venerdì 15 luglio 2016

A ROSIGNANO MARITTIMO (LI) LA “FESTA DEL VINO 2016” HA ANIMATO L’ANTICO E PANORAMICO BORGO.




La “Trentaseiesima Edizione della Festa del Vino” si è svolta a Rosignano Marittimo, in Provincia di Livorno, nei giorni di Venerdì 8, Sabato 9 e Domenica 10 Luglio 2016.

La Festa ha coinvolto, come sempre, tutto l’antico e accogliente Borgo con Castello (edificato intorno all’XI Secolo), arroccato su una verdeggiante collina, da cui si gode uno splendido panorama della Costa degli Etruschi e del mare.

Dal 1953 l’Associazione Turistica Pro Loco (Ente che valorizza le risorse del Territorio, sia dal punto di vista naturalistico, sia da quello storico/culturale), di Rosignano Marittimo è molto attiva e organizza, ogni anno, eventi e manifestazioni folcloristiche belle e interessanti come la “Cena Rinascimentale”, il “Settembre Rosignanese”, il “Presepe Vivente” e la “Festa del Vino”.

La “Festa del Vino 2016”, ha aperto i battenti, Venerdì 8 Luglio, alle ore 18:30 con un interessante, speciale programma di “Cultura Enogastronomica”.

Per primo si è tenuto, negli accoglienti spazi della “Fattoria Villa Pertusati” di Rosignano Marittimo, un dibattito, condotto dal sottoscritto, Giorgio Dracopulos, Enogastronomo del “Corriere del Vino”, dal titolo: “I GUSTOSI  E SINCERI  SAPORI  DELLA  NOSTRA  TERRA” (Vino, Pane con farine di Grani Antichi e Olio Extra Vergine di Oliva).

L’ incontro ha visto la partecipazione d’importanti esperti del settore come  il Professore Marzio Berrugi, Docente della F.I.S.A.R., Stefano Ferrari membro del C.d.A. della “Strada del Vino e dell'Olio Costa degli  Etruschi” e Claudio Pozzi Coordinatore della “Rete Semi Rurali”.

Alla fine del dibattito è stato offerto, dalla Pro Loco, un simpatico “Aperitivo” con alcuni stuzzichini e Emanuele Costantini, della Federazione Italiana Sommelier Albergatori Ristoratori (F.I.S.A.R.) della DelegazioneLe Due Valli”, ha servito, ai presenti, alcuni Vini gentilmente offerti dalle Aziende: Fortulla, Donna Olimpia, Tenuta Sterpai, Guado Al Melo.

Successivamente, dalle ore 20:00, presso il Ristorante Area FesteL’Oliveta”, si è svolta una cena “gioco/evento” a tema, preparata da alcuni bravi e appassionati “FOOD-BLOGGER”.

Hanno partecipato, preparando ognuno una portata: Calogero Rifici - Peperoncino & Dintorni (Antipasto), Ambra Alberigi - A ogni pentola il suo coperchio (Primo), Enrica Palandri - Una cena con Enrica (Secondo).

Purtroppo Emma Turini - Amore ai Fornelli, che doveva preparare il Dolce, il giorno dell’Evento era a letto con la febbre a 39; il suo dolce, per poter completare il Menu della serata, è stato sostituito con una preparazione, in emergenza, a “6 mani” degli altri tre Food-Blogger presenti.

Sono state servite le seguenti portate:

- ANTIPASTO (Calogero Rifici) - “Acciughe piene di sé”, su crostino di pane, abbrustolito, di Grani Antichi;

- PRIMO (Ambra Alberigi) - “Ricciarelle”, dell’Azienda Agricola Biologica Floriddia, al ragù bianco dell’aia (senza interiora);

- SECONDO (Enrica Palandri) - “Rivisitando il Peposo”, spezzatino agli aromi del Peposo, ingentilito per l’occasione “estiva”;

- DOLCE - Crema Inglese con marmellata biologica di albicocche e briciole di biscotti integrali.

Durante la cena, il sottoscritto ha presentato e ringraziato i tre Food-Blogger per la loro grande disponibilità e bravura nel preparare dei buoni piatti per così tante persone.

Un particolare ringraziamento, anche a nome della Presidente della Pro Loco Silvia Giorgerini, è andato a tutti i volontari e volontarie dell’ Associazione Turistica Pro Loco di Rosignano Marittimo (LI) che, sia in cucina che in sala, si sono prestati, come sempre, con tutta la loro passione, per la buona riuscita di tutta la Manifestazione.

