lunedì 29 maggio 2023

DA “DISAPORE +” A CECINA (LI) PER PROVARE NUOVE PIACEVOLISSIME ESPERIENZE GUSTATIVE CON IL MAESTRO PIZZAIOLO NICOLA ASCANI.



Nella parte sud della Provincia Toscana di Livorno, al termine della Val di Cecina, proprio in prossimità della foce dell'omonimo Fiume, nell'Alta Maremma o Maremma Settentrionale, storicamente conosciuta come Maremma Pisana, si trova il Comune di Cecina (circa 28.000 abitanti). Oggi Cecina è una vivace Cittadina con alle spalle un’antica storia che risale addirittura agli Etruschi.

Le prime notizie sugli abitanti della zona, ubicata allora nell’Etruria Settentrionale, risalgono però alla dominazione Romana, quando il PrefettoCecina Decio Aginazio Albino”, circa nei primi anni del 400 d.C., nell’attuale Località di San Vincenzino, ristrutturò un edificio molto antico, forse risalente al I Secolo a.C., trasformandolo in una Villa Urbana (una grande costruzione con spazi aperti a giardino, ampi locali e porticati oltre a un’imponente cisterna sotterranea), i cui resti sono ancora visibili.

Nel 1590 il Granduca di Toscana, Ferdinando I de’ Medici, dette qui l’avvio all’urbanizzazione costruendo un Palazzo, sede dell’amministrazione delle terre circostanti, un ponte di legno sul Fiume Cecina, un mulino e le prime case del Borgo che successivamente, nella seconda metà del 1700, verrà denominato “Fitto di Cecina”. Solo dopo la nomina nel 1746 del Marchese Carlo Andrea Ignazio Ginori a Governatore della Città di Livorno e del suo Porto, Cecina iniziò ad ampliarsi verso il mare.

Il Marchese Ginori è famoso anche per aver fondato, nel 1735, in una sua Villa in Località Doccia (oggi Sesto Fiorentino), una delle più prestigiose manifatture di tutta Europa, la “Porcellana Ginori” (diventata poi, nel 1896, la Richard-Ginori). 

Proprio in quegli anni, nella seconda metà del 1700, la Costa Cecinese fu bonificata dagli stagni paludosi portatori di malaria e completamente trasformata con la creazione di 15 km. di rigogliose pinete (400 ettari) ubicate a nord e a sud del Fiume Cecina. Le Pinete servivano anche come barriera alla salsedine a difesa delle campagne coltivate. Oggi tali Pinete formano la “Riserva Naturale Biogenetica dei Tomboli di Cecina”.

Cecina è collegata, senza interruzione di sorta, con il suo quartiere litoraneo di Cecina Mare (o Marina di Cecina) principalmente con il bel Viale alberato (Viale della Repubblica). Marina di Cecina, dagli anni sessanta, è una meta turistica estiva accogliente e molto apprezzata e le sue spiagge, vista la particolare validità dei servizi offerti e la qualità del mare, ricevono dal 2006 la prestigiosa “Bandiera Blu”. 

A Cecina, tra molto altro, ci sono numerose strutture sportive e in particolare per la nostra storia devo citare il “Mantoflex Tennis Padel Pickleball Club ”.

Il “Mantoflex Tennis Club” si trova in Via Aldo Moro di fronte al grandissimo parcheggio che serve anche l’adiacente “Piscina Comunale”.

Dal 2013 la struttura del “Tennis” è in gestione a un’importante Azienda di Rosignano Solvay (LI) che si occupa della costruzione, manutenzione e vendita, in tutta Italia, di Superfici per Campi Sportivi, la “Mantoflex”.

Dopo poco l’inizio della nuova gestione tutto il Club è stato riqualificato e rimodernato anche con l’ampliamento della zona ristorativa. L'ingresso al “Mantoflex Tennis Padel Pickleball Club” di Cecina è aperto a tutti (ingresso libero) senza alcun abbonamento o tessera associativa né per la prenotazione dei campi né per la frequenza. 

Il Club è dotato di unCampo da Padel”, coperto con struttura in legno lamellare apribile sui quattro lati, dueCampi da Pickleball” outdoor e tre “Campi da Tennis” outdoor, le superfici offrono diverse soluzioni (erbasint multicolor, resine multicolor, terra rossa). Durante l'anno vengono organizzati, con la collaborazione di Maestri e Insegnanti della “Federazione Italiana Tennis e Padel” (F.I.T.P.), corsi per ragazzi e adulti, lezioni private, stage, tornei interni e nazionali.

Il Mantoflex Tennis Padel Pickleball Club” ha inoltre un gradevolissimo e curatissimo spazio verde attrezzato.

All’interno del “Tennis Club”, in questione, la Ristorazione è rappresentata da un accogliente Locale che dal Mese di Giugno 2021 è stato preso in gestione da due appassionati e bravi Cecinesi: Nicola Ascani (classe 1984) e da sua Moglie Francesca Masoni (classe 1983): Disapore + Pizzeria e molto altro.

