Tra i
tantissimi aspetti estremamente affascinanti che esprime quello straordinario
Paese che si chiama Giappone ce ne è uno che,
fin da piccolo, mi ha sempre appassionato:
i “Samurai”.
Il loro nome
deriva dal verbo Nipponico “saburao” che significa “servire” o “tenersi a lato”
in quanto “servitore”.
I “Samurai”
(in Giapponese 侍 oppure サムライ) erano importanti Guerrieri del
Giappone Feudale che servivano un “Daimyō” (Grande Nome) un Nobile del Tempo
(dal XII al XIX Secolo).
Chi perdeva il proprio “Daimyō” a causa della sua
morte o perché ne aveva perso la fiducia e il favore veniva chiamato “Rōnin” (Uomo Onda, nel senso di Libero da Vincoli), un termine sempre
dispregiativo.
I “Samurai”
dovevano seguire un rigidissimo “Codice d’Onore” denominato “Bushidō” (武士道 - Via del Guerriero) un vero e proprio rigoroso
stile di vita.
Questi
Guerrieri usavano una grande quantità di armi quando combattevano, sia a cavallo
sia a piedi, quasi sempre armi bianche, infatti consideravano quelle da fuoco
disonorevoli, ma l’arma per eccellenza, la vera anima dell’armigero era la sua
spada:
la “Katana”.
Con il
“Rinnovamento Meiji”, il radicale cambiamento della struttura sociale e
politica del Giappone che, tra il 1866 e il 1869, riconsegnò tutto il potere
nelle mani dell’Imperatore Mutsuhito dopo Secoli di dominio dei Signori Feudali
(Shōgun), la Classe dei Samurai fu abolita in favore di un Esercito Nazionale
di tipo Occidentale.
Ma l’uso della “Katana” rimase per gli Ufficiali e i
Sottufficiali delle nuove Forze Armate.
Successivamente
alla fine della Seconda Guerra Mondiale (1939 - 1945) il Giappone piegato da
ben due “esplosioni atomiche” dovette subire l’occupazione Americana che, tra le
altre infinite sanzioni, impose anche il divieto assoluto di produrre “Katane”.
Divieto poi superato passati alcuni decenni.
La “Katana”
(カタナ) è
un’arma bianca a lama curva e a taglio singolo, lunga più di due “shaku” (60,6
cm.), con la particolare impugnatura a due mani.
La spada veniva portata
infilata nella cintura tipica Giapponese (帯- Obi), praticamente una fusciacca.
La spada andava tenuta con il filo sempre rivolto verso l’alto in modo che si
potesse sguainare rapidamente e che l’affilatura non si sciupasse con lo sfregamento
all’interno del fodero.
La
produzione in Giappone di spade in ferro risale alla fine del IV Secolo quando
i Mongoli provenienti dalla Corea lo invasero.
Ma la “Katana” come la
conosciamo noi nasce intorno al 1400 dopo Secoli in cui si erano affinate
moltissimo le tecniche costruttive delle armi bianche.
Per Centinaia
di Anni i Maestri Armaioli Giapponesi hanno tramandato di generazione in
generazione le super segrete tecniche per fare delle vere opere d’arte come
sono le “Katane”.
Ogni spada è stata creata rispettando il motto “haja kenshô”,
un’espressione della Religione Buddhista che si può tradurre in “vincere
l’iniquità e render manifesta la giustizia”.
Troppo lungo
sarebbe descrivere i materiali, i molti accuratissimi passaggi e i tempi (anche
Tre Mesi) che servono per la realizzazione di una sola “Katana”, ma si può dire
che queste spade di speciale acciaio Giapponese raggiungono dei livelli di
resistenza e affilatura davvero incredibili.
Quando gli
Americani, come già accennato, proibirono la produzione delle mitiche “Katane”,
tutta l’industria Artigianale che le realizzava dovette riciclarsi e
indirizzare la propria millenaria esperienza nella forgiatura verso un altro
settore:
la “Coltelleria”.
Ecco perché
i “Coltelli da Cucina” Giapponesi hanno per gli Chef di tutto il Mondo, oltre a
un contenuto tecnico funzionale unico anche una fascinosa e magica aurea.
Sicuramente le lame di questi coltelli, vere e proprie identità Giapponesi,
cosi taglienti agevolano e migliorano tutti gli aspetti nel momento in cui
entrano nelle attività di Cucina, ma conta anche la particolare filosofia che
questo Popolo Orientale ha nel rapportarsi con la natura e con il cibo.
Tra le prime
a nascere nel nuovo settore delle posate e della Coltelleria è stata l’Azienda “Yoshida
Metal Industry Co. Ltd”.
La “Yoshida Metal Industry Co. Ltd”, meglio conosciuta come “Yoshikin”, è nata, nel 1954, nella
Regione di Tsubame-Sanjo (Prefettura di Niigata) sulla Costa Occidentale
dell’Isola di Honshu, grazie al suo fondatore Yuuzo Watanabe.
La Prefettura di
Niigata è considerata il cuore del “distretto dell’acciaio” Giapponese.
La Società è
nata con una filosofia Orientale ben precisa:
"Cucinare non è un semplice
lavoro domestico, ma si tratta di creare un forte legame tra le persone che
amiamo. La cottura, poi, inizia sempre dal taglio “chirurgico” degli
ingredienti".
