensieri” di Cecina, in Provincia di Livorno.

Il Ristorante, aperto nel 1984, è da molti anni una certezza di buona cucina fatta con grande esperienza e materie prime di qualità. Oggi, siamo alla seconda generazione, la proprietà è di Rossella e del marito Gianluca Buonazia. Potete trovare la storia dettagliata di loro e del Locale nell’Archivio di questo Blog.

Per poter vedere la Video Intervista alla Chef Rossella Di Nardo cliccate sul Link indicato sotto:


Ristorante Scacciapensieri

Via Verdi, 22 Cecina (LI)

Tel. 0586 680900


La Chef Rossella Di Nardo e Giorgio Dracopulos



domenica 20 maggio 2012

RISTORANTE BRASSERIE LA BARCACCINA A VADA (LI): QUANDO IL PESCE HA IL PROFUMO DEL MARE.


  Parlare di Pesce Fresco potrebbe sembrare semplice, in realtà riconoscerlo non è una cosa da tutti. La prova più semplice da fare è di premere, con un dito, il corpo del pesce preso in considerazione, se, togliendo il dito, rimane traccia della pressione fatta, non è fresco.

A parte questa prova, la freschezza del pescato si valuta attraverso vari fattori, tra i primi c’è il fatto che deve “profumare” di salsedine e quindi di mare. Inoltre, gli occhi non devono essere opachi ma trasparenti e lucidi, le branchie devono essere umide e di una delle tonalità del rosso, se poi lo mettete in un contenitore con l’acqua deve affondare.

Superati questi piccoli esami avete del “pesce fresco”, ma va accuratamente pulito e ben cucinato, questa forse è la parte più difficile: vi consiglierei di andare a mangiarlo al Ristorante.

Uno tra i posti in cui si mangia dell’ottimo Pesce Fresco nostrano (Mar Mediterraneo) è il Ristorante Brasserie la Barcaccina di Vada, in Provincia di Livorno.

Vada è una piccola Frazione del Comune di Rosignano Marittimo, una Località Balneare molto accogliente e conosciuta. Proprio sulla spiaggia, in riva al mare, dove finisce la passeggiata, lato nord, c’è il Ristorante La Barcaccina, è collegato all’omonimo stabilimento balneare: proprietario è il vitale Hamid Meridja con la sua Famiglia.

Hamid è nato, nella bella Città di Algeri in Algeria, nel 1967. E’ uno spirito libero e, finite le scuole medie superiori, decide di andare a lavorare all’estero. Nel 1988 è a Parigi a lavorare dallo zio (fratello del padre) che è proprietario di un Albergo, ci resta 10 mesi.

Successivamente, infiammato dallo spirito di avventura dei giovani, decide di attraversare il Canale della Manica e, con solo 100 Sterline in tasca, si trasferisce a Londra a casa di amici d’infanzia che sono già lì. Entra a lavorare in uno dei nuovi negozi della particolarissima catena, nata nel 1986, di Fast Food, che si chiama “Pret A Manger”, una nuova gestione presa proprio dai suoi amici. Tranquilli, questo Locale non è la solita filiale di una multinazionale del “mangia male e fuggi”, qui vige la filosofia del buono, del sano e del naturale. Giornalmente vengono preparati solo cibi freschi con materie prima di qualità, dieteticamente corretti, senza alcun tipo di conservanti o di additivi chimici. Se alla fine della giornata lavorativa avanza qualcosa, viene dato in beneficenza e la mattina dopo si ricomincia a fare tutto freschissimo.

Per Hamid questa è un’ottima scuola, due anni intensi in sala e in cucina, dove impara molto, soprattutto assimila il precetto fondamentale che nel piatto dei clienti va messo solo cibo di qualità.

Nel 1991 arriva, assunta nello stesso Locale, la giovanissima (classe 1971) Maila Musto. La ragazza è in Inghilterra per imparare l’Inglese, ma siccome ha l’arte culinaria “nel sangue”, intanto lavora. Maila e Hamid sono ambedue del Segno della Bilancia, di anni diversi ma nati nello stesso mese di Ottobre, lei Italiana di Livorno lui Algerino, come volete che sia finita: si innamorano.

