martedì 29 maggio 2018

“UN MARE DI GUSTO & FRIENDS 2018”, A SAN VINCENZO (LI), UNA BELLA FESTA, NON SOLO ENOGASTRONOMICA, DI GRANDE SUCCESSO.




San Vincenzo, in Provincia di Livorno, si trova romanticamente adagiata sul mare, a sud del Capoluogo Labronico (Livorno), nel tratto denominato “Costa degli Etruschi”. 

Ha una storia molto antica, infatti sono state trovate tracce d’insediamenti umani già in epoca paleolitica (dal Grecopalaios = antico” e “lithos = pietra”, età della pietra antica, circa un milione e cinquecentomila anni fa).

Gli Etruschi, poi, popolarono questa zona ricca di grandi foreste e d’una intensa attività mineraria, strategicamente vicina e utile alla loro Città di Lucumonia (Populonia).
Gli antichi Romani, vi fecero passare quella straordinaria via di comunicazione che ha per nome “Aurelia” e probabilmente vi costruirono anche un piccolo villaggio con un approdo.

Zona di grande passaggio, quindi, che ha vissuto tutte le complicate e sanguinose vicende storiche attraverso i secoli, fino a giungere alla conquista dei Pisani, alla fine del 1200, che vi costruirono la Torre Costiera di Avvistamento, detta, appunto, “Torre di San Vincenzo”, forse, per una Chiesa vicina dedicata a questo Santo.

Le prime notizie certe, relative alla Località, risalgono al 1285, con l’indicazione, in un documento, proprio della sopracitata Torre.

Nel 1406 caduta l’egemonia di Pisa, sopraggiunse il dominio Fiorentino, e il territorio di San Vincenzo fu inglobato nel vicino Comune di Campiglia Marittima

Ma Pisa, pur sconfitta, non rinunciò ai tentativi di ribellione, e, proprio sotto la Torre di San Vincenzo, il 17 Agosto 1505, si svolse una delle battaglie più accanite della storia Toscana
I Pisani al comando del Capitano di Ventura Bartolomeo d’Alviano detto “Liviano” (1455-1515), appoggiati dai Senesi e da truppe mercenarie, furono sconfitti da un esercito Fiorentino guidato dal Condottiero Bolognese Ercole Bentivoglio (1459-1507). 

Il cruento scontro fu dipinto, nel 1567, dal Pittore, Architetto e Storico dell’Arte Italiana l’Aretino Giorgio Vasari (1511-1574), in un particolare dell’affresco nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze dedicato alle gesta della Famiglia dei Medici

Successivamente San Vincenzo seguirà le sorti del Granducato di Toscana fino all’Unità d’Italia.

Oggi, questo Comune, autonomo dal 1949, è una delle Località Turistiche Balneari Toscane più belle e accoglienti, con le sue folte pinete a ridosso della lunga spiaggia sabbiosa. 
Un Comune che più volte è stato premiato con la “Bandiera Blu” e che, da pochi anni, è servito anche dal nuovo e accogliente “Porto Turistico”.

Nei giorni Sabato 19 e Domenica 20 Maggio si è svolta, proprio a San Vincenzo, la ManifestazioneUn Mare di Gusto & FriendsEdizione 2018.

Un Mare di Gusto & Friends” è stato organizzato dall’Amministrazione  Comunale di San Vincenzo con la Direzione Artistica di una grande Chef: Deborah Corsi.

Assistente alla Direzione Artistica la mia carissima amica e Blogger Cristina Galliti
Altri carissimi amici come Marco Gemelli (Ufficio Stampa) e Chiara Brandi (Digital PR) si sono occupati della comunicazione.

L’Evento ad “alto contenuto enogastronomico” quest’anno era dedicato anche al Tema Palamita - in Fiore”, infatti il Centro della Località per due giorni è diventato un “giardino fiorito” grazie alla mostra mercato, creata dai vivaisti del Territorio, con esposizione di colorate piante e fiori.

La Festa, dedicata alla “Cultura del Mare in Cucina e nel tempo libero”, ha sempre dato grande importanza all’Enogastronomia d’eccellenza intesa come cultura fondamentale del Territorio e essenziale valore di trasmissione e di scambio tra le persone.

