domenica 27 settembre 2015

IN UN MAGNIFICO E STORICO PALAZZO DEL XII SECOLO, IN PIENO CENTRO A FIRENZE, UN NUOVO ACCOGLIENTE RISTORANTE-WINE BAR DAL NOME ESTREMAMENTE FACILE: “LOCALE”.




La Città di Firenze, oltre ad essere il Capoluogo della fantastica Regione Toscana, è quello straordinario concentramento storico/culturale a cielo aperto che tutto il Mondo ci ammira.
Per elencare tutte le meraviglie che si possono trovare a Firenze ci vorrebbe un’enciclopedia composta da innumerevoli tomi.

Oggi vi voglio parlare di un Palazzo in particolare, ubicato in Via delle Seggiole, nel pieno centro storico di Firenze, tra il Duomo, Palazzo Vecchio e Santa Croce, a due passi dal Museo del Bargello e dalla Casa di Dante Alighieri.

l quartiere di Santa Croce (il più grande dei quattro storici quartieri di Firenze) è oggi una delle zone più frequentate dalla “movida” Fiorentina.

Il Palazzo in questione è il “Palazzo delle Seggiole”, uno degli edifici della FamigliaMedici Tornaquinci”, che con il suo straordinario fascino riporta ai tempi della Corte del Granduca Cosimo I de’ Medici (1519 - 1574) e del suo abilissimo plenipotenziario Bartolomeo Concini, la cui figlia si sarebbe unita in matrimonio con Cosimo di Francesco de’ Medici del ramo della Castellina, poi diventati Medici Tornaquinci

Siamo negli Anni nei quali, intorno alla “corte medicea”, gravitavano personaggi e artisti come Giorgio Vasari, Benvenuto Cellini e moltissimi altri dai nomi altrettanto illustri.

Il “Palazzo delle Seggiole”, ha una chiara impronta quattrocentesca, ma le sue origini sono assai più antiche.

Via delle Seggiole, antecedentemente, si chiamava Via Canto dei Bastari, come si legge sulla targa apposta sullo stesso edificio in angolo con via de’ Pandolfini
E proprio la Famiglia dei Bastari (o Bastai) - Rittafè ne furono gli antichi proprietari, nel XII secolo, quando il palazzo aveva ancora forme di case più povere, ma ben curate, dotate addirittura di sotterranei e vie di fuga.

Ed è proprio qui, in questa straordinaria e fascinosa “macchina del tempo muraria” che, Mercoledì 16 Settembre 2015, è stato inaugurato il nuovo super accogliente Ristorante-Wine Bar dal nome estremamente  semplice e minimalista: ”Locale”.

Il “Locale” si apre con tutta la sua bellezza nell’attuale piano terreno, con sfarzo rinascimentale e mediceo, e nell’antico piano stradale della Firenze del XII Secolo (attualmente il piano interrato).

Il grande ingresso si apre alla vista con un “jardin d’hiver”, un moderno giardino verticale, grazie alle affascinanti quinte costituite da piante che salgono sulle pareti fino a raggiungere la speciale e bellissima, oltre che luminosissima, copertura in vetro termico, apribile (si divide e scompare nei due lati del tetto) grazie a un particolare meccanismo realizzato con una tecnologia molto avanzata.

E’ la “lounge” del Ristorante, che funziona a sua volta da “wine e cocktail bar”.
Gli arredi, in legno di rovere satinato, tra il grigio e il nero, con una sapiente patina di “sporco”  richiamano l’essenzialità dell’ambiente, il pavimento è originale, semplicemente ripulito come del resto tutto quello che esisteva nelle sale fin dall’epoca medicea.
Il grande bancone centrale richiama con rifiniture in “nero assoluto” le “work station” da disco-club per i cocktail. 
Ma il piano di zinco riporta al fascino della Parigi dei primi del 1900, atmosfera  sottolineata anche dalle sedie e dai tavolini modello bistrot.

Tutto intorno grandi scaffali pieni di bottiglie. 
Qui, nella “piazza coperta”, si possono consumare anche spuntini, piatti veloci oppure gli stessi piatti preparati dalla cucina e serviti ai tavoli del Ristorante, ma in modo più “easy”.

Le Sale del Ristorante, al piano terreno, sono diverse e conservano intatto il fascino del 1500, spiccano una stufa di maiolica autentica, con gli stemmi dei Medici e dei Concini, gli stucchi, gli affreschi ai soffitti e le vetrate alle grandi porte.

L’arredamento è tutto nuovo, ma con un potente richiamo all’antico, seppure in maniera non invasiva.

