giovedì 14 novembre 2024

AL RISTORANTE “SAN MARTINO 26”, A SAN GIMIGNANO (SI), UN GRANDE MAESTRO E UN BRAVISSIMO GIOVANE CHEF.



 

La Toscana è una Regione magnifica che da secoli seduce abitanti e visitatori con il suo inconfondibile fascino e le sue ricchezze. Curzio Malaparte (1898 - 1957), famoso giornalista, scrittore e poeta Toscano amava dire: “La Toscana è paesaggio magico dove tutto è gentile intorno, tutto è antico e nuovo”.

In Toscana nella Provincia di Siena c’è un’antichissima Città d’Arte, San Gimignano, che ha mantenuto perfettamente conservato nel suo aspetto architettonico Basso/Tardo Medievale il Centro Storico ed è talmente bella e suggestiva che è stata dichiarata dall’UNESCOPatrimonio dell’Umanità”.

San Gimignano detta anche “San Gimignano dalla belle Torri” (oggi le torri gentilizie, simboli di potenza e ricchezza, intatte sono 14, una volta, si pensa, fossero ben 72), è una straordinaria Località dalle origini che si perdono nel tempo e di un valore culturale del tutto eccezionale.

Anche se ci sono tracce addirittura risalenti alla Preistoria, è dal Periodo Etrusco Arcaico (circa dal 580 al 480 a.C.) che si trovano segni di insediamenti stabili in questa zona. Comunque, il primo documento storico in cui troviamo citata San Gimignano, risale al 30 Agosto 929; in esso, Ugo di Provenza, Re d’Italia dal 926 al 947, dona al Vescovo di Volterra un Monte chiamatoTorre” e lo individua con queste parole in Latino: “prope Sancto Geminiano adiacente”. 

Nel 998 San Gimignano era ancora un Villaggio attraversato dalla Via Francigena con un Castello, ubicato sul Poggio della Torre, in cui risiedeva il Feudatario, il Vescovo di Volterra. Nei trecento anni successivi, per una serie di fattori politico/geografici, economici e strategici, San Gimignano divenne un centro molto importante, con una numerosa popolazione (13.000 abitanti), difeso da alte mura. Con la peste del 1348, che decimò due terzi dei cittadini, e la dominazione Fiorentina, iniziò un lungo periodo di decadimento durato fino a metà del 1800.

Oggi San Gimignano ha circa 7.500 abitanti ed è una straordinaria meta turistico/culturale che attira ogni anno oltre due milioni e mezzo di visitatori da tutto il Mondo.

Da qualsiasi lato si arrivi a San Gimignano il panorama è mozzafiato. Ubicata su una Collina a 334 m. s.l.m., il profilo delle sue antiche costruzioni (mura, case, tetti e torri) si staglia fascinosamente contro l’orizzonte. Le prime Mura di San Gimignano risalgono al 998 ed erano lunghe 1.108 metri; il secondo tracciato iniziato nel XII Secolo è arrivato a 2.176 metri di lunghezza, comprendendo anche 5 robusti Bastioni e 5 Porte Principali: Porta San Giovanni, Porta Quercecchio, Porta San Jacopo, Porta delle Fonti e Porta San Matteo.

Entrando a San Gimignano proprio da Porta San Matteo e percorrendo, per poche decine di metri, la principale Via San Matteo, si trova, a sinistra, una traversa che si chiama Via San Martino.

In Via San Martino, al Civico 26, troviamo il Ristorante (nomen omen) “San Martino 26”.

Il RistoranteSan Martino 26” è stato inaugurato, dopo importanti lavori di adeguamento, il 14 Luglio del 2014 grazie alla Famiglia Pernarella, di San Gimignano (Mamma, Lidia Rugi, il Babbo Fabio e le due bellissime Figlie Elisa, classe 1993 e Emma classe 1996).

I Pernarella sono una nota Famiglia di Ristoratori che, con la passione di sempre, nel 1990 avevano aperto il loro primo Locale, una Pizzeria a San Gimignano, denominato “Perucà”.  Professionisti talmente bravi e la clientela cosi numerosa, che dopo soli 4 anni, nel 1994, si trasferirono nelle vecchie cantine sapientemente ristrutturate di uno dei Palazzi più antichi trasformando “Perucà” in un accoglientissimo e raffinato Ristorante di Cucina Tradizionale. Lidia in Cucina e Fabio in Sala. Anche al Ristorante il loro impegno continuò, negli anni, a crescere, facendo diventare il “Perucà” un “porto sicuro” per gli amanti della buona cucina di grande qualità.

