venerdì 26 settembre 2025

“COZZE AL TRAMONTO”: UNA GUSTOSISSIMA E FACILE PREPARAZIONE DELLA CUCINA LIVORNESE.



Livorno, bella città portuale adagiata sulla suggestiva costa Toscana, ha alle spalle una lunga e ricca storia che inizia con i primi insediamenti umani (confermati da ritrovamenti archeologici) addirittura nella Preistoria.

Convenzionalmente si definisce “Preistoria” quel periodo che precede l’invenzione della scrittura, avvenuta in oriente tra i 3500 e i 3200 anni prima di Cristo.

Altri ritrovamenti successivi ci indicano che qui vissero anche Etruschi e Romani.

Già nel I Secolo a.C. Marco Tullio Cicerone (106 a.C. - 43 a.C.), filosofo, scrittore, politico, avvocato e pregevole oratore Romano, in una lettera indirizzata a suo fratello, Quinto Tullio Cicerone, citava l’antica “Pisis” (Pisa) e una località vicina definita “Labrone”. Tutt’oggi “Labronico” è sinonimo di “Livornese”.

Il primo dato certo di un toponimo “Livorna” risale però al 1017 e si riferisce a un piccolo nucleo abitativo a pochi chilometri a sud della Foce del Fiume Arno.

Grazie all’interramento del vicino Porto Pisano, tra il XIII e XIV Secolo, Livorno, con il suo Porto, si sviluppò rapidamente dotandosi di robuste fortificazioni ed edificando il maestoso “Fanale dei Pisani” (o Fanale Maggiore, uno dei fari più antichi d’Italia, ricostruito fedelmente dopo i danni subiti durante la Seconda Guerra Mondiale).

Grazie alle “Leggi Livornine” emanate, tra il 1591 e il 1593 dal Granduca di Toscana Ferdinando I de’ Medici, particolarmente “larghe di manica in accoglienza, e l’istituzione del “Porto Franco”, la Città prese a crescere sotto tutti gli aspetti, anche sotto il profilo gastronomico.

Uno di Monumenti più belli e fascinosi della Città di Livorno è sicuramente laTerrazza Mascagni”.

La “Terrazza Mascagni”, ubicata sul Lungomare delimita l'estremità occidentale del Piazzale Mascagni, ed è stata costruita a partire dagli Anni Venti.

Nell'area occupata da questo “belvedere” un tempo sorgeva un “fortilizio” facente parte del sistema difensivo della costa. Noto come “Forte dei Cavalleggeri” era composto da una Torre (tre piani fuori terra) posizionata all'estremità ovest e da un vasto Complesso edilizio che occupava un'area di 30 x 60 metri. Nel Forte alloggiava un distaccamento dei cavalleggeri per il pattugliamento della costa finalizzato soprattutto a impedire il contrabbando. Dopo il 1861 (Unità d’Italia) il Complesso fu ceduto al Comune e fu totalmente smantellato nel 1872.

Nell'ultimo decennio dell'Ottocento nella Zona dell’attuale Terrazza sorse l’Eden, un Parco giochi che rimase in funzione fino ai primi anni del secolo successivo; in questa struttura, sin dal 1896, si tennero alcuni dei primi spettacoli cinematografici Italiani.

La trasformazione della spianata in una grande piazza sul mare avvenne solo a partire dal 1925 su progetto dell'Ingegnere Enrico Salvais con la collaborazione di Luigi Pastore. I lavori furono ultimati rapidamente e, poco più tardi, fu innalzato un “Gazebo per la musica” a forma di “Tempietto Neoclassico” con una cupola circolare su colonne; l'opera fu progettata dall’Architetto Pisano Ghino Venturi (1884 - 1970), donata alla città dal Console Pedro Bossio e inaugurata il 27 Settembre 1931 con l'intervento della banda musicale della Città di La Spezia.

Distrutta durante la Seconda Guerra Mondiale (1939 - 1945) dai bombardamenti Anglo/Americani che colpirono con forza tutta la Città, la Terrazza fu poi ripristinata e ampliata nel secondo dopoguerra utilizzando le macerie del centro cittadino e assunse quella configurazione sinuosa che la caratterizza ancora oggi. Nell'occasione la Terrazza venne rinominata e dedicata al mitico Compositore Livornese Pietro Mascagni (1863 - 1945).

Gravemente danneggiata nel corso degli anni dalle violente mareggiate e dall'incuria, sul finire degli anni novanta la Terrazza è stata completamente restaurata, con il ripristino delle aree verdi circostanti e con la fedele ricostruzione dell’antecedente “Gazebo per la musica”.

LaTerrazza Mascagni” oggi è semplicemente bellissima: una grande Piazza delimitata verso il mare da una sinuosa balaustra formata da 4.100 eleganti colonnine in conglomerato cementizio, con il pavimento costituito da una scacchiera di 8.700 metri quadrati formata da 34.800 piastrelle bianche e nere.