Due scalette in pietra, una nel “jardin d’hiver”, e l’altra, più ripida, stretta e caratteristica, in una della salette, consentono di fare un vero e proprio tuffo nel Medioevo, all’epoca della Famiglia Bastari.
La prima scaletta porta al corridoio-tunnel a volta tonda su cui si aprono ai lati diversi spazi.
La fantastica storica cucina (con il grande focolare, l’acquaio in pietra serena e il forno che riporta la Croce ottagonale dei Cavalieri di Santo Spirito), una sala da pranzo, una zona con l’antico pozzo per l’acqua, e una nicchia, ancora più antica dove è stata ricavata una preziosa Cantina, super preziosa anche nei ripiani.

Poi ci sono le antiche stanze della lavanderia del 1200, dove scende direttamente l’altra scaletta dal Ristorante.

Dove si è potuto l’intonaco è rimasto ancora quello originale, semplicemente ripulito. 
Il contesto è una bellissima cornice dove si possono svolgere cene-degustazione di gruppi e aziende o eventi, alla maniera Medievale, con il vino servito esclusivamente in bottiglie formato magnum. 

Gli oltre 600 metri quadri attualmente sfruttati per tutto il nuovo “Locale”, nel corso dei secoli, sono stati scuderie, rimessaggio di carrozze, magazzini, officina e depositi artigianali, ma ora sono tornati splendidamente a una nuova e affascinante vita.

Dopo un anno di impegnativi lavori, tra le tante meraviglie tecnologiche realizzate (che però non si vedono da tanto che sono state ben mimetizzate), c’è anche la bellissima e moderna Cucina.

La Cucina è stata affidata al giovane e bravo Chef Fabio Silla, 28 anni, ex Sous-chef di “Villa San Michele” a Fiesole.

La super visione gastronomica è stata affidata all’Executive Chef Gabriele Rastelli, Chef al “Cestello RistoClub”, che ha studiato, per il “Locale”, un Menu di terra e di mare che sappia interpretare la tradizione con concreta immaginazione e costruttiva fantasia.

Grande rilievo in cucina è stato dato alla nuova griglia a carbone (di quercia) e alla carne, soprattutto quella straordinaria di Chianina
Quindi grande spazio a meravigliose bistecche alla Fiorentina, o alle costate e lombate di vitello o a quelle di Scottona
Se poi si preferisce della carne ancor più particolare c’è il manzo Giapponese Wagyu di Kobe, naturalmente certificato.

Poi c’è da sottolineare che tutti i prodotti da forno sono fatti in casa, cornetti, focacce, grissini e pane a fette, ma anche i “petit four”. 
Tutto viene preparato in un’apposita stanza al piano superiore, ricavata da un antico appartamento del piano nobile, dotata delle più recenti tecnologie.

Al Bar viene attuata una grande, costante ricerca e selezione dei migliori distillati e liquori.
Frutta ed erbe per i cocktail sempre freschissime e di stagione.

Il bartender Matteo Di Ienno, fiorentino, dopo la prima esperienza al Four Seasons a Firenze, ha lavorato all’Employees di New York e poi a Londra all’Edition Hotel
Per lui è un ritorno a casa in grande stile.

Si chiama “LOCALE”, ma nel Logo ha anche il simbolo dell’infinito, senso di uno sguardo a tutto tondo nel tempo e nello spazio su Firenze e la fiorentinità, il nuovo Ristorante è elegante, super accogliente, ma accessibile a tutti.

Sono andato al “Locale” e, oltre ad appezzare tutta la magnificenza fin qui descritta insieme alla straordinaria super professionale accoglienza, ho potuto degustare le seguenti ottime preparazioni:

- Capasanta alla piastra al Sale di Maldon (particolare sale dalla forma a scaglie prodotto in Inghilterra nella Cittadina di Maldon, appunto, situata sull’Estuario del Fiume Blackwater nella Regione dell’Essex) con crema di patate di Cetica;

- Tortelli ripieni di pecorino del casentino e pepe nero, su crema di porri al rosmarino di bosco e tartufo nero;

- Meravigliosa bistecca alla Fiorentina di carne Chianina I.G.P. femmina, la più tenera;

- Bavarese al cioccolato bianco e origano, riduzione d’arancia caramellata e spugna alla carota.