Una due giorni con un Programma Ricchissimo fatto di appuntamenti molto interessanti.

Il Sabato Sera, per le strade del Centro, lo Street Food  e la Domenica, con un’ubicazione del tutto straordinaria (la “Passeggiata del Marinaio” in riva al Mare), il PranzoQuattro Chef e un Marinaio”.

Sabato 19 Maggio a partire dalle ore 15:00 ho avuto il grande piacere di assistere a due “cooking show” tenutisi dentro la fascinosa “Torre di San Vincenzo” e presentati da Marco Gemelli.

Il Primo ha visto il bravissimo Chef Emanuele Vallini, del RistoranteLa Carabaccia” di Bibbona (LI), preparare un “amuse-bouche” (cialda di riso soffiato, crema di burrata e prosciutto) tratto dall’interessante  Libro Dall’atelier alla cucina – Arte moda e grandi menu”, della nota Giornalista Professionista livornese Elisabetta Arrighi, che contemporaneamente veniva presentato.

Nel Secondo, denominato “Successful Aging – Invecchiare con Gusto”, dopo una esaudiente presentazione/dibattito con il Dr. Andrea Biagi, Biologo Nutrizionista, e Dario Cairo della locale Sezione AVIS, la Chef Deborah Corsi, membro della prestigiosa AssociazioneJeunes Restaurateurs d'Europe” (Giovani Ristoratori d'Europa) e titolare, con il marito Emanuele Giampieri, del Ristorante “La Perla del Mare” di San Vincenzo, ha preparato un “carpaccio di barbabietole”.

La coinvolgente Edizione 2018 di “Un Mare di Gusto & Friends”, ha reso San Vincenzo, in Provincia di Livorno, meta di una grande affluenza e partecipazione di pubblico che ne ha decretato con certezza il grande successo.



Direttore Artistico Deborah Corsi (Foto Ufficiale)

Street Food (Foto Ufficiale)

I Quattro Chef del Pranzo (Foto Ufficiale)

 Pranzo sulla Passeggiata del Marinaio (Foto Ufficiale)

Elisabetta Arrighi Presenta il suo Libro

G. Dracopulos, D. Corsi, E. Vallini, M. Gemelli

mercoledì 23 maggio 2018

AZIENDA VITIVINICOLA “COLLINE DI SOPRA” A MONTESCUDAIO (PI): GRANDI VINI FATTI CON PASSIONE DA ULRICH ZIEGLER.




Publio Ovidio Nasone (43 a. C. – 17 d. C.) magnifico Poeta dell’Antica Roma, ci ha lasciato questo scritto: 
Il Vino prepara i cuori e li rende più pronti alla passione”.

E la “passione”, intesa in senso positivo, che cosa è se non “uno stato persistentemente emozionale capace di condizionare completamente una persona”.

Ecco, vi voglio raccontare proprio una storia diVinoe dipassione”.

Su una dolce, panoramica e verdeggiante collina, a 242 m. s.l.m., sorge l’antichissimo Borgo di Montescudaio, distante solo 10 Km. dal mare.
Siamo nella bellissima Regione Toscana, nella Val di Cecina che fa parte della Maremma Pisana. Infatti il piccolo Comune (meno di 2.000 abitanti) di Montescudaio è in Provincia di Pisa.

Le prime tracce di Montescudaio e del suo “toponimoLongobardo risalgono all’anno 1091, ma la zona era già vissuta da presenze umane, come testimoniato dai ritrovamenti archeologici, addirittura nel IX e VIII Secolo a.C., prima “Età del ferro”.

Il Comune di Montescudaio per le sue molte bellezze storico/architettoniche, e non solo, appartiene all’Associazione I Borghi più Belli d’Italia.

Fin dal tempo degli inizi della Civiltà Etrusca (VII Secolo a.C.) in queste terre si produceva Vino, ne è testimonianza il “Cinerario di Montescudaio” un’urna su cui è raffigurato un banchetto funebre e dove si nota un grande vaso (cratere) destinato a mescolare vino e acqua.
In Toscana questo era uno dei pochi Territori dove cresceva la “vitis vinifera silvestris” (vite silvestre o vite selvatica) la progenitrice di tutti i vitigni autoctoni che successivamente si diffusero in tutta Italia.

