venerdì 6 gennaio 2023

“TEATRO KITCHEN & BAR” A BARCELLONA, IN SPAGNA, UNA SPETTACOLARE E GUSTOSA ESPERIENZA.



 

Per moltissimi anni a partire dal 1985 ho visitato regolarmente la Spagna, un meraviglioso Paese che amo moltissimo e che mi ha sempre fatto sentire come a Casa.  

Una delle Comunità Autonome più importanti della Spagna è laCatalogna”. E’ stata istituita nel 1978 ed è ubicata, rispetto alla Penisola Iberica, all’estremità nord-orientale in una regione racchiusa dalla Catena Montuosa dei Pirenei, confine naturale tra la Spagna e la Francia, e il Mare Mediterraneo. La bellissima Città di Barcellona è il Capoluogo della Catalogna oltre che dell’omonima Provincia.

Barcellona è la seconda Città della Spagna come numero di abitanti e come importanza industriale, oltre a essere uno dei più grandi Porti del Mediterraneo. Le sue origini, secondo la leggenda, si devono al generale Cartaginese Amilcare Barca (270 - 226 a.C.), padre di altri tre Condottieri Punici (Annibale, Asdrubale e Magone) che conquistò questi territori per migliorare le sue posizioni strategiche nell’eterna lotta contro Roma. In realtà era chiamato in PunicoBarak” (fulmine) ma i Romani lo romanizzarono in “Barca”. Successivamente proprio i Romani qui costruirono in collina un accampamento militare (Castrum) e gli dettero il nome di “Colonia Iulia Augusta Faventia Paterna Barcino”. DaBarcinoa Barcellonamolta acqua è passata sotto i ponti”.

Oggi Barcellona è una magnifica Città, preziosa meta turistica, dove, oltre a molti luoghi  d’interesse dichiarati dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità, possiamo trovare storia, cultura, architettura, natura e un’infinità di attrazioni. Questa è una Città ricca di Università, Musei, Monumenti, Parchi, Teatri, Cinema, Locali, Spiagge e moltissimo altro.

Qui è vissuto e ha lavorato l’Architetto Tarragonese Antoni Gaudí i Cornet (1852-1926) massimo esponente di quello stile artistico che sviluppatosi in Catalogna a cavallo tra il XIX e XX Secolo ha preso il nome di Modernismo Catalano. Uno stile che ha particolarmente caratterizzato l’immagine architettonica della Barcellona odierna. Impossibile non nominare tra le opere di Gaudí il capolavoro della “Basilica Cattolica Minore” (consacrata anche se non finita) che in Catalano si chiama “Temple Expiatori de la Sagrada Familia”, un progetto mastodontico i cui lavori sono iniziati nel 1882 e si prevede che non terminino prima del 2026.

A Barcellona si può passeggiare, per un chilometro e trecento metri, nel Centro Commerciale Naturale e pedonale, “Les Rambles” in Catalano (Las Ramblas in Spagnolo), il bel Viale che dalla centrale Piazza della Città, Placa de Catalunya, porta al Porto Vecchio (Port Vell).

In un centro cosi vivo e vitale anche la Gastronomia è unfiore all’occhiello”.

Nel Mese di Marzo del 2022 ha aperto proprio a Barcellona un Locale molto intrigante, una nuova apertura che in realtà è un completo rinnovo rispetto all’interessante storia antecedente: “Teatro Kitchen Bar”.

Il Restaurante Teatro Kitchen Bar è ubicato in Avenida (Viale) del Paral·lel, al Civico 164.

AV. del Paral·lel è una delle principali Vie di scorrimento di Barcellona ed è ricca di attività commerciali, ristorative e ludiche. Parte dalla grande e storica Plaça d'Espanya e finisce in un’altra grande Piazza, praticamente in riva al Mare, Plaça de les Drassanes, di fronte al Molo 18 (attrezzatissimo, con grandi e modernissime strutture Commerciali) del Porto di Barcellona, il più importante Porto Passeggeri del Mediterraneo.

IlTeatro Kitchen Bar” ha aperto negli stessi Locali dove si trovava il super famoso Ristorante e Tapas BarTickets”.

Il “Tickets” aperto nel 2011 apparteneva al GruppoelBarri” che gestiva a Barcellona altri 4 Locali (Bodega 1900, Hoja Santa, Pakta ed Enigma) con un totale di 230 dipendenti. Il Gruppo era di Proprietà dei noti Fratelli Iglesias (Juan Carlos, Borja e Pedro) e del famoso Chef Albert Adrià. Due anni di pandemia con le innumerevoli conseguenti e insostenibili difficoltà hanno portato nel 2021 allo scioglimento del Gruppo per motivi economici.  

IlTeatro Kitchen Bar è di proprietà del nuovo RiasKru Group della Famiglia Lao che ha rilevato parte delle attività dei Fratelli Iglesias che sono rimasti come Dirigenti in questa nuova Società.

Teatro Kitchen Bar” al suo interno è rimasto con la precedente particolare struttura portante fatta di grandi travi metalliche e la divisione degli spazi tra Cucina a vista, Banconi e Tavoli che aveva il vecchio “Tickets”. Le varie aree diversificate  possono accogliere una Settantina di Clienti. Nel complesso il “design” e l’arredamento risultano alleggeriti, più comodi e accessibili, anche se permane lo stile e l’atmosfera molto particolare dell’insieme decisamente spettacolare e circense.

Sul retro del Locale c’è “Backstage” il nuovo Cocktail Bar che ha anche un accesso diretto dalla strada, dove in un’atmosfera intima e riservata si possono degustare delle vere esperienze multisensoriali grazie ai grandi Classici della Mixology accompagnati da deliziosi snack.

Lo Chef delTeatro Kitchen Barè il bravissimo OIiver Peña.

Oliver Peña Luque è nato nel 1981 nella Cittadina di Rubí (Provincia di Barcellona) fin da piccolo ha avuto la passione per la Cucina: la sua aspirazione è sempre stata quella di poter cucinare qualcosa che rendesse felice chi mangiava, tale fatto per lui era “estremamente gratificante”.

