Le Colline del Montalbano si sviluppano in un lussureggiante Territorio ricco di antichi Borghi, magnifici vigneti e bellissimi oliveti, che oggi è compreso nelle provincie di Firenze, Prato e Pistoia.
Questa è la Terra che ha dato i natali, nel 1452, a “Leonardo figlio del Notaio Ser Piero da Vinci”, uno dei più grandi e studiati geni dell’umanità. Qui si producono il Chianti Montalbano D.O.C.G. e l’ Olio Extravergine di Oliva I.G.P. Toscano Montalbano, i formaggi, la frutta, il miele, i Brigidini di Lamporecchio e moltissimi altri prodotti, tutti di straordinaria qualità. Per poter far godere, sia delle bellezze panoramiche che delle delizie gustative, è stato definito un percorso Enogastronomico, denominato “Strada dell’Olio e del Vino del Montalbano - Le Colline di Leonardo”. Su una di queste dolci e verdi Colline, tra Montecatini Terme e Pistoia, si erge con le sue torri, l’antico Borgo di Serravalle Pistoiese. Poche case, strette l’una accanto all’altra, ma con ben due Rocche, quella di S. Maria e quella della Nievole, edificate, in epoche diverse, tra il XII e il XIV secolo, nell’ambito della struttura del Castello di Serravalle che dominava potente a difesa dell’omonimo e strategico passo. Proprio nel Paese di Serravalle ha aperto, da pochissimi mesi, un accogliente Ristorante, lo “Sciatò” del bravo e conosciuto Chef Massimo Neri. Massimo “gioca in casa”, infatti è nato a Ponte Buggianese in Provincia di Pistoia, ma ha fatto molte e varie esperienze che hanno arricchito la sua già innata arte culinaria. Nel 1998, finiti gli studi, entra a lavorare nella Cucina del Ristorante “Il Castagno” di Pier Angelo Barontini a Castagno di Piteccio (PT); nel 2001 passa all’elegante Ristorante “Il Merlo Bianco” a Montecatini Terme (PT); successivamente, dal 2003 al 2006, al Gallery Art Hotel Bar di Ferragamo a Firenze. Il suo desiderio di conoscere, il suo amore per i viaggi e la passione per l’Oriente lo portano poi sulla punta meridionale della penisola malese a Singapore, dove frequenta un intenso “Corso di Cucina Asiatica”, un’esperienza importante per sua attuale visione culinaria. Tornato nella sua terra di origine, nel 2007, con alcuni soci, ha aperto il Ristorante “Aoristò” in pieno centro storico a Pistoia. In pochissimo tempo, questo bel Locale, al terzo piano sopra il Cinema Globo, da cui si poteva ammirare, tra l’altro, la magnifica e monumentale Cupola della Basilica della Madonna Dell’Umiltà, opera del Vasari, è diventato una dei migliori Ristoranti Italiani, con lusinghiere recensioni da parte di tutta la stampa e ottimi punteggi su tutte le principali Guide specializzate. Dopo cinque anni e mezzo la positivissima esperienza dell’Aoristò ha termine, e acquistato un nuovo Locale a Serravalle Pistoiese, il 10 Gennaio 2012 ha aperto lo “Sciatò”. In Francese Castello si scrive “chateau” e si pronuncia “sciatò”, nessun nome poteva essere più appropriato per il nuovo Ristorante al Castello di Serravalle. Oltretutto la “o” accentata finale ricorda quella dell’Aoristò. Sono andato a trovare l’amico Massimo Neri che mia ha affettuosamente accolto facendomi visitare la nuova struttura. Il complesso è stato ristrutturato ed è tutto praticamente nuovo. Si divide in tre piani, a livello strada oltre al bar, con annessa saletta, per le colazioni, gli aperitivi e le serate, ci sono quattro belle e piacevoli camere per gli ospiti e una terrazza; al piano superiore altre due camere più grandi, al piano inferiore la luminossissima sala del Ristorante con l’altra grande terrazza super panoramica, in fondo, a vista, tramite tre grandi finestre, la Cucina. A questo piano si trova anche la piacevole Cantina attrezzata per le degustazioni. I tavoli del Ristorante sono ben distanziati, l’apparecchiatura è piacevolmente minimalista. Il Menu è “appetitoso” già nella lettura delle portate, spazia