La “Storia
delle Posate” si perde nella notte dei tempi.
Probabilmente
il “coltello” nacque per primo, date le necessità per la difesa e la caccia.
Anche il “cucchiaio” (quello di legno) è antichissimo, è stato il primo vero e
proprio strumento per portare sostanze liquide alla bocca.
In molti periodi
della Storia Umana, però, fu considerato come “la posata dei poveri”, infatti
proprio le classi meno ambienti erano costrette a cibarsi di minestre e zuppe.
Un discorso
più particolare si può accennare per la “forchetta”.
Benché già gli Etruschi
usassero le forchette a “due rebbi” (due punte), sia i Greci che i Romani le
disdegnarono e quando, molti secoli dopo, arrivò, intorno all’Anno Mille, in
Europa, l’uso della forchetta dalla Cina, ci furono molti e gravi problemi.
La Chiesa
Cattolica, infatti, vedeva nella forchetta uno “strumento di mollezza e un simbolo del demonio” bollando il suo uso come peccato grave.
Le conseguenze
furono drammatiche e anche personaggi molto importanti del tempo, che ne
facevano uso, furono condannati e persero la vita.
Solo nel XIV
Secolo iniziò a diffondersi l’utilizzo della forchetta, completando così la terna
delle “posate” più importanti che furono e sono fatte con i materiali più
svariati.
Rientrano
nel termine “posate” anche parecchi altri strumenti che si usano per servire da mangiare
o cucinare.
Tra questi,
sia per il servizio al tavolo sia per cucinare, c’è ne è uno fondamentale: il
“mestolo”.
Il “mestolo”
assomiglia a un grande cucchiaio ma ha la conca più profonda e rotondeggiante,
la stessa, rispetto al manico, è angolata in modo da raccogliere i liquidi
anche in posizione verticale.
Il lungo manico poi ha la funzione di facilitare
la presa e proteggere la mano dal calore.
A Siena, magnifica Città d'arte della Toscana, c’è
un Ristorante che porta proprio il nome di questo fondamentale attrezzo: Il
Mestolo.
Il
Ristorante “Il Mestolo” è dei coniugi Gaetano De Martino e Nicoletta
Marighella.
Gaetano De
Martino (classe 1968) è nato e vissuto, nella prima parte della sua giovinezza,
nella meravigliosa Città di Napoli.
Dopo aver frequentato l’Istituto
Alberghiero della sua Città iniziò un percorso che lo ha portato a lavorare e a
fare esperienze in diversi Locali, molto importanti, fuori d’Italia.
La sua
comunicativa e il suo saper fare lo hanno fatto diventare, in breve tempo, un
esperto e bravo Maître.
Nel 1990,
Gaetano, fu mandato a supportare l’apertura del nuovo Albergo/Ristorante nel
bellissimo e storico contesto di quello stupendo Relais & Châteaux che è “Borgo San Felice” in Toscana.
Doveva rimanere solo per pochi giorni, invece rimase per 7
anni.
La Chef Nicoletta
Marighella è nata a Copparo, un Comune in Provincia di Ferrara.
Fin da piccola
ha quella scintilla, innata, che la porta ad amare la cucina; infatti, non ha preso
esempio dalla sua mamma, Giuliana, che non ha mai avuto una grande passione per
i fornelli.
Seguendo questo suo sentimento ha frequentato l’Istituto
Alberghiero dove si è diplomata nel 1988.
La Provincia
di Ferrara, in Emilia-Romagna, ha un territorio completamente pianeggiante, e,
durante i lunghi inverni, la nebbia lo attanaglia, ma Nicoletta, incurante
delle difficoltà, spinta da tanta volontà e dedizione, andava a Scuola e al suo
primo lavoro, sempre in bicicletta.
Dopo varie
esperienze di livello fatte in Trentino Alto Adige e in Sardegna, nel 1990, Nicoletta
Marighella, arriva al Relais & Châteaux “Borgo San Felice” dove rimarrà
anche Lei per sette anni. Durante quel periodo possiamo dire che “galeotto fu
quel Borgo”, visti gli accadimenti: l’amore sbocciato tra Nicoletta e Gaetano e,
successivamente, il loro matrimonio.
Dalla loro
felice unione, poi, sono nati due bellissimi figli, nel 2000, Gennaro, e, nel
2006, Giulia.
