La bellissima Città di Roma, millenario faro di storia e civiltà per il Mondo intero, oggi è amministrativamente suddivisa in 15 Municipi (ex Circoscrizioni) con autonomia gestionale, finanziaria e contabile e organi politici eletti direttamente.
Il
“Municipio Roma XI” è racchiuso fra Via Portuense e Via della Pisana a Nord e
il Tevere a Sud, si sviluppa lungo un ampio territorio di oltre 70,87 kmq e per
estensione si inserisce tra i Municipi della Capitale di "media
grandezza". Si caratterizza anche per un ricco patrimonio monumentale
che ne ha segnato l’identità culturale.
Significative
sono le testimonianze archeologiche di uno sviluppo territoriale incentrato sui
fondamentali collegamenti tra Roma e i suoi impianti portuali, sia lungo le
arterie stradali che lungo la navigazione fluviale. Il “Municipio Roma XI” è
suddiviso in Sette differenti “Quartieri” o "Zone": Marconi,
Portuense, Magliana, Trullo, Corviale, Pian Due Torri e Ponte Galeria.
Per quello
che sto per raccontare ci interessa in particolare il
“Quartiere Marconi” sviluppatosi a cavallo fra gli anni '50 e
'60 del 1900, con la costruzione di edifici a carattere intensivo che
raggiungono anche gli otto piani, e che ha assunto rapidamente il ruolo
di "centro commerciale" del Municipio, soprattutto intorno alle due
principali vie che l'attraversano, Viale Marconi e Via Oderisi da Gubbio.
Proprio in
Via Oderisi da Gubbio, al Civico 246, agli inizi del Mese di Dicembre 2021 è
stata aperta una Cioccolateria del tutto particolare: “Velt”.
Un famoso
naturalista Tedesco, ma anche esploratore, geografo e botanico, Friedrich
Heinrich Alexander Freiherr von Humbold (1769 – 1859) ha scritto: “Mai la
natura ha racchiuso un nutrimento di così alto valore in uno spazio piccolo
come quello del seme di cacao”.
Il “cacao” è
una pianta che non ha ancora messo d’accordo gli studiosi sulla sua sicura
appartenenza, la “vexata quaestio” è sulla classificazione della Famiglia:
Sterculiaceae o Malvaceae.
Certo invece
è il nome scientifico “Theobroma Cacao” (“theobroma” in Greco antico significa
“cibo degli dei”) datole da colui che è considerato il padre della moderna
classificazione degli organismi viventi il medico, botanico, naturalista e
accademico Svedese Carl Nilsson Linnaeus (1707 - 1778).
La “pianta
del cacao”, originaria dell’America Meridionale, è un alberello sempre verde
che può raggiungere anche una decina di metri di altezza. Foglie e fiori,
frutti a forma di cedro allungato con dimensioni molto varie e all’interno i
preziosi semi, da 25 a 40, ovali e piatti di colore bruno violaceo disposti in
5 file. Le coltivazioni di “cacao” richiedono molto impegno e pazienza visto
che iniziano a produrre solo dopo il quinto anno di vita. Le piante
fruttificano praticamente tutto l’anno ma in due specifici periodi raggiungono
la massima produzione. La vita fruttifera dura circa tre decenni. Il “cacao”
viene coltivato principalmente in tre grandi zone geografiche: America del Sud,
Asia e Africa. Ogni pianta rende circa 2 kg di semi secchi, una resa del 50%
rispetto al raccolto, che si ottengono tramite una leggera fermentazione, un
accurato essiccamento solare, la tostatura e la macinazione.
I
ritrovamenti archeologici ci dicono che i primi a dare grande considerazione al
“cacao” furono i Maya che fin dagli albori della loro Storia coltivavano queste
preziose piante. Dalla lavorazione della parte grassa dei suoi semi ricavavano
(tanto per ribadire) il “kakaw uhana = Cibo degli Dei” un preparato che è all’origine del nostro Cioccolato. La
Civiltà Maya si sviluppò per un lunghissimo periodo, nella zona geografica che
si potrebbe oggi definire Centro America, dal 1000 a.C. alla scoperta del
Continente Americano, per poi iniziare a decadere fino alla definitiva
scomparsa nel 1697.
Probabilmente
fu l’esploratore e navigatore Genovese Cristoforo Colombo (1451 - 1506) durante
il suo quarto viaggio a scoprire la pianta del “cacao” nel 1502. Ma fu il
nobile Spagnolo Hernán Cortéz Monroy Pizarro Altamirano (1485 - 1547), militare
e condottiero, che nel 1528 portò in Spagna i primi semi di Cacao e il
preparato dei Maya.
Alla fine
del 1500 e i primi del 1600 il Cacao iniziò a uscire dalla Spagna e a
diffondersi in Europa. Successivamente l’aggiunta dello zucchero al Cacao, per
combattere il naturale sapore amaro, fece nascere quella che si può definire
“cioccolata”. Nel 1778, l’inventore di origine Francese Doret, dopo aver
costruito a Torino una macchina automatica idraulica per la produzione della
cioccolata, poi ceduta alla ditta “Caffarel”, produsse il primo cioccolato
“moderno” in barrette e i primi “cioccolatini”.
Molta strada
è stata fatta attraverso i secoli e oggi la magnifica “Arte del Cioccolato” ha
raggiunto livelli eccelsi e straordinari.
