sabato 9 agosto 2025

ASSOLUTAMENTE DA LEGGERE LO SPECIALE “OINOS - EN PRIMEUR BORDEAUX 2023” DEL VALENTE FINE WINE CRITIC PAOLO BARACCHINO.




La Civiltà dell’Antica Grecia (dall’anno 1000 a.C. fino alla conquista Romana nel 146 a.C.) ha segnato in positivo, per la sua straordinaria ricchezza culturale, la Storia dell’umanità sotto tutti i punti di vista. Tra ciò che i Greci ci hanno tramandato vi sono anche le loro tradizioni alimentari e la loro passione per il frutto della pigiatura dell’Uva: Il Vino.

Per loro il Vino era qualcosa di più di una semplice bevanda, era una sentita liturgia sociale, ludica, artistica e religiosa che si riassumeva nella convivialità del “Simposio”.

Il termine stesso Simposio deriva dalle parole Grechesyn” = insieme e “pino” = bere. Molto spesso era un atto collettivo così importante che veniva praticato la sera subito dopo importanti cerimonie, matrimoni e banchetti. Il “nettare degli dei” dei Greci era molto diverso dal Vino che conosciamo, ciò era dovuto soprattutto al clima molto caldo, alla vendemmia tardiva, alle diverse tecniche di vinificazione e di conservazione, all’uso di giare e poi di otri, all’aggiunta di infusi vari, frutta secca, erbe, per non parlare dei loro sistemi di chiarificazione. Tutto ciò rendeva il Vino una bevanda molto densa, sciropposa, estremamente dolce e con un alto grado alcolico. I Greci però conoscevano perfettamente la potenza del loro Vino e ne deprecavano, l’abuso e l’ubriachezza. Per questo motivo usavano tagliarlo con abbondante acqua, a volte anche di mare (in estate vi aggiungevano il ghiaccio derivante dalla conservazione della neve), e accompagnarlo con stuzzichini vari dolci e salati, frutta, miele, formaggi e l’immancabile pane Greco che era alla base della loro alimentazione e che veniva prodotto in moltissime varianti.

Per gli antichi Greci la degustazione di Vini, anche quelli considerati al tempo di alta qualità come il “Pramno” prodotto nell’Isola di Icaria, fatta durante un Simposio era una delle espressioni più nobili della loro Civiltà. Il Vino non solo bevanda, ma in alcuni casi anche medicamento, era un inno alla gioia di vivere, un piacere di cui non si poteva fare a meno: il Vino gli antichi Greci lo chiamavanoOINOS”.

Proprio adottando questo mitico nome, carico di grande fascino e di lunghissima storia, dal Mese di Marzo 2012 è stata pubblicata in Italia un’interessantissima e bella Rivista: “OINOS - Vivere di Vino”. La Rivista, inizialmente Trimestrale e oggi Semestrale, racconta dei fascinosi legami dell’uomo alla terra, il magico mondo dei vignaioli, dell’olio, del turismo, e della cultura enogastronomica Nazionale e Internazionale.

La Rivista è realizzata della modernissima “Casa Editrice C&P Adver/Edizioni Effigi” di Arcidosso, in Provincia di Grosseto, proprietà di Mario Papalini, specializzata in comunicazione, grafica, web ed editoria.

Oinos” ha una Redazione con un Team di conosciutissimi Giornalisti molto bravi ed esperti: Andrea Cappelli (Direttore Responsabile), Alessandro Ercolani (Capo Redattore), Paolo Rubei (Direttore Artistico), Cornelia Miron (in Redazione) e Mario Papalini (Coordinamento Editoriale).

Oltre a loro la Rivista ha anche altri collaboratori molto preparati, nomi del valore come Paolo Baracchino, Alessia Bruchi, Seila Bruschi, Pietro Carluccio, Zeffiro Ciuffoletti, Pasquale Di Lena, Giovanna Focardi Nicita, Giorgio Franci, Mario Fregoni, Riccardo Gabriele, Piero Genta, Andrea Kordi, Giada Sanchini, Danilo Tonon, Jacopo Vagaggini, Chiara Zoppas, Paolo Vagaggini e il sottoscritto Giorgio Dracopulos.

 “Oinos” è magnificamente illustrata con le splendide immagini di un grande professionista come Bruno Bruchi, che nelle sue bellissime fotografie mette oltre a tutta la sua bravura tecnica anche tutta la sua grande passione per l’Enogastronomia.

Il Periodico si presenta molto bene con una veste grafica molto bella, moderna, creativa ed elegante nel suo grande formato 24 x 33 cm., una foliazione media di 230 Pagine a colori, su una bellissima carta patinata lucida, ed è perfettamente rilegato in brossura cucita.