La “Trentaseiesima Edizione della Festa del Vino”, a Rosignano Marittimo (LI), è proseguita nei due giorni successivi, Sabato e Domenica, con i Mercatini, lo Street-Food, le Mostre, le Cene e la Musica Live.



M. Berrugi, C. Pozzi, G. Dracopulos, S. Ferrari

Dracopulos con il Sommelier Emanuele Costantini

L'Antipasto di Calogero Rifici

Il Primo di Ambra Alberigi

Il Secondo di Enrica Palandri

Il Dolce

G. Dracopulos, A. Alberigi, E. Palandri, C. Rifici

sabato 9 luglio 2016

RISTORANTE “IL CAPRIOLO”, A PRATO: LA GUSTOSA E BUONA CUCINA TRADIZIONALE TOSCANA DI QUALITÀ.




La bella e antichissima Città Toscana di Prato nei primi anni Cinquanta iniziò la sua veloce e forte espansione edilizia e industriale. 
L’industria tessile e molte altre attività tecnico industriali si diffondevano sempre di più, dando lavoro a moltissime persone.

A quel tempo, su una strada di grande comunicazione come la lunga Via Roma, che praticamente dal centro di Prato porta fino all’abitato del Comune di Poggio a Caiano, attraversando anche una prima periferia ricca di attività commerciali, artigiane e industriali (a esempio la Fornace di Mattoni Panerai), passavano molti operai e persone dedite alla più svariate attività.

In Via Roma, nel Quartiere di Grignano, in un nodo cruciale, dove s’incontrano Via dei Casini, Via Onorato Bambini, Via Arcivescovo Giocchino Limberti, dove la via si allarga formando la piccola Piazza della Carra, c’era una bottega di alimentari che, a mezzogiorno, serviva gustosi e abbondanti piatti della Tradizione Toscana, del buon vinello locale, pane e schiacciate calde e fragranti, grazie al piccolo forno a legna nel retrobottega.

L’attività era della signora Ofelia Ciambellotti e del marito Amerigo Puggelli.

Il continuo e numeroso afflusso di clienti, sempre più soddisfatti, fece si che i locali dell’attività furono ingranditi, dando vita alla “nuova bottega” (anche abitazione dei titolari), di Gragnano, detta dei “Pastacaldi”.

Successivamente, sempre per soddisfare al meglio la clientela, attaccata alla casa/bottega, venne edificata una nuova e ancor più grande struttura, il primo grande Ristorante Pratese di Specialità Toscane: “Il Capriolo”.

Siamo nel 1961 il Ristorante era rigorosamente a gestione familiare: la signora Ofelia, i suoi figli Liana e Mario Puggelli, insieme ai rispettivi coniugi, Luigi Mannori e Amalia Pratesi.

Come scrivono nella loro Storia: 
Furono 10 anni di entusiasmante furore…… 
Industriali, non solo di Prato, portavano i clienti più importanti, i rappresentanti erano tra i frequentatori più assidui, si veniva qui con le mogli o con le amanti (chi le aveva). 
Comunioni, matrimoni, nozze d’argento e d’oro, compleanni, festività, grandi e piccole occasioni, tutto pur di venire al Ristorante “Il Capriolo”. 
Non c’è stato attore, cantante, atleta, politico, artista o personaggio che, in quel periodo, sia passato nella piana di Firenze-Prato-Pistoia, senza fermarsi qui, attratto dall’ottima cucina e dalla mondanità del Locale”.

A dimostrazione di un così grande successo c’è una documentazione fatta di moltissime foto che ritraggono a “Il Capriolo”, miti come: Sergio Endrigo, Rita Pavone, Gianni Morandi, Gigliola Cinquetti, Bobby Solo, Caterina Caselli, Gino Bartali, Franco Bitossi, Angelo Moratti, Fabrizio Ferretti, Vittorio Adorni…………..

Anni straordinari, tra il 1961 e il 1971, sia l’Industria pratese, sia la stessa Città di Prato, erano in piena  espansione e il RistoranteIl Capriolo” non era da meno.

Nel 1971 il Ristorante venne dato in affitto, e da allora si sono susseguite ben cinque diverse gestioni che hanno lavorato di continuo fino al 2010.

Dopo un anno di impegnativi lavori di ristrutturazione e ammodernamento, il 14 Aprile 2011, esattamente “Cinquant’anni dopo la prima inaugurazione”, i bis-nipoti (da parte della loro mamma) della signora Ofelia Ciambellotti, grandi appassionati del mangiar bene, Tommaso e Francesco Gei, hanno riaperto “Il Capriolo”. 

