venerdì 31 agosto 2018

“LIS 2013”, BIANCO VENEZIA GIULIA IGT: SEMPLICEMENTE UN GRANDE VINO.




Il Fiume Isonzo nasce sulle Alpi Giulie, a 1.100 metri di altitudine e scorre per due terzi nel Goriziano Sloveno e per un terzo nel territorio della Provincia di Gorizia, per poi andare a sfociare, dopo 136 Km., nel Mar Adriatico, nei pressi del Comune di Staranzano.

Staranzano fa parte di quel Territorio (una Zona meridionale della Provincia di Gorizia) che, grazie alle sue prerogative geografico/linguistiche (qui si parla il “dialetto bisiacco”, una variante di quello Veneto) è denominata “Bisiacaria”.

Il Fiume Isonzo nelle varianti Friulane ha varie denominazioni: Lusins, Isuns, Lusinz, Lisuns e, in “bisiacco”, Lisonz
Ha anche un soprannome, “la bellezza di smeraldo”, a causa della tonalità di colore, il verde acceso, delle sue acque.

Detto tutto ciò, per quanto ci riguarda, devo però parlare del piccolo Comune di San Lorenzo Isontino.

San Lorenzo di Mossa, nel 1955 ha riacquistato l’autonomia dal Comune di Capriva del Friuli e nel 1968, dopo un lunghissimo iter burocratico, ha definitivamente preso la denominazione ufficiale di “San Lorenzo Isontino”. 
Un Piccolissimo Comune, poco più di 1500 abitanti, della Provincia di Gorizia, ubicato a pochi chilometri dalla sponda destra del Fiume Isonzo
Qui siamo nell’ultimo tratto orientale della Pianura Friulana a contatto con le prime propaggine del Collio Italiano.

Un Comune, San Lorenzo Isontino, antico, antecedente al X Secolo, che da secoli ha avuto una tradizione prevalentemente agricola.

Su questo Territorio, dal 1879, cinque generazioni di una Famiglia di Agricoltori hanno contribuito, grazie alla loro grande  passione e amore per la Terra ed il lavoro, alla nascita e allo sviluppo di una delle realtà produttive più rappresentative del Friuli Orientale: “Lis Neris”.

Alvaro Pecorari titolare, con la sua Famiglia, di “Lis Neris” precisa: 
“Con alle spalle una centenaria tradizione Familiare, nel 1981, l’Azienda ha fatto una vera e propria svolta, acquisendo una nuova mentalità produttiva finalizzata al raggiungimento dell’alta qualità, puntando sui Vini Bianchi che sono la migliore espressione di questo Territorio
Da subito il nostro obbiettivo è stato fare Vini sempre migliori e tutto il nostro lavoro, fatto con assoluta passione, è stato indirizzato nel creare tutte quelle condizioni perché ciò si realizzi”.  

Oggi l’Azienda ha più di 70 Ettari di Vigneti ubicati tra il Confine Sloveno a Nord e la riva Destra dell’Isonzo a Sud.

Lis Neris” è una vera e propria Azienda Familiare: Alvaro, la Moglie Lorena e la Figlia Federica.

Un’altra Figlia, Francesca Pecorari, li ha purtroppo lasciati nel Dicembre 2002, a soli 21 anni, a causa di un tragico incidente stradale
Francesca era nata, Domenica 3 Maggio 1981, a Palmanova in Provincia di Udine, ed era la Primogenita.

Nell’AziendaLis Neris” i Vini sono prodotti solo con Uve provenienti da Vigneti di loro proprietà e da alcuni vigneti da loro controllati e curati in Territorio Sloveno
Molte lavorazioni sono fatte a mano ed è stata introdotta la lotta biologica contro i parassiti della vite.

Tutto il Complesso Aziendale è ubicato a San Lorenzo Isontino.
La Cantina è progettata e costruita con lo specifico scopo di agevolare il più possibile tutti i processi produttivi, oltreché il rispetto delle materie prime e suoi ritmi evolutivi. 
La Cantina è parzialmente interrata, la parte fuori terra è completamente integrata nell’ambiente circostante. 