Nel 1992 vengono in Italia, a casa di lei, a Vada, dopo poco si sposano.

L’anno successivo, i freschi sposi, rilevano la gestione del Ristorante La Barcaccina dell’omonimo Stabilimento Balneare (lo Stabilimento verrà successivamente acquisito nel 2002).

Oggi il Ristorante Brasserie La Barcaccina è un Locale di successo, segnalato nelle Guide più prestigiose, un Ristorante specializzato nel pesce come ce ne sono pochi.

Questi importanti traguardi sono stati raggiunti grazie all’impegno straordinario di tutta la Famiglia che ha dato, in questi anni, il meglio delle proprie qualità ed esperienze.

Regine della Cucina Maila Musto e la sua mamma Paola Cecchelli, con loro la brava Svetlana Samulyak. Anche la sorella di Maila, Ilaria, ha contribuito nei primi anni, ma oggi segue, prevalentemente, lo Stabilimento Balneare.

In Sala Hamid Meridja, uno straordinario padrone di casa, intrattenitore affabile e simpatico, un grande esperto della qualità agroalimentare e un appassionato conoscitore del mondo del Vino. Ad aiutare Hamid in Sala una giovane biscugina di Maila, molto professionale e gentile, Jessica Creatini.

Il Ristorante Brasserie La Barcaccina è un locale molto luminoso e accogliente, curato nei particolari, i tavolini hanno una bella apparecchiatura adornata con artistiche candele di cera.

Dalle ampie finestre la magnifica vista del mare e con la bella stagione si mangia fuori, praticamente in spiaggia.

Il Menu è di Mare, ma si può degustare anche cibo vegetariano e, su prenotazione, anche tutti i tipi di carne; molte attenzioni vengono riservate per le necessità dei celiaci.

La Carta dei Vini è importante e accuratamente selezionata da Hamid, i prezzi sono calmierati per permettere alle persone di abbinare il giusto vino ai piatti ordinati. Oltre 200 Etichette suddivise tra i Vini del mese al Bicchiere, gli Spumanti Classici & metodo Charmat, molti gli Champagnes, Vini Bianchi dalle principali Regioni Vitivinicole Italiane, dalla Francia e dal Mondo, Vini Rosati e i Rossi Toscani. Molti Vini anche nei piccoli formati, in appendice non mancano le Birre Artigianali. Nel caso in cui non finite il Vino scelto, Hamid sarà lieto di confezionarvi la bottiglia per l’asporto.

Ma veniamo alla degustazione, in tavola oltre al cestino del pane assortito anche un piattino con un divertente e saporito pane, arricciolato al forno, con Olio di Oliva Extravergine, sale e rosmarino.

Per aperitivo: Faccoli Franciacorta Brut, una gradevole selezione di Uve Chardonnay, Pinot Bianco e Pinot Nero dell’Azienda Agricola Faccoli Lorenzo di Faccoli Claudio & C. a Coccaglio (BS).

Sono stati serviti :

- Scampi, gamberi bianchi e cicala di provenienza locale, con seppiolina nostrale, il tutto al vapore, insieme a taccole, piselli, carciofini, asparagi e pompelmo rosa;

- Fiore di zucca in Tempura, riempito con cuore di baccalà, basilico e arancio, su crema di zucchine e erba cipollina;

- Spaghetti con crostacei freschi;

- Filetto di dentice locale, pescato all’amo all’Isola di Gorgona, con patatine e ortaggi al forno.

Tutti i piatti sopra elencati sono stati accompagnati da un ottimo Pinot Bianco 2010, Alto Adige D.O.C., dell’Azienda Agricola Hartmann Donà.

- Rivisitazione di millefoglie con spuma di vaniglia in stecca.

Il dolce, rigorosamente della Casa, è stato servito in abbinamento con un morbido Moscato d’Asti, Villa 2011, dell’Azienda Agricola Marco Bianco di Riccardo Bianco, Frazione di Valdivilla, Santo Stefano Belbo (CN).