Le portate sono state accompagnate da due buoni vini: 

- “Cantina della Volta Lambrusco Rosé di Modena Spumante 2010”, D.O.C., brut metodo classico, 12% Vol., prodotto dalla “Cantina della Volta” di Christian Bellei, ubicata a Bomporto in Provincia di Modena;

- “Divertimento 2014”, Rosso Toscano I.G.T., un blend tra Colorino, Canaiolo e Ciliegiolo, 13,5% Vol., prodotto dall’Azienda Agricola “Dievole” di Vagliagli in Provincia di Siena.

Il “Locale” resta aperto tutti i giorni, dalle 19,30 fino a notte inoltrata e per la clientela c’è anche il  servizio di “car valet” (pensano loro a parcheggiarvi la macchina).

Che dire di più, il nuovo straordinario Ristorante-Wine BarLocale” in centro a Firenze è stato voluto e ideato dal suo proprietario, Giacomo Corti, conosciutissimo imprenditore di successo, titolare anche di altri locali di prestigio fiorentini come il “Cestello RistoClub” e il “Convivium”.



Antica Stufa in Ceramica

Il Corridoio-Tunnel

L'Antica Cucina

Una Saletta al Piano Interrato

La Cantina

La Ripida Scaletta Scende nell'Antica Lavanderia

La Brigata di Cucina: Foto di Gruppo

Capesante alla Piastra

Tortellini e Tartufo Nero

Meravigliose Bistecche alla Fiorentina

Bavarese al Cioccolato Bianco e Origano

Giacomo Corti e Giorgio Dracopulos

mercoledì 23 settembre 2015

“GUSTO-SPHĒRA 2015”, A SAN VINCENZO (LI), UNA BELLA FESTA GASTRONOMICA DI GRANDE SUCCESSO.




Sabato 19 e Domenica 20 Settembre 2015 si è svolta a San Vincenzo, in Provincia di Livorno, la Prima Edizione di “GUSTO-SPHĒRA” un Evento ad “alto contenuto enogastronomico”.

La Cucina e l’Enogastronomia d’eccellenza intese come cultura fondamentale del Territorio e essenziale valore di trasmissione e di scambio tra le persone.

San Vincenzo, si trova sul mare, a sud del Capoluogo labronico (Livorno), nel tratto denominato Costa degli Etruschi

Ha una storia molto antica, infatti sono state trovate tracce d’insediamenti umani già in epoca paleolitica (dal Grecopalaios = antico” e “lithos = pietra”, età della pietra antica, circa un milione e cinquecentomila anni fa).

Gli Etruschi, poi, popolarono questa zona ricca di grandi foreste e d’una intensa attività mineraria, strategicamente vicina e utile alla loro Città di Lucumonia (Populonia).

Gli antichi Romani, vi fecero passare quell’eccezionale via di comunicazione che ha per nome “Aurelia” e molto probabilmente vi costruirono anche un piccolo villaggio con un approdo.

Zona di passaggio, quindi, che ha vissuto tutte le complicate e sanguinose vicende storiche attraverso i secoli, fino a giungere alla conquista dei Pisani che vi costruirono la Torre Costiera di Avvistamento, detta, appunto, di “San Vincenzo”, forse, per una Chiesa vicina dedicata a questo Santo.

Le prime notizie certe, relative alla Località, risalgono al 1285, con l’indicazione, in un documento, della sopracitata Torre.

Nel 1406 caduta Pisa, sopraggiunse il dominio Fiorentino, e il territorio di San Vincenzo fu inglobato nel vicino Comune di Campiglia Marittima
Ma Pisa, pur sconfitta, non rinunciò ai tentativi di ribellione, e, proprio sotto la Torre di San Vincenzo, il 17 Agosto 1505, si svolse una delle battaglie più accanite della storia Toscana
I Pisani al comando del Capitano di Ventura Bartolomeo d’Alviano detto “Liviano” (1455-1515), appoggiati dai Senesi e da truppe mercenarie, furono sconfitti da un esercito Fiorentino guidato dal Condottiero Bolognese Ercole Bentivoglio (1459-1507). 

Il cruento scontro fu dipinto, nel 1567, dal Pittore, Architetto e Storico dell’Arte Italiana l’Aretino  Giorgio Vasari (1511-1574), in un  particolare, dell’affresco, nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze, dedicato alle gesta della Famiglia dei Medici

Successivamente San Vincenzo seguirà le sorti del Granducato di Toscana fino all’Unità d’Italia.

Oggi, questo Comune, autonomo dal 1949, è una delle Località balneari Toscane più belle, turistiche e accoglienti, con le folte pinete a ridosso della lunga spiaggia sabbiosa. 
Un Comune che più volte è stato premiato con la “Bandiera Blu” e che, da poco, è servito anche dal nuovo e accogliente Porto Turistico.  