Lis Neris” è autosufficiente nella produzione di energia elettrica grazie a un moderno impianto fotovoltaico.

Lis Nerisproduce diverse tipologie di Vini suddivisi in tre Linee: “Tradizionali”, “Selezioni” e “Riserve”.

Ma “Lis Neris” è molto di più
Nel cuore della proprietà sorge il “Relais”, un’oasi di pace e benessere. 
In un antico fabbricato rurale, ristrutturato con molte attenzioni, passione e amore, sono stati ricavati 4 accoglientissimi appartamenti oltre ad altri spazi comuni.  

Poi c’è il ricordo amorevole di Francesca con una straordinaria iniziativa: la FondazioneFrancesca Pecorari O.N.L.U.S.” (Organizzazione non Lucrativa di Utilità Sociale). 

La Fondazione si dedica principalmente a sviluppare e portare a termine progetti volti a solidarizzare con bambini, in Italia e all’Estero, che si trovino in particolari situazioni di forte disagio.
L’idea della solidarietà era venuta proprio a Francesca quando, nel 1996 all’età di soli 16 anni, volle che si producesse un Vino del tutto particolare che non fosse commercializzato nei soliti canali ma che avesse lo scopo di aiutare chi soffre, in particolare proprio i bambini.  

A conferma del grande cuore e della straordinaria umanità, sensibilità e creatività di Francesca, il Vino ha un nome e una etichetta, tutto da Lei ideato, che rispecchia il suo carattere: “Fatto in Paradiso”.

Lis Neris” è un’Azienda che produce degli ottimi Vini che si degustano con grande piacere, ma oggi vi voglio parlare di una loro Riserva stappata in questa calda estate 2018: “Lis 2013”.

Lis 2013”, Bottiglia da 750 ml., Bianco Venezia Giulia Indicazione Geografica Tipica (I.G.T.), 13,5% Vol., un Blend di Pinot Grigio 40%, Chardonnay 30% e Sauvignon Blanc 30%
Da notare che i tre vitigni bianchi sono i più rappresentativi della storia dell’Azienda e vengono assemblati in ogni annata in equilibri diversi per ottenere sempre il miglior risultato.

Degustato a distanza di 5 anni “Lis 2013” esprime tutte le sue eccezionali prerogative: 
un Colore giallo paglierino intenso, al naso piacevolissime note di frutta matura ma anche speziate e minerali, in bocca elegantemente secco, rotondo e ricco, nel finale una persistente e gradevole vellutata scia che ti obbliga a riberlo. 

Lis 2013” un Vino Bianco estremamente affascinante che si può abbinare con facilità, per le sue speciali prerogative, a moltissime preparazioni di Mare, ma anche a delicate ricette di Terra

Che dire di più di questo “Lis 2013”, prodotto da Alvaro Pecorari e Famiglia, se non definirlo semplicemente “Un Grande Vino”.




"Lis 2013" - La Bottiglia

"Lis 2013" - Retro Etichetta

Giorgio Dracopulos con "Lis 2013"

lunedì 27 agosto 2018

CON LA MIA AMICA HOSANNA PEÑA DE ARRÚE AL RESTAURANTE “VIAVÉLEZ” DI MADRID PER DEGUSTARE LE OTTIME PREPARAZIONI DEL GRANDE CHEF PACO RON.




L’attrice Statunitense Ginnifer Goodwin ha detto: 
Dicono che uomini e donne non possono essere amici, ma non è vero”. 
Una frase spontanea che condivido pienamente in quanto ho tantissime amiche che vedo e frequento spesso e volentieri.
Ma ho anche un numero infinito di amici sparsi per il Mondo e quando vado nel posto dove vivono non posso non andare a trovarli.

Andare a Madrid, super affascinante e accogliente Capitale della Spagna, senza far visita al mio grande amico Chef Paco Ron, alla Taberna RestauranteViavélez”,  sarebbe un vero “delitto”. Anche perché ogni volta delizia il mio palato con dei piatti fantastici di Cucina Tradizionale Asturiana e non.