Dopo le Scuole Medie, tra il 1995 e il 1999, ha frequentato l’Istituto SecondarioDuca di Montblanc” a Rubí, successivamente si è Diplomato nel Corso di Cucina alla prestigiosa Escola d’Hosteleria Hofmanndi Barcellona. Dopo alcune esperienze anche come Chef Insegnante dal 2002 al 2004 è entrato come Chef nella Cucina del RistoranteGeppetto” a Rubí, poi per meno di un anno ha lavorato come Responsabile Pasticceria al “Bulli Hotel - Hacienda Benazuza” (Hotel 4 Stelle - Ristorante Due Stelle Michelin) nella bella e storica Cittadina di Sanlúcar la Mayor, Provincia di Siviglia, nella Comunità Autonoma dell'Andalusia.

Nel 2005 Oliver Peña ha lavorato come Capo Partita e Chef Pasticciere al RestauranteTragabuches” (Una Stella Michelin) del mitico Chef Dani Garcia nella meravigliosa Cittadina di Ronda nella Provincia di Malaga in Andalusia. Ronda è incredibilmente arroccata su una gola profonda denominata “El Tajo” che separa la Città nuova, risalente al XV Secolo circa, dalla Città vecchia, in stile moresco. Il “Puente Nuevo” un ponte in pietra che attraversa la gola ha un belvedere con vista mozzafiato.

Nel 2006 Oliver è stato Sous Chef e Chef Pasticciere in un Locale della bellissima e accogliente Località Balneare denominata Zahara de los Atunes: una Frazione del Comune di Barbate, nella Provincia di Cadice in Andalusia. Successivamente fino al 2012 è stato la “spalla destra e Chef” (occupandosi anche di Catering Internazionali e di Televisione) del grandissimo Chef Carles Abellan al RestauranteComerç 24” (Una Stella Michelin) di Barcellona. Poi è diventato Chef ed Executive Chef di due famosissimi, magici e super premiati Ristoranti di Barcellona (ambedue con una Stella Michelin) del fantastico Chef Albert Adrià: “41° Experience” (solo 16 Coperti) ed “Enigma Concept”.

Nel 2020 Oliver Peña Luque è stato riconosciuto dalla prestigiosissima Comunità InternazionaleThe Best Chef Awardscome uno tra i 100  migliori Chef del Mondo.

Nelle sue straordinarie esperienze lavorative Oliver Peña ha appreso tutte quelle tecniche avanguardiste e innovative di Cucina che si ritrovano oggi al “Teatro Kitchen Bar” di Barcellona.

Al “Teatro Kitchen Bar” si può degustare un’ampia scelta di gustosissime “Tapas” gastronomiche  di altissimo livello, certamente innovative, divertenti, moderne e sorprendentemente creative.

Il Menù, visto il Locale, si articola in più “atti” e “intermezzi”, la maggior parte dei quali si può (si deve) mangiare con le mani. La proposta include creazioni estremamente originali di Peña come: Aguachile de pez limón, hojas de yuca - Coca de Otoño - Ensaladilla de buey de mar, buns de coco - Maitake Nikkei, cortezones de jamón - Ortiguillas con vinagreta de codium - Philomonio de boquerón y anchoa - Sardinas, salsa Tartara, Jamon Iberico - Tosta de calabaza y chipotle.

Il super professionale Team della Sala, guidato da un grande Maître come Joan Romans, in perfetto coordinamento con la giovane ed efficiente Brigata di Cucina, ha la possibilità di creare un Menu su misura per ogni tavolo. La Carta dei Vini e dei Distillati è molto ampia e selezionata, quasi mille referenze. 

Il “Teatro Kitchen Bar” ha l'obiettivo di essere accessibile a Tutti, offrendo, in un magico ambiente Teatrale, pieno di luci e oggetti di scena, uno spettacolo ricco di sapori sorprendenti e preparazioni in cui le materie prime di eccellenza, la creatività, la tecnica e il divertimento sono i protagonisti: lo scopo è “divertire mangiando”.

Posso solo aggiungere che alTeatro Kitchen Bardi Barcellona, in Spagna, grazie ai molti pregi troverete una spettacolare e gustosa esperienza.  

https://teatrokitchenbar.com/

https://www.youtube.com/watch?v=xWSLbqL-Xq8


"Teatro Kitchen Bar" a Barcellona (Foto Teatro) 

"Teatro Kitchen Bar": Briefing (Foto Teatro) 

"Teatro Kitchen Bar" Una Vista Interna (Foto Teatro) 

"Backstage Cocktail Bar" (Foto Teatro) 

"Aguachile de Pez Limón, Hojas de Yuca" (Foto Teatro)

"Coca de Otoño" (Foto Teatro)

"Ensaladilla de Buey de Mar, Buns de Coco" (Foto Teatro)

"Ortiguillas con Vinagreta de Codium" (Foto Teatro)

"Philomonio de Boquerón y Anchoa" (Foto Teatro)

"Sardinas SalsaTartara, Jamon Iberico" (Foto Teatro)

"Tosta de Calabaza, Chipotle" (Foto Teatro)

 Lo Chef Oliver Peña Luque (Foto Teatro)

Joan Romans, Oilver Peña, Pedro e Borja Iglesias
(Foto Teatro)

domenica 1 gennaio 2023

IL TÈ UNA GUSTOSA BEVANDA RICCA DI POSITIVE PROPRIETÀ, GRANDI BENEFICI E MAGICO FASCINO ORIENTALE.




Il nome del “” deriva dall’espressione Cinese” (si pronuncia “tei”) del “Dialetto Amoy” (廈門話) originario della Provincia Meridionale del Fujian nella Cina Sudorientale molto simile a quello parlato nell’Isola di Taiwan.

Il “” è una bevanda che consiste in un “Infuso” (immersione in un liquido) o in un “Decotto” (cottura insieme a dell'acqua) ottenuto principalmente dalle foglie della “Camellia Sinensis” (Famiglia Theaceae) una pianta legnosa che oggi viene prevalentemente coltivata in Cina (maggior produttore di “tè” al Mondo), BangladeshPakistanIndiaIndonesiaSri LankaGiappone e Kenya. La raccolta delle foglie avviene tre volte l'anno: in Aprile, al principio dell'Estate e verso la metà dell'Autunno. Una volta raccolte, le foglie di “” vengono trasportate, stipate in grandi gerle, generalmente vicino alle piantagioni, dove sono sottoposte a una serie di trattamenti che le trasformano nel prodotto finito pronto per essere commercializzato o rilavorato.

Tutti i tipi di traggono origine dalla lavorazione delle foglie, dei germogli e di altre parti di questa pianta: soltanto i metodi di lavorazione differenziano le varie tipologie che poi spesso sono miscelate con spezie, erbe o essenze.

