Guasticce è
una Frazione del Comune di Collesalvetti in Provincia di Livorno.
Il nome
deriva dalla presenza, nel vecchio rudere, dei nidi di rondine; infatti, anche
se per inauguralo, nel 2004, sono state fatte imponenti opere di
ristrutturazione, sopra alcune travi della copertura del Ristorante si possono
ancora vedere alcuni nidi (disabitati).
La “Tenuta
Bellavista Insuense” è nata, negli anni ottanta per la volontà e la grande
passione di Alberto Vitarelli, Pisano e notissimo imprenditore nel campo del
commercio del vetro.
Oggi la
proprietà è delle figlie di Alberto, Sabina e Silvia Vitarelli.
La
conduzione di tutta l’Azienda, compreso il Ristorante, è portata avanti, con grande
passione e amore, per i buoni prodotti della terra, da Sabina Vitarelli e da
suo marito Davide Valeri.
Una Tenuta
di oltre 750 ettari, immersa nel verde dei suoi 300 ettari di bosco, con i suoi
nove panoramici laghi (bacini idrici) il più grande dei quali si chiama “Lago
Alberto”.
Qui si
coltivano e producono tanti prodotti e anche gli ospiti/visitatori possono fare
e seguire numerose attività come: soggiorno in comodi appartamenti, nuoto nella
grande piscina, la scuola di equitazione, le passeggiate a cavallo, il centro cinofilo,
la pesca sportiva, la caccia, i laboratori di cucina e panetteria, e molte altre
ancora.
Nella Tenuta
vi sono 50 ettari coltivati a “Grani Antichi” con tre preziose tipologie di
semi a rischio d’estinzione (Verna, Gentil Rosso, Etrusco).
I “Grani
Antichi” sono quei particolari e storici grani che non hanno subito alcun tipo
d’intervento umano per la selezione e per l’aumento della produttività a
scapito dell’originalità naturale.
Pertanto sono grani integri e ricchi di
tutte quelle caratteristiche organolettiche e di qualità che il secolare
intervento della natura ha prima creato e poi preservato.
La Tenuta ha
anche una grande oliveta, di ben 23 ettari, con oltre 7000 piante di olivo, di
tre Cultivar diverse (Moraiolo, Frantoio, Leccino), da cui si produce,
attraverso una raccolta fatta a mano e una spremitura a freddo, il buon “Olio
Extravergine di Oliva Toscano I.G.P.”
Il
Ristorante “La Rondinaia” è molto comodo e accogliente già all’arrivo con il suo
ampio parcheggio.
All’interno
è arioso e luminoso, rustico “elegante”, un concentrato di fascino “vecchio
casale” con un grande salone diviso da quattro ampi e caratteristici archi a
mattoni.
Appena entrati, di fronte, il bancone per la lavorazione del pane e delle pizze, con alle
spalle il caratteristico forno a legna.
A destra due porte (ingresso e uscita) per
la spaziosa cucina.
A sinistra si estende il Salone a cominciare dalla
Reception e dal bancone Bar.
La Sala, che finisce con il maestoso caminetto in fondo
d’angolo, ha da un lato, in alto, anche una romanticissima balconata interna, a
vista, con una fila di tavolini.
Tutto molto
bello e curato nei minimi particolari dall’apparecchiatura ai mobili ai servizi.
Con la bella
stagione si può usufruire, per mangiare, degli ampi spazi esterni attorno al
Locale.
Silvia,
classe 1969, è Livornese, benché si sia diplomata ragioniera, ha deciso poi di
seguire la sua passione per il mondo dell’enogastronomia (è anche Sommelier)
per arrivare in seguito, seguendo le orme del fratello Andrea (noto e bravo
Chef, attualmente esercita a Città del Capo, in Sudafrica) al lavoro in Cucina.
Dopo varie
esperienze in Locali come il “Il Beccafico” di Casale Marittimo (PI) e “Le
Spianate” a Castiglioncello (LI).
Nel
2009, Silvia, ha aperto, insieme al fratello, un ottimo Ristorante “La Casina
delle Ostriche” a Castelnuovo Misericordia (LI).
Successivamente,
nell’Aprile 2011, da sola, si è dedicata al suo accogliente Ristorante “Bacco
& La Volpe”, sempre a Castelnuovo Misericordia (LI).
