Prato è un grande Comune della meravigliosa Regione Toscana, ha più di 195.000 abitanti ed è anche il Capoluogo dell’omonima Provincia nata nel 1992. La sua Storia ha origini lontanissime che risalgono addirittura agli Etruschi, antica Popolazione Toscano/Umbra vissuta tra il IX e I Secolo avanti Cristo.
Keith
Christiansen (classe 1947), uno dei maggiori esperti d’arte rinascimentale al
Mondo, ha detto: “Non si può capire il Rinascimento senza conoscere Prato”.
Infatti il
Centro Storico di Prato, racchiuso dalle antiche Mura, è ricco di bellissimi monumenti
e suggestivi luoghi d’interesse come il Duomo del XII Secolo, consacrato a
Santo Stefano, la Basilica di S. Maria delle Carceri, vero capolavoro di
Architettura Rinascimentale completata nel 1495, il Castello dell’Imperatore,
il Palazzo Pretorio del Secolo XIII (oggi sede di un bellissimo Museo), il Palazzo Comunale e moltissime altre strutture religiose, e non, che
fanno di questa Città una meta per gli amanti delle attrattive
storico-artistiche.
Prato ha un
patrimonio artistico e culturale assolutamente straordinario grazie anche a
innumerevoli personaggi a cui la Città ha dato i natali o che qui hanno vissuto
per poi lasciare tracce significative nel panorama culturale Italiano. In
particolare fu nel Quattrocento che la Città assunse un ruolo rilevante nella
storia dell’arte. La dinamicità culturale ha continuato però a contraddistinguere
Prato anche in tempi più recenti. Il XX Secolo ha visto la presenza di pittori
di spicco come Ardengo Soffici considerato il fondatore
della “Scuola di Prato” degli anni ’30, di cui sono stati esponenti
anche Arrigo del Rigo, Quinto Martini, Giulio Petrucci, Gino Brogi, Oscar Gallo
e Leonetto Tintori.
Poi non si
possono non citare altri Pratesi illustri come lo stilista Enrico
Coveri (1952 - 1990) o Curzio Malaparte (1898 - 1957) che tra i suoi
scritti, in “Maledetti Toscani”, si leggono mitiche parole come “Io son di
Prato, m’accontento d’esser di Prato, e se non fossi nato pratese vorrei non
esser venuto al mondo…..”.
Prato è
sempre stata una Città molto ricca, grazie anche all’eccellenza della sua
“produzione tessile” che da secoli è uno dei fondamenti della sua economia. A
testimonianza di tale fatto c’è anche lo specifico “Museo del Tessuto”. Fin dagli inizi degli anni Novanta la Città è stata, proprio per le
sue peculiarità in campo tessile, interessata da una forte e industriosa immigrazione
proveniente dalla Cina.
A Prato si
possono trovare anche moltissime eccellenze Enogastronomiche. Nel 1716, per
esempio, il Duca di Firenze e Granduca di Toscana Cosimo III de’ Medici (1642 -
1723) regolamentò la produzione e vendita dei Vini rientranti nei limiti
geografici del Comune di Carmignano (Provincia di Prato) facendo nascere in tal
modo una vera e propria “D.O.C.” con Denominazione “Carmignano”, la prima nel
Mondo. Un’altra specialità Locale la troviamo nei numerosi Forni/Panetterie
che, tra un’infinità di vari tipi di pane, producono la “Bozza Pratese”, un
pane non salato che si abbina perfettamente alla “Mortadella di Prato”, delizioso
e speciale Prodotto Tipico che ha ottenuto il “Marchio IGP”. A Prato poi ci
sono famosi e super premiati, in Italia e nel Mondo, Pasticcieri che realizzano
gustosissime specialità come i “Biscotti di Prato” e le mitiche “Pesche di
Prato”.
A poca
distanza dal Centro Storico di Prato, meno di quattro chilometri, è ubicata la
Frazione più settentrionale del Comune: Santa Lucia.