Come sempre ho mangiato benissimo, la qualità della materia prima è indiscutibile, leggere e non invasive le cotture, belle le presentazioni. La Cucina buona e delicata della Chef Maila Musto, è fatta, basandosi sul rispetto assoluto dell’Uomo e della Natura, da grande passione, amore, esperienza, sapienza e tradizione familiare Toscana.

A tutto ciò si aggiunge una ricerca attenta di Hamid della qualità, che si ritrova, per esempio, nel Pesce, nella Pasta di un’ottima Azienda come il Pastificio Fratelli Setaro di Torre Annunziata (NA), nei Capperi al sale di Pantelleria, nelle speciali e profumate Vaniglie a stecche dell’Euro Vanille, nel pane Toscano del Panificio La Madia di Rosignano Solvay (LI), nell’Olio, nell’Aceto, nei Vini e nel Caffè della Torrefazione Artigianale Trinci Andrea di Cascine di Buti (PI).

La "Brasserie" in Francese è la definizione che si da ad un Locale rilassante e raffinato, in questo caso al Ristorante Brasserie La Barcaccina di Vada, oltre a ciò si può trovare molto altro ma soprattutto viene servito un pesce che ha il profumo del mare.

Ristorante Brasserie La Barcaccina

Aperto a Pranzo e Cena, Chiuso il Martedì

Via Lungomare, 17 Vada (Livorno)

Tel. 0586 788215

http://www.ristorantelabarcaccina.com/



Hamid Meridja e Giorgio Dracopulos


Ristorante La Barcaccina la sala


Ristorante La Barcaccina il pesce fresco


Riccioli di pane insaporito al forno


Scampi, gamberi, cicala e seppiolina al vapore


Fiore di zucca con cuore di baccalà


Spaghetti con crostacei freschi


Filetto di dentice con patatine e ortaggi


Millefoglie con spuma di vaniglia

lunedì 14 maggio 2012

ANTEPRIMA VINI DELLA COSTA TOSCANA 2012, AL REAL COLLEGIO DI LUCCA : “ VITICOLTORI, CHEF, SAPORI E IMMAGINI ”.


In Francese il verbo crescere si traduce “croitre”, e il participio passato “cresciuto” si dice “cru”, con un segno diatrico sulla lettera “u”, un accento circonflesso, che indica una contrazione della parola in cui, attraverso i secoli, si è persa una lettera “esse” di solito pre-consonante.

Oggi il termine “Cru” è un Francesismo molto usato in Italiano ed ha assunto, soprattutto nel Mondo del Vino, una definizione che supera i confini di un semplice “vigneto cresciuto con delle specifiche caratteristiche”. La parola “Cru” identifica e qualifica, più ampiamente, i Vini di un particolare Territorio con una grande tradizione vitivinicola, ricco delle sue peculiarità e delle sue caratteristiche uniche.

L’Associazione Grandi Cru della Costa Toscana è nata una decina di anni fa, grazie all’iniziativa di dodici importanti Aziende Vitivinicole (oggi sono circa 80), per difendere, promuovere e diffondere, la cultura della qualità dei Vini prodotti nei Territori delle cinque Provincie della Costa Toscana (Massa Carrara, Lucca, Pisa, Livorno, Grosseto). La sede dell’Associazione è a Bolgheri, nel Comune di Castagneto Carducci, in Provincia di Livorno. La Presidente dell’Associazione è Ginevra Venerosi Pesciolini, Presidente Onorario il Marchese Niccolò Incisa della Rocchetta.

Tra le Manifestazioni, che l’Associazione ogni anno promuove, spicca l’Anteprima Vini della Costa Toscana che si svolge a Lucca nel magnifico Palazzo dell’ex Real Collegio, annesso alla Basilica di San Frediano. La storica struttura, la prima canonica risale addirittura al 1046, è stato per secoli un Monastero di varie congregazioni, ma nel 1770 fu donato all’Antico Ospedale di San Luca o della Misericordia. Da allora e fino al 1896 il Palazzo fu un Centro di Studi Universitari, e poi è diventato Fondazione. Il complesso, oltre ad essere molto grande ha luminose sale e ampi saloni, si articola attorno a tre bellissimi e affascinanti chiostri, il più antico dei quali è quello con la struttura medioevale, il Chiostro di Santa Caterina.

