I Tartufi
erano già conosciuti e usati nell’alimentazione umana più di 4000 anni fa.
Sebbene sia
i Sumeri che i Babilonesi, gli Egiziani e i Greci conoscessero questa delizia
alimentare bisogna arrivare alla metà del I Secolo d. C., per trovare una sua
prima traccia scritta nell’opera monumentale in 37 volumi “Naturalis Historia”
(Osservazione della Natura), di Gaio
Plinio Secondo (conosciuto come Plinio il Vecchio).
Qui il “tartufo”, allora denominato “tuber
terrae”, veniva descritto come un prodotto prodigioso della natura in quanto
nasceva e cresceva senza radici.
L’Italia è
uno dei maggiori produttori al Mondo di “tartufi”.
Praticamente tutte le
Regioni Italiane hanno una vocazione Tartufigena (di produzione o
coltivazione), tranne rare eccezioni.
In Italia si
possono trovare: il Tartufo Bianco Pregiato, il Tartufo Nero Pregiato, il
Bianchetto (Tartufo Marzuolo), lo Scorzone (Tartufo Estivo), il Brumale (Tartufo
Nero d’Inverno) l’Uncinato Fresco (Tartufo Scorzone Invernale), il Tartufo Nero
Liscio, e il Mesenterico (Tartufo Nero di Bagnoli Irpino, nome che gli deriva
dalla zona di riferimento).
Ogni
specifica tipologia di Tartufo ha un proprio periodo di maturazione e un
proprio Territorio, dove si sviluppa al meglio;
a carattere Nazionale la
raccolta è sempre severamente regolata ma ogni Regione ha le sue specifiche
normative.
I
“Tartufai”, con la zappetta in mano, cercano il prezioso “frutto” interrato con
il fondamentale aiuto dei cani che setacciano minuziosamente il terreno.
Non esiste
una vera e propria razza di cani da tartufo, ma ogni animale deve avere delle
spiccate attitudini naturali, come il forte fiuto, per essere selezionato e
addestrato.
La scienza
che studia i tartufi si chiama “idnologìa”, il termine deriva da “hydnon” nome
con cui gli antichi Greci chiamavano il “tartufo”.
La
superficie esterna del tartufo si chiama “peridio”, può essere più bitorzoluta
se il terreno di ritrovamento è più compatto e duro, piuttosto liscia e
tondeggiante se il terreno è più morbido.
La parte interna è denominata
“gleba”.
Il tartufo è fatto in gran parte di acqua, circa l’80%;
ha pochissimi
grassi e non molte proteine, ma contiene fosforo, magnesio e calcio.
La raccolta
e la commercializzazione del Tartufo è regolata, come già accennato, da un
severo disciplinare a carattere Nazionale e Territoriale, nella Regione Toscana
dalla Legge Regionale n. 50, del’11 Aprile 1995.
Le Zone
d’Italia più famose, per questo miracolo della natura che allieta
magnificamente da secoli i nostri palati, sono:
Alba, in Provincia di Cuneo in
Piemonte, Acqualagna, nella Provincia di Pesaro e Urbino nelle Marche, in molte
zone del Lazio e a San Miniato in Toscana.
L’antico
Comune di San Miniato, dal 1925, appartiene al territorio della Provincia
Pisana.
Si trova a metà strada sul percorso che unisce le Città di Firenze e
Pisa.
Il suo
Centro Storico sorge arroccato su tre colli limitrofi alla piana dove scorre il
Fiume Arno.
Le sue origini
risalgono all’ VIII Secolo quando dei Longobardi (tribù germanica orientale) vi
si stabilirono costruendo prima una Chiesa e successivamente una Rocca.
Per
questo motivo per molti secoli San Miniato fu chiamata “San Miniato al
Tedesco”.
Dal 1969, ogni
anno (con due sole soste nel ‘70 e nel ‘71), il secondo, terzo e quarto fine
settimana del Mese di Novembre, la Cittadina si anima per la Mostra Mercato
Nazionale del preziosissimo Tartufo Bianco (“Tuber Magnatum” secondo la
denominazione del medico Torinese Vittorio Pico del 1788) delle Colline
Sanminiatesi.
Il Tartufo,
un fungo dal corpo fruttifero ipogeo (sotterraneo) è una dell’eccellenze di
questo particolare Territorio della magnifica campagna Toscana, che ha un
habitat, ideale e unico, fatto di boschi di pioppi, tigli, querce e
salici.
Il Tartufo
dall’aroma intenso e avvolgente, che madre natura, ogni anno, ci dona da secoli,
in vari periodi dell’anno, ha reso
famosa anche San Miniato nel Mondo.
Proprio a
poca distanza da San Miniato, in Località Montanelli, nella Frazione di Forcoli
del Comune di Palaia (PI) c’è un’Azienda a carattere Familiare, la “Savini Tartufi”, che da 4 generazioni (il 1920 è la data d’inizio),
lavorando con dedizione, amore e passione, nel rispetto della Natura e delle
Persone, ha fatto del suo Marchio un riferimento importante di qualità nel
Mercato Mondiale del Tartufo.
