L’agricoltore
è uno dei primi e più antichi lavori dell’uomo, risale addirittura alla
Preistoria e più precisamente al periodo Neolitico (l’ultimo dei tre che
formano l’Età della Pietra). Quel tempo lontanissimo ha avuto una enorme
importanza per lo sviluppo dell’umanità, si iniziò a lavorare la ceramica, a
coltivare la terra, con la conseguenza che le popolazioni diventarono stanziali
e si dedicarono anche ad allevare gli animali.
Il legame
tra uomo e prodotti della terra attraverso i secoli è stato sempre molto forte.
Nel Comune
Toscano di Capraia e Limite (nato dalla fusione di due centri abitati, Capraia
Fiorentina e Limite sull’Arno), in Provincia di Firenze, c’è l’Osteria
Cantagallo, una delle espressioni Toscane attuali che manifesta, con i prodotti messi in
tavola, questo eterno legame.
L’Osteria
Cantagallo è proprietà della Famiglia Pierazzuoli ed è stata aperta nel mese di Ottobre del 2010.
I
Pierazzuoli lavoravano a Prato nel settore tessile, babbo Raffaello e mamma
Carla. Negli anni avranno 5 figli, purtroppo Edoardo verrà prematuramente a
mancare, gli altri sono Dario, Enrica, Enrico e Serena.
Nel 1970,
per impellenti necessità di salute del nonno Garibaldo, originario di Biella,
Raffaello acquista, a Capraia in Limite, la Tenuta Cantagallo. Allora la
proprietà comprendeva una casa colonica con 25 ettari di terreno, faceva parte
del pacchetto anche il vecchio fattore Alberto Pucci detto Albertino.
Nonno
Garibaldo è una “roccia” e fortunatamente combatterà la malattia per moltissimi
anni diventando il “Signore” della Tenuta Cantagallo, una terra che produce
vino e olio “quasi per divertimento”, la vendita è limitata e i prodotti finiscono
molto spesso solo per uso familiare.
Nel 1988
arriva alla Tenuta il “Padroncino Enrico”, come lo chiama il fattore
Albertino.
Enrico
Pierazzuoli, classe 1969, si è appena diplomato ragioniere programmatore e,
pieno di entusiasmo, vuole modificare l’andamento della Tenuta trasformandola
in una vera e propria Azienda. Acculturatosi con molta cura per affrontare
questo suo nuovo gravoso impegno, sfruttando l’aiuto del loro primo Enologo,
Stefano Chioccioli, e con l’appoggio del vecchio fattore, riesce a vincere anche alcune delle resistenze
della famiglia ed è la svolta.
I sostanziosi investimenti portano nuovi
macchinari, nuovi metodi, nuove terre e nuovi edifici, compreso, nel 2002, il
Frantoio e l’accogliente, panoramico Agriturismo con piscina.
Oggi la
Tenuta Cantagallo si estende nel bellissimo territorio del Montalbano (sistema
collinare e montuoso che separa il Valdarno superiore del Valdarno inferiore)
per 200 ettari di cui 20 a vigneto specializzato ad alta densità, il resto ad
oliveti ed altre colture. I terreni sono ad un’altitudine di 200-350 metri
s.l.m., ed hanno una composizione dove prevale la roccia arenaria.
Qui si
producono i Vini, la Grappa di Vinsanto, l’Olio Extravergine di Oliva
“Laudemio” (Cultivar: 55% Moraiolo, 40% Frantoio, 5% del raro Leccio del Corno),
e una lunga serie di specialità alimentari (verdure sottolio, salse e
confetture) tutte preparate con amorevoli attenzioni, seguendo le antiche
ricette e soltanto “pastorizzate” per preservarne le qualità organolettiche, senza
aggiunta di coloranti o conservanti. L’esclusivo uso del loro Olio Extravergine
di Oliva garantisce ulteriormente l’elevata qualità gastronomica. Con tutti i
loro prodotti vengono preparati anche bellissimi e ricchi cesti regalo.