Il Principato delle Asturie è una Comunità Autonoma della Spagna Settentrionale, nella sua  estensione, che si affaccia sul Mar Cantabrico, troviamo una sola Provincia, la vivace Città Universitaria di Oviedo, e 79 Comuni
In questo affascinante Territorio il paesaggio è bellissimo e vario, si possono ammirare le montagne, qui arriva la parte più alta della Cordigliera Cantabrica, e a poca distanza, circa 20 km., il mare.

La lunga Costa delle Asturie ha una natura particolarmente bella e selvaggia, vi abbondano tranquille spiagge, piccole e suggestive insenature e molte caverne naturali.
Il Mar Cantabrico, racchiuso nel grande Golfo di Biscaglia, bagna sia la Francia che la Spagna, grazie alla qualità della sua  ricca fauna marina è una fonte straordinaria per i pescatori, che, anche sulla Costa Asturiana, hanno edificato i loro villaggi a ridosso di baie adatte a farne porticcioli, rifugi sicuri per le loro imbarcazioni.

Un piccolissimo Villaggio di pescatori, che si affaccia a picco su una verde scogliera, nel Municipio di El Franco, a 120 km. da Oviedo, si chiama Viavélez
Il suo Porticciolo, proprio sotto la scogliera è molto particolare e suggestivo, ricavato in una tortuosa ansa, raggiunge il mare tramite due brevi insenature naturali di diversa larghezza su cui sono stati costruiti tre muri protettivi per difendere il Porto dal mare in tempesta e dai venti del Mar Cantabrico.

Viavélez è una Località accogliente e rilassante, con le sue case bianche dalle finestre e porte vivacemente colorate, alcune dei pescatori, altre edificate per le vacanze dei turisti. 
Le strade pedonali per le passeggiate, il tranquillo molo, quasi una terrazza sul porto; i due caratteristici fanali ubicati all’imboccatura, con il calare della notte, creano suggestivi e romantici riflessi.   
Da qui, in altri tempi, partivano non solo barche di pescatori d’alto mare ma anche delle baleniere che affrontavano lunghe, avventurose, faticose e rischiose spedizioni.

Proprio qui, in questo piccolo paradiso in riva al mare dove è nato suo padre, nel 1989, il mio amico Paco Ron, allora già affermato Chef (con la cucina nel sangue, geniale e autodidatta), ha aperto con le sorelle Sara, Carmen e Cristina, una piccola Taverna battezzandola con il nome della LocalitàViavélez”. 

Paco è nato a Madrid nel 1958, quando ha inaugurato questo Locale aveva 31 anni.
In gioventù per seguire la sua innata passione era entrato a lavorare in un famoso Ristorante di Madrid, l’Alkalde, all’età di 17 anni
Questo solido Ristorante di cucina tradizionale Basca, gestito dalle Famiglie Remetería e Fanjul, era stata la sua prima e indimenticabile grande scuola. 
Successivamente Paco Ron aveva lavorato in molti altri Ristoranti molto conosciuti sia nella Capitale Spagnola che in altre località.

Torniamo alla TavernaViaveléz” aperta come già detto nel 1989 e ubicata nel Paese dell’omonimo Porto.

Molto l’entusiasmo e l’impegno di Paco in Cucina insieme alla sorella Cristina, anche lei una grande Cuoca
In Sala i clienti vengono gentilmente curati dalle altre due sorelle, Sara e Carmen;  un’appassionata gestione Familiare che presto ha dato tutti i suoi frutti. 
Poco a poco, grazie alla loro bravura e alla grande qualità dei prodotti usati, il Locale è diventato famoso e ha incominciato a essere premiato anche sulle principali Guide Gastronomiche
Nel 1998 è arrivato un altro importantissimo riconoscimento, la super meritata  “Stella” della “Guia Michelin España & Portugal”.