Il RistoranteIl Capriolo”, ubicato a Prato, in Via Roma 306, è un Locale semplicemente accogliente. 
Dall’ingresso principale si entra in uno spazioso e luminoso atrio accettazione, su cui si apre anche la porta della cucina. 
Da qui si accede a sinistra al bancone Bar che è tutt’uno con quello della Pizzeria con il forno a legna (qui si trova anche un altro ingresso), e a destra alle due Sale del Ristorante, di fronte una scala porta a un’altra Sala al primo piano
Il tutto permette di accogliere, comodamente, una novantina di persone.

Il Locale è ben sistemato e curato, è arredato con simpatica semplicità e gusto. 
I colori sono tenui, i tavolini, ben distanziati, sono apparecchiati con la “tovaglietta a striscia centrotavola” (in Inglese “runner”), le sedute sono imbottite e comode. 

Molto bella, nella posateria, la pregevole coltelleria per la carne, della “Pintinox”, da più di 80 anni prestigiosa Azienda di acciaio da tavola. 
In una della Sale c’è un bellissimo e fascinoso pavimento in graniglia lucidato che ricorda i bei tempi passati (anche miei).

La Carta dei Vini è selezionata, circa 150 etichette, Italiane e Francesi, con un rapporto qualità prezzo molto interessante. 
C’è anche la possibilità di bere al bicchiere.

Il Menu offre un’ampia scelta di preparazioni appetitose sia di Mare che di Terra
Molto invitante la pagina dei “Secondi alla Griglia”, preparati con la grande griglia a carbone e legna.

Ma veniamo alla degustazione fatta che, per mia scelta, è stata accompagnata da una buona bollicina che vale molto di più di quello che costa: “Pierre Ponnelle Brut Rosé”, Crémant de Buorgogne A.O.C., quasi tutto Pinot Noir, 12% Vol., prodotto dalla “Maison Pierre Ponnelle” fondata, nel 1875. Proprio Pierre Ponnelle è stato il primo importante selezionatore e commerciante (Négociant) di uve della Borgogna, in Francia.

In tavola il buon pane Toscano e la schiacciatina croccante, insieme all’Olio Extra Vergine di Oliva selezionato e Etichettato per il Ristorante.

Sono state servite le seguenti portate:

- Tortelli, fatti in Casa, alle erbe amare, su crema di Pecorino Toscano D.O.P.;

- Coscia di coniglio, cotta a bassa temperatura, su purea di patate e fave, cicoria e rosmarino;

- Semisfera di ricotta al pistacchio di Bronte, su una base di pan di spagna, al cioccolato, bagnato con liquore alle mandorle, polvere di cacao, crema Inglese e pistacchi di Bronte.

Tutto decisamente gustoso e ben presentato.

Artefice di questa Cucina Tradizionale Toscana, fatta con prodotti di qualità del Territorio e non solo, è la giovanissima e bella Chef Elisabetta Boi
Una ragazza dolcissima nel suo modo di essere che esprime tutto il suo delicato e positivo stato d’animo nelle sue ottime preparazioni.

Elisabetta, gioca in casa, infatti è nata a Prato il 28 Maggio 1992 (è talmente giovane che si può dire l’età), fin da piccola ha subito dimostrato la passione per la cucina. 
Ha frequentato e si è diplomata, nel 2011, all’Istituto AlberghieroF. Martini” di Montecatini Terme (PT). 

Dopo varie esperienze iniziali, per migliorare la specializzazione, diventa in pochissimo tempo, grazie alla sua estrema bravura, Capopartita (Chef de Partie). 

Dal primo di Gennaio 2016 è Chef al Ristorante “Il Capriolo”.

Il premuroso servizio della Brigata Sala è affidato al Responsabile il gentilissimo Tommaso Moretti.

bis-nipoti della signora Ofelia Ciambellotti, Tommaso e Francesco Gei, hanno ruoli diversi, il primo si occupa di tutta la conduzione, in prima persona, del Ristorante, compresa la direzione della Cucina, l’altro è addetto alle pubbliche relazioni, agli eventi e a molto altro. 
Sono persone molto brave e disponibili che credono in pieno nel loro lavoro.

Dopo 50 anni il RistoranteIl Capriolo”, con la sua sincera, buona e gustosa Cucina Tradizionale di qualità, rinnova i fasti di quello che fu, nel 1961, il primo grande Ristorante Pratese di Specialità Toscane.



