La Toscana è
una Regione semplicemente magnifica, tra le sue infinite bellezze c’è la “Costa
degli Etruschi” quel lembo di terra, nel territorio continentale della
Provincia di Livorno, disteso tra boschi ammantati di salsedine, spiagge
dorate, suggestive scogliere e verdi colline punteggiate di antichi Borghi
dai vicoli tortuosi e dai panorami mozzafiato. I mari di questo tratto di Costa
hanno splendidi fondali e sono popolati da un tesoro di flora e fauna
ricchissimo e incredibile. Qui le tartarughe arrivano da lontano per depositare
le loro uova sulle spiagge sabbiose e le persone possono praticare ogni tipo di
sport acquatico accompagnati da cetacei e delfini.
Il profilo
costiero è fascinosamente modellato da dune e tomboli, segnato
da scogli, promontori, baie riparate, calette, porti, folte
pinete che dal mare vanno a fondersi col verde della macchia mediterranea,
in un percorso bellissimo e fascinoso fatto di campi coltivati, filari di
viti, ulivi secolari e cipressi in abbondanza. La “Strada del Vino e
dell’Olio Costa degli Etruschi” è un fiore all’occhiello con oltre 150 km. di
produzioni di altissima qualità apprezzate nel Mondo.
Sulle
lussureggianti Colline piccoli e antichi Borghi Medievali con le stradine
lastricate in pietra e le romantiche piazze sono racchiuse da mura imponenti
dove il tempo è rallentato, scandito solo dal suono dei passi, da quello di una
campana, animato da voci e attività umane provenienti anche dalle
caratteristiche botteghe artigianali.
Oltre a
tutto ciò alla “Costa degli Etruschi” non manca la magia delle calde acque
terapeutiche, che sgorgano dalle sue profondità, conosciute fin
dall’antichità, prima dagli Etruschi e poi dai Romani: angoli termali, immersi
in una natura incontaminata, offrono a corpo e spirito momenti di relax tra
vapore, calore e silenti paesaggi.
L’antichissima
e colta Civiltà Etrusca ha scelto nel IX secolo a.C. questa terra per
fondare “Populonia”, la sua unica Città costiera, le cui tracce sono
conservate in un Museo a cielo aperto: dall’acropoli, ai templi, alla città
bassa fino al porto, ogni passo tra i suoi resti è un viaggio nella memoria di
questo grande popolo. Arte e Cultura, attraverso i Secoli, hanno arricchito
ogni lembo di questa Terra, compresa la straordinaria Tradizione Culinaria dal
carattere deciso, genuino e creativo.
La “Costa
degli Etruschi” comprende 15 fascinosi Borghi, dalle anime diverse ma
accumunati dai dolci pendii delle colline affacciate sul mare che salgono verso
di loro. Uno di questi Borghi è Rosignano Marittimo.
L’aggettivo
“marittimo” nel nome di alcuni Comuni che sorgono non sul mare, bensì
nell’entroterra collinare della Costa degli Etruschi, deriva dalla parola
Latina “Maritima” che si riferisce a una “regione costiera” o a una
"zona di mare". Per molti studiosi, infatti, la denominazione di
“Maremma”, la Zona Costiera tra Toscana e Lazio, deriva proprio dal Latino
“Maritima”.
Rosignano
Marittimo (Comune Toscano in Provincia di Livorno con oltre 30.000 Abitanti) è
un Borgo Medievale della Maremma Settentrionale storicamente conosciuta
come “Maremma Pisana” e oggi chiamata anche "Maremma Livornese".
Rosignano Marittimo è arroccato su una panoramicissima Collina a 147 m. s.l.m.,
che domina la Costa degli Etruschi, con il suo Castello, ubicato nel punto più
alto, i suoi antichi palazzi, le chiese, gli oratori e le cisterne dal grande
valore storico e artistico. Nelle sale del prestigioso Palazzo Bombardieri è
ospitato il “Museo Civico Archeologico”, dove è possibile ripercorrere la
storia del Comune attraverso testimonianze molto antiche.
Il Comune di
Rosignano Marittimo è composto dal Centro abitato Capoluogo, il Borgo, e sei
Frazioni: Castelnuovo della Misericordia, Castiglioncello (notissima e
prestigiosa Località Balneare), Gabbro, Nibbiaia, Rosignano Solvay (nota per lo
storico Stabilimento chimico “Solvay”) e Vada (altra nota Località Balneare).
Il Comune ha tre Stazioni Ferroviarie, sulla Linea Roma-Livorno, e alcuni
Porticcioli oltre al moderno e grande “Porto Turistico di Cala de' Medici” con
una capacita di circa 650 posti barca.
Uscendo dal
Borgo di Rosignano Marittimo, in direzione della Frazione di Castelnuovo della
Misericordia, e percorrendo Via Antonio Gramsci, per poco più di un chilometro,
si trova sulla sinistra Via di Serragrande, appena imboccata questa strada, che
porta al mare, fatti pochi metri a destra c’è una stretta stradina nel verde
che porta a “Il Nido” di Elena Barsacchi in Località la Tagliola, al Civico 2.
“Il Nido” è
una accogliente e panoramica struttura, immersa nel verde, dove la Titolare la
gentilissima e super affascinante Elena Barsacchi organizza dei piacevoli e
imperdibili eventi.
In una
bellissima serata di fine Luglio 2025 proprio a “Il Nido” si è svolta la
Seconda Edizione di “Chef per un Giorno a Il Nido”.