Nel 1997 Gaetano e Nicoletta decidono di entrare in Società in un Ristorante, a Siena,
che era stato inaugurato da pochissimi anni, nel 1995, il Ristorante “Il
Mestolo”.
Il Locale è
ubicato su una strada di grande comunicazione, la Via Fiorentina, al Civico 81,
appena si arriva, da Firenze, a Siena.
Gaetano e
Nicoletta sono due grandi professionisti, lui in Sala e lei in Cucina, come
succede, in quasi tutte le Società, la diversità sul modo di condurre
l’attività portò la coppia a rilevare completamente, nel 2001, il Ristorante.
Per il
Ristorante Il Mestolo, con la gestione di Nicoletta e Gaetano, è stato da subito
un successo.
Dall’ingresso
principale, che da sulla Via Fiorentina, si entra al Ristorante “Il Mestolo”
trovando un salottino, un separé lo
divide dal primo tavolo, in fondo a questo primo spazio c’è l’ingresso
posteriore del Locale che da sul parcheggio privato.
Si prosegue, nell’ambiente,
girando a sinistra e, superando il bancone bar, si entra, attraverso un arco,
nella Sala principale (su cui si affaccia anche la porta della Cucina); da qui,
poi, si accede in un'altra Saletta.
L’arredo è curato, la “mise en place” è
elegante (tovaglie di lino, posate in argento), i tavoli ben distanziati, le
sedute comode.
La Carta dei
Vini è molto, molto importante, basta vedere le bottiglie che sono praticamente
ovunque nel Locale, sulle pareti, sopra il bancone bar, appoggiate sui mobili.
Una Carta con più di 700 etichette super selezionate, con grande amore ed
esperienza da Gaetano, per soddisfare ogni tipo di richiesta.
Il Menu è di
Mare, una scelta, voluta, che ha portato il Ristorante a essere un vero e proprio
punto di riferimento per gli amanti del pesce fresco di qualità.
Ma veniamo
alla degustazione fatta che è stata accompagnata da un’ottima bollicina
Italiana suggerita da Gaetano:
- “Cantina
della Volta Rosé 2012”, Vino spumante Brut di qualità, Lambrusco Rosé di Modena
Spumante D.O.C. Metodo Classico, 100% Lambrusco di Sorbara, 12% Vol.,
Dégorgement Novembre 2016, prodotto dall’Azienda “Cantina della Volta”.
In tavola il
fragrante pane, i grissini e i crackers della Casa, semplicemente meraviglioso
il panino con la cipolla.
Sono state
servite le seguenti portate:
- “Amuse-bouche”
- Terrina di molluschi, polpo e verdure con gelatina di pomodoro e pane
integrale arricchito;
- Crudo di
gamberi rossi, lingue di gatto salate e gocce di riduzione di teste di gamberi,
insieme a un sorbetto ai crostacei;
- Capesante,
funghi porcini e melograno;
- Ravioli di
patate farciti con burrata e gamberi, accompagnati da gamberetti e funghi
porcini;
- Fusilli
tirati a mano con seppioline e zucca gialla;
- Catalana
di mazzancolle con verdurine e maionese della Casa;
- Spiedino di
seppioline e pomodorino con patate e funghi porcini;
- Zabaione
con frutti di bosco e gelato alla crema.
Tutto molto
buono e ben presentato.
La Cucina
della brava Chef Nicoletta Marighella è fatta con esperienza, accuratezza, sincera
passione e grande qualità di tutte le materie prime.
Tutto il possibile è fatto
in Casa.
Il servizio
di Sala è esperto, gentile e solerte, Gaetano De Martino è supportato dal bravo
Alessandro Barabaschi che lavora con loro da più di 5 anni.
Al
Ristorante “Il Mestolo”, di Siena, di Gaetano De Martino e Nicoletta Marighella
ho trovato un’ottima Cucina di Mare e un’accoglienza premurosa, calda e
familiare.
Il Salottino
Il Primo Tavolo
Il Bancone
La Sala
Una Vista della Saletta
"Amuse-bouche"......
Crudo......
Capesante......
Ravioli......
Fusilli......
Catalana......
Spiedino......
Zabaione......
Nicoletta Marighella, Io, Gaetano De Martino, Giulia
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