Nel Luglio del 2014 la Famiglia Pernarella decise di affidare la Cucina del loro nuovo RistoranteSan Martino 26” a un giovane e bravissimo Chef che già lavorava per loro da anni al RistorantePerucà”: Ardit Curri.

Ardit Curri è nato nell’antica Città di Tirana (ha origini Antico Romane), Capitale dell’Albania, il 2 Settembre del 1987. Con i suoi genitori, la Mamma Nexhmije, Farmacista, e il Babbo Halit, Insegnante di Storia e Geografia, durante la grave crisi e il caos che ha attraversato quella Nazione tra il 1996 e il 1999, ha avuto anni molto difficili. All’età di 13 anni lavorava come cameriere, ma era già molto interessato e affascinato a ciò che “accadeva” nelle cucine. Per tali motivi, dopo essersi diplomato al Liceo Classico, nel 2004, Ardit decise di venire in Italia dove, dal 1997, viveva e lavorava, nei Ristoranti, suo fratello più grande, Albert (classe 1979).

Ardit Curri intelligente e molto volenteroso frequentò l’Istituto di Istruzione Superiore Statale (Indirizzo Professionale Alberghiero) “Angelo Vegni” di Cortona (AR) dove si diplomò nel 2010.  Durante le vacanze estive Ardit entrò a lavorare nella Cucina del RistorantePerucà” con la brava Cuoca (preferisce essere chiamata cosi) e Titolare Lidia Rugi.

Dopo il diploma all’Alberghiero, Ardit, per un anno ha lavorato in alcuni Locali per fare nuove esperienze, ma la positivissima collaborazione avuta con Lidia Rugi lo portò a rientrare al “Perucà”. Grazie all’affiatamento con la Titolare e alla sua innata bravura, da quasi subito, diventò il Sous-chef.

Dopo anni di successi e riconoscimenti oggi al RistoranteSan Martino 26” il Maestro Ardit Curri ha la gestione del Locale e ha assunto la posizione di Patron/Direttore e Responsabile di Sala con la totale supervisione su tutto. Per tale motivo da diversi mesi la Cucina delSan Martino 26è stata affidata a un bravo giovane Chef: Elvis Dedi.

Elvis Dedi, classe 1994, è nato in Albania a Shkodër (Scutari) una tra le più grandi Città Albanesi e una tra le più antiche Città Europee, infatti fu fondata nel IV Secolo a.C. dagli Illiri un insieme di popoli di lingua indoeuropea stanziatisi nella penisola balcanica nord-occidentale nell'Età del Ferro.

Elvis Dedi è cresciuto in Italia e dopo la formazione e il diploma in un Istituto Alberghiero, negli anni ha collezionato importanti esperienze, tra cui quella con Andrea Berton al “Pisacco” di Milano, e periodi di formazione con altri nomi illustri del panorama “fine dining”, tra cui Eugenio Boer, Mauro Colagreco, Christian Puglisi, Jean-Yves Schillinger, Claire Smith e Norbert Niederkofler.

In linea con l’identità pensata negli anni per “San Martino 26Elvis oggi porta avanti una filosofia di cucina senza vincoli, in cui l’unica regola che vige è quella di creare piatti originali, giocando con la tradizione gastronomica Toscana.

Il RistoranteSan Martino 26” è accogliente fin dall’ingresso, infatti già la facciata ispira il fascino della “storia di uno dei più antichi Palazzi”. Pareti a pietra e mattoni, soffitti a volte, scale dai corrimano in ferro con i gradini di mattoni, colori pastello, giochi di luci e ombre, il tutto unito a un arredo curato in ogni particolare con gusto, compreso la “mise en place”, creano un’atmosfera veramente deliziosa. Circa 20 coperti e una “saletta privata” che può accogliere fino a un massimo di 6 commensali, pensata per esperienze più intime ed eventi privati.

L’identità del RistoranteSan Martino 26” si è evoluta intorno al pensiero e alla creatività di Ardit Curri che ha posto negli anni le basi per una cucina intima, ricercata e di pregio, attenta al dettaglio, cosmopolita ma che allo stesso tempo attinge ispirazione dal Territorio.