La Storia del” si perde nella notte dei tempi tra un turbinio di leggende e miti prevalentemente di origini Cinesi. Per trovare alcune tracce più sicure bisogna risalire al III Secolo a. C. proprio in Cina dove il “veniva utilizzato a scopo medicinale. Molto probabilmente furono i Monaci Buddhisti a favorirne la diffusione dato che lo utilizzavano come bevanda rituale.

Sempre in Cina sotto la “Dinastia Qin” ( - dal 221 al 206 a.C.) il “” iniziò a essere apprezzato anche per le sue prerogative energetiche e dissetanti. Sotto la successiva “Dinastia Han Occidentale” (西漢 - dal 206 a.C. al 9 d.C.) ebbe inizio la consistente coltivazione delle piante legnose del “”, ma la sua diffusione in Cina non si realizzò fino alla “Dinastia Tang” ( - dal 618 al 907). Proprio sotto la “Dinastia Tang” nel 758 il Letterato e Poeta Lu Yu scrisse il “Cha Jing” ( - Canone del tè) il più antico, il più importante e il più completo trattato al Mondo (tre Libri con 10 Capitoli) sulla coltivazione, la preparazione e l’uso del ”. Questo testo dette un grande e fondamentale impulso alla “cultura del tè” e ne fissò anche la filosofia chiamando in causa gli elementi fondamentali (acqua, fuoco, legno, metallo, terra) che rispecchiano in unatazza di tè l’ordine che governa l’universo.

In questo periodo storico il “” veniva ancora macinato e bollito mentre sotto le successive “Dinastie Song” (del Nord 北宋 e del Sud 南宋 - dal 960 al 1279) le foglie iniziarono a essere polverizzate e il “tè” conobbe un epoca di eccezionale diffusione tanto da essere definital’Età d’oro del tè”. L’uso del “” iniziò a varcare i confini della Cina diffondendosi in Giappone, Corea e Medio Oriente, fino a giungere in Occidente nel XVII Secolo grazie probabilmente ai Portoghesi anche se la prima importazione documentata è dellaCompagnia Olandese delle Indie Orientali” (fondata il 20 Marzo del 1602). 

Il “” contiene “caffeina” (alcaloide stimolante del sistema nervoso centrale), “teanina” (amminoacido psicoattivo), “catechina” (antiossidante), “teobromina” e “teofillina” (due alcaloidi stimolanti) e fluoruri. Gli effetti della bevanda dipendono sia dal tipo di “” usato sia dalle modalità di infusione (temperatura e durata). Un'infusione breve (circa 2 minuti) estrae dalle foglie di “” soprattutto la “caffeina”, mentre un'infusione più lunga (3/5 minuti) estrae anche l’acido tannico che combinandosi con la caffeina ne attenua l’efficacia stimolante.  

In Cina oggi si impiega un Sistema di Classificazione che distingue Sei Tipi Fondamentali di Tè ottenuti con sei diversi processi di lavorazione, denominati in base al colore del prodotto secco o dell'infuso: “Tè Verde” (Lücha 绿), “Tè Giallo” (Huangcha 黄茶), “Tè Nero o Tè Postfermentato” (Heicha 黑茶), “Tè Bianco” (Baicha 白茶), “Tè Verdeazzurro o Blu” (Qingcha 青茶), "Tè Rosso" (Hongcha ). Le Varietà si differenziano per i diversi trattamenti lavorativi che permettono diversi gradi di ossidazione delle foglie, comunemente chiamata "fermentazione": i “Tè Rossi” (detti "Neri" in Occidente) sono Tè fermentati, i “Verdi” sono Tè non fermentati, i “Blu” e “Gialli” sono semifermentati, e i “Neri” sono "postfermentati". I “Tè Bianchi” sono ottenuti dalle gemme e dalle prime foglie con fermentazione parziale.

Una volta essiccato, il “” può essere ulteriormente lavorato per dare vita a “Tè aromatizzati”, “ pressati” e “Tè deteinati”. Il “” ha una gamma molto ampia di aromi: floreale, fruttato, dolce, erbaceo, speziato, legnoso, affumicato, marino, balsamico, oppure un sapore volutamente amaro e astringente. A partire dagli Anni Ottanta del XX Secolo si è commercializzato il "Tè freddo", un prodotto prevalentemente industriale, servito dopo essere stato refrigerato come bevanda rinfrescante.

Recentemente, a fine Anno 2022, un’Azienda Spagnola importante come NutriTiendasi è molto impegnata per diffondere i benefici del consumo giornaliero diattraverso una Campagna ricca di dettagliate informazioni e specifici consigli.

NutriTienda è l'Azienda E-commerce di Salute e Bellezza Leader, dal 2007, in Spagna e Portogallo. Attualmente è immersa in un progetto di espansione in Europa e ha iniziato a muovere i suoi primi passi in Italia nel 2020NutriTienda dispone di un Catalogo con più di 60.000 Prodotti di 1.900 Marche diverse e con le quali lavora a stretto contatto, per poter raggiungere il suo obiettivo: mettere a disposizione di tutti i suoi clienti le soluzioni più innovative in termini di qualità, efficacia e sicurezza, sempre al miglior prezzo. Grazie alla diversificazione del suo team e alla complementarità dei suoi processi verticali di business è diventata un punto di riferimento nel settore, ottenendo l'universalizzazione della salute nutrizionale e della cura personale. Oggi il suo obiettivo è quello di estendere maggiormente il suo raggio d'azione, portando le sue Dieci Categorie Merceologiche (Parafarmacia, Erboristeria, ECO/BIO, Nutrizione Sportiva, Igiene, Profumeria, Make Up, Cosmetica, Prodotti per Capelli e Animali Domestici) in tutto il Territorio Europeo.  

La Campagna di NutriTienda illustra con precisione le caratteristiche dei tipi principali di “” valorizzando il “re degli infusi” che viene gustato in moltissimi Paesi del Mondo, una bevanda fondamentale per diverse culture e sistemi economici. Un numero infinito di persone bevono ogni giorno una tazza di ” apprezzandolo non solo per il suo gusto ma anche per i suoi molteplici benefici per la salute e la sua ampia varietà di nutrienti che rappresentano una fonte importante di antiossidanti che hanno il compito di combattere i radicali liberi, ossia le molecole che ossidano le cellule e le fanno invecchiare. Una “tazza di tè” al mattino fornisce un grande apporto di energia che dura per molte ore.

