lunedì 29 maggio 2023

DA “DISAPORE +” A CECINA (LI) PER PROVARE NUOVE PIACEVOLISSIME ESPERIENZE GUSTATIVE CON IL MAESTRO PIZZAIOLO NICOLA ASCANI.



Nella parte sud della Provincia Toscana di Livorno, al termine della Val di Cecina, proprio in prossimità della foce dell'omonimo Fiume, nell'Alta Maremma o Maremma Settentrionale, storicamente conosciuta come Maremma Pisana, si trova il Comune di Cecina (circa 28.000 abitanti). Oggi Cecina è una vivace Cittadina con alle spalle un’antica storia che risale addirittura agli Etruschi.

Le prime notizie sugli abitanti della zona, ubicata allora nell’Etruria Settentrionale, risalgono però alla dominazione Romana, quando il PrefettoCecina Decio Aginazio Albino”, circa nei primi anni del 400 d.C., nell’attuale Località di San Vincenzino, ristrutturò un edificio molto antico, forse risalente al I Secolo a.C., trasformandolo in una Villa Urbana (una grande costruzione con spazi aperti a giardino, ampi locali e porticati oltre a un’imponente cisterna sotterranea), i cui resti sono ancora visibili.

Nel 1590 il Granduca di Toscana, Ferdinando I de’ Medici, dette qui l’avvio all’urbanizzazione costruendo un Palazzo, sede dell’amministrazione delle terre circostanti, un ponte di legno sul Fiume Cecina, un mulino e le prime case del Borgo che successivamente, nella seconda metà del 1700, verrà denominato “Fitto di Cecina”. Solo dopo la nomina nel 1746 del Marchese Carlo Andrea Ignazio Ginori a Governatore della Città di Livorno e del suo Porto, Cecina iniziò ad ampliarsi verso il mare.

Il Marchese Ginori è famoso anche per aver fondato, nel 1735, in una sua Villa in Località Doccia (oggi Sesto Fiorentino), una delle più prestigiose manifatture di tutta Europa, la “Porcellana Ginori” (diventata poi, nel 1896, la Richard-Ginori). 

Proprio in quegli anni, nella seconda metà del 1700, la Costa Cecinese fu bonificata dagli stagni paludosi portatori di malaria e completamente trasformata con la creazione di 15 km. di rigogliose pinete (400 ettari) ubicate a nord e a sud del Fiume Cecina. Le Pinete servivano anche come barriera alla salsedine a difesa delle campagne coltivate. Oggi tali Pinete formano la “Riserva Naturale Biogenetica dei Tomboli di Cecina”.

Cecina è collegata, senza interruzione di sorta, con il suo quartiere litoraneo di Cecina Mare (o Marina di Cecina) principalmente con il bel Viale alberato (Viale della Repubblica). Marina di Cecina, dagli anni sessanta, è una meta turistica estiva accogliente e molto apprezzata e le sue spiagge, vista la particolare validità dei servizi offerti e la qualità del mare, ricevono dal 2006 la prestigiosa “Bandiera Blu”. 

A Cecina, tra molto altro, ci sono numerose strutture sportive e in particolare per la nostra storia devo citare il “Mantoflex Tennis Padel Pickleball Club ”.

Il “Mantoflex Tennis Club” si trova in Via Aldo Moro di fronte al grandissimo parcheggio che serve anche l’adiacente “Piscina Comunale”.

Dal 2013 la struttura del “Tennis” è in gestione a un’importante Azienda di Rosignano Solvay (LI) che si occupa della costruzione, manutenzione e vendita, in tutta Italia, di Superfici per Campi Sportivi, la “Mantoflex”.

Dopo poco l’inizio della nuova gestione tutto il Club è stato riqualificato e rimodernato anche con l’ampliamento della zona ristorativa. L'ingresso al “Mantoflex Tennis Padel Pickleball Club” di Cecina è aperto a tutti (ingresso libero) senza alcun abbonamento o tessera associativa né per la prenotazione dei campi né per la frequenza. 

Il Club è dotato di unCampo da Padel”, coperto con struttura in legno lamellare apribile sui quattro lati, dueCampi da Pickleball” outdoor e tre “Campi da Tennis” outdoor, le superfici offrono diverse soluzioni (erbasint multicolor, resine multicolor, terra rossa). Durante l'anno vengono organizzati, con la collaborazione di Maestri e Insegnanti della “Federazione Italiana Tennis e Padel” (F.I.T.P.), corsi per ragazzi e adulti, lezioni private, stage, tornei interni e nazionali.