Oltre al “Menu à la Carte” (quattro antipasti, quattro primi e quattro secondi e ogni sezione del Menu comprende sempre un piatto a base vegetale) è possibile scegliere fra due percorsi degustazione:

- “Sofra”- Il nome deriva dal desco attorno al quale le famiglie in Albania si radunano per mangiare, comprende 5 portate. Fra le creazioni di questo Menu, alcuni dei piatti “signature” dello Chef Elvis Dedi come il “Lampredotto di Calamari, garum, panino e salsa verde” e lo “Gnocco con ricotta dell’Azienda Agricola Camporbiano, spinaci e cannella”;

- “Ajka” - Ossia il nome della panna di affioramento del latte, che metaforicamente rappresenta “la creme de la creme”, comprende 7 portate. Tra i piatti più significativi della degustazione, il “Filetto di Vitello al latte, con patata, erbe, limone” e la “Pasta Trottole, con salsa al cibreo, seppia, uova di pesce, tuorlo affumicato e limone”.

Le materie prime sono super selezionate, provengono da fornitori Regionali come le verdure e ortaggi dall’Azienda AgricolaSant’Ulivieri” di Colle di Val d’Elsa (SI), il pescato dalla PescheriaIl Peschereccio” di Volterra (PI) e le carni dalla “Macelleria Soderi” del Mercato Centrale di Firenze,  e seguono la micro stagionalità e la sostenibilità, in modo tale che ogni due settimane alcuni piatti vengono variati o sostituti con altri in una continua ma graduale evoluzione della proposta gastronomica.

La “Carta dei Vini” è molto importante, circa 700 selezionatissime Etichette, una proposta ampia e diversificata che spazia in diverse Regioni Vinicole Europee tra cui dominano l’Italia e la Francia (solo di Champagne circa 180 Etichette) ma anche la Germania e la Slovenia.

In Cucina e in Sala c’è una squadra di giovanissimi professionisti, uno Staff competente e premuroso che dà ulteriore freschezza sia alla proposta gastronomica sia all’accoglienza: il Sous Chef Filippo Restelli (classe 2001), la Pastry Chef Ririka Inomata (classe 2000), il Capo Partita Ito Ryuha (classe 2003), la Sommelier Letizia Mecca (classe 2000).

Anche recentissimamente al RistoranteSan Martino 26”  e al suo giovane Chef sono continuati ad arrivare importantissimi riconoscimenti come quello della Trentacinquesima Edizione dellaGuida Ristoranti d’Italia 2025 del Gambero Rosso” che ha gratificato lo Chef Elvis Dedi con il Premio SpecialeTradizione Futura” di Moët & Chandon e Gambero Rosso, o quello della Decima Edizione dellaGuida alle Cose Buone d’Italia - Il Golosario 2025”, la classifica dei migliori indirizzi sul panorama Nazionale selezionati dal Portale di Enogastronomia Diretto da Paolo Massobrio e da Marco Gatti, che ha premiato il Ristorante con la “Corona Rossa Unica” conferendogli il titolo di “Miglior Tavola dell'Anno” per la Categoria Ristoranti oltre alla “Corona Radiosail più alto riconoscimento della Guida.

Nel cuore del Centro Storico della mitica e bellissima Cittadina Toscana di San Gimignano (SI) il Ristorante San Martino 26propone, grazie al grande Maestro Ardit Curri e al giovane e bravissimo Chef Elvis Dedi, una speciale accoglienza e una Cucina ottima, contemporanea, libera e aperta alle più svariate influenze multiculturali, espressione si delle migliori tradizioni del Territorio declinate però con uno sguardo cosmopolita, una Cucina fatta di piacevolissimi sapori anche inconsueti.

https://www.ristorantesanmartino26.it/

https://www.youtube.com/watch?v=V5w-yFXKjmo


"San Martino 26" a San Gimignano (SI)  (Foto SM 26)

Vista Interna  (Foto SM 26)

 Lo Chef Ardit Curri  (Foto SM 26)

"San Martino 26": Ottima Cucina Contemporanea  (Foto SM 26)

Bottoni.....  (Foto SM 26)

Pasta Trottole.....  (Foto SM 26)

 Ali di Razza.....  (Foto SM 26)

Astice.....  (Foto SM 26)

Dolcezze..... (Foto SM 26)

Lo Chef Elvis Dedi  (Foto SM 26)


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