GUSTO-SPHĒRA 2015” è stata una Festa fortemente voluta, nell’ultimo fine settimana estivo, dall’Amministrazione Comunale di San Vincenzo, in primis, dal Sindaco Alessandro Massimo Bandini e dall’Assessore al Turismo Francesca Bientinesi.

Una Festa che ha visto, nelle due giornate di Sabato e Domenica, un numeroso svolgersi di simpatici Eventi, con diverse ubicazioni, che hanno coinvolto il centro della Località: Piazza della Vittoria, Piazza Osvaldo Mischi, Via Beatrice Alliata e il Lungomare del Porto Turistico.

Sabato 19 Settembre 2015, dalle ore 15:00, c’è stata l’apertura della “Mostra Mercato Prodotti Bio” a cui hanno fatto seguito la “Degustazione Vini”, la presentazione del “Concorso di Idee – Palamita 2016” e la presentazione della “Green Prevention Etica dell’Alimentazione” a cura della Federazione Italiana  Donne Arti Professioni e Affari (F.I.D.A.P.A.) di San Vincenzo.

Domenica 20 Settembre, la mattina, dalle 9:00 fino alle 11:00, il Concorso “Un Mare di BiscottiSailor Cookies”. 
Divertente gara, ideata dall’Architetto Professore Tommaso Agujari, che prevedeva la partecipazione di bambini dai 4 agli 8 anni, aiutati dai rispettivi nonni, intenti nella preparazione di biscotti che ricordassero i colori del “mare”. 
Il Concorso è stato vinto da due sorelline, Clara e Adela Sparapani, aiutate da nonna Claudia Meini.

In contemporanea, e per tutto il giorno, ancora la “Mostra Mercato Prodotti Bio”.

Dalle ore 12:00 alle ore 13:00, in Piazza della Vittoria, il sottoscritto Giorgio DracopulosEnogastronomo Scrittore e Critico Gastronomico Internazionale, ha presentato un “talk show” gastronomico. 
L’Evento, dal titolo “Il Mare dello Zazzeri”, ha avuto come ospite principale il grande Chef StellatoLuciano Zazzeri, del RistoranteLa Pineta” di Marina di Bibbona (LI), che, oltre a raccontare, con la  sua spiccata umanità, alcuni episodi della sua vita, non solo lavorativa, ha anche insegnato, al numeroso  pubblico presente, l’arte di sfilettare una “palamita” (gustoso pesce a cui San Vincenzo dedica l’unica specifica “Sagra” in Italia).

A questo Evento ho avuto il piacere e l’onore di ospitare e intervistare anche il Sindaco Alessandro Massimo Bandini, il Consigliere Regionale Toscano Gianni Anselmi, Presidente della Seconda Commissione “Sviluppo Economico e Rurale, Cultura, Istruzione, Formazione”, il Comandante della Locale Capitaneria di Porto, Vincenzo De Angelis, lo Chef Carlo Rampone, Delegato Provinciale Livornese della Federazione Italiana Cuochi (F.I.C.), lo Chef/Albergatore, di San Vincenzo, Gilberto Galligani e Maurizio Viliani dell’Associazione “Val di Cornia Bio”.

Nel Pomeriggio, dalle ore 17:30 alle ore 18:30, con la divertente introduzione musicale della BandaMagicaboola Brass Band”, davanti ai giardini del Lungomare del Porto Turistico, sempre il sottoscritto, ha presentato lo Show Cooking della bravissima Chef Deborah Corsi titolare, con il marito Emanuele Giampieri, del Ristorante La Perla del Mare” di San Vincenzo.

La Chef Corsi, proprio quest’anno, è stata premiata con l’ingresso nella prestigiosa AssociazioneJeunes Restaurateurs d'Europe” (Giovani Ristoratori d'Europa). 
L’Associazione, nata a Parigi, in Francia, nel 1974, grazie all'Azienda Grand Marnier, successivamente, si è allargata in Europa nel 1992 e attualmente è diffusa in tredici tra le più importanti Nazioni Europee, dal 2008, con una piccola rappresentanza, anche in Australia
Ad oggi conta più di 500 tra soci effettivi ed onorari (340 Ristoranti e 160 Alberghi) e si fregia del motto “Talento e Passione”. 