La passione
per la Cucina è un fuoco che arde dentro una moltitudine di persone sia per chi
preferisce sedere ai tavoli sia per chi ama stare prevalentemente ai fornelli.
“Chef per un Giorno a Il Nido” è una simpatica e “seria” occasione per
cimentarsi tra conoscenti e amici che condividono proprio la passione per la
Cucina.
La
Competizione prevede che ogni Concorrente prepari sul posto una sua ricetta.
Oltre a ciò ogni portata deve essere abbinata a un Vino particolare
appositamente scelto. Tutto ciò poi passa sotto al giudizio di una qualificata
Giuria che deve dare specifiche valutazioni alla “Presentazione”, alla
“Tecnica”, al “Gusto” e all’“Abbinamento Vino”.
Quest’anno
la Giuria Presieduta dal mitico Fine Wine Critic Paolo Baracchino era composta
dal bravissimo Personal Chef Mino Cosimo Tell, dal notissimo Ristoratore e
grande Artista Vincenzo Lipari e dal sottoscritto Giorgio Dracopulos Critico
Enogastronomico Internazionale.
I
Concorrenti di questa Seconda Edizione erano: Leopoldo Belli, Marco Cini,
Maurizio Manetti, Camilla Pazzagli, Laurent Negrin, Alessia Pampalon, Massimo
Viciani.
Sono state valutate
dai Giudici le seguenti preparazioni e gli abbinamenti in questo ordine di
presentazione:
- Marco
Cini - “Pappa al Pomodoro”, abbinata a “Tramari 2021”. Vino Rosé 12,5%
Vol., Salento I.G.P., prodotto dalle Cantine San Marzano;
- Massimo
Viciani - “Tonno del Chianti e Fagioli” (arista di maiale trattata con
un particolare e lungo metodo di lavorazione in modo da acquisire una
consistenza simile a quella del tonno sott’olio), in abbinamento a “Tavel
2024”, Vino Rosé 13,5% Vol., Appellation Tavel Protégée (unica Appelation della
Cote du Rhone in Francia), prodotto dalla Domaine Pèlaquié. Il Rosé “Tavel” si produce raccogliendo e assemblando Uve
di Granache, Cinsault, Bourboulenc, Clairette Blanc, Mouvedre, Picpoul e Syrah,
sposando quello stile soprannominato “ammucchiata Avignonese”;
- Alessia
Pampalon - “Bottoni di Faraona Arricchiti”, abbinati a “Champagne
Perrier-Jouët Blanc de Blancs”, 100% Chardonnay, 12,5% Vol., prodotto da Champagne Perrier-Jouët;
- Leopoldo
Belli - Cappellacci di Capocollo e Sashimi di Gamberi”, in abbinamento
a “Château Larrivet Haut-Brion Blanc 2022”, Pessac-Léognan Grand Vin de
Bordeaux, Appellation Pessac-Léognan Contrôlée, un Blend di Sauvignon Blanc e
Sémillon, 13,5% Vol., prodotto dallo Château Larrivet Haut-Brion Blanc;
- Maurizio
Manetti - “Cozze al Tramonto” (cozze cotte in mezzo guscio e uova
sbattute aggiunte quasi a fine cottura), abbinate a “Cuvée Aurora Millesimato
2018”, Metodo Classico, Vino Rosé, 100%
Pinot Nero, 12,5% Vol, Alta Langa D.O.C.G., prodotto da Banfi;
- Camilla
Pazzagli - “Roast Beef all’Inglese con Patate Mascé”, in abbinamento a
“Garesio Nebbiolo 2017”, Langhe D.O.C., Vino Rosso, 100% Nebbiolo, 14% Vol.,
prodotto da Garesio;
- Laurent
Negrin - “Foie Gras e Pesche Caramellate”, in abbinamento a “Château
Rieussec 2018”, Appellation Sauternes Contrôlée, Sauternes Premier Grand Cru
Classé 1858, Vino Passito Sauternes, un Blend di Uve 75% Sémillon e 25%
Sauvignon, 14,5% Vol., prodotto dallo Château Rieussec.
Durante la
gara tutti i partecipanti hanno messo grandissimo impegno nelle preparazioni e
in alcuni momenti sono stati anche sinceramente emozionati.
Dopo attenta
valutazione della Giuria e un serrato scambio di opinioni, sommati i voti, il
Presidente Paolo Baracchino ha dichiarato i Vincitori:
- PRIMO
CLASSIFICATO - Alessia Pampalon;
- SECONDO
CLASSIFICATO - Massimo Viciani;
- TERZO
CLASSIFICATO - Laurent Negrin.
Ai Vincitori
sono stati consegnati dei bellissimi Premi gentilmente offerti dall’ Ottica Paolo Fanucchi (Livorno), da Andrea's 1947 Cashmere (Prato) e da Giacomo Tosetti Camice su Misura (Firenze).
Il
sottoscritto Giorgio Dracopulos ha regalato ai Vincitori una Copia della
Rivista “Oinos - Vivere di Vino”,
La
Rivista “Oinos”, fondata nel Marzo del 2012, è un semestrale dove sia io
che Paolo Baracchino scriviamo. La Rivista è un utile strumento di informazione
ma anche un’accattivante fonte di curiosità destinata non solo agli
appassionati che racconta con articoli, rubriche di attualità e bellissime
foto, tutto ciò che ruota Internazionalmente intorno al Vino, al Turismo e alla
Gastronomia.
La Seconda Edizione di “Chef per un Giorno a Il Nido” è stata assolutamente una deliziosa e divertente serata trascorsa tra cibo, vino e grande passione per la cucina.