sabato 29 luglio 2017

AL PANORAMICO RISTORANTE “LUNASIA”, DI VIAREGGIO (LU), IL GRANDE CHEF LUCA LANDI VI DELIZIERA’ ANCHE CON LA SUA SPECIALE ARTE GELATIERA.




Viareggio, in Provincia di Lucca, è una bellissima e storica Località turistico/balneare, adagiata sulla Costa Toscana.
Le sue lunghe e sabbiose spiagge sono bagnate, per la gioia dei vacanzieri, dalle acque del Mar Ligure

Viareggio, oltre alle innumerevoli attrattive estive, ha un’intensa vita mondana tutto l’anno, per esempio, dal lontano 1873, qui, si svolge anche uno dei Carnevali più belli, coreografici, ricchi, divertenti e famosi del Mondo.

Viareggio davanti ha il mare, alle spalle è incorniciata dal suggestivo panorama delle Alpi Apuane, ai lati è racchiusa dalle grandi, verdeggianti e rilassanti pinete.

Un’altra delle sue eccezionali peculiarità è “La Passeggiata di Viareggio”. 
Questo lunghissimo tratto pedonale e non, costeggia, in direzione sud verso nord, “Viale Daniele Manin” (tra l’inizio e “Piazza Giuseppe Mazzini”), “Viale Giosuè Carducci” (da “Piazza Giuseppe Mazzini” fino all’altezza di “Piazza Giacomo Puccini”), per poi proseguire fino al canale, che divide Viareggio da Lido di Camaiore,  parallelamente con  “Viale Alfredo Belluomini”.

Questa è la zona più affascinante, panoramica, verde, monumentale e artistica della Città, con  moltissimi edifici di pregio e di rilevante interesse architettonico.

Proprio quasi all’inizio della passeggiata, lato sud, all’angolo tra “Viale Daniele Manin” con “Piazza D’Azeglio”, nel cuore della zona più “Liberty” e storica, sorge, maestoso e ricco di fascino, il lussuoso Hotel (4 Stelle) “Plaza e de Russie”.

Il “Plaza e de Russie” venne edificato nel lontano 1871 ed è il più antico “Hotel di lusso” di Viareggio

L’HotelPlaza e de Russie” oggi ha Camere e Suites tutte elegantemente arredate e dotate di tutti i comfort. 
Al piano terra un grande accogliente Salone con il Cocktail Bar.

Da Sabato 2 Aprile 2016 nel super panoramico Roof dell’Hotel, al quarto piano, si è trasferito il famoso e “StellatoRistoranteLunasia”,  con il bravissimo Chef Executive Luca Landi.

L’Hotel Plaza e de Russie” appartiene al Gruppo Soft Living Places della Famiglia Madonna che ha la proprietà di tre lussuosi Alberghi ubicati sulla magnifica Costa Toscana: l’Hotel Byron, “5 Stelle L”, a Forte dei Marmi (LU), l’Hotel Plaza e de Russie4 Stelle” a Viareggio (LU) e il Green Park Resort, “4 Stelle S”, al Calabrone/Tirrenia in Provincia di Pisa (dal Mese di Marzo 2016 quest’ultima struttura è stata data in gestione alla Catena “TH Resorts”).

Al comando del Gruppo il bravo, appassionato ed esperto Amministratore Delegato Salvatore Madonna.

Salvatore Madonna è un vero e proprio “talent scout” di giovani Chef che, nei suoi Ristoranti, riesce sempre a portare a livelli altissimi nel “gotha” della gastronomia non solo Nazionale.

Il RistoranteLunasia” è nato, al Green Park Resort, nel mese di Maggio del 2004, e, da subito, ha avuto come Chef Executive Luca Landi che non solo ha ideato la proposta gastronomica, ma ha anche seguito la progettazione dei locali e ne ha impostato la filosofia gestionale.

Luca è nato a Bagni di Lucca il 19 Gennaio 1974 (da molti anni abita a Viareggio), la sua è una famiglia di artigiani, per la precisione “figurinai”, coloro che producono figurine in gesso. 
Per tutto il Novecento questa nota produzione, vanto della Lucchesia, è stata esportata in tutto il mondo.

La passione di Luca per la cucina ha un seme nell’ammirazione e nell’amore per la sua mamma, un’ottima cuoca, che fin da piccolo ha voluto emulare.
Negli anni successivi Luca ha frequentato e si è diplomato come Tecnico di Cucina nel 1993, ad una delle migliori Scuole, l’Istituto Professionale di Stato Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità AlberghieraGiuseppe Minuto” di Marina di Massa (MS). 

Qui è stato seguito da esperti professori come Giancarlo Aldrovandi e Rolando Paganini che gli hanno dato solide basi con i loro insegnamenti sui  principi fondamentali della Cucina professionale.

Durante i praticantati estivi, in Ristoranti e Hotel vicini alla Scuola, Luca fa l’incontro con Angelo Paracucchi e il grande Maestro (colonna portante della Cucina Moderna Italiana) trasformerà la sua passione in un amore senza compromessi, in un desiderio teso alla ricerca della perfezione per mezzo dell’assoluta applicazione e dedizione.

