La Città di
Viareggio è giustamente nota per molti aspetti positivi.
Si tratta di una bella
e storica Località adagiata nel tratto costiero rientrante nella Provincia di
Lucca ed è un’accogliente Centro turistico/balneare.
Le sue lunghe e sabbiose
spiagge sono bagnate, per la gioia dei vacanzieri, dalle acque del Mar Ligure.
Viareggio,
oltre alle innumerevoli attrattive estive, ha un’intensa vita mondana tutto
l’anno, per esempio, dal lontano 1873, qui, si svolge anche uno dei Carnevali
più belli, coreografici, ricchi, divertenti e famosi del Mondo.
Oltre a ciò,
alle spalle è incorniciata dal suggestivo panorama delle Alpi Apuane e ai lati
dalle grandi, verdeggianti e rilassanti Pinete.
Ma
Viareggio, in particolar modo con il suo Canale navigabile e la sua Darsena, ha
anche una Storia di Barche e di Pescatori.
Definire
precisamente, con delle parole, la Storia infinita tra l’Uomo e il Mare è cosa
praticamente impossibile.
Un grande
Scrittore Polacco, poi naturalizzato Britannico, Joseph Conrad (1857 - 1924),
che aveva avuto una vita molto avventurosa e viaggiato tantissimo, anche per
mare, ha detto:
“Il Mare non è mai stato amico dell’Uomo. Tutt’al più è stato
complice della sua irrequietezza”.
L’Uomo ha
iniziato ad avvicinarsi al Mare per necessità, dovendo procurarsi il cibo con
la pesca, già nel Paleolitico.
L’Età della Pietra Antica (“Paleolitico” dal
Greco “παλαιός λίθος”) fu il primo periodo della Preistoria in cui si
svilupparono le più antiche tecnologie umane per mezzo di strumenti in pietra.
Attraverso i
millenni la lotta tra l’Uomo e il Mare ha fatto si che venissero sviluppate
scienze e tecnologie per meglio conoscere maree, correnti, venti, profondità,
stagioni, abitudini migratorie riproduttive dei pesci, e ancora moltissimo
altro.
Per tutto ciò era necessario
costruire imbarcazioni sempre più sicure e affidabili.
Anche se
Lucio Anneo Seneca, filosofo e politico romano vissuto tra il 4 a.C. e il 65,
sosteneva che “Un grande pilota sa navigare anche con la vela rotta”, la
necessità per i pescatori di avere una buona imbarcazione è sempre stata
fondamentale.
Agli inizi
del 1900 a San Benedetto del Tronto, una bella e accogliente Cittadina, con
origini che si perdono in Epoca Romana, adagiata sulla Costa Marchigiana alla
foce del Fiume Tronto, era molto sviluppata la pesca.
Famosi, intraprendenti e
ingegnosi i pescatori del luogo, tantoché, nel 1912, furono i primi ad applicare
un motore a una barca da pesca: una vera e propria “rivoluzione industriale”,
che li portò a navigare anche in acque molto lontane e incrementò
vertiginosamente la pesca.
Alla fine
della Prima Guerra Mondiale (1914 -1918) il Mare Adriatico, però, era molto
pericoloso, a causa delle moltissime mine che vi galleggiavano, e impoverito.
Un
consistente gruppo di pescatori decise di trasferirsi, con barche e famiglie,
su una nuova Costa, quella Tirrenica.
La Località prescelta, per non rubare il
lavoro a nessuno, era una Cittadina che in quel tempo era più “terra” di
marinai che di pescatori: Viareggio.
La Darsena
di Viareggio è una delle zone più antiche della Città, con il suo vecchio porto
di pescatori, oggi affiancato da quello turistico e dai famosi cantieri navali
di super lussuose imbarcazioni.
Anticamente quella che oggi è la via
principale, Via Michele Coppino, era il regno dei vecchi artigiani dediti alle
barche come i calafati e i maestri d’ascia.
Proprio la
Darsena di Viareggio fu la meta definitiva dei pescatori Marchigiani e dello
loro barche da pesca con cui erano arrivati: le “Paranze”.
Un’imbarcazione nata
probabilmente alla fine del 700, molto diffusa in Adriatico fino al 1950, aveva
un lungo pennone su cui si alzava in origine una “vela latina” e in anni più
recenti una “vela a terzo”.