La Zona del Chianti Montalbano è una delle
sette zone del Chianti D.O.C.G..
Nel 1992
viene acquisita la Tenuta Le Farnete, nella Frazione di Comeana del Comune di
Carmignano in Provincia di Prato, una delle zone migliori per la produzione
vitivinicola.
Oggi la Tenuta raggiunge i 50 ettari di cui 9 a vigneto, il resto
a oliveti e bosco.
Nel disciplinare dei Vini di Carmignano, unica Zona in
Toscana, oltre al Sangiovese, è obbligatorio l’uso del Cabernet Sauvignon
considerato Vitigno Autoctono essendo stato importato dalle Famiglie Medicee,
in questa zona dalla Francia, già nel 1500.
Nella Tenuta Le Farnete oltre ai Vini viene prodotta la
Grappa Bianca e l’Olio Extravergine di Oliva “Le Farnete” (Cultivar: 55%
Frantoio, 45% Moraiolo).
La produzione totale di Vino, nelle due Tenute, si aggira intorno alle 160.000
bottiglie divise tra le varie Etichette.
Dal 2000 Lorenzo Landi, in qualità di
Enologo esterno, collabora con Enrico Pierazzuoli.
Ma torniamo
all’Osteria Cantagallo.
Il Locale è
ubicato all’ingresso della Tenuta Cantagallo in edificio ristrutturato, era il
vecchio fienile.
Si entra e ci si trova, davanti e a destra, i mobili con l’ampia
esposizione dei molti prodotti dell’Azienda. Superata la mostra si entra nella
grande sala, a sinistra il bellissimo e antico bancone della mescita (sul piano
di marmo ha la caratteristica fessura per le monete del tempo), a destra si
allargano i tavoli, una quindicina, circa cinquanta coperti, fino al grande e
caratteristico blocco che comprende il forno a legna e il camino.
C’è un
piccola grotta che permette di servire, ad un unico tavolo, una cena in un
ambiente estremamente caratteristico, raccolto e romantico. L’arredamento è
rustico in perfetta armonia con il soffitto a travi e travicelli e al pavimento
in cotto. L’apparecchiatura è semplice, spartanamente da Osteria.
Il Menu è un
concentrato di piatti tradizionali, quasi totalmente di terra, che sono
praticamente scomparsi dalle Cucine moderne. Le materie prime, quelle non
prodotte da loro, provengono da un’ accurata ricerca che coinvolge solo
prodotti certificati e garantiti che abbiano una provenienza limitrofa (Filiera
Corta) e che siano prevalentemente Toscani.
Ma veniamo
alla degustazione fatta.
I Vini
stappati per accompagnare i piatti sono stati:
- “Barco
Reale di Carmignano 2010”, D.O.C., 13% Vol., “Carmignano Riserva 2008”,
D.O.C.G., 13,5% Vol., e “Carmignano 2009”, D.O.C.G., 13,5% VOl., tutti e tre
ottenuti con 80% Sangiovese e 20% Cabernet Sauvignon, della Tenuta Le Farnete.
In tavola il
cestino con il buon pane casereccio. Sono stati serviti:
-
Stracciatella nel bicchiere, pane croccante, olio extravergine di oliva, noce
moscata e limone;
- Millefoglie
di verdure dell’Azienda con fior di ricotta fresca di latte vaccino della
storica Fattoria (XIII secolo) “Il Palagiaccio” di Scarperia (FI);
- Lingua
bollita con crema di zucchine, peperoni e olive;
- Carabaccia zuppa di cipolle (l'originale che che ne dicano i Francesi) e
fagioli con tortelloni ripieni di maiale;
- Risottino
con funghi, castagne e vino rosso, mantecato con pecorino;
- Coda
brasata al Chianti Montalbano (cottura un giorno e mezzo) con purea di patate;
- Trilogia
di piccione: Coscia farcita di fegatini al Vin Santo, Spiedino con durelli
(detti anche cipolle o ventrigli), Filetto con spinaci freschi;
- Semifreddo
al “Millarium” Vin Santo D.O.C. del Chianti Riserva (prodotto, con
selezionatissime Uve di Trebbiano Toscano, San Colombano, Malvasia del Chianti
e Sangiovese, nella Tenuta Cantagallo) con croccantino di mandorle e crema
Inglese.