Noelia Suarez, Responsabile della Comunicazione di NutriTienda, a supporto dell’intensa Campagna Aziendale a favore dell’uso quotidiano del ”, ha affermato: “Il tè rappresenta un modo per prendersi cura di se stessi con pochi sforzi, contiene pochissime calorie (se non aggiungiamo zucchero o altri alimenti calorici) ed è ricco di polifenoli, che sono particelle antiossidanti, vitamine del gruppo B e un gran numero di minerali come il calcio, il fluoro o il ferro. Esistono moltissime varietà, per cui è quasi impossibile stabilire in maniera inequivocabile che esistono persone che non amano il tè, semplicemente non hanno ancora trovato la varietà perfetta per loro. Noi di NutriTienda raccomandiamo di inserire questa bevanda nella dieta e nella nostra beauty routine, perché aiuta a combattere l’invecchiamento precoce e offre tantissimi altri benefici alla nostra salute”.

Il “” ha profumi inebrianti, colori deliziosi, sapori straordinari, in più nel lontano Oriente viene servito con un rituali unici e originali denominati “Cerimonia del Tè”. Con questa espressione si tende a indicare quelle differenti forme ritualizzate per preparare e quindi degustare la bevanda del “” che vengono praticate in diverse Culture Asiatiche, un'attività culturale spesso meditativo-religiosa. Le varie varianti Nazionali di questa Cerimonia sono state influenzate dalle diverse tipicità dei Territori, in tempi diversi, rispetto a quella originaria della Cina, luogo in cui è nata la cultura del “” e la Cerimonia stessa. Parti integranti delle varie Cerimonie sono gli strumenti, i tempi e i gesti rituali. Tutte le Cerimonie sono chiari simboli che contengono raffinatezza, contentezza spirituale, umiltà, compostezza e semplicità. In Giappone, per esempio, la “Cerimonia del Tè” è un rito antichissimo, tutt’oggi ancora molto praticato, che non si limita al piacere di gustare una calda e buona tazza di “” ma che ha più una connotazione legata alle pratiche di meditazione, introspezione e contemplazione. Si tratta di una Cerimonia molto bella e affascinante, volta alla ricerca della propria essenzialità alla purificazione dello spirito, aspetto fondamentale di quella Disciplina denominataZen” ( Zen è la pronuncia Nipponica del carattere Cinese ) che deriva dall’insieme delle dottrine e dei linguaggi originati, a partire dal IX Secolo, dalle Scuole Buddhiste Giapponesi.

Impossibile non amare il” (la bevanda più bevuta al mondo dopo l’acqua) grazie alla ricchezza delle sue proprietà positive ai grandi benefici e al magico fascino orientale.

https://www.nutritienda.com/it

https://www.youtube.com/watch?v=wvmrpQbei1g


"Un Buon Momento" (Foto NutriTienda)  

Varie Tipologie di Tè (Foto NutriTienda)

Il Tè: Impossibile non Amarlo (Foto NutriTienda)

Tè Nero (Foto NutriTienda)

Tè Verde (Foto NutriTienda)

Tè Rosso (Foto NutriTienda)

Tè Freddo (Foto NutriTienda)

Il Tè: Profumi Inebrianti e Colori Deliziosi (Foto NutriTienda) 

Imperdibile una Buona Tazza di Tè (Foto NutriTienda)

Magico Fascino Orientale (Foto NutriTienda)


lunedì 26 dicembre 2022

“IO, SERGIO DONDOLI”: IL NUOVO BELLISSIMO E CREMOSISSIMO LIBRO DI UNO DEI PIÙ GRANDI GELATIERI ITALIANI.




Il “Made in Italy” (Fatto in Italia) è l’espressione utilizzata, a partire dagli anni 1980, per indicare la specializzazione internazionale del Sistema Produttivo Italiano nei vari settori manifatturieri tradizionali. Uno dei prodotti di punta del “Made in Italy” è senza alcun dubbio il “Gelato Artigianale” che si distingue nettamente da quello Industriale.

Il “Gelato” è un alimento straordinario ottenuto miscelando ingredienti liquidi e solidi che, tramite macchine del freddo chiamate “mantecatori”, li trasformano nel prodotto cremoso e fresco che vediamo nelle vetrine delle gelaterie.

Per produrre un buon gelato, un Artigiano può scegliere tra moltissimi ingredienti a seconda delle proprie necessità e dei gusti dei suoi clienti. Si utilizzano ingredienti molto comuni come il latte, lo zucchero, la frutta, l’acqua, la panna, le uova, il latte in polvere, il fruttosio.

Un gelato professionale quindi si realizza miscelando ingredienti comuni freschi (latte, panna, zucchero, frutta) e ingredienti specifici per gelateria (basi, latte in polvere, zuccheri alternativi). Questo processo si chiama “bilanciatura”. Dopo avere pastorizzato la miscela viene lasciata “riposare a freddo”, come si fa per la lievitazione del pane. Quando la miscela ha le caratteristiche ottimali, vengono aggiunti altri ingredienti specifici chiamati “sapori” o “paste”. La miscela viene introdotta nel mantecatore e, dopo alcuni minuti, esce il gelato soffice e cremoso pronto per essere deposto nelle vaschette.

Le “Origini del Gelato” si perde nella notte dei tempi visto che in tutte le Epoche le temperature invernali portavano al congelamento degli alimenti. Varie tracce di antenati del gelato sono state ritrovate in Cina: come una miscela di riso stracotto, latte e spezie solidificata tramite l'immersione nella neve risalente al 2000 a.C. o prodotti caseari ghiacciati, fra cui una pietanza preparata con “kumis” (bevanda tipica di molte popolazioni dell'Asia centrale ottenuta dalla fermentazione del latte di giumenta) con aggiunta di farina e foglie di canfora e refrigerata prima di essere servita.

Nel Mondo Arabo si diffuse una preparazione denominata “sherbet” di origine Persiana (dove veniva chiamato “sharbat”), un dolce ghiacciato (attraverso il “processo endotermico” provocato dall'aggiunta di sali al ghiaccio) a base di frutta, acqua, zucchero (importato in Sicilia dagli Arabi nel IX Secolo), spezie e latte o crema di latte.