Nacque cosi,
con questa forte spinta, oltre a una
nuova comunità di persone che ben s’integrarono tra di loro, quella comunità di
pescatori “Viareggini”, che nei momenti migliori ha avuto anche più di 100
barche in mare.
I
Marchigiani, grandi lavoratori e profondi conoscitori del mare, oltre alle loro
tecniche di pesca portarono anche alcune della loro tradizioni, comprese quelle
gastronomiche.
Dall’incontro
di due mondi gastronomici, nacque (senza precise certezze di attribuzione) tra
le altre una particolare ricetta denominata “Trabaccolara”.
Venne chiamata così
ispirandosi alle barche robuste da trasporto dell’Adriatico denominate
“Trabaccoli” che erano dotate di due alti alberi armati con “vele a terzo”,
avevano la carena arrotondata e con una capace stiva centrale a cui si accedeva
da un grande boccaporto a prova di mare.
La
“Trabaccolara” non è altro che un piatto di pasta (prevalentemente spaghetti) e
sugo di pesce di recupero, il meno pregiato, quello che una volta non veniva
portato ai mercati o rimaneva invenduto, ma che oggi è stato rivalutato.
Una
salsa insaporita da pomodori tagliati a pezzettini, da aglio, prezzemolo, sale,
pepe, olio extravergine di oliva, il tutto poi sfumato con il vino bianco.
Una
vera e propria delizia per il palato.
La ricetta
della “Trabaccolara” è tornata in auge alla fine del 1900 grazie ai grandi
Ristoratori Viareggini che l’hanno fatta conoscere in varie parti d’Italia e
non solo.
In Darsena a
Viareggio ci sono alcuni Ristoranti e Trattorie che tramandano la Cucina di
Mare Tradizionale, uno tra quei Locali dove si può apprezzare al meglio tale fatto è
la “Trattoria la Darsena”.
La Trattoria
La Darsena è ubicata al Numero Civico 150 di Via Virgilio, la seconda
Strada parallela a Sud di Via Michele Coppino.
Il Locale ha aperto nel 1988 e
per molti anni e stata una buona Trattoria, molto popolare, frequentata dagli
operai dei cantieri e dai pescatori.
Negli anni si sono succedute diverse
gestioni.
Nel 2008 la
Famiglia Giannini, persone del Territorio e grandi appassionati di
Enogastronomia, decise che era arrivato
il momento di dedicarsi alla realizzazione del Loro grande sogno:
avere un
Ristorante.
Per tale motivo rilevarono nel sopra citato anno la “Trattoria La
Darsena” e insieme a una bravissima Cuoca loro amica, Michela Barsotti,
iniziarono il percorso di valorizzazione del Locale stesso.
Iuri
Giannini (classe 1968) sua Moglie Rita Rafanelli, il loro Figlio Marco Giannini
(classe 1997) e il Fratello di Iuri Walter Giannini (classe 1975) insieme a
Michela Barsotti si sono impegnati molto in questi anni per rendere la
Trattoria “La Darsena” un approdo sempre sicuro per gli amanti
dell’Enogastronomia di livello.
La Trattoria/Ristorante
“La Darsena” è semplicemente accogliente con il suo caratteristico e
curato arredo marinaresco.
All’esterno, davanti all’Ingresso, uno spazio
attrezzato usufruibile con la bella stagione.
Entrando sulla sinistra il
Bancone bar e di servizio con la ricca e invitante vetrina del pesce fresco,
subito dopo c’è la Sala, uno spazio unico, con una dozzina di Tavoli (35/40
coperti) ben apparecchiati con puntuale attenzione.
In fondo alla Sala la porta
della Cucina.
Il Menu offre
alla Carta una scelta molto varia, naturalmente il Mare fa da padrone e non
manca la “Trabaccolara”.
La Carta dei
Vini è ampia, una trentina di pagine, molto selezionata ed è frutto di una
costante e appassionata ricerca delle Etichette migliori, molti gli Champagne,
ampia scelta di Vini Bianchi ma non mancano i Vini Rossi.
Molto buono il
rapporto qualità/prezzo dell’offerta.