La Città di Livorno, con la sua vasta linea costiera e in particolare con laTerrazza Mascagni”, offre punti di osservazione ideali e semplicemente magnifici per ammirare il sole che scende all'orizzonte. Tra un’infinità di citazioni, che fanno di questo momento una vera e propria “emozionante magia” dove il cielo al Tramonto s’incendia fiammeggiando di arancione, cremisi e oro, credo che la più bella per la sua straordinaria semplicità popolare ed efficacia sia: "Sei bella come un Tramonto a Livorno".

Dopo Livorno e i suoi Tramonti parliamo anche delle “Cozze” che a Livorno, e in altre zone della Toscana, chiamano anche “Datteri” o “Muscoli”.

Il nome scientifico della “Cozza” è “Mytilus Galloprovincialis”, è stata così battezzata dal Naturalista Francese Jean-Baptiste Pierre Antoine de Monet Cavaliere di Lamarck (1744 - 1829) che alla fine del XVIII Secolo per primo introdusse anche il termine “Biologia”.

Le “Cozze” sono dei Molluschi Bivalvi, cioè hanno un guscio detto conchiglia composto da due apparati distinti detti “Valve”, prevalentemente di carbonato di calcio e in questo caso sono anche simmetriche, che sono tenute insieme da una “cerniera” mobile funzionante grazie a dei muscoli adduttori. Le “Cozze” sono “Molluschi Lamellibranchi”, hanno delle branchie a forma di lamelle che fungono da organi per la respirazione assorbendo l’ossigeno e allo stesso tempo filtrando il cibo per l’alimentazione trattenendo plancton e particellato organico in sospensione. Le “Cozze” si trovano in tutto il Mar Mediterraneo, nel Mar Nero, e nella fascia Costiera dell’Atlantico Orientale che parte dal Marocco fino ad arrivare alle Isole Britanniche. Poi si sono diffuse anche in altre parti del Mondo, ma essendo un’anomalia rispetto alla fauna locale sono considerate una “Specie Invasiva”.

Le “Cozze” sono “frutti di mare” (così definiti perché vengono raccolti e non pescati) molto apprezzati per il loro ricco, delizioso e saporito gusto, per tale motivo e per riuscire a coprire le grandi richieste del Mercato Internazionale è nata una particolare branca dell’Acquacoltura: la “Mitilicoltura”. 

La Cucina Livornese, pur essendo un intricato groviglio di ricette provenienti da tradizioni distanti tra di loro, sopraggiunte con il notevole afflusso di gruppi etnici perseguitati per motivi legali o religiosi, si è sviluppata con un suo specifico, vario e robusto carattere che si può ritrovare anche in una ricetta, assolutamente e unicamenteLivornese” come le “Cozze al Tramonto”.

Tutto quello che fin qui Vi ho raccontato era doveroso per capire una preparazione semplice ma allo stesso tempo straordinariamente buona come le “Cozze al Tramonto”. 

Le “Cozze al Tramonto” necessitano di una salsa di pomodoro piccantina (preparata con passata di pomodoro, aglio, peperoncino e poco sale in una padella ben oliata con olio extra vergine di oliva) di cozze ben pulite dove si toglie completamente la parte superiore delle “valve”, di alcune uova ben sbattute e di una parte dell’acqua delle cozze stesse. Al momento che la salsa al pomodoro si è formata si mettono nella padella le cozze, senza sovrapporle, e un pochino della loro acqua. Successivamente quando la salsa inizia a ritirarsi si spargono sopra le uova sbattute e dopo 2/3 minuti di fuoco alto le cozze sono pronte. Possono esse servite anche accompagnate da alcune fette di pane abbrustolito.

Ovviamente le quantità sono proporzionate alle persone da soddisfare e a come volete considerare la preparazione: “Antipasto” o “Secondo Piatto”. 

Un particolare ringraziamento va al mio Amico Maurizio Manetti che recentemente con grande maestria me le ha preparate.

LeCozze al Tramontosono una gustosissima e facile preparazione della Cucina Livornese, con il loro straordinario sapore sono verapoesia messa in tavola”, e inoltre riproducono con molta fedeltà i meravigliosi colori di un fascinoso e suggestivoTramonto Livornese”.

https://www.youtube.com/watch?v=YvaaGTgVFiE


 La "Terrazza Mascagni" (Foto Visit Livorno)

Fascinoso Tramonto alla Terrazza Mascagni (Foto Brave Tuscany)

Filari di Cozze  (Foto Nieddittas)

 La Raccolta delle Cozze  (Foto Nieddittas)

"Cozze al Tramonto": Antipasto o Secondo Piatto

"Cozze al Tramonto": Preparate da Maurizio Manetti

"Cozze al Tramonto": Gustosissima Ricetta Livornese


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