Successivamente, per valorizzare ancor di più la Cucina del Territorio, Paco ha fondato, insieme ad altri importanti Chef Asturiani come Nacho Manzano del RistoranteCasa Marcial”, José Antonio CampoviejoEl Corral del Indianu” e Pedro MartinoL’Alezna”, il Gruppo della “Nuova Cucina Asturiana” (NUCA).

Paco è rimasto nel Paesino di Viavélez fino al 2005 quando, insieme alle sue sorelle, ha deciso di trasferire il suo Locale a Madrid.

La ricerca, la ristrutturazione e la preparazione dei nuovi spazi a Madrid hanno comportato un  periodo di impegnativi lavori, purtroppo, nel 2006, prematuramente, all’età di soli 46 anni, è venuta a mancare la sorella Cristina
L’incommensurabile dolore non ha fermato la forte volontà e la passione per il lavoro di Paco, anche se contemporaneamente la sorella Carmen ha rinunciato alla nuova iniziativa.

Avenida General Perón”, a Madrid, è una bella strada con molto verde (è divisa da ampi, verdi e alberati giardini), che parte da “Plaza de Lima” (praticamente dal grande e mitico “Stadio Santiago Bernabéu”), qui al numero civico 10, ai primi del 2008, nasce il nuovo Restaurante TabernaViaveléz”. 

Il Locale è molto accogliente e raccolto; al piano terra la luminosa Taberna (Taverna) con il grande bancone per le degustazioni, poi, scendendo una comoda scaletta sulla sinistra, si arriva al piano inferiore dove si trova la cucina e l’elegante, confortevole saletta del Ristorante
Il servizio è molto personalizzato, non più di una trentina di coperti, belle le apparecchiature.

Il Menu è ampio e molto curato nel bilanciare i piatti di terra con quelli di mare.
La Carta dei Vini è sapientemente selezionata, circa trecento Etichette, Champagne e Bollicine Spagnole (Cava), Vini Bianchi e Rossi dalle zone più importanti della Spagna ma anche Francesi, Tedeschi, Austriaci, Neozelandesi, Portoghesi e Italiani, non mancano i Vini Dolci e da meditazione. Molte le annate preziose e rare, ma la scelta è ampia e per tutte le tasche. 
E’ possibile degustare anche Vini al bicchiere.

Ecco, in un Locale così accogliente potevo non portare a pranzo Hosanna Peña De Arrúe, una mia carissima, simpaticissima e affascinante amica Spagnola?

Hosanna Peña De Arrúe, è nata il 28 Agosto …. (delle signore non si dice l’età), nella meravigliosa Isola di Hispaniola, in una delle Città più belle e antiche dei Caraibi, Santo Domingo la Capitale della Repubblica Dominicana
Dopo aver frequentato gli studi in importanti scuole, sempre nella sua Città, come il “Colegio Santa Teresa” e successivamente il “Colegio Serafín de Asís”, si è laureata in “Administracion de Empresas” all’Universitad Católica Santo Domingo
Per anni ha lavorato nel mondo finanziario del suo Paese ma poi ha iniziato ad appassionarsi al Mondo del Vino e ha studiare con Enologi/Sommelier del livello di Sergio Ottato.

Hosanna, alcuni anni fa si è trasferita in Spagna, a Madrid, dove ha continuato a specializzarsi in Enogastronomia ed è diventata una famosissima Critica; appartiene all’Asociación Española de Periodista y Escritores del Vino (AEPEV) e ha il suo super conosciuto e visitatissimo BlogHosanna en Esencia”.
Conosco ormai Hosanna da alcuni anni ed è venuta anche in Italia, su mio invito, per partecipare a importanti Eventi del Settore.

Ma torniamo al Restaurante TabernaViaveléz” dove io e Hosanna siamo stati straordinariamente e affettuosamente accolti dal grande Chef Paco Ron, da sua sorella Sara, e dal mio amico Javier Rincón, esperto Sommelier e bravissimo Responsabile di Sala
Dopo aver presentato Hosanna, a Paco, Javier e Sara, ci siamo accomodati al nostro tavolo.

