sabato 28 agosto 2021

AZIENDA VITIVINICOLA “AQUILA DEL TORRE”: VINI FRIULANI, REALIZZATI CON AMORE PER LA NATURA, DEGUSTATI AL RISTORANTE “LO SCOGLIETTO”.



Sull’accogliente litorale di Rosignano Solvay, in Provincia di Livorno, al Civico 13-15 di Via Lungomare Monte alla Rena c’è il RistobeachLo Scoglietto”.

Rosignano Solvay è la Frazione più popolata (circa 16.000 abitanti) del Comune di Rosignano Marittimo, si trova adagiata sulla bellissima Costa Toscana a circa 25 km. a sud di Livorno. Nota e accogliente Località Balneare, dotata anche del grande Porto Turistico, prende il nome da due Fratelli, originari del Belgio, Ernest e Albert Solvay che nel 1913 scelsero questa zona per aprire un grande stabilimento per la produzione della soda. Grazie alla nascita dello Stabilimento si crearono le condizioni favorevoli per lo sviluppo del Paese.

Il Ristorante e Stabilimento BalneareLo Scoglietto” è un’attività a carattere Familiare gestita, dal 1994, da Claudio Corrieri (grande ristoratore, appassionato ed eccezionale conoscitore di Vini) e della moglie Chef la bravissima Isabella Lazzerini Denchi. Due esperti professionisti che hanno acquisita grande esperienza con molti anni di lavoro sia in Italia che all'Estero.

Lo Scoglietto” è un ambiente luminoso e panoramico con alcune decine di tavolini, che godono di una straordinaria vista mare, posti sotto tettoie e ombrelloni a ridosso dell'arenile e dello “scoglio” da cui il Locale prende il nome. Il Menù, soprattutto di mare, offre ottimi piatti di Cucina Tradizionale, in più c'è la possibilità di avere delle buone Pizze e Schiacciatine; qui si usano materie prime selezionate e di alta qualità.

La Carta dei Vini è superba, un’importante selezione di numerose e valide etichette: molti champagne (anche importati direttamente), bollicine Italiane e vini bianchi, ma non mancano i rossi, in particolare una bella e vasta scelta di “pinot neri”, Italiani e Francesi. Sulla Carta dei Vini si legge: "La nostra scelta è basata sulla territorialità, sulla eleganza, sulla tipicità e sul rapporto con il prezzo (tranne qualche eccezione ...)".

Ecco proprio al RistoranteLo Scoglietto” in una splendida giornata di sole di fine Luglio 2021 ho avuto il piacere di degustare, a Pranzo, alcuni Vini dell’Azienda FriulanaAquila del Torre”.

L’Azienda VitivinicolaAquila del Torre” è ubicata nella Frazione di Savorgnano del Torre, in Via Attimis al Civico 25, nel Territorio del Comune di Povoletto nella splendida Regione Friuli-Venezia Giulia.

Povoletto” (“Paulêt” in Friulano e “Poulét” in Sloveno) è un piccolo Comune (circa 5.500 abitanti), situato nelle vicinanze del Torrente Torre (Valli del Torre), dista solo 9 km. da Udine, il Capoluogo di Provincia, ed è un importante centro di produzione vitivinicola.

L’Azienda FriulanaAquila del Torre” nasce nel 1996 quando la Famiglia Ciani rilevò questi terreni agricoli che già erano coltivati dai primi del 1900. Claudio Ciani non perse tempo e iniziò da subito  il recupero dei vecchi vigneti di “Picolit” e “Tocai Friulano” (due vitigni autoctoni) che erano stati impiantati negli anni 60.

I Terreni dell’Azienda sono molto particolari, sono composti da “flysch” una successione di rocce sedimentarie clastiche, un’alternanza ciclica tra livelli di arenaria e di argilla (o marna), specificatamente adatti nella produzione di Vini Aromatici: si tratta di Colline Nord-orientali del Friuli, con un’altitudine tra 175 e 350 m. s.l.m., completamente circondate da ben 66 ettari di boschi incontaminati. 

Oggi l’Azienda si sviluppa su 80 ettari di cui 18 sono vitati. Le Vigne sono coltivate secondo le più moderne tecniche dell’Agricoltura Biologica Certificata, seguendo accuratamente anche gli insegnamenti dell’Agricoltura Biodinamica. Tutto ciò concorre a creare una vera e propria “oasi” di biodiversità ampelografica e naturalistica.

L'Ampelografia (dal Greco ἂμπελος (ampelos) = vite + γραφὶα (grafia) = descrizione) è la disciplina che studia, identifica e classifica le varietà dei vitigni attraverso schede che descrivono le caratteristiche dei vari organi della pianta nel corso delle diverse fasi di crescita. La terminologia e le modalità di impiego sono stabilite a livello internazionale. 

Gli attuali Vigneti dell’AziendaAquila del Torre” sono protetti dai fitti boschi che li circondano e si trovano su ripide e piccole terrazze (viticoltura eroica) ad anfiteatro esposte a mezzogiorno, ogni banchina ha un solo filare. Sono il risultato di anni di intenso lavoro, di amore per la propria terra e grandi sacrifici da parte di Claudio Ciani (classe 1951) e suo Figlio Michele Ciani (classe 1979).