Santa Lucia
è una Zona con caratteristiche residenziali che si è sviluppata in anni più
recenti lungo la direttrice viabile e commerciale (c’è anche il nuovo
“Superstore Esselunga”) di Viale Galileo Galilei che costeggia il Fiume
Bisenzio. Ma Santa Lucia anticamente era una Zona di transito per Bologna e ha
ancora tracce di un passato importante sia Religioso, come la “Chiesa di
Santa Lucia in Monte” del XII Secolo, sia commerciale e artigianale con alcune
antiche testimonianze che ci fanno risalire all’origine dell’industria tessile
di Prato come la “Gualchiera” (detta anche di Coiano) in Via
della Gualchiera. Con il nome “Gualchiera” si definisce un
macchinario idraulico di epoca preindustriale, usato per lo più nella
manifattura laniera, che serviva a rendere la lana impermeabile
infeltrendola. Spesso però con il nome del macchinario s’indicava anche
l’Edificio, ubicato adiacente a un corso d’acqua per il funzionamento dei
macchinari, dove venivano effettuate tali lavorazioni.
Proprio a
Santa Lucia, all’interno di un piccolissimo Borgo completamente ristrutturato e
reso suggestivo e pedonale, praticamente un Condominio molto carino con alcuni
negozi e altre attività, in Via degli Abatoni al Civico 9/7 c’è il Ristorante
“Le Cento Buche”.
Il
Ristorante “Le Cento Buche” ha riaperto Giovedì 7 Dicembre 2023
con la gestione della nuova Società appositamente costituita e la conduzione
giovane e appassionata dello Chef Alessio Morganti e della Maître Giulia
Nencini.
Alessio è
nato a Firenze il 9 Febbraio 1989, la sua passione per la Cucina è innata
risalendo al suo Bisnonno e alla Bisnonna, saltando però una generazione
infatti la sua Mamma sul fuoco riusciva a bruciare anche l’acqua. Il Bisnonno
era un bravissimo Maître e la Bisnonna una grande Cuoca che aveva lavorato
anche per quella Donna meravigliosa e straordinaria Artista Romana dal nome
Anna Magnani (1908 - 1973). Una passione quella di Alessio per Cucina e Cibo
supportata anche dalla “filosofia” della Nonna materna Ida che lo incitava
dicendo: “Grasso e bello….. Grassissimo è bellissimo!”.
Con tali
presupposti Alessio Morganti non poteva che andare al prestigioso Istituto
Alberghiero “Ferdinando Martini” di Montecatini Terme (PT) dove si è diplomato
nel 2007. Sia durante la Scuola che successivamente, Alessio ha avuto la
possibilità di lavorare al Ristorante “I Colli” di Montale (PT) dove ha potuto
apprendere i fondamenti della “Buona Cucina Professionale”. Successivamente ha
fatto varie e importantissime esperienze anche all’Estero, per esempio in
Russia dove ha trovato anche l’amore: si è fidanzato con la giovane e bella
Elena Elizarova che poi ha sposato nel 2014. Dopo altre interessanti esperienze
Alessio nel 2018 è entrato come Chef Executive al Ristorante “Stilnovo” di
Pistoia dove grazie alla sua dedizione e bravura nel Settembre dello stesso
anno ne è diventato anche Socio.
Giulia
Nencini è nata a Pistoia il 26 Gennaio 1993, dopo gli studi all’Istituto (ITCS)
"Filippo Pacini" di Pistoia si è Laureata in “Scienze della
Mediazione Linguistica” all’Istituto di Alti Studi (SSML) “Carlo Bo” di
Firenze. Agli inizi del 2018 essendo sempre stata una grande appassionata, come
la sua Famiglia, di buona Cucina e di ottimi Vini ha aperto come Socia/Titolare
e guida operativa il Ristorante “Stilnovo” di Pistoia.
Dopo anni
d’impegno, ripagati dai numerosi riconoscimenti della loro clientela, per vari
motivi dovuti alla proprietà del fondo Alessio Morganti e Giulia Nencini hanno
deciso con rammarico di chiudere, il 31 Dicembre 2023, il Ristorante “Stilnovo”
a Pistoia, ma hanno trovato subito una nuova Società che apprezzando il loro
lavoro gli ha affidato il Ristorante “Le Cento Buche” di Prato. L’omonima
Osteria che precedentemente si trovava negli stessi Locali aveva chiuso da
diversi mesi.
Ma veniamo
alla mia recentissima visita.
Il
Ristorante “Le Cento Buche” è un Locale luminoso, accogliente
ed elegantemente arredato, ricercata la “mise en place”. Dall’Ingresso si entra
nella Prima Saletta e tramite un piccolo disimpegno dal pavimento vetrato (da
cui parte la suggestiva scala a chiocciola che porta al piano inferiore in una
altra piccola e riservata Sala e in Cantina) permette di arrivare nella Seconda
Saletta, una decina di comodi tavoli in tutto. Molto carino e piacevole anche
lo spazio esterno usufruibile con la bella stagione. La Cucina è totalmente a
vista, la particolarità è che la vista è dall’esterno.