Eccoci alla degustazione che è stata accompagnata da una buona “bollicinaSpagnola:

- “Agustí Torelló Mata Reserva Brut 2013”, Cava (denominazione Spagnola per il metodo classico), un blend (39% Macabeu, 23% Xarel-lo, 38% Parellada, tre vitigni autoctoni), 11,5% Vol., prodotto, al 100% con uve provenienti da vigne vecchie, dall’Azienda Agustí Torelló Mata ubicata nel piccolo Comune di Sant Sadurní d’Anoia, nella Provincia di Barcellona, Comunità Autonoma della Catalogna.

Ottimi e fragranti i diversi tipi di pane e schiacciatine della Casa.
In tavola anche dell’ottimo Olio Extra Vergine di Oliva (categoria superiore) “Castillo de CanenaRiserva di Famiglia (edizione esclusiva e limitata), 100% Arbequina (una cultivar autoctona molto importante in Spagna) prodotto dall’antica Azienda Castillo de Canena, fondata nel 1780,  che si trova in Località Canena, nel Comune di Jaén, Comunità Autonoma dell’Andalusia.

Sono state servite le seguenti preparazioni:

- Croquetas de Jamón (Crocchette di Prosciutto Spagnolo);

- Ensaladilla Rusa (Insalata Russa);

- Guiso marinero de patata y calamar (Stufato di patate e calamari);

- Buñuelos de bacalao (Frittelle di baccalà);

- Cabrito asado y crema de polenta (Capretto arrosto e crema di polenta);

- Callos Viavélez (all’Asturiana), una vera e propria delizia, semplicemente fantastica, poesia per il palato: l’insieme delle parti meno preziose del manzo e del maiale come ginocchio, zampa, muso e moltissimo altro, cucinati per ore e ore con amorevole cura dal grande Chef Paco Ron;

- Granizado de manzana, helado de crema inglesa y regalíz (Granita alla mela, gelato alla crema e liquirizia);

- Piccola Pasticceria della Casa.

Tutto buonissimo e di grandissimo livello, oltreché ben presentato. 
Sapori straordinari e  accostamenti perfetti; le materie prime di altissima qualità.

La Cucina dello Chef Paco Ron rispecchia perfettamente la sua grande passione abbinata al suo carattere aperto, sincero e simpatico. 
Per Paco tradizione e innovazione si fondono delicatamente per dare il massimo della piacevolezza, “la sabrosura”, a tutte le sue preparazioni, grazie al suo grande amore per il buon cibo e per il Vino e grazie alla sua indubbia, esperta, arte culinaria.

Il servizio in Sala sempre perfetto e premuroso grazie a Javier Rincón.
Al piano superiore, la sorella di Paco, Sara, dirigeva, come al solito, con grande perizia e gentilezza la Taverna.  

Dopo pranzo insieme a Hosanna abbiamo fatto una valanga di complimenti, tutti meritatissimi, a Paco Ron e conversato piacevolmente per molto tempo.

Quest’anno sono rimasto ancor più soddisfatto e felice, della visita al RistoranteViavélez” di Madrid, in Spagna, oltre a degustare le straordinarie e indimenticabili preparazioni del mio carissimo amico lo Chef Paco Ron, ho avuto il grande piacere di condividerle anche con la mia carissima amica Hosanna Peña De Arrúe.




Il Bancone Bar

La Sala Ristorante

Frittelle di Baccalà

Capretto Arrosto......

"Callos Viavélez"

Granite alla Mela......

Piccola Pasticceria

mercoledì 22 agosto 2018

A “LA CANDELA RESTÒ” (UNA STELLA MICHELIN) DI MADRID, LA CUCINA “SELVAGGIA” DELLO CHEF SAMY ALI RANDO.




La Spagna è quel meraviglioso Paese, ricco non solo di storia, che è ubicato nell’Europa Sud-occidentale
Insieme al Portogallo, Andorra e Gibilterra forma quel grande e particolare Territorio che prende il nome di Penisola Iberica.
La Storia della Spagna è molto complessa e interessante e si perde nella notte dei tempi.
Ma una breve e specifica Storia ve la voglio raccontare.