La “Pizza” non è semplicemente un alimento ma è una vera e propria magia: attraverso un rito manuale lavorando dell’acqua e della farina si realizza un simbolo d’Italianità conosciuto in tutto il Mondo. La “Pizza” oggi è un successo planetario e viene arricchita con vari ingredienti, ma quando è nata era una preparazione “molto povera” e ha una Storia interessante.

L’impasto con cui si produce il pane o altre forme di lievitati è uno dei cibi più antichi dell’umanità. Attraverso i millenni al pane, e agli altri derivati, sono stati aggiunti diversi ingredienti per conferirgli diversi e particolari sapori. Alcuni Archeologi Italiani e Francesi hanno trovato in Sardegna tracce di un tipo di pane risalente a circa 3000 anni fa. Da tale ritrovamento si evince che le popolazioni locali avevano già la conoscenza dell’uso del “lievito”. Ovviamente anche in tutte le altre parti del Mondo, dove si sono sviluppate Civiltà Antiche, sono stati ritrovati resti che indicano le loro capacità di specifiche preparazioni simili al pane.

La “Pizzaè assolutamente una invenzione Italiana, anzi, più precisamente, è frutto di quella straordinaria e particolare capacità inventiva che può nascere solo nella magnifica Città di Napoli. Sulla sua origine però, prima del XVII Secolo, non abbiamo date certe.

Il “Re degli ortaggi”, il Pomodoro (Solanum Lycopersicum), importato dalle Americhe in Europa nel 1540, dal navigatore e condottiero Spagnolo Hernan Cortés Monroy Pizarro Altamirano (1485-1547), che per decenni era stato considerato velenoso e pertanto usato solo come pianta ornamentale, nella prima metà del 1700 venne utilizzato per arricchire laPizzafino allora bianca.

Certa invece è la data di nascita, a Napoli, di quella che è considerata la prima e più antica Pizzeria del Mondo. Infatti nel 1738 aprì i battenti, nel centro della Città, un Forno denominatoPort’Alba”. Il Forno produceva pizze, e altro, in forni a legna (rivestiti con pietra lavica del Vesuvio), solo per la vendita ambulante, anche con un particolarissimo metodo a credito denominato “Pizza a Otto” che permetteva agli acquirenti, i più poveri, di ritardare il pagamento fino a otto giorni dal consumo. Nel 1830, dopo alcuni decenni in cui la sua produzione aveva raggiunto la fama non solo a Napoli, “Port’Alba” si trasformò in una vera e propria Pizzeria con i tavoli e il servizio diretto al pubblico.

Negli anni successivi la “Pizza” si è largamente diffusa in Italia e nel Mondo diventando una forma di cibo comunitario simbolo della condivisione con un linguaggio potente, universale e senza età. 

Ma non tutte le “Pizze” sono uguali. A conferma del “vero metodo di produzione” di questo straordinario manufatto alimentare, il 7 Dicembre 2017, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura (Unesco) ha riconosciuto “l’Arte del Pizzaiolo Napoletano” come “Bene Immateriale dell’Unesco e Patrimonio Culturale dell’Umanità”.

Oggi la “Pizza” fatta con particolare attenzione alla qualità delle farine, con l’uso del “Lievito Madre” (l’unico che può dare all’impasto morbidezza e perfetta consistenza), con l’utilizzo di ingredienti di altissimo livello di provenienza Locale o a filiera corta, meglio se biologici, guarnita con ricchezza e fantasia, è denominata “Pizza Gourmet”. Questa tipologia di “Pizza”, che mira soprattutto alla digeribilità e al gusto, deve essere “obbligatoriamente” servita tagliandola a spicchi.

Ma torniamo alla Pizzeria Disapore + che, all’interno del “Mantoflex Tennis Padel Pickleball Club” di Cecina, con la grande veranda (apribile nella bella stagione), la sala interna e il bancone bar, offre un servizio giornaliero completo anche di Caffetteria, dalla mattina presto alla sera tardi, molto attento e premuroso.

Il Maestro Pizzaiolo Nicola Ascani pur avendo in Famiglia uno Zio paterno che aveva una conosciuta Pizzeria (“Da Baffo” a Donoratico) fino all’età di 14 anni non aveva mai avuto l’intenzione di fare questo lavoro. Ma quando iniziò la prima esperienza di lavoro estivo alla PizzeriaCavallino Matto” di Marina di Castagneto Carducci (LI) le cose cambiarono e si aprì per lui una nuova appassionante strada. Da allora è stato tutto un crescendo che lo ha portato a lavorare in diverse Pizzerie anche sue e a girare il Mondo, dal 2016, come Tecnico di Ricerca e Sviluppo del Molino Grassi, un’eccellenza Italiana nella produzione di farine realizzate da grani biologi e antichi.    

