La
bellissima Città di Madrid, in Spagna, oltre ad essere una moderna,
affascinante e straordinariamente vivace Capitale, è anche ricca di moltissimi
edifici storici.
Gran parte di queste costruzioni, a partire dal Palazzo Reale
(Palacio Real) e dalle moltissime Chiese, sono realizzati in uno stile che noi
potremmo definire Tardo Barocco.
Per
Architettura Barocca s’intende quel periodo della Storia dell’Architettura
Europea che ha fatto seguito al
Rinascimento, sviluppando, tra l’altro, l’uso delle linee curve e che si è
affermata a partire dal XVII Secolo.
In uno di
questi sontuosi Palazzi, nel Centro storico di Madrid, a pochi passi dalla
famosissima Piazza di “Puerta del Sol” (teorico km. 0, centro della Spagna da
cui si calcolano tutte le distanze), c’è un luogo magico che si chiama “Casino
de Madrid”.
Il Casino è
ubicato al n.15 di Calle de Alcala’, all’inizio della strada più lunga di
Madrid, un’arteria fondamentale della Capitale che si estende verso est-nordest
per ben 10,5 chilometri.
Facciamo
subito chiarezza e togliamo ogni dubbio sul nome. “Casino” in Italiano è uno
dei diminutivi della parola “Casa” con cui si definisce anche una “casa
signorile di campagna, un tempo usata per la caccia e lo svago” e in passato,
un ”edificio o ambiente sede di un circolo o di un’associazione della nobiltà o
dell’alta borghesia”.
La storia
del “Casino de Madrid” nasce nel lontano 1836 quando, un gruppo di circa 50 personaggi
della “Madrid bene”, che solitamente si riuniva, in pieno centro, in uno dei
luoghi alla moda del tempo, il “Caffè de Solito” (Solito era il soprannome del proprietario)
ubicato all’angolo del Teatro Spagnolo (il più antico della Capitale, risale al
1745) in “Plaza de Santa Ana”, decise di associarsi in un Circolo.
Al tempo la
Piazza era denominata “Plaza del Principe Alfonso” e il Teatro “Corral del
Principe”.
La prima
sede del Circolo fu aperta al Civico 12 dell’adiacente Calle del Principe.
Il Circolo,
volendo inserire nel nome anche il “termine Italiano Casino” (parola allora non
comune in Spagna), adottò quello di: “Casino del Principe”.
L’Associazione,
tra il 1840 e il 1848, acquistò grande importanza, grazie al numero e alla
qualità molto alta delle adesioni (nobili, senatori, deputati e alta
borghesia).
Nel 1848 il
Circolo si trasferisce al numero 29 della vicinissima Carrera de San Jeronimo
(soprannominata “Camino del Sol” partendo da Puerta del Sol), all’ultimo piano
di un grande e accogliente edificio, anche questo barocco, costruito nel XVII
Secolo: il Palacio del Marqués de Santiago.
L’edificio era la casa Madrilena
della nobile famiglia dei Marchesi di Santiago (da principio chiamati “Marqués
de Uterviejo”).
Dopo un
periodo di turbolenze politiche interne ed esterne che si manifestarono nel
1854 anche con atti di violenza, il Circolo sentì la necessità di maturare e
rinnovarsi.
L’11
Dicembre del 1865 il “Casino del Principe” redige e approva un nuovo Statuto in
cui si regola dettagliatamente tutta la vita del Circolo, tra l’altro: Diritti
e doveri dei Soci, Titoli e regolamenti per associarsi, definizione delle Sale
per la lettura, Sale per ricevimenti e incontri, Biblioteca, Servizio concierge
e facchini, ristorazione e gli orari di apertura e chiusura.
Nel 1880,
causa la ristrutturazione della zona, il Palacio del Marqués de Santiago venne
demolito per fare una nuova Piazza, il “Casino” trasferì la sede al “Café
Suizo” vicino alla Puerta del Sol.
Il Circolo
rimase al “Café Suizo” fino al 1891, poi un ennesimo trasferimento nel vicino
Edificio del Banco Espanol de Crédito (conosciuto come “Palacio de la
Equitativa”).