Nel Tardo Medioevo comparvero in Italia antenati del gelato moderno basati su latte e frutta ghiacciata. Tra le diverse specialità culinarie che Caterina Maria Romula di Lorenzo de' Medici (Caterina de' Medici, 1519 - 1589, Regina Consorte di Francia come moglie di Enrico II) introdusse nella Corte Francese vi era anche un dolce semifreddo cremoso. Bernardo Timante Buonacorsi (Bernardo Buontalenti, 1531 - 1608) è stato un Architetto, Scultore, Pittore, Ingegnere militare e Scenografo Italiano che, con la sua lunga e operosa attività presso la Corte Granducale Fiorentina, fu uno degli Artisti più importanti e influenti della seconda metà del Cinquecento. Secondo diverse fonti fu proprio lui a inventare, nel 1565 alla Corte di Caterina de' Medici, la “crema fiorentina” (anche con l'uso dell'uovo) il primo vero esempio di gelato del Mondo.

Intorno al 1560 un Medico Spagnolo di nome Blasius Villafranca, che viveva a Roma, riscoprì che il salnitro rendeva semplice la creazione di ghiaccio artificiale e un congelamento più rapido permettendo tra l'altro l'invenzione culinaria delle “bombes glacées”, un dolce di gelato solitamente semisferico con due o più gusti.

La storia del “Gelato” è indubbiamente poi legata a Procopio Francesco Cutò conosciuto in Italia  come Francesco Procopio dei Coltelli e in Francia col nomignolo di Le ProcopeProcopio Siciliano di nascita (Aci Trezza o Palermo 1651 - Parigi 1727), è stato un famoso Cuoco che trasferitosi a Parigi aprì nel 1686 la prima gelateria al Mondo, un Locale tuttora esistente, il “Café Le Procope”, dove veniva servita una grande varietà di gelati. 

La notorietà Internazionale arrivò successivamente quando il Gelato giunse negli Stati Uniti con Filippo Lenzi che nel 1777 aprì la prima gelateria. Il grande successo che il Gelato ebbe presso gli Americani portò anche a un veloce sviluppo tecnologico come “la gelatiera a manovella” (un mastello dove era inserito un cilindro metallico con una manovella) brevettata nel 1843 da Nancy Johnson. Alcuni anni dopo William Young applicò un motore al mastello di Nancy Johnson, consentendo un raffreddamento più uniforme. La vera rivoluzione arrivò all'inizio del '900 con l'introduzione della sorbettiera motorizzata a spatolazione automatica.

Nel 1903 il gelataio di origini Venete Italo Pietro Marchioni (1868 - 1954) che operava negli Stati Uniti inventò il “cono gelato”, la cialda conica aperta verso l'alto che si riempiva con il gelato a palline. Una scoperta che contribuì notevolmente a incrementare la popolarità e la diffusione del gelato Italiano nel Mondo.

Molto importante e rivoluzionaria fu anche da parte dell’Azienda Fabbri (fondata nel 1905 e produttrice di sciroppi) la realizzazione dei primi ingredienti composti per gelato artigianale comprendenti paste di frutta e creme che l'Artigiano Gelatiere poteva utilizzare nelle sue ricette aggiungendo latte, panna o acqua.

Nel 1939 in Italia e più precisamente a Torino fu inventato e brevettato, dalla storica GelateriaPepino” di Piazza Carignano, il “gelato su stecco” il miticoPinguino”, il gelato con crema dentro e cioccolato croccante fuori.

Oggi il “gelato artigianale” è senza alcun dubbio uno tra gli alimenti più diffusi e conosciuti grazie alla sua straordinaria bontà e alla genuinità degli ingredienti utilizzati, un prodotto che diffonde nel Mondo la magnifica Tradizione Alimentare Italiana.

Alla fine del Mese di Novembre 2022, è uscito un interessantissimo Libro intitolatoIo, Sergio Dondoli - Storia, passioni e ricette di un gelatiere italiano”. Sergio Dondoli è un fantastico personaggio e un grandissimo Maestro Gelatiere di fama Internazionale.

Sergio è nato, Sabato 12 Settembre 1953, nella splendida Regione Toscana a Monteriggioni, un Comune della Provincia di Siena, il cui spettacolare Centro Storico, formato dal grande e suggestivo Castello con il Borgo al suo interno, venne costruito dai Senesi sul Monte Ala in posizione di dominio e sorveglianza della Via Francigena per ordinanza del Podestà Guelfo da Porcari tra il 1213 e il 1219

Nel 1960 Sergio con la Famiglia si trasferì a Poggibonsi, importante Centro agricolo, commerciale e industriale distante circa 17 Km. da Monteriggioni. Dopo le Scuole Medie Sergio frequentò per un periodo l’Istituto Tecnico a Siena ma non gli piaceva e convinse il Padre a iscriverlo all’Istituto Professionale di Stato per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera F. Martini” di Montecatini Terme (PT) dove tra il 1967 e il 1971 frequentò il Corso di Portineria Alberghiera diventando “Concierge”. Se pur giovanissimo durante le vacanze estive dell’Alberghiero, mosso da un forte desiderio di indipendenza e avventura, iniziò a lavorare in Hotel di Zone Turistiche Italiane ed Estere (Castiglioncello in Provincia di Livorno, Strasburgo Capoluogo della Regione dell'Alsazia-Champagne-Ardenne-Lorena nel Nord-est della Francia, Bad Teinach-Zavelstein piccolo Comune Tedesco situato nel Land del Baden-Württemberg) ricoprendo e specializzandosi in vari ruoli compreso il Servizio di Sala e imparando anche le prime nozioni di Cucina.

Finiti gli studi Sergio tornò in Germania e dopo varie e costruttive esperienze, tra cui l’apertura di un Locale in Società denominato “Die Ente” (L’Anatra), si trasferì nel 1974 a lavorare in un Paesino sulla spiaggia vicino alla Città di Kiel nel Land dello Schleswig-Holstein. Poi lavorò sempre in Locali e Alberghi della Zona fino all’apertura della sua Pizzeria. Frequentando una Gelateria conobbe una bellissima ragazza di nome Franca che vi lavorava con le sorelle. Dopo due anni la loro storia d’amore li fece convolare a nozze il 30 maggio del 1979 e dalla loro unione sono nati tre Figli: Valeria Eleonora, Stefano e Sara Serena.

Negli anni successivi grazie al Marito di sua Cognata, esperto Gelatiere, Sergio Dondoli entrò nel mondo del Gelato Artigianale. Nel 1984 venduta la sua Pizzeria aprì a Reinfeld, un piccolo Paesino dello Schleswig-Holstein nel Nord della Germania, la sua prima Gelateria denominataPinocchio”.

