Si definisce
“forno” una costruzione a una o più camere dove viene raccolto del calore
generato tramite la combustione di legna, gas, carbone, elettricità
o irraggiamento solare. Nei forni a combustibile è presente
un camino per consentire la fuoriuscita dei gas combusti. Il
rivestimento interno dei forni viene realizzato con materiale
refrattario per resistere alle altissime temperature e allo stesso tempo
trattenere a lungo il calore per poi rilasciarlo lentamente anche dopo che il
forno è stato spento. I forni si utilizzano per scaldare elementi solido o
liquidi, trovano applicazione in ambito domestico (per
la cottura di alimenti), artigianale (per esempio
nella produzione di ceramiche artistiche o manufatti
in vetro) e industriale (nel settore metallurgico e in
quello dell’industria chimica).
Quando è
stato inventato il primo “forno” non lo sappiamo, ma conosciamo il fatto che la
sua nascita è avvenuta di pari passo con l’esperienza umana della cottura dei
cibi. Infatti fin dai tempi più remoti, con la scoperta del fuoco, si cercò di
cucinare dentro fosse e incavi scavati del terreno o in piccoli spazi ricavati
nelle rocce per agevolare il procedimento. Grazie all’uso del fuoco gli uomini
primitivi iniziarono a cuocere i loro cibi cambiando le abitudini
alimentari, ampliando la loro dieta anche ad alimenti che non potevano essere
consumati crudi e aumentando la possibilità di nutrirsi, contando anche sul
fatto che i cibi cotti sono decisamente più digeribili di quelli crudi. Tracce
di “forni” (dei “focolari” simili a pozzi su cui gli antichi umani collocavano
il cibo, spesso avvolto in foglie e ricoperti di terra) risalenti a 29.000 a.C.
sono state trovate nell'Europa Centrale.
Successivamente
tutte le Case antiche ebbero un focolare, che veniva usato per riscaldare e
cucinare. Più di tremila anni prima di Cristo gli Egizi, bravissimi
panificatori, costruirono un tipo di forno a legna, con apertura
superiore, ma ci vollero i Greci che intorno al 1700 a.C.
perfezionarono un modello di forno con l’apertura di lato o anteriore che
ne migliorava notevolmente l’efficienza. I Greci hanno avuto anche il merito di
aver sviluppato il “metodo della cottura” come mestiere e professione.
Nel Medioevo,
quando nei Villaggi di forno ce n’era uno solo, ogni Famiglia aveva un suo
marchio, in legno o in metallo, per segnare a crudo il proprio pane, così che
ciascuna forma cotta fosse restituita al legittimo proprietario.
I primi
forni più “moderni” furono realizzati in
mattoni e piastrelle di ceramica refrattaria alla fine del 1400 in Francia.
Nel 1735,
l’Architetto Francese François Cuvilliés, progettò la “Stufa Castrol” la
prima “Stufa Economica”. Infatti con un pezzo di legno bruciato si aveva calore
per riscaldare l’ambiente, si aveva l’acqua calda, una piastra dove cuocere e
un forno sempre caldo a disposizione. Nella seconda metà del XVIII Secolo, la
Rivoluzione Industriale introdusse nuove invenzioni, l’utilizzo di nuove fonti
energetiche, prezzi più convenienti e nuove modalità di efficienza economica ed
ergonomica. Nel 1800, James Sharp brevettò il primo “forno a gas”. Nel 1892,
poco dopo l’arrivo dell'elettricità nelle Case, fu sviluppato il primo “forno
elettrico”.
Nel 1945, un
Ingegnere Statunitense di nome Percy LeBaron Spencer (1894-1970) scoprì che le
microonde potevano cucinare più velocemente del calore. Nel 1955 fu messo in
commercio il primo “forno a microonde”.
Oggi siamo
giunti a produrre “forni super tecnologici” di tutti i tipi e per qualsiasi
necessità.
Voi direte
ma a cosa è servita questa premessa? Giustissimo.
Volevo
arrivare al nuovissimo Libro (è appena uscito alla fine di Settembre 2022) di
Stefano Cavada che s’intitola proprio “Inforno”.
Stefano
Cavada è nato Martedì 2 luglio 1991 nella bellissima e storica Città di
Bolzano, Capoluogo dell'omonima Provincia Autonoma nella magnifica Regione del
Trentino-Alto Adige.
Stefano fin
da piccolo ha avuto un’innata passione per la Cucina, grazie anche all’aiuto
dei suoi Genitori, tantoché a soli 7 anni ha cucinato nella sua Casa a Caldaro
(BZ) il suo primo piatto in totale autonomia. Con il passare degli anni la
passione per la Cucina è stata abbinata a quella per la fotografia e il
risultato di questo connubio lo ha visto iniziare da giovanissimo alcuni
importanti viaggi come quelli in Francia, a Parigi e in Inghilterra a Londra.
Nel 2013 dopo molte esperienze costruttive è tornato in Italia stabilendosi a
Ora.
Ora (“Auer” in Tedesco)
è un piccolo (meno di 4.000 Abitanti) e storico Comune situato in
fondovalle, sulla sinistra orografica del Fiume Adige, presso la confluenza
del Rio Nero, circa 20 km a sud di Bolzano. Ora è un “Comune di
Mercato” (in Tedesco “Marktgemeinde”): in Europa secondo il Diritto
Medievale alcuni Centri abitati avevano ottenuto il diritto a tenere un
mercato. Essi si distinguevano dalle “Città di Mercato” in quanto queste
erano cinte da mura, mentre i Comuni Mercato erano circondate da semplici
palizzate. Nel XXI Secolo lo status di “Marktgemeinde” è
esistente in Germania (limitatamente alla Regione della
Baviera), in Austria, nella Repubblica Ceca e in Italia
(limitatamente alla Provincia Autonoma di Bolzano) mantenendo un
esclusivo valore onorifico.
