La Città di
Firenze, oltre ad essere il Capoluogo della fantastica Regione Toscana, è
quello straordinario concentramento storico/culturale a cielo aperto che tutto
il Mondo ci ammira.
Per elencare
tutte le meraviglie che si possono trovare a Firenze ci vorrebbe
un’enciclopedia composta da innumerevoli tomi.
Oggi vi
voglio parlare di un Palazzo in particolare, ubicato in Via delle Seggiole, nel
pieno centro storico di Firenze, tra il Duomo, Palazzo Vecchio e Santa Croce, a
due passi dal Museo del Bargello e dalla Casa di Dante Alighieri.
l quartiere
di Santa Croce (il più grande dei quattro storici quartieri di Firenze) è oggi
una delle zone più frequentate dalla “movida” Fiorentina.
Il Palazzo in
questione è il “Palazzo delle Seggiole”, uno degli edifici della Famiglia “Medici
Tornaquinci”, che con il suo straordinario fascino riporta ai tempi della Corte
del Granduca Cosimo I de’ Medici (1519 - 1574) e del suo abilissimo
plenipotenziario Bartolomeo Concini, la cui figlia si sarebbe unita in
matrimonio con Cosimo di Francesco de’ Medici del ramo della Castellina, poi
diventati Medici Tornaquinci.
Siamo negli Anni
nei quali, intorno alla “corte medicea”, gravitavano personaggi e artisti come
Giorgio Vasari, Benvenuto Cellini e moltissimi altri dai nomi altrettanto
illustri.
Il “Palazzo delle
Seggiole”, ha una chiara impronta quattrocentesca, ma le sue origini sono assai
più antiche.
Via delle
Seggiole, antecedentemente, si chiamava Via Canto dei Bastari, come si legge
sulla targa apposta sullo stesso edificio in angolo con via de’ Pandolfini.
E
proprio la Famiglia dei Bastari (o Bastai) - Rittafè ne furono gli antichi
proprietari, nel XII secolo, quando il palazzo aveva ancora forme di case più
povere, ma ben curate, dotate addirittura di sotterranei e vie di fuga.
Ed è proprio
qui, in questa straordinaria e fascinosa “macchina del tempo muraria” che,
Mercoledì 16 Settembre 2015, è stato inaugurato il nuovo super accogliente
Ristorante-Wine Bar dal nome estremamente
semplice e minimalista: ”Locale”.
Il “Locale”
si apre con tutta la sua bellezza nell’attuale piano terreno, con sfarzo
rinascimentale e mediceo, e nell’antico piano stradale della Firenze del XII
Secolo (attualmente il piano interrato).
Il grande
ingresso si apre alla vista con un “jardin d’hiver”, un moderno giardino
verticale, grazie alle affascinanti quinte costituite da piante che salgono
sulle pareti fino a raggiungere la speciale e bellissima, oltre che
luminosissima, copertura in vetro termico, apribile (si divide e scompare nei
due lati del tetto) grazie a un particolare meccanismo realizzato con una
tecnologia molto avanzata.
E’ la
“lounge” del Ristorante, che funziona a sua volta da “wine e cocktail bar”.
Gli arredi,
in legno di rovere satinato, tra il grigio e il nero, con una sapiente patina
di “sporco” richiamano l’essenzialità
dell’ambiente, il pavimento è originale, semplicemente ripulito come del resto
tutto quello che esisteva nelle sale fin dall’epoca medicea.
Il grande
bancone centrale richiama con rifiniture in “nero assoluto” le “work station”
da disco-club per i cocktail.
Ma il piano di zinco riporta al fascino della
Parigi dei primi del 1900, atmosfera
sottolineata anche dalle sedie e dai tavolini modello bistrot.
Tutto
intorno grandi scaffali pieni di bottiglie.
Qui, nella “piazza coperta”, si possono
consumare anche spuntini, piatti veloci oppure gli stessi piatti preparati
dalla cucina e serviti ai tavoli del Ristorante, ma in modo più “easy”.
Le Sale del
Ristorante, al piano terreno, sono diverse e conservano intatto il fascino del
1500, spiccano una stufa di maiolica autentica, con gli stemmi dei Medici e dei
Concini, gli stucchi, gli affreschi ai soffitti e le vetrate alle grandi porte.
L’arredamento
è tutto nuovo, ma con un potente richiamo all’antico, seppure in maniera non
invasiva.
Due scalette
in pietra, una nel “jardin d’hiver”, e l’altra, più ripida, stretta e
caratteristica, in una della salette, consentono di fare un vero e proprio tuffo
nel Medioevo, all’epoca della Famiglia Bastari.
La prima
scaletta porta al corridoio-tunnel a volta tonda su cui si aprono ai lati
diversi spazi.
La
fantastica storica cucina (con il grande focolare, l’acquaio in pietra serena e il
forno che riporta la Croce ottagonale dei Cavalieri di Santo Spirito), una sala
da pranzo, una zona con l’antico pozzo per l’acqua, e una nicchia, ancora più
antica dove è stata ricavata una preziosa Cantina, super preziosa anche nei
ripiani.
Poi ci sono
le antiche stanze della lavanderia del 1200, dove scende direttamente l’altra
scaletta dal Ristorante.