La Filosofia della PizzeriaDisapore +” è chiaramente definita dalle parole di Nicola Ascani: “La mia è una Pizzeria Contemporanea in cui si realizza un percorso dove le fermentazioni sono una diversa dall’altra, e dove la tradizione si amalgama con l’innovazione. Tutto parte dagli impasti che ci permettono di realizzare 5 Stili di Pizza (Croccante Romana, Napoletana, Padellino al Vapore, Stirata Romana, Pizza Fritta al Forno). Particolare è anche la nostra offerta di Pane realizzato con Lievito Madre Naturale. Essendo vissuto in Campagna, a Bolgheri (LI) in una Famiglia di Contadini, desidero offrire alla mia clientela solo i sapori veri, quelli sinceramente autentici di una volta e che oggi diventano sempre più rari.”

Eccoci giunti alla degustazione, da me fatta nella mia recente visita daDisapore +”, che è stata accompagnata, scegliendo dalla selezione di Etichette Italiane prevalentemente Biologiche (c’è anche una curata Carta delle Birre), da un’interessante Bollicina: Lo Sparviere Brut Cuvée N.7 D.O.C.G. Franciacorta.

Sono state servite dalla gentilissima e premurosa Francesca Masoni le seguenti portate:

- “Amuse-bouche Toscano”;

- “Gamberi Furay” - Gamberoni fritti con uova bio e pane panko, accompagnati da una salsa barbecue;

- “Pizza Domenica al Sud - Un Viaggio Roma Napoli Andata e Ritorno” - Pizza Romana fritta con ragù classico di carne, fonduta di pecorino Toscano di fossa D.O.P. e crema di basilico fresco;

- Pizza alla Chianina della pregiata Macelleria Fracassi Simone” - Pizza con tartare di chianina battuta al coltello, pomodori San Marzano D.O.P., valeriana condita, polvere di olive nere fatto in casa, olio extravergine di oliva selezione Il Cavallino

- “La Strada del Vino di Bolgheri” - Pizza con stracciatella di Andria, lombino al vino rosso di (maiale) grigio Casentino selezione Fracassi, aceto balsamico 24 anni dell’Acetaia di Castagneto Carducci (LI);

- “Per Dolce Fiori Fritti” - Tempura di Fiori di zucca freschi ripieni di ricotta di bufala D.O.P. e alici di Cetara dell’Azienda Armatore.

Tutto molto buono, si sente l’arte del bravo Nicola Ascani abbinata a una selezione di materie prime decisamente ricercate e di altissima qualità.

Alla PizzeriaDisapore +all’interno delMantoflex Tennis Padel Pickleball Club” di Cecina (LI) troverete una Pizzeria Contemporanea che vi trasmetterà tutti i valori positivi contenuti in una speciale offerta di Pizze Gourmet”, e non solo, grazie anche al grande amore di Nicola Ascani e di sua Moglie Francesca Masoni per il proprio lavoro. Inoltre daDisapore +riuscirete a provare nuove piacevolissime esperienze gustative.

https://www.disaporececina.it/

https://www.mantoflextennispaddle.it/it/home.html


"Disapore +" al "Mantoflex Tennis Padel Pickleball Club": L'Ingresso

La Pizzeria "Disapore +"

La Veranda

 Il Bancone Bar
 
Il Forno a Legna

Nicola Ascani

Francesca Masoni

"Amuse-bouche Toscano"

"Gamberi Furay".....

"Pizza Domenica al Sud".....

"Pizza alla Chianina".....

"Pizza la Strada del Vino".....

"Per Dolce Fiori Fritti".....

 Nicola Ascani e Giorgio Dracopulos

Nuove Piacevolissime Esperienze Gustative (Foto Disapore +)


lunedì 22 maggio 2023

“ANDIRIVIENI” STORE & BISTROT A MONTESCUDAIO (PI): L’ACCOGLIENZA GUSTOSA E PANORAMICA DELL’AZIENDA VITIVINICOLA “FONTEMORSI”.



La bellissima Regione Toscana non ha bisogno di presentazioni, è già conosciuta in tutto il Mondo per le sue infinite bellezze, sia naturali sia storico artistiche/monumentali. Molte sono le Città Toscane famose per le loro specifiche e meravigliose attrattive, ma la Regione è ricca anche di un’infinità di Paesi e Borghi antichi chetrasudano fascino e storia.

In Provincia di Pisa, a soli 10 Km. dal Mare, sorge, su una dolce, panoramica e verdeggiante collina a 242 m. s.l.m., l’antichissimo Borgo di Montescudaio. Il Territorio Comunale di Montescudaio, che ospita una Popolazione di poco più di 2.000 Abitanti, si estende in Val di Cecina nella Maremma Pisana.

