domenica 15 giugno 2025

AL RESTAURANTE “COQUE” (DUE STELLE ROSSE E UNA VERDE MICHELIN) DI MADRID OGNI NUOVO MENU DEGUSTAZIONE È PURA POESIA GASTRONOMICA.




In tutti i miei scritti riguardanti la Spagna ho sempre ampiamente sostenuto che per me è una Nazione speciale, un Mondo straordinariamente accogliente dove mi trovo assolutamente a mio agio. Adoro anche la bellissima Capitale Spagnola, Madrid, una Città magnifica, speciale e piena di vita sotto tutti gli aspetti.

L’Ayuntamiento de Madrid (la Municipalità) è gestito in maniera centralizzata, ma il Territorio è diviso amministrativamente in 21 Distretti, ognuno dei quali non ha personalità giuridica né poteri di governo, ma solo una funzione consultiva. Ogni Distretto si divide, a sua volta, inBarrios” (Quartieri) solo a scopo statistico.

Nel popoloso Distretto Centrale e Residenziale diChamberí”, la zona dove risiedeva buona parte dell’aristocrazia durante i Secoli XIX e XX, che conta circa 150.000 abitanti, ci sono 6 Barrios, uno di loro è denominato “Almagro”. Proprio in questo Quartiere in Calle del Marqués del Riscal al Civico 11 c’è uno dei Locali al Mondo che amo di più: il Restaurante Coque”.

Calle del Marqués del Riscal è una Traversa del “Paseo de la Castellana” (nel XIX SecoloPaseo Nuevo de las Delicias de la Princesa”) uno dei principali Viali di Madrid

Il RistoranteCoque”, dei Fratelli Sandoval, ha aperto la sua nuova fantastica Sede in Calle del Marqués del Riscal il 22 Agosto 2017 ma ha alle sue spalle una lunga e interessantissima storia.

Nel 1949 Isidra Martín e Álvaro Huertas (noto allevatore e cacciatore “detto Coque”) Nonni degli attuali 4 Fratelli Sandoval (Mario, Juan Diego, Rafael e José), aprirono il loro primo, piccolo Locale a Humanes de Madrid, in Calle de Francisco Encinas, battezzandolo “Bar Las Olas” (Bar Le Onde). Nel 1956 divenne un vero e proprio Ristorante, ristrutturato poi nuovamente nel 1972. Successivamente nel 1976 la Figlia di Isidra e Álvaro, Teresa Huertas, sposatasi con Rafael Sandoval decise insieme al Marito di ampliare il Locale, ormai battezzatoCoque”, e la loro Cucina si specializzò in quella della buona Tradizione Madrilena e del Territorio.

Humanes de Madrid” è un Centro antichissimo ubicato a circa 30 Km. dalla Capitale Spagnola verso sud, negli anni Settanta non superava i 1.200 abitanti che erano quasi tutti dediti all’agricoltura. 

La straordinaria qualità dei prodotti usati in Cucina da Teresa Huertas e la grande capacità di trasformarli nei meravigliosi sapori che si ritrovavano nelle sue preparazioni è la solida base e l’esperienza a cui ha attinto, negli anni successivi, il Figlio Mario Sandoval che ha seguito le orme della Madre.

Mario Sandoval è nato a Madrid nel 1977, già da piccolo (10 anni) si divertiva in cucina a fare molto bene delle piccole cose. Con una tale premessa non poteva da grande che frequentare con successo la Escuela Superior de Hostelería y Turismo di Madrid. Per affinare la sua arte culinaria Mario dal 1999, anno in cui tre dei quattro Fratelli Sandoval hanno preso in mano il loro Ristorante (José Ramón ha intrapreso la carriera di Allenatore di squadre di calcio), ha fatto stage in Spagna e Francia, ha lavorato nelle cucine di Ristoranti super famosi come Jockey, Zalacaín, Akelaŕe, el Bulli, el Racó de Can Fabes, con Chef più che straordinari e pluripremiati come Salvator Gallego, Pedro Subijana, Martin Berasategui, Juan Mari Arzak, Ferran Adrià. Rientrato nel suo Ristorante, Mario Sandoval, ha riversato tutto il suo impegno per far crescere la sua impresa. Già nel 2003 iniziarono ad arrivare molti riconoscimenti e premi importantissimi come quello di Mejor Establecimiento de Restauración ubicado en Territorio Nacional”.

Tra gli ottimi punteggi raggiunti su tutte le principali Guide specializzate Nazionali e Internazionali nel 2004 la prestigiosa Guida Rossa Michelin, allora “España y Portugal”, gli ha conferito l’ambitissima “Prima Stella” e con l’Edizione 2016, è arrivata anche la meritatissima “Seconda Stella”. Nel 2012 il RistoranteCoque” è stato completamente rinnovato, con la collaborazione dell’Architetto Ignacio García de Vinuesa. Ricordo benissimo come era essendoci stato: al Piano Inferiore la bellissima Cantina, al Piano Terra il comodo ingresso, il Salottino con divani per la degustazione dei super alcolici e la Sala con il grande caminetto datato 1999, al Primo Piano l’ampia Cucina e la Sala principale.

Ma i tempi cambiano e le necessità imprenditoriali anche. Con grande volontà e sofferenza per il distacco da tanti ricordi di Famiglia, i Fratelli Sandoval hanno iniziato in anni più recenti a cercare una nuova possibile Sede del loro Ristorante nel Centro di Madrid. Dopo aver valutato varie possibilità la scelta è caduta su un grande spazio in Calle del Marqués del Riscal al Civico 11 di circa 1.100 mq., diviso tra piano interrato e piano terra rialzato, che ospitava fino al 1990 (nel 2004 ha riaperto ma poco dopo ha chiuso definitivamente), una famosissima Discoteca alla moda: “Archy”.

La struttura doveva essere adeguata alle nuove esigenze e ognuno dei tre Fratelli Sandoval ha curato personalmente, con i tecnici, la realizzazione delle proprie aree di competenza: Mario il grande Chef, Rafael (classe 1964) l’esperto Capo Sommelier e il Responsabile della fornitissima Cantina, Juan Diego (classe 1972) il bravo Maître Direttore e Responsabile di Sala. Il 22 Agosto 2017, come già accennato, è avvenuta l’apertura del nuovoCoquea Madrid dopo sei mesi d’impegnativi lavori il risultato è stato assolutamente fantastico.

Nello stesso tempo la vecchia Sede, a Humanes de Madrid, è stata trasformata in un’importanteScuola di Cucina”.

In questi anni i Fratelli Sandoval hanno creato nella Tenuta diEl Jaral de la Mira”, ubicata sul Monte Abantos nelle Catena Montuosa di Madrid, l’“Agrolab” un progetto globale di agricoltura biodinamica legata alla sostenibilità e alla tutela dell'ambiente che fornisce al RistoranteCoque” le eccezionali materie prime che sono alla base dei loro Menu.