Durante questo Show Cooking, la Chef ha insegnato come preparare la “Lombatina di Gambero Fritta” con un ripieno di Salsiccia Toscana e ‘Nduja Calabrese (insaccato morbido molto piccante). Al numerosissimo pubblico presente è stata poi fatta assaggiare la particolare e buonissima preparazione accompagnandola con un cocktail dal nome “Lady Marmalade”, inventato appositamente, per questo abbinamento, dai giovanissimi e bravi Barman, del Ristorante Lounge BarFronte del Porto” di San Vincenzo, Francesca Mei e Giacomo Coscia.

A questo Show Cooking hanno portato il loro contributo anche Maurizio Viliani dell’Associazione “Val di Cornia Bio” e i Sommelier A.I.S. Sabrina Mollica e Mauro Paperini che hanno presentato e servito Vini Bianchi D.O.C. Val di Cornia di varie Aziende.

Successivamente, alle ore 19:00 circa, il pubblico presente si è spostato, seguendo la Banda Magicaboola Brass Band” che suonava delle allegre melodie, fino al RistorantePesce Piccolo”, sempre sul Lungomare del Porto Turistico.

Il nuovissimo RistorantePesce Piccolo”, inaugurato proprio all’inizio della stagione estiva 2015, è del famoso Contadino/Chef Paolo Parisi.

Sempre il sottoscritto ha dato inizio a questo ultimo Show Cooking, dedicato alla “Pasta al Sugo di Acciughe e Curry di Maremma”, presentando il grande Alfredo Sibaldi Bevilotti, Ristoratore livornese che per ben due volte ha avuto la prestigiosa “Stella” della Guida Rossa Michelin (una nel 1994 all’Osteria del Vecchio Castello di Triana, Frazione di Roccalbegna in Provincia di Grosseto, e l’altra nel 2000, quando trasferì il suo Ristorante a Montalcino, in Provincia di Siena, alla Pieve di San Sigismondo, bellissimo complesso del XIII Secolo), il famosissimo Contadino/chef Paolo Parisi e Donato Creti, bravo “aromatiere” nell’industria alimentare e l’inventore del “Curry di Maremma”.

Dopo la mia brevissima introduzione, Alfredo Sibaldi Bevilotti ha ben proseguito la presentazione della scenografica preparazione della pasta (in una grande padella basculante inventata dal vulcanico Paolo Parisi) e ha animato il dibattito con Donato Creti e lo stesso Paolo Parisi.

Alla fine sono stati letteralmente “presi d’assalto” dalla folla che voleva assaggiare la pasta.

In abbinamento alla pasta di Paolo Parisi sono state servite delle “bollicine” dell’Azienda “La Fuita” di Bassano del Grappa in Provincia di Vicenza.

La Prima Edizione di “GUSTO-SPHĒRA”, un Evento ad “alto contenuto enogastronomico”, che si è svolta a San Vincenzo, in Provincia di Livorno, è stata una bella Festa che ha riscosso un grande successo evidenziato anche dalla grande affluenza e partecipazione del pubblico.



Il Talk Show "Il Mare dello Zazzeri"

Lo Chef Luciano Zazzeri Sfiletta la Palamita

Alfredo Sibaldi, Luciano Zazzeri, G. Dracopulos

Lo Show Cooking della Chef Deborah Corsi 

Si Prepara il Cocktail "Lady Marmalade"

L'intervento dei Sommelier A.I.S.

Giorgio Dracopulos e Francesca Mei

Si serve il "Gambero" della Chef Deborah Corsi

La Magicaboola Brass Band

Inizia lo Show Cooking di Paolo Parisi

A. Sibaldi, D. Creti, P. Parisi, G. Dracopulos

La Pasta di Paolo Parisi nella Grande Padella

lunedì 21 settembre 2015

IL “CAVIALE” NON SOLO UN’ESPLOSIONE DI GUSTO MA UNA VERA E PROPRIA GIOIA PER IL PALATO.





Si dà il nome di Cavialevero” alle uova non fecondate di alcune particolari e rare tipologie di Storioni (i principali sono Beluga, Sterlet, Ossietra, Sevruga), queste uova possono essere “Fresche”, quelle di maggior valore gastronomico, o “Pastorizzate”. 

L’alimento Caviale si ottiene con la lavorazione e salatura di queste uova.

Tra le Aziende importanti, nel mondo, che producono Caviale di qualità una in particolare è Italiana, la “Royal Food” di Calvisano in Provincia di Brescia.

Questa Ditta, è straordinariamente ben condotta e presentata dalla gentilissima e affascinante titolare, la signora Nancy D’Aiuto,

La “Royal Food” ha l’esclusiva per la vendita in Italia della Caviale S.r.L., anch’essa di Calvisano (BS), leader nel settore dell’Itticoltura relativa all’allevamento degli Storioni.

