domenica 14 settembre 2025

NUOVO “KŌ BY 99 SUSHI BAR”: SUPER ACCOGLIENTE E MAGICO LOCALE AL MITICO STADIO “SANTIAGO BERNABÉU” DI MADRID.

 


Tra tutte le bellezze che si possono ammirare nella meravigliosa Capitale Spagnola, Madrid, una Città che amo moltissimo, c’è lo “Stadio Santiago Bernabéu” che è sempre stato una particolare e fascinosa costruzione e con l’ultimissima ristrutturazione è diventato qualcosa di magnifico.

Lo storico  “Stadio Santiago Bernabéu” (la fabbrica dei sogni) è la “Casa” della prestigiosa e famosa squadra di calcio del Real Madrid (l’altra squadra della Città l’Atletico Madrid ha un altro Stadio il “Vicente Calderon”).

Il grande e imponente “Stadio Santiago Bernabéu” è ubicato in una zona centrale di Madrid e si affaccia su una delle strade più importanti della Capitale il “Paseo de la Castellana” a pochi passi dal Palazzo dei Congressi e dal Ministero della Difesa Spagnolo.

In origine lo Stadioinaugurato nel 1924, non era più adatto al numero crescente di spettatori pertanto la prima ristrutturazione avvenne con i lavori iniziati nel 1944, su progetto dell'Architetto José María Castell García de la Cruz e un plastico degli Architetti Manuel Muñoz Monasterio e Luis Alemany Soler, che terminarono nel 1947, e il 14 Dicembre dello stesso anno ci fu l’inaugurazione. Lo Stadio, a quel tempo il più grande e moderno d’Europa, mantenne il vecchio nome di “Chamartin” con l’aggiunta, davanti, del termine “Nuovo”.

Nel 1955, più precisamente il 4 Gennaio, lo Stadio di Madrid fu ribattezzato Santiago Bernabéu” in onore di Santiago Bernabéu Yeste (1895 - 1978) che alla squadra del Real Madrid, nata nel 1902, ha dedicato tutta la sua vita (si assentò solo nel periodo della Guerra Civile Spagnola, Luglio 1936 - Aprile 1939, partecipandovi nelle file dell’Esercito Nazionalista). Santiago entrò nel Real Madrid come calciatore nella squadra juniores, all’età di 14 anni, successivamente fu un grande giocatore e poi per molti anni anche il capitano, “attaccate al chiodo le scarpette”, nel 1927 divenne l’allenatore e infine dal 1943 al 1978 fu l’amato Presidente (il più amato di sempre).

Con Santiago Bernabéu Yeste il Real Madrid ha avuto una storia straordinaria e un’infinità di vittorie e record, diventando il Secondo Club Calcistico più Titolato del Mondo e Primo per le Vittorie Internazionali.

Nel 2003 lo “Stadio Santiago Bernabèu” (80.354 posti a sedere) ha subito importanti modifiche per la messa a norma e per l’adeguamento ai regolamenti dell’Union of European Football Associations (U.E.F.A.).

Grazie a un gigantesco progetto rinnovativo, vinto nel 2014 dal Team composto da “GMP Architekten”, “L35 Arquitectos” e “Ribas & Ribas Arquitectos” e realizzato in 10 anni con un impegno economico di oltre un miliardo e trecentocinquanta milioni di euro, il nuovoSantiago Bernabéuha aperto i suoi cancelli per la stagione sportiva 2024/25.

Assolutamente fantascientifico il nuovo gigantesco guscio in acciaio che avvolge la struttura vera e propria dello Stadio (che ora può ospitare 85mila spettatori) con le diverse curve del suo profilo, composto da 7.500 doghe orizzontali in acciaio inossidabile con un effetto frangisole. Tutta la struttura regala un effetto dinamico che fa vivere l’edificio in modo sempre diverso durante il giorno agli occhi dell’osservatore, sia dalla “Plaza de los Sagrados Corazones” sia dalle Vie circostanti (Avenida de Concha Espina, Paseo de la Castellana, Calle de Rafael Salgado, Calle del Padre Damián), ancor più esaltato dalla retroilluminazione a led notturna. Altre spettacolari innovazioni sono il grande tetto retrattile di 106 metri e del peso 35mila tonnellate, che si apre o chiude in soli 35 minuti, come pure il campo da gioco a scomparsa.

Il “campo retrattile a scomparsa” si basa sul meccanismo di suddivisione del campo principale, in erba naturale per il calcio, in 6 sezioni longitudinali di 15 metri di larghezza ciascuna, che vengono fatte scorrere in orizzontale, grazie a 12 unità a binario, verso il lato Ovest dove c’è la Tribuna Castellana, e poi impilate a scomparsa in verticale, da un sistema automatico, all’interno di un incasso sotterraneo che scende fino a quota “meno 35 metri”. Le sezioni longitudinali, portate sottoterra, vengono accomodate in un hangar specifico dotato di sistemi di irrigazione e illuminazione artificiale che garantiscono il mantenimento della superficie erbosa e le condizioni ottimali in vista della successiva rimessa in posizione.