Da sempre quest’area è stata una magica terra di Vino e di Olio.

Nel 1968 a Montescudaio si tenne la “Prima Sagra del Vino” e nel 1976, grazie alla nascita del Consorzio Vino Montescudaio fu istituita la Denominazione di Origine Controllata (D.O.C.) Montescudaio con il relativo disciplinare. 
Nel 1999, un Decreto Ministeriale stabilì l’estensione della D.O.C. anche ai Comuni limitrofi di Casale Marittimo, Castellina Marittima, Guardistallo, Montecatini Val di Cecina, Riparbella e Santa Luce.

Montescudaio è inserita anche nel più ampio Territorio de “La Strada del Vino e dell’Olio Costa degli Etruschi”.

Saliti in cima al centro abitato di Montescudaio e scendendo dalla parte opposta del mare, nella Val di Cecina, percorsa, per poche centinaia di metri, una strada di campagna, Via delle Colline, al numero civico 17, c’è l’Azienda VitivinicolaColline di Sopra”.

Colline di Sopra è nata nel 2006, ha la positiva particolarità di estendersi su dolci pendii soleggiati e ventilati, che degradano da 200 a 120 m. s.l.m.; inizialmente furono 5 gli ettari di vigne, su terreni che mai erano stati sfruttati per questo tipo di coltura, esposti a nord-est e a nord-ovest. 
Un microclima davvero eccellente.

Colline di Sopra” è nata come Azienda Biologica (nel 2012 ha avuto la Certificazione), per volere della sua prima proprietaria, Luisa Silvestrini, aiutata dal marito il Dott. Paolo Zucco e dal figlio Marco.

La signora Luisa, di origini piemontesi, ma innamorata della Toscana, è Architetto, e ha progettato personalmente e fatto edificare la Cantina dell’Azienda, seguendo un progetto permeato dal contenimento del dispendio energetico, la gestione oculata delle risorse idriche e il minor impatto ambientale possibile. 
E’ nata cosi una struttura moderna, di color sabbia, con un parziale interramento nella collina, il tetto provvisto d’impianto fotovoltaico, divisa in tre aree. 
Lo spazio per la vinificazione, con i tini a temperatura controllata (riempiti per caduta riducendo al minimo l’uso delle pompe), una barricaia climatizzata e un’area riservata al magazzino/stoccaggio.

Il terreno su cui si estende l’Azienda è particolarmente argilloso e ricco di minerali
Una terra di medio impasto dotata di uno scheletro formato da ciottoli di piccole dimensioni che favorisce un benefico drenaggio. 
Sono presenti nel sottosuolo molti sedimenti marini “pliocenici”.

Il Pliocene, nella scala dei tempi geologici, sono le centinaia di migliaia di anni intercorsi tra i 5.332 milioni di anni fa e i 2.588 milioni di anni fa.

Dal Mese di Aprile 2016, il nuovo proprietario dell’Azienda VitivinicolaColline di Sopra”, è un grande appassionato, Ulrich Ziegler.

Ulrich è nato, il 4 Novembre 1955, in Svizzera, a Menziken, un Comune nel Cantone, di lingua Tedesca, di Argovia
La sua Famiglia ha una certa storia nel mondo agricolo.  
Il suo Babbo, Samuel, che ha dodici tra fratelli e sorelle, ha sposato la sua Mamma, Verena, che anche lei ha dodici tra fratelli e sorelle ….. un destino.

Quando Ulrich ha circa 5 anni (1960), i suoi si trasferiscono a Zurigo, la più grande Città Svizzera, dove aprono un negozio specializzato nella vendita di formaggi, ma che vende anche altri prodotti alimentari e Vino.
Ulrich cresce in mezzo a uno “tsunami” di magnifici aromi e altrettanti fantastici sapori. 
Ma fino ai 20 anni non ha mai manifestato un particolare e specifico interesse lavorativo per il mondo agroalimentare.

In una “magica” sera, sua madre decide di preparare, a casa, uno dei piatti più tipici e tradizionali della Cucina Svizzera (molto conosciuto anche in Francia e in Italia) la “fondue” (fonduta) di formaggio.