Michele Ciani dopo la Laurea in Scienze e Tecnologie Agrarie e Forestali all’Università degli Studi di Udine è entrato nel 2005 a tempo pieno nell’Azienda di Famiglia. Nel 2007 è convolato a nozze con Elisabetta Milan e dalla loro unione sono nati due bellissimi Figli: Leonardo (9 anni) e Luigi (7 anni).

Il grande amore per la natura della Famiglia Ciani trova conferma anche in altri particolari. Sul confine tra vigneti e bosco sono ubicate due gruppi di arnie, oltre a produrre del delizioso miele le api sono di grande aiuto in vigna, cicatrizzano le parti sciupate degli acini facendo opera di protezione e poi sono infaticabili vettori dei lieviti sulle bucce agevolando le fermentazioni in Cantina. Le lavorazioni in vigna si svolgono manualmente, con attrezzi meccanici e con il fondamentale supporto di cavalli

Anche nella moderna e attrezzata Cantinamulti-piano” il lavoro è attento e assolutamente rispettoso della natura, si preferiscono contenitori di materiale poroso e negli anni ai classici serbatoi di acciaio inox si sono affiancati vasi vinari in cemento a forma di uovo.

I “Vini di Aquila del Torrevengono prodotti esclusivamente da uve della Tenuta raccolte e selezionate a mano e sono tutti fedelissime espressioni del Territorio di Savorgnano

Ma “Aquila del Torre” è anche un accoglienteB&B”, denominatoOasi Picolit”, con tre ambienti arredati con cura, situati sopra la Cantina, dove si possono fare vari tipi di esperienze enoturistiche e dove ospitalità e comfort sono di casa.    

Ma torniamo al Pranzo al RistoranteLo Scogliettodi Rosignano Solvay (LI).

Sono state servite le seguenti portate: - Acciughe fritte; - Spaghetti allo scoglio; - Bollito misto di Mare con verdure lesse e maionese della Casa; - Sorbetto al limone.

In accompagnamento alle portate, presentati dettagliatamente da Michele Ciani in persona, sono stati degustati i seguenti Vini dell’AziendaAquila del Torre”: - “Friulano 2019” (At - Friulano, Friuli Colli Orientali D.O.C., 100% Friulano, 13% Vol., circa 12.000 Bottiglie prodotte); - “Sauvignon Blanc 2019” (At - Sauvignon Blanc, Venezia Giulia I.G.T., 100% Sauvignon Blanc, 13% Vol., una produzione di circa 10.000 Bottiglie); - “Riesling 2018” (At - Riesling, Friuli Colli Orientali D.O.C., 100% Riesling Renano, 12,5% Vol., meno di 8.000 Bottiglie prodotte); - “Primaluce Sauvignon Blanc 2017” (Primaluce, 100% Selezione di Sauvignon Blanc, Friuli Colli Orientali D.O.C., 13,5% Vol., una produzione limitata a meno di 3.000 Bottiglie); - “Oasi 2017” (Oasi, D.O.C. Friuli Colli Orientali Bianco, 100% Picolit vinificato secco, 13.5% Vol., una produzione rara per il tipo di vitigno e di vinificazione, una raccolta super selezionata che rende ogni anno, dal 2010, soltanto poco più di 1.000 preziose Bottiglie).

Michele Ciani e la sua bella Famiglia sono attenti custodi della biodiversità presenti nei loro terreni e pertanto li lavorano con rispetto e attenzione, tutti i loro Vini, decisamente molto buoni, hanno in se proprio questo amore che si sente, nelle varie tipologie, grazie alla loro estrema piacevolezza.

Cosa posso aggiungere sennonché all’Azienda VitivinicolaAquila del Torredi Savorgnano del Torre (UD) si realizzano Vini Friulani con amore per la Natura.

https://www.aquiladeltorre.it/

https://www.loscogliettorosignano.it/

https://www.youtube.com/watch?v=6gW9clghhJI


Ristorante "Lo Scoglietto" a Rosignano Solvay (LI)

Ristorante "Lo Scoglietto": Lo Scoglio da cui prende il Nome

Ristorante "Lo Scoglietto": il Titolare Claudio Corrieri

Azienda "Aquila del Torre": Le Vigne (Foto AT)

Azienda Aquila del Torre: Cavallo che Lavora in Vigna (Foto AT)

"Aquila del Torre": Azienda, B&B e Cantina (Foto AT)

Azienda Aquila del Torre: Vino Bianco "Friulano" (Foto AT)

Azienda Aquila del Torre: Vino "Sauvignon Blanc" (Foto AT)

Azienda Aquila del Torre: Vino Bianco "Riesling" (Foto AT)

Azienda Aquila del Torre: Vino Bianco "Primaluce" (Foto AT)

Azienda Aquila del Torre: Vino Bianco "Oasi" (Foto AT)
 
Ristorante "Lo Scoglietto": Michele Ciani e Giorgio Dracopulos

martedì 24 agosto 2021

“ALPASSOFOOD”: LO SPECIALISSIMO MERCATO ALIMENTARE ONLINE DI PICCOLI E SUPER SELEZIONATI PRODUTTORI ARTIGIANALI.