Le prime tracce di Montescudaio e del suo “toponimoLongobardoMons Scutorum” (che probabilmente significava “Monte degli Scudi” o “Monte degli Scudieri”, a sottolineare l’importanza strategico militare del Borgo Fortificato) risalgono all’Anno 1091. La zona però era già stata vissuta da presenze umane addirittura nel IX e VIII Secolo a.C., “Prima Età del Ferro”, come testimoniato dai ritrovamenti archeologici. Il Comune di Montescudaio per le sue molte bellezze storico/architettoniche appartiene all’Associazione I Borghi più Belli d’Italia.

Fin dagli inizi della Civiltà Etrusca (VII Secolo a.C.) in queste terre particolarmente ricche si produceva Vino e ne è testimonianza il “Cinerario di Montescudaio”: un’urna su cui è raffigurato un banchetto funebre e dove si nota un grande vaso (cratere) destinato a mescolare vino e acqua. In Toscana questo era uno dei pochi Territori dove cresceva la “vitis vinifera silvestris” (vite silvestre o vite selvatica) la progenitrice di tutti i vitigni autoctoni che successivamente si diffusero in tutta Italia.

Quest’area da sempre è stata una splendida e magica Terra di Vino e di Olio.

Nel 1968 a Montescudaio si è tenuta la “Prima Sagra del Vino” e nel 1976, grazie alla nascita del Consorzio Vino Montescudaio, è stata istituita la D.O.C. (Denominazione di Origine Controllata) Montescudaio con il relativo disciplinare. Nel 1999, un Decreto Ministeriale ha stabilito l’estensione della D.O.C. anche ai Comuni limitrofi di Casale Marittimo, Castellina Marittima, Guardistallo, Montecatini Val di Cecina, Riparbella e Santa Luce. Montescudaio è inserita anche nel più ampio Territorio denominatoLa Strada del Vino e dell’Olio Costa degli Etruschi”.

Un Territorio così bello e vocato non poteva non fare innamorare una straordinaria imprenditrice come Laura Berlucchi che, dopo essere uscita dalla famosa e omonima Azienda di Famiglia della Franciacorta (suo fratello Guido, il Fondatore, purtroppo era scomparso nel 2000) si era messa alla ricerca di un Podere da acquistare per fare il suo Vino non volendo rimanere fuori dal mondo in cui era sempre vissuta.

Alla fine del 2002 Laura rilevò l’Azienda AgricolaMerlini”, una delle più antiche della zona di Montescudaio, già conosciuta per la sua produzione di qualità, seguita al tempo da un giovanissimo Enologo che presto divenne famoso, Luca D’Attoma.

La scelta fu favorita dalla valutazione positiva delle grandi possibilità di quest’area territoriale particolarmente vocata per la coltivazione della Vite e dell’Olivo grazie alle condizioni geomorfologiche e climatiche.

Laura Berlucchi aveva già in Famiglia la persona giusta per affidargli, all’inizio del 2003, la gestione della nuova Azienda: il bravo Agronomo Bresciano Francesco Benasaglio, Marito di sua Nipote, Mariavittoria Facchinelli Mazzoleni.

Era nata cosi l’Azienda VitivinicolaFontemorsi”. 

Purtroppo Laura, la Fondatrice, poco tempo dopo è scomparsa, lasciando la Proprietà dei Terreni alla Nipote e a suo Marito che ne hanno mantenuto vivo il ricordo denominandoli “Poderi Laura Berlucchi”.

L’impegno per la gestione di “Fontemorsi” era notevole e Francesco Benasaglio volle associare nell’impresa due suoi carissimi amici, anche loro super appassionati di Vino, il Lucchese Roberto Ligasacchi (Dottore in Scienze Forestali) e il Fiorentino Carlo Sanvitale (Architetto). Successivamente anche la Moglie di Francesco, Mariavittoria Facchinelli Mazzoleni, entrò attivamente a far parte dell’Azienda.

Il gruppo di amici/soci, investì prontamente nel rilancio dell’Azienda partendo dal nuovomarchio”: una “Conchiglia fossile” che rappresenta lo stretto legame tra i terreni collinari della Tenuta e il mare.

Anche se è passato un’infinità di tempo (millenni) da quando queste terre erano sommerse, proprio dal mare, che ora guardano dall’alto, tutt’ora durante gli scavi affiorano molte tracce di questo periodo, comprese moltissime “conchiglie fossili”. Ancora oggi la ricchezza d’acqua del sottosuolo è uno dei fattori più importanti della straordinaria fertilità che si trasforma in benessere e qualità non solo per le viti.

Oggi l’Azienda VitivinicolaFontemorsi” si estende su complessivi 22 Ettari di cui circa una decina sono vitati, poi ci sono più di mille e duecento piante di olivo, due ettari a seminativo e il verdeggiante bosco. Dall’Oliveta dell’Azienda nasce l’Olio Extra Vergine di Oliva Biologico Fontemorsi (circa 3.000 litri), un cuvée di diverse varietà di olive (Frantoio, Maurino, Leccino e Pendolino), raccolte manualmente con la massima cura nei momenti più giusti e tempestivamente inviate alla molitura.