La scomparsa del prato principale svela poi il sottofondo secondario in superficie, un campo in erba artificiale che può essere adattato, coperto o attrezzato per qualunque altro evento, fiera o concerto musicale.

Lo “Stadio Santiago Bernabéu” è sempre stato anche un accogliente struttura per attività come il “Museo del Real Madrid” o attività commerciali come il “Negozio Ufficiale del Real Madrid”, le “Aree VIP”, i Bar e i Ristoranti.

Proprio grazie al rinnovamento dello Stadio stesso che nel Mese di Gennaio 2025 è stato inaugurato il nuovoKŌ by 99 Sushi Bar”.

KŌ by 99 Sushi Bar” è una emanazione del “Gruppo Bambú”, nato a Madrid nel 2005 con al comando bravi manager come i fratelli Fernando e Pedro de León, ed è erede dell'eccellenza gastronomica già esibita dai quattro99 Sushi Bar” di Madrid.

I “99 Sushi Bar” sono una catena di super premiati Locali (anche dalla Guida Michelin) di alta Cucina Giapponese con Sedi oltreché a Madrid a Barcellona e Marbella in Spagna, ad Abu Dhabi e a Dubai negli Emirati Arabi Uniti, a Rabat la Capitale del Marocco e in Germania a Monaco.

Il “KŌ by 99 Sushi Bar” dello Stadio Santiago Bernabéu nasce con la filosofia di una moderna e vivace “Izakaya”.

Un' “Izakaya” (居酒屋) è un particolare Locale Giapponese decisamente informale che combina le funzioni di un Pub, di una Taverna e di un Ristorante, dove è possibile consumare bevande e un'ampia varietà di cibi da condividere in un'atmosfera vivace e rilassata. A differenza di un Ristorante Tradizionale, in un'“Izakayail cibo non è l'elemento essenziale, ma uno dei tanti aspetti che contribuiscono a offrire un'esperienza più completa.

Al “KŌ by 99 Sushi Bar” si accede da Calle Padre Damián 3, che corrisponde alla “Porta 39” dello Stadio, tramite gli ascensori si sale al Decimo Piano, il livello più alto. Passata la porta d’ingresso e la Reception si entra nel Locale che con i suoi 600 m² può ospitare ben 99 clienti: una Sala principale, due SaleVIP” e una splendida Terrazza con vista unica (la migliore) e mozzafiato sul maestoso prato del Santiago Bernabéu.

L’interno di “KŌ by 99 Sushi Bar” è assolutamente spettacolare e lussuoso, è stato curato nei minimi dettagli da Pedro de León e da Jaime Castañeda, “CEOInternazionale del Gruppo Bambú.

Una delle caratteristiche più sorprendenti del Locale sono le colonne di cemento che lo attraversano (fanno parte della struttura dello Stadio), infatti sono state ricoperte da una speciale vernice dorata che conferisce all’insieme un carattere davvero unico e particolare. Sul pavimento, accanto a eleganti decorazioni, anche le crepe sono state riempite di vernice dorata in omaggio alla tecnica “Kintsugi”.

Il “Kintsugi” ( 金継ぎ) l'antica Arte (e Filosofia) Giapponese che letteralmente significa “unire con l'oro”. Invece di nascondere i danni, questa tecnica ripara ceramiche rotte utilizzando una lacca speciale mescolata con polvere d'oro, evidenziando le fratture e trasformando le "cicatrici" in elementi decorativi preziosi.

Al “KŌ by 99 Sushi Bar” per le decorazioni e per l'interior design, dove predominano i toni scuri e le finiture dorate fanno da contrasto, sono stati scelti materiali naturali di alta qualità come pietre selezionate e legni di diversa provenienza, non mancano specchi, marmi e mini giardini. Anche l’illuminazione è stata attentamente studiata per creare un’atmosfera calda e accogliente grazie alle lampade di design. I grandi banconi di servizio, super attrezzati, sono dei veri protagonisti con la loro imponenza e la loro ricchezza.

Lo Chef Executive del “KŌ by 99 Sushi Bar” è Noam González Herrera un bravissimo professionista che dal 2001 in poi ha lavorato in alcuni importanti Ristoranti Spagnoli e nel 2015 è entrato nel GruppoBambú”.

Il Menù del “KŌ by 99 Sushi Bar” è stato realizzato dal Direttore Culinario del Gruppo, Rubén Guerrero, in collaborazione con lo Chef Executive Noam González Herrera, e offre una proposta ricca, contemporanea, tendenzialmente orientata alla condivisione. Protagonisti assoluti del Menù i cibi cotti sull'iconica griglia Giapponese, “Robata”, che conferisce un sapore affumicato e autentico a pesce, carni e verdure, ma ci sono anche tutte le altre migliori preparazioni della Cucina Giapponese. Tutto è realizzato con materie prime provenienti dai più importanti fornitori Nazionali e Internazionali che garantiscono la massima qualità di tutti gli ingredienti.  