Insieme ad Angelo Paracucchi al Ristorante "Locanda dell’Angelo" di Ameglia (SP), Luca Landi, oltre a quel primo periodo, tornerà a lavorare anche nel 1997.
Ancora oggi quando Luca parla degli straordinari insegnamenti del Maestro Paracucchi, della sua incredibile arte culinaria, del suo estremo fascino di uomo e di Chef, non riesce a trattenere l’emozione.

Luca ha fatto varie esperienze, sia in Italia che all’estero, nelle cucine di grandissimi Chef superStellati” come, tra gli altri, Italo Bassi e Riccardo Monco dell’Enoteca Pinchiorri di Firenze, Pierre Simonazzi al RistoranteLa Closerie des Lilas” di Parigi, Frank Cerruti al RistoranteLe Louis XV” a Montecarlo, Carles Abellan al RistoranteComerç 24” e Jordi Vilà al RistoranteAlkimia”,   ambedue a Barcellona.

Luca Landi ha trascorso un periodo, per uno stage, anche al bellissimo e super moderno RistoranteEl Celler de Can Roca”, a Girona in Spagna, dai fratelli Roca (Joan, Josep e Jordi), premiato con il titolo di “Primo Ristorante al Mondo” secondo la classifica 2013 della “The World’s 50 Best Restaurants”. 

Luca è stato, per più di un mese, anche a Mentone, in Francia, al bellissimo e panoramico RistoranteMirazur” (due Stelle Michelin e ventiquattresimo nella lista dei “The World’s 50 Best Restaurants”) dallo Chef italo-argentino Mauro Colagreco.     

Ma non è tutto.

Nel 2003 Luca Landi facendo un giro gastronomico in quel meraviglioso Paese denominato Spagna, mangiò un “Gelato ai peperoni” che accompagnava una portata di crostacei.
Tale fatto accadde al famoso RestauranteSant Pau” (Tre Stelle Michelin), della bravissima Chef Carme Ruscalleda Serra, ubicato in una bella Località Balneare, a Sant Pol de Mar, in Provincia di Barcellona, nella Comunità Autonoma della Catalogna.

Per Luca Landi assaggiare quel particolare “gelato salato” fu una vera e propria “folgorazione sulla strada di Damasco” (dalla conversione di San Paolo).

Da quel momento Luca volle mettersi a studiare non solo questa affascinante “nuova materia”, il "gelato”, ma anche la pasticceria da dessert
Da prima le basi poi, con il grande Maestro Gelatiere Sergio Dondoli, la tecnica.

I fondamenti di un “gelato perfetto” nascono dalla “calibratura”, dalla perfetta composizione tra gli elementi liquidi e quelli solidi. 
Infatti un gelato è composto, alla base, da due  ingredienti portanti che si contrappongono nel momento più delicato: la fase di congelamento. 
L’acqua, elemento congelante, e lo zucchero, elemento incongelabile. 
Zuccheri ben dosati servono anche ad abbassare il punto di congelamento dell’acqua contenuta nel composto.

Senza entrare troppo nei dettagli, e nella descrizione dei componenti “ausiliari” della miscela, degli emulsionanti e degli stabilizzanti/addensanti, possiamo dire che per un buon gelato servono in ordine cinque fasi fondamentali: 1) Bilanciamento e preparazione della miscela; 2) Pastorizzazione del composto; 3) Maturazione della miscela; 4) Mantecatura del gelato; 5) Rassodamento del gelato.

Tutto ciò è soltanto la base di partenza, in quanto, nella tipologia del “Gelato Gastronomico”, è ancora più difficile sapere come si comportano, le più svariate materie prime, prese in considerazione per l’utilizzo, quando vengono messe “sotto  zero”.

Ma torniamo a Luca Landi che ha affrontato la materia con grande dedizione, studiando moltissimo per diversi anni, e alla fine i “frutti maturarono” trasformandosi in riconoscimenti e premi.
Nel 2009, infatti, Luca con la sua Squadra, composta da lui stesso come Capitano, lo Chef Simone Bertaccini (allora Sous-Chef di Luca Landi) e il Gelatiere Enrico Benedetti, assistiti dal “trainer”, l’immancabile Sergio Dondoli, hanno vinto la “Coppa del Mondo” nella Terza Edizione delGelato Salato” (Gelato Gastronomico da Ristorazione).

Il sopra citato Concorso si svolse, nell’ambito della Trentesima Edizione del “Sigep” (Salone Internazionale Gelateria, Pasticceria, Panificazione e Caffè), alla Fiera Expo Centre di Rimini, e vide trionfare la Squadra Italiana davanti a quella dell’Argentina (Seconda) e della Germania (Terza).

Il Dessert/Gelato ideato dagli “Italici” e vincitore (oltre ad altro, le prove erano tre) fu ideato da Luca Landi come omaggio ai 35 anni dalla messa sul mercato del famoso “Cubo di Rubik”.