dal mare alla terra ed è solitamente abbinato alla mostra dell’artista che espone al momento nel Locale. Sul retro del Menu, abitualmente, viene stampata una delle opere in visione, cosi che la clientela possa portarla a casa. Quando sono andato c’erano, esposti alle pareti, dei bellissimi disegni dello scultore, pittore e incisore Pistoiese Marino Marini (1901-1980). Questa interessante collaborazione tra arte e cucina Massimo la praticava già all’Aoristò, ed è state trasferita nel nuovo Locale. Le mostre di grande rilievo, soprattutto di quadri e sculture, vengono organizzate in collaborazione con alcune famose Gallerie d’Arte come la “Continua” di San Gimignano (SI) e la “Vannucci” di Pistoia, con una cadenza all’incirca mensile: quando il buono incontra il bello. La Carta dei Vini è molto ricca, selezionata e varia, circa 500 etichette, molti gli Champagne, ma ci sono bollicine Italiane e da altri Paesi, Vini Bianchi e Rossi dalle principali Regioni Italiane ma anche da altre parti del mondo, cosi come i Vini Dolci. Da sottolineare la particolare cura con cui si ricercano e si propongono interessanti novità. Ma veniamo alla degustazione. In tavola il vassoio rettangolare in acciaio con il pane e la schiacciatina morbida della casa ai vari gusti con un assaggio di ottimo Olio Extra Vergine di Oliva “Leccino” I.G.P. Toscano, Montalbano Menzione Geografica Aggiuntiva dell’Azienda Agricola Giuliano Tiberi di Casalguidi (PI). - “Insalata Verde” – Zuppettina di piselli e menta con misticanza, insieme a erborinato gelato; - Capesante, feta (formaggio Greco) stufata e una crema tzatziki da rovesciare sopra. Queste due portate sono state accompagnate da una “bollicina”: “Gagio Spumino 2010”, Vino Spumante Brut, 100% Trebbiano, prodotto, con Uve Biologiche in conversione, da una Società che porta il nome “Dalle Nostre Mani” ed è proprietà dell’Enologo Giulio Wilson Rossetti e dell’Agronomo Lapo Tardelli, di Fucecchio (FI). - Zuppetta di canocchie (cicale di mare) crude e pasta alla alghe; - Ravioli di lumache pop-corn e salsa di topinambur, con aria al seme di coriandolo. In accompagnamento un robusto Vino Bianco, “Arteliquida 2010”, Toscana I.G.T., 40% Viognier, 30% Trebbiano e 30% Malvasia Toscana, 13% Vol., prodotto nella Tenuta di Montechiaro, proprietà di Alessandro Griccioli, a Castelnuovo Berardenga (SI), l’Etichetta è opera della giovane e brava artista Senese Eugenia Vanni. - Maialino croccante con fagiolini interi all’agro. Per accompagnare la carne è stata stappata una bottiglia di Vino Rosso, “I Merli 2008”, 100% Merlot, Toscana I.G.T., 13% Vol., della stessa Azienda, Giuliano Tiberi, dell’Olio Extra Vergine sopra citato. - Fragole con gelato al basilico e i suoi semi, in salsa di fragole e pepe nero; - Piccola pasticceria della Casa. I dolci sono stai serviti insieme a un Vino Dolce, “Tre Filer 2007”, prodotto con Uve Turbiana, Chardonnay e Sauvignon, dall’Azienda Cà dei Frati di Lugana di Sirmione (Brescia). Belle le presentazioni, ottimi i sapori, la bravura dello Chef Massimo Neri è indiscutibile, la sua Cucina fatta di esperienza, estro e delicata sensibilità è sicuramente emozionante. Ad aiutare Massimo in Cucina ci sono due giovani e bravi Sous-Chef, Davide Ardita e Federico Pucci. In Sala sarete ben accolti e consigliati dall’esperto Maitre Emilio Tartaglia. Massimo Neri, Chef/Patron del Ristorante “Sciatò” di Serravalle Pistoiese è sicuramente una meta ambita: da lui troverete il bello, il buono ma soprattutto la certezza del buon gusto. Ristorante Sciatò Via Garibaldi, 49 Serravalle Pistoiese (PT) Tel. 0573 51301 http://www.sciato.it/ Massimo Neri e Giorgio Dracopulos La Cantina Insalata Verde Zuppetta di Canocchie Ravioli di Lumache Maialino Croccante Fragole con Gelato al Basilico |
Piccola Pasticceria |
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