La “fonduta” si prepara fondendo un formaggio a pasta dura in una specifica pentola (di ghisa, porcellana o terracotta) denominata “caquelon”, poi il contenitore viene messo al centro del tavolo sopra una fonte di calore (tenue) in modo che si possa mantenere alla giusta temperatura il contenuto durante tutto il pasto.

Uno degli ingredienti fondamentali per la buona riuscita di questa preparazione è il Vino bianco e il padre di Ulrich ha portato a casa una magnifica bottiglia di Vino bianco, proveniente da una zona più avocata della Svizzera, situata lungo il Lago omonimo, “Neuchâtel”. 
Il Vino era talmente buono che a Ulrich è scattato, immediatamente, un particolare interessamento, da allora in poi fare un ottimo Vino sarà il sogno di tutta la sua vita.

Dopo le scuole, frequenta una delle migliori Università, a Zurigo, dove Ulrich Ziegler prima si laurea in Ingegneria Agraria e successivamente prende anche una seconda laurea in Ingegneria Industriale.
La sua prima esperienza lavorativa importante è come consulente in una grossa Azienda di Distribuzioni
Successivamente diventa, per circa tre anni, Sovrintendente al Controllo della Produzione, in Svizzera, Italia, Francia e Germania, di una delle più famose Aziende di Cioccolato del Mondo: Lindt.

Poi diventa Dirigente nella più importante Azienda di Distribuzione Vini, e altro, in Svizzera, una occasione in più per approfondire la sua passione.
In questo periodo infatti ha aperto, e tenuto per una decina di anni, anche un Negozio di Vini a Zurigo

Una storia a parte, poi, andrebbe dedicata alla magnifica esperienza, di ben 5 mesi, che ha fatto, in Francia, alla Domaine Leroy, da una delle donne più straordinaria del Mondo del Vino, Lalou (Marcelle) Bize-Leroy (classe 1932), dove ha vissuto esperienze degustative memorabili.

Nel 1992, Ulrich Ziegler, ha avuto l’opportunità di rilevare l’Azienda Specken-Drumag, della Famiglia di sua moglie Bernadette, che produce parti speciali meccaniche e elettroniche per l’industria.

Per 30 anni Ulrich ha cercato, in Svizzera, in Germania e in Italia, un’Azienda Vitivinicola da rilevare e in due casi è arrivato fino dal Notaio, ma poi è saltato tutto.

Fine 2015, inizi del 2016, una famosa e importante Agenzia d’Affari Internazionale Tedesca, specializzata, Jaklin  Riegelmann & Co, propone a Ulrich Ziegler tre possibili acquisti in Italia, la prima è l’Azienda Vitivinicola Colline di Sopra.
Appena arrivato sul posto e sceso di macchina, Ulrich ha “riconosciuto” il posto che aveva sempre sognato, non è andato neanche a vedere le altre possibilità e ha acquistato subito l’Azienda.

Con l’arrivo di Ulrich Ziegler a Colline di Sopra sono stati fatti subito grossi investimenti, tra i principali, per esempio, l’acquisto delle nuove e preziose barrique (Elégance e Premium), fatte a mano e personalizzate, della Tonnellerie Francese Seguin Moreau.

Il primissimo progetto che Ulrich ha realizzato, con notevole successo, è stato quello di far diventare il suo originario VinoSopra” una vera e propria “Linea” di eccellenze, veri e propri “cru” superiori (con i numeri catastali dei vigneti da cui sono prese le uve), vini fatti come in Borgogna.

Nel frattempo nel giro di un anno e mezzo gli ettari dell’Azienda si sono moltiplicati diventando quasi 72 di cui 16 vitati.
I vigneti impiantati (come già detto a conduzione biologica), a cordone speronato, guyot e gobelet, sono: Sangiovese, Merlot, Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon, Petit Verdot, Syrah, Viognier e Roussanne.

I Vini attualmente prodotti sono Larà, Ramanto, Eola e (come già accennato) la nuova LineaSopra” composta da 6 Vini monovitigno (6 grandi “cru”): “Sangiovese”, “Merlot”, “Syrah”, “Cabernet Franc”, “Petit Verdot” e “Cabernet Sauvignon”. 
Da notare che tutti i Vini non sono filtrati e in botte non vengono aggiunti i solfiti.