Il “Cubo di Rubik” è un divertente poliedro magico, un puzzle rotante rompicapo (twisty puzzle), inventato, nel 1974, dal Professore di Architettura e Scultore Ungherese Erno Rubik.

Il Dessert/Gelato era formato da tre strati di 9 cubi (27 in tutto), di cm. 5x5, disposti appunto come il famoso “cubo”, intervallati da due sottili strati cristallizzati che permettevano ai tre strati di cubi di ruotare. 
Una preparazione/gelato molto tecnica e complessa.
Il tutto era appoggiato su mandorle triturate d’Avola, ogni singolo cubo, poi, aveva i lati colorati, ed era fatto di cioccolato bianco e formaggio vaccino fresco, oltretutto, aveva inserito, all’interno, una gelatina di frutto della passione. 
In accompagnamento la salsa di fragole. 

Dire semplicemente eccezionale è riduttivo.

Andare a Pranzo o a Cena da Luca Landi è un’ottima e imperdibile esperienza. 
La sua Cucina è esperta, precisa, attenta, divertente e mai scontata, coniuga con molta perizia la tradizione con l’innovazione e il gusto con l’estetica: una cucina che emoziona.

Luca segue sempre la regola delle tre “R”: Rispetto (per gli ingredienti e la territorialità), Rigore (nell’esecuzione dei procedimenti per la realizzazione di ogni piatto), Ricetta (elaborare l’idea, trasformarla in pietanza mantenendo sempre i giusti equilibri, le giuste fasi di lavorazione e di cottura, l’armonica costruzione architettonica e cromatica).

A questo si aggiungono le fantastiche preparazioni di “Gelato Gastronomico” come per esempio:

- Il Cono gelato di gambero e avocado;

- “Aperitivo dedicato al Gelato Gastronomico”: Doppio crostino con gelato di acciughe, finocchietto fresco e strigoli - Cono gelato di frutta secca e pomodoro con gelato di foie gras - “Mangia e bevi”, Lollipop (lecca-lecca) di gelato di gamberi, yogurt alla paprika e sopra coriandoli di verdure, abbinato a una fialetta di estratto di foglie di shiso (pianta aromatica e medicinale Orientale, nome scientifico “Perilla Frutescens”) alla vodka.

- “Il Gelato di Spiaggia”, cremoso di alga e meringa di mare con gelato al Miele d’Elicrisio (Miele di Spiaggia proveniente dal meraviglioso Parco di Migliarino e San Rossore, l’Elicrisio è una pianta perenne, che cresce tra i cespugli costieri, e ha anche straordinarie capacità curative antinfiammatorie, praticamente un “cortisone” naturale);

- Gelato al Profumo di Fiori;

- Un assaggio del Gelato “Campione del Mondo” ………. Cubo singolo dal “Cubo di Rubik”;

- “Dolci Apuane”, gelato di “maisolio” e gelato di “ciocolio”, tra i due una coloratissima fantasia di dolci radici delle Alpi Apuane.

A Luca Landi e al RistoranteLunasia”, in questi anni, sono arrivati molti premi e riconoscimenti oltre a ottime valutazioni su tutte le principali Guide del settore, compresa, dal 2012, la prestigiosa “Stella” della Guida Rossa Michelin confermata, sempre, negli anni successivi.  

Il grande Chef Luca Landi è supportato, da una giovane e validissima Brigata di Cucina, quasi tutta nuova. 
Anche la Brigata di Sala, rinnovata anch’essa, è, come sempre, alla guida dell’altra “colonna portante” del “Lunasia”, la brava responsabile, Maître e Sommelier, Claudia Parigi

Al panoramico (cielo, mare, spiaggia, molo, passeggiata, monti) RistoranteLunasia” dell’Hotel Plaza e de Russie di Viareggio (LU) in un’atmosfera estremamente accogliente e suggestiva si può degustare delle fantastiche preparazioni anche di “Arte Gelatiera”.



Hotel "Plaza e de Russie"

Il Salone dell'Hotel

Ristorante "Lunasia": la Terrazza

Panorama di Giorno

Panorama di Sera

Gelato di Gambero e Avocado

"Aperitivo Dedicato al Gelato"

Gelato al Profumo di Fiori

"Dolci Apuane"

Lo Chef Luca Landi e Giorgio Dracopulos

lunedì 24 luglio 2017

“MOLLICA’S” (SILVIA DADDI E MATTIA MARACCI): QUANDO L’ENTUSIASMO CREATIVO DIVENTA STREET FOOD TOSCANO DI QUALITA’.




La Storia che oggi vi voglio raccontare tratta di “gioventù”, “passione per la cucina” e “sincera giovialità”. 

I personaggi principali di questa storia sono Silvia Daddi e Mattia Maracci.

Silvia è nata ad Empoli (FI), Lunedì 18 Febbraio 1985, è del segno zodiacale dell’Acquario, nasce in una Famiglia di Commercianti, i suoi genitori, Sergio e Tamara, hanno uno storico negozio di scarpe a Montelupo Fiorentino (FI), e il fratello Dimitri, più grande di 7 anni, per lei sarà come un secondo babbo tanto sarà protettivo.

