La Spagna è
quel meraviglioso Paese, ricco non solo di storia, che è ubicato nell’Europa
Sud-occidentale.
Insieme al
Portogallo, Andorra e Gibilterra forma quel particolare Territorio che prende
il nome di Penisola Iberica.
La Storia
della Spagna è molto complessa e interessante e si perde nella notte dei tempi.
Furono gli
Antichi Romani a dare il nome “Hispania”, a queste terre, durante la loro conquista
iniziata con la seconda Guerra Punica, nel 206 a.C., contro i Cartaginesi.
Per quello
che desidero raccontarvi, la nostra “particolare” Storia della Spagna inizia
nel 711 con l’invasione Musulmana della Penisola Iberica.
Le
popolazioni Arabe arrivarono in Spagna dopo aver conquistato militarmente tutto
il Nord Africa.
Con molta
facilità, gli Arabi (detti anche “Saraceni” e successivamente indicati anche
con il termine “Mori”), sconfissero e cacciarono dalla Spagna i Visigoti
(insediatisi qui dopo la caduta dell’Impero Romano d’Occidente).
In tutta la
Spagna rimasero solo alcune sacche Cristiane, di resistenza, formatesi nelle
impervie regioni montuose
settentrionali.
Solo dopo la
vittoriosa (per i Cristiani ma non per le fonti Musulmane) Battaglia di
Covadonga (dal Latino “Cova Dominica” = “Grotta della Madonna”), un posto
“incredibile”, in una Località ubicata fra le montagne, oggi denominate Picos
de Europa (una catena montuosa lungo la costa Settentrionale della Spagna),
iniziò la “Reconquista”.
Con il
termine Reconquista gli Spagnoli indicano un periodo lunghissimo, più di 750
anni, in cui essi s’impegnarono duramente per la completa liberazione della loro
Terra dai Mori.
Che in questa
Battaglia, combattuta nel 722, il leggendario Nobile Condottiero Asturiano Don
Pelayo di Fafila (690-737) abbia vinto o no, poco conta, quello che fece, di
sicuro, fu fondamentale per la Storia della Spagna: dette inizio alla
rivolta.
Don Pelayo
fondò, senza mai proclamarsi Re, anche la prima entità politica Cristiana di
tutta la Penisola Iberica: il Regno delle Asturie.
Da questa
prima “fiammella divampò un incendio”.
Il Regno
delle Asturie, nel 914, si fuse con quello di Leon e poi, nel 1230, con il
Regno di Castiglia, cosi via, attraverso i secoli, con nobili matrimoni ed
anche cruenti eventi fu possibile unificare
Terre e Città della Spagna.
Lo scettro,
attraverso gli anni, passò nelle mani di Nobili Famiglie come i Trastamara
(1369 - 1516), gli Asburgo (1516 - 1700), i Borbone (1700 - 1868).
Tra il 1808
e il 1813, nel periodo dei Borbone, ci fu una interruzione del loro Regno,
infatti Napoleone Bonaparte impose come Re di Spagna il fratello Giuseppe.
Proprio
sotto il Regno di Filippo V di Borbone (1683 - 1746), a Madrid, al posto di un
antico insediamento militare dei Mori del IX Secolo e successivamente Cristiano,
diventato poi “Alcazar de los Austrias” (fortezza degli Austriaci, intendendo
la dinastia dei Borbonici Habsburgo), completamente distrutto in un rovinoso
incendio nel 1734, si progettò e iniziò la costruzione del nuovo “Palacio Real
de Madrid”.
Il 17 Aprile
del 1738 iniziarono gli imponenti lavori che furono affidati all’Architetto
Torinese Giovanni Battista Sacchetti (1690 - 1764).
La
costruzione del “Palazzo Nuovo”, come fu inizialmente chiamato, si prolungò
fino al 1764, il primo Re che vi prese dimora fu Carlo III di Borbone (1716 -
1788).
Il Palazzo è
la Residenza Ufficiale anche dell’attuale Re di Spagna, sua maestà Juan Carlos
di Borbone, ma non è stato più abitato dal 1931, quando Re Alfonso XIII di
Borbone (1886 - 1941) lasciò la Spagna dopo una “specie” di plebiscito che
scelse la Repubblica.
L’imponente
Palazzo Reale di Madrid si erge maestoso ai numeri civici 2, 4 e 6 di Calle de Bailén,
in pieno centro della bella Capitale Spagnola, davanti ai verdi giardini di
Plaza de Oriente.
Il complesso,
in stile Baracco, oggi “Patrimonio Nacional”, è il più grande Palazzo Reale di
tutta l’Europa Occidentale, ha una superficie di 135.000 metri quadrati e 3.418
stanze.
Sale e saloni arredati con sfarzo e ricchezza, pieni di bellissime
opere d’arte di famosi artisti di varie epoche.