Al “KŌ by 99 Sushi Bar” si possono degustare delizie come: l'“Okonomiyaki” (preparazione agro-dolce a forma di pizza) con emulsione di tartufo e jalapeño - Vari tipi di “Gyoza” (ravioli di carne) -l'Ostrica n. 3 con spuma di yuzu e perla - Una selezione di Tartare - Carpacci - Sashimi - L'“Imperial Moriwase” (una preziosa combinazione di ben 32 pregiati tagli di pesce) - I Ricci di mare - Il Caviale più pregato - I migliori Frutti di Mare - Alcune varietà di “Tempura” (la frittura con la pastella leggera e croccante) -  Il delizioso “Sushi” con il caratteristico equilibrio tra modernità e tradizione e l’uso di diverse tipologie di “Gunkan” (polpette di riso avvolte in un'alga nori o da una striscia sottile di pesce), di “Nigiri” caldi e freddi (polpettine di riso allungate sulle quali vengono adagiate sottili fette di pesce crudo), e di “Maki Sushi” (un particolare tipo di Sushi cilindrico in cui il riso, insieme a ingredienti come pesce e verdure, viene avvolto in un foglio di alga nori e poi tagliato a rondelle).

Altre preparazioni decisamente gustose del Menù sono: l'“Hosomaki” (un piccolo rotolo di alga nori che avvolge il riso per Sushi) di gamberi scarlatti con wasabi fresco e aglio croccante -  Il “99 Jewel Maki” (veri gioielli) con toro di tonno, tartufo, caviale e oro - Il “Futomaki” (un tipo di Sushi a rullo di dimensioni grandi, il cui nome significa proprio "rotolo grande") di granchio reale, ikura e ricci di mare -  Il Pollo ruspante grigliato e glassato con miele di Gochujang ed emulsione di jalapeño - Il Branzino dell'Atlantico con miso bianco e salsa mojo.

La tenerissima e burrosa carne Giapponese che viene usata è la migliore e nei tagli più pregiati come “Kagoshima Wagyu A5” e “Miyazaki Wagyu A5”, che hanno il punteggio più alto nella scala di valutazione della qualità della carne per marmorizzazione, colore, consistenza e brillantezza del grasso.

La Carta dei Vini è molto selezionata e ricca, oltre 250 Etichette tra Nazionali e Internazionali (molte esposte nelle grandi e alte vetrine) e con una grande varietà di Vini al calice, ampia anche la selezione di pregiati Liquori, degli ottimi Sake (una trentina) e dei migliori Whisky Giapponesi. Il merito va alla bravissima Mónica Fernández (Galiziana), la Direttrice del Gruppo Bambú in Spagna, premiata con importantissimi riconoscimenti, come il “Premio Eccellenza Turistica di Madrid per Miglior Direttore di Sala” nel 2009, il “Premio Nazionale di Gastronomia per il Migliore Maître” nel 2016 e il “Prix au Sommelier (Miglior Sommelier del Mondo) dall'Accademia Internazionale di Gastronomia” nel 2017.

In un ambiente così straordinario come il “KŌ by 99 Sushi Bar” anche la migliore “mixology” gioca un ruolo importantissimo e infatti non manca un'ampia offerta di Cocktail di autore, vere e proprie specialità imperdibili come: “Zen” (rum speziato, amaretto, succo di yuzu e sciroppo di timo) - “Last Samurai” (tequila Reposado, sakè Junmai e umeshu) - “99 Spritz” (sakè Dreamy Clouds, vodka, Aperol, sciroppo di camomilla e champagne) - “Wasabi Sour” (grasso di Kobe, wasabi, tequila lavata, bitter Angostura e albume d'uovo) - “99 GT” (a base di gin Roku infuso con anguria e chiarificazione di panna doppia).

IlKŌ by 99 Sushi Bar grazie alla magica accoglienza e alle sue straordinarie e molteplici offerte enogastronomiche sarebbe già di per sé un Locale imperdibile, se poi si considera che ha anche un’incredibile vista sul campo del miticoStadio Santiago Bernabéudi Madrid….. cosa dovrei aggiungere!

https://www.ko-99.com/en/

https://www.youtube.com/watch?v=xZZs6BxLYHM


Nuovo "Santiago Bernabéu" (Foto Miguel de Guzmán e Rocío R. Riva)

"Stadio Santiago Bernabéu": Una Vista  (Foto Madrid Destino)

"KŌ by 99 Sushi Bar" a Madrid: L'Ingresso  (Foto KŌ)

"KŌ by 99 Sushi Bar": Vista Interna  (Foto KŌ)

Atmosfere Fascinose...  (Foto KŌ)

"Ingredienti di Assoluta Qualità"...  (Foto KŌ)

"I Tagli di Carne più Pregiati"...  (Foto KŌ)


sabato 6 settembre 2025

SECONDA EDIZIONE DI “CHEF PER UN GIORNO AL NIDO”: UNA DELIZIOSA SERATA TRA CIBO, VINO E GRANDE PASSIONE PER LA CUCINA.