Il Torinese Carlo Levi (1902-1975), Medico, Pittore e notissimo Scrittore, ci ha lasciato le seguenti parole: “Nel Mondo dei Contadini non si entra senza una chiave di magia”.

Ecco, per l’argomento che vado a trattare, vorrei aggiungere a queste fascinose parole che la “chiave di magia” serve oltre al “Mondo dei Contadini” anche per quello dei “Piccoli Produttori”, infatti sono molto spesso lo stesso Mondo. Persone che fanno il loro lavoro con grande dedizione e passione e che ci permettono di avere dei prodotti di grandissima qualità in tutti i campi.

Spesso però a causa delle dimensioni Aziendali ridotte i “Piccoli Produttori” fanno molta fatica a farsi conoscere. 

Ecco che nel Maggio 2020 in pieno lockdown pandemico Maximilien Lorenzo (per tutti Max”) ed  Emmanuel Merone, due Gemelli Romani classe 1994, che da sempre hanno avuto una straordinaria passione per il cibo buono, sano e genuino, trovando difficoltà nel farsi consegnare a casa prodotti agroalimentari di sicura qualità da validi Piccoli Produttori, che non erano attrezzati per le consegne a domicilio, hanno avuto l’ottima idea di creare una specifica Società di Distribuzione.  

Maximilien Lorenzo ed Emmanuel Merone (la Mamma è Francese ecco la spiegazione dei nomi) sono ragazzi super attivi, sono cresciuti anche in campagna avendo una piccola Azienda Agricola poco fuori Nepi (Agro Falisco, Territorio Laziale ubicato tra Roma e la Tuscia) in Provincia di Viterbo dove si produce Olio Extra Vergine di Oliva, Nocciole, Noci e Prodotti dell’Orto.

Max ed Emmanuel finite le Scuole dell’Obbligo hanno Frequentato l’Università di RomaLa Sapienzadove si sono Laureati Max in Economia ed Emmanuel in Ingegneria.

Ma torniamo all’idea della Distribuzione. Nel 2020, appena è stato possibile uscire di casa, hanno iniziato pazientemente a tessere contatti con “Piccoli Produttori” di eccellenze, Italiani e non. Hanno incontrato ciascuno di Loro personalmente venendo a conoscenza del Loro modo di lavorare, delle Loro passioni, della Loro irriducibile tenacia, della magnifica qualità dei Loro Prodotti. Un grande impegno che è stato ripagato dalla pronta fiducia degli Artigiani contattati.

Così nel Dicembre 2020, con l’apertura del Sito Web, è nata ufficialmente l’Azienda di Distribuzione Agroalimentare OnlineAlPassoFood” (Acronimo diAlimentazione per Passione”).

Gli inizi non sono certo stati facili, i Gemelli hanno iniziato a fare le consegne con la loro Auto, ma grazie ai primi incassi e al sostegno della Famiglia, Max ed Emmanuel dopo poco si sono potuti permettere l’acquisto di un Furgone Refrigerato Personalizzato.

Un successo arrivato in breve tempo grazie alla straordinaria qualità dei prodotti da loro distribuiti e alla grande passione per ciò che fanno.

OggiAlPassoFoodpropone centinaia di prodotti assolutamente genuini, sostenibili e rispettosi dei ritmi naturali delle Stagioni. Una produzione che viene consegnata direttamente su Roma e Provincia ma anche in Italia e all’Estero tramite Corrieri Specializzati.

Le Aziende da Loro Distribuite hanno una vastissima scelta di prodotti anche di nicchia: sale, alghe e verdure marine, formaggi, vini, olio extra vergine di oliva, legumi secchi, pesce affumicato, noci, nocciole, miele, farine, olive, sughi pronti, paté, zuppe, carne, aglio, pistacchi, cioccolato, mandorle, ostriche, caffè, tisane & aromi, uova, saponi, latte di asina, aceto, verdure, frutta, cereali, salumi, riso, spezie, dolci e ancora molto altro. Non rimane che l’imbarazzo della scelta.      

Il Poeta Inglese Lord Alfred Tennyson (1809-1892) ha lasciato le seguenti parole: “Non sarà mai tardi per cercare di creare un nuovo mondo migliore, se nell'impegno poniamo coraggio e speranza”.

Ecco “AlPassoFood” è nato, come già detto, dalla forte volontà, dal coraggio di due giovanissimi come Maximilien Lorenzo ed Emmanuel Merone che con il loro esempio voglio inviare un messaggio di speranza e di positivo futuro a tantissimi altri giovani spingendoli a ideare e creare nuove attività: in questo mondo che corre velocissimo molte sono le opportunità per chi sa coglierle.