Altro particolare interessante è che i nuovi “tappi” prodotti dalla Ditta PortogheseAmorim”,  sono scientificamente trattati una a uno e garantiti per non creare problemi di nessun genere, tutto ciò grazie al loro costo non indifferente. 

Molti sono stati i cambiamenti e i miglioramenti apportati anche in tutta l’Azienda sia in Cantina, sia nelle Vigne e sia nella Struttura.
Per non parlare poi delle moltissime iniziative commerciali intraprese, dalle nuove etichette, alle nuove cassette in legno (di cui alcune, da 6, della “Linea Sopra”, vendute con un assortimento specifico per migliorare e ampliare la conoscenza: una per tipo), ai numerosi formati “magnum”, ai nuovi depliants (con le note degustative di un esperto straordinario come Ernesto Gentili) e al nuovo bellissimo libro fotografico (Fotografia & Grafica di Rita Angelika Dollmann) che racconta romanticamente l’Azienda.

Tutto questo nuovo corso, realizzato in breve tempo, è frutto dell’impegno straordinario di Ulrich Ziegler, che ha assunto, in prima persona, il lavoro di Agronomo e di Enologo, tenendo fede al proverbio: “Chi fa da sé fa per tre”.

A supportare Ulrich, a Colline di Sopra, c’è il bravo ed esperto Agronomo, Responsabile della Cantina e della Vigna, Gianluca Mattia
Per le Pubbliche Relazioni, i Contatti con l’Azienda e molto altro, la super gentile e bella Nina Orth.

Sono andato a trovare l’amico Ulrich Ziegler a “Colline di Sopra” e con lui ho apprezzato tutte le numerose novità che ha apportato nelle sua proprietà. 
Poi siamo andati in Cantina e dalle barrique abbiamo assaggiato tutti i Vini della LineaSopra” sia nell’annata 2017 che in quella 2016.

Questi 6 Vini (“Sangiovese”, “Merlot”, “Syrah”, “Cabernet Franc”, “Petit Verdot” e “Cabernet Sauvignon”) trascorrono almeno 24 mesi in barrique, 100% nuove, e sono il frutto di una cura e un’attenzione davvero pregevole. 
I Vini dell’Annata 2017 ovviamente non erano pronti ma avevano in se già il “germe” dei grandi Vini; quelli della vendemmia 2016 esprimevano già aromi e sentori davvero notevoli.

Attualmente Ulrich Ziegler vive in Svizzera, nell’affascinante Città, adagiata sul bordo del Lago omonimo, di Zugo, Capitale anche dell’omonimo Cantone, uno dei più piccoli della Confederazione Elvetica, ma una settimana si e una no è a “Colline di Sopra”, a dimostrazione del suo grande  impegno per realizzare il sogno di fare grandi Vini di qualità.

Avrei da raccontarvi ancora molto ma non voglio svelare tutti i “segreti” che Ulrich Ziegler sta progettando per farci godere al meglio il frutto del suo lavoro e della sua passione che assolutamente si sente nei suoi buoni Vini.



L'Ingresso

L'Azienda

Una Vista del Panorama

La Sala Degustazioni

Una Vista dei Vigneti (Foto Aziendale)

I Vini Eola, Larà e Ramanto. (Foto Aziendale)

I Sei Vini della Linea "Sopra" (Foto Aziendale)

Un Pancale di "Magnum"

Ulrich Ziegler con il Bellissimo Libro Fotografico

Una Vista della Cantina

Ulrich Ziegler con l'Alzavino

Ulrich Ziegler e Giorgio Dracopulos

martedì 15 maggio 2018

RISTORANTE “LORENZO” A FORTE DEI MARMI IN PROVINCIA DI LUCCA: SEMPLICEMENTE MITICO.




Con l’aggettivo “mitico” si definisce anche un qualcosa di “straordinario” e di “leggendario”.
Uno dei Ristoranti “mitici” della Ristorazione Italiana e Mondiale è il RistoranteLorenzo” a Forte dei Marmi in Provincia di Lucca.