La Toscana è una Regione semplicemente magnifica, tra le sue infinite bellezze c’è la “Costa degli Etruschi” quel lembo di terra, nel territorio continentale della Provincia di Livorno, disteso tra boschi ammantati di salsedine, spiagge dorate, suggestive scogliere e verdi colline punteggiate di antichi Borghi dai vicoli tortuosi e dai panorami mozzafiato. I mari di questo tratto di Costa hanno splendidi fondali e sono popolati da un tesoro di flora e fauna ricchissimo e incredibile. Qui le tartarughe arrivano da lontano per depositare le loro uova sulle spiagge sabbiose e le persone possono praticare ogni tipo di sport acquatico accompagnati da cetacei e delfini.

Il profilo costiero è fascinosamente modellato da dune e tomboli, segnato da scogli, promontori, baie riparate, calette, porti, folte pinete che dal mare vanno a fondersi col verde della macchia mediterranea, in un percorso bellissimo e fascinoso fatto di campi coltivati, filari di viti, ulivi secolari e cipressi in abbondanza. La “Strada del Vino e dell’Olio Costa degli Etruschi” è un fiore all’occhiello con oltre 150 km. di produzioni di altissima qualità apprezzate nel Mondo.

Sulle lussureggianti Colline piccoli e antichi Borghi Medievali con le stradine lastricate in pietra e le romantiche piazze sono racchiuse da mura imponenti dove il tempo è rallentato, scandito solo dal suono dei passi, da quello di una campana, animato da voci e attività umane provenienti anche dalle caratteristiche botteghe artigianali.

Oltre a tutto ciò alla “Costa degli Etruschi” non manca la magia delle calde acque terapeutiche, che sgorgano dalle sue profondità, conosciute fin dall’antichità, prima dagli Etruschi e poi dai Romani: angoli termali, immersi in una natura incontaminata, offrono a corpo e spirito momenti di relax tra vapore, calore e silenti paesaggi.

L’antichissima e colta Civiltà Etrusca ha scelto nel IX secolo a.C. questa terra per fondare “Populonia”, la sua unica Città costiera, le cui tracce sono conservate in un Museo a cielo aperto: dall’acropoli, ai templi, alla città bassa fino al porto, ogni passo tra i suoi resti è un viaggio nella memoria di questo grande popolo. Arte e Cultura, attraverso i Secoli, hanno arricchito ogni lembo di questa Terra, compresa la straordinaria Tradizione Culinaria dal carattere deciso, genuino e creativo.

La “Costa degli Etruschi” comprende 15 fascinosi Borghi, dalle anime diverse ma accumunati dai dolci pendii delle colline affacciate sul mare che salgono verso di loro. Uno di questi Borghi è Rosignano Marittimo.

L’aggettivo “marittimo” nel nome di alcuni Comuni che sorgono non sul mare, bensì nell’entroterra collinare della Costa degli Etruschi, deriva dalla parola Latina “Maritima” che si riferisce a una “regione costiera” o a una "zona di mare". Per molti studiosi, infatti, la denominazione di “Maremma”, la Zona Costiera tra Toscana e Lazio, deriva proprio dal LatinoMaritima”.

Rosignano Marittimo (Comune Toscano in Provincia di Livorno con oltre 30.000 Abitanti) è un Borgo Medievale della Maremma Settentrionale storicamente conosciuta come “Maremma Pisana” e oggi chiamata anche "Maremma Livornese". Rosignano Marittimo è arroccato su una panoramicissima Collina a 147 m. s.l.m., che domina la Costa degli Etruschi, con il suo Castello, ubicato nel punto più alto, i suoi antichi palazzi, le chiese, gli oratori e le cisterne dal grande valore storico e artistico. Nelle sale del prestigioso Palazzo Bombardieri è ospitato il “Museo Civico Archeologico”, dove è possibile ripercorrere la storia del Comune attraverso testimonianze molto antiche. 

Il Comune di Rosignano Marittimo è composto dal Centro abitato Capoluogo, il Borgo, e sei Frazioni: Castelnuovo della Misericordia, Castiglioncello (notissima e prestigiosa Località Balneare), Gabbro, Nibbiaia, Rosignano Solvay (nota per lo storico Stabilimento chimicoSolvay”) e Vada (altra nota Località Balneare). Il Comune ha tre Stazioni Ferroviarie, sulla Linea Roma-Livorno, e alcuni Porticcioli oltre al moderno e grandePorto Turistico di Cala de' Medici” con una capacita di circa 650 posti barca.

Uscendo dal Borgo di Rosignano Marittimo, in direzione della Frazione di Castelnuovo della Misericordia, e percorrendo Via Antonio Gramsci, per poco più di un chilometro, si trova sulla sinistra Via di Serragrande, appena imboccata questa strada, che porta al mare, fatti pochi metri a destra c’è una stretta stradina nel verde che porta a Il Nidodi Elena Barsacchi in Località la Tagliola, al Civico 2.

