La Francia
Metropolitana, quella Europea, (la Nazione Francese possiede anche vari
Territori disseminati su più Oceani e altri Continenti) è un grande Paese che
si estende su 543.965 Km. quadrati.
Una così
vasta distesa, ricca di una grandissima varietà di paesaggi, ha creato sempre,
attraverso i Secoli, ovvi problemi di mobilità.
Uno dei
primi progetti, di un mezzo a quattro ruote, che si muoveva autonomamente (solo
per alcuni minuti), con un motore a vapore, senza l’apporto della forza
animale, è nato proprio in Francia nel 1769: il Carro di Cugnot.
Dopo circa
cento anni di studi e di tentativi, sempre più funzionali, in diverse parti del
Mondo si arrivò a progettare quelle che si possono definire “automobili”.
Nel 1883
furono fondate le prime fabbriche di auto: in Francia, la “De Dion-Bouton”
(1883 - 1932), nella Regione dell’ Île de France, nel Comune di Puteaux e in
Germania, nella città di Mannheim, la “Benz & Cie” (1883 - 1926).
Questo primo
inizio, della circolazione della auto, fece nascere una serie di necessità
nuove, per quei tempi, come, per esempio, l’approvvigionamento delle gomme per
le ruote.
Alcuni dati:
nel 1890 la auto Francesi in circolazione (ufficialmente) erano poche
centinaia, nel Gennaio del 1900 erano già 1.672, salite a 53.000 nel 1910 e
330.000 nel 1920.
Oggi sono poco meno di 40 milioni.
Nella
Francia Centro-Meridionale, più precisamente nella Regione dell’Alvernia,
Dipartimento Puy-de-Dome, si trova la Città di Clermont-Ferrand.
La Metropoli
nasce dall’unione di due preesistenti centri abitati, “Clermont” antica Città
Episcopale e “Montferrand” Capoluogo di Contea.
A
Clermont-Ferrand sono nati i due fratelli Michelin, André (1853-1931) e Edouard
(1859-1940).
Questi
signori Michelin, ingegneri e inventori, il 28 Maggio 1889, fondarono
“ufficialmente” la “Michelin et Cie”,
nel tempo, poi trasformatasi in “Manufacture
Francaise des Pneumatiques Michelin”.
La Fabbrica
sorse su un terreno di 12 ettari, sempre nei pressi di Clermont-Ferrand, ex
proprietà dell’Ordine Religioso dei Carmelitani, e vennero assunte 52 persone
(oggi l’Azienda è un colosso industriale, numero uno a livello mondiale, con 68
stabilimenti, in 17 Nazioni, che danno lavoro a 112.300 persone).
Le loro
prime rivoluzionarie invenzioni furono il pneumatico smontabile per le
biciclette (1891) e quello, anch’esso smontabile, per le automobili (1894).
Tra i fatti
più curiosi, si narra che, Edouard Michelin, guardando una pila di pneumatici
che formavano, ricoperti di neve, un buffo pupazzo, ebbe l’idea di creare un
marchio per la loro Azienda e la loro pubblicità.
L’incarico
del disegno venne dato a “O’Galop”, pseudonimo del pittore e disegnatore
umorista Francese Marius Rossillon
(1867-1946).
Nacque così,
nel 1898, il simpatico marchio dell’ “Omino Michelin” fatto di camere d’aria,
che venne battezzato con il nome di “Bibendum”.
E’ uno dei
più antichi marchi registrati, ed è stato premiato, in anni recenti, come
“Miglior Logo della Storia”.
Il nome
“Bibendum” deriva dal motto in Latino, usato in un primo (1898) manifesto
pubblicitario della Michelin, in cui alla frase tratta dalle Odi di Orazio,
“nunc est bibendum = ora si deve bere” (un’esortazione a brindare tra amici)
seguiva la traduzione in Francese “à votre santé = alla vostra salute”, per poi
finire con il messaggio vero e proprio “le Pneu Michelin Boit L’Obstacle = il
Pneumatico Michelin Beve l’Ostacolo”.
Successivamente,
molti anni dopo, è stata fatta anche una versione del famoso “Bibendum” con il
“Toque Blanche”, il cappello bianco alto da Chef.
Il particolare
copricapo bianco da cuoco, alto e con le pieghe in cima, fu adottato nel 1821
da Marie
Antoine (Antonin) Carême, un precursore dell’Alta Cucina Francese, Chef e
Scrittore Parigino, vissuto tra il 1784 e il 1833, il primo a fregiarsi con il
titolo di “Chef” e definito “il Re dei Cuochi” e “il Cuoco dei Re”.
Attraverso
gli anni sono stati moltissimi i Manifesti pubblicitari della “Michelin”, tutti
molto belli e di grande effetto.
I Fratelli
Michelin non erano soltanto ingegneri e inventori, ma anche degli imprenditori
innovativi e di successo.
Pensarono che le persone se hanno una meta, per
giunta invitante, viaggiano di più con
le loro auto e pertanto consumano di più i pneumatici.
Da tale geniale e indovinato
pensiero filosofico/commerciale nacque l’idea di fare una “Guida” annuale dei
Ristoranti e degli Alberghi più interessanti di Francia.