In lei è già innata la passione per la Cucina che gli deriva dalla solida tradizione delle sue nonne, Ada e Marisa, e dalla fantasia della sua mamma.
Silvia già a 6/7 anni si diletta a preparare i biscotti, la pasta, gli gnocchi e molti altri “esperimenti” gastronomici.

Frequenta le Elementari e le Medie, a Montelupo, dalle Suore Carmelitane, distinguendosi, oltre che in tutte le materie, anche in cucina e cucito.
Dopo le scuole dell’obbligo frequenta e si diploma, alla Scuola PrivataLeonardo Da Vinci” di Empoli, come Tecnico Qualificato Accompagnatore Turistico.

Nel 2006, durate le vacanze estive a Follonica, Silvia conosce Mattia Maracci, un “colpo di fulmine”, ed è subito amore.

Mattia Maracci è nato a Firenze il 17 Dicembre 1986, da babbo Maurizio e mamma Patrizia, in seguito avrà anche una sorella, Gemma
Nel D.N.A. ha i cromosomi del bisnonno materno che aveva uno storico Ristorante a Tarquinia (Viterbo).

Dopo le Elementari e le Medie avrebbe voluto andare all’Istituto Alberghiero  invece frequenta e ottiene la maturità al Liceo Scientifico, poi, per poco meno di tre anni, frequenta l’Università, Corso d’Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio
Improvvisamente nel 2007, l’anno successivo al magico incontro con Silvia, decide di ritirarsi: ”anche se avevo l’occhi buoni vedevo i numeri doppi”. 

In quell’anno apre un’Agenzia di intermediazione per la vendita di prodotti vari sul web, un piccolo centro commerciale in internet.

Ragionando con Silvia decidono di fare qualcosa insieme, l’idea cade subito su un Ristorante.

Nel 2009 si attivano per fare dell’esperienza nel settore Enogastronomico
Lavorano per 4 mesi nei Ristoranti/Bar degli ippodromi Fiorentini del “Visarno” (galoppo), e “Le Molina” (trotto). 

Poi vanno per due mesi in Calabria nel Borgo di Riace (RC), dove i genitori di Mattia possiedono una casa, ed entrano a lavorare al RistoranteLa Palma D’Oro”, Locale immerso nel verde e con vista mare, che un amico di Famiglia ha appena aperto a Caulonia (RC).

Successivamente Mattia e Silvia cercano a Follonica un Locale da rilevare. 
La Località è stata scelta per due motivi, il primo è il particolare legame come culla del loro amore, il secondo perché la Famiglia di Silvia ha una casa nella vicina Gavorrano (GR).

L’occasione arriva alla fine del 2009 quando viene acquisita la gestione del RistoranteL’oca Bianca”. 
Dopo alcuni lavori di risistemazione, il primo di Febbraio 2010 inaugurano il loro Ristorante/Trattoria Badalui”. 
Il nome scelto è prettamente “Toscano”.

Passano circa due anni di duro lavoro e appassionato impegno, Silvia in Cucina e Mattia in Sala
Al loro Ristorante praticano una politica gastronomica controcorrente per un posto di mare: un Menu Tradizionale Toscano, in particolare Fiorentino, praticamente di solo Terra.

Dal 2011 la loro comune passione per il mondo del Vino li ha portati a frequentare dei Corsi della  Federazione Italiana Sommelier Albergatori Ristoratori (F.I.S.A.R.).

Da sottolineare che il 19 Settembre 2011 sono anche convolati felicemente a nozze.

Trascorso questo periodo, dove ottengono i primi positivi riconoscimenti dalla loro clientela, che si manifestano anche con molte recensioni positive in internet sui siti specializzati, decidono di migliorare ancora di più il loro bagaglio di esperienze con uno stage formativo all’estero.

Alla fine del Mese di Settembre 2012, finita la stagione estiva, chiudono provvisoriamente il RistoranteBadalui” e i primi di Ottobre partono per l’Australia

Arrivati a Sidney, la Città più antica e popolosa dell’Australia, si stabiliscono in un Ostello, e solo due giorni dopo entrano a lavorare per una settimana al famoso Ristorante Italiano & Bar  Oliveto” ubicato nel bellissimo contesto del Parco NaturaleBrays Bay Reserve”.

Successivamente per un mese vanno a lavorare, sempre Silvia in Cucina e Mattia in Sala, in un altro lussuoso Ristorante Italiano di Sidney, il “Mezzaluna”, che gode anche di una magnifica vista dei grattacieli della Città.

Poi Silvia, da sola, entra in Cucina al Ristorante “Quattro Paste”, importante punto di riferimento a Sidney della Cucina Italiana anche da asporto.
Mattia invece per tre mesi e mezzo si “avventura” in sala al “Bah Bq Brazilian Grill Sidney” una elegante “churrascaria”  e non solo, molto frequentata. 
Silvia raggiungerà Mattia in questo Locale solo nell’ultimo mese.