AlPassoFoodlo specialissimo Mercato Alimentare Online di Piccoli e Super Selezionati Produttori Artigianali porta sulle nostre tavole soltanto eccellenze.

https://www.alpassofood.com/?nab=1

https://www.youtube.com/channel/UCMrpAP7IRAQpDG2lapPPK_w


"AlPassoFood": I Gemelli Merone (Foto APF)

Roma: Il Furgone Refrigerato ai Fori Imperiali (Foto APF)

"AlPassoFood": Cassetta di Prodotti Assortiti (Foto APF)

"AlPassoFood": Cassetta di Frutta (Foto APF)

"AlPassoFood": Cassetta di Prodotti Speciali (Foto APF)

"AlPassoFood": Cassetta di Frutta e Verdura (Foto APF)
 
"AlPassoFood": Emmanuel Merone (Foto APF)

"AlPassoFood": Maximilien Merone (Foto APF)

mercoledì 18 agosto 2021

“CASTELLO BONARIA”: FASCINO, NATURA, ENOGASTRONOMIA E LUSSUOSA ACCOGLIENZA PER TRASCORRERE UNA VACANZA PERFETTA.



Il Professor Jacques Heurgon (1903-1995), Storico, Latinista ed Etruscologo Francese ha scritto le seguenti parole riferendosi alla Toscana: “È in verità impressionante il constatare che, per due volte, nel VII Secolo a.C. e nel XV d.C., pressoché la stessa Regione dell’Italia Centrale, l’Etruria Antica e la Toscana Moderna, sia stata il focolaio determinante della Civiltà Italiana”.

La Toscana una Regione che tutto il Mondo ammira e conosce grazie alle sue infinite bellezze, in tutti i campi, che la rendono un Territorio semplicemente magnifico.

In Provincia di Livorno sorge arroccato a 231 m. s.l.m. il suggestivo Centro abitato del Comune di  Campiglia Marittima.

Campiglia Marittima ha una storia molto antica, anche se solo nel 1004 per la prima volta in un documento viene citato il toponimo “Campillia” (nome derivante dalla parola Latinocampus” = campo) le testimonianze archeologiche confermano che insediamenti erano presenti in zona già in Epoca Etrusca (tra il IX e il I Secolo a.C.) e Romana (753 a. C. - 476 d. C.) grazie anche al fatto che qui le colline sono da sempre ricche di minerali (Colline Metallifere).

Nel 1862 al nome “Campiglia” fu aggiunto il termine “Marittima” dovuto all’ubicazione alta e ai soli 12 km. di distanza dal Mare. Il termine “Marittima” (in LatinoMaritima”) con funzione aggettivale assume a seconda dei casi significati diversi, viene attribuito a centri abitati dell’interno ma ubicati su alture, a borghi panoramici collinari non distanti dal Mare e nella “Maremma Toscana” anche facendo riferimento al Territorio.

Campiglia Marittima ha una sola Frazione Venturina Terme ubicata in una zona pianeggiante a soli 4 km.; un centro famoso in particolare per le “acque termali”, nell’antichità “Aquae Populoniae”, e per essere attraversato dalla mitica e antichissima Strada Consolare RomanaVia Aurelia”, realizzata probabilmente nel 241 a.C., che costeggiava il Mar Tirreno e il Mar Ligure fino alla Gallia.

Il Territorio del Comune di Campiglia Marittima si trova in Val di Cornia l’estremo e verdeggiante lembo meridionale della Provincia di Livorno nella Maremma Piombinese.

La Val di Cornia, la Culla della Civiltà Etrusca sviluppatasi tra il IX e il I Secolo a. C., è il luogo ideale per lasciarsi conquistare dall’incredibile fascino di un Popolo antico e misterioso la cui rilevanza storica sta crescendo di scoperta in scoperta. Una Terra meravigliosa e rigogliosa che ha custodito per millenni, celati dalle bellezze naturalistiche dei suoi bellissimi Parchi e dei suoi incredibili Paesaggi, i segreti di Genti estremamente affascinanti ed evolute. Immersi in questo Paesaggio fantastico dalle mille sfaccettature, i Parchi, i Musei e la Natura della Val di Cornia presentano un’offerta ricca e variegata, un modo diverso estremamente piacevole di vivere le vacanze.

A metà strada tra Campiglia Marittima e Venturina, per l’esattezza in Via di Venturina al Civico 17, su di un’altura semplicemente incantevole, da cui si gode da ogni lato un bellissimo panorama, sorgeCastello Bonaria”. 

Una dolce e verde collina denominata “Monte Solaio” dove sin dal XVI Secolo, come testimoniato da documenti e da pergamene del tempo, si coltivava la vite. Proprio in mezzo ai vigneti, all’inizio del 1800, venne edificata una grande Villa come “Casa di Caccia” del ricco possidente terriero Carlo Boldrini. La Villa a base quadrata permise, diversi anni dopo, un ampliamento con l’aggiunta ai 4 angoli di maestose Torri merlate. La struttura acquistò ancora più fascino diventando un vero e proprio Castello.