Potete
trovarvi una infinità di pregiati mobili, arazzi, tappeti, lampadari, affreschi
e dipinti, preziosi orologi, rarissime porcellane, oltre alle ricche collezioni
come l’armeria, un vero e proprio museo.
Entrando dai
grandi cancelli di Calle de Bailén si acceda al grande spazio interno
denominato “Plaza de la Armeria”.
A destra il Palazzo Reale vero e proprio, a
sinistra la sontuosa, anch’essa imponente, “Catedral de Santa Maria la Real de
la Almudena”, la sede Episcopale dell’Arcidiocesi di Madrid, pur essendo
iniziata la sua costruzione nel 1883, la Cattedrale è stata consacrata, da Papa Giovanni Paolo II, solo il 15 di
Giugno del 1993.
All’interno
del Palazzo Reale, al piano terra, si aprono due ampi piazzali, il “Patio del
Rey” e il “Patio de la Reina”, ai loro lati due gallerie, a destra la “Galeria
del Rey” e a sinistra la “Galeria del Cierzo”.
Proprio da quest’ultima,
scendendo una scaletta si accede al primo piano seminterrato e dopo un
percorso, non breve, si arriva nella zona Cucine del Palazzo Reale.
Le Cucine, “
Las Cocinas del Palacio Real de Madrid”, sono una serie di grandi e alti locali, con i
soffitti a volte, uniti tra di loro da un lungo corridoio senza porte.
L’ultima, la più grande, è divisa, orizzontalmente, da due grandi archi che si
formano da un massiccio pilastro centrale.
Le stanze
sono finestrate, ma trattandosi di un seminterrato, sono posizionate molto in
alto.
I diversi
spazi sono divisi modo che ogni specifica attività avesse tutti i possibili
agi, ovviamente del tempo, per lavorare nel miglior modo possibile con gli
accessori adatti.
Nei momenti
di maggior lavoro qui c’erano centinaia di persone che si adoperavano ognuna
nelle sue specifiche mansioni.
Da “Plaza de
Oriente” esiste anche un accesso diretto alle Cucine, serviva per agevolare i
fornitori.
Le Cucine
del Palazzo sono formate dalla stanza del Pane e della Pasticceria, quella per
la preparazione delle verdure e della frutta fino ad arrivare a quella delle
vera e propria cucina con i grandi piani in ghisa di riscaldamento, lavorati e
con le maniglie in ottone, i forni e il grande e un ingegnoso girarrosto
(costruito in Francia) per gli animali, più grandi, arrostiti interi.
In
quest’ultimo locale, in un angolo, c’è la Carbonaia, con le pale e la carriola,
elemento essenziale per dare vita a un numero cosi elevato di fornelli e piani
riscaldanti.
I mortai, le
presse, i lavabo, le pile in ceramica per scolare le verdure, la grande
ghiacciaia in legno (fresqueras), le madie e gli scaffali, i ripiani, alle
pareti, con una infinità di pentole, pentolini, padelle, casseruole, stampi,
soprattutto in super lucidato rame, tutti marcati con simboli reali, fanno da contorno
ai piani di appoggio in legno e in marmo.
E poi ci
sono i riscaldatori portatili, i più vecchi a carbone, ma tutti finemente
intarsiati e decorati.
Fondamentali
questi riscaldatori.
Anche se c’è una scala e un montacarichi che collega
direttamente le Cucine ai piani nobili, far arrivare i cibi “sani e salvi” ma
soprattutto, se non caldi, almeno
tiepidi, nella grande e stupefacente Sala da Pranzo Reale, con un unico lungo
tavolo da 140 posti, o in qualche altra Sala del Palazzo, non era cosa da poco
visto le distanze.
Queste
affascinanti, curiose e antiche Cucine del Palazzo Reale, perfettamente
conservate, sono state utilizzate ancora in anni recenti soprattutto in
particolari eventi e occasioni.
Il Menu
giornaliero del Re era molto ricco, poteva scegliere tra una cinquantina di
preparazioni, che venivano servite in preziosi vassoi e usando magnifici
servizi da tavola (piatti, bicchieri, posaterie, accessori).
Una visita
molto interessante, suggestiva e divertente quella a “Las Cocinas del Palacio
Real de Madrid” dove venivano preparate
le prelibatezze, anche molto scenografiche, da mettere sulla tavola dei Sovrani Spagnoli.
La "Catedral de Santa Maria la Real de la Almudena"
Il Lungo Corridoio
La Panetteria - Pasticceria
I Lavatoi
La "Fresqueras"
La Stanza delle Preparazioni
La Credenza
Il Locale più Grande
Uno dei Piani di Riscaldamento
Il Girarrosto
La Carbonaia
Le Mensole
Uno dei Riscaldatori
La Sala da Pranzo Reale
Alcuni Accessori dei Servizi da Tavola
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