Dopo circa 5 Mesi l’esperienza Australiana è conclusa e i ragazzi tornano in Italia a Follonica carichi di nuove idee e voglia di fare; a Marzo del 2013 riaprono il loro RistoranteBadalui”. 
La loro fortunata Clientela può tornare a godere, per alcuni anni, di uno “tsunami” di belle presentazioni, azzeccati accostamenti e ottimi sapori.

Nel Febbraio 2016, precisamente il 18, Silvia e Mattia, pressati da numerose offerte di lavoro e sempre interessati ad affrontare nuove esperienze, prendono un’importante decisione: chiudere il RistoranteBadalui”.

Dal primo di Marzo 2016 al 30 Ottobre dello stesso anno, hanno condotto, Silvia come Chef e Mattia come Sous-chef, con grande successo, il RistoranteIl Sale”, all’interno del Boutique HotelPoggio ai Santi”, a San Vincenzo (LI).

Ma la loro voglia di comunicare, a un numero infinito di persone, la loro grande passione per la “buona cucina”, li ha portati ad affrontare una nuova e super interessante esperienza.

Acquisita una “Licenza Commerciale Itinerante” (valida su tutto il Territorio Nazionale) per la preparazione e vendita di specialità gastronomiche, il 26 Gennaio 2017 ordinano quello che sarà il loro nuovo “Mini Ristorante Mobile”: il Furgoncino attrezzato (Food Truck). 

Scelto anche la loro nuova denominazione, “Mollica’s” (in riferimento alla mollica di pane), il 14 Aprile 2017, nel nuovo Parco Centrale di Follonica, con grande emozione, hanno iniziato l’attività distribuendo “Street Food”, prevalentemente Toscano, di grande qualità.

Lo “Street Food”, o più Italianamente parlando il “Cibo da Strada”, ha praticamente seguito di pari passo l’evoluzione umana a partire dagli albori. 
Prima delle grandi Civiltà e poi successivamente con gli  Egizi, i Greci, i Romani (tutto testimoniato da numerosissimi ritrovamenti Archeologici), il “Cibo da Strada” era una prassi comune per il popolo. 
Questa tendenza non ebbe mai rallentamenti, anzi, nel Medioevo, prolificò e continuò a crescere nei Secoli successivi.

Un cibo “nato povero” che ai nostri giorni invece assume un’importanza fondamentale, se prodotto con eccellenti materie prime, per affermare quanto di più sincero ci sia nelle preparazioni più tradizionali di un Territorio

Pensate solo alla magnificenza del Fiorentinopanino con il lampredotto”, o la delizia del Livornese5 & 5” (panino con la torta di ceci). 

Uscendo dalla Toscana come non ricordare i “cicchetti” (stuzzichini) Veneti, e poi le Emilianetigelle”, gli “arrosticiniAbruzzesi,  le Marchigianeolive all’ascolana”, la “torta al testoUmbra, dalla Campania il mitico “cuoppo” (cono di carta gialla con diversi tipi di fritto), gli “sciurilli” (fiori di zucchine fritti), la stessa “pizza” e i “babà”, i Sicilianissimipanino con la milza”, “arancini”, “panelle” e “cannoli”, un elenco interminabile solo per l’Italia
Figuratevi nel Mondo.

I “Mollica’s” hanno mantenuto, anche nelle loro preparazioni da “Street Food”, la massima cura nella selezione delle materie prime, solo quelle ottime, le stagionali e preferibilmente, dove è possibile, quelle a “Km. 0”.

La loro filosofia del “tutto ciò che è possibile lo facciamo noi”, non è venuta meno, ed è stata abbinata a una maggiore esperienza e alla gioia di liberare la fantasia.

Ma “Mollica’s” è anche molto altro: un simpatico Catering, un comodo Take Away, un valido punto di riferimento per organizzare interessanti Corsi di Cucina.

Per la Chef Silvia Daddi, che si autodefinisce “una folle controllata”, la Cucina è tutta la sua vita e le ruota intorno a 360 gradi.

Silvia ha una grande carica, una grande energia positiva, una pressante creatività a cui deve dare sfogo, una passione smodata, un grande amore che tutti i giorni la sfida a fare meglio ……. e tutto ciò si vede e si sente.

Anche a Mattia Maracci il “Food Truck” gli calza a pennello, e come dice lui: “Ho trovato quello che mi piace fare”.

Il “cibo da strada” (Street Food) è la vecchia e nuova affascinante espressione della nostra civiltà gastronomica e cosa c’è di meglio se, oltre a trovarlo molto buono, vi viene anche servito con moltissima, simpatica e sincera giovialità dai “Mollica’s” due bravi Street-Chef …… i miei amici Silvia Daddi e Mattia Maracci.




Delizie......

Lampredotto & C.

Panzanella

Polpo e Patate

Mattia Maracci, Silvia Daddi, Giorgio Dracopulos

giovedì 20 luglio 2017

AL RISTORANTE L’ANTICA LOCANDA DELL’ANGELO, DI LUCCA, LA BUONA CUCINA CON I SAPORI DEL CUORE.