Dopo i primi
anni di una produzione varia di stoviglie nel 1960 la “Yoshikin”, ha iniziato a
concentrarsi sulle lame di acciaio inossidabile ad alto tenore di carbonio con
l’intento di fornire alla Clientela prodotti di altissima qualità.
Fino ad
allora la maggior parte dei coltelli prodotti in tutto il Paese erano si
realizzati in acciaio di carbonio dalla nitidezza eccezionale ma richiedevano
un’attentissima manutenzione per evitare di arrugginirsi.
Inoltre i manici in
legno necessitavano spesso di sostituzioni a causa del decadimento dovuto alla
penetrazione dell’acqua.
Successivamente,
dopo aver sviluppato ancor di più le tecniche di fabbricazione, nel 1983, la “Yoshida Metal Industry Co. Ltd”, grazie anche al fondamentale apporto del designer
Giapponese Komin Yamada (nato a Tokyo, classe 1947), ha realizzato la super
innovativa linea “Global” stabilendo nuovi parametri nel mondo della
coltelleria riguardo a maneggevolezza, qualità, design e affilatura delle lame.
La “Linea Global” per prima ha introdotto il concetto
rivoluzionario dei coltelli in acciaio inossidabile di costruzione monopezzo,
dove l’impugnatura (due pezzi) e la lama sono integrate (saldate) in un pezzo
unico.
Il successo
nel Mondo dei “Coltelli Global” è arrivato poi nel 1988 quando vennero
presentati in Germania alla Fiera Internazionale di Francoforte (per ampiezza
di superficie la seconda Fiera più grande al Mondo).
Dal 2002 ancora
un passo avanti per i coltelli “Global” con l’uso dello speciale acciaio
“Cromova 18”, acciaio “inox” al molibdeno-vanadio con una percentuale molto
alta (18%) di cromo.
Questo acciaio subisce un processo di tempra a oltre 1000
gradi e successivamente viene sottoposto a un rapido processo di
raffreddamento.
Il metodo descritto, in sintesi, permette di ottenere un grado
di durezza 56/58 HRC, secondo la Scala Rockwell, ottimale per garantire una
perfetta affilatura e un’eccellente tenuta del filo.
La “Scala
Rockwell” è la prova di durezza dei materiali e si realizza con penetratori di
forma conica realizzati in diamante e con quelli di forma sferica realizzati in
carburo di tungsteno.
Il termine “HRC” indica che la prova è stata fatta con un
penetratore conico di diamante, quello per i materiali più duri; se ci fosse
stata la sigla “HRB” il penetratore sarebbe stato a sfera.
Questo
metodo fu messo appunto da due Statunitensi, Hugh M. Rockwell (1890 - 1957) e
Stanley P. Rockwell (1886 - 1940), e brevettato nel 1914.
I “Coltelli
Global” sono fatti con un acciaio magnifico e hanno una straordinaria
affilatura fatta a mano, in tre fasi successive e da tre Artigiani diversi, con
tutta la sapienza della più antica arte Giapponese.
Questi
Coltelli oltre a tutto ciò hanno anche un’altra speciale peculiarità:
nel
manico cavo in acciaio è stata introdotta della sabbia per ottenere un perfetto
bilanciamento.
La forma anatomica dei manici e la complessiva leggerezza dei coltelli
riducono notevolmente l’affaticamento dell’utilizzatore soprattutto nell’uso
prolungato:
il Coltello è fatto in modo da diventare l’estensione del braccio.
Affilacoltelli Classici e a Rotelle, Spatole, Borse,
Ceppi, Barre Magnetiche, Pietre Tradizionali per Affilare ad Acqua e Pietre
Sintetiche in Ceramica.
I Coltelli
della “Linea Global” dal 1988 in poi hanno vinto una serie infinita di Premi e
Riconoscimenti Nazionali e Internazionali.
Oggi la “Yoshida Metal Industry Co. Ltd” ha come Presidente Masahito Watanabe e oltre 100 dipendenti
tra uomini e donne.
Da sottolineare che ogni Operaio è super specializzato solo
in una delle tanti fasi di produzione dei Coltelli.
A Tokyo a
Minato, uno dei 23 Quartieri Speciali in cui è divisa la Capitale Giapponese,
nella Zona Commerciale, Turistica e Internazionale di Roppongi c’è un
bellissimo Negozio della “Yoshida Metal Industry Co. Ltd”, il “Yoshikin Shop Roppongi”,
dove, da Lunedì 20 Gennaio 2020, è possibile anche farsi personalizzare con il
laser alcuni coltelli selezionati per l’esportazione.
In essi, fin dall’apertura della confezione, si ritrova
una straordinaria accuratezza, un’eccelsa qualità, un grande fascino e tutta la
Filosofia che riporta a quella tradizione legata alle leggendarie lame dei
Samurai.
Samurai
Katane
La Prima Sede dell'Azienda
Coltelli Global
L'Arte
La Perfezione del Taglio
Professionalità
Ceppo
Confezione Regalo
“Yoshikin
Shop Roppongi”
Il Logo
Nessun commento:
Posta un commento