Nel 1988 Sergio e Famiglia rientrarono in Italia a Poggibonsi e seguirono altre importanti esperienze lavorative. Nel 1990, dopo aver girato molto per la Toscana cercando di trovare l’ubicazione della sua nuova Gelateria, Sergio arrivò nella suggestiva e monumentale (risale al 1200) Piazza della Cisterna nel cuore della fantastica e storica Cittadina di San Gimignano (SI), la “Città dalle 100 Torri”, dove trovò al Civico 4 un fondo da restaurare.

Con grande impegno e assoluta passione per superare tutte le difficoltà burocratiche alle 16:30 di Mercoledì 8 Aprile 1992 Sergio Dondoli e Famiglia riuscì a inaugurare quella che negli anni successivi è diventata la mitica Gelateria di Piazza laGelateria Dondoli”.

Negli anni Sergio Dondoli si è impegnato moltissimo portando la sua preparazione, la professionalità e l’amore per il lavoro a livelli altissimi. I successi che ha ottenuto negli anni sono infiniti: “Pemio Colosseum” Roma 1993/96, “Merlino d'Oro” nel 1993/94/95/96,
Coppa d'Oro” nel 1994, “Gelatissimo d'Italia1997/98, “Grappolo d'Oro1998, Campionato Italiano a Venezia nel 1998, “Coppa del Mondo della Gelateria” come membro del Team Italia vincitore nelle Edizioni 2006/07 e 2008/2009, nel 2016 il prestigioso “Premio MAM” (Maestro d’Arte e Mestiere), l'equivalente Italiano del Premio Giapponese “Living National Treasure” e del Premio Francese “Maître d’Art”, solo 75 Maestri Artigiani sono stati insigniti in Italia e Sergio è l'unico Maestro Gelatiere ad aver ricevuto questo importante riconoscimento.

Grandi Giornali del Mondo hanno parlato di lui con affermazioni importanti come il "The Sidney Morning Herald" che scrive “la via Francigena conduce oggi i devoti alla porta della Gelateria del Dondoli”, il "Der Feinschmecker" parla del suo gelato allo zafferano e pinoli come di una poesia, l’"Union Tribune" definisce l'Italia come Arte e Gelato e per il gelato indirizza tutti alla Gelateria di "Piazza". La Gelateria Dondoli è citata tra le più importanti Guide Mondiali ed è visitata continuamente da Televisioni Nazionali e Internazionali.

Grazie alla sua esperienza e alla voglia di sperimentare Sergio ha creato una serie infinita di gusti originali e insoliti che sono diventanti famosi come la “Crema di Santa Fina” (crema allo zafferano e pinoli), lo “Champelmo” (pompelmo rosa e spumante), il “Dolceamaro” (crema alle erbe aromatiche), il “Sorbetto di Vernaccia”. Ma il suo Menu si arricchisce continuamente di nuovi gusti.

Tutti i suoi gelati nascono da ingredienti selezionatissimi e di prima qualità con un occhio di riguardo per i prodotti tipici del Territorio come lo Zafferano di San Gimignano DOP o il Vinsanto. I Gelati di Sergio Dondoli, preparati ogni giorno con ingredienti freschissimi rigorosamente selezionati e privi di conservanti, sono vere e proprie opere originali che si distinguono anche per le eccellenti proprietà nutrizionali (vitamine, proteine, fibre e sali minerali), l'apporto calorico limitato e una facile digeribilità.

Un Gelatiere di così grande fama meritava assolutamente un racconto dettagliato in tutti i suoi particolari e come già accennato nel Novembre 2022, è uscito l’interessantissimo Libro dal Titolo Io, Sergio Dondoli - Storia, passioni e ricette di un gelatiere italiano”.

Il LibroIo Sergio Dondoli” è pubblicato, nel bel formato 30,5 x 21,7 cm. con Copertina Rigida, dalla nota Casa Editrice di Firenze Il Forchettiere”.  Il Libro è stato Curato del bravo Giornalista Enogastronomico Marco Gemelli ed è riccamente illustrato con moltissime Foto della Famiglia Dondoli e con quelle realizzate da un altro bravo Giornalista/Fotografo come Luca Managlia.  

Nelle 115 Pagine di pregevole Carta Lucida (Testi in Italiano e in Inglese) si trova inizialmente l’Introduzione della brava Giornalista/Scrittrice Eleonora Cozzella e la Prefazione dell’Esperta Studiosa di Storia e Curatrice del Gelato Museum Carpigiani Luciana Polliotti. Seguono i Capitoli dedicati alla Vita, alla Famiglia, agli Amici di Sergio Dondoli, quello dedicato a San Gimignano, quello delle Ricette dei suoi Gelati, quello dove 10 Personaggi famosissimi raccontano Sergio Dondoli, quello in cui 12 Chef super celebri e premiati raccontano le loro Ricette realizzate in collaborazione con Dondoli. Il Libro si chiude con la Pagina dei Ringraziamenti e l’Elenco dei principali Fornitori della Gelateria.

Sergio Dondoli è un esuberante personaggio con uno straordinario carattere che lo porta a essere estremante socievole, disponibile, simpaticissimo e sempre magnificamente sorridente, un vero Artista del Gelato Artigianale ma anche un uomo ricco di umanità. La Sua Gelateria oltre alla speciale bontà della sua produzione rispecchia anche tutti i lati positivi di Sergio e per tali motivi ogni giorno è assaltata da folle di Clienti da tutto il Mondo.

Posso solo aggiungere che il nuovo bellissimo ecremosissimoLibroIo Sergio Dondolidedicato a uno dei più grandi Gelatieri Italiani è assolutamente imperdibile.

http://www.gelateriadondoli.com/

https://www.ilforchettiere.it/

https://www.youtube.com/watch?v=oFnLfZpGyGU


"Io Sergio Dondoli" il Libro 

Sergio Dondoli (Foto Dondoli)

Stefano e Sergio Dondoli (Foto Luca Managlia)

Sergio Dondoli: Il Gelato Artigianale (Foto Dondoli) 

Sergio Dondoli e Luca Managlia (Foto Dondoli)

 Sergio Dondoli il Grande Gelatiere (Foto Dondoli)

Giorgio Dracopulos con un Libro Assolutamente Imperdibile

lunedì 19 dicembre 2022

AUGURI DI BUON NATALE 2022 CON I GUSTOSI PANETTONI DEL MITICO “PECK” DI MILANO.

 


Eccoci giunti a fine Anno 2022 e come sempre non mancheranno grandi festeggiamenti per il Santo Natale. La Tradizione vuole che sulle nostre tavole per tali Feste non manchino degli ottimi Panettoni: per esempio come quelli diPeck”.