L’Undicesima Edizione dell’Anteprima Vini della Costa Toscana si è svolta nei giorni di Sabato 5 e Domenica 6 Maggio 2012, ed è stata molto articolata.

Al piano terreno, lo spazio, sotto i loggiati, con i banchi della gastronomia, ben rappresentata da 12 speciali artigiani del gusto, quasi tutti del Territorio. Oltre a ciò, la mostra della floral designer Emy Petrini, la Libreria, le sale per i convegni, i laboratori di degustazione e lo spazio per gli Show Cooking. Al primo piano le salette per le degustazioni dei Vini in Anteprima, il grande salone con 68 Aziende dell’Associazione che presentavano tutte le novità delle loro pregiate produzioni vinicole, e un altro spazio dedicato alla “Bulgarian Association of Independent Winegrowers” che per la prima volta usciva ufficialmente dalla Bulgaria, ed era presente con un banco di assaggio denominato “Il Rinascimento Bulgaro”, con sette loro produttori. E ancora due mostre, quella della pittrice francese Cassandra Wainhouse e quella fotografica dell’amico e collega Enogastronomo Lido Vannucchi.

Il perfetto servizio ai Vini è stato assicurato dai bravi professionisti dell’Associazione Italiana Sommelier (A.I.S.) Delegazione di Lucca guidata dal grande Leonardo Taddei.

In questa Edizione, Anna Morelli, simpatica e vitale direttrice della nuova bella Rivista Internazionale di CucinaCook_inc.”, e Lido Vannucchi, hanno ideato e organizzato, con importanti Chef e artigiani del Gusto una serie di Show-Cookig di altissimo livello con interventi dei produttori dei Vini selezionati in abbinamento.

Tutti gli eventi gastronomici sotto elencati sono stato condotti, in maniera esperta e informale, da Eleonora Cozzella, giornalista di punta dell’enogastronomia Italiana, redattrice al Gruppo L’Espresso e collaboratrice della Rivista “Cook_inc” delle Edizioni Vandenberg di Lucca

Nella giornata di sabato.

Il giovanissimo, bravo ed emergente Chef Damiano Donati del Ristorante “Serendepico” del panoramico complesso il Relais del Lago di Gragnano , frazione del Comune di Capannori (LU), ha “Cucinato con l’orto biodinamico”, preparando due piatti con i prodotti naturali a “chilometri zero” dell’Agricoltore Federico Martinelli. Il primo: Barbabietola rossa ripiena di latte e formaggio caprino su finta terra di senape antica; il secondo: cipolla di Tropea ripiena di baccalà mantecato, riduzione di aceto di mele e nigella.

Lo Chef Fabrizio Girasoli, super premiato, anche con una “Stella” dalla Guida Michelin, titolare del Ristorante “Butterfly” di Marlia (LU), seguendo il tema “La pasta artigianale incontra il pesce azzurro”, ha preparato, usando la buonissima pasta trafilata in oro dell’Antico Pastificio, dal 1898, “Verrigni” di Roseto degli Abruzzi (TE), un piatto dal nome “Come una Pizza” e un altro, lo Spaghetto con Bottarga di sgombro, cimette di cavolfiore e gocce di limone di Sorrento.

Successivamente Luca Cai, vulcanico Chef/Patron dell’Osteria/Tripperia “Il Magazzino” di Firenze insieme all’innovativo Marco Stabile, Chef appena premiato con la prima “Stella” dalla Guida Michelin, del Ristorante “L’Ora d’Aria”, sempre di Firenze, hanno svolto il tema “Il quinto-quarto: la gran cucina a base di frattaglie”. Luca ha preparato Polpettine di lampredotto, e una sua rivisitazione della Cucina Giapponese, il Makizushi Sushi (Sushi arrotolato in alghe nori) di lampredotto. Marco, assistito dal suo amico Massimiliano Parri, ha preparato un piatto dal nome “ Animelle birrate e tutto ciò che fa equilibrio”, le animelle birrate, con panatura di nocciola, sono state impiattate con le bietole, il tartufo nero pregiato e il pepe bianco.