Sotto il Regno di Filippo V di Borbone (1683 - 1746), a Madrid, al posto di un antico insediamento militare dei Mori del IX Secolo e successivamente Cristiano, diventato poi “Alcazar de los Austrias” (fortezza degli Austriaci, intendendo la dinastia dei BorboniciHabsburg”), completamente distrutto in un rovinoso incendio nel 1734, si progettò e si iniziò la costruzione del nuovo “Palacio Real de Madrid”.

Il 17 Aprile del 1738 iniziarono gli imponenti lavori che furono affidati all’Architetto Torinese Giovanni Battista Sacchetti (1690 - 1764).  
La costruzione del “Palazzo Nuovo”, come fu inizialmente chiamato, si prolungò fino al 1764, il primo Re che vi prese dimora fu Carlo III di Borbone (1716 - 1788).
Il Palazzo, dal 18 Giugno 2014, è la Residenza Ufficiale anche dell’attuale Re di Spagna, sua maestà Filippo VI, ma non è stato più abitato dal 1931, quando Re Alfonso XIII di Borbone (1886 - 1941) lasciò la Spagna dopo una “specie” di plebiscito che scelse la Repubblica

L’imponente Palazzo Reale di Madrid si erge maestoso ai numeri civici 2, 4 e 6 di Calle de Bailén, in pieno centro della bella Capitale Spagnola, davanti ai verdi e accoglienti giardini di Plaza de Oriente.

Il complesso, in stile Barocco, oggi “Patrimonio Nacional”, è il più grande Palazzo Reale di tutta l’Europa Occidentale, ha una superficie di 135.000 metri quadrati e 3.418 stanze. 
Sale e saloni arredati con sfarzo e ricchezza, pieni di bellissime opere d’arte di famosi artisti di varie epoche.
Potete trovarvi una infinità di pregiati mobili, arazzi, tappeti, lampadari, affreschi e dipinti, preziosi orologi, rarissime porcellane, oltre alle ricche collezioni come l’armeria, un vero e proprio museo.
Che dire di più sennonché è semplicemente bellissimo e assolutamente da visitare.

Tenendo alle spalle il Palazzo Reale, avete di fronte Plaza de Oriente, in angolo a destra, quest’ultima, confina con un’altra piccola Piazza denominata Plaza Ramales
Proprio da qui, percorrendo per pochi passi Calle de la Amnistia, al Civico 10, c’è un Locale graziosissimo e accogliente dove si mangia un tipo di cucina definita, per la sua ecletticità e particolarità, “selvaggia”: 
La Candela Restò, uno dei migliori Ristoranti della Capitale Spagnola.

La Candela Restò” ha al vertice lo Chef Samy Ali Rando.

Samy Ali è nato a Madrid 16 Dicembre 1981, il Padre Tarig, ha origini Sudanesi, la madre è Spagnola, è cresciuto nel Quartiere di Madrid che si chiama Carabanchel, un Distretto diviso dal Centro della Capitale dal Fiume Manzanarre
Fin da piccolo, circa 8 anni, ha iniziato a manifestare palesemente, in casa e fuori, la sua interessata e innata predisposizione per la Cucina.

Questo lo ha portato, raggiunta l’età scolastica giusta, a frequentare e diplomarsi alla “Escuela de Hostelería María de Zayas” a Majadahonda, un Comune a 16 Km. da Madrid.
Ma non è ancora diplomato quando per Samy è iniziato il percorso che, attraverso gli anni, lo porterà a fare esperienze straordinarie in famosi Locali in varie Città del Mondo.
L’esordio è subito prestigioso nella Cucina del grandissimo Chef Mario Sandoval al RestauranteCoque” a Humanes de Madrid (nell’Estate 2017 il “Coque” si è trasferito in pieno Centro della Capitale).