Nel Giugno
del 1902 il Circolo del “Casino” acquista i locali, ubicati a due passi in Calle
de Alcalà, di un altro Circolo di Madrid il “Veloz-Club”.
L’operazione tendeva
anche ad eliminare la concorrenza.
Nel 1903 il
Circolo, con la nuova denominazione di “Casino de Madrid”, indice un concorso
internazionale per la costruzione della sua nuova Sede al posto dei locali
recentemente acquistati: il nuovo Edificio sarà inaugurato il 29 Settembre
1910.
Durante la
Guerra Civile Spagnola (Luglio 1936 - Aprile 1939), il Governo delle Sinistre
sciolse il Circolo e requisì l’Edificio trasformandolo in un ospedale da campo.
Nel 1940 il
Palazzo, completamente ristrutturato, a seguito dei danni subiti durante la
guerra, tornò ad esercitare il suo ruolo di Sede del Circolo.
Dal 1993 il
“Casino de Madrid”, al numero 15 di Calle de Alcalà, è stato dichiarato “Bien
de Interés Cultural” (BIC).
Dal 29
Dicembre 1986 la gestione dei locali del Circolo, degli eventi e della
ristorazione è stata affidata ad una Società, appositamente costituita,
denominata “ Gran Circulo de Madrid S.A.”.
La Società
appartiene all’importante Catena Alberghiera Spagnola “NH Hotels”, fondata nel
1978, e che oggi possiede 400 Hotels in 26 Paesi del Mondo.
Dal 1988
all’ultimo piano del Palazzo è stato inaugurato un magnifico e panoramico
Ristorante: “La Terraza del Casino”.
Il responsabile
di tutta la Ristorazione del “Casino de Madrid” è lo Chef Paco Roncero.
Paco è nato
a Madrid nel 1969, ha nel sangue la passione per la Cucina e questo, finite le
scuole dell’obbligo, lo porta a frequentare e diplomarsi alla “Escuela Superior
de Hostelleria y Turismo” (storico Istituto fondato nel 1959) di Madrid.
Le sue prime
esperienze, nel 1990, avvengono nelle Cucine di straordinari Ristoranti di Madrid come lo “Zalacain” (Tre
Stelle Michelin, tempio dell’Alta Cucina e dove, spesso, si reca anche la
Famiglia Reale Spagnola), e il super lussuoso (5 Stelle) Hotel Ritz.
Qui Roncero
ha avuto due grandi maestri come gli Chef Benjamin Urdiain e Eustaquio Becedas.
Paco nel
1991 entra a far parte dell’organizzazione Ristorativa all’interno del “Casino
di Madrid” e visto il suo grande talento e con gli insegnamenti del più famoso
Chef del Mondo, Ferran Adrià, che operava qui come consulente, nel 2000 diventa
Executive Chef del Ristorante e della banchettistica.
Nel giro di
pochissimi anni Paco Roncero ha ottenuto al Ristorante “La Terraza del Casino” moltissimi
premi e riconoscimenti, tra gli altri, nel 2002 la “Prima Stella” della prestigiosissima
Guida Michelin, nel 2005 l’Académie Internationale de la Gastronomie (fondata
nel 1983) gli conferisce il “Prix du Chef de L’Avenir”, nel 2006 l’Academia
Espanola de Gastronomia gli riconosce il titolo di “Mejor Cocinero de Espana y
Premio Nacional de Gastronomia”, nel 2009, poi, arriva la “Seconda Stella”
Michelin.
Ma il
vulcanico Paco Roncero non si ferma qui.
Nel 2008 apre, sempre in centro a
Madrid, il primo di una catena di innovativi gastrobar, “Estado Puro, las tapas
di Paco Rocero”.
Nel mese di Aprile del 2011 è stato inaugurato, sempre nella
Capitale Spagnola, il secondo Locale della Catena.
Nel Giugno 2012 ad Hong
Kong, all’Hopewell Center, grattacielo circolare alto 216 m., Paco ha aperto il
Ristorante “View 62”, super panoramico (al piano 62), moderno e lussuoso
Locale.