Il Nido” è una accogliente e panoramica struttura, immersa nel verde, dove la Titolare la gentilissima e super affascinante Elena Barsacchi organizza dei piacevoli e imperdibili eventi.

In una bellissima serata di fine Luglio 2025 proprio aIl Nidosi è svolta la Seconda Edizione diChef per un Giorno a Il Nido”.

La passione per la Cucina è un fuoco che arde dentro una moltitudine di persone sia per chi preferisce sedere ai tavoli sia per chi ama stare prevalentemente ai fornelli. “Chef per un Giorno a Il Nido” è una simpatica e “seria” occasione per cimentarsi tra conoscenti e amici che condividono proprio la passione per la Cucina.

La Competizione prevede che ogni Concorrente prepari sul posto una sua ricetta. Oltre a ciò ogni portata deve essere abbinata a un Vino particolare appositamente scelto. Tutto ciò poi passa sotto al giudizio di una qualificata Giuria che deve dare specifiche valutazioni alla “Presentazione”, alla “Tecnica”, al “Gusto” e all’“Abbinamento Vino”. 

Quest’anno la Giuria Presieduta dal mitico Fine Wine Critic Paolo Baracchino era composta dal bravissimo Personal Chef Mino Cosimo Tell, dal notissimo Ristoratore e grande Artista Vincenzo Lipari e dal sottoscritto Giorgio Dracopulos Critico Enogastronomico Internazionale.

I Concorrenti di questa Seconda Edizione erano: Leopoldo Belli, Marco Cini, Maurizio Manetti, Camilla Pazzagli, Laurent Negrin, Alessia Pampalon, Massimo Viciani.

Sono state valutate dai Giudici le seguenti preparazioni e gli abbinamenti in questo ordine di presentazione:

- Marco Cini - “Pappa al Pomodoro”, abbinata a “Tramari 2021”. Vino Rosé 12,5% Vol., Salento I.G.P., prodotto dalle Cantine San Marzano;

- Massimo Viciani - “Tonno del Chianti e Fagioli” (arista di maiale trattata con un particolare e lungo metodo di lavorazione in modo da acquisire una consistenza simile a quella del tonno sott’olio), in abbinamento a “Tavel 2024”, Vino Rosé 13,5% Vol., Appellation Tavel Protégée (unica Appelation della Cote du Rhone in Francia), prodotto dalla Domaine Pèlaquié. Il Rosé “Tavel” si produce raccogliendo e assemblando Uve di Granache, Cinsault, Bourboulenc, Clairette Blanc, Mouvedre, Picpoul e Syrah, sposando quello stile soprannominato “ammucchiata Avignonese”;

- Alessia Pampalon - “Bottoni di Faraona Arricchiti”, abbinati a “Champagne Perrier-Jouët Blanc de Blancs”, 100% Chardonnay, 12,5% Vol., prodotto da Champagne Perrier-Jouët;

- Leopoldo Belli - Cappellacci di Capocollo e Sashimi di Gamberi”, in abbinamento a “Château Larrivet Haut-Brion Blanc 2022”, Pessac-Léognan Grand Vin de Bordeaux, Appellation Pessac-Léognan Contrôlée, un Blend di Sauvignon Blanc e Sémillon, 13,5% Vol., prodotto dallo Château Larrivet Haut-Brion Blanc;

- Maurizio Manetti - “Cozze al Tramonto” (cozze cotte in mezzo guscio e uova sbattute aggiunte quasi a fine cottura), abbinate a “Cuvée Aurora Millesimato 2018”,  Metodo Classico, Vino Rosé, 100% Pinot Nero, 12,5% Vol, Alta Langa D.O.C.G., prodotto da Banfi;

- Camilla Pazzagli - “Roast Beef all’Inglese con Patate Mascé”, in abbinamento a “Garesio Nebbiolo 2017”, Langhe D.O.C., Vino Rosso, 100% Nebbiolo, 14% Vol., prodotto da Garesio;

- Laurent Negrin - “Foie Gras e Pesche Caramellate”, in abbinamento a “Château Rieussec 2018”, Appellation Sauternes Contrôlée, Sauternes Premier Grand Cru Classé 1858, Vino Passito Sauternes, un Blend di Uve 75% Sémillon e 25% Sauvignon, 14,5% Vol., prodotto dallo Château Rieussec.

Durante la gara tutti i partecipanti hanno messo grandissimo impegno nelle preparazioni e in alcuni momenti sono stati anche sinceramente emozionati.

Dopo attenta valutazione della Giuria e un serrato scambio di opinioni, sommati i voti, il Presidente Paolo Baracchino ha dichiarato i Vincitori:

- PRIMO CLASSIFICATO - Alessia Pampalon;

- SECONDO CLASSIFICATO - Massimo Viciani;

- TERZO CLASSIFICATO - Laurent Negrin.

Ai Vincitori sono stati consegnati dei bellissimi Premi gentilmente offerti dall’ Ottica Paolo Fanucchi (Livorno), da Andrea's 1947 Cashmere (Prato) e da Giacomo Tosetti Camice su Misura (Firenze).