Durante la Seconda Guerra Mondiale (1939-1945), come molto spesso succedeva al tempo, il Castello fu inutilmente bombardato dalle “forze Alleate”, il 25 Giugno del 1944, per una presunta e mai verificata presenza di soldati Tedeschi. Tutto l’Edificio fu pesantemente danneggiato e due delle 4 Torri completamente distrutte. Negli anni che seguirono il “Castello” fu riedificato nella sua interezza.

Nel 2003, con un importate investimento, un noto e straordinario (in tutti i sensi) Imprenditore Italiano, Claudio Raffaele Guglielmucci (classe 1940), che ha vissuto e lavorato, fin da giovanissimo, con molto successo in Inghilterra con la sua SocietàClarucci Industry”, ha rilevato il “Castello Bonaria” e ben 138 Ettari di Terreni che lo circondano.

Claudio Guglielmucci, essendo particolarmente legato per motivi Familiari e ricordi di gioventù a questo Territorio, quello dell’acquisto del Castello non è stato il suo primo investimento. Infatti nel 2000 aveva rilevato  un’ex Azienda di bestiame con circa 40 Ettari di terreno trasformandola nell’attuale accogliente Resort Salvapiano a Riotorto, Località sempre nella Provincia di Livorno ma nel Comune di Piombino.

Ma torniamo a “Castello Bonaria” che è stato così battezzato dal Titolare Claudio Guglielmucci che nelle sue ricerche sul Castello stesso aveva trovato in un vecchio scritto un riferimento alla vecchia “Casa di Caccia” abbinata appunto alla denominazione “Bonaria”. 

Tra il 2003 e il Maggio 2021 mese in cui è stato inaugurato come super accogliente “Luxury SPA Resort” (4 Stelle S) “Castello Bonaria” ha necessitato di impegnativi e costosi lavori di ristrutturazione e adattamento.

Oltre all’Azienda Vitivinicola Monte Solaio” con i suoi bellissimi e curati Vigneti, la nuova Cantina con la Sala Degustazioni, e gli oliveti (oltre a campi di grano e boschi), con una produzione di 8 buoni Vini (un rosé, due bianchi e cinque rossi) e quella di un ottimo Olio Extra Vergine di Oliva, il Castello e la struttura adiacente si è arricchita di un suggestivo Centro Benessere (con sauna e vasca idromassaggio), la moderna Sala Convegni, l’Area Ristorazione con Ristorante dotato anche di ampia Terrazza vista Mare, il Bar, il Beer Garden e servizi annessi, il Solarium, la grande Piscina super panoramica, oltre alle 19 Camere arredate con molto gusto con elementi unici distintivi e personalizzati, ognuna di esse è dotata di ogni più particolare comfort moderno.

Nel Parco del Castello è presente una caratteristica Chiesina dove è possibile celebrare cerimonie religiose e matrimoni.

Grazie al mio Amico Riccardo Peccianti, Responsabile Marketing della Struttura, agli inizi di questo caldissimo Mese di Agosto 2021 sono stato invitato a “Castello Bonaria”.

Dopo una visita estremamente interessante di tutta la struttura compresa l’Azienda Vitivinicola e la Cantina, vista la sopraggiunta ora di pranzo, mi sono accomodato al Ristorante del Castello insieme al gentilissimo Titolare Claudio Raffaele Guglielmucci, al bravo General Manager del Resort Marco Binda e all’esperto Responsabile Commerciale diMonte SolaioDavide Aytano.

Il Menu del Ristorante oltre alla possibilità della scelta alla Carta con preparazioni di terra e di mare offre una diversificata serie di “Menu Degustazione” con un rapporto qualità/prezzo molto interessante. Specialissima e imperdibile la “Degustazione di Parmigiano Reggiano D.O.P.” che oltre ad alcuni piatti con il mitico formaggio prevede anche un raro e gustosissimo assaggio verticale di “Parmigiano Reggiano”: 30, 48 e 60 Mesi.

La Carta dei Vini ovviamente comprende in prima Pagina quelli dell’Azienda di Casa ma c’è anche  una selezionata scelta di una settantina di etichette tra Champagne, Bollicine Italiane, Vini Bianchi, Rosé e Rossi provenienti dalle Zone più vocate d’Italia e dalla Francia.  

Ma torniamo al Pranzo. In Tavola l’ottimo e fragrante Pane della Casa.

Sono state servite le seguenti portate:

- “Sorpresa dello Chef - Terra e Mare” - Cubetti di lingua cotti a bassa temperatura e cozze sgusciate su riduzioni con sopra fiori eduli;

- Baccalà cotto a bassa temperatura e poi scottato con gocce di crema al caffè e fiori eduli;

- Polpo alla griglia, spuma di pecorino, polvere di tartufo, corteccia di bosco e fiori eduli;

- Risotto con sugo di pernice al fumo di ciliegio, mascarpone e liquirizia;

-  Calamaro alla plancia con variazioni di rape e di creme;

- Petto di piccione, patate novelle e verdure scottate;

- “Predessert” - Delizia alla crema;

- Millefoglie della Casa ai frutti di bosco.

