La traduzione moderna del termine Spagnolo “Parador” è: “Albergo situato in località d’interesse turistico”.
Questa definizione, in se per se, è abbastanza fredda e asettica, ma in Spagnolo “Parador” o “Paradores” al plurale, è qualcosa di molto magico, importante, attraente, interessante e affascinante.
La Spagna è una nazione ricca di Storia che si riflette nell’Architettura dei suoi Monumenti, sparsi per tutto il Territorio. Essi hanno subito le molte e varie influenze dovute ai numerosi accadimenti che si sono succeduti attraverso i Secoli.
Alcune di queste strutture monumentali sono state scelte, per essere trasformate in “Paradores”. La scelta ha coinvolto le situazioni più belle, le più cariche di classe e di storia, quelle ubicate in posti particolari con fantastici panorami naturali o costruiti dalla mano sapiente dell’uomo.
Nel 1928, con il benestare di S. M. il Re D. Alfonso XIII, il Commissario Regio per Il Turismo, Marchese de la Vega Inclan, inaugurò, sulla Sierra de Gredos (sistema montuoso delle Provincie di Avila e Toledo), nella Valle del Tormes, il primo della lunga serie dei Paradores. Una catena di accoglienti Resort, di proprietà dello Stato, a salvaguardia del patrimonio storico e artistico, che, ad oggi, annovera ben 93 Sedi.
Antichi castelli, monasteri, ospizi, locande, o altri edifici di notevole valore hanno ripreso a vivere. Tutta la Rete dei Paradores ha, sostanzialmente, delle fondamentali costanti fisse: una politica di qualità nella gestione e nell’accoglienza, basata anche su tutti i comfort più moderni, uno sviluppo sostenibile, la valorizzazione del Territorio e dei suoi prodotti tradizionali, la Cucina di eccellenza della Spagna.
Alcalà de Henares è un grande Comune della Spagna, nella Comunità Autonoma di Madrid, a 654 m. s. l. m., dista una trentina di chilometri dalla Capitale Spagnola. La sua storia è antichissima, i Romani la chiamavano “Complutum” e gli Arabi la battezzarono “Alcalà” (roccaforte) grazie al Castello che allora vi sorgeva sulle sponde del Fiume Henares.
Qui nel 1293 fu fondato, da Re Sancho IV di Castiglia, lo “Studium Generale Complutense”, elevato poi al rango di Università da Papa Alessandro IV nel 1499 (poi trasferita a Madrid, nel 1836, per volontà della Regina Isabella II).
Alcalà de Henares è famosa anche per aver dato i natali a Miguel de Cervantes Saavedra (1547-1616) lo scrittore conosciuto in tutto il mondo per essere l’autore di quel romanzo straordinario che s’intitola “El ingenioso hidalgo don Quijote de la Mancha” (Don Chisciotte della Mancia).
Il “Parador de Alcalà de Henares” sorge nel suggestivo e antico complesso monumentale che comprende un edificio del XVII Secolo, il “Convento de Domenicanos de Santo Tomas de Aquino” e la “Hosteria del Estudiante”, ubicata nel Collegio Minore di San Geronimo fondato dal Cardinale Cisneros nel 1510.
L’insieme del complesso, che ha per vista il meraviglioso Patio Trilingue de l’Università di Alcalà di Henares, per il suo straordinario valore, è stato riconosciuto dall’U.N.E.S.C.O., nel 1998, “Patrimonio dell’Umanità” (vedi ultima foto sotto: il plastico).
Tutto l’insieme, perfettamente ristrutturato e mantenuto, con un’opera di conservazione veramente notevole, offre agli ospiti ogni sorta di comodità e di soluzione per ogni qualsivoglia necessità.
Oltre a camere modernissime, accoglienti e di varie grandezze, ci sono gli appartamenti, circa 1000 metri quadri di saloni per riunioni o conferenze, salotti, giardini, bar, ristorante e piscina climatizzata.