Il sottoscritto Giorgio Dracopulos ha regalato ai Vincitori una Copia della RivistaOinos - Vivere di Vino”, 

La Rivista “Oinos”, fondata nel Marzo del 2012, è un semestrale dove sia io che Paolo Baracchino scriviamo. La Rivista è un utile strumento di informazione ma anche un’accattivante fonte di curiosità destinata non solo agli appassionati che racconta con articoli, rubriche di attualità e bellissime foto, tutto ciò che ruota Internazionalmente intorno al Vino, al Turismo e alla Gastronomia.

La Seconda Edizione diChef per un Giorno a Il Nidoè stata assolutamente una deliziosa e divertente serata trascorsa tra cibo, vino e grande passione per la cucina.

https://www.facebook.com/elena.barsacchi.3?locale=it_IT


 "Il Nido": Una Vista Esterna

Elena Barsacchi

"La Giuria": Dracopulos, Lipari, Tell e Baracchino

Marco Cini con la "Pappa al Pomodoro"

Massimo Viciani

Massimo Viciani: "Tonno del Chianti"..... 

Alessia Pampalon e Leopoldo Belli

Alessia Pampalon: "Bottoni di Faraona".....

Leopoldo Belli: "Cappellacci di Capocollo".....

Maurizio Manetti con le "Cozze al Tramonto"

Camilla Pazzagli
 
Camilla Pazzagli: "Roast Beef".....

Laurent Negrin con il "Foie Gras".....

"Seconda Edizione Chef per un Giorno a Il Nido": I Vincitori


venerdì 29 agosto 2025

“MAKOTO” A MADRID: IL PRIMO RISTORANTE IN EUROPA DEL MITICO CHEF GIAPPONESE MAKOTO OKUWA.




Sono sempre stato innamorato di Madrid fin da quel lontano Capodanno del 1985 che per la prima volta, a partire da “Puerta del Sol” (la Piazza più importante e famosa della Città, il “km 0” della rete stradale della Spagna e il centro delle celebrazioni nazionali della Mezzanotte di San Silvestro con il famoso Orologio che batte i 12 rintocchi) mi vide iniziare a percorrere le sue fascinose e indimenticabili strade. Madrid è una Città estremamente viva e vivace sempre ricca di novità in tutti i campi e per Accoglienza ed Enogastronomia, argomenti a me cari, è un vero “Paradiso Terrestre”.

Condivido assolutamente le parole che ci ha lasciato la notissima Scrittrice Madrilena Almudena Grandes Hernández (1960 - 2021): “Quel che più colpisce di Madrid è la sua costante forza misteriosa e inesplicabile grazie alla quale è riuscita mano a mano a imporre la propria individualità e a diventare ciò che è oggi”.

Tra le novità gastronomiche che negli ultimi mesi hanno arricchito ulteriormente la Città c’è sicuramente l’apertura, alla fine di Gennaio 2025, del Ristorante Makotodel famosissimo Chef Giapponese Makoto Okuwa.

Il RistoranteMakoto si trova in pieno Centro della Città in Calle del Marqués de Villamagna al Civico 1, nel Quartiere super elegante e vivace di Madrid denominatoSalamanca”.

Calle del Marqués de Villamagna” è facilmente raggiungibile (a piedi poco più di 10 minuti) partendo da un’altra della più belle e storiche Piazze di Madrid, “Plaza de la Independencia” (dove si trova la famosa “Puerta de Alcalá”, monumento risalente al 1778) e percorrendo per circa un chilometro “Calle Serrano” fino all’ottava traversa sulla sinistra. “Calle Serrano” è una strada famosa per le sue boutique di lusso e i negozi di alta moda, una delle vie più eleganti e costose della Città, ideale per lo shopping di alta gamma. “Calle del Marqués de Villamagna”, è un breve tratto che unisce il “Paseo de la Castellana”, una delle arterie principali Cittadine, a “Calle Serrano”, fu inaugurata nel 1867 quando José Nieulant y Sánchez Pleités Marchese di Villamagna era Sindaco di Madrid e così ne prese il nome.     

Il Ristorante Makoto” si trova praticamente subito a sinistra entrando dal Paseo de la Castellana in Calle del Marqués de Villamagna al Civico 1, è un senso unico in quanto Calle del Marqués de Villamagna non è molto larga. “Makoto” è strategicamente ubicato in angolo tra il “Rosewood Villa Magna Hotel” (5 Stelle), in Paseo de la Castellana al Civico 22, e il modernissimo Centro CommercialeTorre Serrano” al Civico 3 di Calle del Marqués de Villamagna.

Il RistoranteMakoto”, realizzato su progetto dal famoso Architetto Manuel Clavel Rojo, è un grande spazio unico di 450 m² con una bellissima e accogliente Terrazza. L’atmosfera esprime la fascinosa essenza del Giappone grazie a innumerevoli riferimenti alla sua cultura, come l'uso di materiali nobili come legno, pelle naturale e tatami su pavimenti e pareti, oltre agli alberi di ulivo potati in stile bonsai, alle superfici testurizzate che richiamano il concetto di “Wabi-Sabi” e gli elementi d'acqua sulla terrazza, tutto contribuisce a creare un'atmosfera assolutamente rilassante ed elegante.

