Lynda Boyd la bella e brava attrice Canadese ha detto: “Non importa quanto si invecchi, quella dell'Ultimo dell'Anno sembra sempre la sera in cui tutto è possibile!”
Certo che la Fine dell'Anno è sicuramente una notte speciale dove, tra
Cene, Eventi, Feste e Balli si consumano anche fiumi di Vino e altre bevande.
Bere un
bicchiere di Vino, di qualunque tipo esso sia, acquista sicuramente maggiore
importanza e piacevolezza anche grazie al “vetro” che lo contiene.
Nel Mondo delle
bevande i “bicchieri” con cui si degusta hanno una fondamentale importanza. La
buona qualità del cristallo e la forma specifica per ogni liquido sono il
segreto che fa di un bicchiere il più straordinario e adatto mezzo con cui bere
al meglio.
Prima di
tutto voglio fare un accenno su “Cosa è il Vetro”.
Il “Vetro” è
un materiale dalla consistenza molto dura e allo stesso tempo fragile che ha un
aspetto trasparente e traslucido. Si ottiene, per la parte che interessa il
nostro argomento, prevalentemente dalla fusione ad altissima temperatura (a
1300/1500 gradi) di sabbia silicea con ossidi e carbonati. Il “Vetro” si
lavora, dandogli un’infinità di forme, quando è ancora caldissimo e fluido,
successivamente si definisce la sua concretezza raffreddandolo con un processo
piuttosto lento.
La Storia
del Vetro si perde nella “notte dei tempi”, forse possiamo dire che un suo
coinvolgimento, sicuramente casuale, nella vita umana c’era già stato oltre
7000 anni fa. Nei Secoli successivi la lavorazione del vetro si sviluppò sia
tra i Fenici, gli Egiziani e i Greci, ma furono gli Antichi Romani che dettero
un forte impulso a questo settore quando, intorno all’anno 100 a.C.,
perfezionarono la produzione grazie al soffiaggio dentro gli stampi che permise
di aumentare notevolmente la possibile gamma dei manufatti. Nel 400/600 si
svilupparono varie e particolari tecniche come quella dell’uso del mosaico in
vetro nell’Arte Bizantina.
Nel XI
Secolo, in Germania, avvenne un nuovo balzo in avanti che fu dato
dall’invenzione del procedimento per la realizzazione del vetro piano in
lastre, e successivamente nel 1450 con l’invenzione a Venezia del “Cristallo”
si arrivò praticamente alle stesse tecniche artigianali che anche oggi, se pur
perfezionate, vengono usate.
Il
sostantivo femminile “ialurgìa”, che deriva dal termine Greco “ὑαλουργεῖον” e
tradotto letteralmente significa “fabbrica di vetro”, definisce
specificatamente la magica “Arte di fabbricare e lavorare il vetro”.
Una delle
Aziende più storiche e importanti del Mondo per la realizzazione di articoli professionali
in cristallo di grandissima qualità è sicuramente la “Riedel”.
La
“Riedel Crystal” a Sede a Kufstein un’antica Città Austriaca del
Tirolo attraversata dal Fiume “Inn” e ubicata vicino al confine con
la Regione Tedesca della Baviera. Da una suggestiva collina domina
l’abitato cittadino l’imponente “Fortezza di Kufstein” (Festung Kufstein) una
tra le costruzioni di Epoca Medievale (XIII Secolo) più importanti
del Tirolo, posizionata in un punto strategico dove la valle dell'Inn fa
un restringimento che permetteva anticamente di controllare l'accesso
alle Alpi.
La “Riedel”
ha una lunga e interessante Storia vissuta attraverso ben 11 Generazioni della
Famiglia Riedel.