Il suo Patron porta un nome illustre, uguale a quello del suo famoso prozio, una delle espressioni più fulgide della pittura del Novecento ItalianoLorenzo Viani.

Il famoso e straordinario pittore Lorenzo Viani nasce a Viareggio (LU) nel 1882, cresce nella Villa Reale di Viareggio, suo padre lavora per Don Carlos Di Borbone il proprietario, è già un ribelle dallo spiccato spirito artistico, abbandona le elementari dopo la terza classe, preferendo dedicarsi a lunghe passeggiate per i boschi e la spiaggia, successivamente, a causa del licenziamento del padre, conosce la crudezza della vita affrontata in miseria.

Nel 1893 entra, per diversi anni, come garzone nella bottega del barbiere Fortunato Primo Puccini e ciò gli permetterà di frequentare i personaggi più disparati. 
Proprio facendo riferimento a  tale esperienza, successivamente, soleva dire spesso: 
Prima di averli disegnati questi visi acciabattati ………. li ho mantrugiati”.

Durante questo periodo conosce persone eccezionali come Menotti GaribaldiGiacomo PucciniGabriele D’Annunzio e il Pittore Livornese Plinio Nomellini (1866-1943); quest’ultimo lo spinge a iscriversi all’Istituto di Belle ArtiA. Passaglia” di Lucca, dove dal 1900 al 1903, amicizie irrequiete, lo trascineranno a frequentare un gruppo anarchico.

Nel 1904 viene ammesso alla “Scuola Libera del Nudo” dell’Accademia di Belle Arti di Firenze, dove seguirà i corsi di Professori del livello di Arturo Calosci e Giovanni Fattori, poi, a seguire, gli anni intensi di lavoro che lo porteranno a esporre le sue opere in molte Città d’Italia e in Francia, a Parigi, dove soggiornerà per circa un anno.

Dal 1916 al 1919 parteciperà con patriottismo alla Prima Guerra Mondiale.

Il giorno 2 Marzo del 1919 si sposa a Viareggio con Giulia Giorgetti, trasferendosi poi a Montecatini Terme (PT), dove la Moglie svolge la professione di maestra elementare.

Negli anni successivi oltre a lavorare intensamente accrescendo la sua fama, collaborerà con i Giornali MilanesiIl Popolo d’Italia” e “Corriere della Sera”, dirigendo anche la rivista “Riviera Versiliese”. 

Anni di fervore e amore incondizionato per la Patria, in cui terrà rapporti sempre più stretti con Gabriele D’Annunzio, i Futuristi e con molti illustri personaggi del tempo.
Purtroppo in quegli anni si ammalerà di asma, malattia che il 2 Novembre del 1936, il giorno successivo al suo 54° compleanno, lo porterà alla morte per collasso cardiaco mentre stava  lavorando a Ostia (RM).

Il 3 Novembre, a Viareggio, tutti i suoi concittadini, e non solo, gli renderanno omaggio con un plebiscito collettivo di cordoglio, affetto e rimpianto. 

Viani ebbe tre figli, OmeliaMila e Franco, quest’ultimo morrà giovanissimo, all’età di 16 anni, lasciando dietro di sé tracce indelebili della sua già grande vena poetica; ebbe anche tre fratelli uno di loro, Mariano Viviani, mise al mondo Mameli Viani, quest’ultimo è il padre di Mirella e del nostro Lorenzo, l’attore della nostra storia.

Lorenzo VianiPatron del RistoranteLorenzo”, discendendo da una Famiglia così importante, non poteva certo esimersi dal diventare un personaggio di fama mondiale.

Lorenzo nasce a Lido di Camaiore (Lu), nel 1940, durante la Seconda Guerra Mondiale, dopo le scuole dell’obbligo studia per Computista Commerciale
Nato in un Paese adagiato dolcemente sulla spiaggia è naturale che, l’estate, lavori come Bagnino in alcuni Stabilimenti Balneari
Lorenzo, alto slanciato con i capelli mossi e con quel suo fare elegante ha già il fascino del successo.