Il Mantoflex Tennis Padel Pickleball Club” ha inoltre un gradevolissimo e curatissimo spazio verde attrezzato.

All’interno del “Tennis Club”, in questione, la Ristorazione è rappresentata da un accogliente Locale che dal Mese di Giugno 2021 è stato preso in gestione da due appassionati e bravi Cecinesi: Nicola Ascani (classe 1984) e da sua Moglie Francesca Masoni (classe 1983): Disapore + Pizzeria e molto altro.

La “Pizza” non è semplicemente un alimento ma è una vera e propria magia: attraverso un rito manuale lavorando dell’acqua e della farina si realizza un simbolo d’Italianità conosciuto in tutto il Mondo. La “Pizza” oggi è un successo planetario e viene arricchita con vari ingredienti, ma quando è nata era una preparazione “molto povera” e ha una Storia interessante.

L’impasto con cui si produce il pane o altre forme di lievitati è uno dei cibi più antichi dell’umanità. Attraverso i millenni al pane, e agli altri derivati, sono stati aggiunti diversi ingredienti per conferirgli diversi e particolari sapori. Alcuni Archeologi Italiani e Francesi hanno trovato in Sardegna tracce di un tipo di pane risalente a circa 3000 anni fa. Da tale ritrovamento si evince che le popolazioni locali avevano già la conoscenza dell’uso del “lievito”. Ovviamente anche in tutte le altre parti del Mondo, dove si sono sviluppate Civiltà Antiche, sono stati ritrovati resti che indicano le loro capacità di specifiche preparazioni simili al pane.

La “Pizzaè assolutamente una invenzione Italiana, anzi, più precisamente, è frutto di quella straordinaria e particolare capacità inventiva che può nascere solo nella magnifica Città di Napoli. Sulla sua origine però, prima del XVII Secolo, non abbiamo date certe.

Il “Re degli ortaggi”, il Pomodoro (Solanum Lycopersicum), importato dalle Americhe in Europa nel 1540, dal navigatore e condottiero Spagnolo Hernan Cortés Monroy Pizarro Altamirano (1485-1547), che per decenni era stato considerato velenoso e pertanto usato solo come pianta ornamentale, nella prima metà del 1700 venne utilizzato per arricchire laPizzafino allora bianca.

Certa invece è la data di nascita, a Napoli, di quella che è considerata la prima e più antica Pizzeria del Mondo. Infatti nel 1738 aprì i battenti, nel centro della Città, un Forno denominatoPort’Alba”. Il Forno produceva pizze, e altro, in forni a legna (rivestiti con pietra lavica del Vesuvio), solo per la vendita ambulante, anche con un particolarissimo metodo a credito denominato “Pizza a Otto” che permetteva agli acquirenti, i più poveri, di ritardare il pagamento fino a otto giorni dal consumo. Nel 1830, dopo alcuni decenni in cui la sua produzione aveva raggiunto la fama non solo a Napoli, “Port’Alba” si trasformò in una vera e propria Pizzeria con i tavoli e il servizio diretto al pubblico.

Negli anni successivi la “Pizza” si è largamente diffusa in Italia e nel Mondo diventando una forma di cibo comunitario simbolo della condivisione con un linguaggio potente, universale e senza età. 

Ma non tutte le “Pizze” sono uguali. A conferma del “vero metodo di produzione” di questo straordinario manufatto alimentare, il 7 Dicembre 2017, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura (Unesco) ha riconosciuto “l’Arte del Pizzaiolo Napoletano” come “Bene Immateriale dell’Unesco e Patrimonio Culturale dell’Umanità”.

Oggi la “Pizza” fatta con particolare attenzione alla qualità delle farine, con l’uso del “Lievito Madre” (l’unico che può dare all’impasto morbidezza e perfetta consistenza), con l’utilizzo di ingredienti di altissimo livello di provenienza Locale o a filiera corta, meglio se biologici, guarnita con ricchezza e fantasia, è denominata “Pizza Gourmet”. Questa tipologia di “Pizza”, che mira soprattutto alla digeribilità e al gusto, deve essere “obbligatoriamente” servita tagliandola a spicchi.

Ma torniamo alla Pizzeria Disapore + che, all’interno del “Mantoflex Tennis Padel Pickleball Club” di Cecina, con la grande veranda (apribile nella bella stagione), la sala interna e il bancone bar, offre un servizio giornaliero completo anche di Caffetteria, dalla mattina presto alla sera tardi, molto attento e premuroso.