Il primo
membro della Famiglia che iniziò il commercio della cristalleria di “lusso” fu
Johann Christoph Riedel classe 1673. Visse a Pavlovice (oggi Repubblica Ceca),
nella Tenuta Neuschloss, nella Boemia Nord-occidentale vicino ad Haida e
Steinschönau. Tutte Località che all’inizio del XVIII Secolo divennero centri
di fama mondiale per il commercio del “Cristallo di Boemia”. Viaggiò in tutta
Europa per vendere il vetro: i guadagni ottenuti dalla sua attività
giustificavano i lunghi, ardui e pericolosi viaggi di allora, finché,
purtroppo, nel 1723 fu tragicamente assassinato, lasciando la Moglie e i tre
Figli.
A Johann
Christoph seguì Johann Carl Riedel (1701-1781) che visse a Falkenau vicino ad
Haida dove costruì la sua casa e dove lavorò come pittore su vetro. Nel 1739 fu
nominato “Balivo” (Pubblico Ufficiale) della Città. Nel 1723 sposò Anna
Elizabeth, appartenente a una benestante Famiglia di vetrai. Diedero al mondo
11 Figli di cui solo due sopravvissero fino in età adulta. Nel 1753, Johann
Carl si trasferì ad Antoniwald nelle Montagne Jizera, che fanno parte del
Gruppo Montuoso dei Sudeti Occidentali, lasciando così al Figlio più grande Johann
Leopold il comando della Vetreria a Neuwiese tra il 1766 e il 1769.
Johann
Leopold Riedel (1726-1800) pose le fondamenta dell’impero del vetro dei Riedel
nella Boemia Settentrionale. Di professione faceva il doratore e il pittore su
vetro, ma dal 1746 fu a capo della Vetreria di Johann Josef Kittel, un suo
insigne parente, a Falkenau. Nel 1752 divenne responsabile della Vetreria del
Conte Desfour, la "Zenknerhütte" ad Antoniwald, Località immersa
nelle Montagne Jizera. Johann Leopold fece la sua fortuna durante la Guerra dei
Sette Anni (1756-1763). La Guerra coinvolse le principali potenze europee
dell'epoca e fu causata dalle rivalità coloniali tra Inghilterra e Francia,
dalla volontà dell'Impero Austriaco di recuperare i territori perduti della
Slesia con la Pace di Aquisgrana (1748) e dai timori della Russia e della
Svezia per la crescente potenza della Prussia. Durante e dopo la Guerra,
nell’ambito del processo di ricostruzione, vi fu una massiccia richiesta di
lastre di vetro per finestre e Riedel fu il primo a produrle nella Regione
delle Montagne Jizera. Johann nel 1775 costruì la prima Vetreria di Famiglia a
Christianthal e nel 1782 rilevò la vicina Vetreria a Neuwiese.
Il
rappresentante della generazione successiva fu Anton Leopold Riedel
(1761-1821), il Figlio maggiore di Johann Leopold e il primo membro della
Famiglia Riedel nato nelle Montagne Jizera ad Antoniwald. Gestì la Vetreria di
Neuwiese per il Padre fino a diventarne Titolare nel 1795. Produceva cristallo
e vetro cavo colorato, boccette per profumi, parti di candelabri e anche i
primi pezzi di bigiotteria in vetro. Nel 1809 fondò a Mistrovice vicino ad
Haida una fabbrica per la lavorazione di vetro cavo tagliato, inciso e dipinto.
Nel 1814 prese in locazione la Vetreria del Conte Desfour ad Antoniwald.
Seguì Franz
Xaver Riedel (1786-1844) che si fece un nome in gioventù lavorando come
incisore. Alcune opere recanti la sua firma sono tuttora molto ricercate per il
loro grande valore. Dal 1814 al 1821 gestì la Vetreria del Padre a Neuwiese e
divenne poi Locatario della Vetreria Zenknerhütte ad Antoniwald. Nel 1829 fondò
una sua Vetreria a Wilhelmshöhe. La sua prima Moglie, Judith, proveniva da una
ricca Famiglia di mercanti di vetro, i Vogel di Steinschönau. Franz e suo
Nipote Josef inventarono nuovi colori per il vetro usando l’uranio per ottenere
la fluorescenza nelle tonalità giallo e verde, alle quali furono dati
rispettivamente i nomi di "Annagelb" e "Annagrün" dal nome
della Figlia di Franz, Anna.