La giornata di Sabato si è conclusa con i buonissimi gelati di Simone Bonini, titolare della famosa Gelateria “Carapina” di Firenze, con tre dei suoi straordinari gusti: vino bianco, vino rosso, formaggio pecorino.

Il Giorno dopo, la Domenica.


Andrea Mattei Chef del Ristorante “La Magnolia” del lussuoso Hotel Byron ubicato sul lungomare di Forte dei Marmi (LU), recentemente premiato con una “Stella” dalla prestigiosa Guida Michelin, ha dato dimostrazione della sua cucina fatta di alta gastronomia, innovativa e creativa.

La bravissima Chef Pasticcera Loretta Fanella del "Caffè Mamà" di Livorno, specializzatasi con alcuni tra i più grandi Chef del mondo, ha rivisitato un dolce tipico Toscano: “Un salto nel passato in chiave moderna”.

L’inarrestabile, fantasioso e bravo Chef Cristiano Tomei del Ristorante “L’Imbuto” di Viareggio (LU), in collaborazione con Michelangelo Masoni titolare delle omonime e famose Macellerie di Viareggio, Lido di Camaiore e Pisa, ha interpretato il tema “Il mare incontra la macchia mediterranea”.

Per finire lo Show-Cooking con le prelibatezze del conosciutissimo Chef Maurizio Marsili del mitico “Antico Caffè delle Mura” di Lucca, che ha presentato “L’etica del pescato e la sua applicazione nella pratica di cucina”.

Un particolare ringraziamento va alla super efficiente segretaria dell’Associazione Grandi Cru Cristina Panigada, sempre disponibile e gentile.

Molto ben riuscita questa Undicesima Edizione “Anteprima Vini della Costa Toscana” dove si potevano seguire interessanti percorsi d’arte tra importanti Viticoltori, magnifici Chef, straordinari sapori e belle immagini.

http://www.anteprimavini.com/

http://www.grandicru.it/



Artigiani del Gusto


Anna Morelli e Eleonora Cozzella


Eleonora Cozzella e Damiano Donati

Fabrizio Girasoli e Giorgio Dracopulos

Come una Pizza di Fabrizio Girasoli

Luca Cai, Eleonora Cozzella, Massimiliano Parri e Marco Stabile


Il Sushi di lampredotto di Luca Cai


Animelle Birrate di Marco Stabile


Eleonora Cozzella e Simone Bonini


lunedì 7 maggio 2012

ANTICA OSTERIA DA DIVO A SIENA : OTTIMA CUCINA DEGUSTATA TRA LE VESTIGIA ETRUSCHE E MEDIEVALI.








La Storia Europea, attraverso i millenni, è cosi piena di eventi, accadimenti e trasformazioni che, per agevolarne la lettura, la suddividiamo in quattro grandi Epoche: Antica, Medievale, Moderna e Contemporanea.

Tra queste, il Medioevo (dal V al XV Secolo d.C.), è sicuramente uno dei periodi più interessanti e affascinanti.

Anche se in Italia furono Secoli contraddistinti da furibonde lotte dalle motivazioni più disparate, fu anche un’Epoca in cui economia, cultura, scienza, arte e architettura ebbero uno straordinario sviluppo.

Tra le Città, che oggi, hanno conservato quasi inalterato un centro storico Medievale, nella Toscana centrale, c’è la magnifica Siena. Il centro abitato, antichissimo, dalle origini Romane, domina, intorno, un paesaggio bellissimo, fatto di colline e valli in cui scorrono dolcemente tre fiumi, il tutto arricchito dai colori e dalla natura rigogliosa, inconfondibile, di questa terra.