L’Azienda VitivinicolaFontemorsiproduce quattro Vini Rossi (Spazzavento, Le Tinte, Volterrano, Guadipiani), un Rosato (Tresassi Rosato) e un Bianco (Tresassi Bianco), per un totale di circa 35/40 mila bottiglie a seconda delle annate. Oltre il 50% della produzione vitivinicola è riservata all’esportazione in Paesi come l’Austria, la Svizzera, l’Olanda, il Giappone, oltreché nelle Americhe. Tutta la produzione di “Fontemorsi” è curata da bravissimi tecnici come l’Agronomo Ruggero Mazzilli, l’Enologo Paolo Salvi e il Responsabile di Cantina Luigi Brunetti.

L’AziendaFontemorsi”, condividendone pienamente la missione e lo Statuto, è uno dei 1300 Soci della Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti (F.I.V.I.).

Il vecchio panoramico Casale dell’Azienda, ubicato tra le vigne, è stato completamente ristrutturato dando luogo a tre comodi e spaziosi appartamenti con belle volte in mattoni e soffitti in legno. Gli appartamenti, dell’Agriturismo, sono arredati con gusto e con vecchi mobili Toscani. Ogni unità ha il proprio spazio all’esterno con un ampio e accogliente pergolato. Anche dalla grande piscina si può godere del magnifico panorama.

Alcuni anni fa la Vecchia Cantina, ubicata in Via della Madonna al Civico 33, una delle principali e centrali dell’Antico Borgo di Montescudaio a pochi passi dall’antichissimo Oratorio della Santissima Annunziata e dal Palazzo Municipale, fu trasformata in uno spazio caratteristico, “caldo” e accogliente dove si potevano degustare e acquistare i prodotti dell’Azienda.

L’anno scorso, Giovedì 2 Giugno 2022, dopo importanti lavori di ristrutturazione e adeguamento svoltisi proprio nei Locali di Via della Madonna è stato inaugurato il nuovo Store & BistrotAndirivieni”.  

AndirivieniStore & Bistrot dell’Azienda VitivinicolaFontemorsi” è un Locale super accogliente che dalla mattina presto fino all’ora di cena (lo dice il nome stesso con un “andirivieni” di clienti) offre prodotti enogastronomici di alta qualità, deliziose degustazioni di alcuni piatti tradizionali del Territorio (Menu del Giorno), piatti vegetariani, ricchi crostoni, schiacciate e panini ripieni, gustosi taglieri di selezionati salumi (Specialità Mucci & Staccioli) e formaggi (Caseificio Matteassi Onelio), dolci fatti in casa, oltre a una serie di eccellenti aperitivi, birre artigianali e i Vini molto interessanti dell’Azienda stessa che rappresentano molto bene il Territorio.

Andirivieni” si sviluppa a partire da un piccolo spazio esterno attrezzato superato il quale si entra, attraverso l’antico portone in legno, in una Sala molto suggestiva grazie anche alle volte a crociera e al pavimento di vecchie pietre. Qui, a sinistra, si trova il grande bancone vetrina di servizio e sulla destra alcuni tavoli di legno e di ferro. L’arredamento è ben integrato dai molti prodotti enogastronomici in esposizione.

Attraversata la Sala, fatti pochi passi a sinistra e superati pochi gradini a destra, si apre un “mondo” di speciale accoglienza: il “Salottino”, comodi divani e poltrone per gli aperitivi e molto altro, e i Tavoli (e Tavolini) sistemati sotto la grande tettoia dellaTerrazza Panoramica” con vista sulla valle. Gli ospiti seduti nei divani, nelle poltrone e ai tavoli godono di una visuale “cinematografica” e magnifica del verdeggiante paesaggio. La campagna qui è bellissima e lussureggiante, qui la natura, in zona faunistica protetta, esprime ancora il meglio di sé e spesso al tramonto si può ammirare, dalla Terrazza diAndirivieni”, anche il passaggio di famigliole di cinghiali, bellissimi caprioli e simpatiche lepri.

Eccoci giunti alla mia recente visita allo Store & BistrotAndirivieni”.

Sono stato affabilmente e gentilmente accolto da Roberto Ligasacchi e da Lara Vallini Responsabile diAndirivienie del Commerciale di Fontemorsi”. La brava Lara nella conduzione del Locale è ben supporta da un giovane, appassionato e premuroso Staff: Annalisa Lotti, Irene Comparoni, Federica Cerrai e Marco Neri.

La mia degustazione, dopo un buon “Aperitivo” (Gin Tonic), è stata accompagnata dai seguenti piacevoli Vini dell’Azienda Fontemorsi: “Tresassi Rosato 2022”, “Tresassi Bianco 2022”, “Spazzavento 2020”, “Guadipiani 2016” e “Volterrano 2015”. Da sottolineare che i Vini Rossi più importanti dell’Azienda vengono realizzati soltanto nelle annate migliori.