In Via Spadari al Civico 9, in pieno Centro nella bellissima Città di Milano, proprio a due passi da Piazza del  Duomo, c’è “Peck” un Negozio straordinario per l’Enogastronomia di altissima qualità, conosciutissimo in Italia e all’Estero.     

Peck nasce nel lontano 1883 in Via Orefici 2 (vicinissimo alla Sede attuale) grazie all’impegno di Francesco Peck.

In quell’Anno Francesco Peck esperto salumiere proveniente dalla Città di Praga, oggi Capitale della Repubblica Ceca ma allora facente parte dell’Impero Austro-Ungarico (1867 - 1919), decise di aprire un Laboratorio per la produzione, e la conseguente vendita al dettaglio, di carni affumicate e salumi di Tradizione Tedesca.

Per alcuni l’intuizione di Francesco Peck poteva sembrare azzardata in una Città molto legata alle specialità alimentari del Territorio Lombardo, e Italiane in genere, ma in breve tempo fu  riconosciuta la buona qualità della sua produzione e in pochissimi anni Peck arrivò a produrre anche 3000 Prosciutti e 3000 Lingue di Bue e di Vitello al Mese.

Nel 1890 vennero ampliati e rinnovati i Locali e la produzione di Peck iniziò ad arrivare nelle Famiglie più in vista di Milano, negli Alberghi e nei Ristoranti più importanti, diventò anche fornitore della Casa Reale. Questo grande successo lo portò a essere insignito del Titolo di Cavaliere della Corona d’Italiada Sua Maestà il Re Vittorio Emanuele III di Savoia (1869 - 1947).

Nel 1918 Francesco Peck decise di cedere l’attività a un imprenditore Italiano di larghe vedute: Eliseo Magnaghi.

Eliseo pur mantenendo il nome “Peck” da subito ampliò l’offerta e per tale motivo nel 1920 trasferì la Sede nei Locali più spaziosi di Via Spadari 9 (la sede centrale attuale).

Con la gestione MagnaghiPeck” divenne ancora più famoso specializzandosi anche nella pasta fresca e ripiena e nella preparazione di piatti pronti freddi. Il Locale era frequentato da personaggi famosi, politici e intellettuali, come Gabriele D’Annunzio, Dario Niccodemi, Arnaldo Fraccaroli, Riccardo Bacchelli, Renato Simoni, Orio Vergani e moltissimi altri. Nel 1937 i locali di “Peck” ospitarono il Set del Film di Mario MattioliFelicita Colombo” e il grande successo della coinvolgente commedia contribuì ad accrescere ancor di più la fama del Negozio.

Nel 1956, superati gli anni difficili della Seconda Guerra Mondiale (1939 - 1945) in cui Milano fu colpita duramente dai terribili bombardamenti degli Alleati, l’attività di “Peck” passò ai Fratelli Giovanni e Luigi Grazioli conosciutissimi imprenditori già proprietari di uno dei più famosi Ristoranti della Città. Anche loro furono dei grandi innovatori introducendo nel Negozio una delle prime “Tavole Calde” di Milano, sviluppando la gastronomia d’asporto e l’abitudine al “Panino Gourmet a Pranzo”. Altra novità fu la trasformazione della Cucina in una bella “vetrina” dove la clientela poteva vedere e controllare la preparazione degli alimenti. Un successo dietro l’altro portò i Grazioli ad aprire altri due punti vendita collegati: “La Bottega del Maiale” e “La Casa del Formaggio”.

Nel 1970 i Grazioli cedettero i loro Negozi ai tre Fratelli Stoppani, Angelo, Mario e Remo. Gli Stoppani erano arrivati da Brescia a Milano nel 1956 da semplici commessi, poi erano riusciti ad aprire una buona Salumeria in Via Ponte Vetero non lontano dal Castello Sforzesco.

Martedì Primo Settembre 1970 gli Stoppani iniziarono la loro attività e dopo poco, oltre ai Tre Negozi già esistenti di Peck, aprirono una Rosticceria in Via Cantù e una Bottiglieria in Via Victor Hugo con l’aggiunta di un Ristorante. I Fratelli Stoppani modernizzarono e internazionalizzarono “Peck” grazie anche alla validità delle loro specifiche competenze: Mario esperto di salumi e carni, Remo grande conoscitore di formaggi e Angelo con la sua grande competenza in campo enologico e dolciario.

Nel 1986Peck” ha inaugurato la collaborazione con il “Gruppo Takashimaya”, una storica e importante catena Giapponese della grande distribuzione nata nel 1831, iniziando ad aprire negozi anche all’estero; oggi solo in Giappone sono più di 20 a cui si aggiungono quelli di Taiwan e Singapore.

Nel 1997 una grande ristrutturazione della Sede di Via Spadari quadruplicò il Negozio portandolo a 3300 mq. su ben tre piani con oltre 1300 mq. di spazio vendita. I super selezionati prodotti che anche oggi si possono trovare si dividono tra le diverse decine di quelli con il Marchio Peck, quelli di famosi produttori esterni di altissima qualità, i cibi di produzione propria e quelli che completano la loro stagionatura da “Peck”.

Al Piano Terra il ricchissimo Reparto Gastronomico, al Piano Interrato l’Enoteca con decine di migliaia di Bottiglie, il meglio della produzione Nazionale e Internazionale. Al Primo Piano la Pasticceria insieme alla Bottega del Caffè e del Tè. Nel 2001 al posto della Rosticceria di Via Cantù è stato aperto il “Peck Italian Bar”. Poi è nato il Ristorante nella Sede di Via Spadari (Piccolo Peck).

Nel Mese di Aprile 2013 il MarchioPeckè stato rilevato completamente da Pietro Marzotto imprenditore internazionale con una grande esperienza nel settore alimentare. Nel 2011 il Conte Marzotto aveva già acquistato i due terzi della Società.

Successivamente il Negozio Peck in Via Spadari è cresciuto sia negli spazi vendita sia con l’apertura, nel 2013, del Ristorante Al Peck al posto della Sala da Tè del Primo Piano. Nel 2014 è stato inaugurato un Negozio e un Ristorante a Seul in Corea. In anni recentissimi, sempre a Milano, è stato aperto nel quartiere più nuovo e lussuoso il Ristorante Peck CityLife.