Molto ben attrezzato anche il Centro Benessere (comunemente definito con il termine anglosassone di SPA) che permette di accedere ad un’innumerevole scelta di rilassanti e piacevoli sensazioni.
Un bellissimo Campo da Golf dista solo 8 chilometri.
Molto comode anche le vie di accesso, la Stazione Ferroviaria è a 2 Km. e a 20 Km. l’Aeroporto Internazionale di Madrid-Barajas.
Nei Paradores molta considerazione e importanza viene data ai prodotti del territorio e la Cucina dei loro Ristoranti segue, dove è possibile, la filosofia del Km. 0 (far percorre a tutti i prodotti usati il tratto più breve tra il luogo di produzione e quello di consumazione).
Freschezza, qualità, tradizione e maestria degli Chef è quanto si trova nei luoghi di Ristorazione dei Paradores.
Ma veniamo alla degustazione, fatta dopo la completa visita del complesso, al Ristorante del Parador dell’Alcalà de Henares, cena preparata dal bravo Chef Julian Martin Bermejo e dalla sua operosa Brigata di Cucina.
Un grande abbondantissimo Buffet di ottime Tapas, piccoli antipasti e stuzzichini che hanno assunto una grande importanza sia nella cucina tradizionale che in quella innovativa della Spagna, ciò grazie alla grande qualità delle materie prime usate e alla straordinaria fantasia degli abbinamenti e presentazioni.
Insieme a due interessanti Vini, uno Rosso (Tinto), Dominio de Valdelacasa Cosecha 2007, Denominazione di Origine (D.O.) Toro, della Bodega (Cantina) del Palacio De Los Frontaura y Victoria, Santiago, Valladolid, e uno Bianco, El Grifo 2009, Malvasia Secca (pre-filossera) Denominazione di Origine Lanzarote, di un’Azienda Familiare, la più antica delle Canarie e una delle più antiche della Spagna, nata nel 1775, le Bodegas El Grifo di San Bartolomé de Lanzarote.
Successivamente, comodamente seduto ad un grande tavolo con una elegante e precisa apparecchiatura sono stati serviti:
- “Sopa Boba Alcalaìna” (Zuppa semplice dell’Alcala), con uovo cotto a bassa temperatura.
Accompagnato da Tagonius Blanc 2007, D.O. Vinos de Madrid (Denominazione di una zona vitivinicola che si trova a sud della Capitale), un Blend di Malvar e Chardonnay delle Bodegas Tagonius, Tielmes, Madrid.
- “Jarrete de Ternera” (Stinco di Vitello), cotto a fuoco lento.
Con la carne l’abbinamento è stato fatto con un Vino rosso invecchiato, El Regajal Selecciòn Especial 2009, fatto con Uve Tempranillo, Cabernet Sauvignon, Syrah e Merlot, D.O. Vinos de Madrid, prodotto dalla Bodega Vigna El Regajal, Aranjuez, Madrid.
- “Costrada de Alcalà” Un dolce al cucchiaio (Millefoglie) tostato alla fiamma nel momento del servizio;
- La piccola pasticceria: Ciambelline dell’Alcalà e Mandorle caramellate provenienti dal Convento delle Suore Clarisse.
In abbinamento Moscatel De La Marina Mendoza, 100% Moscatel de Alejandria, D.O. Alicante, del Viticoltore Enrique Mendoza, Alfaz del Pi, Alicante.
Tutto perfettamente servito, ben presentato e molto buono: la qualifica di “Parador” è anche in enogastronomia un sigillo di garanzia.
Un particolare ringraziamento per la visita al Parador, per la bella serata e la disponibilità nei miei confronti, oltre all’estrema gentilezza, va allo Chef Julian Martin, al Direttore Pedro Soria Alvarez, ed ai Dirigenti Nazionali Emilio Gomez-Calcerrada Gascon e Laura Arias Cubria.
Peccato dover lasciare il Parador de Alcalà de Henares, vicino a Madrid, un Resort da sogno che lascia nel cuore un segno incancellabile.