Con in tavola una scatola di legno contenente l’Olio Extravergine BiologicoFontemorsi”, la schiacciata croccante alla curcuma e semi di girasole insieme al fragrante pane semintegrale di Montescudaio cotto a legna, sono state servite le seguenti portate, un vero e proprio “tsunamidi gustosi sapori:

- Sformato caldo di cavolo viola con fonduta di formaggio e cavolo viola;

- Patata al forno ripiena di prosciutto crudo, prezzemolo, cipolla e formaggio, accompagnata da maionese all’aglione e maionese alla curcuma;

- “Crostoni Caldi” - Gorgonzola, noci e miele - Pancetta, tomino e pomodorini secchi;

- “Schiacce (del Panificio Rossetti di Cecina) Ripiene” - Schiaccia all’alga spirulina con stracciatella e finocchiona - Schiaccia alla canapa con arista arrosto, radicchio e pomodoro fresco - Schiaccia alla 5 farine con mozzarella e prosciutto crudo;

- Tagliere con selezione di formaggi tipici Toscani, miele e confetture;

- Tagliere di salumi assortiti tipici Toscani, formaggi e altre delizie;

- “Selezione di Dolci del Giorno” - Frolla con crema pasticcera e frutti di bosco - Crostata di fichi e noci - Torta vegana al cioccolato con frutti di bosco e nocciole.

Tutto molto buono e ben presentato: sono stato molto bene.

Posso solo aggiungere che daAndirivieni”, lo Store & Bistrot dell’Azienda Vitivinicola Fontemorsiubicato nel centro Storico di Montescudaio (PI), grazie alle sue molteplici positive e divertenti prerogative, troverete un’accoglienza gustosa che potrete godere davanti a un magnifico panorama.

https://www.fontemorsi.it/

https://www.youtube.com/watch?v=xbldGro0B-0

https://www.instagram.com/andirivienistorebistrot/

https://www.facebook.com/profile.php?id=100083071823577


"Andirivieni" a Montescudaio (PI)

"Benvenuti"..... 

"Andirivieni" a Montescudaio (PI): L'Interno

Una Vista Interna

 "Il Salottino"

Tavoli e Tavolini in Terrazza

 Il Panorama

Annalisa Lotti, Federica Cerrai, Marco Neri, Irene Comparoni, Lara Vallini

 "I Vini Degustati".....

"Sformato Caldo di Cavolo Viola".....

 "Patata al Forno Ripiena"......

"Crostoni Caldi"..... 

"Schiacce Ripiene".....

Tagliere di Formaggi, Miele e Confetture 

Tagliere di Salumi, Formaggi e Altre Delizie

"Selezione di Dolci del Giorno".....
 
 Giorgio Dracopulos, Lara Vallini e Roberto Ligasacchi 

martedì 16 maggio 2023

IL BELLISSIMO, FASCINOSO E SUPER ACCOGLIENTE GRAND HOTEL “PRINCIPE DI PIEMONTE” DI VIAREGGIO (LU) VI ASPETTA PER LA STAGIONE 2023.



La Città di Viareggio, in Provincia di Lucca, è giustamente nota per i molti suoi aspetti positivi.

Di lei il Poeta e Scrittore Viareggino Mino Gambini ha scritto, al termine della sua Poesia intitolata “A Viareggio”, queste parole: “Armonica espressione fusa tra cielo e terra: Viareggio, del Tirreno, tu sei l’eccelsa Perla; tu sei, della Versilia, la mitica bellezza, che non trapassa mai”.  

Viareggio è una seducente e storica Località Turistica, adagiata sulla pianura della Costa Toscana, bagnata dalle acque del Mar Ligure, dove, dal lontano 1873, si svolge anche uno dei più famosi Carnevali del Mondo. Oltre a ciò, alle spalle è incorniciata dal suggestivo panorama delle Alpi Apuane e ai lati dalle grandi, verdeggianti e rilassanti Pinete.

Un’altra delle sue speciali peculiarità è Viale Giosuè Carducci, conosciuto universalmente come “La Passeggiata di Viareggio”. Questa è la zona più suggestiva, monumentale, artistica e commerciale della Città, ricca di moltissimi edifici di pregio e di rilevante interesse architettonico.

Dopo la “Belle Époque” (1873 - 1895) s’iniziò a demolire le fatiscenti strutture in legno e ferro esistenti e tra il 1920 e il 1940, anni di grande fervore edilizio, la Passeggiata fu completamente ricostruita. Grazie a tecnici illustri, come l’Architetto e Ingegnere Viareggino Alfredo Belluomini (1892 - 1964), in quei 20 anni si delineò la Passeggiata, come noi la conosciamo. Sorsero molti negozi, caffè, cinema, gallerie, ville, stabilimenti balneari e hotel.