Poi, da dopo il diploma, è tutto un girare per fondamentali esperienze in Locali importantissimi e mitici come, tra gli altri, il RestaurantCambio De Tercio” di Londra, il “Kabuki” di Madrid o “El Racó de Can Fabes” (chiuso nel 2013 causa la prematura scomparsa del titolare, il grande Chef Santi Santamaria).
E poi ci sono stati anche molti tour enogastronomici di apprendimento in molte Zone e varie Città della Spagna e del Mondo: Londra, Khartoum, Shanghai, Irun, Barcellona……….

Il risultato di tanto girare e apprendere è che la Cucina dello Chef Samy Ali Rando si esplica nella sua grande padronanza delle tecniche di preparazione (anche le più moderne) che vengono eseguite alla perfezione sia nelle ricette originali sia in quelle rielaborate. 
Samy riesce a fondere con eleganza tipi di Cucine provenienti da luoghi molto lontani tra di loro, Africa, India, Perù, Cina, Thailandia, Giappone e Spagna unendoli in un mix che lui stesso definisce “Cocina de Fusión Planetaria”.

Agli inizi del 2013, Samy Ali, insieme ad altri soci, ha rilevato il RistoranteLa Candela Restò” a Valdemorillo, un piccolo Comune montano (a 815 metri s.l.m..) distante circa 48 Km. dal Centro di Madrid
In Spagna tutte le distanze si calcolano a partire dal Km. 0 (il punto di partenza) ubicato nella bella e famosa Piazza di “Puerta del Sol” nel Centro di Madrid.

Immediatamente arrivarono i primi riconoscimenti: infatti al Ristorante La Candela Restò” si mangiava una Cucina diversa e divertente, da loro stessi subito definita “selvaggia”.
Le crescita della fama del Ristorante è stata così rapida che nel giro di poco più di un anno il Paese di Valdemorillo era diventato “stretto”: ecco che nel Giugno 2014, La Candela Restò, si trasferisce e apre al 10 di “Calle de la Amnistia”, in pieno centro di Madrid.

La Candela Restò” è un Locale molto accogliente, raccolto e informale. 
Superata la porta d’ingresso un piccolo disimpegno, a sinistra la Cucina a vista, a destra si entra nella Sala.  
La Sala ha una forma rettangolare ed è molto luminosa, le pareti sono rivestite di mattonelle bianche, tutto l’arredamento è fatto con pezzi di antiquariato importanti, come la Facciata, posizionata in fondo alla Sala, del primo ascensore (a due porte) della Capitale Spagnola
Anche le sedute, uguali solo ad ogni tavolo (in tutto 8 per un massimo di 24 coperti), sono state scelte di vari i tipi e in stile diversi, come anche i rivestimenti.  

In tutto ciò e in ogni altro particolare si vede la mano della brava professionista che si è occupata della ristrutturazione e dell’arredamento: Sión Caderón, cofondatrice, socia e creativa del Locale.

La Candela Restònon ha il Menu alla Carta, ci sono “Tre Percorsi Degustazione Consigliati” denominati “La No-Carta”, che si differenziano, a salire, per il numero di portate (12-16-18) e per i prezzi. 
I “Non Menu” sono molto simpatici, tutti illustrati da disegni e schizzi fatti personalmente dallo Chef Samy Ali Rando.

La Carta dei Vini è molto selezionata, ampia e vasta la scelta, circa 200 Etichette per più di 600 bottiglie che si possono anche vedere nella piccola Cantina a Vista climatizzata
Una Carta che, grazie alla cura e alla professionalità di Jacinto Domenech Salvador, Sommelier del Locale, cambia spesso. 
Jacinto è nato nel piccolo Comune di Torreblanca, nella Comunità Autonoma Valenciana, il 7 Febbraio 1986.

Molte sono le particolarità e curiosità del Ristorante, le prenotazioni, ad esempio, vengono prese, dall’orario di apertura, sia pranzo che cena, a scalare, due tavoli ogni mezzora, in modo tale da poter dare sempre il massimo nella cura di ogni commensale. 
Altra curiosità, non c’è nessun tipo di pane in tavola, viene servito esclusivamente se il piatto del momento lo richiede. 
L’acqua è a km. 0, quella del rubinetto, filtrata da un sistema certificato e portata in bottiglie personalizzate.