Una Foto di Ofelia Ciambellotti Puggelli

L'Atrio 

Il Bancone Bar - Pizzeria

La Prima Sala

La Sala con il Pavimento in Graniglia

Tortelli alle Erbe Amare su Crema di Pecorino 

Coscia di Coniglio su Purea di Patate e Fave

Semisfera di Ricotta al Pistacchio di Bronte

Tommaso Gei, Giorgio Dracopulos, Elisabetta Boi

domenica 3 luglio 2016

“BORGO SANTO PIETRO IN THE CITY - LA BOTTEGA DEL BUON CAFFÈ”, IN LUNGARNO A FIRENZE, UN RISTORANTE DAL FASCINO INDISCUTIBILE.




Vi ricordate la super famosa “leggenda Inglese di Re Artù” e della sua altrettanto mitica “spada nella roccia” che estrasse diventando Re?
Bene, gli Inglesi hanno la leggenda ma noi Italiani abbiamo veramente “la spada nella Roccia”. 

Infatti, se andate a visitare l’Eremo di Montesiepi, nel territorio del piccolissimo Comune (poco più di 2.000 abitanti) di Chiusdino, in Provincia di Siena, potrete ammirare la spada che San Galgano (Galgano Guidotti, cavaliere Chiusdinese, vissuto tra il 1148/1152, data incerta, e il 1181) piantò nel terreno al momento dell’abbandono della armi per darsi alla vita religiosa da eremita.

Ci troviamo nelle magnifica campagna Toscana, con i suoi panorami, colori e profumi unici al Mondo
Un Territorio ricco di tutto ciò che di più bello possa esistere: storia, natura, clima, enogastronomia.

Tra edifici storici, abbazie, chiese e casali (solo a titolo di curiosità c’è anche il “Mulino Bianco” simbolo dell’omonima Azienda) nel comprensorio del Comune di Chiusdino, in Località Palazzetto (vicinissimo sia all’Eremo che all’Abbazia di San Galgano), c’è un magnifico Relais a “5 Stelle”, uno dei migliori al Mondo: Borgo Santo Pietro.

Tutto nasce dall’amore per la campagna Senese di un imprenditore Danese, Claus Thottrup.

Claus, è nato a Copenaghen ma ha lavorato molti anni a Londra, e nel mondo, con la sua Azienda la PN - Homes,  che si occupa di progettazioni e realizzazioni di proprietà residenziali e commerciali, anche storiche, di alto livello.
Claus, insieme alla moglie Jeanette (designer di fama internazionale), decise, nel  2001, di ridare vita a un casale diroccato del XIII Secolo, Borgo Santo Pietro appunto, per farne una “casa speciale” per la Famiglia.

Ecco che, dopo un gigantesco e impegnativo lavoro di restauro, fatto con arte, ricchezza e gusto  ma soprattutto rispettando lo stile e l’ambiente, è nato il lussuoso “Relais & ChateauxBorgo Santo Pietro
Non solo accoglienza, ma anche Ristorante, Fattoria Biologica, praticamente autosufficiente, la SPA (“salus per aquam” …. il Centro Benessere), il Giardino con oltre 300.000 piante, oltre a una serie infinita di altre possibili attività per la più piacevole delle soste.

Il super accogliente Ristorante del Borgo si chiama Meo Modo, e, grazie a un grande Chef, il mio carissimo amico Andrea Mattei, dal Dicembre 2015, ha una meritatissima “Stella Michelin”.  

Borgo Santo Pietro oltre alla Toscana è anche un’esperienza indimenticabile.

Ma questa è solo la premessa. 
Infatti, la proprietà di “Borgo Santo Pietro in the Country” ha voluto traslare “la propria filosofia”  nel fantastico contesto di uno dei più fascinosi Lungarni Fiorentini con l’apertura di un altro bellissimo Locale: “Borgo Santo Pietro in the City - La Bottega del Buon Caffè”.

In origine la “Bottega del Buon Caffè” era una torrefazione/bar, sempre a Firenze che, attraverso gli anni, aveva affiancato all’attività originale anche la ristorazione, diventando poi definitivamente un “Bistrot”, in Via Antonio Pacinotti 42/R
Un piccolo Locale, solo 24 posti, gestito con amorevoli cure dalla nota Famiglia, di Ristoratori, Gasbarro.

