La Spagna è quel meraviglioso Paese,
ricco non solo di storia, che è ubicato nell’Europa Sud-occidentale.
Insieme al
Portogallo, Andorra e Gibilterra forma quel grande e particolare Territorio che
prende il nome di Penisola Iberica.
La Storia della Spagna è molto
complessa e interessante e si perde nella notte dei tempi.
Ma una breve e specifica Storia ve la
voglio raccontare.
Sotto il Regno di Filippo V di Borbone
(1683 - 1746), a Madrid, al posto di un antico insediamento militare dei Mori
del IX Secolo e successivamente Cristiano, diventato poi “Alcazar de los
Austrias” (fortezza degli Austriaci, intendendo la dinastia dei Borbonici “Habsburg”),
completamente distrutto in un rovinoso incendio nel 1734, si progettò e si iniziò
la costruzione del nuovo “Palacio Real de Madrid”.
Il 17 Aprile del 1738 iniziarono gli
imponenti lavori che furono affidati all’Architetto Torinese Giovanni Battista
Sacchetti (1690 - 1764).
La costruzione del “Palazzo Nuovo”,
come fu inizialmente chiamato, si prolungò fino al 1764, il primo Re che vi
prese dimora fu Carlo III di Borbone (1716 - 1788).
Il Palazzo, dal 18 Giugno 2014, è la
Residenza Ufficiale anche dell’attuale Re di Spagna, sua maestà Filippo VI, ma
non è stato più abitato dal 1931, quando Re Alfonso XIII di Borbone (1886 -
1941) lasciò la Spagna dopo una “specie” di plebiscito che scelse la
Repubblica.
L’imponente Palazzo Reale di Madrid si
erge maestoso ai numeri civici 2, 4 e 6 di Calle de Bailén, in pieno centro
della bella Capitale Spagnola, davanti ai verdi e accoglienti giardini di Plaza
de Oriente.
Il complesso, in stile Barocco, oggi
“Patrimonio Nacional”, è il più grande Palazzo Reale di tutta l’Europa
Occidentale, ha una superficie di 135.000 metri quadrati e 3.418 stanze.
Sale e
saloni arredati con sfarzo e ricchezza, pieni di bellissime opere d’arte di
famosi artisti di varie epoche.
Potete trovarvi una infinità di
pregiati mobili, arazzi, tappeti, lampadari, affreschi e dipinti, preziosi
orologi, rarissime porcellane, oltre alle ricche collezioni come l’armeria, un
vero e proprio museo.
Che dire di più sennonché è
semplicemente bellissimo e assolutamente da visitare.
Tenendo alle spalle il Palazzo Reale, avete
di fronte Plaza de Oriente, in angolo a destra, quest’ultima, confina con un’altra
piccola Piazza denominata Plaza Ramales.
Proprio da qui, percorrendo per pochi
passi Calle de la Amnistia, al Civico 10, c’è un Locale graziosissimo e
accogliente dove si mangia un tipo di cucina definita, per la sua ecletticità e
particolarità, “selvaggia”:
La Candela Restò, uno dei
migliori Ristoranti della Capitale Spagnola.
“La Candela Restò” ha al vertice lo
Chef Samy Ali Rando.
Samy Ali è nato a Madrid 16 Dicembre
1981, il Padre Tarig, ha origini Sudanesi, la madre è Spagnola, è cresciuto nel
Quartiere di Madrid che si chiama Carabanchel, un Distretto diviso dal Centro
della Capitale dal Fiume Manzanarre.
Fin da piccolo, circa 8 anni, ha iniziato
a manifestare palesemente, in casa e fuori, la sua interessata e innata
predisposizione per la Cucina.
Questo lo ha portato, raggiunta l’età
scolastica giusta, a frequentare e diplomarsi alla “Escuela de Hostelería María de Zayas”
a Majadahonda, un Comune a 16 Km. da Madrid.
Ma non è ancora diplomato quando per
Samy è iniziato il percorso che, attraverso gli anni, lo porterà a fare
esperienze straordinarie in famosi Locali in varie Città del Mondo.
L’esordio è subito prestigioso nella Cucina
del grandissimo Chef Mario Sandoval al Restaurante “Coque” a Humanes de Madrid
(nell’Estate 2017 il “Coque” si è trasferito in pieno
Centro della Capitale).