Il Menu è
vario, con scelte di Terra e di Mare, una particolare attenzione è riservata
anche ai Vegetariani: si può scegliere alla Carta o seguire “tre percorsi
consigliati” dallo Chef denominati a seconda del numero delle portate
“Quattro”, “Cinque” e “Sei”, con la possibilità di abbinamento di specifici
calici di vino. La Carta dei Vini è super selezionata e ben assortita con grande
attenzione ai Vini Biologici, un’ottantina di Etichette tra Italia, Francia e
altri Paesi, da notare il rapporto favorevole tra qualità offerta e prezzi
indicati. Una Carta che viene spesso aggiornata per offrire un miglior servizio
alla Clientela.
La mia
degustazione è iniziata con in Tavola il fragrante e caldo Pane della Casa:
Pane integrale (7 cereali) realizzato con Lievito Madre della Casa e
Schiacciata Bianca Toscana di farina zero Petra e “lievito in coltura liquida”
(li.co.li. = un lievito madre ad alta idratazione).
Su consiglio
di Giulia Nencini come Vino in accompagnamento, è stata stappata una bollicina
molto buona: “Nuit Blanche - Brut - Grand Cru”, Appellation d'Origine
Contrôlée (AOC), 100% Chardonnay Tirage 26 Luglio 2018, Dégorgement Aprile
2024, 12,5% Vol., uno dei tre pregiati Champagne prodotti dall’Azienda Petit & Bajan lo “scrigno magico” di Richard e Véronique Petit che
coltivano in due dei più grandi terroir della Champagne: Avize e Verzenay, con
vigneti classificati Grand Cru. “Nuit Blanche” si presenta con deliziosi aromi
al naso e le sue bollicine forniscono una delicata effervescenza, è fine e
pulito, ha una bella consistenza ed è assolutamente equilibrato, esprime
attraverso note di fiori bianchi una delicata leggerezza e un'essenza di
primavera.
Sono state
servite le seguenti portate: - ENTRÉE - Crostino di pane con burro montato a
mano e timo, insieme a salmerino affumicato in casa - Lecca lecca di parmigiano
con stecco di finocchietto - Coccolino di pasta fritta e umus di ceci; -
ANTIPASTI - Per smuovere l’appetito, deliziosi salumi di cinghiale fatti in
casa dallo Chef (pancetta cotta, capocollo, lardo e prosciutto cotto); - Mazzancolle
Camouflage (carpaccio di mazzancolle tra orto e mare); - Animelle (animelle di
vitello, rapa rossa e rafano marinati, kefir fondo e nocciole tostate); - PRIMI
PIATTI - Fusilloni (pasta in estrazione di peperone rosso, olive taggiasche,
pesto di erbe aromatiche, pinoli e shiso); - Lasagna (rivisitazione con ragù
scappato, bisque, canocchie e bergamotto); - SECONDI PIATTI - Rana pescatrice (con
sedano rapa e carciofi); Anatra (tra petto, coscia e non solo, con insalata di
puntarelle e melograno); - DESSERT - Alfajores, dulce de leche, gelato al cocco
e fior d sale.
Tutto assolutamente
eccellente e gustoso oltreché ben presentato.
La Cucina
del bravo Chef Alessio Morganti ha solide basi tradizionali che gli permettono
di spingersi anche in una cucina più contemporanea, le sue preparazioni
esprimono grande sincerità, ottimo gusto e anche bellezza nelle realizzazioni.
Tutte le materie prime usate sono sempre attentamente scelte tra le migliori
che il mercato possa offrire e tutto il possibile viene realizzato in Casa.
Alessio in Cucina è ben supportato dai bravi Chef de Partie Niccolò Ulivi e
Lorenzo Barbaro.
Il Servizio
di Sala è stato eseguito con estrema gentilezza, accuratezza e professionalità
dalla bella Maître Giulia Nencini.
La grande
passione dello Chef Alessio Morganti è stata da alcuni mesi premiata anche dai
colleghi del Territorio che lo hanno nominato Responsabile F.I.C. (Federazione
Italiana Cuochi) per le Province di Prato e Pistoia.
Il Ristorante “Le Cento Buche” a Prato, grazie a un ambiente raffinato, alla grande accoglienza e alla cucina estremamente gustosa, è assolutamente imperdibile.
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https://www.youtube.com/shorts/C-KaLe4ukLM