La forza
innovativa, creativa e comunicativa di Roncero, si trova anche nei suoi libri e
nel suo personale laboratorio culinario, creativo e hi-tech, il “Paco Roncero
Taller”, che ha realizzato nel Giugno 2012, sempre al “Casino de Madrid”, dove,
in due sole cene al mese, su invito, ospita otto persone: un’esperienza
assolutamente unica.
Ma torniamo
al “Casino di Madrid” che oggi è un’affascinante, maestoso e sontuoso edificio
carico di storia e ricco di opere d’arte.
Dall’entrata
principale, con il grande portone ad arco in ferro e vetro, preziosamente
lavorato, ci si immette nell’ampio ingresso, il “Patio de Honor”, con la doppia
scala, “Escalera de Honor”, che ci conduce ad un’altra porta ad arco, di legno
e vetro, da cui si accede al ricevimento.
Il Palazzo
ha nove bellissimi Saloni, che possono contenere fino a 1200 persone, finemente
decorati e con preziosi lampadari, gli arredi sono ricchi (mobili, tappeti,
arazzi e orologi), abbondano quadri e
sculture di famosi artisti di varie epoche.
La Sala
Reale, la Sala Puerta del Sol, la Sala da pranzo, le Sale per i giochi (biliardo
e carte), la Sala Bar, a cui si aggiungono la magnifica biblioteca, gli uffici,
la palestra con la sauna e il barbiere.
Perno
centrale del Palazzo lo splendido doppio scalone che unisce i piani.
All’ultimo
piano del “Casino” c’è il Ristorante “La Terraza del Casino” che si raggiunge
anche con un piccolo ascensore d’epoca in legno.
Il banco
della Reception è davanti all’ascensore, a destra un “trompe-l’oeil” mimetizza
l’ingresso ai locali che portano alla grande Cucina; a sinistra, attraverso una
porta ad arco, di legno e vetro, si accede alla sala rettangolare dal pavimento
a grandi quadrati a scacchiera.
La sala ha tre
grandi lampadari e a destra è completamente specchiata (divisa da due grandi
colonne e da delle vetrinette piene di ceramiche), a sinistra è totalmente
finestrata e da sulla grande, luminosa e panoramica terrazza (molto usata con
la bella stagione), da cui si gode una vista mozzafiato di uno degli scorci più
belli di Madrid.
In tutto 8
tavoli tondi, apparecchiati elegantemente, 4 su un lato e 4 sull’altro.
Il
colori prevalenti sono il bianco e il carta zucchero delle colonne e delle
poltroncine.
In fondo
un’altra saletta riservata (Privé), cinque tavoli tondi, con il pavimento in
parquet marrone, un enorme specchio, i grandi tendaggi e piatti decorativi di diverse
dimensioni simpaticamente attaccati al soffitto.
Il Menu
viene cambiato ogni mese e offre un’ampia scelta sia di terra che di mare,
tutte le portate sono preparazioni di “cucina innovativa”.
La Carta dei
Vini è molto importante con più di ottocento selezionatissime etichette,
assortite nella varie tipologie, e provenienti da tutte le zone più avocate del
Mondo, ovviamente lo spazio più grande è dato agli ottimi Vini di Spagna.
La
Sommelier responsabile, qui da 14 anni, è la brava, gentilissima e premurosa
Maria José Huertas, premiata, tra l’altro, nel 2005, dall’Académie
Internationale de la Gastronomie, con il “Grand Prix du Sommelier”.