Ma veniamo alla degustazione fatta che, su mia richiesta, ha interessato il Percorso più lungo, quello di 18 Portate.

Su consiglio del bravo Sommelier Jacinto Domenech Salvador alle preparazioni sono stati abbinati i seguenti interessantissimi Vini Spagnoli:

- “Dominio De La Vega Brut 2014”, Cava (denominazione Spagnola per la “bollicina” metodo classico) Reserva Especial, un Blend di Uve Macabeo e Chardonnay, 12% Vol., prodotto dall’Azienda Dominio De La Vega;

- “Capellanía 2012”, Rioja Denominación de Origen Calificada, Vino Bianco Secco, 100% Viura (Macabeo), 13% Vol., prodotto dall’Azienda Marqués De Murrieta;

- “Los Tabaqueros 2006”, Vino Blanco Tradicional, un Blend di Uve Sabro (Vitigno Autoctono delle Canarie), Malvasía Aromática, Vijariego (raro Vitigno Bianco), Listan Blanco de Canarias (il Vitigno che occupa il maggior territorio vinificato delle Isole Canarie), 14,5% Vol., una piccola e preziosa produzione di sole 1800 bottiglie fatta dall’Azienda Llanos Negros.

Sono state servite le seguenti portate che elenco con i nomi indicati dallo Chef
- Encurtidos y fermentos – Cracks – Rama – Wasificacion – Funado – Caldo de la yaya – Solo salmón – Udon al ajillo – Carne = Pescado – Susto del Chipirón – Harumaki – Wagyu – Brownie de mole – Candy eléctrico – Avocado – Tè chai – Basta – Azúcar.

Tutto molto buono; alcune delle presentazioni sono delle vere sorprese e il tutto è stato un gioco molto divertente e godurioso.
La maggior parte delle portate si degustano con le mani, ma il servizio di salviette pulite è molto efficace e pronto.

Nulla identifica meglio la Cucina del vulcanico Chef Samy Ali Rando se non le sue stesse parole: 
La mia cucina è una Cucina Cosmopolita ma è anche un Mondo sottosopra (el Mundo al revés)...… è una continua e costante dichiarazione di intenzioni (declaración de intenciones)”.

Prendiamo, per esempio, la preparazione denominata “Rama”, sopra un inatteso grande ramo nidificavano alcuni deliziosi assaggini: 
ecco l’arma vincente dello Chef, fantasia, esperienza e tecnica unite in un contesto decisamente molto piacevole. 

Lo Chef  Samy Ali è assistito da una giovane Brigata di Cucina di 8 elementi.

Il servizio è stato professionalmente e gentilmente eseguito dall’altrettanto giovane Brigata di Sala di 6 persone con a capo il bravissimo Maître Josè Dalton (nato Madrid il 6 Agosto 1980).

Per i suoi molti pregi a La Candela Restò, dello Chef Samy Ali, la “Guía Michelin España & Portugal 2018” ha concesso la prestigiosa prima “Stella”.

A “La Candela Restò” di Madrid, in Spagna, ho degustato con piacere la “Cucina Selvaggia” dello Chef Samy Ali Rando godendo i sapori e le sensazioni di una vera e propria esperienza.




L'Ingresso

La Sala

Una Vista Della Sala

La Cantina a Vista

Percorso Degustazione Pagina 1

Percorso Degustazione Pagina 2

Percorso Degustazione Pagina 3

Percorso Degustazione Pagina 4

"Encurtidos y fermentos"

"Cracks" 

"Wasificacion"

"Funado"

"Solo Salmón"

"Udon al Ajillo"

"Susto del Chipirón"

"Harumaki"

"Candy Eléctrico"

"Basta"

"Azúcar"

Lo Chef Samy Ali Rando e Giorgio Dracopulos