Poi, da dopo il diploma, è tutto un
girare per fondamentali esperienze in Locali importantissimi e mitici come, tra
gli altri, il Restaurant “Cambio De Tercio” di
Londra, il “Kabuki” di Madrid o “El Racó de Can Fabes” (chiuso nel 2013 causa la prematura scomparsa del titolare, il grande Chef
Santi Santamaria).
E poi ci sono stati anche molti tour enogastronomici
di apprendimento in molte Zone e varie Città della Spagna e del Mondo: Londra,
Khartoum, Shanghai, Irun, Barcellona……….
Il risultato di tanto girare e
apprendere è che la Cucina dello Chef Samy Ali Rando si esplica nella sua
grande padronanza delle tecniche di preparazione (anche le più moderne) che
vengono eseguite alla perfezione sia nelle ricette originali sia in quelle
rielaborate.
Samy riesce a fondere con
eleganza tipi di Cucine provenienti da luoghi molto lontani tra di loro,
Africa, India, Perù, Cina, Thailandia, Giappone e Spagna unendoli in un mix che
lui stesso definisce “Cocina de Fusión Planetaria”.
Agli inizi del 2013, Samy Ali, insieme
ad altri soci, ha rilevato il Ristorante “La Candela Restò” a Valdemorillo, un
piccolo Comune montano (a 815 metri s.l.m..) distante circa 48 Km. dal Centro di
Madrid.
In Spagna tutte le distanze si calcolano a partire dal Km. 0 (il punto
di partenza) ubicato nella bella e famosa Piazza di “Puerta del Sol” nel Centro
di Madrid.
Immediatamente arrivarono i primi
riconoscimenti: infatti al Ristorante “La Candela Restò” si mangiava una Cucina
diversa e divertente, da loro stessi subito definita “selvaggia”.
Le crescita della fama del Ristorante è stata così rapida che nel giro di poco più di un anno il Paese di Valdemorillo era diventato
“stretto”: ecco che nel Giugno 2014, La Candela Restò, si
trasferisce e apre al 10 di “Calle de la Amnistia”, in pieno centro di Madrid.
“La Candela Restò” è un Locale molto
accogliente, raccolto e informale.
Superata la porta d’ingresso un piccolo
disimpegno, a sinistra la Cucina a vista, a destra si entra nella Sala.
La Sala ha una forma rettangolare ed è molto
luminosa, le pareti sono rivestite di mattonelle bianche, tutto l’arredamento è
fatto con pezzi di
antiquariato importanti, come la Facciata, posizionata in fondo alla Sala, del
primo ascensore (a due porte) della Capitale Spagnola.
Anche le sedute, uguali
solo ad ogni tavolo (in tutto 8 per un massimo di 24 coperti), sono state
scelte di vari i tipi e in stile diversi, come anche i rivestimenti.
In tutto ciò e in ogni altro
particolare si vede la mano della brava professionista che si è occupata della
ristrutturazione e dell’arredamento: Sión Caderón, cofondatrice, socia e creativa del Locale.
“La Candela Restò” non ha il Menu alla
Carta, ci sono “Tre Percorsi Degustazione Consigliati” denominati “La
No-Carta”, che si differenziano, a salire, per il numero di portate (12-16-18)
e per i prezzi.
I “Non Menu” sono molto simpatici, tutti illustrati da disegni
e schizzi fatti personalmente dallo Chef Samy Ali Rando.
La Carta dei Vini è molto selezionata, ampia
e vasta la scelta, circa 200 Etichette per più di 600 bottiglie che si possono
anche vedere nella piccola Cantina a Vista climatizzata.
Una Carta che, grazie
alla cura e alla professionalità di Jacinto Domenech Salvador, Sommelier del
Locale, cambia spesso.
Jacinto è nato nel piccolo Comune di Torreblanca, nella
Comunità Autonoma Valenciana, il 7 Febbraio 1986.
Molte sono le particolarità e curiosità
del Ristorante, le prenotazioni, ad esempio, vengono prese, dall’orario di
apertura, sia pranzo che cena, a scalare, due tavoli ogni mezzora, in modo tale
da poter dare sempre il massimo nella cura di ogni commensale.