Lucca è una splendida e storica Città della Toscana, la sua fondazione è vagamente attribuita a una popolazione Ligure, ma molto più probabilmente ha origini Etrusche
Ci sono dubbi anche sull'origine del suo nome. 

Le certezze, come al solito, arrivano con i Romani quando, nel 180 a.C., diventa una loro colonia. Nel 89 a.C. con la Lex Iulia MunicipalisLucca in Latino "Lucensis", fu elevata al rango di Municipium.

Proprio qui, nel 56 a.C.Gaio Giulio CesareMarco Licinio Crasso e Gneo Pompeo Magno, ebbero l'incontro per rinnovare l'accordo di governo, stipulato quattro anni prima, conosciuto dalla Storia come "Primo Triumvirato". 

Con la Caduta dell'Impero Romano, nel 476 d.C.Lucca passò sotto il dominio degli Ostrogoti, seguiti dai Bizantini e poi dai Longobardi
Quest'ultimi, concessero ai Lucchesi, una particolare condizione giuridica con una nuova organizzazione politica, nacque così il Ducato di Lucca, antesignano dell'attuale Toscana, che comprendeva, anche, l'allora piccola Cittadina di Firenze.

Nel 990 i Franchi, con il loro Sacro Romano Impero, mettendo fine al dominio Longobardo su Lucca, fecero nascere il Marchesato di Toscana e la Città ne faceva parte. 

Negli anni tra il 1050 e il 1330, Lucca, diventò un importante centro, non solo perché era attraversata dalla Via Francigena, che ne faceva una tappa fondamentale per i pellegrini del Nord Europa verso Roma, e viceversa, ma anche per il grande sviluppo commerciale che la animava. Abbondavano mercanti e banchieri, era sede anche di una Zecca, fiorivano le Corporazioni dei cambiavalute, dei fornai, dei medici, dei notai, degli speziali, dei setaioli e moltissime altre.

Successivamente Lucca sarà sotto Uguccione della Faggiola, a seguire sotto Castruccio Castracani, che sconfiggerà i Fiorentini nella battaglia di Altopascio (1325). 

Il 6 Aprile del 1369 l'Imperatore Carlo IV concesse ai Lucchesi l'atto per ricostituire la Repubblica.

Lotte interne ed esterne si susseguirono nei Secoli successivi, i Guinigi, i FiorentiniFrancesco Sforza, poi un lungo periodo di decadenza. 

Il 23 Giugno del 1805 venne costituito il Principato di Lucca e Piombino, assegnato alla sorella di Napoleone BonaparteElisa Bonaparte.  
Dopo il Congresso di Vienna, il Ducato di Lucca, andò a Maria Luisa di Borbone/Spagna e ai suoi eredi fino alla cessione al Granducato di Toscana
Seguì nel 1860 l'adesione al Regno d'Italia.

Lucca è una bellissima Città, la sua lunga Storia si può leggere in ogni pietra, vicolo, monumento, dalle Chiese ai Palazzi Medioevali, dalle piazze alle alte e spesse Mura che la circondano completamente, per quattro chilometri e duecento metri, (dodici cortine a terrapieno congiungono tra loro undici baluardi), visitarla è d’obbligo.

Venendo da Piazza Napoleone e percorrendo Via Beccheria, prima di arrivare in Piazza San Michele, sulla destra, c’è Via Pescheria, al numero civico 21 si trova un Ristorante a cui sono particolarmente affezionato da moltissimi anni, l’Antica Locanda dell’Angelo della Famiglia Cipolla.

Questo splendido Locale ha una tradizione secolare alle sue spalle, qui una volta, nel lontano 1414, operava l’Hostaria dell’Angelo, poi Locanda dell’Angelo
Aveva preso il nome dal Convento dedicato a San Michele Arcangelo
Rifugio sicuro per i viaggiatori del tempo, la Locanda aveva le camere al primo piano, il Ristorante al piano terra e sotto le cantine ben fornite, piene di botti ricolme dei vini prodotti sulle colline vicino alla Città; nella corte interna lo stallaggio per i cavalli.

Attraverso i secoli i proprietari, ricche famiglie del luogo, come i Guinigi, hanno sempre garantito un servizio di altissimo riguardo per tutti i loro ospiti, fino a giungere, in tempi molto più vicini, alla gestione della Famiglia Cipolla.

Giuseppe Cipolla, Siciliano, nato a Roccamena in Provincia di Palermo, arrivò per primo a Lucca, e il suo grande impegno nel lavoro, effettuato nei Ristoranti della Città e di Viareggio (Lu), gli dette la possibilità di costruirsi una piccola casa a Tassignano (Lu).

Durante un breve viaggio al suo Paese, incontrò Antonina Foti, anche lei di Roccamena, si innamorarono, lei lo seguì a Lucca, e il 25 Novembre del 1961, si sposarono. 
Dalla loro unione nacquero due figli, Vito nel 1962Sabrina nel 1970.