Con il termine “Storione” si identificano circa 26 specie di grandi pesci che appartengono alla Famiglia degli Acipenseridae, una tra le più antiche famiglie (sono stati trovati fossili con 200 milioni di anni) di pesci ossei (con una struttura non cartilaginea) oggi esistenti e a rischio di estinzione.

I prodotti artigianali della “Royal Food” sono frutto di una lavorazione rigorosa che garantisce sempre la freschezza, mantenendo incontaminate le straordinarie  caratteristiche del Caviale selvatico.

L’Azienda produce, confezionandoli anche in astucci eleganti e funzionali:

- Perluga Black Label (Etichetta Nera), Fresco e Malossol (in russo “con poco sale”), l’eccellenza del Caviale;

- Perluga Blue Label (Etichetta Blu), Fresco e Malossol, secondo la migliore tradizione Russa;

- Caviar Caviale, Pastorizzato e Malossol, offre la possibilità di una degustazione senza i limiti di una vicina scadenza.

Degustando il Caviale Italiano della “Royal Food” di Calvisano (Brescia) si ha un’esplosione di gusto e una vera e propria gioia per il palato, anche in quelli più esigenti.  



Giorgio Dracopulos insieme a Nancy D'Aiuto

Royal Food, Caviale Perluga Black Label

domenica 13 settembre 2015

IL VIDEO DEL NUOVO ACCOGLIENTE E DIVERTENTE LOCALE “PESCE BARACCA - MERCATO E CUCINA” A FORTE DEI MARMI (LU).




Tra le Località turistico balneari Toscane più famose, belle ed eleganti, ubicata nella costa settentrionale della Provincia di Lucca, c’è Forte dei Marmi.

Qui il mare e la storia s’intrecciano con l’eleganza e la raffinatezza. 
L’ampio arenile di sabbia finissima è contornato dalla lunga fila degli attrezzati Stabilimenti Balneari, dalle verdi e riposanti aiuole ricche di palme, su cui si affacciano Ristoranti e Discoteche, non manca il panoramico Pontile che si allunga, per 300 metri, in mare a cui si accede attraversando la luminosa e verdeggiante Piazza Angelo Navari, ubicata nel centro del  lungomare di Forte dei Marmi.

Proprio nell’angolo (con Viale della Repubblica) lato sud di questa Piazza, è stato aperto, nell’estate 2015, un nuovo locale ristorativo molto particolare e polifunzionale che si chiama “Pesce Baracca”.
La nuova attività è il quarto Locale (sono tutti in fila e vicini sullo stesso lungomare) della Famiglia Vaiani.

Al “Pesce Baracca - Mercato e Cucina” di Forte dei Marmi, in Provincia di Lucca, ho trovato una grande e simpatica accoglienza e ho potuto apprezzare tutte le qualità di questo punto ristorazione/vendita, ricco non solo di cibo “fusion” e di selezionatissimi prodotti ma anche di un servizio intelligente e molto divertente.

Godetevi il “Video” cliccando sul link subito sotto:

lunedì 7 settembre 2015

AL “MOLO RONCIONI”, SULL’ARNO, UNA BELLISSIMA SERATA DI CULTURA ENOGASTRONOMICA PER UNIRE DUE STRAORDINARIE CITTA’: “PISA E LIVORNO AMICHE A TAVOLA”.




Il Fiume Arno è il corso d’acqua più grande e importante dello straordinario Territorio che porta il nome di Regione Toscana.
Nasce, a 1358 m. s.l.m., dalle pendici meridionali della seconda cima più elevata dell’Appenino Tosco-Romagnolo, il Monte Falterona

Il Fiume, dopo aver fato un percorso di 241 km., e aver attraversato importanti Città e Cittadine, come Firenze, Empoli, Fucecchio, Sante Croce sull’Arno, Pontedera, Cascina e per ultima Pisa, sfocia nel Mar Ligure (la parte più settentrionale del Mar Mediterraneo Occidentale).

L’Arno per secoli è stata un’importante via di comunicazione e trasporto fluviale fino al 12 Giugno 1848, quando venne ultimata la “Ferrovia Leopolda”, che con un percorso di 101 Km. collegò Firenze a Pisa e Livorno, offrendo un tragitto più veloce per persone e cose.