Altra curiosità,
non c’è nessun tipo di pane in tavola, viene servito esclusivamente se il
piatto del momento lo richiede.
L’acqua è a km. 0, quella del rubinetto,
filtrata da un sistema certificato e portata in bottiglie personalizzate.
Ma veniamo alla degustazione fatta che,
su mia richiesta, ha interessato il Percorso più lungo, quello di 18 Portate.
Su consiglio del bravo Sommelier
Jacinto Domenech Salvador alle preparazioni sono stati abbinati i seguenti
interessantissimi Vini Spagnoli:
- “Dominio De La Vega Brut 2014”, Cava
(denominazione Spagnola
per la “bollicina” metodo classico) Reserva
Especial, un Blend di Uve Macabeo e Chardonnay, 12% Vol., prodotto dall’Azienda
Dominio
De La Vega;
- “Capellanía 2012”, Rioja Denominación de
Origen Calificada, Vino Bianco Secco, 100% Viura (Macabeo), 13% Vol., prodotto
dall’Azienda Marqués De Murrieta;
- “Los
Tabaqueros 2006”, Vino Blanco Tradicional, un Blend di Uve Sabro (Vitigno
Autoctono delle Canarie), Malvasía Aromática, Vijariego (raro Vitigno Bianco),
Listan Blanco de Canarias (il Vitigno che occupa il maggior territorio
vinificato delle Isole Canarie), 14,5% Vol., una piccola e preziosa produzione
di sole 1800 bottiglie fatta dall’Azienda Llanos Negros.
Sono state
servite le seguenti portate che elenco con i nomi indicati dallo Chef:
-
Encurtidos y fermentos – Cracks – Rama – Wasificacion – Funado – Caldo de la
yaya – Solo salmón – Udon al ajillo – Carne = Pescado – Susto del Chipirón –
Harumaki – Wagyu – Brownie de mole – Candy eléctrico – Avocado – Tè chai –
Basta – Azúcar.
Tutto molto
buono; alcune delle presentazioni sono delle vere sorprese e il tutto è stato
un gioco molto divertente e godurioso.
La maggior
parte delle portate si degustano con le mani, ma il servizio di salviette
pulite è molto efficace e pronto.
Nulla
identifica meglio la Cucina del vulcanico Chef Samy
Ali Rando se non le sue stesse parole:
“La mia cucina è una Cucina Cosmopolita ma è anche un Mondo
sottosopra (el Mundo al revés)...… è una continua e costante dichiarazione di
intenzioni (declaración de intenciones)”.
Prendiamo,
per esempio, la preparazione denominata “Rama”, sopra un inatteso grande ramo
nidificavano alcuni deliziosi assaggini:
ecco l’arma vincente dello Chef,
fantasia, esperienza e tecnica unite in un contesto decisamente molto
piacevole.
Lo Chef Samy Ali è assistito da una giovane Brigata
di Cucina di 8 elementi.
Il servizio
è stato professionalmente e gentilmente eseguito dall’altrettanto giovane
Brigata di Sala di 6 persone con a capo il bravissimo Maître Josè Dalton (nato Madrid
il 6 Agosto 1980).
Per i suoi
molti pregi a La Candela Restò, dello
Chef Samy Ali, la “Guía Michelin España & Portugal
2018” ha concesso la
prestigiosa prima “Stella”.
A “La
Candela Restò” di Madrid, in Spagna, ho degustato con piacere la “Cucina
Selvaggia” dello Chef Samy Ali Rando godendo i sapori
e le sensazioni di una vera e propria esperienza.
L'Ingresso
La Sala
Una Vista Della Sala
La Cantina a Vista
Percorso Degustazione Pagina 1
Percorso Degustazione Pagina 2
Percorso Degustazione Pagina 3
Percorso Degustazione Pagina 4
"Encurtidos
y fermentos"
"Cracks"
"Wasificacion"
"Funado"
"Solo Salmón"
"Udon
al Ajillo"
"Susto
del Chipirón"
"Harumaki"
"Candy Eléctrico"
"Basta"
"Azúcar"
Lo Chef Samy Ali Rando e Giorgio Dracopulos
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