In una Valle
delle splendide e verdeggianti Zone Montuose delle Alpi Apuane, nella Regione
Toscana, c’è un Borgo antico, Colonnata, noto non solo per il suo fascino ma
anche per le sue Cave di Marmo Bianco (le più antiche risalgono all’Epoca
Romana) e per il suo particolarissimo raro e gustosissimo Lardo.
Colonnata è
una suggestiva Frazione (poco più di duecento abitanti) del Comune
di Carrara nella Provincia di Massa-Carrara, si trova tra i monti
Maggiore, Spallone e Sagro, a circa 8 km ad est di Carrara stessa; il
Borgo si raggiunge tramite l’antica strada che passa per altri due interessanti
Borghi: Codena e Bedizzano.
Il
Territorio della Frazione di Colonnata è ubicato all'interno del magnifico
“Parco Naturale Regionale delle Alpi Apuane”.
Le origini
di Colonnata risalgono intorno al 40 a.C. quando ivi sorse un insediamento per
l'alloggio degli schiavi destinati allo sfruttamento intensivo delle cave di
marmo da parte degli Antichi Romani. Il nome dell'insediamento si ritiene probabilmente
derivare dal vocabolo Latino “columna” indicativo del posto dove si
ricavava il marmo per le colonne di marmo, ma l'origine
del toponimo potrebbe anche essere ricollegata ai termini Latini “collis” (colle)
o “columen” (sommità).
Nell'Alto
Medioevo Colonnata quasi certamente è stata una roccaforte difensiva per i
popoli che si sono succeduti in queste zone come
Bizantini, Goti e Longobardi. Il Borgo ha continuato a vivere,
fino ad oggi, soprattutto grazie all'attività estrattiva del marmo.
Probabilmente i Longobardi, vista la folta presenza di Boschi di Castagni,
introdussero in Zona l’allevamento dei suini favorendo con il tempo l'attività
di trasformazione delle carni che venivano acquistate appena macellate come
cibo per i cavatori, dando così inizio a quella tradizionale produzione anche
del celebre Lardo di Colonnata.
Colonnata ha
mantenuto in parte le caratteristiche storiche originali fondate principalmente
sull'uso nelle opere murali del marmo lasciato a vista, nei portali, negli
stipiti di porte e finestre e in altri componenti edilizi. Tra gli altri
elementi di spicco presenti nel Paese si possono ammirare la Porta Nord di
accesso al Borgo, appartenuta alla cinta muraria medioevale oramai scomparsa,
l'aia pavimentata in marmo che si trova nella punta più a Sud dell'abitato, la
Piazza Palestro, il Campanile con sassi a vista e orologio oltre all’unica
Chiesa Parrocchiale risalente al XII Secolo (ma l’aspetto attuale è
cinquecentesco) dedicata a San Bartolomeo ubicata al centro dell’abitato a
cui si accede da una breve scalinata in marmo.
Il Paese
ospita anche il suggestivo monumento al Cavatore, realizzato nel 1983 dallo
Scultore Alberto Sparapani (1911 - 2004), che celebra tutti i lavoratori del
marmo che con estrema fatica e moltissimi lutti hanno fatto prosperare nei
Secoli non solo il Borgo.
Il “Lardo di
Colonnata” è un magnifico prodotto che ha reso il Borgo di Colonnata famoso nel
Mondo.
Il “Lardo di
Colonnata” è un gustoso salume che si ottiene dall’accurata e antica lavorazione
stagionale, che si svolge da Settembre a Maggio in un microclima esclusivo, dello
strato adiposo ricavato dal dorso di selezionati suini. Le parti scelte dalla
regione occipitale fino alle natiche e lateralmente fino alla pancetta, del
peso di 7/8 kg ciascuno, vengono lavorate entro le 72 ore successive. Il
grasso viene sistemato in apposite vasche di marmo bianco (ricavate da blocchi
di marmo interi provenienti dal bacino marmifero locale) denominate “conche” (le
più antiche risalgono al XV Secolo), in grado di mantenere la
freschezza del prodotto e di assicurare la sua perfetta conservazione, dove
viene con una storica e tramandata arte manuale lavorato. Ciascuna conca viene
strofinata all’interno con aglio e quindi riempita con strati alternati di
lardo (alcuni quintali per conca) e una particolare miscela costituita da sale
marino naturale, pepe nero macinato, rosmarino fresco e aglio fresco sbucciato
e triturato a cui si possono aggiungere anche altre spezie. Non viene usato
alcun tipo di additivo e conservante. I recipienti vengono poi chiusi con una
lastra di marmo. Gli ingredienti sono lasciati riposare per un periodo minimo
di sei mesi con controlli periodici, all’interno di locali bui e poco aerati,
nei quali l’umidità dipende solo da fattori naturali. Durante questa fase deve
essere spesso controllata la consistenza della cosiddetta “salamoia” il liquido
rilasciato dal lardo in seguito al prolungato contatto con il sale.
Le
principali caratteristiche del “Lardo di Colonnata” sono la forma
indicativamente rettangolare, lo spessore non inferiore a 3 cm. con la
possibilità della presenza di una striscia di magro. L'aspetto si
contraddistingue da una parte inferiore con la cotenna e da parte superiore
ricoperta dal sale di stagionatura reso scuro dalle piante aromatiche e dalle
spezie.
Nel
complesso il Lardo ha una consistenza omogenea e morbida, delicatamente umida, è
di colore bianco, leggermente rosato o vagamente brunito. Il profumo è
delizioso, una fragranza ricchissima di aromi, il sapore delicato, fresco,
finemente sapido: una magnificenza che si scioglie in bocca.
