Quando con l’annata 1968 (poche migliaia di bottiglie), il Marchese Mario Incisa Della Rocchetta (1899-1983), padre di Nicolò, commercializzò per la prima volta il suo Vino Rosso Sassicaia, prodotto nella Tenuta di San Guido di Bolgheri in Provincia di Livorno, fu sicuramente una “rivoluzione” e un balzo in avanti di tutta l’Enologia Italica.
Fino ad allora nessuno si era nemmeno immaginato di produrre un Vino con un taglio Francese “Bordolese” (termine che indica l’uso dei Vitigni di quel Territorio) sul suolo Italiano.
Fino ad allora nessuno si era nemmeno immaginato di produrre un Vino con un taglio Francese “Bordolese” (termine che indica l’uso dei Vitigni di quel Territorio) sul suolo Italiano.
Questa innovativa e pregevole intuizione nacque dalla somiglianza della terra sassosa (sassicaia appunto) di Bolgheri con le Graves (in Francese terreni ghiaiosi) di Bordeaux, una zona ubicata sulla riva sinistra del fiume Garonna.
Il Sassicaia un Vino eccezionale prodotto con 85% di Uva Cabernet Sauvignon e il 15% di Cabernet Franc, grazie anche alla bravura dell’Enologo Giacomo Tachis, diventerà in pochissimi anni uno dei Vini più pregiati e ricercati al mondo. Sarà anche, dal 5 Novembre 1994, la Denominazione di Origine Controllata “Bolgheri Sassicaia”, la prima D.O.C. della storia Italiana data ad una sola Azienda Vitivinicola.
Il Vino dall’etichetta su cui è impressa la “Stella d’oro ad otto punte” è ormai un mito e stapparne una bottiglia, per gli appassionati, è un amorevole e religioso rito. Quando poi l’annata aperta è così particolare come questo 1987, le emozioni aumentano vertiginosamente. L’87 era stata una vendemmia quasi abbondante e di buona qualità, rimasta in Barriques (20% legno Jugoslavo e 80% Francese) per circa 21 mesi, poi aveva proseguito la maturazione in vetro.
Il Vino di quest’annata è indicato dallo stesso produttore come un prodotto da una vita media e dal raggiungimento dell’apice nel giro di pochi anni dall’imbottigliamento.
Molta la mia sorpresa, dopo averlo stappato, nel trovarlo ancora decisamente vivo, dal bel colore rubino, estremamente piacevole e intenso negli aromi, avvolgente, fine e vellutato nel gusto, decisamente lungo.
Sicuramente un grande Vino, il Sassicaia 1987, estremamente elegante e con una piacevolezza entusiasmante; prendendo come metodo di misura la superlativa annata successiva, il 1988, un nettare poco al di sotto, ma sempre eccellente.
Il Vino dall’etichetta su cui è impressa la “Stella d’oro ad otto punte” è ormai un mito e stapparne una bottiglia, per gli appassionati, è un amorevole e religioso rito. Quando poi l’annata aperta è così particolare come questo 1987, le emozioni aumentano vertiginosamente. L’87 era stata una vendemmia quasi abbondante e di buona qualità, rimasta in Barriques (20% legno Jugoslavo e 80% Francese) per circa 21 mesi, poi aveva proseguito la maturazione in vetro.
Il Vino di quest’annata è indicato dallo stesso produttore come un prodotto da una vita media e dal raggiungimento dell’apice nel giro di pochi anni dall’imbottigliamento.
Molta la mia sorpresa, dopo averlo stappato, nel trovarlo ancora decisamente vivo, dal bel colore rubino, estremamente piacevole e intenso negli aromi, avvolgente, fine e vellutato nel gusto, decisamente lungo.
Sicuramente un grande Vino, il Sassicaia 1987, estremamente elegante e con una piacevolezza entusiasmante; prendendo come metodo di misura la superlativa annata successiva, il 1988, un nettare poco al di sotto, ma sempre eccellente.
www.sassicaia.com
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