Ma veniamo
al “Menu Degustazione” che è stato accompagnata da ottimi Vini accuratamente scelti
dalla Sommelier:
- “Saca de
Primavera 2012”, Manzanilla en Rama, Manzanilla Sanlucar de Barrameda
Denominacion de Origen, 15% Vol., 100% Palomino Fino, prodotto dalla Bodegas
Barbadillo, fondata nel 1821, a Sanlucar de Barrameda nella Comunità Autonoma dell’Andalusia,
Spagna;
- “Rueda Verdejo
2012”, Rueda Denominacion de Origen, 13% Vol., 100% Verdejo Blanco, della
Bodegas de los Herederos del Marqués de Riscal a Rueda, Valladolid, Comunità
Autonoma Castiglia e Leon;
- “Algueira
Pizarra 2010”, Ribeira Sacra Denominacion de Origen, Vino Tinto de Crianza, 13,5%
vol., 100% Mencìa, prodotto da Adega Algueira a Doade, Sober, Lugo, Comunità
Autonoma della Galizia;
- “El Regalo Reserva 2004”, Rioja Denominacion
de Origen Calificada, Vino Tinto, 14% Vol., 90% Tempranillo e 10% tra Garnacha,
Graciano e Mazuelo, della Bodegas Izadi a Villabuena de Alava, comunità
Autonoma dei Paesi Baschi;
- “Solera
1842 Oloroso”, Jerez, Vinum Optimum Signatum di età superiore ai 20 anni (VOS),
20% Vol., 100% Palomino Fino, un elegante Vino dolce super premiato, prodotto
dall’antica Azienda Valdespino (fondata nel 1875, oggi del Gruppo Estevez) a
Jerez de la Frontera, Comunità Autonoma dell’Andalusia.
Il Menu
scelto comprendeva le seguenti portate tutte abbinate all’ottimo pane della
Casa, ai vari sapori che, continuamente, da grandi vassoi, secondo le
preferenze, veniva riassortito:
- COCKTAIL -
Rivisitazione di Gin Fizz;
- SNACKS - Mantequilla de aceite de oliva virgen - Pizza
de atun, sésamo y citricos - Fresa helada de parmesano - Filipino de chocolate
con foie - Pulpo a la gallega - Tortilla de camarones - Cono de tartar de ostra
- Secuencia de caza;
- TAPIPLATOS - Macarrones a la bolonesa - Falso risotto
de calamar con toques Thai - Callos de bacalao con garbanzos y lichies - Cardos
con castanas y trufa - Judiones con almeja en salsa verde - Royal de faisana con su salmis, puré de trufa y manzana -
Salmonetes con noquis en suquet - Pato azulon con crema de trufa, tierra de
aceitunas negras y morillas - Pina colada;
- POSTRE - Carbon vegetal dulce - Lascas de chocolate
helado, avellanas y pasion;
- PEQUENAS LOCURAS - Moras de chocolate negro -
Cacahuetes de chocolate blanco - Palet-crocant de fruta de la pasion, chocolate
y avellanas.
Coreografico
il carrello degli infusi.
Ventuno
portate, un vero e proprio “maremoto” di aromi, sapori e belle presentazioni.
La Cucina
dello Chef Paco Roncero è fatta per suscitare emozioni, ricreare ciò che sembra
ma in realtà non è, per stupire, incuriosire e affascinare.
La perfetta conoscenza
delle materie prime e quella delle più moderne, ardite, tecniche e tecnologie
Culinarie, lo hanno fatto diventare uno degli Chef più importanti dell’alta
Gastronomia Madrilena e Spagnola.
Il servizio
di Sala, di gran classe, è stato eseguito alla perfezione (si nota
l’affiatamento) sotto la guida del bravissimo Maitre Alfonso Vega Soriano (da
12 anni, non continuativi 6+6, alla Terraza che ha vinto, nel 2009, il “Premio
Nacional de Gastronomia al Mejor Jefe de Sala”) coadiuvato dal disponibilissimo
Secondo Maitre Francisco Ramirez (anche lui qui da 12 anni) che, con molta
cortesia e pazienza, mi ha fatto anche visitare tutto l’Edificio.
Il “Casino
de Madrid” con il suo Ristorante “La Terraza del Casino” è un posto da sogno
dove regna incontrastato il grande Chef Paco Roncero.
Una delle Magnifiche Sale
Lo Splendido Scalone
Paco Roncero e Giorgio Dracopulos
La Reception
Una Vetrinetta
La Terrazza, il Panorama
Il Privé
Salmonetes con Noquis
Macarrones a la Bolonesa
Falso Risotto de Calamar
Cardos con Castanas y Trufa
Pato Azulon con Crema de Trufa
Carbon Vegetal Dulce
Lascas de Chocolate Helado
Pequenas Locuras
Il Maitre Alfonso Vega Soriano
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