I Fratelli Sandoval sono all'avanguardia nel campo della sostenibilità e hanno una forte volontà nell’evitare sprechi e ridurre l’uso di materiali non riciclabili dalla loro filiera, per questo la “Guía Michelin España 2025ha riconosciuto al RistoranteCoque” anche “Una Stella Verde”.

Al Restaurante Coquedi Madrid ogni più piccolo particolare è lussuoso, raffinato ed elegante grazie anche al supporto del prestigioso Interior Designer Jean Porsche. Dopo alcuni scalini, attraverso la grande porta in metallo e vetro e una successiva porta automatica dorata si accede al Locale. A destra la Reception a sinistra la prima Sala in continuo con la seconda, per un totale di 50 coperti, di fronte un breve corridoio, su cui si trova l’ascensore che porta al piano seminterrato, e in fondo la grande Cucina a vista. Al piano inferiore il Cocktail/Bar, la Sala Proiezione, una Saletta Riservata e la magnifica Cantina.

La “Bodega” (Cantina) a forma dicolosseo” è uno spettacolo sia per come è stata realizzata, sia per la quantità e la qualità dei Vini raccolti. Per non parlare della “Cappella” (Sacristía) dedicata ai Vini più preziosi. Una Cantina con diverse decine di migliaia di bottiglie provenienti dalle zone più vocate del Mondo.

Ma eccoci al nuovo e magnifico Menu Degustazione inizio Estate 2025, del RistoranteCoque”, che prende il nome dalla bella Capitale Spagnola: “Madrid”. Un Menu estremamente gustoso, ricco, eclettico e adattabile con cui lo Chef Mario Sandoval affascina facendo assaporare attraverso le sue preparazioni alcuni diversi momenti storici della Città. Infatti il Menu è nato grazie a uno studio approfondito della storia culinaria cittadina. Il risultato: specialissimi “morsi della memoria” che rompono gli schemi esplorando le origini di ogni ingrediente e reinventandoli con un approccio avanguardistico che sorprende e provoca.

Il Menu, assolutamente spettacolare, viene servito come è d’uso coinvolgendo diverse postazioni del Locale.

Nella “Cocktaileria”, dove si accolgono gli ospiti, viene servito il “Gelato di mandorle tenere e aceto di pino insieme a cristalli di mais e sesamo nero con miso di ceci, avocado e scaglie di foie gras”, per stimolare l'appetito e le papille gustative. Si prosegue il percorso in una Sala adiacente con due Antipasti: “Gelée di canna (la parte del prosciutto più vicina alla zampa del maiale) di Jamón Ibérico de Bellota Azienda 5 Jotas” e “Midollo di Jamón Ibérico stagionato con Caviale Osetra e ricci di mare”. Successivamente, spostandosi nella fantastica Cantina, vengono serviti due Bocconi su blini ispirati al XVI SecoloChanfaina de Duelos (una ricetta a base di carne di agnello) e Quebrantos (particolare e buonissima preparazione fatta con uova strapazzate e salumi)”, accompagnati da “Uva Pedro Ximénez, croccante, liquida e acidula”.

Successivamente dentro la “Sacrestia”, dove sono custodite le gioie enologiche di “Coque”, si degustano due Assaggi preparati con ricette originali del XIII Secolo con carne di toro bravo (proveniente dall'allevamento dei Fratelli Sandoval a El Jaral de la Mira): “Salpicón (insalata) di manzo della Sierra de Guadarrama con aceto antico” e “Foglia di Psyllium con steak tartare di toro bravo alla mostarda antica”.

Dopo essere saliti in “Cucina”, mentre si può vedere lo straordinario Team di cucina al lavoro, si gustano altre tre Portate: “Baccello croccante con piselli lacrimosi e purè di piselli caramellati”, “Crostatina di fagiano in fricassea con mandorle tostate” e “Gazpacho traslucido di pomodoro rosa con schiuma di menta e bombolone aerato e tartufato con essenza di formaggio manchego (un pecorino sorprendente, ottenuto da latte pastorizzato di pecora di pura Razza Manchega, dal sapore intenso, morbido e persistente)”.

Successivamente nelle “eleganti Sale”, al piano strada rialzato, vengono serviti ai tavoli: - "Dadolata di carabiniere dell'Atlantico alla senape con uova di bottarga e sottaceti, mole verde poblano (salsa Messicana a base di ingredienti verdi come i pomodori verdi, peperoncini, e spezie) e uovo condito con aceto di Jerez", un piatto realizzato in omaggio a quando Madrid è diventata la Capitale del Paese; - la "Zuppa Sefardita (del XV Secolo) con Garbanzos Pedrosillanos (ceci originari della Provincia Spagnola di Salamanca, tra i migliori al mondo) e Adafina (stufato) di agnello con lattuga romana"; - “Selezione di madame (un salto al XVI Secolo) con verdure ecologiche della Casa”; - “Quisquilla di Motril (una specie di gambero di fiume tipica della zona di Motril, nella Provincia di Granada) affumicata, zuppa di mais tostato con peperoncino, uova di trota, shots di curry verde e granita di zuppa di granchio” un salto nel XVII Secolo; - “Branzino selvaggio stagionato (Loro Piana), con salsa di calamaro piccante, velluto di yucca e cumino, croccante di mais e uova di pesce volante”; - "Scapece antica di baccalà condita in stile Madrid, origano, semi di cumino e coriandolo. Stufato di anatra al Porto e foie gras con Caviale Osetra"; - “Galantina di uccelli del Pardo, (quaglia, pernice rossa, piccione e gallina) demi glace con purè di noci e aglio di Chinchón, con salsa di mandorle e zafferano”, un'altra ricetta recuperata dal XVI Secolo; - “Maialino da latte glassato in stile Medievale e la sua pelle croccante, con pepe di Sichuan e salsa di melassa. Saam (una foglia di lattuga rivolta all'interno di tradizione Coreana) di zampa con lemon grass e frutta acida”.

Successivamente arrivano le quattro portate che compongono la proposta dolce: - "Fragole di Aranjuez marinate e flambé con gelato allo Champagne, crema di formaggio di capra di Guadarrama e schiuma di ciambelle all'anice"; - “Ginestada (salsa dolce) di frutta secca: riso dolce con latte”, una ricetta risalente al XVI Secolo; - "Croccante di riso soffiato e caramellato al limone"; - "Crema di cioccolato della fabbrica di San Lorenzo de El Escorial", un tributo all’Azienda Chocolates y Dulces Matías López, fondata nel 1851, e dal 1876 ubicata a San Lorenzo de El Escorial, Comune della Comunità di Madrid.

Per chiudere: il “Manjar blanco de los Reyes Católicos”, una piacevole pietanza cremosa, la preferita, nel Medioevo, dalle Regine e dai Re, e la selezione di “Petit Foursdella Casa.