Questa definizione, in se per se, è abbastanza fredda e asettica, ma in Spagnolo “Parador” o “Paradores” al plurale, è qualcosa di molto magico, importante, attraente, interessante e affascinante.
La Spagna è una nazione ricca di Storia che si riflette nell’Architettura dei suoi Monumenti, sparsi per tutto il Territorio. Essi hanno subito le molte e varie influenze dovute ai numerosi accadimenti che si sono succeduti attraverso i Secoli.
Alcune di queste strutture monumentali sono state scelte, per essere trasformate in “Paradores”. La scelta ha coinvolto le situazioni più belle, le più cariche di classe e di storia, quelle ubicate in posti particolari con fantastici panorami naturali o costruiti dalla mano sapiente dell’uomo.
Nel 1928, con il benestare di S. M. il Re D. Alfonso XIII, il Commissario Regio per Il Turismo, Marchese de la Vega Inclan, inaugurò, sulla Sierra de Gredos (sistema montuoso delle Provincie di Avila e Toledo), nella Valle del Tormes, il primo della lunga serie dei Paradores. Una catena di accoglienti Resort, di proprietà dello Stato, a salvaguardia del patrimonio storico e artistico, che, ad oggi, annovera ben 93 Sedi.
Antichi castelli, monasteri, ospizi, locande, o altri edifici di notevole valore hanno ripreso a vivere. Tutta la Rete dei Paradores ha, sostanzialmente, delle fondamentali costanti fisse: una politica di qualità nella gestione e nell’accoglienza, basata anche su tutti i comfort più moderni, uno sviluppo sostenibile, la valorizzazione del Territorio e dei suoi prodotti tradizionali, la Cucina di eccellenza della Spagna.
Alcalà de Henares è un grande Comune della Spagna, nella Comunità Autonoma di Madrid, a 654 m. s. l. m., dista una trentina di chilometri dalla Capitale Spagnola. La sua storia è antichissima, i Romani la chiamavano “Complutum” e gli Arabi la battezzarono “Alcalà” (roccaforte) grazie al Castello che allora vi sorgeva sulle sponde del Fiume Henares.
Qui nel 1293 fu fondato, da Re Sancho IV di Castiglia, lo “Studium Generale Complutense”, elevato poi al rango di Università da Papa Alessandro IV nel 1499 (poi trasferita a Madrid, nel 1836, per volontà della Regina Isabella II).
Alcalà de Henares è famosa anche per aver dato i natali a Miguel de Cervantes Saavedra (1547-1616) lo scrittore conosciuto in tutto il mondo per essere l’autore di quel romanzo straordinario che s’intitola “El ingenioso hidalgo don Quijote de la Mancha” (Don Chisciotte della Mancia).
Il “Parador de Alcalà de Henares” sorge nel suggestivo e antico complesso monumentale che comprende un edificio del XVII Secolo, il “Convento de Domenicanos de Santo Tomas de Aquino” e la “Hosteria del Estudiante”, ubicata nel Collegio Minore di San Geronimo fondato dal Cardinale Cisneros nel 1510.
L’insieme del complesso, che ha per vista il meraviglioso Patio Trilingue de l’Università di Alcalà di Henares, per il suo straordinario valore, è stato riconosciuto dall’U.N.E.S.C.O., nel 1998, “Patrimonio dell’Umanità” (vedi ultima foto sotto: il plastico).
Tutto l’insieme, perfettamente ristrutturato e mantenuto, con un’opera di conservazione veramente notevole, offre agli ospiti ogni sorta di comodità e di soluzione per ogni qualsivoglia necessità.
Oltre a camere modernissime, accoglienti e di varie grandezze, ci sono gli appartamenti, circa 1000 metri quadri di saloni per riunioni o conferenze, salotti, giardini, bar, ristorante e piscina climatizzata.