Nel Febbraio 2014, sempre seguendo la loro passione oltreché per il bello ma anche per il buono, Claus e Jeanette Thottrup diventano titolari della “Bottega del Buon Caffè” e Head Chef diventa Antonello Sardi che già lavorava nella Brigata del Locale.

Antonello è nato a Firenze il 10 Febbraio 1980, sia durante la prima giovinezza e poi da ragazzo  non aveva assolutamente mai pensato di entrare a lavorare in cucina. 
Infatti ha frequentato il Linguistico e poi, dopo aver fatto vari viaggi ed esperienze (parla tre lingue), è entrato a lavorare nell’Azienda dello zio. 

Nel 2004 va a vivere da solo, la prima necessità che gli si presenta è cucinare. 
A poco a poco entra in un mondo che mai avrebbe immaginato di amare.

Antonello è un giovane di carattere e dalla ferrea volontà, decide di “recuperare il tempo perso” e nel 2006 entra come “lavapiatti” in una cucina professionale, al RistoranteRicchi” in Piazza Santo Spirito a Firenze
Lo Chef, il bravo Pierluigi Campi, prende in simpatia questo lavapiatti che sta attento a tutto ciò che avviene in cucina, e lavora moltissime ore al giorno, cosi gli insegna alcuni fondamenti della materia.

Successivamente, nel 2008, Antonello entra a lavorare, per la prima volta, alla “Bottega del Buon Caffè” dove rimane fino al 2009
Seguono alcune varie esperienze, fino al momento che, sempre a Firenze, si traferisce al Ristorante Four d’Acqua” super specializzato in cucina di mare.   

L’esperienza più importante arriva, poco dopo, con i tre anni passati a fianco del bravissimo Enrico Bartolini, prima a Cavenago di Brianza (MB) al “Devero Ristorante” (Due Stelle Michelin) e poi per l’apertura del Ristorante OsteriaPerillà” a Rocca d’Orcia, Castiglione d’Orcia (SI).

Nel 2013 torna alla “Bottega del Buon Caffè” giusto in tempo per il passaggio di proprietà e, come già detto, per diventare, a primi del 2014, Head Chef.

A Novembre del 2014 con un grosso (in tutti sensi) restauro, di un locale già esistente, la Famiglia Thottrup trasferisce il Ristorante in Lungarno Benvenuto Cellini 69/R sede attuale di “Borgo Santo Pietro in the City - La Bottega del Buon Caffè”.

Un anno ricco di eventi positivi il 2014 per Antonello: promosso Head Chef, premiato alla fine di Novembre con la “Stella della Guida Rossa Michelin” e il trasferimento in un Locale rinnovato, lussuoso e bellissimo.

La Bottega del Buon Caffè” si trova, su un Lungarno Panoramico a due passi da uno dei simboli di Firenze Ponte Vecchio” e dal centro, al pian terreno di uno storico palazzo che fa angolo con “Piazza Giuseppe Poggi”. 
La Piazza è particolarmente bella con la sua imponente e antica struttura della “Porta San Niccolò” che, rimasta priva delle mura, si erge come una possente torre.

Borgo Santo Pietro in the City - La Bottega del Buon Caffè” si compone di tre fondi divisi, eleganti e molto ben arredati. 

Guardando da fuori a sinistra c’è “Il Lounge - Wine Bar” con caratteristiche volte e archi a mattoni, le pareti a pietra viva, le poltrone intorno ai tavolini, il bancone bar con alle spalle la Cantinetta con un tavolo privée
Al centro il “Ristorante La Bottega del Buon Caffè” con l’ingresso disimpegno da cui si accede, a destra, nella sala super accogliente (una trentina di coperti) che ha, a sinistra, la nuova, attrezzatissima cucina completamente a vista
Infine, sempre guardando la facciata, a destra, c’è l’“Enoteca”, uno spazio climatizzato che in pratica raccoglie la Cantina del Locale

Con la buona stagione si può approfittare del comodo “dehors” davanti al Locale particolarmente fascinoso con l’illuminazione serale.

Il Menu presenta, oltre alla scelta alla Carta, sia di Mare che di Terra, anche due percorsi consigliati (course tasting), a prezzi diversi, a seconda del numero dei piatti previsti.

La Carta dei Vini è un bel libro ricco, più di 1.000 selezionatissime etichette, il meglio da ogni parte del Mondo
Ampia a anche la lista dei “Vini al Bicchiere” che cambia ogni mese.