L’appassionato
e bravo Chef responsabile dei piatti è David Bonucci.
David,
classe 1969, è Fiorentino ma abita ad Empoli, è arrivato all’Osteria Cantagallo
il 5 Giugno 2012. Uno Chef autodidatta (si è diplomato Perito
Elettromeccanico), la sua cultura gastronomica ha una solida tradizione di
famiglia nella Ristorazione di qualità, dal 1995, ha avuto, insieme al babbo e
alla mamma, un locale, Il Cantuccio, un vero e proprio gioiellino (solo 14
posti) della ristorazione Empolese.
Da sei anni tiene corsi alla Scuola di Arte
Culinaria “Cordon Bleu” nel centro storico di Firenze.
In Sala il
servizio è assicurato dal giovane professionista, Massimo Borghi, classe 1989,
nato sul posto a Capraia e Limite, dopo aver fatto varie e importanti
esperienze, dall’apertura è all’Osteria Cantagallo.
La Famiglia
Pierazzuoli è molto unita (grazie a mamma Carla) e legatissima alla propria
terra.
Dario si
occupa della parte commerciale e dell’Olio, Enrica dell’Agriturismo e dei
contatti con i Tour Operator, Enrico supervisiona tutto il ciclo produttivo,
Serena fa tutte le specialità alimentari oltre a seguire Vino e Olio, Monia (la
moglie di Enrico) si occupa di amministrazione ed export.
Alla Tenuta
Cantagallo si organizzano corsi di Cucina molto seguiti da turisti stranieri,
soprattutto orientali, che amano molto i loro prodotti (esportati nel mondo per
il 95 %) e la loro Cucina.
Nel 2011 l’Osteria
Cantagallo è stata invitata a Yokohama, seconda Città del Giappone, per rappresentare la Cucina Tradizionale Toscana
alla manifestazione, che tutti gli anni viene organizzata per presentare una
Regione Italiana, dalla catena dei Grandi Magazzini Isetan Mitsukoshi.
Questi
Grandi Magazzini Giapponesi, con sedi in tutta l’Asia e altre parti del Mondo, sono
talmente forniti di prodotti gastronomici selezionati e di qualità, provenienti
da tutto il globo, e fanno una tale opera meritoria, d’informazione e
promozione gastronomica, che hanno vinto per l’Emisfero Asiatico il prestigioso
premio “Cibus Global Award 2012”.
All’Osteria
Cantagallo l’espressione “filiera corta” non è una semplice parola ma è un vero
sentimento che crea un legame molto stretto tra l’uomo e la Terra.
Accomiatandomi Enrico Pierazzuoli mi ha detto queste parole: “Siamo una
Famiglia che resta con i piedi solidamente nel passato, ma usiamo le mani per
lavorare appassionatamente nel presente e la testa per pensare a sviluppare positivamente il futuro”.
Osteria
Cantagallo
Via
Valicarda, 35
Capraia e
Limite (Firenze)
Tel.
0571 1820860
Enrico Pierazzuoli e Giorgio Dracopulos
La Piccola Grotta
Stracciatella nel Bicchiere
Millefoglie di Verdure e Ricotta
Lingua Bollita
Carabaccia con Tortelloni
Risottino Mantecato con Pecorino
Coda Brasata
Trilogia di Piccione
Semifreddo al Vin Santo
David Bonucci e Massimo Borghi
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