Tutta la degustazione è stata ben accompagnata dai Vini Bianchi, Rosé e Rossi dell’Azienda di CasaMonte Solaio”.

La Cucina del “Castello Bonaria Restaurant” è sincera, gustosa e molto ben presentata, alla base c’è certamente la Tradizione Toscana con alcuni felici innesti di tecniche nuove provenienti anche da altri Paesi.

La loro “filosofia gastronomica” si avvantaggia del fatto che tutte le materie prime usate sono di alta qualità e dove è possibile a km. 0, le verdure provengono dai loro terreni e oltre a ciò producono molte cose artigianalmente come la pasta, il pane, il burro e i salumi.

La Brigata di Cucina è composta da esperti e bravi Professionisti: lo Chef Daniele Nardi, il Sous-chef Lorenzo Biasci e il Capo Partita Lorenzo Adami. La Brigata di Sala, molto professionale e gentile, è guidata con mano sicura dal Maître Antonio Orabona

Il Castello Bonaria”, a Campiglia Marittima (LI), grazie al fascino della struttura, alla lussuosa e professionale accoglienza, alla personalizzazione dei molteplici servizi, all’ubicazione geograficamente centrale in una magnifica zona naturale e storico culturale, all’incredibile panorama (un vero spettacolo), alla vicinanza del bellissimo e limpido mare, al buon vino e alle delizie culinarie è sicuramente una meta ideale per trascorre una vacanza perfetta.

https://www.castellobonaria.com/


Il Castello dopo il Bombardamento degli Alleati del 25 Giugno del 1944

Castello Bonaria....... Immerso nella Natura

L'Ingresso alla Tenuta

Marco Binda e Giorgio Dracopulos nella "SPA" (Foto Aerostato)

La Magnifica Vista Mare (Foto Aerostato)

La Suggestiva Vista su Campiglia Marittima

La Sala Convegni (Foto Aerostato)

Vigneti...... 

Giorgio Dracopulos e Davide Aytano in Cantina (Foto Aerostato)

I Vini di "Monte Solaio"

A Pranzo...... (Foto Aerostato)

La Sala Ristorante (Foto Aerostato)

Lorenzo Biasci, Giorgio Dracopulos e Daniele Nardi (Foto Aerostato)

"Sorpresa dello Chef - Terra e Mare"...... (Foto Aerostato)

Polpo alla Griglia...... (Foto Aerostato)

Calamaro alla Plancia...... (Foto Aerostato)

Antonio Orabona e Giorgio Dracopulos (Foto Aerostato)

Giorgio Dracopulos e Claudio Raffaele Guglielmucci (Foto Aerostato)

Castello Bonaria: Una Vacanza Perfetta

 

venerdì 13 agosto 2021

IL NUOVO PREZIOSO, SINCERO E BELLISSIMO LIBRO DI PAOLO CIOLLI SUL MITICO “CACCIUCCO”.




Potrei usare come “incipit” (dal verbo Latinoincipere” = cominciare) di questo scritto una domanda dal sapore gastronomico: “Il Cacciucco, la tipica Zuppa di pesce, quando è nata?”

Chiunque facesse questa domanda metterebbe molto in difficoltà, in quanto non è possibile dare una risposta definitiva e certa, non avendo su questi natali alcuna notizia documentata. 

Molte sono le storie, per lo più favolette, che si narrano intorno alla sua nascita, la stessa incertezza esiste sulla derivazione del nome. 

E’ possibile che questa mitica “Zuppa di Pesce” abbia origine e sia una conseguenza dell’incontro delle numerose genti di diverse nazionalità, ognuna con la propria cultura alimentare, che nell’antica e portuale Città di Livorno trovarono accoglienza. Probabilmente c’è la possibilità che anche il suo nome derivi da parole foneticamente quasi uguali provenienti da Paesi estremamente lontani come Spagna, Turchia e Vietnam.

Inconfutabile è il fatto che si tratti di un “piatto povero”, che nasce dagli avanzi della pesca giornaliera, come del resto tutte le zuppe di pesce Italiane e del Bacino del Mediterraneo.

Per arrivare a qualche citazione scritta del “Cacciucco” bisogna risalire addirittura al 1864 quando Giuseppe Rigutini la mise nella sua opera “Giunte ed osservazioni al vocabolario dell’uso toscano”.

L’Aretino Giuseppe Rigutini (1829 - 1903) è stato un importante Filologo e Docente che oltre ad aver insegnato all’Università di Pisa e Firenze ha scritto numerosi Testi tra cui  Vocabolari e Dizionari. Nella sua Opera, sopracitata “Giunte”, a pagina 29 in alto a sinistra così scrive: “Cacciucco  sostantivo, specie di vivanda marinaresca, composta di moltissimi ingredienti. - Con maniera bassa Pigliare tutto il Cacciucco, significa Pigliare insieme tutti in una volta. Ordinariamente dicesi di arresti fatti dalla Polizia. Es.: Stamattina è stato preso il caporione con tutto il cacciucco”.