La loro lunga Storia e la straordinaria
competenza acquisita ha permesso la realizzazione di una serie molto articolata
di Prodotti del tutto eccezionali che vanno ad affiancarsi ai Tartufi
freschi.
Oltre a ciò
la “Savini Tartufi”, impegnata da sempre a diffondere in moltissimi Paesi del
Mondo la straordinaria “Cultura del Tartufo”, ha aperto diverse Botteghe e
punti di Ristorazione in Italia e all’Estero.
Fiore
all’occhiello della “Savini Tartufi” è la Sede Fiorentina: il “Savini Tartufi Truffle
Restaurant” ubicato al piano terra dell’Hotel NH Collection Firenze Porta
Rossa.
L’Hotel “NH
Collection Firenze Porta Rossa”, aperto dal 2009, è ubicato, in pieno centro nel
magnifico Capoluogo Toscano, al Civico 19 di Via Porta Rossa, in un bellissimo
edificio storico del XVI Secolo, Palazzo Bartolini - Torrigiani.
Il Palazzo
ingloba anche una mitica e affascinante Torre (Torre dei Monaldi) che risale al
XII Secolo. Uno splendido boutique Hotel, considerato il più antico Albergo d’Italia
(è stato da sempre un luogo d’accoglienza), che recentemente ha avuto il
meritato riconoscimento della “Quinta Stella”.
Il “Savini Tartufi Truffle Restaurant” di Firenze, il primo dei Ristoranti
dell’Azienda (inaugurato a metà Novembre 2015), è molto accogliente, raffinato
e raccolto:
una Sala rettangolare con un bel Bancone Bar e una Saletta
adiacente più piccola, non più di 30 coperti.
Il
Ristorante aperto a Pranzo e Cena garantisce tutto l’anno per tutti (ospiti o
non ospiti dell’Albergo) una vera e propria eccelsa esperienza gastronomica con
un Menu, che dall’antipasto al dolce affianca i piatti più ricercati ai classici,
sia con il Tartufo sia senza se si preferisce.
Sono andato
al “Savini Tartufi Truffle Restaurant” di Firenze accompagnato dall’Amministratore
Delegato della “Savini Tartufi” il carissimo amico Cristiano Savini.
La
degustazione è stata accompagnata da una buona Bollicina Italiana:
- “Leonia
Pomino Brut 2015”, Pomino Spumante Bianco D.O.C., Metodo Classico Brut
Millesimato, un Blend di Chardonnay e Pinot Nero, 12,5% Vol., prodotto
dall’Azienda Frescobaldi.
A Buffet ho
potuto assaggiare:
- Pappa al pomodoro al tartufo fresco Savini - Pommes Duchesse
con crema di panino al Tartufo Savini - Pecorino, fichi e miele al Tartufo
Savini - Le Peschiole di Savini.
Successivamente
ho assaporato un “Tagliolino al Tartufo fresco di Savini” talmente buono che
non ho potuto resistere……… e ne ho mangiate altre due porzioni.
Ovviamente poi
mi sono fermato.
Praticamente
fin dall’apertura del Ristorante lo Chef Executive è il bravo Matteo Caironi.
Matteo è
nato a Bagno a Ripoli il 26 Settembre del 1989, fin da piccolo ha avuto una
passione innata per il buon mangiare e per i fornelli.
Finite le Scuole
dell’Obbligo, nel 2006 si è Diplomato con successo all’Istituto Professionale
di Stato Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera “Bernardo
Buontalenti” di Firenze.
Dopo varie importanti esperienze in Toscana ha
iniziato a collaborare con la “Savini Tartufi” e visto le sua bravura ha
ricevuto l’incarico di Chef al “Savini Tartufi Truffle Restaurant”.
Il servizio
è molto accurato, educato, attento e professionale con la supervisione di
Francesca Primangeli, di Rieti ma laureatasi a Firenze, che è la Responsabile
sia del Ristorante di Firenze sia di quello di Milano.
Responsabile di Sala il
bravo Maître Austriaco Jonas Libansky.
Al “Savini Tartufi Truffle Restaurant” di Firenze gli ospiti possono
godere degli ottimi cibi abbinati al fantastico sapore dei Tartufi e avere
anche la possibilità di organizzare una vera e propria “Truffle Experience”
sul Territorio.
Con un forte
abbraccio mi sono congedato congratulandomi e ringraziando l’amico Cristiano
Savini per la lussuosa e gustosissima esperienza fatta al “Savini Tartufi
Truffle Restaurant” di Firenze.
Hotel NH Collection Firenze Porta Rossa
Hotel NH Collection Porta Rossa: 5 Stelle
Hotel NH Collection Porta Rossa: La Reception
Ristorante: Una Vista della Sala
Ristorante: Una Vista della Saletta
"Pappa al Pomodoro al Tartufo Fresco di Savini"
"Peschiole di Savini"
Peschiole
"Tagliolino al Tartufo Fresco di Savini"
Lo Chef Matteo Caironi
Delizie
Jonas Libansky
Francesca Primangeli e Matteo Caironi
Prodotti Unici
Cristiano Savini e Giorgio Dracopulos
Nessun commento:
Posta un commento