Dove si è
potuto l’intonaco è rimasto ancora quello originale, semplicemente ripulito.
Il
contesto è una bellissima cornice dove si possono svolgere cene-degustazione di
gruppi e aziende o eventi, alla maniera Medievale, con il vino servito
esclusivamente in bottiglie formato magnum.
Gli oltre 600
metri quadri attualmente sfruttati per tutto il nuovo “Locale”, nel corso dei
secoli, sono stati scuderie, rimessaggio di carrozze, magazzini, officina e
depositi artigianali, ma ora sono tornati splendidamente a una nuova e
affascinante vita.
Dopo un anno
di impegnativi lavori, tra le tante meraviglie tecnologiche realizzate (che
però non si vedono da tanto che sono state ben mimetizzate), c’è anche la
bellissima e moderna Cucina.
La Cucina è stata
affidata al giovane e bravo Chef Fabio Silla, 28 anni, ex Sous-chef di “Villa San Michele” a Fiesole.
La super
visione gastronomica è stata affidata all’Executive Chef Gabriele Rastelli, Chef
al “Cestello RistoClub”, che ha studiato, per il “Locale”, un Menu di
terra e di mare che sappia interpretare la tradizione con concreta
immaginazione e costruttiva fantasia.
Grande
rilievo in cucina è stato dato alla nuova griglia a carbone (di quercia) e
alla carne, soprattutto quella straordinaria di Chianina.
Quindi grande spazio
a meravigliose bistecche alla Fiorentina, o alle costate e lombate di vitello o
a quelle di Scottona.
Se poi si preferisce della carne ancor più particolare
c’è il manzo Giapponese Wagyu di Kobe, naturalmente certificato.
Poi c’è da
sottolineare che tutti i prodotti da forno sono fatti in casa, cornetti,
focacce, grissini e pane a fette, ma anche i “petit four”.
Tutto viene
preparato in un’apposita stanza al piano superiore, ricavata da un antico
appartamento del piano nobile, dotata delle più recenti tecnologie.
Al Bar viene
attuata una grande, costante ricerca e selezione dei migliori distillati e
liquori.
Frutta ed
erbe per i cocktail sempre freschissime e di stagione.
Il bartender
Matteo Di Ienno, fiorentino, dopo la prima esperienza al Four Seasons a
Firenze, ha lavorato all’Employees di New York e poi a Londra all’Edition
Hotel.
Per lui è un ritorno a casa in grande stile.
Si chiama “LOCALE”,
ma nel Logo ha anche il simbolo dell’infinito, senso di uno sguardo a tutto
tondo nel tempo e nello spazio su Firenze e la fiorentinità, il nuovo Ristorante
è elegante, super accogliente, ma accessibile a tutti.
Sono andato
al “Locale” e, oltre ad appezzare tutta la magnificenza fin qui descritta
insieme alla straordinaria super professionale accoglienza, ho potuto degustare
le seguenti ottime preparazioni:
- Capasanta alla
piastra al Sale di Maldon (particolare sale dalla forma a scaglie prodotto in
Inghilterra nella Cittadina di Maldon, appunto, situata sull’Estuario del Fiume
Blackwater nella Regione dell’Essex) con crema di patate di Cetica;
- Tortelli
ripieni di pecorino del casentino e pepe nero, su crema di porri al rosmarino
di bosco e tartufo nero;
-
Meravigliosa bistecca alla Fiorentina di carne Chianina I.G.P. femmina, la più
tenera;
- Bavarese
al cioccolato bianco e origano, riduzione d’arancia caramellata e spugna alla
carota.
Le portate
sono state accompagnate da due buoni vini:
- “Cantina della Volta Lambrusco
Rosé di Modena Spumante 2010”, D.O.C., brut metodo classico, 12% Vol., prodotto
dalla “Cantina della Volta” di Christian Bellei, ubicata a
Bomporto in Provincia di Modena;
- “Divertimento
2014”, Rosso Toscano I.G.T., un blend tra Colorino, Canaiolo e Ciliegiolo,
13,5% Vol., prodotto dall’Azienda Agricola “Dievole” di
Vagliagli in Provincia di Siena.
Il “Locale”
resta aperto tutti i giorni, dalle 19,30 fino a notte inoltrata e per la
clientela c’è anche il servizio di “car
valet” (pensano loro a parcheggiarvi la macchina).
Che dire di
più, il nuovo straordinario Ristorante-Wine Bar “Locale” in centro a Firenze è
stato voluto e ideato dal suo proprietario, Giacomo Corti, conosciutissimo
imprenditore di successo, titolare anche di altri locali di prestigio
fiorentini come il “Cestello RistoClub” e il “Convivium”.
Antica Stufa in Ceramica
Il Corridoio-Tunnel
L'Antica Cucina
Una Saletta al Piano Interrato
La Cantina
La Ripida Scaletta Scende nell'Antica Lavanderia
La Brigata di Cucina: Foto di Gruppo
Capesante alla Piastra
Tortellini e Tartufo Nero
Meravigliose Bistecche alla Fiorentina
Bavarese al Cioccolato Bianco e Origano
Giacomo Corti e Giorgio Dracopulos
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