Da pochissimi mesi è uscito un interessantissimoSupplemento Speciale di Oinos - Vivere di Vino”, realizzato e scritto dal Fine Wine Critic Paolo Baracchino, dal TitoloEn Primeur Bordeaux 2023”.

La Francia è il Paese in cui la Cultura Enologica ha una Storia straordinaria e Secolare che ha avuto e ha una grande influenza su tutti gli altri Territori del Mondo dove si produce Vino. Le Zone Vitivinicole Francesi, come Bordeaux, BorgognaValle del Rodano, Valle della Loira, Alsazia e Champagne, grazie alla grande qualità della produzione abbinata alla grande capacità di comunicare tale qualità sui mercati mondiali, sono considerate come modelli di riferimento. Una Tradizione Enologica quella Francese che risale a circa il 600 a.C. quando i Greci fondarono “Massalia” (oggi Marsiglia) e introdussero nel Territorio la coltura della Vite. Successivamente gli antichi Romani dettero grande impulso in queste Terre, e anche in tutto l’Impero, allo sviluppo delle Vigne. Nel Medioevo gli Ordini Monastici Francesi furono gli artefici della prima codifica delle tecniche basilari su cui si basa l’Enologia Moderna e grazie a loro già nel 600 d.C. le Vigne erano diffuse in tutto il Paese.

La qualità dei Vini Francesi, analogamente al sistema in uso in Italia, prevede tre livelli di Denominazione:

- “AOC” (Appellation d’Origine Contrôlée) il livello di qualità più alto e rigoroso del sistema e può comprendere anche delle Sottozone (come in Italia per le “DOCG” e le “DOC”) e dall’Agosto 2009 tale Denominazione ricade sotto l’ombrello della Classificazione Europea come “AOP” (Appellation d’Origine Protégée) analogamente alle “DOP” in Italia;

- “Vin de Pays” il livello analogo alle “IGT” Italiane, dall’Agosto 2009 ricade sotto la Classificazione Europea come “IGP” (Indication Géographique Protégée);

- “Vin de Table” tutti quei Vini che non rientrano, per mancanza o insufficienza di requisiti, nelle categorie superiori, dall’Agosto 2009 tale Categoria è stata rinominataVin de France”.

A seconda poi della Zona di Produzione dei Vini esistono delle altre specifiche menzioni comeChâteau”, “Cru”, “Clos”, che contribuiscono a definire e delimitare il Territorio di Origine dei Vini stessi e di alcune Tipologie.

La “Nuova Aquitania”, la più estesa Regione Amministrativa Francese, è stata istituita, a decorrere dal Primo di Gennaio 2016, accorpando le Regioni di AquitaniaLimosino e Poitou-Charentes. Suddivisa in 12 Dipartimenti ha come Capoluogo la Città di Bordeaux. In questa Regione sono ubicate alcune delle più grandi e importanti Zone Vitivinicole Francesi come Bordeaux, Médoc e Margaux conosciute in tutto il Mondo come le migliori per la produzione di Vini grazie al particolare “Terroir” (Territorio), il complesso sistema ambientale naturale, chimico, fisico e climatico.

L’Imperatore Carlo Luigi Napoleone Bonaparte (Napoleone III, 1808 - 1873) in occasione della “Exposition Universelle des produits de l’Agriculture, de l’Industrie et des Beaux-Arts” tenutasi a Parigi tra il 15 Maggio e il 15 Novembre 1855, volle redigere un sistema di “Classificazione Ufficialedei migliori Vini del Bordeaux esposti per l’occasione. Un ristretto comitato di esperti e commercianti del settore, dopo aver effettuato una selezione di ottimi Vini,  prendendo anche in considerazione l’alta professionalità degli Château (61 i Castelli catalogati) e i costi di produzione, espresse la Classificazione, che prende il nome dall’anno in cui è stata fatta il 1855, ed è ordinata per importanza dal primo al quinto livello per i Vini Rossi: “Premiers Grands Crus Classés”, “Deuxièmes Crus”, “Troisièmes Crus”, “Quatrièmes Crus”, “Cinquièmes Crus”. Mentre per i Vini Bianchi la Classificazione comprese: “Premier Cru Supérieur”, “Premier Crus”, “Deuxième Crus”.

La Classificazione del 1855 era direttamente proporzionale alla qualità dei Vini, ma oggi è largamente superata dai numerosi cambiamenti che hanno interessato i Terreni coltivati dalle varie Aziende Vitivinicole che nel corso degli anni, si sono espanse, ridotte o divise senza alcuna nuova Classificazione, di conseguenza la suddivisione non risulta più una guida accurata e progressiva del valore e della qualità dei Vini Classificati.