Fino ai 20 anni gioca anche molto bene a calcio come semiprofessionista. 
Dopo il servizio militare  la zia Tita Borghigiani, proprietaria di una importante catena alberghiera con strutture, tra le altre, a FirenzeCervinia e al Lido di Venezia, lo prende a lavorare con sé, ed è questo il trampolino di lancio nel “mondo della accoglienza e della ristorazione”. 

Successivamente, dal 1965, per 11 anni lavora nella cucina del Ristorante di un piccolo albergo di Viareggio: è da subito un successo, un pienone sempre.

Nel 1975, con Mauro Carmignani del RistoranteLa Lanterna”, apre un bel Locale a Lido di Camaiore, che terrà per 5 anni, “Il Sole Verde”, poi nel 1980, a Forte dei Marmi (Lu), inaugura la sua ricercata Trattoria, battezzandola con il suo nome “Lorenzo”. 

E’ una rapida escalation, che lo porterà al raggiungimento di un’infinità di premi e di riconoscimenti da tutto il Mondo, tra cui spicca la “Stella” della Guida Rossa Michelin
Recentemente anche la prestigiosa AssociazioneLe Soste” ha meritatissimamente riconosciuto a Lorenzo Viani il “Premio alla Carriera Le Soste 2018”.

Il RistoranteLorenzo”, si trova in Via Carducci al numero civico 61, la strada principale di una delle Località Turistico/balneare più eleganti e raffinate del Mondo: Forte dei Marmi in Provincia di Lucca.

Al Ristorante si accede attraverso la porta automatica a vetri entrando nell’ingresso/salotto, ciclicamente rinnovato negli arredi; sulla destra la prima saletta con la bella e luminosa vetrina ricca di ricercati e preziosi liquori, poi la seconda sala dove si affaccia anche la cucina a vista, infine, attraverso un’altra porta automatica a vetri, si accede nell’ultima sala.

Una quindicina di comodi tavoli, per una cinquantina di coperti, estremamente signorile la “mise en place”, molto fascinose le sedute (preziose poltroncine di cuoio intrecciato dal colore caldo e vissuto), tutto intorno fiori, importanti quadri e sculture, quest’ultime anche sopra i tavoli, i colori sono tenui e avvolgenti. 

Il Locale rispecchia perfettamente l’animo artistico del proprietario, qui regna il bello e l’eleganza. Lorenzo è un grande Maestro, un eccezionale professionista, la sua persona è onnipresente, unico e signorile il suo modo di accogliere e assistere tutti i suoi clienti, anche sedendosi con naturalità e molta familiarità ai tavoli.  

A fianco di Lorenzo l’affascinante e amorevole Chiara Viani, la splendida Figlia.

Chiara, dopo le scuole dell’obbligo e le superiori, si è laureata in Economia e Commercio e per alcuni anni ha gestito un’Enoteca con Cucina, altro ambiente di Famiglia sempre a Forte dei Marmi; successivamente si è recata negli Stati Uniti, a New York, dove oltre a lavorare in Locali super famosi si è addentrata sempre di più nel Mondo del Vino
Tornata in Italia è entrata al RistoranteLorenzo” apportando, in ogni particolare, il suo delicato tocco femminile. 
Nel frattempo ha raggiunto un’altra importante meta, è diventata Sommelier A.I.S. Professionista

Tutto il personale del RistoranteLorenzo” è estremamente attento, professionale e premuroso.

Il Menù ha un’ampia scelta di preparazioni sia nel percorso di “Mare” che in quello di “Terra”, si possono seguire le Degustazioni consigliate o scegliere direttamente dalla Carta

La Carta dei Vini, in realtà sono due, una per l’Italia e una per l’Estero, nel complesso è maestosa con più di 1600 Etichette
In ambedue, sulla prima pagina, spicca una frase tradotta da Salvatore Quasimodo e tratta dalle Odi di Alceo (poeta Greco vissuto nel VI Secolo a.C.): 
….. O amato fanciullo, prendi le grandi tazze variopinte, perché il figlio di Zeus e di Semèle diede agli uomini il vino per dimenticare i dolori " ……

Interessante la visita alla Cantina, i Vini disponibili sono il frutto di una accurata ed esperta selezione, ampia la scelta per annate, quantità e formati, moltissime le rarità, a partire anche dal 1880, i nomi sulle bottiglie sono quelli che animano i sogni degli appassionati, c’è tutto il meglio della produzione mondiale.

