sabato 3 settembre 2016

LA STORIA DELLA “GUIDA ROSSA MICHELIN”: STRAORDINARIA, AFFASCINANTE E CURIOSA.




La Francia Metropolitana, quella Europea, (la Nazione Francese possiede anche vari Territori disseminati su più Oceani e altri Continenti) è un grande Paese che si estende su 543.965 Km. quadrati.

Una così vasta distesa, ricca di una grandissima varietà di paesaggi, ha creato sempre, attraverso i Secoli, ovvi problemi di mobilità.

Uno dei primi progetti, di un mezzo a quattro ruote, che si muoveva autonomamente (solo per alcuni minuti), con un motore a vapore, senza l’apporto della forza animale, è nato proprio in Francia nel 1769: il Carro di Cugnot.

Dopo circa cento anni di studi e di tentativi, sempre più funzionali, in diverse parti del Mondo si arrivò a progettare quelle che si possono definire “automobili”.

Nel 1883 furono fondate le prime fabbriche di auto: in Francia, la “De Dion-Bouton” (1883 - 1932), nella Regione dell’ Île de France, nel Comune di Puteaux e in Germania, nella città di Mannheim, la “Benz & Cie” (1883 - 1926).

Questo primo inizio, della circolazione della auto, fece nascere una serie di necessità nuove, per quei tempi, come, per esempio, l’approvvigionamento delle gomme per le ruote.

Alcuni dati: nel 1890 la auto Francesi in circolazione (ufficialmente) erano poche centinaia, nel Gennaio del 1900 erano già 1.672, salite a 53.000 nel 1910 e 330.000 nel 1920
Oggi sono poco meno di 40 milioni.

Nella Francia Centro-Meridionale, più precisamente nella Regione dell’Alvernia, Dipartimento Puy-de-Dome, si trova la Città di Clermont-Ferrand.
La Metropoli nasce dall’unione di due preesistenti centri abitati, “Clermont” antica Città Episcopale e “MontferrandCapoluogo di Contea.

A Clermont-Ferrand sono nati i due fratelli Michelin, André (1853-1931) e Edouard (1859-1940).
Questi signori Michelin, ingegneri e inventori, il 28 Maggio 1889, fondarono “ufficialmente” la  “Michelin et Cie”, nel tempo, poi trasformatasi in “Manufacture  Francaise des Pneumatiques Michelin”.

La Fabbrica sorse su un terreno di 12 ettari, sempre nei pressi di Clermont-Ferrand, ex proprietà dell’Ordine Religioso dei Carmelitani, e vennero assunte 52 persone (oggi l’Azienda è un colosso industriale, numero uno a livello mondiale, con 68 stabilimenti, in 17 Nazioni, che danno lavoro a 112.300 persone).

Le loro prime rivoluzionarie invenzioni furono il pneumatico smontabile per le biciclette (1891) e quello, anch’esso smontabile, per le automobili (1894).

Tra i fatti più curiosi, si narra che, Edouard Michelin, guardando una pila di pneumatici che formavano, ricoperti di neve, un buffo pupazzo, ebbe l’idea di creare un marchio per la loro Azienda e la loro pubblicità. 
L’incarico del disegno venne dato a “O’Galop”, pseudonimo del pittore e disegnatore umorista Francese  Marius Rossillon (1867-1946).

Nacque così, nel 1898, il simpatico marchio dell’ “Omino Michelin” fatto di camere d’aria, che venne battezzato con il nome di “Bibendum”.
E’ uno dei più antichi marchi registrati, ed è stato premiato, in anni recenti, come “Miglior Logo della Storia”.

Il nome “Bibendum” deriva dal motto in Latino, usato in un primo (1898) manifesto pubblicitario della Michelin, in cui alla frase tratta dalle Odi di Orazio, “nunc est bibendum = ora si deve bere” (un’esortazione a brindare tra amici) seguiva la traduzione in Franceseà votre santé = alla vostra salute”, per poi finire con il messaggio vero e proprio “le Pneu Michelin Boit L’Obstacle = il Pneumatico Michelin Beve l’Ostacolo”.

Successivamente, molti anni dopo, è stata fatta anche una versione del famoso “Bibendum” con il “Toque Blanche”, il cappello bianco alto da Chef.

Il particolare copricapo bianco da cuoco, alto e con le pieghe in cima, fu adottato nel 1821 da Marie Antoine (Antonin) Carême, un precursore dell’Alta Cucina Francese, Chef e Scrittore Parigino, vissuto tra il 1784 e il 1833, il primo a fregiarsi con il titolo di “Chef” e definito “il Re dei Cuochi” e “il Cuoco dei Re”.

Attraverso gli anni sono stati moltissimi i Manifesti pubblicitari della “Michelin”, tutti molto belli e di grande effetto.

I Fratelli Michelin non erano soltanto ingegneri e inventori, ma anche degli imprenditori innovativi e di successo. 
Pensarono che le persone se hanno una meta, per giunta invitante,  viaggiano di più con le loro auto e pertanto consumano di più i pneumatici. 
Da tale geniale e indovinato pensiero filosofico/commerciale nacque l’idea di fare una “Guida” annuale dei Ristoranti e degli Alberghi più interessanti di Francia
La Guida doveva contenere anche tante indicazioni pratiche come l’ubicazione dei rari distributori di carburanti e le cartine stradali.