Paolo Baracchino è nato e cresciuto a Livorno dove ha frequentando le Scuole fino alla Superiori successivamente si è trasferito a Firenze dove oggi vive e lavora. Nel 1971 appena diciannovenne, durante una vacanza nella nota Località Turistica MontanaAbetone” in Provincia di Pistoia, arrivò l’amore conoscendo la Fiorentina Sara Gori, diventata poi sua Moglie nel 1980. Nello stesso periodo iniziò anche l’interesse per il Vino. Fino ad allora Paolo era stato astemio anche se il suo Babbo come rappresentanza aveva delle ottime Aziende di Vino. Insieme a Sara, dopo aver frequentato la Facoltà di Giurisprudenza Fiorentina, si sono Laureati. Tra il 1998 e il 2000 Paolo Baracchino ha frequentato tutti e Tre i Corsi della Associazione Italiana Sommelier (A.I.S.) diplomandosi Sommelier.

Nel 2003 Paolo Baracchino è entrato a far parte del “Grand Jury Europeén” (G.J.E.) una prestigiosa Associazione Indipendente Internazionale (senza scopo di lucro) fondata nel 1996 da François Mauss con lo scopo di fornire una classificazione obbiettiva e alternativa del Vino. Dal 2004 ogni anno Paolo è andato in Francia per le Anteprime dei mitici Vini di Bordeaux, pubblicando poi i suoi straordinari giudizi su diverse Testate Specializzate. La sua fama cresciuta negli anni nel Mondo Internazionale del Vino lo ha portato a ricevere numerosi e importanti riconoscimenti. Aubert de Villaine, co-titolare della mitica Azienda VitivinicolaDomaine de La Romanée-Conti” ha definito Paolo Baracchino un “Poète du Vin”.

Paolo Baracchino in trenta anni di attività ha messo insieme anche una strepitosa collezione di Vini.

Ma torniamo alSupplemento Speciale di Oinos - Vivere di Vinodi Paolo Baracchino: “En Primeur Bordeaux 2023”.

"En Primeur" è un termine Francese che indica l'acquisto di Vino ancora in fase di affinamento, imbottigliato o ancora nelle botti, quando mancano mesi o anni prima del rilascio sul mercato. Questo sistema, creato più di 200 anni fa dagli Inglesi faceva parte delle normali pratiche commerciali, particolarmente diffuso nella “Zona di Bordeaux”, permette sia ai Produttori sia ai Négociants (Distributori di Vini) di ottenere liquidità anticipata e ai compratori di assicurarsi vini rari e di ottenere prezzi più vantaggiosi rispetto al prezzo di mercato finale. Ogni anno, nel Mese di Aprile a Bordeaux si apre la “Campagna Primeurs” un Evento Internazionale importantissimo che coinvolge più di 150 mitici Châteaux, che accolgono Giornalisti, Importatori, e Professionisti per degustare i Vini dell’annata presa in considerazione. L’accesso all’Evento è limitato ai Giornalisti più famosi e ai Produttori e Négociants super selezionati che devono essere prima ammessi allaPlace de Bordeaux”, una vera e propria “Borsa del Vino en Primeur” (un complesso sistema di distribuzione agevolato dai “Courtiers = Broker”), la cui origine risale al XIII Secolo.

Il “Supplemento En Primeur Bordeaux 2023” si presenta in un bellissimo formato grande 22 x 32 cm., con 60 Pagine ricche di foto a colori, bellissima la carta patinata lucida e perfetta la rilegatura. Da sottolineare che i Testi sono in Italiano e in Inglese per l’Articolo di Apertura/Introduzione e le Valutazioni dei Vini e in Italiano, Inglese e Francese per la Biografia di Paolo Baracchino

I Vini 2023 valutati (126 Rossi, 24 Bianche e 12 Sauternes) sono tra i più straordinari al Mondo provenendo dai più importanti e mitici Château del Bordeaux. La descrizione dei Vini, fatta con l’ineguagliabile “Stile di Paolo Baracchino”, ci racconta dettagliatamente ed esaustivamente ogni Etichetta degustata fino ai più piccoli particolari, alla fine di ognuna di esse c’è anche il voto espresso in centesimi.

Posso solo aggiungere che ilSupplemento Speciale di Oinos - Vivere di Vino - En Primeur Bordeaux 2023del valente Fine Wine Critic Paolo Baracchino è assolutamente da leggere

https://www.paolobaracchino.com/

https://www.oinosviveredivino.it/


"Speciale Oinos En Primeur Bordeaux 2023"

"Speciale En Primeur Bordeaux 2023": Ricco di Foto 

"Speciale En Primeur Bordeaux 2023": Vini Mitici 
(Foto Paolo Baracchino)

P. Baracchino allo "Châteaux Margaux" con P. Bascaules
(Foto Paolo Baracchino)

Giorgio Dracopulos e Paolo Baracchino


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