Molto ben attrezzato anche il Centro Benessere (comunemente definito con il termine anglosassone di SPA) che permette di accedere ad un’innumerevole scelta di rilassanti e piacevoli sensazioni.
Un bellissimo Campo da Golf dista solo 8 chilometri.
Molto comode anche le vie di accesso, la Stazione Ferroviaria è a 2 Km. e a 20 Km. l’Aeroporto Internazionale di Madrid-Barajas.
Nei Paradores molta considerazione e importanza viene data ai prodotti del territorio e la Cucina dei loro Ristoranti segue, dove è possibile, la filosofia del Km. 0 (far percorre a tutti i prodotti usati il tratto più breve tra il luogo di produzione e quello di consumazione).
Freschezza, qualità, tradizione e maestria degli Chef è quanto si trova nei luoghi di Ristorazione dei Paradores.
Ma veniamo alla degustazione, fatta dopo la completa visita del complesso, al Ristorante del Parador dell’Alcalà de Henares, cena preparata dal bravo Chef Julian Martin Bermejo e dalla sua operosa Brigata di Cucina.
Un grande abbondantissimo Buffet di ottime Tapas, piccoli antipasti e stuzzichini che hanno assunto una grande importanza sia nella cucina tradizionale che in quella innovativa della Spagna, ciò grazie alla grande qualità delle materie prime usate e alla straordinaria fantasia degli abbinamenti e presentazioni.
Insieme a due interessanti Vini, uno Rosso (Tinto), Dominio de Valdelacasa Cosecha 2007, Denominazione di Origine (D.O.) Toro, della Bodega (Cantina) del Palacio De Los Frontaura y Victoria, Santiago, Valladolid, e uno Bianco, El Grifo 2009, Malvasia Secca (pre-filossera) Denominazione di Origine Lanzarote, di un’Azienda Familiare, la più antica delle Canarie e una delle più antiche della Spagna, nata nel 1775, le Bodegas El Grifo di San Bartolomé de Lanzarote.
Successivamente, comodamente seduto ad un grande tavolo con una elegante e precisa apparecchiatura sono stati serviti:
- “Sopa Boba Alcalaìna” (Zuppa semplice dell’Alcala), con uovo cotto a bassa temperatura.
Accompagnato da Tagonius Blanc 2007, D.O. Vinos de Madrid (Denominazione di una zona vitivinicola che si trova a sud della Capitale), un Blend di Malvar e Chardonnay delle Bodegas Tagonius, Tielmes, Madrid.
- “Jarrete de Ternera” (Stinco di Vitello), cotto a fuoco lento.
Con la carne l’abbinamento è stato fatto con un Vino rosso invecchiato, El Regajal Selecciòn Especial 2009, fatto con Uve Tempranillo, Cabernet Sauvignon, Syrah e Merlot, D.O. Vinos de Madrid, prodotto dalla Bodega Vigna El Regajal, Aranjuez, Madrid.
- “Costrada de Alcalà” Un dolce al cucchiaio (Millefoglie) tostato alla fiamma nel momento del servizio;
- La piccola pasticceria: Ciambelline dell’Alcalà e Mandorle caramellate provenienti dal Convento delle Suore Clarisse.
In abbinamento Moscatel De La Marina Mendoza, 100% Moscatel de Alejandria, D.O. Alicante, del Viticoltore Enrique Mendoza, Alfaz del Pi, Alicante.
Tutto perfettamente servito, ben presentato e molto buono: la qualifica di “Parador” è anche in enogastronomia un sigillo di garanzia.
Un particolare ringraziamento per la visita al Parador, per la bella serata e la disponibilità nei miei confronti, oltre all’estrema gentilezza, va allo Chef Julian Martin, al Direttore Pedro Soria Alvarez, ed ai Dirigenti Nazionali Emilio Gomez-Calcerrada Gascon e Laura Arias Cubria.
Peccato dover lasciare il Parador de Alcalà de Henares, vicino a Madrid, un Resort da sogno che lascia nel cuore un segno incancellabile.
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