Il “Lardo di
Colonnata” contiene una buona percentuale di grassi essenziali omega
3 e omega 6 e grazie alla presenza di erbe aromatiche e spezie, di
cui assorbe e trasmette tutte le proprietà salutistiche positive, apporta
nutrienti fondamentali utili nella regolazione ormonale umana, nella
comunicazione tra cellule, nel corretto funzionamento del cervello, del sistema
riproduttivo e del sistema immunitario.
La fama,
cresciuta negli anni, del “Lardo di Colonnata” lo ha portato a essere da cibo
povero per Cavatori a una delizia molto ricercata, per tale motivo è nata la
necessità di proteggere la sue specialissime prerogative qualitative e
quantitative. Nel 2000 è diventato “Presidio Slow Food” (un prodotto raro ed
eccellente), nel 2004 ha avuto il riconoscimento dal Ministero delle Politiche
Agricole e Forestali con il Marchio “I.G.P.” (Indicazione Geografica Protetta,
riconoscibile dal Sigillo Bianco di plastica apposto direttamente su ogni
trancio del Lardo) che protegge i nomi di prodotti provenienti da regioni
specifiche e che possiedono qualità particolari o godono di una reputazione
legata al Territorio di produzione, infine è arrivata anche la tutela a livello
Europeo. Conseguentemente è sorta anche l'“Associazione di Tutela del Lardo di
Colonnata”.
La Zona di
Produzione esclusiva del “Lardo di Colonnata IGP” rientra nel Territorio della
Regione Toscana nella Frazione di Colonnata, Comune di Carrara, Provincia di
Massa-Carrara, mentre gli allevamenti dei suini destinati alla sua
realizzazione devono essere ubicati nelle Regioni: Toscana, Emilia-Romagna,
Veneto, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Umbria, Marche, Lazio e
Molise.
Le “Larderie”
di Colonnata rientranti nell' “Associazione di Tutela del Lardo di Colonnata”
che producono il “Lardo di Colonnata IGP” sono poco più di 20 (con alcuni Negozi
nel Borgo) e la loro produzione annua, che varia a seconda della grandezza
delle Aziende, si aggira oltre i 2000 quintali. Una tale produzione non è certo
sufficiente a coprire l’infinità di richieste che giungono da moltissime parti
del Mondo ecco che il nemico numero uno del “Lardo di Colonnata”
è diventato la contraffazione.
Il “Lardo di
Colonnata IGP” viene commercializzato sia nella tipologia del trancio (o
affettato a fette sottili) sia macinato e può essere confezionato sottovuoto o
in altri idonei imballaggi, dopo l’acquisto deve essere conservato in un luogo
fresco. Dopo il taglio, è buona abitudine ripiegare la cotenna avanzata sul
lardo stesso e avvolgerlo in un panno leggermente inumidito.
Oggi vi
racconto la storia della Larderia Sanguinetti
una realtà produttiva artigianale del “Lardo di Colonnata IGP”, e non
solo, molto interessante gestita da due Fratelli trentenni Emanuele e Andrea
Sanguinetti.
Emanuele, il
fratello più grande, terminati gli studi Universitari decise di investire nel
proprio territorio affrontando ex novo (l’attività non è stata tramandata né da
genitori né da nonni), con grande passione e impegno, la tradizionale e
secolare produzione del Lardo di Colonnata e nel 2010 riempì la prima conca di
lardo.
Nel 2016
anche il Fratello, Andrea Sanguinetti, terminati gli Studi, decise di entrare
in società con Emanuele.
Per
garantire la qualità più elevata dei loro prodotti i Fratelli Sanguinetti si
dedicano personalmente alla selezione delle migliori carni, rigorosamente di
origine Italiana provenienti da allevamenti certificati, delle spezie,
dell'aglio bianco piacentino e del rosmarino che coltivano personalmente.
Nel Laboratorio, assolutamente all’avanguardia, vengono rispettate le più rigide
norme in materia di igiene e sicurezza alimentare, pur portando avanti con
passione l’antico metodo di lavorazione che si tramanda ormai da centinaia
di anni. Nel Laboratorio viene seguito rigorosamente il disciplinare di
produzione del “Lardo di Colonnata IGP” che Loro stagionano per almeno 8 mesi
in modo da conferirgli un sapore e una consistenza unici.
La
grandissima passione e l’assoluto impegno per il lavoro hanno permesso in pochi
anni di far conoscere la loro Larderia e far apprezzare a livello Nazionale e
Internazionale tutta la loro produzione, tantoché sono arrivati a vendere oltre
che in Italia, anche in Francia, Svizzera, Olanda, Lussemburgo, Belgio e
Inghilterra.
La “Larderia
Sanguinetti” oggi ha una produzione di oltre 150 quintali annui di “Lardo di
Colonnata IGP”, anche se la capienza delle conche offre la possibilità di
ampliare la produzione nel tempo. Tra i loro prodotti di altissima qualità
anche un particolarissimo e buonissimo “Guanciale di Colonnata” piuttosto raro.
Alla “Larderia Saguinetti” dei Fratelli Emanuele e Andrea Sanguinetti potete trovate il vero mitico e prelibato “Lardo di Colonnata IGP”, un magico e raffinato salume che racchiude in sé secoli di tradizione e viene realizzato con un fascinoso lavoro manuale tramandato nel tempo che richiede molta esperienza e dedizione. Il “Lardo di Colonnata IGP” per le sue specialissime e intrinseche prerogative è un’esperienza gustativa fantastica e assolutamente imperdibile.
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