Proprio agli inizi di questo periodo, il Conte Giuseppe De Micheli, industriale Veneto trasferitosi nel 1909 a Firenze, dette l’incarico all’Architetto Viareggino Goffredo Fantini (1857 - 1923) di erigere un Hotel di prestigio all’inizio della passeggiata nord. Il Primo Luglio 1922, a tempo di record, solo dopo 240 giorni di lavori, fu inaugurato il “Select Palace Hotel”, un Albergo a due piani. Successivamente, nel 1925, vennero effettuati i nuovi lavori di rialzamento, fino al quinto piano, che furono affidati all’Ingegnere Fiorentino Ugo Giovannozzi (1876 - 1957). L’esperto tecnico rese la struttura imponente simile ai grandi e lussuosi Hotel Francesi della Costa Azzurra del tempo.

Nel 1938 il “Ministero della Cultura Popolare” da poco istituito e presieduto dal Ministro Avvocato Edoardo (detto Dino) Alfieri, “suggerì”, per motivi politici, di cambiare il nome dell’Albergoitalianizzandolo” in “Grand Hotel Principe di Piemonte”. In anni più vicini a noi, causa la totale assenza d’investimenti, l’Hotel fu chiuso.

Nel 2001 un solido Gruppo ha acquisito l’immobile, successivamente, ottenuti i permessi, sono iniziati i lavori di ristrutturazione, durati poco più di un anno e mezzo.

Nel 2004, il “Grand Hotel Principe di Piemonte” (5 Stelle) ha riacquistato il suo ruolo di super prestigiosa struttura di accoglienza.

Dopo la pausa invernale da Giovedì 27 Aprile 2023 il “Grand Hotel Principe di Piemonte” è pronto per accogliere gli ospiti di questa stagione estiva. Il Grand Hotel è posizionato ai vertici dell'hôtellerie contemporanea sia Nazionale sia Internazionale e per questo è anche membro di “The Leading Hotels of the World” la prestigiosa Associazione che comprende 400 Lussuosi Hotel in 80 Paesi del Mondo.

Forte di una tradizione lunga ben 101 anni, il “Grand Hotel Principe di Piemonte” è estremamente elegante con il suo Stile Liberty e non ha mai smesso di rinnovarsi pur rimanendo fedele alle atmosfere che nel tempo lo hanno fatto amare dai più importanti nomi del mondo internazionale dello spettacolo e della cultura.

Oggi completato il profondo restyling avviato due anni fa il Grand Hotel si presenta completamente rinnovato. Le 80 camere, l'area benessere, la veranda, i salotti comuni, le salette più intime e la Spa sono state interamente ridisegnate.

Gli interventi sono stati eseguiti dagli Studi Archea e S+S di Firenze che hanno portato a un forte aggiornamento del restyling interno, in perfetta armonia con la struttura originaria e con la sua vocazione di dimora di lusso rappresentativa dell'eleganza Italiana. Le tappe più recenti di questo percorso sono le camere del primo e secondo piano, l'area benessere e le due suite presidenziali.

In questa fase di rinnovamento anche il “team manageriale” vede l’ingresso di nuovi e importanti Professionisti: Max Venturelli (General Manager), Davide Macaluso (Direttore Food & Beverage) e Simone Corsini (Bar Manager).

Max Venturelli ha oltre 25 anni di esperienza maturata nel settore dell'ospitalità e il suo è un lungo curriculum punteggiato di incarichi prestigiosi in Resorts e Hotel di Lusso, in Italia e all'Estero da Abu Dhabi a Dubai fino all'Azerbaijan.

Venturelli ha voluto esordire con le seguenti parole: “Il Grand Hotel Principe di Piemonte è un luogo straordinariamente ricco di storia e di tradizione che oggi, grazie ai notevoli investimenti della proprietà, si presenta come una struttura in grado di soddisfare gli standard più elevati di eccellenza. L'obiettivo con cui mi accingo a svolgere il mio incarico è quello di comunicare l'essenza e la contemporaneità del Grand Hotel, conducendolo a conquistare nuovi mercati e nuovi successi.

Davide Macaluso coordinerà l’ampia offerta gourmet, firmata dal grande Chef Giuseppe Mancino, rivolta sia agli ospiti del Grand Hotel sia alla clientela esterna. Un’offerta che comprende l'eccellenza della cucina del Ristorante Il Piccolo Principe (Due Stelle Michelin), consolidata presenza all'interno del Grand Hotel, le scenografiche proposte per la prima colazione, i brunch e gli accompagnamenti gustosi in tutte le pause rigenerative della giornata. 