L’Arno è stato ed è fonte di ispirazione per pittori, poeti, cantanti e letterati, che, grazie alla meravigliosa vista, al fascino dell’acqua che scorre e ai fantastici tramonti, ci hanno lasciato bellissime opere e citazioni.

Tra gli innumerevoli esempi che potrei ricordare, ci sono le parole del maggiore poeta dell’Ottocento Italiano e una delle più importanti figure della letteratura mondiale, Giacomo Leopardi (1798 - 1837), che, nel 1827, dell’Arno, che scorre tra i Lungarni Pisani, testualmente diceva, “E’ uno spettacolo così bello, così ampio, così magnifico, così ridente che innamora”, e aggiungeva anche, “Non so se in tutta Europa si trovino vedute di questa sorta”.  

In uno dei punti più interessanti di Lungarno Mediceo, a Pisa, al numero civico 16, c’è un bellissimo e antico Palazzo, la cui facciata risale al 1600, che porta il nome dei suoi proprietari, la Famiglia Roncioni, una delle casate nobiliari più antiche della Toscana.

A Palazzo Roncioni tra il Settecento e l‘Ottocento vi soggiornarono illustri personaggi come il Granduca Pietro Leopoldo, Paolina e Luigi Bonaparte, Lord Byron, e, nel teatrino privato del Palazzo, il piemontese Conte Vittorio Amedeo Alfieri (illustre drammaturgo, poeta, scrittore vissuto tra il 1749 e il 1803) vi recitò una delle sue epiche “tragedie”, il Saul.

Praticamente davanti a Palazzo Roncioni c’è lo “Scalo Roncioni”, un’antica discesa che porta all’Arno, una delle due ultime rampe di accesso rimaste in Città dopa la ristrutturazione delle spallette (muri in pietra e mattoni), che sono l’argine del Fiume, avvenuta nel XIX Secolo.

Proprio qui, dal 20 Giugno 2015, è stato aperto, per la stagione estiva, un punto di ristorazione estremamente affascinante e accogliente: il “Molo Roncioni”.

Il “Molo Roncioni” è un’attrazione Turistica di grande importanza per Pisa, infatti non è solo un bar dove ci si può ristorare sotto il solleone o frescheggiare nelle calde serate estive, ma è possibile anche pranzare e cenare con ottime e saporite grigliate e non solo. 
Inoltre svolge un servizio accurato di gite turistiche, in battello sul fiume, che permettono di ammirare splendidi e inusuali scorci della Città. 

Il “Molo Roncioni” effettua anche un servizio di noleggio imbarcazioni.

La struttura consiste in una piattaforma galleggiante, ancorata a terra, dove è stata attrezzata una sala, la piccola cucina e i servizi. 
Oltre a ciò diversi tavolini all’ombra di grandi ombrelloni si trovano sull’adiacente molo. 
Poi c’è il grande e comodo battello.

Un posto veramente particolare in cui, sviluppando una mia idea, con la collaborazione di General Manager del “Molo Roncioni”, Gustavo Elmi (detto “Cecio”), dello Chef/Scrittore livornese Paolo Ciolli, del Segretario del “Consorzio Toscana Sapori”, Antonio Schena, e dello Chef del “Molo”, Mirco Matassini, ho voluto organizzare una serata molto particolare.

La serata, di cultura enogastronomica, si è svolta Giovedì 3 Settembre 2015.
Il tema era molto “stuzzicante” data la nota rivalità tra le due straordinarie Città: “Pisa e Livorno amiche a tavola”.

Ma del resto ambedue i centri urbani sono ubicati in un fantastico territorio, con delle magnifiche e secolari tradizioni enogastronomiche, in cui si trovano anche moltissime ricette comuni.

La serata, supportata da una perfetta situazione climatica, è iniziata alle ore 18:00 con l’arrivo dei primi ospiti. 

Alle 18:30 tutti coloro che erano arrivati in tempo sono saliti a bordo del battello per la gita. 
Il percorso, di circa un’ora, ha risalito l’Arno, oltre il Giardino Scotto, fino all’altezza della Chiesa di San Michele degli Scalzi, per poi ridiscendere, verso il mare, fino alla Cittadella e successivo ritorno al “Molo”.
Durante il percorso lo Chef Paolo Ciolli ha fatto da “chaperon” e le persone imbarcate hanno potuto degustare un aperitivo accompagnato da buonissimi stuzzichini assortiti preparati dallo Chef Matassini.

La bollicina servita come aperitivo: “Continuum 2013”, I.G.T. Spumante Rosé Brut, prodotto dalla Tenuta “La Macchia” di Montescudaio (PI).