Ma torniamo
in Via Oderisi da Gubbio, al Civico 246, alla nuova Cioccolateria “Velt”, una golosa e accogliente Boutique
con Laboratorio di una giovanissima e bravissima Maître Chocolatier Livia
Tommasino.
Il “Maître
Chocolatier” è un Pasticciere che rispetto ai colleghi “generalisti” ha la rara
capacità di manipolare ad arte l’ingrediente più delizioso e amato al mondo, il
cioccolato.
La
Cioccolateria Artigianale “Velt” è il primo Negozio che Livia Tommasino apre vista
la sua giovanissima età. Un’attività incentrata tutta sul “cioccolato lavorato
con il cuore” e dedicata alla sua Famiglia come indica il nome stesso che è
l'acronimo dei suoi genitori “Vito” ed “Emilia” più le sue iniziali.
In uno
spazio complessivo di circa 100 metri quadrati Livia ha concretizzato
finalmente il sogno di diventare “Maître Chocolatier”, un’aspirazione che ha
coltivato da sempre anche prima di frequentare e diplomarsi all'Istituto
Professionale per i Servizi per Enogastronomia ed Ospitalità Alberghiera “Vincenzo Gioberti” nel Quartiere di Trastevere a Roma.
Un amore viscerale lega Livia al mondo del “Cioccolato” amplificato dalla
passione per il “Cake Design”, un’attitudine talmente recondita e forte
suggellata anche da un avvenimento profetico. Infatti proprio nell'anno in cui
lei stava scegliendo all’Alberghiero la specializzazione tra l’allora classica
tripartizione “cucina-sala-ricevimento”, all'Istituto Alberghiero fu inserito
il “Corso di Pasticceria”.
La giovane
Livia, appena ventiduenne, successivamente alla specializzazione presso “Cast
Alimenti - La Scuola dei Mestieri del Gusto” di Brescia, prestigiosa Scuola di
Alta Formazione e Specializzazione dove ha educato il talento e affinato le
competenze, ha svolto un importante Stage a Torino presso la conosciutissima
Cioccolateria Pasticceria “Zuccarello” prima di aprire la sua nuova attività.
Con il cuore
pieno di felicità per l’Apertura di “Velt” Livia Tommasino ha voluto
contribuire all’acquisto da parte del suo ex Istituto Alberghiero di un
macchinario dedicato alla lavorazione del cioccolato; questo permette agli
odierni studenti, i potenziali cioccolatieri di domani, di avere maggiori strumenti
per apprendere il lavoro del futuro rispetto a quelli che ha avuto Lei,
vocazione a parte.
La nuova
Cioccolateria “Velt” è un’impresa tutta al femminile infatti al fianco di Livia
nel servizio al pubblico c’è la Mamma Emilia e in Laboratorio un'altra
Professionista conosciuta durante il percorso accademico a Brescia.
“Velt è un
prezioso Laboratorio sartoriale all’avanguardia dotato anche di una
modernissima “Termoformatrice” (una macchina che stampa a caldo dando
delle forme specifiche) e di una “Stampante 3D” per dare tridimensionalità al
cioccolato: per Livia l’innovazione è continua ricerca e presto ci saranno
altri macchinari futuristici.
Alla
Cioccolateria “Velt” troverete una gamma estremamente vasta di cioccolati, bianco, al latte e fondente
dal 50% al 90%, blend e monorigini; Livia ha scelto di usare
esclusivamente un prestigioso cioccolato come Valrhona per
le sue linee. Al lavoro straordinario scandito dalle ricorrenze del calendario,
si aggiunge l'intera produzione ordinaria ragionata come le 12 praline (cocco e
fondente; banana e passion fruit; caramello salato; caffè e sambuca; liquore al
cioccolato; miele; lampone; griotte e lime; cremino al pistacchio; arachide;
nocciola con paillettes; vaniglia).
Non manca la
frutta ricoperta di finissimo cioccolato fondente come nel caso dell’arancia
oppure nella versione al cioccolato bianco per il limone. Poi ci sono gli
spalmabili alla gianduia o al pistacchio grezzo, dragées come gustosa
alternativa ai confetti classici nelle varianti con frutta, un liquore al
cioccolato “home made”, sia venduto a scaffale che usato all’interno delle
creazioni di “Velt”. Oltre a tutte le referenze già citate, troverete anche
l’angolo della biscotteria declinato in cookies, viennesi al cacao, cantucci
con cioccolato al latte e arancia, le cake al cioccolato, le monoporzioni, i dolci
classici e la pasticceria più innovativa.
In un’ottica
di moderno sviluppo l’idea di Livia è creare nuove forti sinergie tra
cioccolateria e ristorazione in una
sorta di “joint-venture” con gli Chef dove il cioccolato si mette al servizio
della Cucina, mostrando la sua versatilità e le infinite declinazioni per
gusto, colore e consistenza.
In un futuro
prossimo Livia spera di poter raggiungere ulteriori traguardi come quello di
compiere il suo primo viaggio nelle lontane piantagioni di cacao con
l’obiettivo di arrivare un giorno a una produzione “bean to bar” (produrre il
cioccolato seguendo direttamente tutte le fasi della lavorazione, dalla fava
fino alla tavoletta) senza così usare il cacao già trasformato.
Alla nuova
Cioccolateria Romana “Velt” di Livia Tommasino, in Via Oderisi da Gubbio, al
Civico 246, tutta la produzione ha un raffinato ed elegantissimo gusto al
femminile assolutamente imperdibile.
https://www.cioccolateriavelt.it/
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