La Guida doveva contenere anche tante
indicazioni pratiche come l’ubicazione dei rari distributori di carburanti e le
cartine stradali.
Nel 1900, in
occasione della “Exposition Universelle” di Parigi, venne pubblicata la prima “Guida
Rossa Michelin”, l’iniziativa aveva un intento anche promozionale, infatti la
Guida veniva regalata con l’acquisto dei pneumatici.
Per diversi
anni la “Guida Rossa Michelin” ha continuato ad essere un promozionale, poi,
nel 1920, si trasformò in una pubblicazione in vendita.
Il passaggio
non fu indolore, e moltissime copie rimasero invendute.
Ma i
Michelin con lo spirito imprenditoriale che avevano non si persero certo
d’animo.
Decisero di regalare tutte le copie rimaste alle Scuole di Francia che
le dettero, come premio, agli studenti meritevoli.
Dall’anno successivo la “Guida
Rossa Michelin” iniziò a essere venduta con sempre più successo.
Nell’Edizione
del 1926 apparvero le ”étoiles de bonne table” (stelle della buona tavola).
In
verità il simbolo sembra più un “fiore a sei petali”, ma stella era stata
definita e stella è rimasta.
Nello stesso
anno, il 1926, sempre con lo scopo di far viaggiare di più le persone con le
automobili, venne pubblicata anche la Prima Edizione della “Guide Régional
Michelin”, antenata della attuale “Guida Verde Michelin”, una vera e propria
guida turistica dei luoghi più interessanti da visitare.
Nel 1929
un’altra importante innovazione: alla “Guida Rossa Michelin” viene aggiunto un
questionario su cui i clienti possono esprimere il loro grado di soddisfazione
sui Locali visitati.
Dal 1931
entrò in uso il sistema di premiazione della qualità dei Ristoranti con “una,
due o tre stelle”.
La “Prima”
indica un Locale con “Un’ottima Cucina nella sua Categoria”, la “Seconda” una
“Cucina Eccellente, questa tavola merita una deviazione”, la “Terza” si
riferisce a “Una delle migliori Cucine, questa tavola vale il viaggio (vi si
mangia sempre molto bene, a volte meravigliosamente).
Nel 1997
nella “Guida Rossa Michelin” è stato introdotto un altro importante simbolo per
valutare quei Ristoranti che offrono un Menu di ottima qualità a prezzi
ragionevoli, il “Bib Gourmand” (il viso del “Bibendum” che si lecca le labbra
soddisfatto).
Per i “Bib
Hotel” il volto del “Bibendum” dorme comodamente appoggiato su di un cuscino.
Nella Guida
Michelin ci sono anche moltissimi altri simboli (attraverso gli anni sono
diventati più numerosi e sempre più dettagliati) che indicano nel particolare
le varie categorie, le installazioni e i servizi offerti da ogni specifico Ristorante o Albergo.
Negli anni
la “Guida Rossa Michelin” ha ampliato la sua copertura e ha raggiunto il numero
di 8 diverse Edizioni che coprono 11 principali Paesi Europei, poi ci sono le Edizioni
specifiche relative alle grandi Capitali o Città, Europee e non.
Per la Guida
Italiana si è dovuto aspettare il 1956 per il centro e il nord dello stivale, e
il 1957 per avere la Michelin comprensiva di tutte le Regioni d’Italia.
A partire
dall’Edizione 2014 della Guida Italiana c’è stata una grossa novità nella
Redazione, infatti, dal 1 Giugno del 2013, Sergio Lovrinovich è il nuovo Capo
Redattore.
Sergio è
Milanese, classe 1976, viene dal settore dell’Enogastronomia, si è diplomato
all’Istituto Professionale Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità
Alberghiera (I.P.S.A.R.) “Carlo Porta” di Milano.
Nel 1995 si e diplomato
Sommelier e successivamente ha fatto importanti esperienze in Italia e
all’estero.
Negli ultimi anni è stato Restaurant General Manager di prestigiosi
Locali.
Un Capo
Redattore coperto da anonimato, anche alla presentazione delle varie uscite
della Guida.
L’anonimato,
secondo la filosofia della Michelin, è essenziale per effettuare delle visite
professionali nei Ristoranti o negli Alberghi
In questo modo, si possono dare dei giudizi
gastronomici, e non solo, più corretti, su un servizio da normale cliente.
L’anonimato
copre anche tutti gli Ispettori della Guida.
In alcuni casi gli Ispettori si
presentano solo dopo aver pagato il conto.
Lovrinovich
è il quinto responsabile della “Guida Rossa Michelin”, da quel lontano 1956 in
cui la Guida è arrivata in Italia, e ha sostituito il grande amico Fausto
Arrighi andato in pensione (ma non domo) dopo quasi 36 anni di una conduzione super
esperta.
La “Guida
Rossa Michelin” non è soltanto una Guida con una lunga, straordinaria,
affascinante e curiosa storia alle spalle, ma è uno strumento fondamentale per
chi voglia orientarsi tra Alberghi e Ristoranti di pregio in moltissime parti
del Mondo.
"Bibendum"...... l'Originale
"Bibendum" 1912
"Bibendum" con "Toque Blanche" e la "Stella"
Adesivo per i Locali Segnalati
Guida Rossa Michelin Edizione Italia 2016
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