I coniugi Cipolla accrebbero il loro bagaglio di esperienze lavorative nella ristorazione mettendosi in proprio nel Ristorante Vigna Ilaria di Sant’Alessio (Lu) e poi lavorando al Ristorante Albergo Universo in Piazza del Giglio a Lucca

Passione, abilità e perfetta conoscenza delle materie prime fecero diventare Antonina una Chef così importante e brava da essere chiamata anche all’estero a tenere corsi di aggiornamento.

Nel 1984 la Famiglia Cipolla diventa un tutt’uno con il Ristorante Antica Locanda dell’Angelo.
Fin dall’inizio un grande Ristorante dove si distinguono per la gentile accoglienza, la professionalità e una cucina di eccellenza.

Proprio in quel primo anno sono diventato loro cliente, iniziando subito ad apprezzare la loro cucina.

Oggi il Locale è sempre un grande Ristorante, anche grazie alla spinta della seconda generazione dei CipollaVito si è appassionato, tra l’altro, anche al vino, diplomandosi Sommelier A.I.S. nel 1991.

Già da fuori, nella cornice dell’antico palazzo, il Locale è molto fascinoso, si entra, da Via Pescheria, nell’accogliente ingresso/salotto, di fronte la porta che dà sulla corte esterna (fruibile nella bella stagione). 
In questo spazio “reception” c’è il bancone e la scala che scende nella bella sala sotto, 7/8 tavoli, ci sono, anche, alcuni reperti murari dell’Alto Medioevo.

Dall’ingresso, si passa a due accoglienti salette, la prima con 4 tavolini, la seconda con 5, su quest’ultima si affaccia la cucina e c’è un’altra scala che porta direttamente alla fornita cantina.

Gli ambienti sono particolarmente gradevoli, pavimento in cotto, archi, soffitti a travi e travicelli di legno, l’arredamento in stile ottocento Lucchese
Molto elegante l’apparecchiatura.

Il Menù è validamente assortito tra piatti di Mare e Terra, la tradizionale cucina Lucchese viene arricchita da influenze Siciliane e dalla creatività della grande Chef Antonina Foti Cipolla, che, dove è possibile, predilige fare in casa.

La Carta dei Vini è molto ricca ed è frutto di una scelta accurata, merito di Vito Cipolla.

Ma veniamo alla degustazione che è sta accompagnata da una magnifica bottiglia:

- “Champagne Gosset Grand Resérve Brut”, Assemblage, 45% Chardonnay, 45% Pinot Noire e 10% Pinot Meunier, prodotto da Gosset, la più antica “Maison de Vins de la Champagne” (1584).

In tavola il fragrante pane e grissini, ai vari sapori, della Casa.

Sono state servite le seguenti portate:

- Involtini di melanzane su crema di parmigiano;

- Filetto di maiale, pancetta e porcini in crosta, fagiolini;

- Sorbetto al limone.  

Tutto semplicemente buonissimo.

Molto brava, come sempre, la Chef Antonina Foti, che è supportata da un giovanissimo e valente Sous-chef Pratese, Daniele Casini.

L’Antica Locanda dell’Angelo, a Lucca, dal 1414 è stata sempre identificata come un prestigioso luogo di accoglienza, la Famiglia Cipolla, dal 1984, ha confermato sempre questa certezza, grazie alla grande ospitalità e alla buona cucina con i “sapori del cuore”.



Involtini di Melanzane

Filetto di Maiale

Sorbetto al Limone

Vito Cipolla con Giorgio Dracopulos

lunedì 17 luglio 2017

LA “CHINA DOTT. G. CLEMENTI”: UN ANTICO ELIXIR INVECCHIATO IN BOTTE DALLE SPECIALI VIRTU’.




La Cordigliere delle Ande (Cordillera de los Andes in Spagnolo) è un’imponente Catena Montuosa, la più lunga del Mondo (7200 Km., dall’Istmo di Panama fino a Capo Horn), ubicata nella parte più occidentale dell’America Meridionale.
Questi alti (una media di 4000 metri) Monti attraversano ben sette Stati: Argentina, Cile, Colombia, Ecuador, Venezuela, Bolivia e Perù.

La “Cinchona” è una pianta erbacea (piuttosto alta) sempreverde, originaria proprio delle Ande Boliviane e Peruviane.

Il nome “Cinchona” deriva da una Leggenda (dimostratasi non veritiera), risalente al XVII Secolo, che narra delle cure fatte, con rimedi tradizionali Indigeni, alla moglie del Vice Re del Perù, la Contessa Ana de Osorio Chinchón, colpita da febbri intermittenti. 

Carl Nilsson Linnaeus (17071778), medico, botanico e naturalista Svedese, considerato il padre della moderna classificazione degli organismi viventi, volle dare, in onore della “Contessa”, il suo nome al Genere a cui appartiene l’albero della China.    

Nel “Genere Cinchona” troviamo le seguenti Specie: “Cinchona Succirubra” e “Cinchona Pubescens” (China Rossa), “Cinchona Calisaya” e “Cinchona Ledgeriana” (China Gialla) le più pregiate, “Cinchona Officinalis” (China Grigia).