Siena, come le altre Città strategiche, è stata al centro di numerose contese, e, per difendere i suoi cittadini, le sue ricchezze e le sue tradizioni (ancora oggi molto forti), si era dotata di alte e robuste mura.

Le Mura di Siena hanno origine con quelle edificate in Alto Medioevo, intorno alla parte più elevata e antica dell’abitato, la cosi detta Città Vecchia, da cui il nome di “Castelvecchio”.

Da questo nucleo iniziale, la Città, si sviluppò seguendo un criterio urbanistico di necessità, allargandosi e modificando la sua conformazione, comprese le Mura, a secondo delle esigenze del periodo, evolvendosi con coerenza, duttilità e intelligenza.

Questi adattamenti hanno creato delle situazioni veramente particolari e suggestive, considerando che sono ubicate in un centro urbano (Patrimonio dell’Umanità dal 1995), costruito intorno alla stupenda Piazza del Campo e fatto di Chiese, imponenti palazzi, torri imperiose, scalinate e affascinanti vicoli.

In una di queste soluzioni architettoniche è ubicato un Ristorante storico della città di Siena, l’Antica Osteria da Divo.

Negli anni cinquanta, in un vicolo a pochi passi da Piazza del Campo e dal Duomo, viene aperta una fiaschetteria e mescita di vino che prende il nome dal suo primo proprietario: Divo.

Attraverso gli anni il Locale è passato di mano e nello stesso tempo è cresciuto diventando un Ristorante.

Nel 1998 l’Antica Osteria da Divo è già da qualche anno proprietà della Famiglia Viciani e di altri soci, a Febbraio arriva, a lavorare in Cucina, un nuovo giovane Chef : Pino Di Cicco.

Pino è nato il 7 Agosto 1973 nel Comune Piemontese di Varallo Pombia, in provincia di Novara, da una Famiglia di origini Campane. Ha uno spirito libero innato che crescendo fa aumentare la sua voglia di viaggiare e di conoscere. Mosso da tale desiderio frequenta e si diploma, nel 1992, Operatore ai servizi di Ristorazione Settore Cucina all’Istituto Professionale di Stato per i Servizi Alberghieri della Ristorazione e Turistici di Aversa (Caserta). L’I.P.S.S.A.R.T. di Aversa porta il nome di “Rainulfo Drengot” cavaliere e nobile Normanno diventato il primo Conte, dell’allora piccolo Borgo di Aversa, dal 1030 al 1045, la prima Contea Normanna nel Meridione d’Italia.

Durante gli anni in cui ha frequentato l’Istituto Alberghiero è cresciuta sempre di più in lui la passione per la Cucina, non solo lavoro ma un vero e proprio amore.

Pino Di Cicco ha girato molto, ha fatto molte esperienze positive ed interessanti nelle Cucine di importanti Ristoranti in Italia, soprattutto in Toscana, ma anche all’estero in Inghilterra, a Londra, e in Germania.

Quando giunge, nel 1998, a Siena all’Antica Osteria da Divo, non trova solo un lavoro ma anche l’amore. Infatti si fidanza e poi si sposa con Claudia, figlia dei coniugi Viciani.

Con molto lavoro e impegno, Pino e Claudia, riescono, nel 2004, a liquidare tutti gli altri soci rimanendo gli unici proprietari.

L’Antica Osteria da Divo è un posto molto "caldo" e accogliente, straordinario dal punto di vista strutturale, la prima sala non è altro che un antico vicolo con un soffitto di travi e travicelli a cui si accedeva attraverso una porta delle prime e più antiche mura di Siena. Qui, attraverso uno spesso vetro sul pavimento, potete ammirare anche un antico “pozzo di butto”, luogo dove anticamente venivano gettati i rifiuti inorganici solidi. Poi si scendono alcuni gradini e ci si ritrova nella seconda salettina, una vera e propria grotta, un affascinante scavo nel tufo di origini Etrusche, pochi altri gradini ci portano in un’altra saletta scavata anche questa nel tufo e della stessa epoca. Non è facile descrivere il grande fascino di questo luogo che trasuda da ogni mattone, da ogni nicchia, da ogni trave: posso solo dire che è un posto bellissimo.

