giovedì 2 gennaio 2025

“POLENTA E FARINA DI MAIS” IL NUOVO PIACEVOLE E INTERESSANTE LIBRO DI STEFANO CAVADA.

 


Il “Mais” (“Zea Mays” nome scientifico datole dal medico, botanico e naturalista Svedese, Carl Nilsson Linnaeus, 1707 - 1778, considerato il padre della moderna classificazione scientifica degli organismi viventi), chiamato anche “Granturco”, “Granoturco” o “Grano Turco” (un tempo tutto ciò che giungeva da terre lontane veniva aggettivato con il termine “turco”), è una “Pianta Erbacea” annuale della “Famiglia delle Poaceae”.

Il “Mais”, nome di origine Spagnola “Maíz”, era già conosciuto e coltivato dalle popolazioni indigene del Messico Centrale (Olmechi Maya) circa 10.000 anni fa e allora rappresentava l'ingrediente base della “Cucina Messicana Preispanica”. Il “Mais” arrivò per la prima volta in Europa nel 1493, grazie al navigatore ed esploratore Italiano Cristoforo Colombo che dopo il 3 Agosto 1492 giungendo in un'Isola delle Bahamas, che battezzò “San Salvador”, aveva scoperto le Americhe.

Nei primi decenni del Cinquecento il “Mais” iniziò lentamente a diffondersi prima in Europa e successivamente in molte Regioni del Mondo: oggi la sua produzione supera per quantità quella di ogni altro cereale. Il “Mais” è utilizzato sia come alimento sia come ingrediente (100 gr. forniscono circa 350 calorie) e i suoi chicchi possono essere consumati lessati o alla griglia e vengono usati per realizzare anche comunissimi alimenti come “Corn flakes”, “Pop corn” e “Corn nuts”. Tra gli altri vari usi del “Mais” troviamo la macinazione per creare la farina, la spremitura da cui si ottiene l'olio di mais (usato come condimento a crudo, se non raffinato non è adatto per friggere) e la fermentazione e distillazione per bevande alcoliche come bourbon e whisky. Il “Mais” trova anche un certo utilizzo nell'industria chimica.

La “farina di mais” in Italia è largamente usata nella preparazione di pane, dolci e molti piatti tra i quali spicca la mitica “Polenta”. Con la “farina bramata” (a grana grossa, macinata a pietra "bramata") si ottengono polente particolarmente sode, saporite e gustose, con il “fioretto di farina” si realizzano polente pasticciate, morbide e delicate, con il “fumetto di mais” (una farina finissima) si realizzano gustosi dolci e biscotti. La “farina di mais precotta” viene utilizzata per polente istantanee, polente a cottura rapida, oltre a servire anche nella produzione di pasta.

Il nome “Polenta” deriva dal temine Latino “puls” che si riferiva a una specie di “polenta di farro” (in Latino da “far” deriva "farina") che costituiva la base della dieta delle antiche popolazioni Italiche. Anche con l’uso del mais la “Polenta” è stata per Secoli un antico alimento rustico alla base della cucina povera, conosciuta nelle sue diverse e infinite varianti con diversi nomi, pressoché sull'intero suolo italiano e in molte altre Nazioni.

Oggi sul mercato possiamo trovare varie tipologie di Polenta (“gialla”, “bianca”, “nera”, “taragna”) diverse tra loro a seconda del tipo di farina utilizzata.

La “Polenta” a base di mais, “polenta gialla”, si realizza versando in un “paiolo” (meglio se di rame o ghisa) la farina, solitamente a grana grossa, a pioggia nell'acqua calda e salata, che non deve mai superare la metà dell’altezza del contenitore, prima che raggiunga il bollore, nello stesso tempo si deve rimestare continuamente con un bastone di legno, preferibilmente di nocciolo, il tutto per almeno un'ora. In genere la “Polenta” quando è pronta viene messa al centro della tavola su una base di legno circolare e viene servita, a seconda della sua consistenza, con un cucchiaio o tagliata a fette anche con un robusto filo di cotone.

Attraverso i Secoli la “Polenta” è diventata la protagonista, sia nelle sue preparazioni tradizionali sia nelle varianti moderne e creative, in infinite ricette sparse in Italia e nel Mondo, ma ha sempre mantenuto orgogliosamente la sua umile e magnifica tradizione culinaria che per un tempo immemore ha unito con la sua straordinaria bontà le persone attorno alla tavola.