Il Maestro Pizzaiolo Nicola Ascani pur avendo in Famiglia uno Zio paterno che aveva una conosciuta Pizzeria (“Da Baffo” a Donoratico) fino all’età di 14 anni non aveva mai avuto l’intenzione di fare questo lavoro. Ma quando iniziò la prima esperienza di lavoro estivo alla PizzeriaCavallino Matto” di Marina di Castagneto Carducci (LI) le cose cambiarono e si aprì per lui una nuova appassionante strada. Da allora è stato tutto un crescendo che lo ha portato a lavorare in diverse Pizzerie anche sue e a girare il Mondo, dal 2016, come Tecnico di Ricerca e Sviluppo del Molino Grassi, un’eccellenza Italiana nella produzione di farine realizzate da grani biologi e antichi.    

La Filosofia della PizzeriaDisapore +” è chiaramente definita dalle parole di Nicola Ascani: “La mia è una Pizzeria Contemporanea in cui si realizza un percorso dove le fermentazioni sono una diversa dall’altra, e dove la tradizione si amalgama con l’innovazione. Tutto parte dagli impasti che ci permettono di realizzare 5 Stili di Pizza (Croccante Romana, Napoletana, Padellino al Vapore, Stirata Romana, Pizza Fritta al Forno). Particolare è anche la nostra offerta di Pane realizzato con Lievito Madre Naturale. Essendo vissuto in Campagna, a Bolgheri (LI) in una Famiglia di Contadini, desidero offrire alla mia clientela solo i sapori veri, quelli sinceramente autentici di una volta e che oggi diventano sempre più rari.”

Eccoci giunti alla degustazione, da me fatta nella mia recente visita daDisapore +”, che è stata accompagnata, scegliendo dalla selezione di Etichette Italiane prevalentemente Biologiche (c’è anche una curata Carta delle Birre), da un’interessante Bollicina: Lo Sparviere Brut Cuvée N.7 D.O.C.G. Franciacorta.

Sono state servite dalla gentilissima e premurosa Francesca Masoni le seguenti portate:

- “Amuse-bouche Toscano”;

- “Gamberi Furay” - Gamberoni fritti con uova bio e pane panko, accompagnati da una salsa barbecue;

- “Pizza Domenica al Sud - Un Viaggio Roma Napoli Andata e Ritorno” - Pizza Romana fritta con ragù classico di carne, fonduta di pecorino Toscano di fossa D.O.P. e crema di basilico fresco;

- Pizza alla Chianina della pregiata Macelleria Fracassi Simone” - Pizza con tartare di chianina battuta al coltello, pomodori San Marzano D.O.P., valeriana condita, polvere di olive nere fatto in casa, olio extravergine di oliva selezione Il Cavallino

- “La Strada del Vino di Bolgheri” - Pizza con stracciatella di Andria, lombino al vino rosso di (maiale) grigio Casentino selezione Fracassi, aceto balsamico 24 anni dell’Acetaia di Castagneto Carducci (LI);

- “Per Dolce Fiori Fritti” - Tempura di Fiori di zucca freschi ripieni di ricotta di bufala D.O.P. e alici di Cetara dell’Azienda Armatore.

Tutto molto buono, si sente l’arte del bravo Nicola Ascani abbinata a una selezione di materie prime decisamente ricercate e di altissima qualità.

Alla PizzeriaDisapore +all’interno delMantoflex Tennis Padel Pickleball Club” di Cecina (LI) troverete una Pizzeria Contemporanea che vi trasmetterà tutti i valori positivi contenuti in una speciale offerta di Pizze Gourmet”, e non solo, grazie anche al grande amore di Nicola Ascani e di sua Moglie Francesca Masoni per il proprio lavoro. Inoltre daDisapore +riuscirete a provare nuove piacevolissime esperienze gustative.

https://www.disaporececina.it/

https://www.mantoflextennispaddle.it/it/home.html


"Disapore +" al "Mantoflex Tennis Padel Pickleball Club": L'Ingresso

La Pizzeria "Disapore +"

La Veranda

 Il Bancone Bar
 
Il Forno a Legna

Nicola Ascani

Francesca Masoni

"Amuse-bouche Toscano"

"Gamberi Furay".....

"Pizza Domenica al Sud".....

"Pizza alla Chianina".....

"Pizza la Strada del Vino".....

"Per Dolce Fiori Fritti".....

 Nicola Ascani e Giorgio Dracopulos

Nuove Piacevolissime Esperienze Gustative (Foto Disapore +)


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