Nel 2015
Sabina Vitarelli e Silvia Volpe si sono incontrate e sono entrate subito
sintonia.
Ambedue sono grandi appassionate del buon cibo fatto con prodotti sani
e di altissima qualità, da questo loro comune denominatore è nata la nuova
collaborazione, come già detto, con il trasferimento di Silvia al Ristorante “La Rondinaia”.
Fino a quel momento il Ristorante non era mai stato a
gestione diretta della Tenuta.
Il Menu è
già invitante nella presentazione: stampato con disegni piacevoli e colori
tenui è un piccolo raccoglitore con varie schede (Antipasti, Primi Piatti,
Secondi, Contorni e le Portate per i più piccoli, i Dolci), sul retro di ogni
scheda le descrizioni dettagliate dei piatti e degli ingredienti.
Sarete super
sicuri di ciò che sceglierete.
Nel
raccoglitore anche una scheda per la piccola ma selezionata Carta dei Vini e le
Birre.
Sul retro
del contenitore/menu c’è l’elenco dei Presidi Slow Food usati e quello dei fornitori (tutti
super specializzati e di qualità).
Ma veniamo
alla degustazione fatta che è stata accompagnata da una buona bollicina
Italiana:
- “Tenuta
Montenisa Cuvée Royale Brut”, Franciacorta D.O.C.G., 78% Chardonnay, 12% Pinot
Nero e 10% Pinot Bianco, 12,5% Vol., prodotto da “Marchese Antinori” nella Tenuta Montenisa.
In tavola l’ottimo
pane della Casa preparato da un grande appassionato ed esperto di grani e
farine Claudio Pozzi Coordinatore della “Rete Semi Rurali”.
Il Pane è fatto a mano con le farine “Bio” di Grani Antichi della
Tenuta, che vengono macinate a pietra naturale, il lievito madre utilizzato è
ultracentenario, la lievitazione è lenta e la cottura avviene nel forno a legna
alimentato con selezionate potature Aziendali.
Sono state
servite le seguenti portate:
- Tartare di
“tonno alletterato” con origano, zeste (buccia senza la parte bianca) di
limone, sale dolce di Cervia, maionese di zucchine, agretti, soncino
(valeriana) e germogli di porro;
- Crumble
salato, con gelato al Formaggio Asiago Stravecchio (30 mesi) delle malghe
dell’Altopiano di Asiago (Presidio Slow Food), cefalo, della Laguna di
Orbetello, affumicato, rucola selvatica e fiori essiccati dell’Altopiano di
Asiago (molto bello e coreografico il piatto a specchio);
- Paccheri
del Pastificio Artigianale Mancini, con polpo di scoglio, pomodoro
giallo, Capperi di Salina (Presidio Slow Food), olive
taggiasche e origano fresco;
- Cannolo
con mousse di ricotta di pecora della Fattoria Antica Filiera di Giuliana Solinas, canditi di arance di Sicilia,
cioccolato Fondente 75% dell’Azienda Trinci.
Poi,
passeggiando e chiacchierando con Sabina Vitarelli e Silvia Volpe, ho gustato
anche un buonissimo “Pinguino alla Viola” dell’antica “Gelateria di Lusso Pepino” di Torino, l’Azienda che nel 1939 ha inventato il
“gelato con lo stecco” (il Pinguino appunto).
La cucina di
Silvia Volpe è sincera e istintiva, fatta di sapori e profumi tradizionali
esaltati dall’alta qualità delle materie prime usate.
Eleganti e belle anche le
presentazioni.
Al
Ristorante “La Rondinaia”, ubicato all’interno della grande “Tenuta Bellavista Insuese” a Guasticce (LI), ho trovato una
calorosa accoglienza e i magnifici sapori originali della nostra terra Toscana.
La Piscina
Il Bancone per il Pane con il Forno a Legna
Il Bancone Bar
Una Vista della Sala
Il Grande Caminetto
La Romantica Balconata Interna
La Chef Silvia Volpe
Claudio Pozzi Inforna il suo Magnifico Pane
Tartare di Tonno
Crumble Salato con Gelato al Formaggio
Paccheri con Polpo di Scoglio
Cannolo con Mousse di Ricotta
Sabina Vitarelli e Silvia Volpe
Sabina Vitarelli e Giorgio Dracopulos
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