L’arredamento dell’Osteria è classico e si abbina perfettamente all’ambiente, inoltre grazie alla signora Iolanda Ibelli, mamma di Claudia, che si occupa con molto gusto dell’allestimento delle sale, delle apparecchiature e delle decorazioni, tutto è perfetto. Mentre Fabrizio Viciani , il babbo di Claudia, è molto impegnato nel ruolo di nonno con il piccolo Davide, di 7 anni, il figlio di Claudia e Pino.

Claudia agli inizi aiutava Pino in Cucina, oggi è la super impegnata responsabile principale di tutto il Locale.

Il Menu offre un’ampia scelta di Terra e di Mare.

La Carta dei Vini è molto selezionata e importante, offre Champagne e Spumanti, Vini Bianchi e Rossi dalle principali Regioni Vitivinicole Italiane, dalla Francia e da altri Paesi.

La degustazione è stata accompagnata da un Vino Bianco e uno Rosso. Il Bianco, Tedesco, un Riesling Ruppertsberger Reiterpfad 2010, D.Q., Alc. 13% Vol., della storica Azienda Weingut Bergdolt-St. Lamprecht di Neustad-Dutweiler, Stato Federale Renania-Palatinato. L’altro un Rosso di Montalcino 2009 Conti Costanti (antichissima Famiglia Patrizia Senese) Viticultori, D.O.C., 13,5% Vol., dell’Azienda Colle al Matrichese di Andrea Costanti, Montalcino, Siena.

In tavola il ricco cestino con il pane della casa, di vari tipi e sapori, molto fragrante e buono:

- Capesante rosolate con panatura all’arancio, anelli di cipolla fritti e valeriana fresca;

- Quaglia avvolta nel lardo di Colonnata, cavolo nero padellato e riduzione di Aceto Balsamico;

- Sfogliatine con ragù di verdura e funghi geloni saporiti, insalatina croccante di misticanza, noci tostate e succo di mirtilli;

- Lasagna all’uovo gratinata con ragù di manzo, salsiccia Toscana e semi di finocchietto;

- Rollè di maialino da latte “steccato” (steccare = inserire attraverso delle incisioni aromi per insaporire) con pancetta tesa, zucca gialla e pomodoro “concassè” (tagliato a cubetti), salsa al tartufo e purè di patate;

- Torroncino al cioccolato in cialda di amaretti e croccantino alla mandorle.

Tutto molto buono e ben presentato, la cucina di Pino è classica con rivisitazioni intelligenti, si predilige il territorio, si seguono le stagioni e la materie prime sono di grande qualità, oltretutto il rapporto qualità/prezzo è molto interessante.

Pino Di Cicco, oggi, è uno bravo Chef (dal gennaio 2009 è anche Sommelier A.I.S), affermato e conosciuto, in Italia e all’estero, alcune sue collaborazioni arrivano fino negli Stati Uniti dove, tra l’altro, ogni anno tiene un corso di Cucina Italiana presso una delle Università dello Stato del Michigan, il prestigioso Schoolcraft College nella Città di Livonia nel Nord-Ovest della Contea di Wayne.

All’Antica Osteria da Divo, di Pino Di Cicco e Claudia Viciani, sarete serviti con professionalità e attenzione, degustando un’ottima cucina tra fascinose vestigia Etrusche e Medievali.


Antica Osteria da Divo

Via Franciosa, 29    Siena

Tel. 0577 286054

Aperto a Pranzo e Cena

Chiuso il Martedi

http://www.osteriadadivo.it/


Giorgio Dracopulos e Pino Di Cicco


Capesante rosolate con panatura all'arancio


Quaglia avvolta nel lardo di Colonnata


Sfogliatine con ragù di verdura


Lasagna all'uovo gratinata

Rollè di maialino da latte

Torroncino al cioccolato in cialda di amaretti