Lo straordinario Chef Giuseppe Mancino è nato in Campania, a Sarno, in Provincia di Salerno, il 15 Aprile 1981. Fin da piccolo aveva l’innato desiderio di fare il Pizzaiolo; per assecondare questa sua passione, all’età di 12 anni entrò a lavorare, quando era libero dagli impegni scolastici, all’Osteria dei Sarrastri, struttura ristorativa dell’Hotel Fluminia (4 Stelle) a 500 metri dal centro di Sarno. Era addetto al forno per le pizze, ma un giorno, particolarmente sfortunato, accidentalmente ruppe due pale per infornare e per “punizione” fu messo in Cucina. Tale evento si è rivelato fortunato ed è stato l’inizio della sua rapida carriera. Il suo primo Maestro è stato proprio lo Chef dell’Osteria il bravo GiuseppePeppeFasolino, un grande professionista che lavorava materie prime di grandissima qualità e che preparava ottime portate sia di carne che di pesce. Per 5 anni Giuseppe Mancino gli è stato accanto apprendendo le solide basi di tutta la sua Cucina futura.

Giuseppe dopo aver frequentato l’Istituto Professionale di Stato per i Servizi per l’Enogastronomia e per l’Ospitalità AlberghieraDomenico Rea” di Nocera Inferiore (SA), si è trasferito a Firenze a lavorare nelle impegnative cucine dei tre Ristoranti del “Grand Hotel Baglioni”. In seguito ha fatto altre esperienze eccezionali, in Italia, Francia e in Inghilterra, con Chef Stellati e super famosi come Davide Raschi del RistoranteIl Sogno di Angelo” a La Spezia e Rocco Iannone del RistoranteIl Faro di Capo D’Orso” a Maiori sulla Costa Amalfitana. Ha appreso anche straordinari segreti affiancando due dei più grandi Maestri Chef del Mondo, l’Italiano Gualtiero Marchesi e il Francese, naturalizzato Monegasco, Alain Ducasse.

Nel 2004, Giuseppe, in concomitanza con la nuova riapertura, è giunto al “Grand Hotel Principe di Piemonte” di Viareggio. Anni di grande impegno e passione nel suo lavoro, oltre alle notevoli capacità culinarie anche quelle organizzative gestionali gli hanno permesso di raggiungere in pochi anni altissimi livelli.

Il Piccolo Principe” e Giuseppe Mancino hanno ricevuto in questi anni moltissimi premi e   riconoscimenti anche da tutte le principali Guide Specializzate, tra quest’ultime spicca nel Novembre 2008, con l’uscita della “Guida Rossa Michelin 2009”, la super prestigiosa “Stella” e, successivamente, nel 2014 la mitica “Seconda Stella”. 

L’altro Ristorante del “Grand Hotel Principe di Piemonte” è il Maitó Viareggio  ubicato sulla magnifica e panoramicissima terrazza al quinto piano, con vista mozzafiato sulla Costa della Versilia e sulle Alpi Apuane, il posto ideale dove mangiare bene mentre si respira un’atmosfera tranquilla e rilassante. Il Ristorante include il Bar Panoramico a bordo piscina usufruibile nelle belle giornate

Al Piano Terra del Grand Hotel il “Bar del Piccolo” ospitato in un ambiente estremamente curato ed elegante in Stile Liberty: un contesto ricco di fascino, ampio e luminoso, con grandi vetrate che assicurano una spiccata illuminazione, specchi e porte a vetro finemente decorate, grandi lampadari e arredi ricercati.

Simone Corsini, giovane e super attivo Bartender con una precisa idea di “mixology”, ha realizzato una nuova “Carta dei Cocktail”, illustrata dalla brava Disegnatrice Carrarese Tiziana Ricci, che racconta il viaggio di una donna dell'Epoca Liberty all'interno degli spazi più rappresentativi del Grand Hotel: una Storia in otto tappe per otto specialissimi cocktail, sei alcolici e due analcolici.

Tra tante novità, anche una conferma, infatti a Luglio tornerà il consueto appuntamento con “Gli Incontri del Principe”, la rassegna che trasforma il Grand Hotel in un elegante salotto nel quale incontrare i nomi celebri della politica, dell'editoria e dell'imprenditoria, in dialogo con il famoso Giornalista Stefano Zurlo.

Il bellissimo, fascinoso e super accoglienteGrand Hotel Principe di Piemontedi Viareggio (LU) Vi aspetta per farvi godere tutte le sue eccellenze in questa Stagione Estiva 2023

https://www.principedipiemonte.com/

https://www.ristoranteilpiccoloprincipe.it/

https://www.youtube.com/watch?v=Ef7kjHSJitc


"Grand Hotel Principe di Piemonte" a Viareggio (LU)

Elegante Accoglienza (Foto PP) 

"Grand Hotel Principe di Piemonte": La Piscina (Foto PP)

"Grand Hotel Principe di Piemonte": Panorama

Ristorante "Il Piccolo Principe": Due Stelle Michelin (Foto PP) 

Giuseppe Mancino con Giorgio Dracopulos (Foto Luca Managlia)
 
Tramonto al Ristorante "Maitó Viareggio" (Foto PP)

"Grand Hotel Principe di Piemonte": Bello e Fascinoso (Foto PP)