Affinché l'esperienza del nuovo Menu Degustazione sia ancor più globale, piacevole e fascinosa, il bravissimo Juan Diego Sandoval, gran Maestro di Sala, ha adottato un nuovo e preziosissimo servizio, che include le porcellane Russe, le stoviglie di La Cartuja de Sevilla e di Limoges, le posate d'argento, nonché piatti e vassoi sempre in argento. Le ceramiche, vassoi e posate sono sempre diverse e seguono il servizio, come variano anche i bicchieri a secondo del contenuto o la tipologia del vino scelto; tovaglioli e posate sono serviti a temperature ideali. Lo Staff del Ristorante è gentilissimo, disponibile e di grande professionalità.

Un'esperienza culinaria estremamente raffinata che combina fantastici sapori a un’estetica straordinaria, il tutto in perfetta armonia.

In abbinamento a così tante gustose meraviglie non poteva mancare la super selezione di Vini, fatta da un grandissimo esperto come Rafael Sandoval, che completa questa esperienza gastronomica eccezionale rendendola superlativa.

La Cucina del grande Chef Mario Sandoval è fatta innanzitutto di materie prime straordinarie che rispettano le stagionalità. La semplice e delicata naturalezza proveniente dalla “tradizione familiare” unita alla sapiente capacità di combinare con maestria e creatività i vari sapori ne fanno una “cucina identitaria” con uno stile che suscita immediatamente nell’ospite un’approvazione incondizionata.

Assaporare il nuovo Menu Degustazione “Madridal Restaurante Coque” (Due Stelle Rosse e Una Verde Michelin) a Madrid, in Spagna, uno dei migliori Ristoranti del Mondo e uno dei miei preferiti, del grande Chef Mario Sandoval e dei suoi bravissimi Fratelli Rafael e Juan Diego, è un’esperienza assolutamente imperdibile: in una atmosfera assolutamente magica ed elegante potrete godere di pura poesia gastronomica.

https://restaurantecoque.com/

https://www.youtube.com/watch?v=NYKWiPptE7E


Restaurante "Coque" a Madrid: Una delle Sale  (Foto Coque) 

Una Vista della Magnifica Cantina  (Foto Coque)
 
Lo Chef Mario Sandoval Insieme a Giorgio Dracopulos

Chanfaina e Quebrantos.....  (Foto Coque)

Crostatina di Fagiano.....  (Foto Coque)

Baccello Croccante con Piselli Lacrimosi.....  (Foto Coque)

Zuppa Sefardita con Garbanzos Pedrosillanos e Adafina (Foto Coque) 

Scapece Antica di Baccalà.....  (Foto Coque)

Maialino da Latte.....  (Foto Coque)

Ginestada di Frutta Secca.....  (Foto Coque)

Juan Diego, Rafael e Mario Sandoval  (Foto Coque)


sabato 7 giugno 2025

“VIGNA MICHELANGELO” LA VIGNA URBANA A FIRENZE: UNA MAGNIFICA REALTÀ DELL’AZIENDA VITIVINICOLA “DONNE FITTIPALDI”.




Nello straordinario mondo della Viticoltura (l'insieme delle tecniche agronomiche che regolano la coltivazione delle viti e la conseguente produzione di uva sia da tavola sia da vino) esiste una particolarissima tipologia di Vigne denominata Vigne Urbane”.

Le “Vigne Urbane” sono dei curatissimi piccoli polmoni, delle preziose micro oasi verdi ubicate all’interno delle aree metropolitane, lodevoli esempi di rigenerazione urbana a beneficio dei territori dove sono ubicate. Sono, quasi sempre, piccole riserve naturali e protette che danno vita a speciali biodiversità, proteggendo, e in alcuni casi rigenerando, un prezioso patrimonio agricolo di inestimabile valore storico e socio/culturale. Queste vigne Cittadine sono l’ambiente naturale per far sviluppare anche rare e particolari tipologie tra le varietà di “vitis vinifera” (vite comune o euroasiatica) come i cosiddetti “vitigni reliquia” (circa quindici varietà di uva Siciliana con qualità diverse e uniche) o biotipi quasi scomparsi nel panorama “ampelografico” di un determinato territorio.

Il termine “ampelografia” deriva dal Greco antico (ampelosvite e grafia = descrizione) è la disciplina che studia, identifica e classifica le varietà dei vitigni, basandosi sul riconoscimento delle caratteristiche morfologiche delle diverse varietà di vite, mettendole in relazione alla zona di provenienza quando ciò è possibile.

Nel Mondo il fenomeno delleVigne Urbane” è in crescita, se ne contano oltre 150 ubicate all’interno dei confini municipali di grandi Città e Capitali sparse in ben 35 Nazioni, con una dimensione totale che supera i 600 ettari. Le “Vigne Urbane” in Europa sono 108 di cui ben 32 sono in Italia divise in 15 Città.

Tra le Vigne più particolari del Mondo posso citare tra le tante e solo a titolo di esempio: - la Francese, a Parigi, “Vigne du Clos Montmartre”, nata all’inizio dell’XI Secolo quando c’erano solo alcune piccole casette e mulini, dove da sempre la vendemmia (Fête des Vendanges) è aperta al pubblico ed è una grande e bella festa, con artisti di strada e degustazioni; - l’AmericanaRooftop Reds” a New York situata sul tetto del “Brooklyn Navy Yard”, un complesso di edifici ex cantieri navali oggi trasformati in luoghi per attività commerciali, dove le viti sono state disposte in 42 grandi vasi tecnici che coprono una superficie di circa 1.380 metri quadrati; - l’Italiana Etna Urban Winery” dolcemente adagiata sulle pittoresche pendici meridionali del maestoso Vulcano Etna e immersa nel tessuto Urbano di Catania, nata nel 2018 grazie a sette cugini che hanno deciso di riportare in vita l’Azienda Vitivinicola di Famiglia dismessa negli anni ‘60 dopo quasi 300 anni di attività; - la “Vigna del Gallo” all’Orto Botanico di Palermo, testimonianza tangibile della biodiversità della Sicilia, un’area di circa 200 metri quadri che custodisce vitigni autoctoni e vitigni reliquia, ben 95 biotipi; - la “Vigna di San Martino” nel Centro Storico di Napoli con accesso diretto da Corso Vittorio Emanuele, con i suoi sette ettari è il secondo vigneto urbano più grande d’Europa e oltre alla vigna, ha anche un uliveto, un agrumeto, un orto, una fattoria didattica (con asini, cavalli, anatre, galline e pulcini). 

Il 30 Maggio 2019 è nata, grazie a un gruppo grandi appassionati, la “Urban Vineyards Association” che oggi ha come Presidente Nicola Purrello, (Direttore e Co-fondatore di Etna Urban Winery”).

L’Internazionale Urban Vineyards Association (UVA) ha l’intento di tutelare il patrimonio rurale, storico e paesaggistico rappresentato dalle vigne urbane e di valorizzarlo sotto il profilo culturale e turistico, rendendolo produttivo per la collettività e per il futuro nel rispetto dell’ambiente, attraverso politiche vitivinicole e sociali di integrazione e sostenibilità. Le Vigne non sono solo un dolce paesaggio collinare ma possono essere anche in Città il verde inaspettato che ti sorprende nella giungla di cemento, un verde con un forte legame con la tradizione e la terra, un verde che trasforma i confini della città in colorati orizzonti nella città stessa. Le “Vigne Urbane” sono coltivazioni uniche all’interno di un’area metropolitana.

Una tra le più panoramiche e prestigioseVigne Urbane si trova a Firenze.

Firenze oltre a essere il Capoluogo di quella fantastica Regione denominata Toscana, è anche uno straordinario concentramento storico/culturale a cielo aperto che tutto il Mondo ammira. Impossibile elencare tutte le meraviglie che si possono trovare a Firenze cito solo uno dei Luoghi più incantevoli della Città: “Piazzale Michelangelo”.

Piazzale Michelangelo”, il più suggestivo punto di osservazione del bellissimo panorama della Città di Firenze. Il Piazzale, realizzato dal 1869 su disegno dell'Architetto Fiorentino Giuseppe Poggi (1811 - 1901), è adagiato a 104 metri sul livello del mare su una dolce collina appena a sud del Centro Storico Cittadino, si raggiunge in auto percorrendo il verdeggiante Viale Michelangelo o a piedi salendo le scalinate monumentali dette “Rampe del Poggi” che partono da Piazza Poggi nel Quartiere di San Niccolò.

Proprio a pochi passi da Piazzale Michelangelo scendendo verso il Centro per l’omonimo Viale alberato, a sinistra, al Civico 74, c’è una magnifica Villa, dotata di un meraviglioso giardino con vista mozzafiato su Firenze. La Villa era del Commendatore e Cavaliere del Lavoro Mario Fittipaldi Menarini oggi è della Figlia la straordinaria Maria Fittipaldi Menarini.

Maria Fittipaldi Menarini e le sue quattro bellissime figlie, Carlotta, Giulia, Serena e Valentina sono, tra tante altre cose, le Titolari dell’Azienda Vitivinicola Donne Fittipaldi.

La Storia dell’Azienda Donne Fittipaldi ha inizio nel 2004, quando la Famiglia Fittipaldi Menarini decise di acquistare dei Terreni sulla Costa Toscana in Provincia di Livorno nel Comune di Castagneto Carducci, più precisamente nella Frazione di Bolgheri.

Bolgheri, adagiata al centro della Maremma Livornese e sulle ultime propaggini delle Colline Metallifere, è un caratteristico e antichissimo Borgo edificato su una modesta altura attorno al Castello Medievale; si raggiunge percorrendo un famoso, suggestivo, lungo e diritto Viale dei Cipressi. La fama dei Vini prodotti a Bolgheri è da anni ormai consolidata nel Mondo ma non è il motivo principale della scelta di questo Territorio da parte della Famiglia Fittipaldi Menarini per impiantare vigne e olivi. “Bolgheri è soprattutto uno stato d’animo, un modo di vivere”, si legge così nella presentazione del Consorzio per la Tutela dei Vini DOC Bolgheri e DOC Bolgheri Sassicaia e Maria Fittipaldi Menarini con le sue quattro Figlie se ne sono rese immediatamente conto fin dalla loro prima visita e sono restate affascinate dal luogo, dal clima, dall’atmosfera, dalla luce del mare che si riflette sulle vigne, dai panorami struggenti, dai profumi, dai borghi medievali e dalla gentilezza degli abitanti.

L’AziendaDonne Fittipadi” ha Sede nella “Tenuta la Pineta” sulla Via Bolgherese e si estende su 46 Ettari nel cuore dellaDenominazione Bolgheri”. Circa 10 Ettari sono di Vigne, ma ci sono già progetti di ulteriore espansione, poi c’è l’Oliveta con oltre 1.200 piante da cui viene prodotto il loro ottimo Olio Extra Vergine di Oliva. Nella Tenuta si producono, con basse rese per pianta e selezione maniacale delle uve, Vini di assoluta levatura con quei “vitigni bordolesi” che hanno dimostrato di offrire risultati qualitativi altissimi nei terreni Bolgheresi.

Ma torniamo nella stupenda Villa di Viale Michelangelo a Firenze dove Maria Fittipaldi Menarini insieme alle Figlie, con il supporto del mitico Gianni Mercatali, maestro eccelso di comunicazione, dell’Enologo  Emiliano Falsini e del Tecnico Agronomo Stefano Bartolomei, hanno voluto far nascere una prestigiosa “Vigna di Città”, una "Vigna Urbana" (Vigna Michelangelo), il primo progetto di Vigneto Urbano a Firenze, mettendo a dimora nel mese di Marzo 2024 settecento selezionatissime barbatelle di vitigni classici Toscani: 300 viti di Sangiovese, 100 di Foglia Tonda, 150 di Canaiolo, 100 di Pugnitello e 50 di Colorino del Valdarno.

Dall’analisi del terreno della nuova Vigna è risultato che è del tutto equiparabile alle migliori zone delChianti Classico”. Le barbatelle crescono con il metodo ad alberello in un vigneto realizzato ad anfiteatro che costituisce un accogliente e panoramicogiardino”. La prima vendemmia ci sarà nel 2027, si riempirà una botte che verrà vinificata nel 2028, ma le 700 bottiglie che si otterranno non saranno messe in commercio, bensì vendute tramite aste internazionali e il ricavato verrà destinato a finalità benefiche di sostegno sociale.

Da sottolineare il fatto che numerose barbatelle sono stata specificatamente denominate con i nomi di alcuni dei Giornalisti più noti e rappresentativi del mondo del Vino Italiano e Internazionale e di alcuni personaggi illustri. Anche il sottoscritto ha avuto il grande onore di averne una con il nome.

Questa nuova iniziativa è un impegno estremamente intelligente e importante per "Donne Fittipaldi" volta al recupero dell’antica viticoltura cittadina da sempre presente nella Città di Firenze, straordinaria culla del Rinascimento, dove il vino ha sempre rappresentato nel corso della storia un importante segno distintivo.

Recentemente, a metà Maggio 2025, Maria Fittipaldi Menarini e le Figlie, hanno voluto festeggiare il “Primo Anno di Vigna Michelangelo”, con un piacevolissimo e ricco ricevimento, accogliendo Giornalisti e Amici presso la Villa di Viale Michelangelo. Una bellissima giornata di sole ha permesso di ammirare ancor di più il panorama mozzafiato. Tutti i presenti hanno avuto il piacere di fotografarsi, in vigna, con le barbatelle che portano i rispettivi nomi.

Un’operazione decisamente prestigiosa sotto tutti i punti di vista “Vigna Michelangelo”, la “Vigna Urbana” di "Donne Fittipaldi" a Firenze, che si aggiunge a quelle di altre Città Italiane come Milano, Napoli, Torino, Venezia, Siena, Catania e Palermo, o estere come Berlino, Praga, Parigi, Lione, Avignone, Londra, Barcellona, Stoccarda, Salonicco, Shangai, Cleveland e New York, tutte riunite nel già citato circuito della Urban Vineyards Association (UVA). 

Vigna Michelangeloa Firenze, di Maria Fittipaldi Menarini e delle Figlie Carlotta, Giulia, Serena e Valentina, rispecchia esattamente Loro essendo assolutamente magnifica ed estremamente fascinosa.

https://donnefittipaldi.net/

https://www.youtube.com/watch?v=b5Ae0eIqEwo


Firenze "Vigna Michelangelo" (Foto DF)

La Villa Padronale

Il Bellissimo Giardino della Villa 

Giulia Bighini Menarini con Giorgio Dracopulos

"Vigna Michelangelo": Una Vista della Vigna

"Vigna Michelangelo": Giorgio Dracopulos in Vigna

"Vigna Michelangelo": La Barbatella con il Mio Nome (Foto DF)
 
Firenze "Vigna Michelangelo": Il Panorama Mozzafiato

Maria Fittipaldi Menarini con le Figlie  (Foto DF)


martedì 3 giugno 2025

CON “MIGNON” LA MIGLIORE TRADIZIONE PASTICCERA NAPOLETANA ARRIVA NEL CUORE DI MILANO.




Il Capoluogo della Regione Lombardia è Milano, oggi anche Città Metropolitana, una delle aree più popolose d’Europa rientrando infatti tra le 20 Città Europee più grandi. Milano è il principale centro economico, industriale, finanziario Italiano oltre a essere ai vertici dell’editoria e anche del circuito musicale mondiale grazie alla stagione lirica del mitico “Teatro alla Scala” con la sua lunga tradizione operistica. Milano è tra i principali Poli Fieristici Europei ed è considerata una delle Capitali Mondiali della Moda.

Con così tanti pregi Milano è una delle mete del Turismo Internazionale, figura tra le 40 Città più visitate al Mondo attestandosi seconda in Italia dopo Roma e quinta nell'Unione Europea. Una tale Città non poteva non avere un’accoglienza dalle mille sfaccettature al fine di coprire qualsivoglia richiesta e ciò ha favorito l’apertura di Locali e Alberghi di ogni tipo e livello.

Nel cuore del Capoluogo Meneghino (“Meneghinomaschera popolare Milanese diventata un simbolo della Città) è stata inaugurata da poche settimane, in Corso di Porta Romana 48, praticamente di fronte alla Basilica dei Santi Apostoli e Nazaro Maggiore comunemente detta “Basilica di San Nazaro in Brolouna delle più antiche Chiese della Città, un nuovo e prestigioso punto vendita della Catena di PasticcerieMignon”.

Corso di Porta Romana a Milano è una tra le più importanti e storiche Vie centrali della Città, inizia in Piazza Missori, nei pressi di Piazza del Duomo, e termina in Piazza Medaglie d'Oro presso l'antica “Porta Romana” (una delle sei antiche Porte di Milano ricavata lungo i Bastioni Spagnoli del XVI Secolo) detta anche “Porta Imperiale” in quanto porta principale, da qui infatti partiva la strada per Roma.

Siamo proprio nel sofisticato Quartiere di Porta Romana” oggi rinomato per gli esclusivi negozi di moda e alimentari, nonché per l'animata vita notturna, uno dei migliori food districtdella Città, con wine bar trendy, raffinati ristoranti regionali ed etnici e un vivace mercato settimanale (il venerdì). Un Quartiere molto fascinoso e accogliente più volte scelto anche come ambientazione cinematografica.

Mignon” è un Marchio nato nel 2016, per volontà di Maria Acquaviva, che poggia sulle solide fondamenta dell’Azienda Dolciaria fondata negli anni Novanta dal Papà di Maria, Salvatore, e che oggi è guidata dal Marito di Lei, Carlo Antonio: una realtà che si è sempre distinta nel panorama nazionale per la produzione di dolci di altissima qualità, unendo la fedeltà alla tradizione con la capacità di innovare e adeguare i propri prodotti al gusto moderno, operando con la cura di un laboratorio artigianale, sia nell’attenta selezione degli ingredienti che nella scelta di una linea di responsabilità sociale e ambientale.

Mignon” nasce proprio dall’esperienza di questa antica Famiglia di Pasticcieri Napoletani, tra i più certificati per qualità e responsabilità, noti per la cura artigianale delle proprie ricette e per la scelta attenta delle materie prime. Le ricette di “Mignon” sono fedeli alla tradizione ma, all’interno dei laboratori, maestri e tecnici lavorano quotidianamente per adeguarli al gusto contemporaneo.

Il 29 Maggio 2016 (una domenica, perché la domenica è giorno di chi parte e di chi torna) “Mignon” ha aperto il suo primo punto vendita all’interno della Stazione Centrale di Milano, più precisamente al Binario 4. Successivamente sono arrivate altre aperture: di fronte al Binario 20 della Stazione Porta Nuova di Torino, nell’atrio biglietteria della Stazione Termini a Roma, con un punto vendita ancora più grande, bello e innovativo, e al Terminal 3 dell’Aeroporto di Roma-Fiumicino.

Con l’inaugurazione Milanese, nel Mese di Marzo 2025, in Corso di Porta Romana 48, “Mignon -Eccellenze Napoletane” è uscita dalle Stazioni approdando nel “salotto buono” di una grande e fascinosa Città.

Il nuovo Locale di Porta Romana nasce con l’intento di offrire un'esperienza assolutamente coinvolgente in tutti i sensi, dove gusto, memoria ed emozione si intrecciano in un connubio perfetto. Il concept architettonico riflette questa filosofia, trasformando lo spazio in un ambiente che rievoca il calore e l’eleganza delle pasticcerie di un tempo. Il progetto realizzato da esperti professionisti come l’Architetto Walter Brunetto dello studio AMW Architettura e l’Architetto Valentina Pelizzetti, esprime un equilibrio tra tradizione e modernità.

Il cuore pulsante del Locale è il grande Banco Pasticceria all'ingresso, caratterizzato dal “Blu Mignon”, una tonalità che richiama le Ceramiche di Vietri e il Mare del Golfo di Napoli: un elemento fascinoso e scenografico che accoglie i clienti con una ricchissima esposizione di dolci e specialità partenopee. Vicino al primo anche il Banco Caffetteria lungo la parete prospiciente la strada, visibile dall’esterno, invita a un momento di pausa tra caffè e dolci prelibatezze. Entrambi i banchi sono incorniciati da boiserie con specchi anticati e mensole in metallo, che amplificano lo spazio e donano profondità all'ambiente.

L’attenzione ai dettagli si traduce nell’utilizzo di materiali raffinati, come il prezioso “Marmo Calacatta Oro” per i piani dei banchi e dei tavolini, la boiserie in legno chiaro con inserti in velluto, e un’accurata selezione di arredi che include sedie in legno di faggio con morbide imbottiture in velluto e panche molto accoglienti. La carta da parati aggiunge un tocco di calda intimità e prestigiosa sofisticatezza. Particolare attenzione è stata riservata alla luce, con lampade in vetro soffiato firmate (Cangini e Tucci) che valorizzano con i giusti toni ogni angolo del locale e donano un’atmosfera festosa e accogliente. Elemento distintivo è la presenza di opere d’arte in porcellana di Capodimonte, realizzate appositamente per “Mignon” dai Maestri della Real Fabbrica (come la figura di Partenope) che impreziosiscono lo spazio con un tocco di esclusività e valorizzano l’identità culturale di “Mignon”. Il richiamo alla tradizione si ritrova anche nei bellissimi e artistici vasi in vetro ricolmi di confetti colorati e caramelle, mentre la possibilità di personalizzare i pacchetti dei pasticcini con nastri colorati rende ogni acquisto un piccolo rito di bellezza e cura.

Con questa “nuova sede” nel cuore di MilanoMignon” diventa parte integrante della vita di uno dei quartieri più vivaci della Città, regalando momenti di dolcezza a colazione, a pranzo, a merenda e all’ora dell’aperitivo o in qualsiasi altro momento della giornata.

Mignon” a Porta Romana si presenta con un’offerta davvero prestigiosa, gustosa e ricca, un viaggio di sapori che unisce la magnifica tradizione partenopea ad altri straordinari classici della pasticceria Italiana.

Entrare daMignonvuol dire regalarsi, in un ambiente curato e confortevole, un momento di straordinaria golosità e relax, in qualsiasi istante della giornata, gustando delizie come: - i Cornetti Integrali; - i Cornetti Classici alla crema, al pistacchio o al cioccolato; - le Tartellette alla frutta; - i Bignè al cioccolato; - le Cassatine; - i Cannoli; - le Code d’Aragosta (variazione sul tema delle sfogliatelle ricce) farcite in tanti modi diversi (crema, cioccolato, ricotta, caramello salato, pistacchio); - le Sfogliatelle Ricce Classiche, famose per le onde dorate di pasta fillo e il ripieno profumato di ricotta, semola, canditi (fatti in casa) e cannella; - le Sfogliatelle Frolle, dalla consistenza più morbida e avvolgente; - la Pastiera Napoletana, dolce simbolo di Napoli; - la Caprese al Cacao, una delizia soffice a base di mandorle, cioccolato fondente e cacao amaro; - le Zeppole alla crema; - i Babà Mignon, che aggiungono un ulteriore tocco di genuinità partenopea.

Oltre ai classici della pasticceria, chi entra da “Mignon” può scoprire golose specialità salate come toast, tramezzini, sandwich e insalate, ideali per un pranzo veloce o uno spuntino sfizioso. Infine da “Mignon” c’è anche un “mare” di: caramelle, gelatine, confetture, biscotti, cioccolato e confetti.

Attenta a soddisfare ogni esigenza, “Mignonserve anche prodotti senza glutine e per vegani, in modo che tutti possano trovare il proprio momento di golosa felicità.

Oggi “Mignon” non è solo sinonimo di eccellenza pasticcera, ma anche di un profondo impegno verso le persone e l’ambiente. Fin dal primo giorno l’Azienda ha investito moltissimo su valori come l’inclusione, la formazione continua e la collaborazione, creando opportunità di lavoro e di crescita professionale soprattutto per i più giovani.

La sostenibilità è un altro pilastro fondamentale, “Mignon” infatti si impegna a ridurre al minimo l’impatto ambientale scegliendo materie prime di alta qualità provenienti da fornitori certificati, prediligendo imballaggi biodegradabili e biocompatibili per l’asporto, e curando la manutenzione di macchinari e attrezzature in modo preventivo, così da abbattere gli sprechi. Ogni fase della produzione, dalla preparazione del caffè al mattino fino alla programmazione delle forniture, è studiata per limitare i consumi energetici e ottimizzare la gestione delle materie prime. Anche la Sede Amministrativa segue politiche di dematerializzazione, riducendo il più possibile l’uso di carta e toner, e ogni nuovo punto vendita è pensato per rispettare elevati standard di efficienza e sicurezza.

Chiare e sincere le parole di Maria Acquaviva, Fondatrice e CEO diMignon”: “Siamo entusiasti di accogliere i Milanesi nella nostra nuova Casa di Porta Romana, il nostro desiderio più forte è di regalare a chi entra un sorriso, un profumo, che ricordi l’essenza magnifica di Napoli, e un momento di dolce evasione che renda la giornata più speciale, proprio come accade quando si è in un salotto a casa di amici”.

Mignonnel cuore di Milano, e non solo, ha nel nome l’essenza stessa del suo Marchio, ovvero piccole porzioni ma grandi sapori per un’idea di Pasticceria che ha saputo unire in modo eccelso la Tradizione Napoletana più autentica all’alta qualità delle materie prime e alle esigenze della clientela contemporanea.

https://mignonitaly.com/


"Mignon" a Porta Romana, Milano: Eleganza e Stile (Foto Mignon)

 Il Banco Pasticceria  (Foto Mignon)

 Il Banco Caffetteria  (Foto Mignon)

"Mignon": Un Servizio Accurato  (Foto Mignon)

"Mignon": Sinonimo di Eccellenza Pasticcera  (Foto Mignon) 

 La Mitica Pastiera Napoletana  (Foto Mignon)

 Un Mare di Delizie  (Foto Mignon)
 
Nuovo "Mignon" a Porta Romana, Milano  (Foto Mignon) 


martedì 27 maggio 2025

“PARADIS AGRICOLE” A PIETRASANTA (LU): UN MAGNIFICO E SUPER ACCOGLIENTE PARADISO DI NOME E DI FATTO.




Pietrasanta in Provincia di Lucca è un antico Comune Toscano di origine Medievale che risale alla metà del XIII Secolo (oggi ha circa 25.000 abitanti) oltre a essere il Capoluogo della Versilia (in senso stretto la parte Nord-occidentale della Provincia Lucchese adagiata sul Mare) è una vera e propria Città d’Arte. Ciò deriva sia dal suggestivo Centro Storico, ricco d’importanti, antichi e bellissimi monumenti mantenuti nelle migliori condizioni, sia perché è diventato un polo d’attrazione per Artisti provenienti da tutte le parti del Mondo, essendo da secoli un centro famoso per la lavorazione del marmo e del bronzo.

Il Comune ha 15 Frazioni, Marina di Pietrasanta, ubicata a circa 3,5 Km. dal Centro di Pietrasanta, è tra le più conosciute. Marina di Pietrasanta si allunga con la sua spiaggia di sabbia finissima, per circa 5 Km., adagiata sull’accogliente Costa Versiliese, si divide tra i forti sentori di salsedine e gli inebrianti profumi e aromi mediterranei provenienti dalla pineta che l’abbraccia vicinissima all’arenile. Una Località famosa nel Mondo grazie al suo clima gradevole, alle moltissime e confortevoli strutture di accoglienza (naturali, ristorative, alberghiere, ludiche e balneari) che ne fanno una meta particolarmente ambita.

In questo meraviglioso contesto geografico ancor più esaltato dalla fantastica cornice delle Alpi Apuane che, con le loro magiche e frastagliate vette, lo dominano alle spalle, a metà strada tra Pietrasanta Centro e Marina di Pietrasanta in piena campagna è ubicata l’Azienda Agricola e AgriturismoParadis Agricole”.

Paradis Agricole” è una straordinaria Eco-Azienda Biologica inaugurata nel 2021 ma realizzata, con grande amore e passione, in diversi anni di impegnativi lavori, da due personaggi fuori dal comune per intelligenza e capacità: i Francesi Alain Cirelli e Laurent Flechet.

Alain Cirelli, che in prima persona si occupa di supervisionare tutte le sue attività, è Francese con chiare origini Italiane, oltre all’estremo gusto per la natura e l’arte ama tutto ciò che è bello e buono.

Alain Cirelli è nato, in piena estate del 1967, a Chambery, antico Centro fondato dai Romani e oggi il Capoluogo del Dipartimento Francese della Savoia, che sorge in una Vallata Alpina compresa tra i Massicci dei Bauges a Est e della Chartreuse e di Belledonne a Sud, alla confluenza del Fiume Leysse con l'Albane. La Savoia era Italiana ma nel 1860 fu ceduta da Vittorio Emanuele II alla Francia insieme a tutti i territori a Ovest delle Alpi come contropartita per l'aiuto garantito da Napoleone III al Regno di Sardegna nel corso della Seconda Guerra d'Indipendenza Italiana che fu combattuta. contro l'Austria dal 27 Aprile al 12 Luglio 1859.

Il Nonno di Alain, Romeo, era nato nel piccolo Comune Lombardo di Bozzolo in Provincia di Mantova ma negli anni ’20, per motivi politici, espatriò con la moglie, Luigia Gerelli (detta Bice) a Modane, altro piccolo Comune della Savoia ubicato vicino al Confine Italiano

A Modane la Nonna di Alain aprì un Bistrot dove proponeva con successo “pasta e piatti semplici di Cucina Italiana”. In anni successivi il Babbo di Alain, Michèl, si trasferì a Chambery dove vendeva auto e camion e la Mamma, anche se aveva delle sorelle con attività Alberghiere e Ristorative a Modane, si impiegò come stenodattilografa e segretaria presso una grande Azienda di Spedizioni, la “Danzas”. Agli inizi degli anni ’70 i Genitori di Alain decisero che era giunto il momento di cambiare completamente vita e aprirono un Albergo (30 camere) con Ristorante, “Il Grande Cervo”, ad Aix-les-Bains, antico Centro Termale sulle sponde del Lago del Bourget e ai piedi delle Alpi.

L’Albergo della Famiglia Cirelli era defilato rispetto al centro abitato di Aix-les-Bains ma ubicato strategicamente sull’unica e transitata strada che collegava il Nord con il Sud della Francia. Alain praticamente è nato nell’Albergo di Famiglia, fin da piccolissimo (6 anni) fiero della sua uniforme rossa accompagnava gli ospiti alle camere, crescendo volle essere sempre più coinvolto facendo praticamente di tutto e andando anche in cucina dove ha iniziato come lavapiatti. Alain benché a scuola andasse bene aveva un solo desiderio e così un giorno disse al suo Babbo: “Voglio fare il Cuoco”.

La straordinaria carriera di Alain Cirelli iniziò quando era poco più che sedicenne, un anno dopo quella particolare occasione familiare (la cena al RistoranteLasserre” per i festeggiamenti del Fratello maggiore, Jean Francois, che si era Diplomato all’École Nationale d’Administration) che gli permise di entrare come apprendista nella Cucina proprio del mitico (aperto nel 1942, Tre Stelle Michelin) RistoranteLasserre” di Parigi dove rimase per circa due anni, alternando Scuola (École Supérieure de Cuisine Française di Parigi) e lavoro, facendo una esperienza davvero fantastica.

Successivamente, dopo il servizio militare, Alain, grazie alla sua bravura e salendo sempre di ruolo ha lavorato, tra il 1986 il 1990, in altri famosissimi e “stellatiRistoranti di Parigi come il “Faugeron” e “Le Carré des Feuillants”, e a Ginevra, in Svizzera, a “Le Chat-Botté”. Nel 1990 riuscì a entrare come Chef de Partie in un magnifico e super premiato Ristorante Parigino dove aveva sempre sognato di andare “L’Ambroisie” di Bernard Pacaud. Dopo due anni, grazie alla Famiglia Pacaud, Alain Cirelli, volò negli Stati Uniti per una brevissima esperienza al mitico Ristorante di Sirio MaccioniLe Cirque” a New York. Dagli Stati Uniti in Italia dove, nel periodo di Pasqua del 1992, Alain Cirelli, entrò in un altro tempio della Ristorazione Mondiale, all’“Enoteca Pinchiorri” di Firenze, dove fino al 1998 ha lavorato con Chef straordinari come Carlo Cracco, Italo Bassi e Riccardo Monco. Proprio in quegli anni gli Chef Italiani fecero conoscere ad Alain, tra tante meraviglie non solo Toscane, le speciali e fascinose prerogative di un Territorio magnifico come la Versilia di cui Alain si innamorò.

Tornato a Parigi fino al 2001 è stato Chef de Cuisine al bellissimo Relais & ChâteauxSaint James”. Successivamente ha aperto nel fascinoso e vivace Quartiere Parigino di Montparnasse un suo Bistrot: “Natacha”. Negli anni successivi Alain Cirelli si è occupato, nel “Gruppo Bertrand” (oltre 800 Locali, una grandissima Società di distribuzioni alimentari e grandi Alberghi, con oltre sessantamila dipendenti) di creare e seguire alcuni nuovi e importanti Locali non solo a Parigi.

Nel 2007 Alain Cirelli, ormai diventato anche imprenditore, creò il format “Culinary Events” dove ha tenuto corsi di cucina, organizzato eventi culinari e offerto servizi di consulenza e formazione. Di fronte al successo ottenuto nel settembre 2011 ha aperto, sempre a Parigi, in Rue de Paradis 54, “Le Purgatoire”, un ampio loft per eventi, un incrocio tra arte culinaria e arte contemporanea, dove una straordinaria accoglienza favoriva serate cocktail, seminari, corsi di cucina e cene private.

Ma l’amore per l’Italia e la Versilia, dove veniva sempre più frequentemente, hanno condizionato definitivamente la vita di Alain Cirelli. Dopo aver acquistato con il suo compagno Laurent una prima casa in collina, a Capezzano Monte, una Frazione collinare del Comune di Pietrasanta da cui si gode un panorama mozzafiato, ha voluto cambiare completamente vita realizzando in uno splendido e antico immobile in Piazza Francesco Crispi 11 a Pietrasanta, ilParadis Pietrasanta Hotel”.

Il “Paradis Pietrasanta Hotel” inaugurato nell’estate del 2021 è un Boutique Hotel con 12 tra camere, suites e appartamenti, bellissimi e dotati di ogni comodità, uno splendido e curatissimo giardino e la ristorazione aperta a tutti con un accoglientissimo Bar e Cocktail Bar, un Ristorante ubicato nel cuore del Palazzo, nella vecchia sala d’armi, suggestivamente decorato con calchi in gesso di decine di statue antiche. Lo Chef del Ristorante è il bravissimo Alessio Bachini (classe 1985).

Contemporaneamente all’Hotel, nel 2021, ha preso vita anche l’altro straordinario progetto di Alain Cirelli e Laurent Flechet, con l’apertura diParadise Agricole”.

Il “Paradis Agricole” si trova in Via Bugneta 110, sempre nel territorio Comunale di Pietrasanta (LU), è totalmente immerso nella natura ma al tempo stesso è comodissimo da raggiungere, dista circa un chilometro dall’Uscita Versilia dell’Autostrada Azzurra (A12), circa tre chilometri dal Centro di Pietrasanta e meno di tre chilometri dal Mare di Marina di Pietrasanta.

Paradis Agricole” è una fantastica oasi di pace e di relax tra le Apuane e il Mare, un Agriturismorural-chic” che si sviluppa in 9 Ettari di campi curatissimi, un luogo assolutamente speciale per gli amanti della campagna Toscana. Una realtà unica che ingloba un “Antico Casale Toscano” (risale al Settecento) di circa 800 mq., con al pian terreno diverse Sale di accoglienza: Sala da Pranzo (con il grande tavolo da pranzo e la grande cucina a vista), un’area comune che è al contempo Sala Giochi (calcio balilla e biliardo), la Sala di lettura, il bellissimo ambiente Bar con le grandi vetrate, le poltrone e i divani. Ai piani superiori, che un tempo fungevano da abitazione della famiglia e più in alto da granaio e stagionatura di salumi, sette bellissime camere, ognuna con il suo grande bagno privato, arredato in elegante marmo di design: tutte portano nomi di fiori.

Altre camere sono poi sistemate in due Casette nel giardino: due nellaCasa delle Erbe” (una Dependance indipendente sviluppata su un unico piano di circa 90 mq.) e una nellaMimosa”. I “Giardini del Casale” ospitano anche un’ampia e panoramica Piscina con Sauna, un romanticissimo “Biolago” con getti d’acqua e suggestive ninfee ubicato tra bellissimi salici piangenti e i “Viali Alberati” da percorrere a piedi passeggiando immersi nella natura.

Oltre a tutto ciò il “Paradis Agricole” ha anche un’ampia “Zona Eventiparticolarmente attrezzata che si compone da una grande Serra tutta in acciaio e vetro di ben 1100 mq, con la grande “Gipsoteca” di 700 mq. (con una grande collezione di modelli, calchi in gesso e di sculture, come in uso agli studenti di belle arti, con anche una riproduzione del David di Michelangelo a grandezza naturale) e quella piccola di 400 mq., perfettamente adattabile per matrimoni e meeting come presentazioni di auto o eventi di ampia portata: nel 2024 ha ospitato Mercedes, Ferrari, Banca Mediolanum e un team del Giro d’Italia. La capienza ideale arriva a 450 persone, chi organizza può utilizzare un catering di propria scelta. Tutta la Zona è romanticamente circondata da un grande Uliveto e un ampio prato antistante in cui è possibile ospitare Eventi all’aperto con la meravigliosa vista sulle Alpi Apuane. Non mancano comodi e accessibili Parcheggi riservati.

A firmare i giardini, il parco, i campi e gli ingressi incorniciati fra piante e opere d’arte è stato Jean Mus, celebre Architetto Paesaggista Francese, il quale è riuscito a valorizzare al meglio la Location di “Paradis Agricole”.

Paradis Agricole” è un’Azienda Agricola Certificata Biologica dove in altre Serre (automatizzate per la termo regolazione) ci sono quattromila metri quadrati dedicati agli Orti dove vengono coltivati tra 57 e 65 tipologie di ortaggi, a rotazione per rispettare i dettami del biologico, senza l’uso di zolfo o rame ma neppure di macchine invasive. Poi, all’esterno si espande il frutteto con meli, peri, ciliegi, kiwi, aranci, fichi e albicocchi. Grandi spazi sono dedicati anche all’allevamento: 200 galline, da uova e da carne, compresi i polli Americani Amrocks dal caratteristico piumaggio, i tacchini, pecore, conigli di varie razze, anche molto belli a vedersi, le api. Le numerose arnie sono nei 9 ettari del Paradis e in altre zone dove l’Azienda possiede oliveti (ottimo il loro olio extra vergine di oliva) e terreni, fin sulle Colline di Capriglia. Tre asini sono protagonistid’ingresso” di un modello di fattoria didattica che si va instaurando in collaborazione con le Scuole Tecniche della Versilia. Tutto ciò che si produce alParadis Agricolefinisce sulle tavole dei loro Ristoranti e nel caratteristico loro Spaccio (tutto in legno in stile country) con libero accesso da Via Pisanica 99.

Il “Paradis Agricole” è uno splendido Agriturismo a tutti gli effetti non solo per delle rilassanti e piacevoli vacanze ma, su prenotazione, si apre ai visitatori che possono venire anche solo per passarvi una specialissima giornata.

Il “Paradis Agricoleviene gestito bene come una Casa, con grande amore, oltreché dai Titolari anche da una Squadra di professionisti, esperti e appassionati, come: la Pietrasantina Cristina Merli la bravissima “Cuoca di Campagna”, come ama definirsi, con la sua cucina tradizionale gustosa e sincera, Alessandro Marino Merlo l’Agronomo che sovrintende al funzionamento dell’Azienda, l’“Imprenditore AgricoloFilippo Francesconi, il Responsabile Orticolo Fabio Cima e l’Apicoltore Sandro Gori. Seguono e coordinano accoglienza ed eventi, con estrema cortesia e fascinosa disponibilità, Lucia Gordesco e Virginia Di Lelio.

Paradis Agricolea Pietrasanta (LU): un magnifico e super accogliente paradiso di nome e di fatto.

https://www.paradispietrasanta.it/it/eco-azienda


"Paradis Agricole" a Pietrasanta (LU)  (Foto PA)

Alain Cirelli  (Foto PA)

Lo Chef Alessio Bachini  (Foto PA)

La Cucina a Vista  (Foto PA)

La "Gipsoteca"  (Foto PA)

Jean Mus Architetto Paesaggista

 Il "Biolago"  (Foto PA)

Alain Cirelli con i Suoi Collaboratori

"Paradis Agricole": Una Speciale Accoglienza
 
La "Cuoca di Campagna" Cristina Merli con Giorgio Dracopulos

"Paradis Agricole": Un Paradiso di Nome e di Fatto (Foto PA)