Wabi-Sabi” (侘寂) è una filosofia estetica, una visione particolare del mondo Giapponese che celebra la bellezza dell'imperfezione, della transitorietà e dell'incompletezza. "Wabi" () indica una bellezza naturale e modesta, mentre "Sabi" () è la bellezza che si sviluppa con il passare del tempo, l'usura e la naturalezza. 

All'interno il Locale può accogliere 60 commensali grazie ai tavoli bassi con poltroncine e divanetti, il Sushi Bar ha 12 posti e il Cocktail Bar ne ha 10. La Terrazza Giardino poi ha la capacità di 40 posti ed è una vera e propria meravigliosa “oasi zen” di verde.

Il RistoranteMakotoappartiene alla Catena dei Locali del super famoso Chef Giapponese Makoto Okuwa che ha scelto la Spagna e Madrid per la sua prima apertura in Europa.

Makoto Okuwa è nato, Domenica 9 Novembre 1975, nella Città di Nagoya, la quarta maggiore Città del Giappone e il Capoluogo della Prefettura di Aichi, un importante polo manifatturiero e marittimo al centro dell'Isola di Honshu. Seguendo la sua innata passione Makoto a soli 15 anni ha iniziato, proprio a Nagoya, l’apprendistato con un grande Maestro Sushi: lo Chef Shinichi Takegasa.

Raggiunta la formazione dopo un decennio di assoluta dedizione Makoto si è trasferito nella Capitale degli Stati Uniti, a Washington D.C., dove ha iniziato a lavorare affianco a un altro grande Maestro lo Chef Masaharu Morimoto. Nelle sue cucine con il tempo ha fatto carriera assumendo il ruolo di Capo Sushi Chef presso il Ristorante di punta di Morimoto a Philadelphia, così come nell’altro Locale di New York.

Nel 2007 Makoto ha realizzato il sogno di una vita aprendo il suo primo Ristorante, il “Sashi Sushi + Sake Lounge”, a Manhattan Beach, una Città Californiana situata a Sud-ovest della Contea di Los Angeles. Da subito ha avuto successo ricevendo molti riconoscimenti sia dalla stampa (Los Angeles Magazine e Los Angeles Times) sia dalla clientela. Nel 2011 Makoto Okuwa, in collaborazione con Stephen Starr noto imprenditore e ristoratore Americano titolare del gruppo “Starr Restaurants”, ha aperto il suo secondo Ristorante, battezzandolo con il suo nome, a Bal Harbour, un lussuoso Comune nella Contea di Miami-Dade in Florida, noto per gli hotel esclusivi, le spiagge tranquille e i prestigiosi “Bal Harbour Shops”, che ospitano boutique di alta moda e gioiellerie di lusso. 

Negli anni successivi il “Gruppo Makoto” è cresciuto e oggi ha Ristoranti in Città come Washington D.C., Vail (nella Contea di Eagle in Colorado) negli Stati Uniti, a Panama City (Panamá), a Città del Messico (Messico), a San Paolo (Brasile) e a Santo Domingo (Repubblica Domenicana), consolidando la sua posizione come un riferimento certo di alta Cucina Giapponese. L'apertura del nuovo RistoranteMakoto” a Madrid ha generato altri 50 posti di lavoro che si aggiungono a un Team globale (oltre 1.500 lavoratori) che nel 2024 ha servito più di 300.000 clienti.

Nel corso di una lunga carriera il Maestro Makoto Okuwa ha sviluppato la sua personale interpretazione della Cucina Giapponese coniugando il tradizionale “Edomae-Sushi”, o “Edomeaezushi” da Zushi (逗子) la Città della Prefettura di Kanagawa in Giappone ubicata a circa 53 km. a Sud-Sud-Ovest di Tokyo, con l'innovazione moderna.

"Edomae" (江戸前) significa "davanti a Edo" e si riferisce allo stile di Sushi Tradizionale di Tokyo (l'antico nome di Tokyo era Edo). Il “Sushi” comunemente conosciuto oggi in tutto il mondo è, semplificando, una combinazione di pesce crudo fresco e riso cotto condito con aceto. Lo stile “Edomae-Sushi”, è una cucina Giapponese piuttosto moderna, inizialmente creata dai fast food di Edo durante gli anni '20 del XIX Secolo, era originariamente realizzata con pesce e frutti di mare freschi pescati nella baia di Tokyo e preparati al momento, spesso con tecniche come la marinatura. Il popolo di Edo era noto per il suo stile di vita frenetico e per la mancanza di pazienza, motivo per cui molti fast food ebbero grande successo.

