Da Nord a
Sud la Maremma si divide in tre zone: l’Alta Maremma (o Antica Maremma Pisana,
oggi divisa tra le Province di Pisa e Livorno), la Maremma Grossetana (quella
più famosa, che s’identifica spesso con il termine stesso di “Maremma”) e la
Maremma Meridionale (o Laziale).
In origine
questo era un vasto Territorio, spesso basso ed estremamente paludoso,
invivibile anche per la facilità con cui si prendeva la malaria. Tale è rimasto
fino alle Bonifiche iniziate nel 1780 e terminate, in grandissima parte, nel
1940.
Oggi invece
la Maremma è un bellissimo, curato e accogliente Territorio, ricco di cultura,
tradizioni e fascino, dove, grazie anche alle grandi zone protette, come il “Parco Naturale della Maremma” e la “Zona Archeologica dei Vulci”, si sono mantenute pressoché
intatte tutte le meravigliose positività dell’ambiente, della flora e della
fauna.
Proprio nel cuore
della Maremma Grossetana adagiata sulla Costa c’è Marina di Grosseto una
Frazione del Comune di Grosseto. La Frazione è una rinomata
Località Turistico/Balneare posta a 12 km da Grosseto, è
conosciuta per il suo retroterra Collinare ricco di “macchia
mediterranea” e per le ampie spiagge affacciate sul Mar Tirreno, ha
una vasta Pineta, nota come “Pineta del Tombolo”, che si estende
da Punta Ala ai Monti dell'Uccellina. Il Centro del Paese si
sviluppa presso la Foce dell'Emissario (Corso d’acqua che esce da un Lago anche
artificiale) “San Rocco” un Canale
creato nel 1840 con la “Bonifica Leopoldina”.
La Storia
di Marina di Grosseto inizia nel 1792, anno in cui, sotto Ferdinando
III D’Asburgo-Lorena (Granduca di Toscana dal 1790 al 1801), fu ultimata la costruzione
del poderoso “Forte S. Rocco” avviata cinque anni prima, dal Granduca
precedente Pietro Leopoldo I di Toscana (in carica dal 1765 al 1790), come
testimonia la Lapide posta sopra l'Arco di ingresso al cortile: la struttura fu
edificata al posto di una preesistente Torre di Avvistamento. La fortificazione
(oggi proprietà privata), interamente rivestita in mattoni, è protetta da una
serie di cortine murarie a scarpa (muri inclinati verso la base) che
delimitano un cortile interno; l'accesso all'area interna avviene sul
lato orientale attraverso una porta ad arco ribassato rivestita
in travertino e sovrastata dallo Stemma della Casata
dei Lorena. Il solido fabbricato principale si presenta come
una Torre, a sezione rettangolare disposta su tre livelli, con il
lato occidentale rivolto verso il mare ulteriormente rafforzato da
un bastione con possente basamento a scarpa e da una terrazza
sommitale che ospitava le artiglierie.
Il Forte,
che originariamente fu eretto a pochi metri dal mare, oggi si trova a circa 400
metri più all'interno, proprio all'entrata di Marina di Grosseto, sul lato
destro del Canale di S. Rocco. La costruzione faceva parte delle numerose opere
poste a difesa della costa e aveva inoltre la funzione di controllare le merci
e le persone sbarcate al fine di prevenire anche la diffusione di malattie
epidemiche. Per tutto l'800 i soldati che formavano il presidio del Forte
furono gli unici abitanti di “San Rocco” oggi Marina di Grosseto.
Marina di
Grosseto ha subito una forte urbanizzazione dall'inizio del XX
secolo e ancor più dopo l'opera di bonifica che ha interessato tutto il
comprensorio maremmano negli anni trenta, periodo quest’ultimo in cui qui,
come in moltissime altre Località costiere e montane Italiane, sorsero anche le
“Colonie Temporanee” inizialmente gestite dall’Opera Nazionale per la Maternità
e l’Infanzia. Per le sue acque pulite Marina di Grosseto ha ricevuto
la “Bandiera Blu” della “Foundation for Environmental Education
in Europe” (Fondazione per l’Educazione Ambientale).
Nel 2004, alla foce del “Canale di San Rocco” sulla sponda sinistra, dopo alcuni anni di lavori di ampliamento e ammodernamento di un preesistente porto-canale di pescatori, è stato inaugurato il nuovo grande “Porto Turistico”. Il Porto, inizialmente denominato "Marina di San Rocco" dal 2014 si chiama "Porto della Maremma", è stato progettato dall'Arch. Vittorio Umberto Betti e dall'Ing. Andrea Cavani e ha la capacità di ospitare circa 600 natanti: un Porto molto ambito data la sua posizione strategica davanti all’Arcipelago Toscano e a moltissime altre Località Naturali di incommensurabile bellezza.
Di fronte al
Porto Turistico, l’8 Luglio 2013, è stato inaugurato il “Monumento ai Caduti
del Mare” su cui spiccano due grosse ancore appartenute alla nave da
guerra “Canopo F 551” Fregata della Marina Militare Italiana
radiata nel 1982.
Dall’estate
2018 tutta la Ristorazione del "Porto della Maremma" è affidata al
Gruppo Tomi guidato da due cugini, figli di Fratelli, giovani e super attivi
imprenditori: Marco e Riccardo Tomi. Il Gruppo Tomi da circa 15 anni è titolare
dell’esclusivo e accogliente Stabilimento Balneare (Lounge Bar, Ristorante,
Solarium e Piscina) “Gabbiano Azzurro” ubicato proprio adiacente al Porto
Turistico.