All’età di
14 anni, Josef Riedel Senior (1816-1894) divenne l’assistente dello zio Franz
Xaver e sposò infine sua Figlia Anna. Josef visse in un periodo a lui molto
favorevole che vide l’avvento della Rivoluzione Industriale. Nel 1858 possedeva
otto Vetrerie, due grandi imprese tessili e delle miniere di carbone. Nel 1873 Josef
si aggiudicò il premio "Grand Prix" all’Esposizione Universale di
Vienna, successivamente ricevette un riconoscimento da Papa Pio IX e le
autorità locali di Franzensbad e Wiesenthal gli conferirono la Cittadinanza
Onoraria. Josef era conosciuto da tutti con l’appellativo di "Re del vetro
delle Montagne Jizera". Nel 1895 i suoi Figli registrarono il primo “Logo
Riedel”.
Successivamente Josef Riedel Junior (1862-1924) l’unico figlio nato dal secondo matrimonio di Josef Riedel Senior guidò l’Azienda per dieci anni (1914-1924). Nel 1894 costruì una Villa a Tiefenbach, in Baviera, per la Moglie Paula, ancora oggi uno degli edifici storici più eleganti che si possa ammirare nelle Montagne Jizera. Nel 1906, a Josef Junior fu concesso di entrare a far parte dell’Ordine Imperiale della Corona Ferrea dall’Imperatore Francesco Giuseppe I.
Seguì Walter
Riedel (1895-1974) il più grande dei Figli di Josef Junior. Il suo destino fu
segnato dalle due Guerre Mondiali e la politica che caratterizzò il periodo in
cui visse lo obbligò a cambiare cittadinanza per ben quattro volte. Nel 1918,
quando Walter iniziò a lavorare nell’Azienda di Famiglia, la Boemia fu annessa
alla Cecoslovacchia e Walter subì la stessa sorte delle popolazioni germanofone
insediate nella zona dei Sudeti divenendo cittadino Ceco. Fu in quel periodo
che la Famiglia Riedel si affermò come maggiore produttrice mondiale di
gioielli di vetro e cristalleria, perline, lampade e vetro tecnico così come
prodotti di vetro di lusso. Walter fu insignito del Premio "Grand
Prix" per le sue realizzazioni presentate all’Esposizione Internazionale
di Parigi (1925) e successivamente all’Expo di Parigi del 1937.
Poi ci fu
Claus Josef Riedel (1925-2004) che ebbe l’intuizione di abbandonare lo stile
dominante dell’epoca dei tradizionali calici pesanti, dalle linee un po’
barocche e dal vetro spesso, intagliato e colorato, per passare a calici vino
dal lungo stelo e dallo stile essenziale, soffiati a bocca in cristallo
sottile, perfettamente lisci e trasparenti. Il consenso dal Mondo Enofilo e del
Design fu spontaneo e immediato. I numerosi premi e riconoscimenti conseguiti
furono il segnale che una nuova era stava per iniziare. I Musei acquistavano le
creazioni di Claus Riedel da inserire nelle collezioni permanenti, è il caso
del “Museo d’Arte Moderna di New York” che espone tuttora alcune sue
opere. A Claus Riedel è riconosciuto il merito di essere stato il primo a
intuire il ruolo svolto dalla forma del calice nel trasmettere la personalità
delle bevande alcoliche. La sua concezione stilistica rivoluzionaria ha
prodotto un effetto permanente sulla cultura mondiale del calice da
degustazione, allorché nel Catalogo Riedel fece la sua apparizione la “Collezione Sommeliers”, introdotta trent’anni fa. Si
tratta di una nuova concezione di calici elettivi pensati per valorizzare le
qualità organolettiche dei vari stili di vino all’interno delle forme più
adatte.
Georg Josef
Riedel (nato il 16 dicembre 1949) è entrato nell'Azienda di Famiglia nel
1973 come contabile, prima di diventare dal 1987 al 1994 Co-ceo di Riedel
Crystal insieme a suo Padre, il Professor Claus Josef Riedel. Ha ricoperto
la carica di Amministratore Delegato dal 1994 al 2013. Georg Riedel è succeduto
al suo Padre.