Dalla corteccia, delle varie tipologie, di “Cinchona” si estraggono dei principi attivi utili per vari impieghi: alcaloidi chininici, olio essenziale e resine
Dagli alcaloidi (sostanze organiche di origine vegetale che, anche se assunte in piccole dosi, hanno grandi effetti farmacologici) viene estratta la “chinina” e l’acido chininico.
Dalla “chinina”, con la sintesi chimica, si ottiene il “chinino”, un potente farmaco antipiretico, analgesico e antimalarico. 
La scoperta della sintesi risale al 1856, ma solo alcuni anni dopo nacque il farmaco.

Alla fine dell’Ottocento, a causa delle vaste zone pianeggianti e paludose sparse per tutta Italia, la malaria, diffusa dalle zanzare anofele, era una piaga per la popolazione. 
Per migliorare tale nefasta situazione, nel 1895, il Monopolio di Stato Italiano iniziò a distribuire,  in modo capillare il “Chinino”, tale provvedimento dimezzò la mortalità della malaria.

Ma già prima di tale eventi, in una Farmacia Italiana, nasceva, sfruttando, tra le tante, le doti toniche e digestive della China, un particolare elisir.

Nel 1884, da un’idea del Dott. Giuseppe Clementi, originario della Provincia di Vicenza, esperto botanico, titolare, dal 1882, di una Farmacia ubicata a Fivizzano in Lunigiana, oggi Provincia di Massa Carrara, nacque la “Ricetta per la China Clementi”. 

La Lunigiana è un Territorio che, a grandi linee, corrisponde al bacino idrografico del Fiume Magra, nel nord della Toscana, ed è racchiusa tra l’Appennino, le Alpi Apuane e il Mar Ligure .

Il Magra nasce in Toscana, tra il Monte Borgognone e il Monte Tavola, a 1200 metri s.l.m., scorre tra le valli fino al lembo di pianura compreso tra le Provincie di La Spezia e Massa Carrara, confluisce con il fiume più lungo della Liguria, il Vara, e poi si getta nel Mar Ligure

La Lunigiana si interseca tra valli e monti in tre bellissime Regioni Italiane: Toscana, Liguria ed Emilia Romagna
Oltre a ciò la Lunigiana geografica è, in parte, coesa con un’altra delle zone più belle di questo territorio, la Garfagnana.

Il termine Lunigiana, deriva dal Latino  “Lunensis Ager” (terra di Luna), e prende il nome dalla antichissima città Romana di “Luna” (oggi Luni), fondata, come avamposto militare dai legionari, nel 177 a.C., durante la vittoriosa campagna contro il popolo dei Liguri.

Non solo alte montagne, profonde e affascinanti valli, verdissime foreste, fiumi e fiumiciattoli, angoli di natura incontaminata, ma anche una lunga storia che in Lunigiana, attraverso i secoli, ha lasciato le strutture di 100 Castelli, Chiese, Borghi, Palazzi barocchi e le misteriose Statue Stele erette dall’antica popolazione locale dei Liguri-Apuani a partire da 3000 anni prima di Cristo.

Oggi Fivizzano è un Comune (con una lunga Storia), di circa 8000 abitanti, con 94 Frazioni sparse in un vasto Territorio comprendente anche due importanti Parchi, il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano e il Parco Naturale Regionale delle Alpi Apuane.

Il Dott. Giuseppe Clementi, nella sua Ricetta (ancora oggi segreta), mise insieme il “decotto di corteccia” di due pregiate varietà di China (Cinchona Calisaya e Cinchona Succirubra) con diverse e selezionate erbe aromatiche e officinali
A tutto ciò fu aggiunto, con un sapiente dosaggio, scorze di Arancia Amara, Zucchero e Alcool (33% Vol.). 
Il preparato, lasciato invecchiare per due anni, è un liquore unico: un digestivo, un tonico aromatico, dal caratteristico colore aranciato, talmente gradevole e persistente che regala intensi momenti degustativi.

Già pochi anni dopo la sua nascita, la “China dott. G. Clementi”, nel 1911, all’Esposizione Internazionale di Roma per le Arti e la Cultura, vinse, grazie alle sue virtù, la Medaglia d’Oro

L’Antica Farmacia del dott. Clementi, oggi ricostruita fedelmente com’era, (l’originale era stata distrutta due volte, nel terremoto del 1920 e da un bombardamento del 1944) non è più la Sede dove si produce il liquore. 
La “China dott. G. Clementi” viene realizzata in un Liquorificio poco distante, ma il metodo di produzione e gli ingredienti sono rimasti uguali a quelli del 1884.   

Anche nel XXI Secolo la “China dott. G. Clementi” ha un grande successo, grazie anche ai moltissimi e famosi Bar-Tender del Mondo che la usano nei loro Cocktails.

La “China dott. G. Clementi”, una vera eccellenza Italiana, è un antico Elixir (con più di 130 anni di vita), prodotto nell’Antica Officina Farmaceutica Dott. Clementi di Fivizzano
Una China, invecchiata in botte per due anni, con una straordinaria ricchezza di sapori e anche molte altre virtù.



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