Il loro
arrivo al "Porto della Maremma" ha portato, in brevissimo tempo,
all’apertura della Pizzeria “Gabbianella” del Cocktail Bar “Gabbianino” e del
Ristorante “Gabbiano 3.0” (da cui il nome il loro “terzo” Locale al
Porto).
Il
Ristorante “Gabbiano 3.0” ha un indubbio fascino con il suo
ingresso realizzato con una grande parete metallica traforata (effetto vedo e
non vedo) attaccata in alto a una possente trave curva di legno lamellare. Una grande terrazza vista mare con alcuni tavoli che poi per un tratto si restringe
fino ad arrivare alle due accoglientissime Sale interne la prima lato mare e la
seconda (con il Bancone Bar) sempre con panorama Porto ma dal lato del Canale,
tutto lo spazio e per circa 35 coperti. Gli arredi hanno il fascino
dell’Oriente (quasi tutto arriva dall’Isola Indonesiana di Bali), il legno, che
è praticamente ovunque, e le grandi vetrate fanno di quest’ambiente il luogo
ideale per godere nel massimo comfort dello straordinario spettacolo del mare
infinito e del cielo azzurro.
Dal Giugno
2020 lo Chef Executive del Ristorante “Gabbiano 3.0” è Alessandro Rossi.
Alessandro Rossi è Toscano, è nato a Chiusi in Provincia di Siena il 20 Aprile 1991, fin da piccolissimo ha subito dimostrato il grande interesse per la Cucina, guardava con ammirazione la Nonna che preparava da mangiare per tutta la Famiglia. Appena avuta l’età Alessandro ha frequentato e si è diplomato all’Istituto di Istruzione Superiore “Pellegrino Artusi”, l’Alberghiero di Chianciano Terme (SI). La sua innata bravura lo ha portato a collaborare negli anni con grandissimi Chef come Stefano Ciavatti, Filippo Germasi, Alessandro Dal Degan e Filippo Saporito: con quest’ultimo tra i tanti riconoscimenti è arrivata nel 2016 anche la “Stella” della Guida Michelin.
Alessandro
Rossi con il suo arrivo al “Gabbiano
3.0” ha portato una Cucina decisamente improntata alla Toscanità, fatta da un
valido equilibrio tra innovazione e stile mediterraneo, grazie anche alla
sapiente conoscenza delle tecniche più moderne. Grande l’amore per i “sapori
dell’orto” tantoché ne ha realizzato uno personale dove coltiva, tra un’infinita
di piante, diverse decine di varietà di pomodori provenienti da tutto il Mondo.
Al Ristorante “Gabbiano 3.0” oltre alla scelta alla Carta ci sono due “Menu Degustazione” uno di “Sei portate” e l’altro di "Nove portate". La Carta dei Vini è vasta e ben assortita, anche con Vini provenienti da altri Paesi, è seguita con grande passione personalmente dallo Chef Alessandro Rossi.
Ma veniamo
alla degustazione fatta.
In Tavola
l’ottimo Pane della Casa assortito nei vari sapori e i croccanti grissini,
insieme a un ottimo Olio Extravergine di Oliva della Casa (Selezione
Sempiterno). Al posto del solito “Burro” è stato servito dello “Strutto di Lardo
di Cinta Senese”.
Alle varie
portate sono stati abbinati i seguenti Vini: “Costadilà
280 slm 2018”, “Isolina Bianco di Pitigliano 2019”, “Calzo della Vigna 2017”, “Messiio 2010” e
“Muscat
de Rivesaltes 2016”.
Le
preparazioni servite: - Tartellette di grano saraceno, crema di carota,
spaghetti di carota al frutto della passione e caffè; - Cestino di semi,
verticale di erbe, mandorla amara; - “L’Albero”…… Crostatina di zucchine cotte
e crude, Taco con fagiano, erbe, aglio nero, caviale di aringa, Wafer nero alle
arachidi, baccalà all’olio di nocciola e cipolla; - Panzanella; - Iniziazione
al mare; - Gamberi marinati, succo di pomodoro e cocomero, cocco, basilico e 11
tipi diversi di pomodori dell’Orto di Casa; - Pesce San Pietro in verde, cedro
sotto sale; - Gnocchi di patate e pecorino, salsa di seppie, seppioline sporche
e maggiorana; - Spaghettini cotti in estrazione di senape, formaggio e cipolla,
lumachine di mare sgusciate e bottarga; - Trippa di baccalà, nervetti,
cipollotti, assenzio grigio; - Rana pescatrice alla brace, finocchietto
selvatico e alloro, patate, scalogno, salsa périgourdine (a base di tartufi di
terra e funghi); - Predessert; - “Purple white (Viola bianco)”…… mirtilli,
cioccolato bianco, zenzero.
Da sottolineare che il bravissimo Chef Alessandro Rossi è anche un eccellente e appassionato Pastry Chef.
In Cucina Rossi è supportato da una giovane e validissima Brigata composta dal suo braccio destro il Sous-chef Gabriele Palazzi e dai Capi Partita Marco Alfieri, Francesco Mele, Alessandro Impera.
Il Servizio
di Sala si è svolto sotto la guida di una bella ed esperta professionista come
la Maître Tiziana Valdisseri.
Il
Ristorante “Gabbiano 3.0” ha avuto molti lusinghieri riconoscimenti dalla
Stampa e dalle Guide Specializzate, tra quest’ultime da notare che la “Guida Rossa Michelin 2021” (presentata nel Novembre 2020) ha
riconosciuto al “Gabbiano 3.0” la “Prima Stella” (o “Macaron”)
Al Ristorante
“Gabbiano 3.0” del "Porto della Maremma" di Marina di Grosseto (GR)
una nuova “Stella Michelin” brilla tra l’azzurro del Cielo e quello del Mare.
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