Alla fine
del 2014 Stefano Cavada ha cominciato a pubblicare sulla piattaforma “YouTube”
alcune Video Ricette, iniziando così la sua positiva carriera di “Cuoco Food
Blogger/Food Influencer” Altoatesino.
Nel mese di
Marzo del 2018 Stefano Cavada è sbarcato in televisione sul “La7d” con
“Selfie-Food”, il suo primo programma di cucina.
Sempre nel
2018 dalla collaborazione tra Stefano ed Ezio Zigliani è nata “ESSEN” una Cucina/Studio Fotografico con il preciso intento di creare uno
spazio all’interno del quale il tema del “cibo” è il vero protagonista. “Essen”
è una cucina studio in cui è possibile realizzare, quotidianamente, nuovi
contenuti digitali: da riprese video a set fotografici per ricette. Ma un altro
grande intento è quello di riunire offline le persone con Corsi di Cucina di
vario livello, workshop, attività di team building o eventi gastronomici.
Stefano
Cavada da sempre sostenitore della Cucina Tradizionale dell’Alto Adige di cui
condivide, assieme a piatti contemporanei, le ricette sui suoi profili social,
ha continuato a prestare il suo volto al piccolo schermo: nel 2019 ha condotto
“Food (R)evolution” su Rai 3 Alto Adige, nel 2020 ha concorso a “La Prova del
Cuoco” sui Rai 1 e nel 2022 ha partecipato a “Detto Fatto”, programma pomeridiano
di Rai 2.
La grandi passioni di Stefano Cavada si ritrovano nelle sue parole: “Quando sono in Cucina e preparo delle ricette che riescono bene, sia a livello di gusto che a livello visivo, provo sia un senso di soddisfazione per il risultato ottenuto e allo stesso tempo non vedo l’ora di poter condividere la ricetta e i trucchi per realizzarla al meglio con la mia Community. Nel corso degli anni ho coltivato la passione per la cucina così come quella per la tecnologia. La mia prima macchina fotografia professionale è arrivata solo alcuni anni fa, con la quale ho prima iniziato a registrare le video ricette e successivamente mi sono dilettato con la fotografia, studiando sia sui libri, che facendo molta pratica.”
Nel 2019
Stefano Cavada ha pubblicato il suo Primo Libro di Ricette La mia Cucina Altoatesina portando la Tradizione Culinaria
dell’Alto Adige nelle cucine di tutta Italia e all’Estero. Nel 2021 è uscito il
suo Secondo Libro Il mio Natale Altoatesino, un ricettario dedicato al periodo
più magico dell’anno, un Libro da cui traspare l’essenza della tradizione
attraverso le preparazioni gastronomiche per la festa più amata.
Come già
accennato alla fine di questa calda Estate 2022 si è giunti all’uscita del
Terzo Libro di Stefano Cavada: “Inforno”.
“Inforno” è stato pubblicato, come i precedenti
due Libri di Stefano, dalla Casa Editrice Athesia ed è un bel Libro, 208 pagine in formato 19x24,5 cm., con
copertina rigida: 60 ricetta di prelibatezze dolci e salate da cuocere al
forno.
Le ricette
contenute nel Libro sono studiate appositamente per essere preparate, come il
titolo suggerisce, al forno, elettrodomestico fedele compagno di molte delle
sue preparazioni, e sono raccolte in sei differenti Capitoli: Primi, Secondi, Pane,
Torte, Biscotti e Piccole prelibatezze. Tutte le Ricette hanno una preziosa
guida con utili consigli da mettere in atto per ottenere sempre l’infornata
perfetta. In questo Terzo Libro, pur rimanendo la componente tradizionale
legata alla Cucina Tipica Altoatesina, Stefano ha voluto arricchire le sue
ricette con richiami alle sue esperienze di vita a Londra e Parigi.
Grande
attenzione anche per la fotografia. Dopo essersi avvalso precedentemente del
punto di vista e dello stile della brava Valentina Solfrini, per il suo Terzo
Ricettario, Stefano ha scelto di collaborare con altri due bravi Fotografi: Lucia
Iannone e Claudiu Frasiloaia di Frollemente.
Stefano
Cavada descrive il suo nuovo Libro “Inforno” con queste sentite parole: “Da
sempre ho una grande passione per le ricette da forno, come torte, pane e
biscotti e in questo Libro c’è molto di me. Rispetto ai precedenti due Libri
c’è un focus minore sulle Tradizioni Altoatesine, anche se influenze dell’Alto
Adige non mancano, e poi qui ci sono tantissime e bellissime foto di più. Amo
il forno perché è uno strumento validissimo in Cucina, permette di realizzare
di tutto usando solo temperature e funzioni diverse. Ma le cose che mi
affascinano di più del forno sono due: la prima è poter guardare direttamente
le pietanze trasformarsi attraverso lo sportello, la seconda è l’aroma che
viene sprigionato in cottura, che sia dolce o salato, ha sempre quel profumo
straordinario di fatto in casa.”
Posso solo
aggiungere che il super gustoso Libro “Inforno” del bravissimo Cuoco Stefano
Cavada è assolutamente imperdibile per gli amanti della buona Cucina.
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