Ma veniamo alla degustazione fatta che è stata accompagnata da una preziosa bollicina: “Bérêche & Fils”, A.O.C. Champagne, Brut Réserve, Assemblage (35% Chardonnay, 35% Pinot Noir e 30% Pinot Meunier), 12,5% Vol, prodotto dalla Maison Bérêch.  

In tavola le buonissime schiacciatine, il pane, i grissini  della Casa e l’Olio Extra Vergine di Oliva di Categoria Superiore prodotto a Borgo Santo Pietro
Il pane viene cotto in contenitori particolari per renderlo fragrante allo stesso modo di quello fatto cuocere a legna.

Sono state servite le seguenti preparazioni:

- Croccante di riso all’alga nori, mousse di sgombro, maionese al wasabi, cracker di riso soffiato al nero di seppia;

- “Pomodoro Finto”, paté d’anatra ricoperto di acqua di pomodoro e salmone marinato con caviale di mela verde e polvere di lime;

- Spuma di patata al profumo di vaniglia, gocce di cioccolato bianco al tartufo bianco, chips di patata viola su dadini di patata dolce fermentata; 

- Creme brûlée di foie gras, sorbetto alla cipolla rossa, fave di cacao, pere e pan brioche;

- Tartare di ricciola, gambero e sedano, melanzana con tartare di scampi, acqua al nero di seppia, filetto di mormora, il tutto accompagnato da una delicatissima riduzione di polvere di Olio E.V.O.;

- Ravioli del “plin” ripieni di lingua, pomodoro appena piccante e salsa verde;

- Ravioli di rana pescatrice affumicata e bottarga, con caviale di pomodoro e capperi essiccati;

- La ricciola e le rape alle due salse;

- Piccione di Fiesole, con insalata primavera (rucola, taccole, gelso e bacche di goji), frutta disidratata e la sua coscia in due consistenze;

- “Predessert”, sablée nocciola e camomilla, granita di levistico (sedano di monte), germogli, piselli e camomilla;

- Sablée e scaglie di cacao, cremoso al gianduia e meringhe al cacao, polvere di gianduia, lamponi e fragoline di bosco, spugna al pistacchio, sfera al frutto della passione;

- Mela caramellata, liquirizia e sorbetto al melograno, gocce di cioccolato bianco;

- Petit Four della Casa.

Lo Chef Antonello Sardi è molto bravo, nella sua schiettezza di carattere e nella sua tranquilla ed esperta conoscenza della materia, supportata dalla modestia di chi è partito dal  basso, definisce il suo modo di cucinare: “Legato al Territorio, di alta qualità e tradizionale  ….. il tutto preparato e presentato con nuove tecniche”.

Antonello è aiutato dalla sua giovane, affiatata e super efficiente Brigata di Cucina (sette persone) e dal bravo Restaurant Manager Paolo Manoni (Romano, classe 1978) alla guida dell’altrettanto efficiente e professionale Brigata di Sala.

Al Ristorante Borgo Santo Pietro in the City - La Bottega del Buon Caffè” di Firenze ho trovato un’atmosfera affascinante, elegante e rilassante, ma soprattutto ho degustato delle preparazioni  buonissime e molto ben presentate.   




Il Lounge - Wine Bar

La Cantinetta con il Tavolo Privée

L'Ingresso al Ristorante

La Sala

L'Enoteca

Il Dehors

Croccante di Riso.....

"Pomodoro Finto".....

Spuma di Patata.....

Creme Brûlée di Foie Gras.....

Tartare di Ricciola.....

Ravioli del "Plin".....

La Ricciola e le Rape.....

Piccione di Fiesole.....

Predessert

Sablée e Scaglie di Cacao.....

Mela Caramellata.....

Giorgio Dracopulos e Antonello Sardi

lunedì 27 giugno 2016

STRAORDINARIO IL GRAN GALA’ PER LA PRESENTAZIONE DELLA GUIDA RISTORANTI “VERSILIA GOURMET 2016/2017”.




La comunicazione, quella che viaggia (fortunatamente ancora) su carta, in Toscana, ha una delle sue più professionali, serie e affidabili espressioni nella Casa EditricePenna Blu Edizioni” con sede, a due passi dal mare, nella bella Località turistico/balneare di Lido di Camaiore in Provincia di Lucca.