Questa premessa è servita per presentarvi il nuovissimo Libro (uscito alla fine di Novembre 2024) di Stefano Cavada che s’intitola proprioPolenta e Farina di Mais”.

Stefano Cavada è nato Martedì 2 luglio 1991 nella bellissima e storica Città di Bolzano, Capoluogo dell'omonima Provincia Autonoma nella magnifica Regione del Trentino-Alto Adige.

Stefano fin da piccolo ha avuto un’innata passione per la Cucina, grazie anche all’aiuto dei suoi Genitori, tantoché a soli 7 anni ha cucinato nella sua Casa a Caldaro (BZ) il suo primo piatto in totale autonomia. Con il passare degli anni la passione per la Cucina è stata abbinata a quella per la fotografia e il risultato di questo connubio lo ha visto iniziare da giovanissimo alcuni importanti viaggi come quelli in Francia, a Parigi, e in Inghilterra a Londra. Nel 2013 dopo molte esperienze costruttive è tornato in Italia stabilendosi a Ora.

Ora (“Auer” in Tedesco) è un piccolo (meno di 4.000 Abitanti) e storico Comune situato in fondovalle, sulla sinistra orografica del Fiume Adige, presso la confluenza del Rio Nero, circa 20 km. a sud di Bolzano. Ora è un “Comune di Mercato” (in Tedesco “Marktgemeinde”): in Europa secondo il Diritto Medievale alcuni Centri abitati avevano ottenuto il diritto a tenere un mercato. Essi si distinguevano dalle “Città di Mercato” cinte da mura, mentre i Comuni Mercato erano circondati da semplici palizzate. Nel XXI Secolo lo status di “Marktgemeinde” è esistente in Germania (limitatamente alla Regione della Baviera), in Austria, nella Repubblica Ceca e in Italia (limitatamente alla Provincia Autonoma di Bolzano) mantenendo un esclusivo valore onorifico.

Alla fine del 2014 Stefano Cavada ha cominciato a pubblicare sulla piattaforma “YouTube” alcune Video Ricette, iniziando così la sua positiva carriera di “Cuoco Food Blogger/Food InfluencerAltoatesino. Nel mese di Marzo del 2018 Stefano Cavada è sbarcato in televisione sul “La7d” con “Selfie-Food”, il suo primo programma di cucina.

Sempre nel 2018 dalla collaborazione tra Stefano ed Ezio Zigliani è nata “ESSEN” una Cucina/Studio Fotografico con il preciso intento di creare uno spazio all’interno del quale il tema del “cibo” è il vero protagonista. “Essen” è una cucina studio in cui è possibile realizzare, quotidianamente, nuovi contenuti digitali: da riprese video a set fotografici per ricette. Ma un altro grande intento è quello di riunire le persone con Corsi di Cucina di vario livello, workshop, attività di team building o eventi gastronomici.

Stefano Cavada da sempre sostenitore della Cucina Tradizionale dell’Alto Adige di cui condivide, assieme a piatti contemporanei, le ricette sui suoi profili social, ha continuato a prestare il suo volto al piccolo schermo: nel 2019 ha condotto “Food (R)evolution” su Rai 3 Alto Adige, nel 2020 ha concorso a “La Prova del Cuoco” sui Rai 1 e nel 2022 ha partecipato a “Detto Fatto”, programma pomeridiano di Rai 2.

Stefano ha inoltre partecipato alla Seconda Stagione diDinner Club” su Amazon Prime Video e ha presentato le sue ricette tradizionali altoatesine nel programma l’“Italia a Morsi” su Food Network. Nell'autunno 2024, ha condotto su “Sky” il nuovo programma “Alforno” dove ha ricoperto i ruoli di presentatore e giudice. A partire dal 2024 Stefano si è dedicato anche al Dagone” a Livemmo di Pertica Alta, in Provincia di Brescia, un interessantissimo progetto di recupero di un fienile che diventerà un centro per nuove attività legate alla gastronomia, ai contenuti digitali, all'agricoltura e all'ospitalità.