Al RistoranteMakoto” di Madrid l’offerta gastronomica è basata sull'eccellenza culinaria, la straordinaria qualità delle materie prime, una particolare attenzione a ogni dettaglio oltre all’assoluto rispetto per le fondamenta della Cucina Giapponese (precisione, abilità con il coltello, preparazione meticolosa del riso e rigorosa selezione del pesce) ma si incorporano anche combinazioni, salse e presentazioni influenzate da altre cucine. Si servono delizie esclusive come “Wagyu A5” (la tenerissima e burrosa carne Giapponese con il punteggio più alto nella scala di valutazione della qualità della carne per marmorizzazione, colore, consistenza e brillantezza del grasso), il “Sushi” firmato Makoto, i “Ricci di mare” e le “Capesante” di Hokkaido, o le parti più pregiate dei migliori “Tonni Rossi”.

Da “MakotoMadrid si segue anche il metodo di incorporare speciali ingredienti Spagnoli nella narrativa culinaria Giapponese. Materie prime fantastiche come il maiale iberico, la paprika affumicata, l’olio extra vergine di oliva, il polpo galiziano, il tonno Almadraba di Cadice, i gamberetti del Mediterraneo o i gamberetti rossi dell'Atlantico.

Il Menu di “Makoto Madrid offre un’ampia scelta per tutti i gusti e spazia tra Sushi e Sashimi di altissima qualità (come Chu-toro, Hamachi ponzu e Hamachi toro) a piatti caldi cucinati alla “Robata” (l'iconica griglia Giapponese che conferisce un sapore affumicato e autentico a pesce, carni e verdure), dagli Spiedini di gamberi tigre agli Yuzu-tare e ai Corn shichimi. Oltre a ciò anche  creazioni originali e altre ancora che reinventano la tradizione senza tradirla, come: Riso fritto Frosty Kobe con foie, Shichimi e uovo biologico, Softshell, tobiko, avocado e aioli al peperoncino, Branzino al miso con cavolo riccio fritto e miso ume, Branzino con chimichurri di wasabi-shiso, Fette di wagyu cotte dai commensali al tavolo su una pietra calda (un rito quasi zen), Spiedini di ali di pollo, Gyoza (ravioli) di manzo, Cavolfiore con tofu e feta, Riso croccante con hamachi (ricciola) e tonno, Entraña o Skirt (tagli di carne fini) alla Robata, Insalata di crescione, Salmone al tartufo, Capesante crudeTempura di Peperoni shishitoEdamame (fagioli di soia verdi) piccanti, Tartare di tonno, Tabon (condimento piccante) di frutta.

La Carta dei Vini è selezionata con spirito Giapponese: 150 Etichette con una presenza equilibrata tra Vini Spagnoli e Internazionali più circa venti tipi di Sake Artigianali scelti per mettere in risalto il lavoro dei Maestri che onorano con il loro pregevole lavoro il “Terroir Giapponese”. Anche il buonissimo Whisky Giapponese ha un posto d'onore, con etichette iconiche come “Hibiki”, “Nikka” e “Yamazaki”, non mancano alcune bottiglie di edizioni limitate per collezionisti e super appassionati. Ci sono anche altri elementi essenziali provenienti da una classica dispensa Giapponese, come i “ sencha” (tè verde a foglie intere) e “genmaicha” (altro particolare tè verde), il miso artigianale, il succo di yuzu e i prodotti fermentati. Al Bar poi si può scegliere tra una dozzina di Cocktail Signature che rivisitano i classici da una prospettiva Giapponese come un ottimo “mojito al yuzu con lychee (frutto tropicale), fiori di sambuco e spezie asiatiche”.

Da “Makoto” a Madrid anche l’accoglienza ha uno speciale fascino. La posateria è stata portata dal Giappone e ogni elemento, dall'oshibori (un piccolo asciugamano caldo offerto all'arrivo come gesto di benvenuto) alla cerimonia del tè, riflette lo spirito assolutamente calmo, rilassante e bello dell'ospitalità Giapponese. Questa particolarissima attenzione ai dettagli coesiste con uno stile occidentale rilassato, dinamico e informale perché tutti si sentano i benvenuti.

L’apertura dell’accoglientissimo RistoranteMakotoa Madrid, del mitico Chef Giapponese Makoto Okuwa, segna sia l’arrivo in Europa di questo straordinario Gruppo sia l'inizio di un nuovo progetto per aprire Tre nuovi Ristoranti in Spagna e altri Tre negli Stati Uniti.

https://makotomadrid.com/

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Ristorante "Makoto" a Madrid: Una Vista Interna  (Foto Makoto)

Lo Chef Makoto Okuwa...  (Foto Makoto)

"Makoto" a Madrid: Solo Delizie...  (Foto Makoto)

"Gyoza di Manzo"...  (Foto Makoto)

 "Super Gustose Preparazioni"...  (Foto Makoto)

"Carni Pregiate"...  (Foto Makoto)

"Cottura su Pietra Calda"...  (Foto Makoto)

"Tempura di Peperoni"...   (Foto Makoto)

"Tabon di Frutta"...  (Foto Makoto)