Nel 1891 Pellegrino Artusi (1820 - 1911), famoso Scrittore, Critico Letterario e Gastronomo, nella sua più celebre pubblicazione “La Scienza in Cucina e l’Arte di Mangiar Bene” alla Ricetta 455 cita il “Cacciucco” come “Zuppa di Pesce Toscana” senza mai nominare Livorno e descrive il metodo di realizzazione praticamente seguendo quello tramandato dalla tradizione, aggiungendo però il “servizio” in due vassoi separati che dividono il pesce dal sugo con il pane.

Alla successiva Ricetta, la 456, nomina il “Cacciucco Seconda Versione” e scrive: “Questo Cacciucco, imparato a Viareggio, è assai meno gustoso dell’antecedente, ma più leggiero e più digeribile”. Tale Ricetta si riferisce alla “Zuppetta di pesce alla Viareggina” che in realtà non è un  “Cacciucco”.

Eccoci giunti al vero problema: la mancanza di una Regola ben definita e chiara sul percorso di realizzazione del “Cacciucco”.

Infatti la Ricetta del “Cacciucco” non ha dei vincoli stretti sulle tipologie dei pesci con lisca da usare (la scelta ricade sulla disponibilità del pescato del giorno), ma piuttosto è legata al come, dove, con cosa e quando si cucinano i vari ingredienti.

Fondamentale è che il suo sapore sia robusto, saporito e piccante. Poi si possono realizzare versioni più o meno moderne con o senza lische, aggiungendo crostacei e molluschi.

Ovviamente l’aggiunta del pomodoro nel “Cacciucco”, oggi fondamentale, è arrivata alla fine del 1700 e nei primi anni del 1800 con le prime realizzazioni di salse anche per la pasta.

Attualmente per tale preparazione ricerchiamo soprattutto la qualità delle materie prime. Nei tempi passati il suo sapore piccante e forte copriva invece una materia prima solitamente “problematica” (non fresca).

Il “Cacciucco”, nel piatto, deve essere accompagnato da fette di pane Toscano, abbrustolito e strusciato con l’aglio, leggermente adagiate di lato perché non assorbano troppo il sugo.

Una certezza però sta nel termine stesso, si dice “Cacciucco” (con 5 lettere C”) e basta, non occorre aggiungerealla Livornese”.

Il “Cacciuccoè sinonimo di Livorno, della sua storia, delle sue tradizioni e della sua cultura gastronomica. Preparazione inconfondibile tra le varie zuppe, zuppette e brodetti del nostro Paese che necessitano dell’aggiunta della Località di provenienza per essere identificate, vedi la già citata “Zuppetta di pesce alla Viareggina” o il “Brodetto Tradizionale di Fano” (o alla Fanese).

A conferma di ciò il “Cacciucco” è stato inserito nello speciale elenco dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali (P.A.T.), predisposto a difesa della nostra cultura agroalimentare dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali

Diffondere non solo il “verbo”, in Italia e nel Mondo, su una magnifica preparazione come il  “Cacciucco” è “cosa buona e giusta”. Ecco che a tale supporto arriva in questa caldissima e difficile (causa pandemia) Estate 2021 il nuovo e bellissimo LibroCacciucco - Storia e Mito di una Città” del grande Paolo Ciolli con il Patrocinio del Comune di Livorno. Nuovo anche per il fatto che alcuni anni fa l’Autore aveva già affrontato l’argomento.

Paolo Ciolli è nato al Civico 161, “al primo piano”, di Borgo San Jacopo, una delle strade più tipiche di Livorno, la bella Città di mare Toscana, in una fredda giornata di Febbraio che portava la data del 14, nell’anno 1949. E’ importante sottolineare “al primo piano”, perché sotto casa al Civico 163 c’era la “Pasticceria Gnesi”,  aperta da un solo anno, il 29 Febbraio 1948, da Renzo Gnesi, e quegli straordinari aromi, che si propagavano nell’aria, sono subito penetrati, lasciando il segno, nel respiro dell’appena nato Paolo.

Fin da piccolo si è subito appassionato alla cucina seguendo le preparazioni della sua mamma Anna Maria, della nonna Giuseppina e della zia Amelia.  

A 20 anni, molto giovane, ha iniziato a insegnare educazione fisica alle superiori, l’ha fatto per 30 anni in varie scuole, per 12 anni ha insegnato anche alla super prestigiosa “Accademia Navale di Livorno”; è stato attore recitando in un film, “Habemus Papam” di Nanni Moretti, nei panni di un cardinale.

La passione per la Cucina è cresciuta col passare degli anni fino a portarlo a diventare un vero e proprio “chef” con la partecipazione anche a diversi concorsi gastronomici come il programma televisivo di Rai 1, “La Prova del Cuoco”, condotto da Antonella Clerici, dove ha vinto con i suoi “Tortelloni al tramonto con zabaione al parmigiano”.