Le grandi passioni di Stefano Cavada si ritrovano nelle sue parole: “Quando sono in Cucina e preparo delle ricette che riescono bene, sia a livello di gusto che a livello visivo, provo sia un senso di soddisfazione per il risultato ottenuto e allo stesso tempo non vedo l’ora di poter condividere la ricetta e i trucchi per realizzarla al meglio con la mia Community. Nel corso degli anni ho coltivato la passione per la cucina così come quella per la tecnologia. La mia prima macchina fotografica professionale è arrivata solo alcuni anni fa, con la quale ho prima iniziato a registrare le video ricette e successivamente mi sono dilettato con la fotografia, studiando sia sui libri sia facendo molta pratica.”

Nel 2019 Stefano Cavada ha pubblicato il suo Primo Libro di Ricette La mia Cucina Altoatesina portando la Tradizione Culinaria dell’Alto Adige nelle cucine di tutta Italia e all’Estero. Nel 2021 è uscito il suo Secondo Libro Il mio Natale Altoatesino, un ricettario dedicato al periodo più magico dell’anno, un Libro da cui traspare l’essenza della tradizione attraverso le preparazioni gastronomiche per la festa più amata. Alla fine dell’Estate 2022 è uscito il Terzo Libro di Stefano CavadaInforno 60 ricette di prelibatezze dolci e salate da cuocere al forno.

Come già accennato il nuovo Libro di Stefano Cavada è Polenta e Farina di Mais”, pubblicato come i precedenti dalla Casa Editrice Athesia, un bellissimo e “appetitoso Libro di 144 pagine in formato 19x24,5 cm., con copertina rigida: 40 ricette  che dimostrano come “La Polenta” non sia solo un contorno da servire con stufati di carne o da mantecare con il formaggio. Oltre ai trucchi e ai consigli per preparare una polenta alla perfezione, la polenta nel nuovo libro diventa protagonista in ogni forma sia dolce sia salata.

Anche nel LibroPolenta e Farina di Mais” una grande attenzione è stata data alla parte fotografica, infatti per il suo Quarto Ricettario Stefano ha scelto di collaborare con gli stessi bravi Fotografi del suo penultimo Libro, Lucia Iannone e Claudiu Frasiloaia dello Studio Frollemente.

Stefano Cavada descrive il suo nuovo LibroPolenta e Farina di Mais” con queste sentite parole: “Con la passione e l’entusiasmo che mi accompagnano da sempre in cucina, è stata per me una bellissima avventura scoprire e studiare i mille modi nuovi e creativi in cui un ingrediente (in questo caso la farina di mais) così semplice e genuino, possa essere utilizzato e reinterpretato. Nelle 40 ricette che ho studiato, creato e affinato per questo Libro, la polenta non è un semplice accompagnamento ma bensì la vera e straordinaria protagonista. Sotto forma di farina, in dolci e biscotti può aggiungere croccantezza ma anche morbidezza. Mentre se servita come contorno a una pietanza non è mai presentata in modo tradizionale. Sono addirittura riuscito a farla diventare verde. Alcune ricette prevedono anche l’utilizzo della polenta avanzata (oppure cotta e poi raffreddata) e non mancano ricette tradizionali e regionali che ho cercato di replicare al meglio. Ma, più di ogni altra cosa, ho dato libero sfogo alla fantasia, spaziando fra piatti dolci e salati, sperando di stuzzicare il palato di tutti. Alcune ricette sono completamente senza glutine e di questo sono molto felice. Nella cucina di casa mia, essendo cresciuto al nord, la polenta non è mai mancata e ricordo bene che non vedevo l’ora che arrivasse il giorno della grigliata in giardino (momento in cui mio papà si dedicava all’accensione delle braci e alla cottura delle pietanze) perché in quell’occasione si mangiava la polenta alla griglia, la mia preferita, accompagnata da una buona luganega (insaccato fresco di carne suina) croccante.”

Posso solo aggiungere che il super gustoso Libro Polenta e Farina di Maisdel bravissimo Cuoco Stefano Cavada è piacevole, interessante e assolutamente imperdibile per chi ama la buona Cucina.

https://stefanocavada.it/     

https://www.athesia-tappeiner.com/it/9788868398071


Il Libro "Polenta e Farina di Mais" di Stefano Cavada 

Polenta con Polpette (Foto Frollemente)

La Polenta in 40 Deliziose Ricette (Foto Frollemente)

Stefano Cavada e la Polenta (Foto Frollemente)


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