Il merito di una Carta dei Vini così
importante va anche al bravo Marco Giannini che pur frequentando l’Università è
diventato anche un esperto Sommelier A.I.S..
Ma veniamo
al pranzo fatto.
In Tavola il
ricco Cestino del pane: Pane Bianco, Pane Integrale, Pane Toscano, Focaccia
Bianca e Focaccia Integrale (le focacce sono state servite calde).
Le
degustazione è stata ben abbinata ai seguenti Vini suggeriti da Iuri e Marco
Giannini:
- “Tenuta Guado al Tasso Vermentino 2018”, “Jermann Chardonnay 2018”, “Baglio di Pianetto Ficiligno 2017”, “Sieur D’Arques Limoux Brut”, “Funaro Passito”.
Sono state
servite le seguenti portate:
- Grinfia di
polpo di scoglio tostata su patate viola e gocce di salsa ai peperoni;
- Ostrica in
tempura con crema di cavolfiore e
fagioli cannellini bianchi;
- Trancetto
di baccalà gratinato al curry su fondo di burrata affumicata;
- Triglia
croccante di scoglio all’arancia;
- Acciughe
fresche di Monterosso (prelibatezza Ligure) fritte con verdurine croccanti;
- Budino di
crostacei (scampi e gamberi rosa) e la loro “bisque” (brodo concentrato tipico
della Cucina Francese) su crema di asparagini;
- “Crudités”
- Ostrica Concava Speciale Cocollos (allevata in Irlanda del Nord e di qualità
superiore), Scampo Viareggino con lamelle di fungo Porcino crudo, Gamberi Rosa,
Mazzancolla Viareggina, Gambero Rosso di Santa Margherita Ligure e burrata
fresca;
- Crocchetta
di gamberi su cipolla caramellata;
- Pici,
artigianali fatti in Casa, alle cicale;
- “Per
Interrompere” - Sgroppino al limone con vodka e prosecco;
- Spaghetto
affumicato “Verrigni” con vongole sgusciate, granelli di pistacchio e bottarga
di muggine;
- Risotto di
Vialone Nano con crostacei, carpaccio di scampi crudi e burrata;
- “Catalana
alla Sarda” con gamberone rosso, scampo, astice e verdure;
- Tartare di
tonno rosso con gelatina di mango;
- “Bomboloncini
fatti in Casa” - Uno con fragole e crema pasticcera al limone, l’altro con
panna fresca.
Un’ampia degustazione
che ha messo a dura prova anche un professionista allenato come me, ma ne
valeva la pena avendo potuto apprezzare l’eccellenza degli ingredienti, il
giusto equilibrio delle preparazioni, l’assoluta bontà di ogni piatto e la
delicata eleganza delle presentazioni:
decisamente una Cucina che si fa amare.
In Cucina
insieme alla Chef Michela Barsotti, che è figlia d’arte e una lunga carriera
alle spalle, il giovane e bravo Chef Marco Maurina, di fondamentale supporto anche
Rita Rafanelli e Walter Giannini.
Il Servizio
di Sala è stato eseguito con molta cura, familiarità e attenzione da Iuri e
Marco Giannini coadiuvati da una brava e premurosa assistente come Lucia Santucci.
Che cosa
posso aggiungere sulla Trattoria “La Darsena” di Viareggio (LU) sennonché
proprio qui la grande qualità delle materie prime si sposa con una sapiente
arte culinaria.
Trattoria "La Darsena" - Vista Esterna
Il Bancone all'Ingresso
La Sala
Grinfia di Polpo......
Ostrica in Tempura......
Trancetto di Baccalà......
Triglia Croccante......
Acciughe Fritte......
Budino di Crostacei.....
"Crudités"......
Crocchetta di Gamberi......
Pici alle Cicale
"Spaghettoro Verrigni"......
"Per Interrompere"......
Spaghetto Affumicato con Vongole......
Risotto con Crostacei......
"Catalana alla Sarda"......
Tartare di Tonno Rosso......
"Bomboloncini Fatti in Casa"......
Michela Barsotti e Giorgio Dracopulos
Marco Maurina, Michela Barsotti e Walter Giannini
Imbarcazioni e Mare: Un Amore Assoluto
Iuri Giannini e Lucia Santucci
"Trattoria La Darsena"
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