La Casa Editrice, nata nel 1992, sotto l’esperta guida del Direttore Editoriale Gianluca Domenici, con lo Staff, composto da Alice Angeli Coordinamento EditorialeResponsabile Commerciale e Segreteria, Cinzia Donati Redazione, Gabriele Moriconi Progetto Grafico e Impaginazione, Maria Romano  Distribuzione, si occupa non solo di editoria ma anche di comunicazione e raccolta pubblicitaria.

I temi trattati sono molti e spaziano dall’enogastronomia all’arte, dallo cultura allo sport, dagli eventi alle manifestazioni, prendendo in considerazione, prevalentemente, ma non solo, quel meraviglioso Territorio denominatoVersilia”, adagiato sulla magnifica Costa Toscana

Tra le numerose, valide e belle pubblicazioni della Casa EditricePenna Blu Edizioni” (libri, riviste, guide ecc.) c’è, dal 2010, la “Guida Ristoranti Versilia Gourmet”.

Per la presentazione della “Guida Ristoranti Versilia Gourmet 2016/17”, come per le precedenti edizioni, è stata organizzato un Gran Galà
L’Evento è sempre straordinariamente importante e  accende i riflettori della stampa e dell’opinione pubblica sulla Gastronomia d’Eccellenza del Territorio.

La serata si è svolta Lunedì 20 Giugno 2016 (con la magica atmosfera del Solstizio d’Estate) nei super accoglienti, eleganti e suggestivi spazi del lussuoso Hotel Principe Forte dei Marmi.

Circa 160 invitati, dopo aver degustato un ricchissimo buffet preparato dallo Chef, padrone di casa, Valentino Cassanelli (Executive Chef del RistoranteLux Lucis” del Principe), nell’ampia e panoramica terrazza dell’Hotel, si sono accomodati ai grandi e numerosi tavoli nell’elegante dehors, ubicato al piano terra, con vista sulla grande piscina e sul giardino.

Sono state servite professionalmente, sotto la direzione del bravo Restaurant Manager Sokol Ndreko, dal personale di Sala e dai Sommelier della Delegazione F.I.S.A.R. Versilia, presenti per l’occasione, le portate e i vini in abbinamento. 
Il delizioso Menu è stato appositamente preparato da grandissimi Chef pluripremiati e “Stellati”, insieme alle loro Brigate di Cucina: Nicola Gronchi del Ristorante Bistrot, Gioacchino Pontrelli del Ristorante Lorenzo, Cristoforo Trapani Ristorante La Magnolia, Giuseppe Mancino del Ristorante Il Piccolo Principe, Valentino Cassanelli Ristorante Lux Lucis.

Durante la Cena il grande conduttore della serata, l’amico Claudio Sottili, ha tenuto banco, con la consueta maestria e simpatia, presentando gli organizzatori e gli ospiti.
Scroscianti applausi anche per tutti gli Chef intervenuti a presentare e descrivere i loro piatti.

Ma il momento culminante è stato quello dell’assegnazione dei “Premi della Guida”. 

Il “Premio Versilia Gourmet”, giunto ormai alla Settima Edizione e con un Albo d’Oro d’incredibile livello, è un prestigiosissimo riconoscimento dato a “quattro categorie”: Miglior Chef, Migliore in Sala, Carriera, Ristorante dell’Anno
Materialmente consiste in una bellissima e massiccia scultura in marmo, che rappresenta “coltello e forchetta” in una spirale che va verso l’alto allargandosi, realizzata dall’Azienda Artigianale Lara Landi, di Pietrasanta (LU), su disegno di Rino D’Anna.

Dal 2015, poi, viene assegnato anche un Premio Super Speciale  “Versilia Gourmet Eccellenza Italiana”, un’artistica e pregevole opera in marmo del Maestro Scultore Nicola Giannoni.

In un’atmosfera di trepidante attesa sono stati premiati:

- “Premio Versilia Gourmet Eccellenza Italiana 2016”, ad Annie Féolde del RistoranteTre Stelle MichelinEnoteca Pinchiorri di Firenze, la “Signora della Cucina Italiana e Internazionale” un vero e proprio mito dell’eccellenza gastronomica che ha scritto e continua a scrivere pagine di storia gastronomica, un’amica straordinaria a cui è andato fortissimo anche il mio affettuoso abbraccio, prima e dopo averla accompagnata sul palco per la premiazione, mentre tutti i presenti in piedi le tributavano un lunghissimo e calorosissimo applauso;

- “Premio Versilia Gourmet alla Carriera 2016”, a Massimo Mannozzi, per aver esportato all’estero, in Germania, con il suo Ristorante Bacco di Berlino , e successivamente in molte altri parti del mondo, il più vero e raffinato gusto del “made in Italy” diventando uno dei più autorevoli ambasciatori della nostra Enogastronomia;