Per tutto il percorso del battello, il preparatissimo Michele Di Lupo (detto "Bubu"), pilota e in contemporanea “voce” storica narrante, ha dettagliatamente descritto e ampiamente illustrato tutto ciò che di bello si poteva ammirare.

Alle 19:30 il Battello è rientrato sbarcando gli entusiasti passeggeri che si sono aggiunti agli altri ospiti, che nel frattempo erano sopraggiunti, e tutti si sono accomodati ai tavolini mentre un romantico e splendido tramonto calava sull’Arno.

Successivamente il sottoscritto Giorgio Dracopulos, Enogastronomo/Scrittore e Critico Gastronomico ha aperto e introdotto la serata vera e propria con lo Chef Mirco Matassinipadrone di casa”.

Un ricchissimo e buonissimo Buffet, con preparazioni frutto di ricette dello Chef/Scrittore Paolo Ciolli, realizzate dallo Chef di Casa Mirco Matassini, ha deliziato i partecipanti: Zuppa Toscana, Muggine con patate, Baccalà, fritto in diretta, con salse di accompagnamento, Muscoli ripieni, per poi finire con la “Ricotta briaa” e il Ponce del Taccola.

Al “Molo Roncioni”, tra i prodotti di primissima qualità usati, ci sono quelli delle Aziende associate al “Consorzio Toscana Sapori”, di “CNA Pisa”, che attraverso il progetto “Arno di Gusto” partecipa a questa pregevole iniziativa estiva Culturale/Enogastronomica.

I Vini in abbinamento al Buffet sono stati due: “Aprilante 2014” Bianco Toscana I.G.T. e “Appunto 2011” Rosso Toscana I.G.T. dell’Azienda “Pieve dei Pitti” di Terricciola (PI). 
Sergio Gargari in persona, titolare di “Pieve dei Pitti”, ha gentilmente e esaustivamente illustrato i suoi Vini e la sua Azienda.

Durante la serata, con l’aiuto del simpatico ed esperto Giornalista pisano Renzo Castelli, ho presentato l’ultimo numero della Rivista di EnogastronomiaOinos - Vivere di Vino”.

Il numero 12 di “Oinos” ha una bellissima foto in copertina (del bravissimo fotografo Bruno Bruchi) in cui si vede la suggestiva vista da una delle finestra del Relais PisanoI Miracoli” (la Torre Pendente) e in primo piano la signora Maria Carla Arrighi, Amministratore Unico del Relais stesso.
All’interno un mio ampio articolo (sempre illustrato da Bruno Bruchi) dedicato a Pisa con la storia della Piazza dei Miracoli e quella del RelaisI Miracoli”.

Successivamente sempre con il prezioso aiuto di Renzo Castelli, il sottoscritto ha presentato il noto  Chef/Scrittore Paolo Ciolli che ha simpaticamente illustrato il suo più recente e corposo Libro di ricette e non solo “Livorno la Ghiotta”.

Alla fine, dopo i ringraziamenti miei e di Antonio Schena, gli interventi si sono conclusi con alcune parole di saluto del Sindaco di Pisa Marco Filippeschi.

Tra i numerosi presenti alla serata, l’Assessore all’Urbanistica e all’Edilizia Privata del Comune di Pisa, Ylenia ZambitoSergio Piane della Segreteria del Sindaco di Pisa e l’Avvocato Giuseppe Toscano Presidente dellaFondazione Teatro Verdi” di Pisa, oltre a diversi Giornalisti dei quotidiani “La Nazione” e “Il Tirreno”.

Un vero e proprio grande successo la serata “Pisa e Livorno amiche a tavola” al “Molo Roncioni” di Pisa confermato da tutti i presenti che hanno gradito moltissimo l’iniziativa.




Castelli, Dracopulos, Matassini, Ciolli, Schena

Gustavo Elmi (detto Cecio) e Mirco Matassini

"Molo Roncioni" i Preparativi per la Serata

Il Battello

Una Vista dal Battello

Il Tramonto

Lo Chef Mirco Matassini e Giorgio Dracopulos

Alcuni Ottimi Prodotti di "Toscana Sapori"

Una Vista del Buffet

Si Frigge il Baccalà

Sergio Gargari di "Pieve dei Pitti" e Dracopulos

Il Giornalista Renzo Castelli e Giorgio Dracopulos

Giorgio Dracopulos presenta la Rivista "Oinos"

Giorgio Dracopulos e lo Chef/Scrittore Paolo Ciolli

   Il Sindaco Marco Filippeschi e Giorgio Dracopulos