Ci sono poi le Carte specifiche per i “Liquori e Distillati” e per i “Caffè”.

Colonna portante della Cucina di Lorenzo”, da decenni, è il grande Chef Gioacchino Pontrelli.

Gioacchino è nato, il 23 Ottobre 1965, a Scafati in Provincia di Salerno, nella meravigliosa e solare Terra di Campania, era giovanissimo quando entrò come Sous-chef da “Lorenzo”, nel 1984, ma da subito si rivelò un vero e proprio talento: dopo solo un anno divenne lo Chef titolare.

Ma veniamo alla degustazione fatta. 

In tavola i buoni panini della Casa ai diversi sapori (noci, sesamo, pistacchio e olive), insieme ad un raro “pane casereccio” il cui ottimo profumo e sapore riaccende ricordi di un tempo lontano.

La Degustazione è stata accompagnata da alcuni interessanti Vini appositamente selezionati dal super esperto e gentilissimo Maître e Sommelier Lorenzo Giannini: “Cabochon Franciacorta Brut 2012”, “Erbaluce di Caluso DOCG – Le Chiusure 2016”, “Aldobrandesca 2016”.

Sono state servite le seguenti portate:

- Plateau di Ostriche (scelte tra le diverse tipologie dall’apposita Carta, presentate e descritte da Lorenzo Viani in persona);

- Le moleche fritte (i “granchi morbidi” della Laguna Veneta);

- Seppioline di fondale;

- Filetto di sogliola, crema di burrata, carciofo e polvere di pomodori essiccati;

- Sandwich di triglia e scarola su gazpacho di pomodoro verde;

- Risotto (con riso Carnaroli) mantecato agli agrumi, astice e la sua riduzione;

- Tagliata di ricciola nostrale con indivia candita, maionese al Campari e salsa all’ortica;

- Il Baccalà;

- Predessert;

- Dessert - Semifreddo al “passion fruit” con spuma di Champagne al profumo di zenzero;

- Piccola Pasticceria della Casa.

La grande qualità delle materie prime e la loro estrema freschezza, oltre alla sapiente Arte Culinaria, fatta di conoscenze profonde e tradizione di Gioacchino Pontrelli, hanno reso, come sempre, decisamente straordinaria la degustazione.

Stare ad ascoltare Lorenzo Viani che racconta il suo grande amore per l’Arte e la Poesia (come quelle bellissime di Franco Viani che ha fatto stampare nel LibroI Gridi di un Solitario”), della sua meravigliosa collezione di quadri, dell’amore per il bello, vi affascinerà. 

Allo stesso modo in cui racconta gli innumerevoli episodi della sua vita di Ristoratore, delle casualità che hanno fatto nascere spontaneamente i suoi piatti più famosi come le “bavette al pesce” (cucinate in padella) o di come è costantemente alla ricerca puntigliosa di prodotti eccellenti da proporre ai suoi clienti, fino agli aneddoti della serie infinita di personaggi famosi che sono venuti a mangiare da lui.

Dopo aver assaporato cosi tante delizie e aver goduto dell’esclusivo avvolgente fascino di Lorenzo Viani e sua Figlia Chiara accomiatarsi non è certo una cosa facile: l’unico desiderio che subito vi assale è quello di tornare da “Lorenzo” a Forte dei Marmi (LU), un Ristorante semplicemente mitico.

Ps. Un particolare e affettuoso ringraziamento al Maestro Fotografo Bruno Bruchi per la bellissima foto scattata a Lorenzo e Chiara Viani insieme a me.




A Lorenzo Viani: Premio alla Carriera Le Soste 2018

Il Salotto all'Ingresso

Una Vista delle Sale

La Raffinata "Mise en Place"

Giorgio Dracopulos e lo Chef Gioacchino Pontrelli

Lorenzo Viani "Racconta" le Ostriche a Bruno Bruchi

Moleche Fritte......

Sandwich di Triglia......

Il Risotto......

Il Baccalà

Dessert......

L'Arte Anche Come Panorama