Oggi il
Patron Georg J. Riedel è affiancato nella conduzione Aziendale dai due Figli
Laetizia Riedel-Rothlisberger (classe 1974) e Maximilian Josef
Riedel (classe 1977).
La Moglie di
Georg Riedel, Eva Koenig, sposata nel 1973, con grande stile ed eleganza si
occupa dell’arte del ricevere nella nuova “Casa Riedel”, un vero gioiello
architettonico contemporaneo ben inserito nel paesaggio Tirolese oltre a
seguire il punto vendita Aziendale a Kufstein il “Riedel Glas Store &
Outlet” e gli altri vari punti vendita nel Mondo.
Gli
straordinari “Calici Riedel”, come del resto tutta la loro produzione, nascono
da un susseguirsi di prove con un’infinità di prototipi, sessione dopo
sessione, finché, per esclusione, Tecnici e Sommelier di fama internazionale
pervengono al calice ideale per forma, dimensioni e diametro. Nel corso degli
anni l’Azienda Riedel è giunta ad alcune interessanti spiegazioni scientifiche
sul perché il bouquet e il gusto di vini, liquori e distillati siano
subordinati alla forma del calice in cui sono serviti. Alla prima scoperta si è
pervenuti assaggiando il vino: lo stesso vino si esprimeva diversamente in
virtù della forma del calice in cui veniva servito. La differenza era così
netta da indurre i Sommelier più esperti a ritenere che a calice differente
corrispondesse un diverso tipo di vino. Le varietà d’uva sono il fattore che
determina il rapporto tra le componenti fruttate, acide, tanniche e alcoliche.
Partendo da questo presupposto “Riedel” è riuscita nell’impresa di creare
calici dalle forme idonee a valorizzare il vino ottenuto da uve varietali
specifiche. Le peculiarità, le dimensioni e la forma del calice riescono a estrarre
alla perfezione le qualità organolettiche specialmente di un vino pregiato.
Otre ai
“Bicchieri” hanno grande rilevanza per la “Riedel” anche altri accessori in
cristallo per i vari tipi di servizio, nel “Vino”, per esempio, i “Decanter”
che hanno la fondamentale funzione di decantazione e ossigenazione.
Nel 2024 la
“Riedel” ha presentato una nuova e super affascinante versione del suo
“Decanter” più iconico la “Lira - Amadeo” presentato per la prima volta nel
2006 è ancora oggi un vero “best seller” Aziendale. “Lira - Amadeo Optic Magnum
2024” è nato ispirandosi al celebre Compositore Austriaco Wolfgang Amadeus
Mozart (1756 - 1791). “Lira - Amadeo Optic Magnum 2024” unisce armoniosamente,
come sempre, funzionalità design ed eleganza ma presenta anche un meraviglioso
e suggestivo effetto ottico lungo tutta la sua silhouette, una caratteristica
speciale che lo rende unico nel suo genere. Un vero capolavoro realizzato in
“Edizione Limitata” dai Maestri Vetrai dello Storico Stabilimento di Kufstein nel
Tirolo Austriaco, prodotto in un pregiatissimo cristallo soffiato a bocca come
tutti i “Decanter” firmati “Riedel”. “Lira - Amadeo Optic Magnum 2024” va ad
aggiungersi agli altri preziosi “Decanter” della esclusiva “Linea Amadeo”, vere
e proprie preziose opere d’arte.
L’Azienda “Riedel”, con
alle spalle quasi 300 anni di esperienze e tradizioni, ha ricevuto un’infinità di
premi e riconoscimenti Internazionali per l’altissima qualità raggiunta.
Il Vino e moltissime altre bevande trovano la giusta accoglienza nei magnifici cristalli della “Riedel” e un Fine Anno con il loro uso acquista sicuramente maggiore gusto e uno fascino assolutamente speciale.
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