Sempre grazie alla sua grande passione culinaria è diventato anche scrittore pubblicando, dal 2006, libri di successo come “Habemus Pappam” (parafrasando il titolo del film di Moretti), “Il Miracolo della Farina di Ceci - Storie, Luoghi, Personaggi”, “I Pesci della Terrazza”, “La Cicciaccia”, “La Pasticceria a Livorno”, “Il Cacciucco” (Libro uscito anche in lingua Inglese), “Teste e lische caro Napoleone…”, “Livorno la ghiotta - La città e le sue ricette”, “Pisa da Gustare”.

Paolo ha anche, dall’Ottobre 2010, il suo Blog gastronomicoPaolo Ciolli Chef”.

Paolo Ciolli ha condotto anche una simpatica e istruttiva serie di trasmissioni di Cucina su “Granducato TV” che si chiamava “Tutti Chef”.

Sabato 7 Agosto 2021 a Livorno in Via Borra 35 è stato presentato, per “Letture a Palazzo” nell’ambito dell’Edizione 2021 di “Effetto Venezia”, il LibroCacciucco - Storia e Mito di una Città

Effetto Venezia” è la bella Manifestazione che dal 1986 ogni anno in Estate coinvolge il Quartiere LivorneseVenezia Nuova”, particolarmente ricco di storiche vestigia urbanistico/architettoniche e di suggestivi canali, della bella e accogliente Città Portuale Toscana.

La Presentazione si è svolta nella caratteristica Corte di Palazzo Huigens” delimitata da grandi loggiati. Nei primi anni del XVIII Secolo Odoardo Brassart, per conto di Antonio Huigens, ricco mercante di Amburgo, edificò nel 1705 questo grande edificio residenziale. Nel 1706 qui fu ospitato il Granduca Cosimo III de' Medici e, nel 1709, vi soggiornò il Sovrano Federico IV di Danimarca. Attraverso i Secoli la costruzione passò a diversi proprietari, sopravvissuta alla furia dei bombardamenti degli Alleati durante la Seconda Guerra Mondiale (1939-1945), ha avuto notevoli interventi di restauro tra il 1974 ed il 1978.

Il Libro Cacciucco - Storia e Mito di una Città”, pubblicato da Tagete Edizioni di Pontedera (PI) di Michele Quirici, si presenta molto bene in formato 22 x 24 cm., con le sue 130 pagine e la bella Copertina Cartonata. Un libro magnificamente illustrato da grandi Artisti Livornesi: Fabio Leonardi (Autore della pittura in Copertina), Enrico Bacci, Dario Ballantini, Luca Bellandi, Raffaele De Rosa, Giorgia Madiai, Mario Madiai, Valerio Michelucci, Fabio Peloso, Stefano Pilato, Valentina Restivo e Nicola Wukich. Molto belle anche le foto del Fotografo Fabio Bacci.

Sfogliando il Libro dopo la “Ouverture” del sottoscritto, la “Presentazione” del Sindaco di Livorno Luca Salvetti, un Capitolo speciale, sempre del sottoscritto, e una breve “Prefazione” iniziano i 14 Capitoli che portano sia attraverso la magica storia di una Città dalle infinite e particolari sfaccettature sia nel conoscere il gustoso fascino di una ricetta mitica. Infine si trova il CapitoloVino e Cacciucco” di un grande Esperto quale il Giornalista Ernesto Gentili. In chiusura la “Bibliografia” e alcune “Note sull’Autore”.

Ma torniamo alla presentazione del Libro che come già detto si è svolta Sabato 7 Agosto 2021, dalle ore 19:00 alle ore 20:00, a “Palazzo Huigens”. Davanti a un pubblico estremamente interessato e partecipe Paolo Ciolli, Ernesto Gentili, Michele Quirici, introdotti e condotti dal sottoscritto Giorgio Dracopulos, hanno raccontato e descritto come e perché è nato questo nuovo Libro oltre ad appassionare i presenti con simpatici e curiosi aneddoti. L’Evento si è concluso tra gli applausi, le dediche da parte dell’Autore sulle copie acquistate e le interviste fatte dai Giornalisti.

Un AnticoProverbio Cinese” dice: “Dai un pesce a un uomo e lo nutrirai per un giorno. Insegnagli a pescare e lo nutrirai per tutta la vita”…………. Ecco, io a queste saggie parole vorrei aggiungere: “Insegnagli a cucinare il pesce e lo renderai felice”.

Questo è quello che accade in questo meraviglioso Libro  “Cacciucco - Storia e Mito di una Città” scritto con il “cuore” dal Grande Maestro di Cucina Paolo Ciolli su una delle Zuppe di Pesce più straordinarie che esistono nel Mondo: il “Cacciucco”. Una preparazione Culinaria che coinvolge una magnifica e accogliente Città Portuale Toscana come Livorno e le sue Tradizioni.

Un Libro prezioso, sincero e bellissimo che pagina dopo pagina si legge con estremo piacere ma è anche un Libro che si “assaggia” con grande gusto.

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La Presentazione......

Il Libro "Cacciucco Storia e Mito di una Citta" di Paolo Ciolli

Intervista Televisiva all'Autore Paolo Ciolli
 
Giorgio Dracopulos e Paolo Ciolli