Nel 1900, in occasione della “Exposition Universelle” di Parigi, venne pubblicata la prima “Guida Rossa Michelin”, l’iniziativa aveva un intento anche promozionale, infatti la Guida veniva regalata con l’acquisto dei pneumatici.

Per diversi anni la “Guida Rossa Michelin” ha continuato ad essere un promozionale, poi, nel 1920, si trasformò in una pubblicazione in vendita.
Il passaggio non fu indolore, e moltissime copie rimasero invendute.
Ma i Michelin con lo spirito imprenditoriale che avevano non si persero certo d’animo. 
Decisero di regalare tutte le copie rimaste alle Scuole di Francia che le dettero, come premio, agli studenti meritevoli. 
Dall’anno successivo la “Guida Rossa Michelin” iniziò a essere venduta con sempre più successo.

Nell’Edizione del 1926 apparvero le ”étoiles de bonne table” (stelle della buona tavola). 
In verità il simbolo sembra più un “fiore a sei petali”, ma stella era stata definita e stella è rimasta.

Nello stesso anno, il 1926, sempre con lo scopo di far viaggiare di più le persone con le automobili, venne pubblicata anche la Prima Edizione della “Guide Régional Michelin”, antenata della attuale “Guida Verde Michelin”, una vera e propria guida turistica dei luoghi più interessanti da visitare.

Nel 1929 un’altra importante innovazione: alla “Guida Rossa Michelin” viene aggiunto un questionario su cui i clienti possono esprimere il loro grado di soddisfazione sui Locali visitati.

Dal 1931 entrò in uso il sistema di premiazione della qualità dei Ristoranti con “una, due o tre stelle”.
La “Prima” indica un Locale con “Un’ottima Cucina nella sua Categoria”, la “Seconda” una “Cucina Eccellente, questa tavola merita una deviazione”, la “Terza” si riferisce a “Una delle migliori Cucine, questa tavola vale il viaggio (vi si mangia sempre molto bene, a volte meravigliosamente).

Nel 1997 nella “Guida Rossa Michelin” è stato introdotto un altro importante simbolo per valutare quei Ristoranti che offrono un Menu di ottima qualità a prezzi ragionevoli, il “Bib Gourmand” (il viso del “Bibendum” che si lecca le labbra soddisfatto).
Per i “Bib Hotel” il volto del “Bibendum” dorme comodamente appoggiato su di un cuscino.

Nella Guida Michelin ci sono anche moltissimi altri simboli (attraverso gli anni sono diventati più numerosi e sempre più dettagliati) che indicano nel particolare le varie categorie, le installazioni e i servizi offerti da ogni specifico Ristorante o Albergo.

Negli anni la “Guida Rossa Michelin” ha ampliato la sua copertura e ha raggiunto il numero di 8 diverse Edizioni che coprono 11 principali Paesi Europei, poi ci sono le Edizioni specifiche relative alle grandi Capitali o Città, Europee e non.

Per la Guida Italiana si è dovuto aspettare il 1956 per il centro e il nord dello stivale, e il 1957 per avere la Michelin comprensiva di tutte le Regioni d’Italia.

A partire dall’Edizione 2014 della Guida Italiana c’è stata una grossa novità nella Redazione, infatti, dal 1 Giugno del 2013, Sergio Lovrinovich è il nuovo Capo Redattore.

Sergio è Milanese, classe 1976, viene dal settore dell’Enogastronomia, si è diplomato all’Istituto Professionale Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera (I.P.S.A.R.) “Carlo Porta” di Milano. 
Nel 1995 si e diplomato Sommelier e successivamente ha fatto importanti esperienze in Italia e all’estero. 
Negli ultimi anni è stato Restaurant General Manager di prestigiosi Locali.

Un Capo Redattore coperto da anonimato, anche alla presentazione delle varie uscite della Guida.

L’anonimato, secondo la filosofia della Michelin, è essenziale per effettuare delle visite professionali nei Ristoranti o negli Alberghi 
In questo modo, si possono dare dei giudizi gastronomici, e non solo, più corretti, su un servizio da normale cliente.

L’anonimato copre anche tutti gli Ispettori della Guida
In alcuni casi gli Ispettori si presentano solo dopo aver pagato il conto.

Lovrinovich è il quinto responsabile della “Guida Rossa Michelin”, da quel lontano 1956 in cui la Guida è arrivata in Italia, e ha sostituito il grande amico Fausto Arrighi andato in pensione (ma non domo) dopo quasi 36 anni di una conduzione super esperta.

La “Guida Rossa Michelin” non è soltanto una Guida con una lunga, straordinaria, affascinante e curiosa storia alle spalle, ma è uno strumento fondamentale per chi voglia orientarsi tra Alberghi e Ristoranti di pregio in moltissime parti del Mondo



"Bibendum"...... l'Originale

"Bibendum" 1912

"Bibendum" con "Toque Blanche" e la "Stella"

Adesivo per i Locali Segnalati

Guida Rossa Michelin Edizione Italia 2016

Nessun commento: