sabato 19 luglio 2025

NUOVO RISTORANTE “RƎBIS” A DESENZANO DEL GARDA (BS): IL CIBO E LE SUE TRASMUTAZIONI OLTRE LA MATERIA.



L’Italia è certamente uno dei Paesi più belli del Mondo e tra le sue innumerevoli meraviglie naturali, per il fantastico panorama e il suo grande fascino, c’è il Lago di Garda.

Il Lago di Garda (o “Benaco”, dalla parola LatinaBenacus” con cui lo chiamavano gli antichi Romani) è il Lago più grande d’Italia (circa 370 km²), a settentrione si presenta stretto a imbuto inserendosi nelle Prealpi, mentre a meridione si allarga nell’Alta Pianura Padana fiancheggiato dalle Colline Moreniche (costituite da detriti accumulati e trasportati dai ghiacciai) che rendono ancor più fascinoso il paesaggio. Le sue sponde si dividono tra tre Regioni: Lombardia (Provincia di Brescia), Veneto (Provincia di Verona) e Trentino-Alto Adige (Provincia Autonoma di Trento).

Il Lago di Garda al suo interno racchiude altri “5 gioielli”, le Cinque piccole Isole: l’Isola del Garda (qui nel 1220 San Francesco d'Assisi fondò un Monastero), l'Isola di San Biagio (anche detta “dei Conigli” in quanto nel XVI Secolo vi erano numerosissimi conigli) ubicata all'estremità sud-orientale del Golfo di Manerba del Garda che nei periodi di secca è raggiungibile a piedi, l'Isola degli Olivi, l'Isola del Sogno (anch'essa raggiungibile a piedi nei periodi di secca) e l'Isola del Trimelone.

Vista la magnificenza del Territorio del Lago, la ricchezza della flora e della fauna locale sono state create sia Aree Protette sia Parchi e Giardini di grande rilevanza.

Già in Epoca Romana, in particolare a partire dal Primo Secolo dopo Cristo, erano presenti sulle sponde del Lago lussuose Ville concepite come luoghi dedicati all'otium, attività riservata alle classi dominanti, e allo svago, in ragione della felice naturalezza del contesto. Oggi il Lago di Garda è un'importantissima meta turistica visitata ogni anno da milioni di persone.

Tra i 26 Comuni (divisi tra le tre Province già citate), in gran parte piccoli o piccolissimi, che si affacciano sul Lago di Garda c’è “Desenzano del Garda”, ubicato nella Regione Lombardia, è il Comune più popoloso (con più di 29.000 Abitanti) ed è situato sulla sponda meridionale del Lago nella parte orientale della Provincia di Brescia.

La parte settentrionale del Comune, in cui sono collocati i centri abitati di Desenzano e Rivoltella, si affaccia sul basso Lago, mentre il resto del territorio si estende a sud dell'Autostrada A4 tra le Colline Moreniche. Il Comune si è chiamato “Desenzano” fino al 1862, quando con il Regio Decreto n. 830 del 7 Settembre 1862 fu rinominato “Desenzano sul Lago”. L'attuale denominazione “Desenzano del Garda” risale al Regio Decreto n. 1460 del 29 luglio 1926 quando nel quadro del riordino delle amministrazioni locali gli fu aggregato il territorio del soppresso Comune di “Rivoltella” portando il Confine di Desenzano a ridosso di Sirmione.

In questa zona gli insediamenti umani hanno origini antichissime visto che scavi archeologici, condotti nel 1873, hanno rinvenuto una stazione palafitticola risalente all'Età del Bronzo. Una Storia Secolare quella di Desenzano del Garda che ha visto accadimenti di ogni genere e, per la sua posizione strategica, anche moltissime Guerre con ovvie conseguenze di distruzioni e sofferenze.

Per tale motivo nel IX Secolo fu edificato il Castello di Desenzano”, con le sue quattro possenti torri angolari, una costruzione fortificata che anche oggi sovrasta il Centro abitato.

Oltre al Castello altre interessantissime tracce Storiche si ritrovano nel “Porto Vecchio” che fu costruito durante la Repubblica di Venezia, utilizzato storicamente per lo sbarco delle derrate alimentari e delle merci che è stato successivamente chiuso prima da un ponte levatoio e nel dopoguerra da un ponte in stile veneziano, è anche uno dei monumenti maggiormente fotografati della Cittadina. Oppure nel “Duomo di Santa Maria Maddalena” consacrato nel 1611 che ospita al suo interno preziosi affreschi di Andrea Celesti e una magnifica tela raffigurante l'Ultima Cena di Gian Domenico Tiepolo. In “Piazza Malvezzi” la principale Piazza della Città che risale al Cinquecento, opera dell'Architetto Giulio Todeschini, e in “Piazza Garibaldi” la Piazza attorno alla quale si sviluppato il “Quartiere di Capolaterra” ubicato nella parte occidentale del Centro Storico.

Sul lato Nord di Piazza Garibaldi scorre Via Giuseppe Garibaldi, sia in direzione Lago sia verso la Rotonda fiorita da cui parte Via Guglielmo Marconi e lateralmente altre Strade. Proprio nel tratto di Via Giuseppe Garibaldi in direzione della sopracitata rotonda ai Civici 31 e 33, dentro l’antico Palazzo Garibaldi, recentemente ha aperto un Ristorante molto interessante: “RƎBIS”.

In “Alchimia” (il complesso di conoscenze pratiche, filosofiche ed esoteriche che, sviluppatosi nel mondo Arabo e in Europa nel Medioevo, propugnò, tra l'altro, la trasmutabilità dei metalli vili in oro) il termine “Rebis” (o Re-bis), che deriva dal Latino "res bis" o "res bina" e significa "cosa doppia", indica il risultato di un matrimonio chimico, l'unione degli opposti, spesso rappresentato come un androgino a due teste, con caratteristiche sia maschili che femminili. “Rebis” è un simbolo potente nell'Alchimia, rappresentando il processo di trasformazione interiore e la ricerca dell'unità e dell'equilibrio. 

Il RistoranteRƎBIS” rispecchia perfettamente il suo nome, infatti nasce da un progetto gastronomico e di accoglienza molto particolare ideato e realizzato da due personalità con esperienze solo apparentemente contrapposte: lo Chef Giovanni di Giorgio e Alice Nicoletti, Ingegnere e Project Manager.

La scintilla è stata un incontro casuale che grazie alla passione comune per la cucina, la numerologia e l’arte, si è trasformato in amore e idea di vita. Alice e Giovanni hanno così deciso di realizzare il loro sogno: creare un luogo dove le loro passioni potessero prendere forma in una trasmutazione basata sulla comprensione degli elementi, lo studio delle loro proprietà, la possibilità di bilanciarne le proporzioni e, infine, la ricomposizione della complessità in una sintesi prima non immaginabile.

Così è nato il RistoranteRƎBIS” un insieme armonico di alta gastronomia, architettura e design. Un laboratorio in cui la contaminazione si percepisce non solo nella teoria dei piatti, ma anche nell’incontro tra antico e moderno, dove linee minimali e ben definite dialogano con ambienti e affreschi cinque-seicenteschi, nel Palazzo che nel 1862 ospitò Giuseppe Garibaldi. Una raffinata lettura degli spazi è frutto dello sguardo attento di Alice Nicoletti che offre la sua personale interpretazione alla filosofia del progetto globale.

Alice dopo un iter di Studi in Tecniche dell’Architettura e dell’Ingegneria ha iniziato il suo percorso lavorativo presso studi tecnici e società di spicco, dimostrando subito una marcata propensione organizzativa e di gestione. Dopo la Laurea si specializza nel “construction management” con un’attenzione particolare agli edifici storici vincolati. Nel 2023 ha fondato una sua Società di Consulting con la quale supporta gruppi di investimento nello sviluppo di asset immobiliari, gestendo tutto il processo di analisi, allocazione, controllo progettuale, attuazione e gestione dell’appalto. Al RistoranteRƎBIS” oltre allo sviluppo dell’asset immobiliare e alla guida del comparto progettuale, ha provveduto a sostenere anche l’iniziativa imprenditoriale, creando così con Giovanni un progetto in comunione.

Palazzo Garibaldi” è un luogo fascinoso, antico e magico, dove passato, presente e futuro dialogano in armonia. Varcata la soglia, protetta da un portone monumentale ad arco, in legno e ferro lavorati, che richiama il gusto ottocentesco, gli ospiti vengono accolti da spazi dove la sontuosa ricchezza degli affreschi sulle volte si combina con un arredamento minimal/elegante e di design del Ristorante.

Materiali ricercati e di altissima qualità sono stati selezionati da Alice Nicoletti per creare il giusto dualismo tra le parti di ogni cosa. Accanto ai perfetti restauri conservativi dei soffitti, le moderne linee della Cucina a vista realizzata su misura dalla Ditta Marrone e i sofisticati punti luce firmati Henge. Gli allestimenti floreali sono progettati e realizzati da “FLOR|AL”, brand specializzato in architetture floreali fondato da Letizia Grillo, un’interpretazione tecnica e di design dell’elemento naturale, declinato secondo la stagionalità. Per completare la particolare accoglienza e l’esperienza di “RƎBIS”, sono attualmente in fase di conclusione i lavori per la realizzazione di una suite, attigua al Ristorante, che permetterà anche a coppie di ospiti di soggiornare piacevolissimamente a Palazzo Garibaldi.

L’identità gastronomica del RistoranteRƎBIS” è intimamente connessa al percorso professionale del bravissimo Chef Giovanni Di Giorgio.

Giovanni, classe 1984, è nato nel suggestivo Territorio Laziale del Comune di San Felice Circeo in Provincia di Latina, ha iniziato da adolescente il suo apprendistato gastronomico nella PasticceriaLa Casa del Dolce” di suo Zio a San Felice Circeo, sviluppando da subito una passione per i lievitati e la panificazione. A 17 anni il primo incontro che segnerà il suo destino professionale, quello con Salvatore Tassa, a “Le Colline Ciociare”, un maestro che, nei successivi tre anni, gli ha svelato tutti i segreti fondamentali del mestiere di Chef. Successivamente Giovanni si è trasferito a Roma, per un biennio, con lo Chef Francesco Apreda che stava iniziando l’avventura del nuovo e panoramicissimo RistoranteImàgo” al sesto piano dell’Hotel Hassler (5 Stelle Lusso) e qui apprese altri capisaldi della sua sensibilità culinaria. Successivamente Di Giorgio ha fatto un’esperienza straordinaria trasferendosi in Danimarca, a Copenaghen, nella cucina del mitico Ristorante Noma” (Tre Stelle Michelin) dello Chef René Redzepi (classe 1977). Qui, il lavoro sulle fermentazioni, l’uso di ingredienti prima inusuali come licheni o le cortecce ha acceso la fantasia di Giovanni. Una particolare sera, in occasione di una cena quattro mani tra René Redzepi e un altro mitico Chef, Eneko Atxa (anche lui classe 1977), Giovanni decise di seguire quest’ultimo in Spagna, nei Paesi Baschi a Larrabetzu, in un altro straordinario RistoranteAzurmendi” (Tre Stelle Michelin), approfondendo l’arte di ogni tipo di preparazione. Prima di iniziare la propria personale avventura con il suo nuovo RistoranteRƎBIS”, Giovanni Di Giorgio è tornato in Italia lavorando sia al RistoranteLa Bottega del Buon Caffè” a Firenze e poi al “Meo Modo” di “Borgo Santo Pietro” (Hotel 5 Stelle) a Chiusdino (SI).

Tutte le sue esperienze professionali, decisamente fuori del comune, hanno influenzato la visione di Giovanni Di Giorgio che oggi è sintetizzata in una cucina profonda e ragionata, dove coesistono in maniera armonica radici ciociare e suggestioni nordico-basche: sapori mediterranei con pescato dry-aged, frollatura e macinatura per volatili e selvaggina, cotture a bassa temperatura e rosolature, texture derivanti dalla scomposizione delle singole materie prime. Lo Chef Di Giorgio non si si limita al trattamento esperto degli ingredienti, ma si esprime al meglio la sua arte culinaria nella ricerca delle risorse più preziose che Cielo, Terra, Acqua e Fuoco possono offrire. La selezione di prodotti del territorio, come la trota e le ostriche, premia i piccoli produttori locali, ma Giovanni spazia con lo sguardo e per esempio il plancton, elemento principe di una delle portate simbolo del locale, sceglie la Spagna.

Il risultato degli esperimenti di “trasmutazione” al Ristorante RƎBIS” sono rappresentati dal Menu alla Carta e da Tre Percorsi consigliati: 7 - 10 - 17 Portate, quello con più portate viene servito solo su prenotazione.

Dopo gli “Amuse bouche di Benvenuto” (un tartufino con acqua di pomodoro e polvere di pesto, una cialda di polpo con battuta di cavallo, tonno e mayo di wasabi, un waffle con cipolla bruciata, yogurt affumicato e caviale di acciuga e una sfoglia fossile di gambero rosso) gli ospiti possono degustare portate come: il “Risotto Acquerello invecchiato, lievito, verza affumicata, polvere di liquirizia e porcini, dal persistente umami” -  gli “Agnolotti alla lepre, con spuma di patate e champignon” - il “Tonno rosso con polline” - la “Lattuga alla brace” – il “Gambero rosso, succo di rapa rossa fermentata, umeboshi e caviale” - il “Piccione plancton e lampone” servito con parti nobili di cuore e fegato in una spettacolare sfera a due ripiani - il “Cervo, pino e mirtillo rosso”  portato con palchi di cervi giovani, caduti naturalmente dopo la muta e la stagione degli accoppiamenti - la “Cheesecake”.

Osservando la composizione dei Menu, balza subito all’occhio che a ogni percorso degustazione corrisponde un nome specifico e una serie di numeri per le portate. Il Menu da 7 portate si chiamaDe Moth”. “Moth” in Inglese è la “falena”, un insetto che in Alchimia rappresenta la trasformazione e il “De” è un omaggio alla radice del nome Desenzano e offre anche una connotazione “aristocratica” al percorso gustativo. Quello da 10 portate si chiamaTransmuta” il principio alla base dei processi alchemici. Poi la scelta di mettere dei numeri accanto ai piatti richiama vissuti personali, significati profondi e ricorrenti nel cammino di Giovanni e Alice: per esempio se per il “Calice di Benvenuto” si usa il numero 1, associato al tarocco del Mago, a richiamare l’inizio di una magia, il numero 8 accanto alla “Metamorfosi di calamaro” (Alda Merini) indica non solo il simbolo dell’infinito ma anche la carta della Forza, simbolo di equilibrio nel percorso di trasformazione. All’ “Ostrica e animella” è dedicato il numero 10, la Ruota della Fortuna, che ricompone con il suo giro l’unità dal dualismo e alla “Pluma Iberica e anguilla fermentata” il numero 11.

L’Alchimia rende tutto possibile: è ciò che accade al RistoranteRƎBIS” dove lo Chef Giovanni Di Giorgio può contare su una squadra di professionisti giovani (un’età media di 30 anni) ma capacissimi. Ai fornelli, con lo Chef, ci sono Francesco Gabriele, Nicolò Violi e Stefano Marchiori, in sala, l’esperto Restaurant Manager Valentino Ventruti (una scelta di continuità avendo lavorato anche lui a Borgo San Pietro) dirige con mano sicura le brave e belle Anastasiia Naumenko e Alessandra Giani.

Ad accompagnare le degustazioni, il “wine pairing” firmato da Manjit Kaur, super esperta e super affascinante Sommelier che vanta tra le sue esperienze anche quella a “Villa Crespi” di Antonino Cannavacciuolo. Manjit ha pensato anche alla curatissima (per regione, vitigno, tipologia) e ampia Carta dei Vini del Locale che offre emozionanti suggestioni enologiche mai banali e scontate.

Al nuovo Ristorante RƎBIS”, a Desenzano del Garda (BS), il cibo e le sue trasmutazioni oltre la materia, abbinate all’indiscusso fascino del luogo e alle coreografie ricche di sensazioni autentiche e identitarie, rendono l’esperienza decisamente emozionante.    

https://www.rebisrestaurant.com/


Ristorante "RƎBIS": Una Vista Interna  (Foto RƎBIS)

La Cucina a Vista  (Foto RƎBIS)

Lo Chef e la Brigata di Cucina  (Foto RƎBIS)

"Amuse Bouche" - Fossile di Gambero Rosso  (Foto RƎBIS)

N.5 Gambero Rosso... (Foto RƎBIS)

N.10 Ostrica e Animella di Agnello...  (Foto RƎBIS)

N.11 Pluma Iberica...  (Foto RƎBIS)

N.13 Piccione, Plancton e Lampone...  (Foto RƎBIS)

N.16 Cheesecake...  (Foto RƎBIS)

Lo Chef Giovanni Di Giorgio  (Foto RƎBIS)

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