- “Premio Versilia Gourmet Migliore in Sala 2016”, a David Cupisti (molto commosso) Patron del Ristorante Acquasalata di Viareggio (LU), che, con la sua grande professionalità, l’attenzione verso il cliente e per la cura, quasi “maniacale” anche dei più piccoli particolari, ha impreziosito il suo nuovo Locale
Posso aggiungere, che David è riuscito, in breve tempo, con il suo Ristorante, a diventare un punto di riferimento certo per gli appassionati del buon gusto e della grande qualità;

- “Premio Versilia Gourmet Miglior Chef 2016”, alla straordinaria Franca Checchi del Ristorante Romano di Viareggio (LU), per aver deliziato i palati dei suoi numerosissimi e super affezionati clienti, in un percorso di ben 50 anni (festeggiati proprio quest’anno), con una cucina vera, schietta, curata e soprattutto costantemente perfetta. 
Un’affettuosissima ovazione di tutti i presenti e il forte abbraccio di suo marito, il grande Romano Franceschini, ha sottolineato la consegna del premio;

- “Premio Versilia Gourmet Ristorante dell’Anno 2016”, Ristorante Il Merlo di Camaiore (LU), per il successo di pubblico e di critica, che il suo Titolare/Chef Angelo Torcigliani, ha saputo ottenere grazie ad una cucina personale, sincera e dai grandi sapori.

La splendida, coinvolgente e indimenticabile serata si è conclusa tra i ringraziamenti, le foto di rito e gli scroscianti applausi di tutti i presenti visibilmente soddisfatti.

A tutti gli ospiti, Gianluca Domenici, ha fatto dono di una copia della “Guida Ristoranti Versilia Gourmet 2016/17”.

Alla serata ha collaborato, sia per l’organizzazione che per la produzione dei divertenti video, trasmessi durante la cena, con le interviste agli Chef, il carissimo amico e bravo Giornalista Enogastronomico Claudio Mollo.

La “Guida Ristoranti Versilia Gourmet” è uno strumento indispensabile per l’appassionato che si vuole districare tra la miriade di Locali che affollano la Versilia.

La “Guida Ristoranti Versilia Gourmet 2016/17”, nel comodo formato 13,5 cm. x 23 cm., si compone di 144 pagine. 
Dopo l’Editoriale, dell’Autore e Direttore Editoriale il bravo Gianluca Domenici, diverse pagine vengono dedicate al confronto con le tre Guide, più importanti Italiane, della Ristorazione (Guida Rossa Michelin, Gambero Rosso, Espresso), segue una parte molto dettagliata sul “Premio Versilia Gourmet - Gli Oscar della Ristorazione”, a partire dai precedenti premiati, fin dal 2010, e lo spazio maggiore dedicato ai premiati di questa Edizione.

Seguono la descrizione della “Cena di Gala 2016” con biografie degli Chefstellati” che hanno preparato lo speciale Menu.

La parte principale della Guida riguarda le schede dei 400 Ristoranti esaminati nelle seguenti Località: Camaiore, Forte dei Marmi, Lido di Camaiore, Marina di Pietrasanta, Massarosa, Pietrasanta, Seravezza, Stazzema, Torre del Lago, Viareggio
Ogni scheda contiene le principali informazioni per poter trovare e valutare il Locale prescelto.

In fondo alla Guida, dopo gli Indici, le due pagine finali sono dedicate agli artigiani/artisti a cui si deve la realizzazione materiale dei premi.

Che dire di più se non che il Gran Galà per la presentazione della “Guida Ristoranti Versilia Gourmet” (già in vendita nelle migliori librerie) diventa ogni anno un Evento sempre più importante e di successo che da lustro a tutto il Territorio.

Un particolare ringraziamento, per l’accoglienza riservatami, va all’amico Gianluca Domenici e alla Chief Executive Officer e Amministratore Unico dell’Hotel Principe Forte dei Marmi l’affascinante e  gentilissima Cristina Vascellari.



Hotel "Principe"

Il Buffet

Una delle Magnifiche Viste dalla Terrazza

Il Dehors

Un'Altra Vista del Dehors

Una Vista della Piscina

I Sommelier F.I.S.A.R.

Gli Chef con Gianluca Domenici (Fotomania)

Il Menu

I Premi

Annie Féolde

I Premiati (Foto di Fotomania)