Peck CityLife” è stato inaugurato nel Dicembre del 2018 in un grande padiglione “stand-alone” (non collegato ad altro) di ben 300 mq. alla base dei tre avveniristici grattacieli ed è nato secondo un “concept” dichiaratamente poliedrico e polifunzionale grazie alla Gastronomia, al Bistrot Gastronomico, all’Enoteca e al Cocktail Bar. In pochissimo tempo è diventato un punto di riferimento per uno dei Quartieri più attivi e vissuti di Milano.

Nel Mese di Giugno 2019 c’è stata una ulteriore apertura a Milano quella del Negozio di “gastronomia di quartiere": Peck Porta Venezia. La nuova attività, ubicata in Via Tommaso Salvini 3 in Zona Porta Venezia, è stata pensata per portare le magnifiche specialità della storica Azienda gastronomica più vicine agli abitanti non del Centro Storico.

Nell’Estate 2021 a Forte dei Marmi, la Località Turistico Balneare Toscana più famosa, bella e chic,  della Costa Settentrionale della Provincia di Lucca, in Piazza Guglielmo Marconi al civico 6/E è stato inaugurato un altro  nuovo Negozio: Peck Forte dei Marmi. Il design degli interni è stato affidato allo Studio Vudafieri Saverino Partners che aveva già firmato anche il punto vendita di “Peck CityLife” a Milano.

Oggi il GruppoPeck è guidato dal bravo Pier Leone Marzotto, il più giovane dei Figli del Conte

Peck” ha una tradizione di ben 139 anni, con i suoi Negozi e i suoi Ristoranti è un vero e proprio imperdibile “Tempio Enogastronomico” in cui si realizzano esperienze senza paragoni, ed è la meta di una numerosissima Clientela Internazionale visto che la sua fama non conosce confini.

Per questo Natale 2022 da “Peck”, grazie al bravo ed esperto Maestro il Pastry Chef Milanese Galileo Reposo (classe 1978) e alla sua squadra di grandi Pasticceri, oltre alle magnifiche creazioni di cioccolato e a tutta laproduzione classica”, il Panettone di alta Pasticceria continua a essere il protagonista delle Feste di fine Anno.

Le Novità Natalizie 2022, oltre al Panettone Classico, che “Peck” offre alla sua clientela sono davvero straordinarie, una galleria di meraviglie che diventeranno preziosi doni da mettere sotto l’albero grazie anche alle bellissime illustrazioni del bravissimo Gianluca Biscalchin.

La nuove varianti  che vanno ad arricchire la Collezione Panettoni Peck sono:

- “Panettone Amarena, Limone e Mandorla” - Amarene candite sciroppate, scorze di limone candito e mandorle si uniscono creando un prodotto dai toni dolci e agri allo stesso tempo, capace di rivelare nuovi sapori e gusti a ogni assaggio. La ricca glassatura di mandorle e granella di zucchero conferisce un tocco finale di estrema golosità. Il risultato è un Panettone stile “Veneziana” (nella produzione della Veneziana, altro dolce classico Milanese, si usano gli stessi ingredienti del Panettone cambiando però le percentuali e aggiungendo sopra una glassa), che si caratterizza per la raffinatezza dei profumi e l’eleganza al palato;

- “Panettone Pistacchio, Caffè e Cioccolato Bianco” - Una ricetta originale che regala un dolce perfettamente bilanciato dal gusto sofisticato. Il soffice impasto a lunga lievitazione è realizzato con profumato caffè, delicato cioccolato bianco e saporito pistacchio. Ad arricchire ulteriormente il gusto la glassa, all’aroma Caffè Miscela Peck, ricca di una pioggia di pistacchi interi. Questo Panettone stile Veneziana con il suo inconfondibile equilibrio di sapori garantisce durante la degustazione una vera e propria esplosione di gusti;

- “Panettone Pere e Cioccolato” - Una versione gourmet del Panettone Classico, dedicato ai palati più raffinati. L’impasto tradizionale è reso speciale da ingredienti di altissima qualità: vaniglia in bacche della qualità Bourbon del Madagascar, gocce di cioccolato fondente e pere semicandite. Due grandi classici della pasticceria che si incontrano in questo Panettone caratterizzato dalla combinazione tra dolcezza, freschezza e intensità;

- “Panettone Arancia, Ananas e Zenzero” - Una ricetta che conferisce un tocco di esoticità al Natale. Il suo soffice impasto a lunga lievitazione è arricchito da pregiati cubetti di zenzero, ananas e scorzette d’arancia candite a fresco. Il risultato è un potente incontro di tre tipici prodotti Natalizi, ottenuto rispettando la ricetta del Panettone Tradizionale ma modificandone il bouquet dei sapori. La dolcezza e l’aroma di arancia e ananas sono controbilanciate dalla piccantezza e croccantezza dello zenzero. Un mix insolito, contemporaneo e internazionale.

Oltra a questi per quest’Anno è stato preparato anche una nuova “Specialissima Versionedi Panettone, realizzato in soli 200 pezzi, con marron glacé e cioccolato accompagnato da una crema spalmabile ai marroni (con una spatolina apposita per applicarla) e whisky, pensata per stupire anche i palati più esigenti e proposta in un'elegante “gift box”.

Per il già citato “Panettone Classico” aggiungo che è disponibile tutto l’anno e che si distingue per il suo morbido impasto, ottenuto grazie ad una lavorazione di 72 ore nel rispetto della Tradizione (il lievito madre è utilizzato da ben 80 anni), vanta ingredienti d’eccellenza come la farina con germe di grano macinato a pietra, la vaniglia in bacche della qualità Bourbon del Madagascar e le scorze d’arancia candite fresche con pregiato miele d’acacia Toscano.

Non mi resta che augurare a tutti Voi un sereno e felice Santo Natale 2022 anche con i nuovi gustosi Panettoni del mitico Peck” (la Fabbrica del Buono) di Milano.

https://www.peck.it/

https://www.youtube.com/watch?v=7YXaJH0srMU

https://www.youtube.com/watch?v=VxtIlQxIwz4


Peck Natale 2022: I Panettoni (Foto Peck) 

Peck Natale 2022: "Creazioni di Cioccolato" (Foto Peck) 

"Panettone Amarena, Limone e Mandorle" (Foto Peck) 

"Panettone Pistacchio, Caffe e Cioccolato Bianco" (Foto Peck)

"Panettone Pere e Cioccolato" (Foto Peck) 

"Panettone Ananas, Arancia e Zenzero" (Foto Peck)

"Panettone Classico" (Foto Peck)


 Un Magnifico Dono da Mettere Sotto l'Albero (Foto Peck)